Programma Progetti urbani Integrazione sociale nelle zone abitative. Bando di concorso per la seconda fase ( )

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1 12 aprile 2011 Programma Progetti urbani Integrazione sociale nelle zone abitative Bando di concorso per la seconda fase ( ) 1/10

2 Indice 1 Situazione iniziale Retrospettiva e prospettive future Il Programma Progetti urbani Il gruppo target Contestualizzazione del Programma Obiettivi di Programma Ruolo e compiti della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni Requisiti per il deposito di una proposta di Progetto urbano Quale cambiamento intende realizzare il progetto: dallo stato attuale allo stato desiderato Pianificazione del progetto Organizzazione del progetto Finanziamento del Progetto urbano Condizioni di partecipazione Procedura per il bando di concorso Presentazione dei progetti Procedura di selezione /10

3 1 Situazione iniziale Nel 2007 il Consiglio federale ha lanciato il Programma «Progetti urbani Integrazione sociale nelle zone abitative». Nella prima fase, dal 2008 al 2011, undici progetti perseguono l obiettivo di migliorare durevolmente la qualità di vita e di creare presupposti favorevoli all integrazione sociale nelle zone abitative caratterizzate da sfide sociali e urbanistiche particolari. Il Programma Progetti urbani 1 offre alle città di piccole e medie dimensioni nonché ai Comuni degli agglomerati un sostegno tecnico e finanziario allo sviluppo e alla realizzazione di Progetti urbani. Il Programma ha permesso di creare una piattaforma nazionale per lo scambio di conoscenze, al fine di avviare un processo interdisciplinare, sostenibile e partecipativo. I servizi federali che partecipano al Programma hanno deciso di proseguire il Programma con una seconda fase pilota ( ). Nella prima fase è stato possibile raccogliere preziose informazioni a livello di Programma e di progetti. Queste esperienze offrono l opportunità di operare alcune importanti precisazioni nell ambito del bando di concorso in vista della seconda fase del Programma, per concretizzare le intenzioni e gli obiettivi del Programma e dei progetti e finalizzare una collaborazione a livello federale, cantonale e comunale capace di rispondere pienamente agli obiettivi. Il Programma verrà seguito da un gruppo di direzione interdipartimentale composto da rappresentanti dell'ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE), dell'ufficio federale della migrazione (UFM), dell'ufficio federale delle abitazioni (UFAB), del Servizio per la lotta al razzismo (SLR) e della Commissione federale della migrazione (CFM). 2 Retrospettiva e prospettive future Le diverse parti coinvolte nella prima fase sono concordi nel ritenere che il Programma persegua importanti finalità e che la prima fase abbia avviato processi di apprendimento essenziali ai vari livelli politici. Così, a livello federale, il Programma ha rafforzato la collaborazione tra diversi servizi federali e consentito lo sviluppo di visioni comuni, ma anche uno scambio regolare con gli attori coinvolti nei progetti. L effetto di impulso del Programma si è rafforzato grazie alle nuove forme di cooperazione tra la Confederazione, i Cantoni e le Città o i Comuni nonché attraverso lo scambio di esperienze semestrali della piattaforma. Grazie a questi impulsi è stato possibile promuovere il dialogo interdisciplinare e la collaborazione intersettoriale all interno delle Città e dei Comuni. Sono stati realizzati e in parte ripresi a livello strutturale - analisi della situazione coordinate e processi integrati di sviluppo dei quartieri. È emerso inoltre che attraverso i Progetti urbani è stato possibile sensibilizzare uomini e donne politici nei confronti delle particolarità delle zone da riqualificare e della partecipazione dei cittadini a questo compito. Le soluzioni sostenibili alle complesse sfide di natura sociale e urbanistica esigono infatti un accettazione politica e sociale possibilmente diffusa. Le precisazioni fatte in vista della seconda fase esprimono la posizione della Confederazione nei confronti del Programma: il Programma Progetti urbani non potrebbe in effetti assolvere al suo ruolo di «programma didattico» senza una retrospettiva critica della prima fase e gli insegnamenti per la seconda fase. Le esperienze maturate in questa prima fase costituiscono la base per la configurazione del presente bando di concorso: 1. I Progetti urbani implicano processi a lungo termine. La costituzione e il consolidamento di una gestione del coordinamento, della cooperazione e della partecipazione nonché l attuazione di misure di accompagnamento in grado di sostenere questo sviluppo necessitano almeno tre o quattro anni. 2. Partendo da una definizione chiara degli obiettivi di Programma, Città o Comuni possono descrivere dove si trovano e quali obiettivi di progetto perseguono, ossia se puntano allo sviluppo di un processo di quartiere o al consolidamento di un processo di quartiere già in atto. 1 Per informazioni al riguardo si consulti 3/10

