Il pacchetto clima energia, Obiettivi e il Patto dei Sindaci. Ripartire dalle comunità locali.

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1 Il ruolo della P.A. e degli enti locali nella riduzione delle emissioni di CO2. Strategie e incentivi. Il pacchetto clima energia, Obiettivi e il Patto dei Sindaci. Ripartire dalle comunità locali. Incubatore d Impresa di Sviluppo Basilicata Viggiano (PZ) 2 Dicembre 2013 Arch. Lucia Fonti

2 Un percorso di sostenibilità

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5 Un percorso di sostenibilità 2001: adesione alla Carta di Aalborg; Adesione al Coordinamento A21 locali Italiane 2003: adesione ad Alleanza per il Clima 2004: sottoscrizione degli Aalborg Commitments (Aalborg, 11 giugno Quarta Conferenza Europea delle Città Sostenibili) 2008: redazione del Piano di Azione per la realizzazione degli Acquisti Verdi (Green Public Procurement GPP); Linee guida per la realizzazione di seminari ed eventi a basso impatto ambientale 2009: piano di azione A21 locale; programma Provincia di Kyoto ; adesione al Patto dei Sindaci

6 7 sfide per la sostenibilità 1. Risparmio idrico e qualità delle acque; 2. Sviluppo delle energie alternative, risparmio energetico; 3. Riduzione dei rifiuti e raccolta differenziata; 4. Pianificazione territoriale; 5. Mobilità sostenibile; 6. Biodiversità e risorse forestali; 7. Amministrazione sostenibile.

7 Nel 2008 la Commissione Europea approva il Pacchetto clima energia Obiettivi : 20% di riduzione emissioni CO2eq 20% di energie rinnovabili 20% di efficienza energetica Il Piano di Azione dell UE per l efficienza energetica include tra le priorità la creazione di un Patto dei Sindaci (COM 2006/545) L approccio deve essere: trasversale, integrato, con visione a lungo termine e basato sulla partecipazione di attori sociali e cittadini. Il Piano d'azione per l'energia Sostenibile (SEAP/PAES) entro un anno dalla ratifica del Patto. Verifica biennale delle azioni intraprese dai Comuni per l'attuazione delle politiche ambientali adottate.

8 Che cos è il Piano ? Il 17 dicembre 2008 il Parlamento di Strasburgo ha approvato il pacchetto per la riduzione delle emissioni di gas serra responsabili del riscaldamento globale e per rafforzare la lotta ai cambiamenti climatici.

9 Si tratta dell insieme delle misure pensate dalla UE per il periodo successivo al termine del Protocollo di Kyoto, il trattato realizzato per il contrasto al cambiamento climatico che trova la sua naturale scadenza al termine del 2012: il pacchetto, contenuto nella Direttiva 2009/29/CE, è entrato in vigore nel giugno 2009 ed è valido dal gennaio 2013 fino al 2020.

10 Che cosa prevede il Piano ? il taglio del 20% delle emissioni di CO2; l'aumento del 20% dell'energia prodotta da fonti rinnovabili; la riduzione dei consumi del 20% insegnando ai cittadini europei il concetto di risparmio energetico. L obiettivo è contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili tramite obiettivi vincolanti per i Paesi membri.

11 1997: 20 Mt 2020: 16 Mt Riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra di almeno 20% entro il 2020 rispetto il 1990 In particolare: 21% per gli impianti a maggior emissione 10% per altre fonti rispetto al 2005 Risparmio dei consumi energetici dell UE del 20% rispetto alle proiezioni per il 2020 Quota del 20% di energie rinnovabili (FER) valutate sul consumo finale lordo di energia dell UE entro il 2020 (quota minima del 10% nel totale dei consumi energetici) Per abitante: ,3 t 2020: 4,4 t

12 Quali sono le misure contenute nel Piano ? 1.Revisione del Sistema EU ETS (European Union Emission Trading Scheme) cioè il sistema che prevede lo scambio delle quote delle emissioni di gas serra, e l introduzione di un sistema comunitario di aste (auctioning) per l acquisizione delle quote di emissione. 2.Promozione del sistema Effort sharing extra EU ETS, cioè la ripartizione degli sforzi per ridurre le emissioni. 3.Promozione del meccanismo del Carbon Capture and Storage CCS (Cattura e stoccaggio geologico del carbonio)

