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1 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Dipartimento della Protezione Civile REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PREFETTURA UTG: Sassari PROVINCIA di Olbia-Tempio COMUNI di Olbia, Loiri Porto San Paolo-, Arzachena PAESI DELLA FIRE5: SPAGNA-GRECIA-FRANCIA-PORTOGALLO ESERCITAZIONE INTERNAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO "SARDINIA 2008" 15/18 APRILE 2008 DOCUMENTO DI IMPIANTO

2 INDICE PREMESSA...3 Il Progetto fire5...3 S.Ar.Di.Ni.A Un precedente importante: l European Forest Fire Exercise in Francia...4 I Partecipanti...5 OBIETTIVI...7 SCENARIO...8 Scenario storico di riferimento...8 Il contesto meteo climatico di riferimento...10 Previsione meteo...10 Scenario incendi...12 IL SISTEMA DI COORDINAMENTO ED IL FLUSSO DELLE COMUNICAZIONI...14 ATTIVITA OPERATIVE...16 LE ATTIVITA AEREE...21 Generalità...21 Assetto formazioni...21 Missione...21 Esecuzione...22 Area Marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo...23 CRONOPROGRAMMA GENERALE DELLE ATTIVITA...28 ACRONIMI...31 ALLEGATI...32 Bollettini di suscettività all innesco di incendi boschivi...32 Il sistema integrato delle telecomunicazioni

3 PREMESSA Il Progetto fire5 Il Trattato di Amsterdam introduce, a partire dal 1997, il concetto di cooperazione rafforzata : uno strumento che consente, anche ad un numero ristretto di Stati Membri, di proporre iniziative per approfondire e potenziare alcuni settori specifici di attività. Nel febbraio 2006 le Autorità di Protezione Civile di Italia, Francia, Portogallo e Spagna hanno discusso dell opportunità di pianificare e realizzare interventi comuni in caso di calamità naturali ed emergenze, con particolare attenzione all area mediterranea. L idea rappresenta il frutto delle diverse esperienze maturate nel corso degli interventi all estero ed il primo passo in direzione di un accordo di cooperazione rafforzata tra i quattro Paesi in ambito di protezione civile, incentrato essenzialmente sulla reciproca assistenza in caso di emergenza. Nell arco dell anno successivo i quattro Paesi promotori hanno elaborato congiuntamente la proposta, che nel marzo 2007 è stata approvata dall Unione Europea come progetto pilota con un contributo finanziario di euro. Con queste premesse nasce il progetto di cooperazione transfrontaliera Force d Intervention Rapide Europèenne 4, ossia Fire4. Fire4 si inserisce a pieno titolo nel Meccanismo Comunitario di Protezione Civile con l obiettivo di mettere a punto modalità operative comuni per i quattro Paesi partner in materia di incendi boschivi ed eventi sismici, migliorando la capacità di prevenzione e di intervento delle diverse squadre europee di protezione civile. Il progetto rappresenta anche un importante occasione per perfezionare l aspetto operativo modulare, che la Commissione sta definendo insieme agli Stati Membri per ottimizzare e accelerare l intervento europeo di protezione civile. Ciò vuol dire che si sta lavorando affinché in futuro ciascun Paese possa mettere a disposizione moduli di pronto intervento interoperabili, complementari ed autosufficienti, composti da personale, mezzi e attrezzature, che il Meccanismo comporrà in pacchetti secondo le specifiche esigenze della situazione e sfruttando al meglio le diverse competenze specialistiche. Fire4 prevede lo svolgimento di molteplici attività, organizzate secondo un calendario di 30 mesi con decorrenza dal primo maggio 2007 al primo novembre 2009 allo scopo di definire la composizione di squadre multinazionali di valutazione e intervento, istituire modalità condivise di gestione operativa e standardizzare le tecnologie utilizzate: workshop, corsi di formazione, scambi di esperti, acquisto e condivisione di equipaggiamenti per la radio-trasmissione e soprattutto esercitazioni internazionali di cui la prima sul rischio incendi boschivi denominata Sardinia2008 si svolgerà appunto in Italia dal 15 al 19 Aprile nel territorio della Gallura; mentre la seconda in Portogallo, nel maggio 2009, sugli eventi sismici). Costituito da rappresentanti delle Autorità di Protezione Civile di Italia, Francia, Spagna e Portogallo, il Comitato di gestione del progetto Fire4 include rappresentanti di altri Paesi Cipro, Grecia, Ungheria, Repubblica Ceca, Malta e Slovenia in qualità di Paesi associati, con la finalità di condividere metodi e procedure adottati dal nucleo dei Paesi guida. Nel febbraio 2008 la Grecia è entrata a far parte del progetto non più come associato, ma come paese partner. Fire4 è diventato quindi Fire5. 3