4 3. Compiti e ruoli a livello federale, cantonale e comunale devono essere esplicitamente dichiarati. In tal modo è possibile ottimizzare il sostegno reciproco e lo scambio di conoscenze. 4. Il riferimento territoriale resta quello del «quartiere». A fronte di determinate circostanze, questo riferimento può tuttavia essere allentato. Un fattore di successo è costituito dalla capacità del Progetto urbano di inserirsi armoniosamente nel contesto strategico generale di una Città o di un Comune e dal suo eventuale coordinamento con le strategie di sviluppo definite a livello di agglomerato. 5. Il sostegno politico nell esecutivo del Comune e la disponibilità di risorse di personale all interno dell amministrazione sono fondamentali per un Progetto urbano. 3 Il Programma Progetti urbani 3.1 Il gruppo target Il Programma è rivolto come in passato alle Città di piccole e medie dimensioni nonché ai Comuni dell agglomerato che possiedono un zona abitativa interessata da sfide sociali e urbanistiche particolari. Sono invitati a presentare una proposta di progetto: le Città e i Comuni che hanno già preso parte al Programma nella sua prima fase; oppure nuove Città e Comuni che intendono lanciare o sviluppare ulteriormente nuovi processi tramite un Progetto urbano. 3.2 Contestualizzazione del Programma Il Programma Progetti urbani fa parte di una strategia più ampia volta a promuovere l integrazione sociale nelle zone abitative, come previsto dal Rapporto Misure d integrazione (Ufficio federale della migrazione, ). In quanto tale, il Programma persegue l obiettivo preminente di configurare le strutture di base in modo da adeguarle meglio alle esigenze degli attuali compiti di integrazione sociale e di rendere più accessibili le ricettive. In breve, si tratta principalmente di migliorare le condizioni quadro politico-amministrative e strutturali (dal punto di vista territoriale, sociale, economico ecc.) e di favorire lo sfruttamento delle sinergie tra le politiche dei diversi servizi per attuare le misure di integrazione sociale. 3 I Progetti urbani della seconda fase comprendono due differenti livelli di obiettivi, cui sono assegnati differenti campi di applicazione. I due obiettivi sono collegati tra loro: I campi di applicazione degli obiettivi metodologici riguardano le basi strategiche e gli strumenti dei Progetti urbani. L approccio integrato dei Progetti urbani presuppone opportuni strumenti e strategie per lo sviluppo e il consolidamento di strutture di cooperazione a livello amministrativo, il coordinamento tra la politica, l amministrazione, la società civile e l economia nonché la partecipazione della popolazione. I campi di applicazione sono i seguenti: definizione di un territorio di riferimento; piano di intervento o sviluppo integrato; mobilizzazione delle risorse; gestione del quartiere; partecipazione della popolazione locale; monitoraggio del Progetto urbano; valutazione delle misure. Gli obiettivi tematici dei Progetti urbani sono focalizzati sul miglioramento a lungo termine della qualità di vita e sulla creazione di presupposti favorevoli all integrazione sociale nelle zone abitative interessate da sfide sociali e urbanistiche particolari. I campi di applicazione degli obiettivi tematici riguardano le esigenze concrete di sviluppo delle zone abitative: coabitazione di diversi gruppi sociali; dialogo interculturale; Per quanto riguarda le basi si consulti 4/10

5 attività e infrastrutture sociali; prevenzione in caso di conflitti e intervento; contesto abitativo e spazi pubblici; mercato delle abitazioni e gestione; cultura del quartiere; miglioramento dell immagine e comunicazione; promozione della salute; sport e tempo libero; scuola ed educazione; qualifiche e formazione; occupazione / economia locale; ambiente e mobilità; ecc. L intenzione non è quella di far sì che i singoli Progetti urbani coprano tutti i campi di applicazione degli obiettivi tematici. Il legame tra gli obiettivi metodologici e tematici sarà illustrato nel paragrafo seguente. 3.3 Obiettivi di Programma L analisi delle esperienze maturate nella prima fase del Programma mostra che, a livello di progetti, le intenzioni perseguite dalla Confederazione con il Programma possono essere definite con maggiore precisione nell ambito della seconda fase. È ora possibile distinguere più nitidamente gli obiettivi metodologici e contenutistici, come illustrato più indietro. Per la seconda fase del Programma la Confederazione precisa pertanto gli obiettivi del Programma il sostegno a progetti di sviluppo di quartiere per migliorare a lungo termine la qualità di vita nelle zone abitative interessate da sfide particolari e creare presupposti più favorevoli all integrazione sociale nel modo seguente: la Confederazione sostiene finanziariamente e tecnicamente i Comuni in primo luogo per gli obiettivi metodologici, ossia per lo sviluppo, la costituzione e il consolidamento dei campi di applicazione strategici e strumenti dei Progetti urbani; le misure concrete adottate nei campi di applicazione tematici possono beneficiare di un cofinanziamento della Confederazione attraverso il Programma se offrono un contributo diretto allo sviluppo, alla costituzione e/o al consolidamento dei campi strategici e strumenti dei Progetti urbani, ossia se sono collegate a uno o più interventi a livello degli obiettivi metodologici. Le relazioni tra gli obiettivi metodologici e tematici e le interazioni reciproche che possono eventualmente essere, realizzate per mezzo di misure concrete, sono illustrate a titolo di esempio nel modo seguente: 5/10