13 Quali sono le misure contenute nel Piano ? 4.Energia da fonti rinnovabili: obiettivi nazionali vincolanti in Italia al 17%. 5.Nuovi limiti di emissione di CO2 per le auto: il livello medio delle emissioni per le auto nuove dovrà essere di 95 gr. CO2/km entro il Miglioramento dei combustibili: nuove restrizioni sui gas serra prodotti dai combustibili. Durante l intero ciclo di vita della loro produzione i gas serra dovranno essere ridotti del 6%.

14 Quali sono stati i passi preparatori del Piano ? 2001/77/CE: Sviluppo delle fonti rinnovabili elettriche con obiettivi senza sanzione; 2004/8/CE: Promozione della cogenerazione; 2005/32/CE: Progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia; 2006/32/CE: Efficienza degli usi finali dell energia e servizi energetici; 2008/98/CE: Rifiuti; 2009/29/CE (ex 2003/87/CE): Miglioramento ed estensione del sistema comunitario sullo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra.

15 Le fonti energetiche nel Piano ? 5 giugno 2009 : L UE pubblica la Direttiva 2009/28/CE in cui vengono esplicitati gli indirizzi relativi al settore fonti rinnovabili. Entro il 30 giugno 2010 ogni Paese deve presentare un Piano di Azione Nazionale (PAN). Raccolta statistica puntuale dei dati sui consumi e sulle diverse azioni intraprese a livello locale dai singoli Paesi per il raggiungimento dei propri target OBIETTIVO ITALIA 17% quota di FER

16 Le fonti energetiche nel Piano ? La Direttiva prevede: Obiettivi vincolanti ma non settoriali e con libertà sulle tecnologie Flessibilità (progetti congiunti e trasferimenti statistici) Rimozione delle barriere amministrative Formazione del personale ed informazione della popolazione

17 Energia, clima e ruolo dei Governi Locali consumatore, produttore e fornitore di beni e servizi Gestione di edifici fortemente energivori Fornitura servizi ad alta intensità energetica pianificatore, promotore e regolatore di attività Pianificazione territoriale e sistema trasporti locali Ruolo di regolatori, es. standard energetici consigliere, incentiva e offre il modello di intervento Informare e motivare cittadini, professionisti e imprese Coinvolgere l intera comunità Fornire l esempio tramite azioni concrete produttore e fornitore di energia Promuove la produzione e utilizzo energia rinnovabile Fornisce assistenza finanziaria alle iniziative locali

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19 Dimensione locale Dimensione su cui incide l azione del Governo Locale e dei cittadini Spesso il locale coincide con la città, poiché è: un area amministrata da un Governo Locale luogo di concentrazione demografica, di funzioni economiche, politiche e amministrative, del consumo e di emissioni di scarti rappresenta il modello insediativo e di consumo pervasivo (anche nelle aree a vocazione turistica) le aree urbane occupano il 2% della superficie, rappresentano il 75% dei consumi energetici globali, dell 80% della CO2

20 Dimensione locale L attenzione delle Città italiane nei confronti della qualità dell ambiente nel contrastare i cambiamenti climatici, è testimoniata anche da un iniziativa come quella del Patto dei Sindaci, che vede oltre 2000 Comuni italiani impegnati nella redazione e attuazione di piani per la riduzione delle emissioni climalteranti. Si tratta di progetti volti alla riqualificazione degli edifici su risparmio energetico, alla produzione di energia da fonti rinnovabili, alla gestione integrata dei rifiuti, misure per il miglioramento della qualità dell aria e politiche di mobilità urbana sostenibile; tutto ciò può rappresentare a livello locale un motore determinante per lo sviluppo e per il rilancio di investimenti ed occupazione.

