C ERA UNA VOLTA LA SCUOLA ELEMENTARE. Classe 3^ Scuola Primaria Passatempo
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- Edmondo Berardi
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1 C ERA UNA VOLTA LA SCUOLA ELEMENTARE Classe 3^ Scuola Primaria Passatempo
2 Il 16 ottobre siamo andati a visitare il museo itinerante o meglio il museo è venuto da noi!! Infatti era un pullman doppio parcheggiato davanti al nostro edificio in cui è stata ricostruita una classe del 1800 con oggetti originali. La signorina Claudia, dopo aver suonato una campanella posta all ingresso, ci ha spiegato come era diverso andare a scuola due secoli fa e ci ha fatto provare una lezione seduti dietro a banchi di legno: abbiamo scritto col pennino e l inchiostro del calamaio, ci siamo messi in ginocchio sui ceci come se fossimo in punizione, abbiamo osservato la lavagna di legno, la cattedra molto alta e la stufa che riscaldava la stanza. In fondo c erano delle vetrine con documenti e oggetti scolastici dell epoca: pagelle, foto, righelli, cartelle, quaderni, astucci, compassi e perfino un mappamondo. Ma la cosa più strana è stata vedere le statue di cartapesta che rappresentavano una maestra e due alunni con le scarpe e le cartelle di legno: uno aveva in testa le orecchie d asino!! E stata un esperienza interessantissima e divertente e se volete saperne di più leggete sotto.
3 La storia della scuola Quando nacquero le prime scuole pubbliche elementari era ancora molto alto il numero di quelli che non potevano frequentarle perché dovevano lavorare. Nel 1859 venne emanata la Legge Casati che prevedeva che tutti i bambini dovessero andare a scuola, ma l obbligatorietà era solo per il primo e il secondo anno.
4 L edificio scolastico L edificio scolastico, nei paesi più piccoli, si trovava nelle case dei ricchi. Spesso il fabbricato possedeva solo due aule, due camere per gli insegnanti, una cucina ed un gabinetto. Gli scolari quando volevano andare in bagno, andavano a fare i loro bisogni nei campi o nelle stalle. Nelle scuole c erano due porte per l ingresso e per l uscita: una per i maschi e una per le femmine. Gli orari d ingresso erano leggermente sfalsati per le bambine e per i bambini se c era una porta sola.
5 Gli arredi L aula era ordinata: c erano dei banchi in fila, addossati uno all altro per far muovere il meno possibile i bambini. Sotto il banco c era poco spazio per mettere le cose: un quaderno, un libro e le matite. Sulla parete c erano attaccati il crocifisso e il ritratto del re. La cattedra era alta e sopra spesso c era un bicchiere con i fiori; veniva detta altare del sapere. Dietro c era la lavagna che, nei paesi più poveri era fatta di legno verniciato di nero anziché di ardesia. Alla fine dell Ottocento si iniziò a incorniciarla e a montarla su di un sostegno di legno che la faceva ruotare facilmente. I banchi erano a due posti e sopra c erano due calamai; la maestra ogni mattina prendeva una boccetta di vetro contenente inchiostro di noce e mandorla e poi ce lo versava.
6 Il materiale Nel corso del 1800 i quaderni erano pochi, fatti con tanti fogli legati da una cordicella e senza copertina; dal 1850 si diffusero di più. I libri avevano pochi disegni, in bianco e nero, senza copertina perché dovevano costare poco. Il libro più importante era il vocabolario che stava sopra la cattedra e gli alunni, quando lo dovevano consultare, lo facevano con cura. I bambini più ricchi avevano un vocabolario personale perché avrebbero continuato a studiare nella scuola secondaria.
7 Le insegnanti Le donne venivano assunte nella scuola ad un età inferiore rispetto a quella maschile, inoltre erano pagate con uno stipendio più basso degli uomini. Le insegnanti dovevano anche verificare l igiene degli alunni e mettevano la valutazione nella scheda. Per studiare andavano nei conventi dove si trovavano le suore e il popolo pensava che esse fossero condannate a essere nubili; spesso per sposarsi richiedevano l autorizzazione del sindaco. A quel tempo i genitori non volevano far studiare le bambine per farle lavorare in casa lasciando la cultura ai maschi. Le uniche donne colte erano le maestre, le monache o le ragazze ricche. L insegnante molte volte veniva dalla città e abitava nell edificio scolastico.
8 Come si andava a scuola A quel tempo non c erano gli scuolabus e i mezzi di trasporto scolastico, perciò i bambini dovevano andare a scuola a piedi, e, se era lontana, fare tanti chilometri di strada sterrata per raggiungere l edificio scolastico e poi tornare a casa. Quando faceva più caldo, andavano persino scalzi. Nella brutta stagione si calzavano scarpe con la tomaia di cuoio e la suola di legno rinforzata da chiodi che servivano a non farle consumare troppo. Quando era inverno gli alunni portavano con sé un po di legna per la stufa, ma spesso la scuola veniva sospesa per strade troppo innevate e bambini malati.
9 I bambini disabili I bambini che avevano degli handicap fisici, mentali o comportamentali non potevano andare a scuola perché venivano ritenuti minorati e anormali. Furono tutti esclusi dall istruzione pubblica fino al 1898 a causa delle condizioni povere in cui vivevano.
10 I programmi Gli alunni fino alla fine del 1800 erano separati in classi distinte per sesso: le femmine imparavano i lavori domestici e i maschi il disegno geometrico; avevano anche libri di testo diversi. Le alunne migliori che terminavano gli studi venivano premiate con il denaro solo al momento del matrimonio. Ci volevano almeno tre anni per imparare a leggere.
11 Le punizioni La scuola dell 800 era fondata sull ascolto: si dovevano rispettare gli insegnanti stando in silenzio durante le lezioni, leggendo molto e imparando tutto a memoria. Nelle scuole ottocentesche i regolamenti venivano rispettati dai maestri e prevedevano una grande severità verso gli alunni: spesso gli insegnanti usavano la verga (una bacchetta presa da un ramoscello flessibile portato il più delle volte dai bambini). Anche se c era un regolamento del 1860 che vietava le punizioni più dure (orecchie da asino, offese, percosse, pene corporali, stare in ginocchio sui ceci, ecc ) esse erano molto diffuse. La punizione peggiore erano le orecchie d asino che venivano messe sul capo degli alunni non studiosi o fatte con una piegatura sull angolo del foglio dove c erano tanti errori così il bambino capiva che doveva fermarsi a scuola dopo le lezioni per rifare il compito senza pranzare.
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