6 Figura 3-1: Progetti urbani: misure nell area di interfaccia tra i campi di applicazione metodologici e tematici 4 Ruolo e compiti della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni Affinché la realizzazione dei Progetti urbani non venga intralciata dalle frizioni dovute a una divisione poco chiara di compiti e ruoli, è necessario definire in modo vincolante le regole di collaborazione e di coordinazione tra i responsabili a livello federale, cantonale e comunale. Le responsabilità e i compiti ai tre livelli sono riportati nella tabella seguente a titolo esaustivo. Tabella 4-1: Compiti e competenze dei partner del Programma Ruolo Confederazione Responsabilità per il Programma Cantone Sostegno del Progetto urbano e trasferimento di conoscenze Compiti Guida e dirige il Programma tramite un comitato di direzione interdipartimentale Valuta le proposte di progetto e le seleziona Sostiene finanziariamente i progetti secondo i criteri del Programma Mette a disposizione per ciascun progetto una persona di riferimento che partecipa alla conduzione strategica del progetto Elabora un concetto per lo scambio di conoscenze tra i progetti e la Confederazione ed è responsabile della realizzazione Avvia la valutazione del Programma e dei progetti, verifica i risultati intermedi e finali della valutazione e sostiene l attuazione dei risultati della valutazione ai fini di una continua ottimizzazione del Programma, rispettivamente dei progetti Definisce la politica di informazione inerente al Programma e la attua. Sostiene la Confederazione nei suoi obiettivi di Programma Partecipa finanziariamente al progetto Offre, nella misura del possibile, un sostegno tecnico, specialistico e organizzativo ai Comuni Mette a disposzione dei Comuni un interlocutore Assicura una cooperazione interdisciplinare e interdipartimentale anche all interno dell amministrazione cantonale 6/10

7 Ruolo all interno del Cantone Città o Comune Responsabile e portaggio del Progetto urbano Compiti Partecipa attivamente allo scambio di conoscenze (scambio di esperienze, trasmissione di informazioni all interno del Cantone) Realizza il progetto urbano secondo i principi e i piani concordati Designa un interlocutore per la rappresentanza federale e cantonale Partecipa alla valutazione continua del Programma e alla valutazione finale Partecipa attivamente allo scambio di conoscenze (scambio di esperienze, trasmissione di informazioni ad altri responsabili del progetto) Mette a disposizione le risorse di personale necessario, se opportuno anche tramite un sostegno esterno 5 Requisiti per il deposito di una proposta di Progetto urbano Questo capitolo contiene tutte le condizioni necessarie al deposito di una proposta di progetto, indipendentemente dal fatto che si tratti di progetti già sostenuti nel corso della prima fase del Programma o che la proposta riguardi una prima partecipazione. La proposta di Progetto urbano comprende i seguenti elementi: 1. Foglio di copertina 4 : Indicazioni relative al progetto e al ente promotore Breve descrizione della situazione territoriale e sociale della zona abitativa Breve sintesi della situazione attuale e desiderata della zona abitativa 2. Testo della proposta di Progetto urbano (massimo 5 pagine) Quale cambiamento intende realizzare il progetto: dalla situazione attuale a quella desiderata (5.1) Pianificazione del progetto: tappe fondamentali, scadenzario delle fasi operative e termini (5.2) Organizzazione del progetto (5.3) Finanziamento del Progetto urbano (5.4) 3. Allegato (5.5): A. Decisione dell esecutivo comunale B. Conferma del contributo finanziario da parte del Cantone 5.1 Quale cambiamento intende realizzare il progetto: dallo stato attuale allo stato desiderato La descrizione della situazione attuale e desiderata fornisce indicazioni in merito ai processi di sviluppo previsti per la zona abitativa. Ai fini di un rilevamento scrupoloso e concreto della situazione attuale e desiderata, è necessario presentare una descrizione sottoforma di testo libero e non di un semplice elenco di singoli punti. a) In base alla tabella seguente, descrivete brevemente, ma con il maggior grado di precisione possibile, gli obiettivi metodologici e tematici del Progetto urbano del vostro comune. Le domande relative alla colonna della situazione attuale concretizzano i campi di applicazione per gli obiettivi metodologici. Le domande non sono esaustive, ma forniscono unicamente indicazioni sui possibili componenti dei campi di applicazione. b) Specificate, a partire dalla descrizione della situazione attuale, quali obiettivi metodologico e tematici desiderate raggiungere (situazione desiderata) per il vostro Progetto urbano dopo una fase di Programma quadriennale (2015). Occorre tenere presente che è obbligatorio una descrizione di tutti i 4 Per il foglio di copertina utilizzare il modello pubblicato su 7/10