4 S.Ar.Di.Ni.A L esercitazione internazionale di protezione civile: Sardinia ARsons DIrect NIxing Action, ovvero Sardinia2008 avrà luogo nella regione nord-orientale della Sardegna. Lo scenario di riferimento prende le mosse da una tipologia di rischio comune a molti dei Paesi dell area mediterranea, quella degli incendi boschivi, soprattutto negli aspetti specifici di protezione civile. Un fenomeno che negli ultimi anni ha colpito con intensità crescente gran parte dei Paesi del Sud Europa evidenziando, anche a livello europeo, la necessità di intensificare l impegno comune in questo campo. Sardina 2008 rientra nel programma delle attività istituite dal Meccanismo Comunitario di Protezione Civile, come iniziativa particolare del progetto europeo di cooperazione transfrontaliera Fire5. Tutte le attività in programma prevedono la partecipazione attiva, attraverso l invio di esperti, mezzi e squadre antincendio di terra e aeree, dei cinque Stati partner del progetto Fire5 Francia, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna nonché la presenza di numerosi Osservatori provenienti dai Paesi partner e associati al progetto Fire5, da altri Paesi appartenenti all Unione Europea, all Area Economica Europea, ai Balcani e ad Euromed, nonché da Agenzie delle Nazioni Unite, dalla Federazione Russa e da Paesi Terzi. L esercitazione sarà preceduta da un corso di formazione rivolto ai responsabili delle squadre antincendio dei Paesi partner del progetto Fire5, che si svolgerà ad Olbia dal 14 al 16 aprile con la finalità di condividere metodi, conoscenze tecniche ed esperienze maturate dai diversi Paesi nel campo della lotta antincendio. Nell ambito dell esercitazione vera e propria, che avrà luogo nei giorni 17 e 18 aprile nei comuni di Loiri Porto San Paolo e Arzachena, verranno messi alla prova lo scambio di informazioni, il coordinamento decisionale e operativo e le procedure di intervento del Servizio nazionale e del Meccanismo comunitario di Protezione Civile. Sardinia2008 si concluderà sabato 19 aprile con una manifestazione aerea che si terrà presso l aeroporto di Olbia, nel corso della quale il pubblico e le autorità presenti potranno assistere alle dimostrazioni dei più moderni mezzi aerei e di terra impiegati nella lotta agli incendi boschivi e osservarli da vicino all interno di uno spazio espositivo allestito per l occasione. Un precedente importante: l European Forest Fire Exercise in Francia Sardinia2008 è la seconda esercitazione internazionale sul rischio conseguente agli incendi boschivi che viene organizzata in Europa nell ambito del Meccanismo Comunitario di Protezione Civile. La prima fu realizzata in Francia nell aprile 2004 (esercitazioni Protezione Civile Europea dopo che l anno precedente il fenomeno degli incendi boschivi aveva interessato con particolare intensità Italia, Spagna, Portogallo e sud della Francia, generando ingenti roghi in Corsica e in Provenza che coinvolsero aree urbane e infrastrutture strategiche. Nell estate 2003 l Italia era intervenuta in aiuto della Francia mettendo a disposizione uomini, mezzi aerei e di terra. Anche in virtù di quella esperienza di collaborazione, avvenuta nel contesto di una grave emergenza, si concretizzò l anno successivo l interesse francese ad organizzare una grande esercitazione internazionale. L European Forest Fire Exercise si svolse in Provenza dal 18 al 23 aprile 2004 con la partecipazione di Italia, Belgio, Germania, Slovenia, Spagna e Portogallo, rappresentate da oltre 700 persone tra professionisti e volontari. La squadra italiana, in particolare, intervenne con 24 mezzi e 66 uomini. Lo scenario proposto in Provenza prevedeva un incendio alimentato da forti venti da Sud, con un fronte di fuoco esteso a diverse centinaia di ettari e il conseguente intervento di squadre nazionali e internazionali. Il debriefing che fece seguito all attività sul campo mise in luce alcune criticità: dall incidenza di specificità locali non trascurabili dovute al tipo di vegetazione, alle condizioni meteo e al gioco dei venti presenti in quella particolare regione all utilizzo di 4

5 mezzi e strumentazioni consoni alle condizioni di accessibilità delle zone soggette al rischio, dalla necessità di definire prioritariamente i compiti operativi affidati sul luogo dell emergenza all opportunità di procedere ad una standardizzazione di modalità operative e tecnologie di radiotrasmissione. L esercitazione, unitamente al workshop che ne seguì, offrì ai Paesi partecipanti l occasione di una crescita effettiva in direzione di una sempre maggiore capacità di collaborazione. I Partecipanti Paesi membri FIRE 5 Italia Francia Grecia Spagna Portogallo Componenti e strutture operative del Sistema di Protezione civile italiano Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Comando Operativo di vertice Interforze (COI) Marina Militare Esercito Italiano Aeronautica Militare Arma dei Carabinieri Guardia di Finanza Polizia di Stato Corpo Forestale dello Stato Croce Rossa Italiana Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Colonne mobili AIB delle Regioni: composte da personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato e da volontari della Regione Abruzzo, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Toscana Regione Sardegna Assessorato Sanità Regione Sardegna Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale Regione Sardegna Ente Foreste Regione Sardegna Servizio protezione civile e antincendio Prefettura - UTG di Sassari Provincia di Olbia tempio Comune di Arzachena Comune di Loiri-Porto San Paolo Comune di Olbia Capitaneria di Porto di Olbia ASL Area Marina Protetta Tavolara-Capo Cavallo Compagnie Barracellari SSUEM 118 Organizzazioni di volontariato della Provincia di Olbia-Tempio Organizzazioni di volontariato della Regione Sardegna Aziende dei servizi ENEL TERNA 5

