SCUOLA ITALIANA DI SCIENZE NATUROPATICHE

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1 1 CENTRO STUDI E RICERCHE DI MEDICINA NATURALE E TECNICHE NATUROPATICHE SCUOLA ITALIANA DI SCIENZE NATUROPATICHE INDICAZIONI E CRITERI FORMALI PER LA COMPOSIZIONE DELL ELABORATO TESI IN NATUROPATIA PREMESSA Nel panorama degli studi e delle pubblicazioni scientifiche e accademiche, nelle tesi di diploma, vengono seguite diverse modalità, a seconda delle tradizioni nazionali o di area. Ad esempio, attualmente alcune università scelgono il metodo americano o anglosassone (es. Università Cattolica), altre l uso negli studi clinico-medici (Un. di Catania), ma quello più agevole ed immediato ai fini di una valutazione di merito (come avviene per le tesi) resta quello classico che viene adottato dal nostro Centro Studi. Allo scopo, perciò, di rendere coerenti la presentazione delle tesi in Naturopatia e far emergere l apparato tecnico, i candidati alla discussione della tesi sono invitati formalmente a tenere in considerazione le seguenti norme comuni. 1. L ampiezza del testo non dovrà superare di norma le 200 cartelle dattiloscritte (solo fronte) (circa 2000 battute per cartella). 2. Scrittura dei testi: programma Microsoft Word (in formato MS-DOS). Margini standards di cm. 2,5 per lato. Interlinea doppia. Numerazione progressiva delle pagine, in alto a destra. Tipologia di caratteri: Times New Roman, corpo 12 (eccetto le note a piè di pagina, corpo 9). 3. All elaborato va premesso un indice-sommario, con la suddivisione in capitoli e paragrafi. La bibliografia, in ordine alfabetico, va posta in fondo. 4. La trattazione della tesi va introdotta da una INTRODUZIONE, avente lo scopo di evidenziare i termini e i risultati della ricerca, i passaggi più significativi, eventuali difficoltà di percorso, eventuali collaborazioni accessorie e, se del caso, i ringraziamenti. L introduzione va numerata in alto a destra, usufruendo della numerazione romana (I, II, III ecc.), partendo dalla pagina interna di frontespizio. La numerazione di queste pagine è autonoma e non va computata nel contesto generale. Precede l introduzione, l INDICE con la numerazione corretta dei capitoli. Si conclude con la CONCLUSIONE che evidenzia i risultati finali dello studio, seguita dalla BIBLIOGRAFIA, che può venire formulata per settori oppure in un unica soluzione. 5. Le note nel testo vanno numerate progressivamente a piè di pagina (barra di Word: inserisci riferimento, in automatico). Nota bene: in un lavoro di ricerca, quale deve essere una tesi di diploma, le note e le citazioni sono essenziali in quanto indicano il grado di approfondimento, la qualità e lo spessore della ricerca, nonché l ampiezza del lavoro di indagine svolto. Vengono qui presentate alcune linee guida generali 1. Il significato della tesi 2. La scelta dell argomento 3. Le fasi del lavoro 4. L approfondimento delle conoscenze: la bibliografia iniziale e il suo esame

2 2 5. La ricerca e l analisi delle fonti 6. La struttura della tesi di laurea 7. Poche regole per la stesura 8. Il testo definitivo 9. Le regole formali per le citazioni 10. Il riassunto 11. Alcuni aspetti pratici 12. Gli adempimenti formali SIGNIFICATO DELLA TESI Nello svolgere la tesi, che costituisce il coronamento degli studi, lo studente è chiamato a dare prova di capacità di iniziativa. Con il supporto del relatore, deve dapprima individuare l argomento della tesi e realizzarlo con un lavoro completo e organico, attraverso l impiego dei metodi di analisi e di sintesi. LA SCELTA DELL ARGOMENTO Occorre anzitutto un idea cioè un argomento o un problema che possa essere affrontato in modo innovativo e deve essere finalizzato all acquisizione di nuove conoscenze, con requisiti di scientificità. Per questo l argomento viene scelto di comune accordo tra il direttore o un docente suo delegato e il corsista. E anche importante che il tema incontri l interesse personale dello studente che si dovrà impegnare in mesi di lavoro. Per questo la fase di ricerca di un argomento deve essere ben ponderata. LE FASI DEL LAVORO Schematicamente, le fasi del lavoro possono essere così indicate: a) Approfondimento delle conoscenze sull argomento, utilizzando tutte le fonti di lavori importanti pregressi; b) Selezione delle fonti da esaminare, c) Esame delle fonti; d) Preparazione di un ipotesi di schema; e) Avvio dell esame analitico delle fonti e raccolta di appunti, indicazioni, materiali, ecc. f) Perfezionamento dello schema e inizio della stesura, capitolo per capitolo L APPROFONDIMENTO DELLE CONOSCENZE: LA BIBLIOGRAFIA INIZIALE E IL SUO ESAME La prima fase del lavoro consiste nell approfondire le proprie conoscenze su quella determinata questione. Partendo dalle letture indicate dal docente, attraverso l uso delle bibliografie o dei riferimenti trovati, lo studente si costruirà un piccolo schedario di indicazioni bibliografiche. Di ogni testo è consigliabile predisporre una scheda personale o cartacea o su pc contenente: - cognome nome dell autore, - titolo del saggio - editore, luogo di edizione, anno di edizione (oppure se rivista, annata, anno solare, numero del fascicolo) pagine - Ogni appunto, tratto dalle fonti, dovrà contenere le indicazioni della fonte. Per la raccolta bibliografica, è opportuno ricorrere, oltre ai consigli del docente, a raccolte generali, enciclopedie, repertori, riviste.