8 campi di applicazione per gli obiettivi metodologici. Al livello tematico è possibile che non tutti i temi elencati siano inclusi nella descrizione della situazione attuale e desiderata del progetto. Tabella 5-1: Obiettivi metodologici per il passaggio dallo stato attuale a quello desiderato Obiettivi metodologici Campi di applicazione Territorio di riferimento Piano di intervento o sviluppo integrato Mobilizzazione delle risorse/organizzazione del progetto Gestione del quartiere Partecipazione Monitoraggio Descrizione dello stato attuale (domande a titolo indicativo) Per quali motivi avete scelto questa zona abitativa per il vostro Progetto urbano? Quale è la situazione sociale e urbanistica di partenza da voi brevemente descritta sul foglio di copertina della proposta di Progetto urbano? In quale rapporto/contesto si trova la zona abitativa con il Comune/la Città? Esiste un analisi della situazione del territorio? Com è la collaborazione e il coordinamento interdipartimentale? Esiste già una visione o un concetto di sviluppo della zona abitativa per la realizzazione del Progetto urbano? Quali risorse avete a disposzione per il Progetto urbano? Esiste un organizzazione con compiti e risorse assegnati alle singole funzioni? Disponete già di una gestione del quartiere? Una gestione del quartiere è in fase di sviluppo o di realizzazione? Esistono già dei meccanismi/delle strutture destinati al coinvolgimento della popolazione allo sviluppo del quartiere? Quali misure avete già attuato o prevedete di attuare per sviluppare la partecipazione e l autogestione nel vostro Comune? Quali mezzi e quanto tempo prevedete di impiegare a questo scopo? Come intendete gestire eventuali conflitti? Come documentate lo sviluppo del progetto urbano? Descrizione dello stato desiderato (definire degli obiettivi di progetto, cercando di essere i più concreti possibile) Nota: Il territorio di riferimento deve essere definito all inizio del progetto. Non costituisce un obiettivo di sviluppo come è il caso invece per gli altri campi di applicazione. È eventualmente possibile ripetere le esperienze fatte in altre zone abitative? Il Progetto urbano può essere inserito in una strategia di sviluppo comunale globale oppure si tratta di un obiettivo perseguito? Perseguite un consolidamento di queste strutture, anche dopo la fine della fase di finanziamento del Programma? Perseguite un consolidamento di simili strutture (di gestione) anche dopo la fine della fase di finanziamento del Programma? Quali obiettivi sperate di realizzare con la realizzazione dei processi di partecipazione? Quale ruolo potrebbe svolgere il monitoraggio nell osservazione generale di sviluppi comunali? Valutazione In aggiunta alla valutazione del Programma effettuata su incarico della Confederazione vi è anche l intenzione di valutare singole misure sulla base di un monitoraggio? 8/10