6 ANAS Ferrovie della Sardegna TELECOM ITALIA WIND H3G VODAFONE Associazioni Nazionali di Volontariato ANA ANC ANPAS CIVES CNGEI LEGAMBIENTE V.V.F.CONGEDO CONF.NAZ.MISERICORDIE PROCIV-ARCI Medical Reaction 6

7 OBIETTIVI Verifica o definizione di: Procedure di attivazione FIRE 5. Procedure di accoglienza e smistamento squadre Procedure di accoglienza e smistamento dei velivoli stranieri (moduli). Logistica delle squadre terrestri. Procedure di coordinamento integrato (squadre locali e internazionali) Interoperabilità delle squadre nazionali ed internazionali. Funzionalità delle radiocomunicazioni Procedure di informazione alla popolazione e ai turisti. Coordinamento Centri Operativi Coordinamento impiego internazionale a terra e per le attività aeree. Definizione di linguaggi e standard comuni Proposta di un modulo terrestre per la lotta agli incendi boschivi 7

8 SCENARIO Scenario storico di riferimento L evento storico di riferimento si basa sugli avvenimenti dell agosto del 2004 accaduti nel territorio dei comuni di Arzachena e Loiri Porto San Paolo. Incendio di Arzachena localita Lu Lioni. L incendio divampato per cause colpose riconducibili alla rottura di una derivazione elettrica abusiva privata che ha interessato una superficie pari a circa 900ha a pascolo ed a macchia mediterranea che, durante il periodo estivo ed in particolare in condizioni di forte ventilazione, offrono una superficie idonea al propagarsi degli incendi. La giornata dell evento si registra essere stata molto ventosa (venti dai quadranti occidentali) e con elevate temperature. L evento inizialmente di tipo prettamente boschivo ha interessato solo in un secondo momento aree di interfaccia impegnando diversi uomini in attività di messa in sicurezza delle abitazioni e delle attività produttive. Nonostante ciò si sono avuti notevoli danni al patrimonio agro-zootecnico e a numerose strutture. L attività degli uomini a terra è stata supportata da 120 unità a terra e 8 mezzi aerei sia ad ala fissa che rotante e solo dopo circa 12 ore dall inizio dell evento sono state avviate le procedure di bonifica che sono poi proseguite per diversi giorni. 8

9 Incendio di Loiri Porto San Paolo L incendio divampato per cause colpose ha interessato una superficie pari a circa 700ha a pascolo ed macchia mediterranea che, durante il periodo estivo ed in particolare in condizioni di forte ventilazione, offrono una superficie idonea al propagarsi degli incendi. La giornata dell evento si registra essere stata molto ventosa (venti dai quadranti occidentali) e con elevate temperature. L incendio ha interessato diverse frazioni di Loiri Porto San Paolo minacciando inoltre, oltre alla SS125, diverse strutture turistico ricettive della zona; in alcuni casi la Prefettura ha disposto l evacuazione via mare dei villeggianti che sono stati allontanati dall area con l impiego di gommoni. Sull incendio sono state impiegate circa 250 unità di personale a terra supportate nelle attività di spegnimento da 5 velivoli ad ala fissa e rotante. 9

10 Il contesto meteo climatico di riferimento Lo scenario climatico di riferimento è quello relativo all inverno , risultato particolarmente gravoso nei riguardi delle condizioni predisponenti l innesco e la propagazione degli incendi. Una breve analisi delle anomalie di temperatura e di precipitazione registrate, può essere effettuata confrontando i dati con il trentennio di riferimento 61-90, dalla quale si evidenziano le seguenti indicazioni: - le temperature, in particolare nei valori massimi, risultano al di sopra dei valori delle medie del periodo di riferimento, in particolare sulle regioni settentrionali del nostro Paese, con valori anche superiori ai 3 C se considerate per medie decadali. Per quanto riguarda invece le regioni centro-meridionali lo scostamento risulta compreso fra +1 C e +3 C; - salvo il periodo che va dalla terza decade di gennaio alla prima decade di febbraio, in cui alcune perturbazioni di origine artica hanno interessato da nord a sud la nostra penisola, favorendo un riequilibrio delle precipitazioni con i valori medi tipici del periodo, l intero arco della stagione invernale mostra un generale e diffuso deficit precipitativo stimabile tra il 20% e il 40 %, con valori più alti sulle regioni settentrionali; - le precipitazioni nevose sull arco alpino e su quello appenninico sono risultate di scarsa/debole consistenza e nettamente inferiori rispetto i valori tipici invernali. Previsione meteo Per le giornate di esercitazione che vanno dal 14 al 18 aprile 2008, si è fatto riferimento alle condizioni meteo verificatesi sulla scena europea ed in particolare sull Italia (specie le regioni centro-meridionali), nella terza decade di giugno 2007, nella quale si evidenziava una ondata di calore. Dall analisi delle mappe risulta evidente l instaurarsi di condizioni di alta pressione che dall Africa settentrionale va gradualmente interessando le nostre regioni centro-meridionali favorendo sulle stesse un campo termico con valori nettamente al di sopra delle medie del periodo. Tuttavia, una perturbazione atlantica si va approfondendo sul medio Atlantico andando ad influenzare le condizioni del tempo sull Europa continentale ed in particolare sulla Penisola Iberica e sulla Francia. Il sistema frontale transiterà dapprima su Spagna e Portogallo per poi interessare velocemente gli altri settori occidentali del nostro continente. Sulle citate nazioni si avranno quindi, precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale. Una seconda e piccola perturbazione sul Mediterraneo orientale sarà responsabile di un modesto passaggio perturbato sulla Grecia. Un passaggio temporalesco interesserà i nostri settori alpini e prealpini dove potranno registrarsi deboli manifestazioni di instabilità. Sulle nostre regioni centro-meridionali i venti occidentali tenderanno ad intensificarsi in particolare sulla Sardegna, dove grazie anche all apporto di aria calda proveniente dall entroterra algerino-tunisino, potranno registrarsi temperature massime, al momento stimabili tra i C, in particolare nelle zone più interne della regione. 10

