SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LIDIA POET

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1 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LIDIA POET Sede centrale in Pinerolo, via dei Rochis, 29 Succursale in Pinerolo Sezioni associate in: Buriasco Frossasco - Piscina ANNO SCOLASTICO 2014/2015

2 PIANO dell OFFERTA FORMATIVA La scuola è aperta a tutti. L istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. [Art. 34 de La Costituzione Italiana, commi 1,2,3] 2

3 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LIDIA POET Dal 1 gennaio 2008 la nostra scuola è intitolata a Lidia Poet. La scelta è stata dettata da motivazioni etiche, poiché la vicenda biografica di Lidia Poet coagula simbolicamente molteplici istanze educative che i docenti di questa scuola ritengono fondamentali: il valore della cultura e il diritto incondizionato all educazione scolastica, l uguaglianza fra i sessi. Lidia POET si laureò in giurisprudenza nel 1881, all età di 26 anni, presso l Università di Torino. L evento suscitò grande clamore tanto che venne enfatizzato su un giornale dell epoca «LA DONNA» che mise in luce la grande forza dimostrata dalla neo-laureata nella lotta per l affermazione del sesso femminile in campo culturale e scientifico fino ad allora esclusivamente riservato agli uomini. Dopo la laurea Lidia POET svolse per due anni la pratica forense, indispensabile per il superamento degli esami da procuratore legale. Appena superato l esame chiese l iscrizione nell Albo degli Avvocati e Procuratori Legali e la sua domanda fu accolta il 9 agosto Ma il Pubblico Ministero impugnò il provvedimento d iscrizione ma la Corte di Appello di Torino la revocò e la Cassazione rigettò il suo ricorso. Le motivazioni di entrambe le decisioni facevano leva su leggi non scritte come il diritto comune e la legge naturale. Si sostenne inoltre che le donne, non a- vendo gli stessi diritti degli uomini ed essendo sottoposte alla volontà del marito che dovevano seguire in ogni spostamento, non potevano essere affidabili e potevano risultare pregiudizievoli per il cliente che avrebbe avuto un difensore privo di tutte le facoltà giuridiche. Lidia POET, che fu molto attiva anche nel movimento internazionale delle donne, riuscì finalmente ad iscriversi nell Albo degli Avvocati di Torino solo nel 1920, all età di sessantacinque anni, dopo che era entrata in vigore una legge (17 luglio 1919 n.1176) che permetteva alle donne l accesso ad alcuni Uffici Pubblici. 3

4 CALENDARIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013/2014 INIZIO DELLE LEZIONI: lunedì 15 settembre 2014 FINE DELLE LEZIONI: giovedì 11 giugno 2015 FESTIVITÁ Ognissanti: 1 novembre 2014 Vacanze di Natale: dal 24 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 Vacanze di Carnevale: dal 14 febbraio al 17 febbraio 2015 Vacanze Pasquali: dal 2 al 7 aprile maggio 2015: Ponte-Festa dei Lavoratori 1-2 giugno 2015: Ponte-Festa della Repubblica INCONTRI TRA CONSIGLI DI CLASSE E GENITORI La scuola garantisce incontri periodici tra genitori e docenti, nella forma di colloqui individuali, collettivi e assemblee. Sono inoltre assicurati incontri orientativi con i genitori degli alunni delle classi terze. Nel corso dell anno scolastico 2014/2015 sono previsti i seguenti incontri: Ottobre: riunione assembleare per la presentazione delle programmazioni didattiche ed educative e per l elezione dei rappresentanti dei genitori di ogni classe; colloqui individuali. Dicembre: incontro Consigli di Classe/Genitori delle classi terze per l orientamento scolastico e la valutazione degli apprendimenti nelle aree disciplinari; colloqui individuali. Febbraio: Maggio: riconsegna delle schede di valutazione del 1 quadrimestre. Colloqui con i genitori. incontro collegiale Consigli di Classe/Genitori con successiva possibilità di colloqui individuali con gli Insegnanti. Il calendario dettagliato delle date, che è adattato alle esigenze dei singoli plessi, è comunicato alle famiglie tramite circolare. I docenti sono disponibili per colloqui individuali con i genitori ogni volta che la situazione dell alunno lo richieda o quando ne venga fatta esplicita richiesta, in orario da concordarsi telefonicamente o tramite diario. 4

5 TERRITORIO E UTENZA LA SCUOLA La scuola comprende, dal 1 settembre 2000, cinque plessi dislocati in quattro comuni diversi: Pinerolo Pinerolo Buriasco Frossasco Piscina Sede centrale Succursale Sezione associata Sezione associata Sezione associata via de Rochis, 29 via Giovanni XXIII, 19 via 4 Novembre, 31 via Don R. Asvisio, 6 via Calvetti, 5 SEDE E SUCCURSALE Il bacino di utenza della Sede raccoglie alunni provenienti prevalentemente dalla zona est di Pinerolo e dalle frazioni di Riva e Baudenasca, ai quali si aggiunge un certo numero di alunni da altre zone. Molti genitori sono operai, commercianti, artigiani e professionisti; un numero limitato, sempre più in via di riduzione, appartiene al ceto rurale. Sono presenti situazioni di povertà economica dovuta al lavoro precario, accentuatesi con il prolungarsi della crisi economica a partire dal Stabile la presenza di alunni stranieri, comunitari ed extracomunitari (in prevalenza provenienti dalla Romania o dal Marocco). L utenza della Succursale appartiene a zone diverse: allievi che provengono dalla zona circostante, dove convivono quartieri di edilizia popolare e convenzionata, sorti in seguito alla consistente emigrazione dal Sud degli anni Sessanta, e quartieri residenziali di recente costruzione; alunni del Centro Storico. La tipologia delle famiglie è abbastanza simile a quella della sede con situazioni di difficoltà economiche e, in taluni casi, gravi problemi sociali. In ambedue le scuole è in aumento la presenza di alunni originari di paesi non facenti parte Comunità Europea. BURIASCO Il territorio in cui opera Buriasco è piuttosto vasto: comprende, oltre al Comune di Buriasco, quello di Macello e numerose piccole frazioni sparse nella campagna. Il bacino di utenza presenta due tipi diversi di popolazione scolastica: da un lato ci sono i ragazzi di estrazione contadina e dall altro quelli che appartengono a famiglie di impiegati, professionisti e artigiani. La diversa estrazione sociale fa sì che ci siano da parte delle famiglie aspettative ed esigenze diverse rispetto alla scuola. Numerose sono le aziende a conduzione familiare in cui alcuni ragazzi sono impegnati spesso nel pomeriggio; altri, a causa dell ampiezza del bacino di utenza, provengono da frazioni piuttosto distanti dalla scuola e i bus, per far fronte alle esigenze di tutti, sono costretti a turnazione, cosa che obbliga i ragazzi a sveglie antelucane e rientri tardivi. D altro canto esiste da parte di alcune famiglie la richiesta di recuperi o di potenziamenti di attività extracurricolari, anche in vista delle scuole superiori. 5