3 3 A questo punto l idea iniziale diventa progetto e si elabora un indice provvisorio orientativo che al procedere del lavoro può venire modificato e di ciò è bene ne sia informato il docente RICERCA E ANALISI DELLE FONTI Sulle basi delle conoscenze acquisite nell ipotesi di lavoro precedente si procede all esame analitico delle fonti cui attingere che, come detto, potranno essere: fonti a stampa (libri, giornali, periodici italiani e stranieri); fonti d archivio; raccolte di documenti; supporti informatici (motori di ricerca, siti). Si tratterà di valutare criticamente il materiale offerto, leggendo, analizzando, confrontando. Non sono le letture in sé a costituire il lavoro (il copia e incolla indica superficialità e banalità), ma l intelligenza, la capacità di sintesi e di interpretazione, la precisione del ricercatore. Infine occorre ripetere che ogni appunto preso o ogni fotocopia o file salvato dovrà sempre riportare gli estremi del documento. LA STRUTTURA DELLA TESI L ultima fase del lavoro consiste nella preparazione e nella presentazione dei risultati della ricerca cioè del testo della tesi. Come anticipato in premessa, si consiglia uno schema di questo genere: Introduzione: va scritta solo a tesi ultimata ed è destinata a chiarire il significato della ricerca Capitoli: suddivisi in paragrafi e, eventualmente, sottoparagrafi Cenni conclusivi per ricordare e riassumere sinteticamente il significato del lavoro Bibliografia: contiene l elenco di tutti i documenti consultati, in ordine alfabetico Sitografia: contiene l elenco di tutti i documenti dei siti internet consultati Appendice: se è necessario allegare riproduzioni, fotografie, grafici, tabelle, ecc. L indice della tesi va collocato all inizio. POCHE REGOLE PER LA SUA STESURA a) Ci si imponga il massimo di chiarezza espositiva b) Le parti dell elaborato devono essere tra loro equilibrate anche dal punto di vista dell estensione c) Si deve mantenere un giusto equilibrio nello sfruttare il lavoro altrui: il virgolettato deve essere limitato allo strettamente necessario, intercalando le citazioni dirette con riassunti e commenti. Va ricordato che la tesi non è un collage di brani, ma un esposizione meditata e personale d) Si evitino le ripetizioni e, soprattutto, la scrittura deve essere in lingua italiana corretta. Gli errori di grammatica (dalla ortografia, alla morfologia, alla sintassi) non depongono a favore del candidato. IL TESTO DEFINITIVO La fase di stesura inizia dal primo capitolo, proseguendo secondo lo schema fissato. Di volta in volta vi sarà la valutazione del docente. Il testo deve essere dattiloscritto, con le note riportate a piè di pagina. Si raccomanda la massima onestà nelle citazioni: è negativo, per il candidato, scoprire che alcune citazioni sono imprecise, addirittura inventate o anche di seconda mano. E un operazione scientificamente scorretta. REGOLE FORMALI PER LE CITAZIONI