11 Di seguito vengono mostrate le carte di temperatura in quota del modello di ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) e del modello italiano LAMI (Limited Area Model Italy) ricostruite per l evento di riferimento. LUNEDI 14 APRILE 2008 ORE ANALISI ECMWF MARTEDI 15 APRILE 2008 ORE ANALISI ECMWF MERCOLEDI 16 APRILE 2008 ORE ANALISI ECMWF GIOVEDI 17 APRILE 2008 ORE ANALISI ECMWF 11

12 VENERDI 18 APRILE 2008 ORE ANALISI ECMWF GIOVEDI 17 APRILE 2008 TEMPERATURE E VENTI LAMI ORE Immagini modificate predisposte ai fini dell esercitazione Scenario incendi Per quanto riguarda le condizioni relative alla suscettività all innesco di incendi, per i giorni dal 14 al 18 aprile 2008, è stato ricostruito uno scenario conseguente alle condizioni meteo-climatiche di riferimento, sia a scala continentale, con particolare attenzione ai paesi della Fire5, che nazionale, analizzando nello specifico la Regione Sardegna. La situazione presentata è stata appositamente predisposta, immaginando di essere nel pieno della stagione estiva e quindi della campagna antincendi. Sulla base dello scenario meteo-climatico, e tenendo in considerazione il modello di intervento esercitativo, sono state rielaborate, per il nostro continente, le condizioni previste dai modelli giornalmente prodotti dal Joint Research Centre (JRC), e per l Italia le previsioni presenti nel Bollettino di suscettività all innesco di incendi (cfr. allegato), anch esse giornalmente emesse dal Centro Funzionale Centrale Settore Incendi (CFC) del DPC. Europa: per il periodo dell esercitazione le condizioni meteorologiche previste sul nostro continente ed in particolare sui paesi della Fire5 ad esclusione dell Italia (Francia, Spagna, Portogallo e Grecia), caratterizzate dal calo delle temperature con associate precipitazioni, permettono di ipotizzare un grado di suscettività all innesco degli incendi generalmente medio/basso. Le previsioni del JRC, appositamente rielaborate, mostrano dal giorno 15 al giorno 16 un abbassamento del grado di pericolosità prevista su tutti i paesi del mediterraneo ad esclusione del nostro. Una tale configurazione lascia presupporre che, sia la Penisola Iberica che la Francia, saranno interessate da roghi comunque gestibili con forze ordinarie, così da essere in grado di intervenire in aiuto della Sardegna, come previsto dal modello di intervento predisposto nell esercitazione. Lo stesso discorso, seppur in maniera minore, è valido anche per la Grecia, caratterizzata da un grado di rischio moderato, comunque notevolmente inferiore rispetto alle normali condizioni estive. 12

13 Immagini modificate predisposte ai fini dell esercitazione Italia: nello scenario di riferimento, nel nostro paese, soprattutto per le regioni meridionali, le precipitazioni invernali e le temperature al di sopra della media si suppone abbiano generato un alta produzione di massa vegetale (biomassa) che a causa delle condizioni meteo determina un notevole accumulo di massa vegetale secca (necromassa), combustibile per il fuoco. A partire dal 14 di aprile, per tutto il centro-sud Italia, le temperature al di sopra della media, l assenza di precipitazioni ed il vento forte, configurano l istaurarsi di condizioni predisponenti molto favorevoli agli incendi. Complessivamente nei giorni dal 14 al 18 aprile la previsione di suscettività all innesco prevista dal Bollettino del CFC, resta costantemente alta sulle regioni meridionali e sulle Isole maggiori, il centro registra fino alla giornata del 15 un alta suscettività per poi andare in attenuazione soprattutto sul versante adriatico, le regioni settentrionali, ad esclusione della Liguria, saranno caratterizzate da generali condizioni di bassa pericolosità. La pericolosità prevista viene confermata dall alto numero di segnalazioni di incendi registrate dal Corpo Forestale dello Stato e dai Corpi Forestali Regionali, che sono comunicate giornalmente al DPC. A livello nazionale le punte massime vengono registrate il 15 ed il 16 di aprile con oltre 500 segnalazioni. Sardegna: sull isola le temperature invernali al di sopra della media e l avvio anticipato del periodo caldo, si suppone abbiano comportato una produzione di biomassa prima e di necromassa poi, particolarmente abbondante, esponendo la Regione a livelli elevati di rischio per via della notevole quantità di combustibile presente. Inizialmente, dal 14 aprile, è il sud dell isola ad essere interessato da condizioni favorevoli allo sviluppo degli incendi ed in considerazione delle condizioni predisponenti previste, è da escludere la possibilità di un miglioramento della situazione nei giorni a seguire e quindi la relativa possibilità di richiamare il personale impiegato nelle attività di spegnimento. A partire dal 15 aprile si prevede un significativo aumento della pericolosità, che va ad interessare anche i settori settentrionali dell isola, legato soprattutto al forte vento. Il persistere di condizioni di stabilità, le temperature elevate, il vento fortissimo e costante dai quadranti occidentali (dalle stazioni in telemisura si registrano valori intorno ai 30/40 nodi), le caratteristiche vegetazionali (principalmente macchia mediterranea, conifere e sugherete) già di per se ad alto grado di infiammabilità ed in condizioni di scarsa umidità, presentano complessivamente un quadro con condizioni ottimali per l innesco e la propagazione degli incendi. 13