6 FROSSASCO La sezione associata di Frossasco è la scuola consorziale dei tre comuni di Frossasco, Cantalupa, e Roletto in area collinare, con caratteristiche prevalentemente residenziali, ma con presenza di una zona artigianale ed industriale di piccole e medie imprese e una realtà agricola in regresso. L utenza della scuola è pertanto formata da ragazzi provenienti dalle diverse situazioni: famiglie della media-borghesia con livello culturale generalmente mediosuperiore, famiglie insediatesi nella zona nei decenni passati, ma non del tutto pienamente inserite e che spesso manifestano situazioni di povertà economica e culturale, famiglie di extracomunitari recentemente insediatesi con problemi di povertà e di diversità culturale e linguistica, famiglie appartenenti alla realtà contadina. Una delle caratteristiche più evidenti è il notevole divario tra le diverse realtà che si riflette anche nell utilizzo del tempo libero. I ragazzi del bivio (che vivono principalmente lungo la strada provinciale) si ritrovano in strada o al bar, sono generalmente meno seguiti dalle famiglie e godono di maggior libertà di movimento, frequentano ragazzi più grandi e ne condividono a volte le problematiche. I ragazzi che vivono nella zona residenziale sono generalmente impegnati nelle più svariate attività extrascolastiche, pratiche sportive, partecipazione a gruppi, ma spesso hanno minori occasioni d incontro con i compagni al di fuori della scuola per l ubicazione delle loro abitazioni, sparse nelle zone collinari. PISCINA L utenza di Piscina presenta livelli socio-economici e culturali medi. La situazione economica delle famiglie degli allievi risulta peggiorata per gli effetti della prolungata crisi economica. La componente contadina della popolazione si va esaurendo e aumenta quella operaia e impiegatizia, con un alto tasso di pendolarismo. Alcune famiglie mantengono la doppia attività, il lavoro in fabbrica e quello rurale. Sono presenti nuclei familiari comunitari ed extracomunitari, originari prevalentemente dalla Romania. RISORSE Il piano annuale delle attività che la scuola offre tiene conto, oltre che delle risorse finanziarie, delle risorse professionali e ambientali presenti nell istituto, quali: Competenze professionali degli operatori scolastici Spazi Laboratori Palestre Possibilità offerte dall autonomia Volontariato (collaborazione con docenti in pensione che offrono la loro esperienza e competenza gratuitamente al servizio della scuola). 6

7 STRUTTURE S E D E La sede, collocata all interno di uno spazio delimitato con accesso e circolazione controllati, è situata nella zona studi di Pinerolo, è dotata di spazi ampi e strutture efficienti: laboratorio di informatica biblioteca laboratorio audiovisivi laboratorio linguistico (aula con LIM) teatro laboratorio scientifico laboratorio artistico aula con la LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) sala stampa sala insegnanti palestra attrezzata sala mensa infermeria giardino S U C C U R S A L E La succursale, collocata all interno di uno spazio delimitato con accesso e circolazione controllati, è situata in un quartiere di edilizia relativamente recente, poco distante dalla sede, conta numerosi spazi attrezzati: laboratorio di informatica biblioteca laboratorio di scienze laboratorio di educazione musicale laboratorio di educazione artistica 2 aule con la LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) due aule speciali aula dell armonia teatro palestra mensa aula insegnanti giardino. 7

8 B U R I A S C O L edificio di Buriasco si trova al centro del paese, in una antica villa situata in un ampio parco. La scuola si estende su tre piani ed ha: laboratorio di audiovisivi laboratorio di informatica laboratorio di educazione artistica aula insegnanti aula con la LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) biblioteca. La palestra si trova entro i confini del parco, in un edificio indipendente ed è di proprietà e gestione del comune. F R O S S A S C O La scuola di Frossasco è situata in un edificio di recente costruzione, disposta su un unico piano, composto da tre blocchi di quattro aule ciascuno. La zona di raccordo centrale accoglie: laboratorio d informatica laboratorio di scienze laboratorio audiovisivi laboratorio di educazione artistica laboratorio di educazione musicale aula con la LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) sala stampa aule speciali biblioteca sala insegnanti mensa. P I S C I N A La scuola di Piscina è dotata di: un laboratorio di informatica condiviso con la scuola elementare laboratorio audiovisivi laboratorio di scienze e artistico (in un unico ambiente) due biblioteche, quella scolastica e quella comunale sala insegnanti aula con la LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) palestra e mensa in un edificio adiacente alla scuola, gestite dal comune e condivise con le scuole materna e elementare. 8

9 ORGANIGRAMMMA DIRIGENTE SCOLASTICO COLLABORATORE PRINCIPALE del D.S. SECONDO COLLABORATORE DIRETTORE SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Dr.ssa Arianna Manzo Prof.ssa Gabriella Picotto Prof. ssa Gabriella Martina Sig.ra Antonia Pugliese RESPONSABILI DEI PLESSI SEDE Prof.ssa Elena Martin SUCCURSALE Prof. Luca Perrone BURIASCO FROSSASCO PISCINA Prof.ssa Maura Salvai Prof.ssa Flora Cavallone Prof.ssa Paola Maldera COMPITI E FUNZIONI Il Dirigente Scolastico è il rappresentante legale ed il responsabile della Scuola. Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi coordina l ufficio di segreteria e organizza i servizi non didattici della Scuola. Il Collaboratore principale, il secondo collaboratore i Responsabili delle cinque coadiuvano il Dirigente Scolastico. Le Figure Strumentali esplicano le funzioni in aree fondamentali del Piano dell Offerta Formativa. I docenti, in pieno rispetto della libertà di insegnamento, sono responsabili della programmazione didattica e educativa. Gli Assistenti Amministrativi coadiuvano il direttore Amministrativo. I Collaboratori scolastici svolgono compiti di accoglienza, coadiuvano i docenti, contribuiscono alla vigilanza e provvedono alla pulizia della scuola. 9