4 4 Nelle note a piè di pagina, libri, articoli di riviste o di ogni altro mezzo di comunicazione devono venire citati in questo modo: Libri, articoli di riviste o giornali: Nome puntato, Cognome maiuscolo, Titolo del libro o altro in corsivo, eventuale collana tra virgolette, casa editrice, città, data, pagina. Si segua l esempio facendo attenzione alle interpunzioni che sono tassative: Es. M. DAILAKIS, Manuale di Iridologia, Casa Editrice OLIS, Caltanissetta 2002, p. 21; Es. J. LL. BERDONCES, Trattato di Iridologia. I principi teorici e la pratica, L altra medicina studio/39, RED Edizioni, Como 1993, pp Se il contributo citato è un opera in collaborazione, si scrive così: A. VALERI, M. CASTELLINI, Omeopatia classica, in P. BELLAVITE (ed), Le medicine complementari, UTET, Torino 2002, p. 76. Nota bene: tra la città di edizione e la data non va mai posta la virgola. Es. di rivista: G. RUTA, Il contributo di G. Nosengo alla pedagogia, in Orientamenti pedagogici, 40(1993)5, p. 842, dove il numero 40 indica il quarantesimo anno di vita della rivista, il 1993 l annata, il numero 5 il fascicolo o il numero della rivista di quell anno e 842 la pagina nella quale si trova la citazione.. Occorre citare sempre il numero esatto delle pagine (mai fare: 55s o 65ss). Se la citazione dell opera medesima viene ripetuta ed è immediatamente successiva fino alla pagina seguente, purchè non interpolata da altri autori citati, si indicherà: Ibidem con la o le pagine (es. Ibidem, p.68). Se si va oltre la pagina successiva, in ogni caso si richiamano gli elementi indispensabili. Es. M. DAILAKIS, Manuale di iridologia, p. 86. Le citazioni dal web si scrivono in questo modo: htpp// p.7; cioè si cita per intero la cosiddetta stringa che caratterizza il sito da cui è stato citato il testo. Dove si prendono i dati per la citazione? Non dalla copertina esterna, ma dalla pagina interna. Se non compare la data, si mette: s.d. (dal latino sine data ), se manca il luogo, si mette: s.l. (dal latino sine locatio o loco ). Se non viene indicato alcun autore si pongono tre asterischi (es. ***). Se gli autori sono nunerosi, si citano i primi due e si aggiunge le frase latina (et alii). Si eviti il vetusto: AA.VV. L altro aspetto fondamentalissimo è costituito dalla bibliografia che va posta al termine della tesi e va scritta nel modo seguente: per ordine alfabetico, prima si indica il COGNOME, poi il NOME, titolo del volume ecc. come è stato esemplificato nelle note a piè di pagina. Es. VIAFORA CORRADO, Fondamenti di Bioetica,Casa Editrice Ambrosiana, Milano Per i lavori in collaborazione, dopo il COGNOME NOME si fa seguire (ed.) oppure se fossero più curatori (edd.). Si eviti di scrivere (a cura di). Sempre nella bibliografia, gli articoli da rivista vanno citati nel modo seguente: MACRI FRANCESCO, Terapia del terreno e del sintomo, in Medicina Naturale 20(2010)1, p.46, dove il numero 20 indica il ventesimo anno di vita della rivista Tecniche Nuove ; il 2010 indica l annata; il numero 1 indica il numero o fascicolo e p.46 la pagina (se si stratta di pagine citate si scrive: pp ). I dati ovviamente si trovano nel frontespizio delle riviste e nel sommario. La formulazione del frontespizio e della pagina interna che precede l indice va formulata secondo l esempio in allegato 1.

5 5 Se si sceglie di usare delle abbreviazioni sintetiche è bene premettere alla tesi un elenco delle abbreviazioni con l esplicitazione per esteso (es. BMJ = British Medical Journal). Della tesi di diploma, vanno consegnate in segreteria due copie cartacee rilegate e una copia su supporto informatico (CD). IL RIASSUNTO Terminata la tesi, si deve predisporre un riassunto della lunghezza massima di una pagina da consegnare, assieme alla tesi, in segreteria. In esso andranno esposti gli obiettivi del lavoro, le relative modalità di svolgimento e i risultati emersi. Nell esprimere il proprio parere, la Commissione terrà conto anche del riassunto. ALCUN I ASPETTI PRATICI Per l impaginazione si usino questi parametri Foglio A4, margine superiore, inferiore, destro, sinistro di 2,5 cm. Di norma è già di default. Nessuna intestazione o piè di pagina; interlinea 2; Titoli di capitolo: Times New Roman, dimensione carattere 14, grassetto, allineato a sinistra; Titoli di sottocapitolo: Times New Roman, dimensione carattere 12, grassetto, allineato a sinistra; Testo: Times New Roman, dimensione carattere 12, giustificato. Note a piè di pagina: Times New Roman, carattere 9. ADEMPIMENTI FORMALI Le copie della tesi dovranno contenere, come seconda pagina, l autorizzazione o la non autorizzazione alla consultazione della tesi medesima. Il laureando dovrà depositare in segreteria, almeno due mesi prima della data inerente la discussione, una copia elettronica su supporto adeguato, due copie cartacee rilegate. Il riassunto della tesi stessa in formato testo su foglio.

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