14 IL SISTEMA DI COORDINAMENTO ED IL FLUSSO DELLE COMUNICAZIONI Per tutto quello che concerne le attività di assistenza alla popolazione e le diverse attività di protezione civile che vengono svolte sui territori comunali, il flusso delle comunicazioni si sviluppa tra i Centri Operativi Comunali (COC) di Loiri ed Arzachena, il Centro di Coordinamento Provinciale (CCP) di Olbia e la Direzione di Comando e Controllo - DICOMAC (attivata presso il porto industriale di Olbia), che opera in stretto collegamento con la Sala Operativa Regionale di protezione civile. I centri vengono organizzati per funzioni di supporto, ciascuna con un proprio referente e sono dotati di apparati per le telecomunicazioni fax e telefonici, postazioni per garantire le comunicazioni radio e postazioni internet. La richiesta di mezzi aerei AIB, a partire dal Posto di Comando Avanzato (PCA), viene inviata al Centro Operativo Provinciale (COP) del CFVA di Olbia Tempio, e attraverso il COR di Cagliari, raggiunge il COAU-DPC di Roma che opera in raccordo con il centro operativo aereo istituito presso l aeroporto di Olbia. Tale centro provvede al coordinamento dell impiego della flotta aerea dello Stato presente in Sardegna con quella appartenente ai paesi esteri partecipanti, garantendone l integrazione con i mezzi aerei regionali. Per quanto riguarda l attivazione e l invio delle squadre AIB di terra ad integrazione di quelle che operano sul territorio, il Posto di Comando Avanzato (PCA), ravvisata la necessità, fa richiesta al COP del CFVA di Olbia Tempio che la estende, qualora non avesse risorse sufficienti, al Centro Operativo Regionale (COR) di Cagliari. Quest ultimo ne farà richiesta alla DICOMAC che gestisce le squadre AIB terrestri nazionali ed internazionali ospitate sulla nave LPD San Marco e presso l area di ammassamento dei soccorritori e delle risorse nella base logistica delle Forze Armate di Palau. Sull area della Gallura operano all attività AIB, sin dalle prime fasi, le squadre del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale CFVA della Regione Sardegna, gli operatori dell Ente foreste ed i Vigili del fuoco che sono presenti sul territorio, con il supporto delle forze dell ordine e delle squadre sanitarie impiegate dal 118 provinciale. Il Coordinatore delle Operazioni di Spegnimento (COS) del CFVA mantiene costanti contatti con il COP (Centro operativo ripartimentale) di Olbia-Tempio che garantisce l integrazione delle squadre a terra o attiva il concorso dei mezzi aerei regionali o dello Stato nel caso in cui la situazione lo richiedesse. Il coordinamento dell intervento tecnico urgente, al verificarsi di incendi di interfaccia, è garantito dalle squadre dei Vigili del fuoco che sono in contatto con il proprio Comando provinciale di Sassari. Considerata l entità dell incendio in atto i referenti delle strutture operative in loco (CFVA e VVF) concordano sull attivazione di un posto di comando avanzato attraverso il quale garantire il coordinamento delle operazioni ed il supporto ai COS che operano sui diversi fronti di incendio. Dal posto di comando avanzato giungeranno dunque le richieste di integrazione delle risorse sia aeree che terrestri. Contestualmente il Sindaco, ravvisata la gravità della situazione prevista ed in atto, attiva il proprio presidio operativo convocando il responsabile della funzione tecnica di valutazione ed invia propri referenti presso il Posto di Comando Avanzato (PCA). In tal modo viene garantito, a livello locale, il coordinamento dell impiego delle risorse AIB nonché il raccordo con la struttura comunale per assicurare il costante aggiornamento al Sindaco. Successivamente il Sindaco attiva il Centro operativo comunale (COC) integrando la funzione tecnica di valutazione con le altre funzioni di supporto necessarie alla gestione dell emergenza di protezione civile connessa, in particolar modo, al verificarsi di incendi di interfaccia. A livello provinciale il Prefetto, d intesa con il Presidente della provincia coordina il centro di coordinamento provinciale attivato presso la sede della provincia di Olbia Tempio, dove sono rappresentate le diverse strutture operative che concorrono alla gestione dell emergenza. In tale 14