10 FUNZIONI STRUMENTALI Il Collegio dei Docenti ha deliberato la suddivisione degli incarichi tra più docenti allo scopo di garantire la ricaduta del servizio svolto dalle Funzioni Strumentali a tutti i plessi scolastici. Pertanto l assegnazione degli incarichi è stata così definita: SERVIZI PER GLI STUDENTI 1 Accoglienza alunni stranieri Accoglienza alunni con Esigenze Educative Speciali Referente Prof.ssa Loredana Collino Prof.ssa Laura Forchino SERVIZI PER GLI STUDENTI 2 Inserimento e orientamento alunni con handicap Referente Prof.ssa Carla Scarsella SERVIZI PER GLI STUDENTI E I DOCENTI 1 Orientamento e raccordo Referente Prof.ssa Martina Gaiardoni SERVIZI PER GLI STUDENTI E I DOCENTI 2 Informatica e Sito internet Referente Prof. Michele Labriola SERVIZI PER GLI STUDENTI, I DOCENTI E LE FAMIGLIE Piano dell Offerta Formativa Referente Prof.ssa Provvidenza Mancuso 10

11 LINEE GUIDA DELL INTERVENTO EDUCATIVO La scuola partecipa in modo dinamico ai cambiamenti della società: per questo motivo si impegna a sviluppare negli studenti, intesi sia come individui che come pluralità la capacità di comunicare come strumento principe per autodeterminarsi, di o- rientarsi nel mondo circostante, di utilizzare le nuove tecnologie. Obiettivo comune per alunni e operatori è lavorare in un ambiente sereno e stimolante, che consenta agli studenti lo sviluppo armonioso della propria personalità. Gli alunni sono il centro intorno a cui ruota il sistema scolastico: gli operatori utilizzano la loro professionalità per creare un ambiente favorevole alla loro crescita attraverso la gratificazione sia personale che come gruppo, il piacere di rendere manifeste le proprie idee, la possibilità di proporre iniziative. Il Collegio dei Docenti ha individuato come prioritarie le seguenti finalità: considerare le allieve e gli allievi soggetti del processo educativo; Impostare il processo di insegnamento /apprendimento con criteri scientifici, e- spliciti nelle premesse, controllabili nell applicazione e verificabili nei risultati; Rispondere in modo adeguato alle diverse esigenze e aspettative delle famiglie (analisi della situazione di partenza degli alunni, dei problemi e delle risorse presenti sul territorio); Sviluppare abilità e competenze; Arricchire e diversificare il processo di formazione offrendo a tutti reali possibilità di crescita; Educare alla cittadinanza attiva; Realizzare una vera continuità con la scuola elementare e con le scuole superiori. LINEE GUIDA DELL INTERVENTO DIDATTICO La scuola interviene all interno della situazione socio-culturale in cui si trova ad operare con i seguenti strumenti: Colloqui con le maestre della scuola elementare; Analisi della situazione di partenza degli alunni; Analisi dei problemi e delle risorse presenti sul territorio; Raccordo con le scuole elementari e superiori. AMBITI ED OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL COLLEGIO DEI DOCENTI AMBITO AFFETTIVO RELAZIONALE COMPORTAMENTALE Sviluppare la coscienza di sé e l'autonomia Sviluppare la conoscenza collettiva-civile Acquisire senso di responsabilità e di rispetto verso persone, l ambiente ( inteso come costruzione storica condivisa) e le cose Potenziare la capacità di scegliere, di collaborare, di organizzarsi AMBITO COGNITIVO Far acquisire la capacità di esprimersi attraverso: 11

12 l uso corretto della lingua italiana l utilizzo di linguaggi specifici l uso delle nuove tecnologie l apprendimento di una o più lingue straniere. Sviluppare le capacità di ragionamento. Sviluppare le capacità di osservazione e di analisi. Sviluppare la consapevolezza dell importanza di conciliare lo sviluppo tecnologico con la salvaguardia dell ambiente. Valorizzare le capacità fantastiche, creative, immaginative. Promuovere una equilibrata maturazione psicofisica ed un armonico sviluppo corporeo. PROGRAMMAZIONE I Consigli di classe effettuano la programmazione che tiene conto: Dei livelli presenti nella classe; Delle linee didattiche concordate nelle riunioni per materie; Degli interessi manifestati dagli allievi; Degli strumenti didattici presenti nella scuola; Delle proposte culturali del territorio. ATTIVITÀ DI RECUPERO La scuola realizza compatibilmente con le risorse finanziarie e professionali iniziative di recupero e sostegno per gli alunni che presentano difficoltà di apprendimento o di organizzazione o di comportamento per consentire a tutti gli alunni di superare lo svantaggio e di acquisire o rafforzare quelle abilità che permetteranno loro di trovare gratificazioni nel processo di apprendimento. Gli interventi e le loro modalità vengono decisi dai Consigli di Classe, utilizzando i seguenti strumenti: Razionale utilizzo delle risorse professionali presenti nella scuola; Attuazione di progetti specifici, quali le attività di sportello, lo studio in piccolo gruppo, l intervento individualizzato; il numero consistente dei progetti avviati dai Consigli di Classe in tutta la scuola conferma l impegno dei docenti a far raggiungere a tutti gli alunni quei livelli educativi e culturali che gli consentiranno di operare scelte consapevoli e di proseguire gli studi; Collaborazione di esperti esterni per fornire interventi specifici e individualizzati agli allievi con difficoltà linguistiche o di recente inserimento. ATTIVITÀ DI SOSTEGNO L'integrazione degli alunni in situazione di handicap o diversamente abili costituisce ormai per la Scuola Media un esperienza consolidata che avviene attraverso: La collaborazione, nell'ambito del consiglio di classe, tra gli insegnanti curricolari e gli insegnanti di sostegno; 12