21 Campi di intervento Il traffico urbano è responsabile del 35% delle emissioni di CO2 da mobilità veicolare (65% extra urbano!) Il 95% dei consumi energetici della mobilità è prodotto da moto, auto e veicoli commerciali privati Il settore dei trasporti rappresenta oltre un terzo dei consumi energetici globali Il 70% del patrimonio edilizio in Italia presenta consumi di energia primaria più che doppi rispetto alla classe di efficienza energetica da standard normativi. Il settore civile assorbe in Italia circa il 40% dell energia totale, soprattutto nella gestione energetica degli edifici. La temperatura media in Italia è aumentata negli ultimi 50 anni di 1,4 gradi. Nelle città la temperatura media supera di 1 2 gradi quella delle aree rurali circostanti, con punte anche maggiori

22 Nel novembre 2005 la Commissione Europea ha lanciato la campagna Energia Sostenibile per l Europa SEE con l obiettivo di promuovere un uso ed una produzione più intelligenti dell energia. La campagna SEE tende anche a promuovere un migliore stile di vita, stimolare lo sviluppo economico, creare posti di lavoro e migliorare in generale la competitività dell industria europea sui mercati mondiali. L attuazione della campagna costituisce un valido supporto alle azioni che i paesi dell Unione Europea stanno mettendo in atto per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto e, in prospettiva, per gli impegni assunti nell ambito del pacchetto Clima Energia verso il 2020.

23 Patto dei Sindaci Covenant of Mayors

24 Cos è il Patto dei Sindaci? La commissione europea ha lanciato il Patto dei Sindaci il 29 gennaio 2008 nell ambito della seconda edizione della Settimana europea dell energia sostenibile (EUSEW 2008). Il principale movimento europeo che coinvolge le autorità locali, che in modo volontario si propongono di incrementare l uso efficiente dell energia, l uso di fonti rinnovabili e che ufficialmente si impegnano a non solo di raggiungere ma anche di superare l obiettivo del 20 % di riduzione di CO 2 che l Unione Europea si è data entro il 2020 ( ).

25 Premesse I governi regionali e locali condividono, unitamente ai governi nazionali, la responsabilità della lotta al riscaldamento globale. L impegno a ridurre le emissioni sarà raggiunto solo se gli stakeholder locali, i cittadini e i loro raggruppamenti lo condividono. I governi locali e regionali, in qualità di amministrazioni più vicine ai cittadini, devono coordinare le azioni e mostrare esempi concreti. Molte delle azioni necessarie per contrastare il cambiamento climatico ricadono nelle competenze dei governi locali. E pertanto l impegno sarà superare gli obiettivi fissati per l UE al 2020, riducendo le emissioni di CO2 nelle rispettive città di oltre il 20% attraverso il PAES.

26 Se tutti fanno qualcosa nel piccolo della propria realtà, anche i grandi problemi possono essere affrontati

27 ABBASSA SPEGNI CAMMINA RICICLA

28 Obiettivi L Unione Europea ha adottato nel Marzo 2007 il documento dal titolo Energia per un mondo che cambia col quale si impegna entro il 2020 a: 20% le proprie emissioni di gas serra attraverso politiche e misure locali + 20% il ricorso alle fonti di energia rinnovabile + 20% l efficienza energetica e attuare programmi ad hoc sul risparmio energetico e sull uso razionale dell energia

29 Obiettivi Tutti i firmatari del Patto dei Sindaci prendono l impegno volontario e unilaterale di andare oltre gli obiettivi dell UE in termini di riduzioni delle emissioni di CO2. Per raggiungere questo obiettivo i governi locali si impegnano a: Preparare un Inventario Base delle Emissioni, Presentare un Piano d Azione per l Energia Sostenibile (PAES ), approvato dal consiglio comunale entro l anno successivo all adesione ufficiale al Patto dei Sindaci, e includere concrete misure per ridurre le emissioni almeno del 20% entro il 2020, Pubblicare regolarmente ogni 2 anni dopo la presentazione del Piano un Rapporto sull Attuazione approvato dal consiglio comunale che indica il grado di realizzazione delle azioni chiave e i risultati intermedi.