15 centro convergono le informazioni relative agli eventi in corso nonché le richieste dei COC, per la gestione dell emergenza locale Il coordinamento e la gestione delle risorse nazionali ed internazionali viene garantito dalla DICOMAC gestita dal Dipartimento della protezione civile nazionale, dove sono presenti i rappresentati delle strutture operative nazionali; tale centro opera in stretto raccordo con il COR per assicurare il coordinamento risorse regionali. ATTIVITA A.I.B. COAU (DPC) ed Operation cell Aeroporto di Olbia SALA OPERATIVA REGIONALE/COR c/o Cagliari Richiesta mezzi aerei Richiesta squadre AIB MIC DSSI CFC (DPC) DICOMAC c/o Olbia ATTIVITA DI P.C. Area di ammassamento (soccorritori risorse, nazionali e internazionali) Porto industriale Centro Estivo di Palau COP c/o Olbia Tempio CCP di Olbia UTG COS Posto di Comando Avanzato COC di Loiri Porto-S. Paolo COC di Arzachena 15

16 ATTIVITA OPERATIVE I numerosi e vasti incendi che interessano larga parte del territorio dell Italia Meridionale e delle Isole maggiori coinvolgono un gran numero di risorse terrestri e aeree nazionali e regionali impegnate sul fronte della lotta attiva. Le previsioni meteo climatiche forniscono un quadro preoccupante sulle condizioni di criticità sul territorio. Anche il contesto europeo è interessato da un aggravamento delle condizioni meteo, che investono nello specifico la penisola iberica, la Francia e la Grecia. Presso il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale (DPC) è attiva l Unità di Crisi. La Sala Situazione Italia del DPC (SSI-DPC) monitora la situazione e, in particolare, mantiene i contatti con le Sale Operative della Regioni interessate dagli eventi e altresì informa il Monitoring and Information Centre (MIC) di Bruxelles. Martedì 15 Aprile Ore 15:00. Il bollettino giornaliero di suscettività all innesco di incendi boschivi emesso dal Centro Funzionale Centrale (CFC) del DPC indica condizioni di pericolosità alta per molte province italiane del centro sud e delle isole. Situazioni particolarmente critiche si riscontrano nella Regione Autonoma della Sardegna interessata da forti venti di maestrale e temperature elevate; contesto ideale per la propagazione di incendi di bosco considerato lo stato delle vegetazione. Il bollettino è trasmesso dal DPC alla Regione e da questa inviato alle Prefetture UTG e ai comuni delle province interessate per le attivazioni previste nei piani di emergenza comunali. La Regione Sardegna è attiva con la propria Unità di Crisi presso la sala operativa (h24) regionale, avviando l attività di coordinamento per il supporto agli enti locali, agli organi dello Stato ed alle strutture operative presenti sul territorio regionale fornendo informazioni relative al monitoraggio territoriale, al coordinamento del volontariato (in raccordo con le province) ed all impiego della colonna mobile regionale; mantiene inoltre uno stretto contatto con la SSI del DPC. Ore 18:00. Nella parte meridionale dell Isola numerosi fronti di incendio impegnano le strutture operative del sistema di protezione civile. La situazione peggiora contemporaneamente anche al nord. Sul fronte della lotta attiva i Centri Operativi Provinciali (COP) del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna inviano richieste di risorse aggiuntive al Centro Operativo Regionale (COR) che non può al momento fronteggiarne il numero. Stessa situazione per quanto concerne le richieste che pervengono ai comandi provinciali dei Vigili del Fuoco. L esiguo numero di risorse a disposizione della Regione nel territorio della Gallura, al momento minacciata da intensi fronti di incendio, impone l impiego di ulteriori interventi aerei e terrestri. Ore 20:00. Stante la situazione di grave emergenza, la Regione Sardegna, richiede al DPC la dichiarazione dello stato di emergenza. Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile convoca il Comitato Operativo della protezione civile per le ore 11:00 del 16 aprile. Il DPC dispone l invio della propria Task Force. Mercoledì 16 aprile Ore 8:00. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, data l eccezionalità della situazione emergenziale in atto dispone il coinvolgimento delle strutture operative nazionali per fronteggiare l emergenza, affidandone il coordinamento al Capo del Dipartimento della protezione civile ai sensi dell art. 3 della L. 286/2002. Ore 9:00. La situazione peggiora nelle province di Olbia Tempio e Sassari in cui sono stati attivati i Presidi Operativi e Territoriali dei comuni interessati dagli eventi fra cui Loiri e Arzachena. Ore In considerazione della situazione in cui stanno versando numerosi comuni della Gallura ed al fine di mantenere costanti contatti con i suddetti presidi, il Prefetto di Sassari attiva presso la Prefettura-l UTG l unità di crisi e successivamente, d intesa con il Presidente della Provincia di 16