13 La piena titolarità di questi ultimi sull'intera classe attraverso modalità organizzative flessibili e una partecipazione attiva alla programmazione; La creazione di "laboratori aperti" per consentire ai ragazzi con abilità diverse di vivere esperienze comuni positive e stimolanti; La collaborazione con le agenzie presenti sul territorio, soprattutto ASL e Servizi Sociali. Al fine di migliorare la qualità del servizio offerto, ormai da parecchi anni è stato istituito il GRUPPO HC composto, oltre che dai docenti di sostegno, da alcuni docenti curricolari, un genitore e il dirigente scolastico. I docenti dell area hanno acquisito una competenza specialistica che viene sempre più qualificata attraverso la costante frequenza di corsi di aggiornamento. La scuola, inoltre, aderisce al POLO HC che coinvolge le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado presenti sul territorio. La presenza dei docenti di sostegno nella scuola significa non solo aiuto per l alunno in situazione svantaggiata, in modo che partecipi effettivamente alle attività della classe, ma anche supporto al lavoro dei docenti in tutte le situazioni che presentino problematiche particolari. Proprio per l importanza di tale servizio il Collegio dei Docenti si è pronunciato a favore dell individuazione di Funzioni Strumentali in tale ambito. Il rappresentante della componente genitori per il Gruppo di lavoro HC è il sig. QUINTO Francesco, che collaborerà con la referente per la componente insegnanti, la prof.ssa Carla Scarsella. BES L entrata in vigore della legge 8 ottobre 2010, n. 170 e delle Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento allegate al Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 dal Miur, rappresentano un importante novità, a partire dal riconoscimento della dislessia, della disortografia, della disgrafia e della discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. La nostra scuola ha attivato una Commissione di lavoro, presieduta dalla prof.ssa Forchino, al fine di fornire informazioni ai Consigli di classe e ai singoli docenti in merito alle linee didattiche da seguire per realizzare interventi didattici individualizzati e personalizzati. Oltre a ciò la Commissione darà indicazioni in merito all utilizzo degli strumenti compensativi, all applicazione delle misure dispensative previsti per legge e alla predisposizione della documentazione necessaria redigendo, come richiesto dalla Circolare prot. n del dell Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e della Regione Piemonte, un percorso educativo personalizzato (PEP) per ogni allievo con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento), dove vengono indicate tutte le strategie da mettere in atto per rispondere alle esigenze specifiche dell allievo, e una scheda tecnica, su cui registrare sinteticamente il percorso specifico predisposto per ogni alunno con DSA certificato. La predisposizione di questa documentazione e l attivazione di misure compensative e dispensative viene attuata anche nei confronti degli allievi con Esigenze E- 13

14 ducative Speciali (Sindromi e disturbi da alterato sviluppo psicologico, sindromi ipercinetiche, deficit cognitivo), individuate dalla D.G.R. della Regione Piemonte n del 9/02/2009 "Modalità individuazione studenti con Esigenze Educative Speciali" modificata con D.G.R. n del 02/03/2009. Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali A seguito della Direttiva del 27 dicembre 2012 (Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica) la nostra scuola e il Collegio Docenti sta attivando un percorso che prevede: l individuazione dei casi di alunni con Bisogni Educativi Speciali e l elaborazione da parte dei Consigli di classe del Piano Didattico Personalizzato per gli allievi che ne necessitano, essendo infatti peculiare facoltà dei Consigli di classe, sulla base di criteri generali stabiliti dal Collegio dei docenti, individuare casi specifici per i quali sia utile attivare percorsi di studio individualizzati e personalizzati; l elaborazione del Piano annuale per l inclusività, inteso come un momento di riflessione di tutta la comunità educante per realizzare la cultura all inclusione, come fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni. Scopo del piano è anche quello di far emergere criticità e punti di forza, rilevando le tipologie dei diversi bisogni educativi speciali e le risorse impiegabili. L insieme delle difficoltà e dei disturbi riscontrati daranno consapevolezza alla comunità scolastica - in forma di quadro sintetico - di quanto sia consistente e variegato lo spettro delle criticità all interno della scuola; costituzione del Gruppo di lavoro per l inclusività, in via di attuazione. INTERVENTI SUL DISAGIO Laboratorio scuola formazione Da alcuni anni ormai è stato avviato il progetto Laboratorio scuola Formazione in partnerariato con le Agenzie formative del territorio (Engim, CFIQ, CIOFS di Cumiana) per la riduzione della dispersione scolastica e nell ambito dell orientamento rivolto a ragazzi pluriripetenti delle classi terze. Collaborazione con enti e associazioni accreditate:la scuola collabora con il Centro Didattico Libro Aperto che opera sul territorio con specifici progetti riconosciuto dall ASL TO3 e dal CISS. La Sede e Succursale di Pinerolo partecipano ad un progetto educativo Da rischio a risorsa: educare con progettualità promosso dall Oratorio Frassati della Parrocchia di S. Spirito e finanziato dalla Fondazione CRT. 14

15 INTEGRAZIONE DI ALUNNI STRANIERI Ogni anno aumenta il numero degli alunni provenienti da paesi stranieri che chiedono l iscrizione nelle nostra scuola. I docenti hanno previsto percorsi di studio che possano favorire la piena integrazione di questi alunni, adeguandoli alle loro esigenze, entrando in contatto con le loro famiglie per aiutarli nella costruzione di un progetto di vita. Pertanto sono previste azioni di sostegno e accoglienza Per aiutarli ad inserirsi nelle classi; Per affrontare lo studio della nuova lingua e accostarsi ad una nuova cultura; Per mantenere la propria identità e il proprio patrimonio culturale; Per ridurre lo svantaggio socio-culturale. Il Collegio dei Docenti ha ritenuto opportuno affidare l incarico di Funzioni Strumentali ad alcuni docenti per favorire l ingresso degli alunni stranieri e venire incontro alle necessità dei docenti delle classi in cui essi vengono inseriti. La scuola attiva, nelle situazioni che lo richiedano, la presenza di mediatori culturali madrelingua che si affianchino all insegnante. La scuola, inoltre, aderisce alla RETE TERRITORIALE PER L INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI che coinvolge le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado presenti sul territorio. LAVAGNE INTERATTIVE E MULTIMEDIALI Tutti i plessi sono stati dotati di almeno una LIM, Lavagna Interattiva Multimediale, che consente di sperimentare un nuovo rapporto tra libri di testo e contenuti digitali. I docenti hanno così la possibilità di sviluppare nuove soluzioni e metodologie didattiche che prevedano una forte integrazione tra testo a stampa e contenuti digitali. VALUTAZIONE Tenuto conto del Decreto Legge n.137/2008 e dal DPR 275/99 il Collegio Docenti ha deliberato l adozione della valutazione scritta e orale in decimi, nell intervallo dal 4 al 10, sia con i voti pieni, sia con i gradi intermedi, espressi in mezzi punti. La valutazione intermedia e finale (primo e secondo quadrimestre) sarà espressa solo con voti pieni nell intervallo dal 4 al 10. La valutazione dei risultati finali tiene conto: Delle effettive abilità conseguite; Degli aspetti relazionali, affettivi, comportamentali; Dell inserimento nella classe e della partecipazione; Delle ulteriori possibilità di recupero. La valutazione avviene in tre momenti: Iniziale, per individuare la situazione di partenza ed i bisogni, finalizzata alla programmazione educativa e didattica; Intermedia, nell arco di ciascun quadrimestre, per accertare il progredire degli a- lunni, le difficoltà che incontrano ed intervenire, eventualmente, con azioni di re- 15