9 Tabella 5-2: Obiettivi tematici per il passaggio dallo stato attuale a quello desiderato Obiettivi tematici Campi di applicazione Stato attuale Stato desiderato Coabitazione Descrivete in quali campi di applicazione sono già previste e/o state attuate delle misure e quale sia il loro legame con gli ambiti di intervento per gli obiettivi metodologici. Dialogo interculturale Attività e infrastrutture sociali Prevenzione in caso di conflitti e intervento Contesto abitativo e spazi pubblici Mercato delle abitazioni e gestione Cultura di quartiere Miglioramento dell immagine, comunicazione Promozione della salute Sport e tempo libero Scuola ed educazione Qualificazione e formazione Occupazione/ economia locale Ambiente, mobilità Illustrate quale contributo queste misure dovrebbero fornire alla costituzione e/o al consolidamento dei campi di apllicazione strategici e strumentali. Descrivete le misure concrete che dovranno essere avviate e/o realizzate nell ambito del Progetto urbano. Come intendete strutturare il processo di sviluppo delle misure? Quali strumenti prevedete di impiegare a questo scopo? 5.2 Pianificazione del progetto La pianificazione del progetto mostra in forma tabellare le tappe fondamentali, lo scadenzario delle fasi operative e i termini sulla base della descrizione degli obiettivi del progetto (stato attuale e desiderato). In un ottica di pianificazione mobile, la pianificazione di progetto dovrebbe comprendere una fase progettuale della durata di quattro anni nell ambito della quale le fasi di pianificazione per il primo anno del Programma devono presentare un grado di concretizzazione superiore rispetto a quanto previsto per gli anni seguenti. 5.3 Organizzazione del progetto L organizzazione di progetto contiene indicazioni relative all organizzazione della collaborazione orizzontale e verticale. Ove ciò risulta già possibile in virtù dello stato di avanzamento del progetto, occorre allegare, alla proposta di progetto, anche un organigramma che indichi tutti i contenitori, le istanze e i gruppi coinvolti (popolazione, organizzazione della società civile, economia, Cantone ecc.). Si dovrebbe inoltre precisare se esiste l intenzione di coinvolgere un supporto esterno nel progetto e, in caso affermativo, per quali compiti. La Confederazione è favorevole al ricorso a un supporto specialistico esterno (p.es. per il coordinamento del progetto, lo sviluppo di conoscenze specialistiche all interno dell amministrazione comunale) se questo è strutturato in modo da consentire effettivamente un trasferimento del sapere. La direzione del progetto deve essere assunta da una persona responsabile dell amministrazione comunale (la responsabilità per il progetto compete all esecutivo del Comune). Questa persona è l interlocutrice della Confederazione e assicura il flusso di informazioni all interno del Comune e con il Cantone. Occorre inoltre garantire che la Confederazione sia coinvolta nella conduzione strategica del progetto. 5.4 Finanziamento del Progetto urbano Occorre allestire un preventivo dal quale emergano le singole voci del preventivo nonché le spese totali del Progetto urbano. È inoltre necessario presentare un piano finanziario che indichi i contributi comunali, cantonali e federali. La Confederazione sostiene un progetto nella misura massima del 50 per cento delle spese totali di progetto. Il contributo massimo della Confederazione a favore di un Progetto urbano è compreso tra i Fr e i Fr per una durata quadriennale del progetto. 9/10

10 5.5 Condizioni di partecipazione Per la partecipazione al Programma devono essere soddisfatte le seguenti condizioni: 1. Presentare una decisione dell esecutivo comunale che il Progetto urbano è integrato nel Programma politico del Comune (p.es. punto prioritario della legislatura, Progetto urbano quale componente dello sviluppo urbano e della politica d integrazione, ecc.); 2. provare la disponibilità delle risorse di personale necessarie per la realizzazione del Progetto urbano o spiegare in che modo queste possono essere reperite; 3. confermare la partecipazione finanziaria del Cantone. Le prove in tal senso devono essere allegate alla proposta di progetto. 6 Procedura per il bando di concorso 6.1 Presentazione dei progetti Le domande relative al bando di concorso possono essere rivolte telefonicamente o via entro il 28 luglio 2011 a: Jude Schindelholz, tel , projetsurbains@are.admin.ch Le proposte complete di Progetto urbano sono da indirizzare per posta sia in forma stampata che su CD-ROM entro il 31 agosto 2011 al seguente indirizzo: Ufficio federale dello sviluppo territoriale Progetti urbani 3003 Berna Dopo aver ricevuto le proposte, l ARE ne confermerà immediatamente la ricezione. Le decisioni saranno prese congiuntamente dai cinque Uffici federali (ARE, UFAB, UFM, CFM e SLR) entro la fine di novembre L ARE informerà per iscritto gli enti responsabili dei progetti in merito alla decisione. I progetti dovranno essere avviati al più tardi entro l inizio del Procedura di selezione Il gruppo di direzione del Programma valuta la completezza e la qualità delle proposte presentate sulla base di un catalogo unitario di criteri di valutazione che comprende i requisiti contenutistici e formali previsti al capitolo 5 del bando di concorso. In una seconda fase della procedura di esame vengono selezionati da dieci a dodici progetti. La varietà della scelta finale dei progetti terrà conto delle caratteristiche delle zone abitative e di una distribuzione possibilmente equilibrata tra le diverse regioni linguistiche. La Confederazione può ricorrere a un contributo di Fr all anno per il sostegno finanziario di questi dieci dodici progetti. 10/10

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