17 Olbia-Tempio, istituisce ad Olbia, presso la sede della Provincia, il Centro di Coordinamento Provinciale, dandone informazione alla Regione ed al Dipartimento della protezione civile. Ore 11:00. Il Comitato Operativo della Protezione Civile (in videoconferenza con il COR/SOUP della Regione Sardegna), sulla base dell evoluzione dello scenario e dei continui aggiornamenti che pervengono dal CFC e dal territorio ravvisa le seguenti necessità per il territorio del Nord della Sardegna: attivazione delle risorse terrestri e aeree dei paesi aderenti alla FIRE 5 attivazione della colonna mobile delle regioni; attivazione delle associazioni di volontariato nazionale; istituzione della DI.COMA.C., centro di coordinamento nazionale dell emergenza, presso il porto di Olbia. Sono stabilite altresì una serie di misure di risposta che caratterizzano la prima ed immediata strategia di intervento nazionale: individuazione del porto e dell aeroporto di Olbia come entry point per lo smistamento delle squadre nazionali e internazionali impiego della nave San Marco per il trasporto delle squadre internazionali provenienti da Spagna, Francia e Portogallo. È stabilito che le squadre provenienti dalla Grecia atterreranno presso l aeroporto di Olbia. verifica della percorribilità delle infrastrutture viarie e controllo permanente del traffico da e per le zone interessate dagli eventi previsti o già in atto; censimento delle risorse aeree ad ala rotante disponibili in zona per il trasporto di materiali e mezzi nelle zone isolate e l eventuale evacuazione medica assistita; verifica della capacità di risposta del Servizio sanitario regionale e della immediata disponibilità di risorse sanitarie nazionali e regionali da inviare eventualmente a supporto delle aree interessate; verifica della effettiva disponibilità e praticabilità delle elisuperfici presenti nelle zone limitrofe alle aree di ammassamento individuate in ciascuna provincia; verifica dell effettiva disponibilità di strutture da adibire a ricovero della popolazione nell eventualità si verificasse la necessità di evacuazione di alcune zone; Ore 12:00. Attivazione dell area di ammassamento dei soccorritori presso i locali della Brigata Sassari a Palau. Ore 18:00. Istituzione della DI.COMA.C., presso il Porto di Olbia. Giovedì 17 aprile Ore 8:00. Giungono all aeroporto di Olbia, i velivoli ad ala fissa e rotante di Francia, Spagna e Grecia per dare il via alle attività di spegnimento aereo. Contestualmente vengono attivati i Centri Operativi Comunali presso i comuni di Loiri e Arzachena in seguito agli eventi che accadono sul territorio comunale. Ore 9:00. Al porto di Olbia giunge la nave San Marco che inizia le operazioni di sbarco delle squadre internazionali. Sono altresì presenti all entry point presso il Porto di Olbia la colonna mobili delle regioni e le associazioni nazionali di volontariato. Ore 11:00. Le strutture operative preposte all attività di lotta agli incendi, d intesa con i comuni, individuano le aree per l allestimento dei Posti di comando avanzato, come previsto dal piano regionale AIB, presso il territorio dei comuni di Loiri e Arzachena. Vista la gravità della situazione il CFVA, e il CNVVF richiedono l integrazione del PCA con un referente del Centro Operativo Comunale già attivo, con il Direttore dei Soccorsi Sanitari nonché con un rappresentante delle Forze dell Ordine. La DICOMAC, dove operano anche i rappresentanti della Regione, al fine di garantire il giusto raccordo con la sala Operativa Regionale, coordina la risposta in base alle richieste provenienti dal 17

18 territorio attraverso uno stretto raccordo con il COR ed il Centro di Coordinamento Provinciale istituito presso la provincia di Olbia-Tempio e assegna le squadre nazionali e internazionali, sulla base delle richieste pervenute, ai posti di comando avanzato nei comuni di Loiri e Arzachena. I PCA presenti sul luogo coordinano lo smistamento delle squadre che saranno inviate sui diversi fronti attivi in base alle richieste che giungono dal fronte di incendio. L impiego delle stesse, una volta inviate sul fronte, è coordinato dal Direttore delle Operazioni di Spegnimento del CFVA della Regione Sardegna. Ore 14:00. Le squadre terrestri giungono ai PCA istituiti nei comuni di Loiri e Arzachena e ricevono le prime informazioni circa la situazione in atto per poi iniziare le attività di spegnimento, bonifica e messa in sicurezza. I PCA sono quindi integrati da rappresentanti delle squadre internazionali e nazionali al fine di assicurare il migliore supporto al coordinamento Ore 14:30. Le forze aeree iniziano le attività di spegnimento presso i comuni di Loiri e Arzachena Ore 15:00. I Comuni provvedono ad attuare le disposizioni precauzionali previste dai vigenti Piani di Emergenza Comunali (PEC), avviando immediatamente le azioni di presidio e monitoraggio con il coordinamento delle stesse attraverso l attivazione dei centri operativi comunali, garantendo un azione di controllo del territorio comunale con particolare riguardo alle zone maggiormente a rischio. La Sala Situazione Italia (SSI) del Dipartimento della Protezione Civile, che rappresenta il centro di monitoraggio e controllo permanente degli eventi che si verificano sul territorio nazionale, acquisisce e verifica le informazioni provenienti dal territorio per tracciare un quadro di quanto sta avvenendo e delle prime risposte fornite dal sistema locale di protezione civile e mantiene uno stretto contatto con la DICOMAC. Il Centro Operativo Provinciale provvede a coordinare immediatamente le risorse che afferiscono al proprio centro operativo così come previsto dalle pianificazioni provinciali di emergenza, al fine di garantire l adeguata sistemazione delle risorse provenienti da fuori Provincia e inviarle ai comuni in base alle richieste. La SSI, in qualità di focal point per il Meccanismo di protezione civile europeo, fornisce al MIC informative sulla situazione in atto, e mantiene stretti contatti con le Sale Operative dei paesi aderenti alla FIRE 5. Le squadre internazionali sono impegnate nel territorio del comune di Arzachena per un vasto fronte di incendio boschivo unitamente a numerosi velivoli. Ore 20:00. terminano le attività aeree con il rientro dei velivoli all aeroporto di Olbia. Le attività terrestri proseguono con il presidio del territorio da parte del personale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della regione Sardegna. Venerdì 18 Aprile Ore 8:00. Le attività di spegnimento, bonifica e messa in sicurezza riprendono e proseguono per tutta la mattinata. Le squadre di Francia, Spagna, Grecia e Portogallo lavorano nei diversi scenari congiuntamente alle squadre locali, alle associazioni nazionali di volontariato, alle colonne mobili regionali e all intero sistema di protezione civile. I PCA proseguono nell attività di coordinamento degli interventi; i COC attivati operano secondo quanto stabilito dai Piani comunali di emergenza fornendo assistenza ai propri cittadini e ai turisti presenti sul territorio. Ore 12:00. Presso le località di Loiri Porto San Paolo e Punta Taverna si verificano due situazioni estremamente critiche, in cui rispettivamente la Guardia Costiera con l impiego di motovedette e la Marina Militare con l impiego dei mezzi da sbarco della nave San Marco effettuano l evacuazione dalle spiagge di frazioni rimaste isolate a causa dei vasti fronti di incendio. Nella tratta ferroviaria Arzachena Palau un treno è costretto ad arrestarsi a causa dei fumi degli incendi che coinvolgono la zona. Le strutture operative che intervengono richiedono quindi l impiego di un elicottero per il trasporto di alcuni feriti. Le attività si chiudono nel primo pomeriggio. 18