16 cupero; Finale, al termine di ciascun quadrimestre, per evidenziare l insieme delle competenze e delle conoscenze acquisite, il processo di maturazione. Le valutazioni intermedie delle diverse discipline sono riportate sul diario, ritirato dai genitori all inizio dell anno scolastico. La valutazione finale tiene conto dei progressi rispetto al livello di partenza, della socializzazione, della partecipazione, dell interesse e dell impegno nello studio. DIARIO La scuola, con l approvazione del Consiglio d Istituto, utilizza a partire dal corrente a.s., un Diario di Istituto, per gli alunni. Il Diario è personalizzato con il Logo della Scuola, contiene un estratto del Regolamento d Istituto, le pagine per giustificare assenze e ritardi, una sezione per le valutazioni disciplinari, oltre alla modulistica per le uscite didattiche. La valutazione del comportamento, secondo la legge n. 169 del 30 ottobre 2008 e il D.P.R. 122 del 22/06/2009, è espressa con un voto numerico in decimi deciso collegialmente accompagnato da una specifica nota illustrativa definita sulla base di alcuni indicatori condivisi dal Collegio Docenti. L'ammissione alla classe successiva e all'esame di Stato, è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell'anno scolastico e al conseguimento di una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. A proposito dell Esame di stato il Collegio docenti della Scuola Secondaria di 1 Grado LIDIA POET dell 11 settembre 2012 tenuto conto del DPR 122/2009, regolamento di valutazione; viste le indicazioni ministeriali fornite in occasione degli esami conclusivi del 1 ciclo di istruzione alla conclusione dell anno scolastico 2011/12; tenuto conto delle indicazioni emerse nella valutazione degli alunni negli anni scolastici precedenti; ha deliberato: 1. il giudizio di idoneità, rappresentato dal voto numerico attribuito agli alunni delle classi terze alla conclusione dell anno scolastico, è un voto pieno, senza decimali, costituito dalla media delle valutazioni del 1 e del 2 quadrimestre, cui può essere assegnato, con votazione a maggioranza del Consiglio di classe, un correttivo in decimali migliorativo, tenuto conto del percorso dello studente nel corso del triennio di frequenza della scuola media; 2. il voto finale è costituito dalla media, arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5, tra le sette valutazioni rappresentate da: giudizio di idoneità; valutazione prova di italiano valutazione prova di matematica; valutazione prova di inglese; valutazione prova di francese; media della valutazione delle prove nazionali InValSI; 16

17 valutazione del colloquio interdisciplinare. 17

18 AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA A causa della riduzione di risorse economiche e umane a disposizione della scuola, purtroppo, è stata ridimensionata la possibilità di ampliare l offerta formativa della scuola. Tuttavia il Collegio Docenti ha scelto di continuare ad adoperarsi per garantire il miglior servizio pubblico possibile a famiglie e studenti. PROGETTI E INIZIATIVE DELLA SCUOLA E DEI CONSIGLI DI CLASSE I singoli plessi e i singoli consigli di classe propongono e attuano percorsi e attività che arricchiscono l offerta formativa e sono indirizzate a: Migliorare la capacità di comunicare Orientarsi nel mondo circostante Sviluppare la personalità LA SCUOLA aderisce a Rete territoriale - Centro Territoriale Integrato di Orientamento e Promozione del successo scolastico e formativo; Rete stranieri in collaborazione con il IV Circolo; Polo HC; Scambi con scuole italiane, europee ed extra-europee (partenariati, gemellaggi, gite all estero, corrispondenza); Scambi in rete; Progetto continuità con diversi ordini di scuole; Webgiornale LaFragola.it in collaborazione con il quotidiano La Repubblica; Progetti per lo sviluppo dei sistemi informativi; Concorsi a livello locale, regionale, nazionale ed europeo; Progetti volti al recupero; A progetti promossi da Regione, Provincia, Comuni, Asl, Comunità Pinerolese Pedemontana, volti all ampliamento dell offerta formativa, all integrazione, educazione alla salute e alla convivenza civile; Certificazioni europee; Rete MIRE (Musica in rete); Progetto ACEA Progetto Leonardo Progetto Ri-scarpa Concorso Kangourou di matematica e lingua inglese Consiglio Comunale dei Ragazzi Progetto Unplugged prevenzione a scuola Asl3 Organizza Laboratori di: Teatro Musica (strumenti a corda e a percussione) 18

19 Giornale Manualità fine e manipolazione Informatica Scienze Cinema e video Educazione ambientale Lingue straniere Educazione all immagine Murales Lettura e scrittura creativa Storia Attività di: Orientamento. Sport Recupero e potenziamento. Sportello: consulenza didattica individualizzata. Giochi logico-matematici Mostre. Gite in città d arte. Campi scuola. Visite a mostre, spettacoli, musei. Elabora Progetti di riorganizzazione oraria. Pubblicazioni d informazione per le famiglie. Sistemi di rilevazione della qualità. DPS - Documento Programmatico sulla Sicurezza. Modello Certificazione Competenze Regolamenti e norme per il personale, gli utenti, il funzionamento della scuola. Sito WEB. Promuove Corsi di formazione e aggiornamento su: Cooperative Learning, Metodo di apprendimento-insegnamento cooperativo Progetto Storia E-Learning-Autoformazione in rete (puntoedu.indire.it) Progetto Storia in collaborazione con il 1 Circolo (continuità tra scuola elementare e media) Percorsi di Certificazione competenze in lingua straniera (KET Key English Test for Schools) Primo Soccorso Sicurezza Cineforum Pratica di laboratorio tenuto dai docenti dell ITIS di Pinerolo per gli insegnanti di Scienze. 19