19 Attività delle diverse strutture operative del Sistema di Protezione Civile Le Regioni, anche attraverso l attivazione del volontariato regionale, verificano la disponibilità ed inviano: -moduli AIB composti da rappresentanti del CNVVF, del CFS e del volontariato regionale; Le Forze Armate verificano la disponibilità ed inviano: -mezzi di trasporto aerei e terrestri per l afflusso dei soccorritori; -squadre e velivoli SAR; - la nave LPD San marco. garantiscono la disponibilità dei locali della Brigata Sassari a Palau quale area di ammassamento dei soccorritori. - Le Forze di Polizia impiegano: -uomini e mezzi per il presidio del territorio (controllo della viabilità, segnalazione ed isolamento delle zone a rischio); - uomini e mezzi per garantire la sicurezza dei centri operativi, delle aree di ammassamento dei soccorritori e delle risorse e delle strutture di ricovero della popolazione; - uomini e mezzi per garantire la sicurezza delle squadre di intervento nazionali ed internazionali; Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco garantisce: - l intervento tecnico urgente e l attività di ricerca e soccorso anche mediante l invio delle Squadre S.A.F.; - l impiego di propri uomini e mezzi per il concorso alle colonne mobili regionali AIB; - la gestione dei posti di comando avanzati d intesa con il CFVA della regione Sardegna; Assessorato Regionale Sanità esprime pareri in merito ai rischi di sanità pubblica derivanti dagli scenari e verifica la disponibilità di esperti di settore. La Croce Rossa Italiana (C.R.I.) verificano la disponibilità ed inviano: - uomini e mezzi per il soccorso e l assistenza sanitaria alla popolazione; Le organizzazioni Nazionali di Volontariato assicurano: - il diretto supporto al Dipartimento della protezione civile; - l invio di proprie squadre AIB; - il concorso alla costituzione delle colonne mobili regionali AIB. Il corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (C.N.S.A.S.) garantisce: - l impiego di squadre e mezzi per l attività di ricerca e soccorso in zone impervie. Il Corpo Forestale di vigilanza ambientale della Regione Sardegna assicura: - l impiego di proprie squadre per il coordinamento delle attività AIB; - la gestione dei posti di comando avanzati di Loiri ed Arzachena d intesa con il CNVF. L Ente Foreste della Regione Sardegna assicura: 19

20 - l impiego di proprie squadre per l attività AIB. Le organizzazioni di Volontariato locale/regionale assicurano: - il supporto alle altre strutture operative locali; - l assistenza alla popolazione evacuata; - la gestione della cucina da campo allestita presso l area di ammassamento di Palau. Le Compagnie Barracellari garantiscono: - il supporto alle attività AIB e di assistenza della popolazione. Le Ferrovie della Sardegna garantiscono: - l impiego di propri tecnici per il controllo e l intervento lungo la linea Palau-Arzachena. Le aziende che operano nel settore dei trasporti e della mobilità, verificano: - l agibilità delle infrastrutture; - individuano la viabilità alternativa. Le aziende del sistema elettrico ed energetico nazionale, effettuano: -la regolamentazione della distribuzione di energia elettrica sul territorio colpito; -l invio di squadre di tecnici per il ripristino delle linee interrotte ; -l assistenza tecnica per l allestimento dei centri operativi di coordinamento (DICOMAC, del centro operativo provinciale, dei centri operativi comunali). Le aziende del settore delle telecomunicazioni, garantiscono: -il potenziamento della rete radiomobile; - la funzionalità della rete di telefonia mobile; -la funzionalità delle linee telefoniche fisse presso i centri di coordinamento(dicomac, del centro operativo provinciale, dei centri operativi comunali). 20

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