20 Educazione alla cittadinanza A partire dall anno scolastico 2008/09 la nostra scuola è capofila territoriale per la realizzazione di iniziative di educazione alla cittadinanza e collabora con le istituzioni del territorio e gli uffici periferici del Ministero dell Istruzione per la crescita della cultura della cittadinanza consapevole. 20

21 PROGETTI D ISTITUTO La scuola concorre a sviluppare il potenziale creativo degli alunni in tutti gli a- spetti, facilitandone l'impegno dinamico e la consapevolezza della propria capacità produttiva. L attenzione alla creatività rappresenta, in sostanza, l'esigenza di promuovere le possibilità e la capacità d autonoma valutazione sul piano personale e sociale. L individualizzazione degli itinerari d apprendimento dovrebbe, inoltre, costituire la garanzia per l'effettiva soddisfazione del diritto allo studio, cui corrisponde il dovere di impegnarsi per la promozione di sé e per la preparazione ad assolvere i propri compiti sociali in termini sia di conquista degli elementi culturali, comunque indispensabili, sia di sviluppo di tutte le potenzialità personali. Per rispondere alle esigenze formative di carattere generale e allo scopo di sperimentare tecniche e metodi d insegnamento personalizzato, si è ritenuto opportuno arricchire compatibilmente con le risorse finanziarie e umane l offerta formativa con Progetti di Istituto che si prestino a garantire un ampliamento delle competenze e il necessario raccordo con il territorio. I Progetti, elaborati ed approvati dagli Organi Collegiali, su tematiche coerenti con le scelte prioritarie indicate dal Piano dell'offerta Formativa, costituiscono parte integrante della Programmazione e perseguono i seguenti obiettivi: sviluppare l individuo come persona, attraverso la libera espressione delle potenzialità e la partecipazione attiva a tutte le iniziative proposte; valorizzare ed armonizzare le diversità individuali e culturali; sviluppare la creatività, la produttività e l'iniziativa personale; potenziare le capacità espressivo-comunicative nei diversi linguaggi, inclusi quelli informatici e tecnologici; sviluppare le competenze necessarie ad effettuare indagini: formulare ipotesi, raccogliere e analizzare dati, costruire strumenti di rilevazione, individuare fonti ed interlocutori, progettare soluzioni; potenziare l apprendimento tecnico-scientifico. I Progetti Operativi, riportati di seguito, per comodità di consultazione sono suddivisi nelle seguenti aree progettuali: Educazione Ambientale Educazione alla Salute Pari Opportunità: Progetto Recupero e Consolidamento ; Progetto Inserimento e integrazione per alunni in situazione di handicap e/o in difficoltà di apprendimento ; Progetto Fasce Deboli ; Progetto Accoglienza e inclusione degli alunni di madrelingua non italiana ; Progetto Piano Inclusività BES Potenziamento delle Competenze: Progetto Educazione alla cittadinanza ; Progetto Educazione alla legalità ; Progetto Storia, cittadinanza e Costituzione ; Progetto Solidarietà ; Laboratorio teatrale ; Progetto Giochi matematici ; Progetto Musica insieme e Festa della Musica ; Progetto Corso di preparazione all esame di certificazione DELF ; Progetto Corso di preparazione all esame di certificazione KET. Continuità Orientamento: Progetto Accoglienza per gli alunni provenienti dalla scuola primaria ; Progetto Continuità con le scuole del precedente e del successivo grado di istruzione ; Progetto Informazione-orientamento per gli alunni delle classi terze. Visite guidate e viaggi di istruzione. 21

22 Per chiarezza, specifichiamo che i singoli Progetti Operativi elencati possono essere svolti nell arco del triennio e non necessariamente tutti attuati in ogni sede e in ogni sezione dei plessi, ma le aree progettuali sono articolate e sviluppate compatibilmente con le scelte didattico-educative dei Consigli di classe. AMBITI DELLA PROGETTAZIONE COLLEGIO RIUNIONI CONSIGLI DI CONSIGLIO DI DOCENTI PER DISCIPLINA CLASSE ISTITUTO Generale Disciplinare Trasversale Generale Finalità Competenze Obiettivi Didattici speciali tra- Competenze sversali Obiettivi Organizzativi Finanziari Cittadinanza Descrivono: principi e fini generali stabiliti dai decreti Ministeriali e calati nella realtà della scuola. Descrivono: -Contenuti da apprendere - Abilità e/o prestazioni (ciò che un alunno deve saper fare con i CONTENUTI). Descrivono: CAPACITA di fornire PRESTAZIONE descritta dall obiettivo specifico Descrivono: - Modalità organizzative -Costi della gestione del servizio formativo 22

23 PROGETTO EDUCAZIONE AMBIENTALE Destinatari: riguarderà prevalentemente gli alunni delle classi I e II ma anche gli alunni di tutte le altre classi in base alle programmazioni disciplinari e attraverso eventuali progetti specifici. Obiettivi: L educazione ambientale che coinvolge la realtà sociale e culturale del territorio, tende a sensibilizzare le nuove generazioni, dalle quali dipende il futuro del nostro pianeta, attraverso le formazioni di individui capaci di collaborare attivamente alla gestione dell ambiente tramite iniziative che partono dalla scuola e investono le famiglie e tutto il contesto territoriale, al fine di: sviluppare il senso di appartenenza al proprio ambiente di vita; educare alla valorizzazione del passato per partecipare consapevolmente alla costruzione del futuro; acquisire un corretto atteggiamento verso il patrimonio ambientale; avviare un ampio dibattito sui temi della qualità della vita; fornire ai ragazzi i mezzi e gli strumenti per un approfondita indagine sulle loro esigenze e potenzialità per acquisire quella consapevolezza e quella conoscenza di se stessi che sono alla base di una sana crescita individuale; sperimentare modalità di aggregazione e di coinvolgimento intorno a nuclei di valori condivisi; sensibilizzare sul riciclaggio, sul recupero di aree dismesse, sulla conservazione dei monumenti, sul decoro dei beni pubblici, temi direttamente connessi con la salvaguardia dell ambiente e con lo sviluppo sostenibile. Contenuti: Conoscenza del proprio territorio e del suo valore naturalistico, storico e culturale; Analisi e lettura del territorio attraverso documenti specifici; Partecipazione attiva alla risoluzione dei problemi e delle emergenze ambientali. Tempi e metodi: I progetti si sviluppano per tutto il corso dell anno scolastico, in base alle programmazioni delle singole Classi. Per interpretare la complessità delle questioni ambientali, i ragazzi sono stimolati a partecipare intensamente alle attività di lavoro. Teoria e pratica sono in correlazione, al fine di creare un rapporto di rispetto, fiducia e collaborazione per stimolare la riflessione individuale e di gruppo. Mezzi e strumenti: Ciascun gruppo di lavoro decide l utilizzo degli strumenti ritenuti più idonei al percorso metodologico prescelto. Pertanto si fa alternativamente uso di: libri di testo e non, conversazioni guidate, disegni, fotocopie, giornali, riviste, cartine, mappe. Verifica e valutazione: La verifica e la valutazione saranno effettuate in itinere e alla fine, per ciascun progetto singolarmente e comparativamente con gli altri progetti. Attraverso interviste 23

24 e questionari, si verificheranno i cambiamenti significativi di comportamento nei confronti dell ambiente sia fisico che sociale. Documentazione e diffusione: La documentazione delle esperienze tende sia alla socializzazione ed al confronto degli esiti che alla valorizzazione del percorso effettuato. I prodotti finali sono realizzati nella forma che gli stessi partecipanti decidono di adottare; possono consistere in cartelloni di sintesi, raccoglitori per i percorsi svolti, organizzazione della documentazione prodotta e relazione didattica. PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE Destinatari: gli alunni di tutte le classi della scuola in base alle programmazioni disciplinari e attraverso eventuali progetti specifici. Obiettivi: L educazione alla salute vuole sensibilizzare i ragazzi in materia di sicurezza e di cura di se stessi sia per quanto riguarda gli aspetti fisici che psichici. L obiettivo finale è quello di formare persone che abbiano comportamenti responsabili e consapevoli su tematiche quali l alimentazione, l affettività, la sicurezza a scuola e a casa, tramite iniziative che partono dalla scuola e investono le famiglie e tutto il contesto territoriale, al fine di: difendere la propria salute e quella degli altri; acquisire la consapevolezza dell interrelazione ambiente-stato di benessere al fine di progettare cambiamenti positivi nell ambiente stesso; promuovere comportamenti sani, adeguati al rispetto delle norme igieniche e della corretta alimentazione; costruire la cultura della sicurezza a scuola e a casa; riflettere e accettare consapevolmente i cambiamenti fisici e psicologici legati all adolescenza; fornire ai ragazzi i mezzi e gli strumenti per un approfondita indagine sulle loro esigenze e potenzialità per acquisire quella consapevolezza e quella conoscenza di se stessi che sono alla base di una sana crescita individuale e della stima di sé; sperimentare modalità di aggregazione e di coinvolgimento intorno a nuclei di valori condivisi. Contenuti: conoscenza dei potenziali pericoli presenti negli ambienti in cui si vive; analisi dei comportamenti pericolosi; conoscenza delle norme di corretta alimentazione e dei principali disturbi alimentari; conoscenza del proprio corpo e delle problematiche ad esso legate. Tempi e metodi: Il Progetto si sviluppa per tutto il corso dell anno scolastico, in base alle programmazioni delle singole classi. 24

25 Per trattare tematiche così rilevanti per l educazione dei ragazzi, le attività vengono supportate dalla presenza di esperti. Teoria e pratica sono in correlazione, al fine di creare un rapporto di rispetto, fiducia e collaborazione per stimolare la riflessione individuale e di gruppo. La metodologia adottata è quella della ricerca-azione e si avvale di lezioni partecipate, lavori di gruppo e laboratoriali. Gli argomenti vengono sviluppati sotto molteplici aspetti: scientifico, artistico e sociale (rinforzo del senso di identità individuale e sociale, comportamento responsabile). Fermi restando gli obiettivi specifici, sia per il lavoro individuale che per quello di gruppo, si privilegia la comunicazione e l aspetto relazionale. Vengono effettuati: consultazione, analisi e selezione di testi, documenti, foto, ecc.; incontri con esperti; lavori individuali e di gruppo. Mezzi e strumenti: Ciascun gruppo di lavoro decide l utilizzo degli strumenti ritenuti più idonei al percorso metodologico prescelto. Pertanto si fa alternativamente uso di libri, documenti, conversazioni guidate, disegni, fotocopie, giornali, riviste, cartine, mappe, questionari, interviste, visite guidate, strumenti multimediali. Verifica e valutazione: La verifica e la valutazione saranno effettuate in itinere e alla fine, per ciascun progetto singolarmente e comparativamente con gli altri progetti. Attraverso interviste e questionari si verificheranno i cambiamenti significativi di comportamento. PROGETTO ALIMENTAZIONE Destinatari del Progetto: gli alunni delle classi seconde dell Istituto. Obiettivi: comprendere i principi della corretta alimentazione; conoscere i principali disturbi alimentari; sviluppare maggior consapevolezza su queste problematiche e promuovere comportamenti sani. Metodologia: lezione frontale e partecipata; visione di video sui temi trattati. Tempi: Secondo quadrimestre, in base alle programmazioni delle singole classi. Strumenti: Strumenti multimediali ed altre attrezzature di uso quotidiano Prodotto finale: relazioni orali e scritte, cartelloni e lavori di vario tipo. 25

26 PROGETTO EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA Destinatari del Progetto: gli alunni delle classi terze dell Istituto. Obiettivi: approfondire la conoscenza del corpo umano nelle sue differenze di genere; riflettere sui cambiamenti fisici e psicologici legati all adolescenza per accettarli con maggior consapevolezza; educare ad una sessualità responsabile attraverso un percorso scientificamente corretto; promuovere comportamenti sani legati all affettività e alle relazioni interpersonali. Metodologia: lezione frontale e partecipata; rielaborazione delle tematiche affrontate singolarmente e in gruppo. Tempi: secondo quadrimestre, in base alle programmazioni delle singole classi. Risultati attesi: acquisire una maggiore consapevolezza del proprio essere in relazione con l'altro; riflettere sulla complessità della sfera affettiva per viverla con consapevolezza e serenità; acquisire conoscenze scientificamente fondate riguardanti l'ambito sessuale riproduttivo. PROGETTO SPAZIO DI ASCOLTO Obiettivi generali e specifici: promuovere l agio a scuola; proporre la scuola come luogo di formazione personale; ridurre le occasioni di conflitto interpersonale fra adolescenti e fra adolescenti e adulti; migliorare le tecniche comunicative; prevenire le situazioni di disagio giovanile. Classi coinvolte: le classi di tutte le sedi Risultati attesi: superamento di naturali resistenze, legate a pudori adolescenziali; costruzione di un clima collaborativo con gli adulti della scuola per imparare a crescere ricercando insieme la soluzione ai problemi; miglioramento delle modalità di comunicazione fra adolescenti; attenuazione delle reazioni più aggressive e violente (verbali e non); migliorare il clima d istituto nella relazione fra tutte le sue componenti. 26

27 PROGETTO SCUOLA SICURA (docenti) Obiettivi: migliorare il livello di sicurezza negli edifici scolastici; garantire un elevato grado di consapevolezza dei rischi presenti negli ambienti di lavoro in cui si vive; garantire un elevato di formazione del personale della scuola riguardo alle diverse tipologie di rischio negli ambienti scolastici; possedere gli strumenti idonei da applicare alle diverse realtà per far fronte alle diverse situazioni; far maturare la coscienza dei propri limiti; far emergere la necessità di vivere in armonia con l ambiente e gli altri. Attività previste incontri di formazione indirizzati ai diversi soggetti presenti nella struttura scolastica; momenti di incontro collettivo su temi inerenti la sicurezza sui posti di lavoro, a cura del RSSP, nel corso del collegio dei docenti e durante le assemblee del personale ATA, appositamente convocati per lo sviluppo di argomenti relativi al rischio chimico, alcool dipendenza, mobbing, burnout; è prevista l effettuazione, a completamento delle iniziative avviate nell anno 2013, dei corsi di formazione obbligatoria per il personale dipendente, docente e ATA, in applicazione dell accordo Stato-Regioni, in tema di sicurezza, come D.L. vo 81/2008; incontri con esperti esterni sul tema della sicurezza stradale. Risorse umane Personale interno Esperti esterni: Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione; Medici ASL; Esperti in materia di sicurezza antincendio; Vigili Urbani.(per la sicurezza stradale). PROGETTO SCUOLA SICURA ( ALLIEVI) Destinatari: gli alunni di tutte le classi della scuola Risorse interne: gli insegnanti di ogni materia ed educazione, della scuola Finalità: il comportamento in caso di evacuazione Formazione: Analizzare e riconoscere comportamenti pericolosi; Individuare possibili fonti di pericolo; Valutare grado di pericolo e possibilità di accadimento; Valutare la percorrenza delle vie di fuga; Leggere e apprendere alcune parti della legislazione in vigore. 27

28 Modalità : Lezioni frontali; Prove di evacuazione; Commento di notizie e accadimenti; Incontro con la Dr.ssa Musumeci. Prodotti: Cartelloni sul comportamento da tenere abitualmente; Cartelloni sul comportamento da tenere durante le emergenze. PROGETTO EDUCAZIONE STRADALE Il nuovo Codice della Strada, prevede la predisposizione di programmi di educazione stradale, come attività obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado. Pur collocandosi nella vasta area dell educazione alla Cittadinanza, l educazione stradale è un insegnamento interdisciplinare, per cui tutti i docenti devono agire per far conseguire ai discenti gli obiettivi formativi comuni, avvalendosi ciascuno dei contenuti, degli strumenti e delle attività propri della disciplina insegnata. COME IL PROGETTO SI COLLEGA ALLE LINEE PEDAGOGICHE DEL POF: Il progetto si collega alle linee pedagogiche del POF inserendosi pienamente nelle Finalità Generali definite in esso, in particolare: migliorare la qualità del servizio scolastico; realizzare una gestione funzionale delle risorse umane e materiali; promuovere sperimentazioni e progetti di qualificazione al fine di costruire un ambiente favorevole all apprendimento e alla relazione. Inoltre concretizza l Offerta Formativa promuovendo: 1. uno stretto legame tra scuola e territorio grazie anche alla collaborazione con l Amministrazione Comunale; 2. il coinvolgimento delle famiglie, indirettamente attraverso le attività svolte con i ragazzi. Destinatari: alunni di tutte le classi della scuola media Obiettivi generali formativi: far prendere consapevolezza della necessità e dell importanza di norme che regolino la vita sociale; sviluppare la capacità di comprendere, condividere e mettere in atto comportamenti corretti e responsabili, rispettosi delle norme; sviluppare il rispetto per la vita propria e altrui, correlando i propri doveri ai diritti degli altri. 28

29 Obiettivi specifici: acquisizione di conoscenze su : codice della strada, segnaletica, norme di sicurezza e norme giuridiche riferite alla circolazione stradale; acquisizione di comportamenti corretti quali utenti della strada; saper valutare le diverse situazioni di traffico, individuare i possibili rischi per saperli evitare con comportamenti adeguati; saper individuare e applicare le norme del Codice della strada, in relazione a situazioni concrete; saper riconoscere i fattori patologici che possono causare pericoli e danni alla circolazione (alimentazione scorretta, uso di farmaci e sostanze, alcoolici,..; saper riconoscere rischi e danni alla salute causati dal traffico (inquinamento, stress...) L'educazione stradale va vista come attività educativa e formativa generale, cui tutte le discipline devono concorrere, avvalendosi dei contenuti, delle attività che sono loro propri. PROGETTI PARI OPPORTUNITA PROGETTO RECUPERO E CONSOLIDAMENTO Destinatari: tutti quegli alunni che, necessitano di impadronirsi con maggior sicurezza delle competenze specifiche. Risorse interne: i docenti delle discipline. Obiettivi: recuperare il metodo di studio; recuperare le abilità di base (ascoltare, parlare, leggere, scrivere); migliorare la comprensione e l uso dei linguaggi specifici; recuperare e consolidare la conoscenza e l uso delle principali strutture grammaticali e sintattiche; recuperare e consolidare le conoscenze e le abilità logico-matematiche; recuperare e consolidare le competenze di base delle varie discipline. Metodi: assegnazione e correzione di compiti, in coerenza con la programmazione didattica e la reale necessità di esercitazione e recupero di ciascun alunno; studio guidato; visualizzazione dei contenuti con tabelle e schemi; mappe concettuali; esercizi guidati per difficoltà. 29

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