30 Patto dei Sindaci in cifre Firmatari (Signatories)/Municipalità (1/12/2013) Piani d azione presentati 176 Milioni di abitanti (circa il 34,5% della popolazione europea) 49 Paesi coinvolti

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34 2.629 Municipalità in Italia Di cui il 64% ha presentato e ottenuto l approvazione del PAES 31 Milioni di abitanti (circa 53% della popolazione italiana) 141 Coordinatori 90 Sostenitori 22 Partner Associati

35 2.629 Firmatari Paes presentati ABRUZZO (296) BASILICATA (71) CALABRIA (85) CAMPANIA (156) EMILIA ROMAGNA (147) FRIULI VENEZIA GIULIA (10) LAZIO (48) LIGURIA (80) LOMBARDIA (753) MARCHE (35) MOLISE (100) PIEMONTE (117) PUGLIA (135) SARDEGNA (148) SICILIA (168) TOSCANA (30) TRENTINO ALTO ADIGE (57) UMBRIA (12) VENETO (139)

36 AGRIGENTO ALESSANDRIA BERGAMO VICENZA VERONA VENEZIA UDINE NOVARA PERUGIA PESCARA POTENZA PISA TORINO TERAMO SIRACUSA SIENA NAPOLI MODENA MESSINA MASSA CARRARA AREZZO AVELLINO BENEVENTO BOLOGNA 43 provincie CASERTA CATANIA CHIETI CROTONE FOGGIA GENOVA GROSSETO L'AQUILA SALERNO SASSARI ROVIGO ROMA RAGUSA ISERNIA MACERATA MATERA MILANO LECCE LA SPEZIA

37 Strumenti attuativi Direttiva Comunitaria 29/2009 Impone ai settori partecipanti al sistema di Emission Trading EU ETS, una riduzione congiunta delle emissioni del 21% rispetto ai livelli del 2005 Direttiva Comunitaria 28/2009 Impone il raggiungimento di specifici obiettivi a livello nazionale nell uso delle fonti di energia rinnovabile da qui al 2020 Decisione 406/2009 Effort Sharing Impone una riduzione del 10% delle emissioni di CO2 per i settori non coinvolti nel sistema EU ETS

38 Strategia energetica locale Politica energetica locale = intervento integrato sul territorio che coinvolge: 1. I servizi pubblici, gli edifici e le infrastrutture 2. I cittadini (proprietari di immobili, consumatori, utenti dei servizi) 3. Le imprese pubbliche e private del territorio 4. La realizzazione di impianti energetici da fonti rinnovabili Gli strumenti: 1. Audit energetica e inventario delle emissioni 2. Piani di Azione integrati per l'energia Sostenibile (PAES) 3. Adeguamento dei Regolamenti Locali (edilizia, urbanist., rifiuti, ) 4. Gruppi d acquisto, promozione, sensibilizzazione, educazione 5. Risorse Finanziarie..

39 Strutture di Supporto Riconosciute direttamente dalla Comunità Europea, prevede due livelli di partecipazione COORDINATORI TERRITORIALI DEL PATTO (Convenant Coordinators) di solito Provincie/unioni di Comuni STRUTTURE DI SUPPORTO DEL PATTO (Convenant supporters) Associazioni e network di autorità locali

40 COORDINATORI TERRITORIALI DEL PATTO

41 Supporto Scientifico COMMISSIONE EUROPEA CENTRO COMUNE DI RICERCA (CCR/JRC) ISTITUTO PER L AMBIENTE E SOSTENIBILITA PIANO DI AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE (PAES/SEAP)

42 Come la Commissione Europea supporta i firmatari del Patto? La Commissione Europea fornisce alle città firmatarie: Un Ufficio responsabile per la promozione, il coordinamento e il supporto dell iniziativa Un sito web per la promozione e la condivisione dei successi Strumenti e metodi (linee guida, facsimili, ecc ) per aiutare a preparare inventari standardizzati delle emissioni e Piani d Azione in linea con quelli già esistenti Strumenti finanziari, forniti in particolare dalla Banca Europea degli Investimenti, dai Fondi Strutturali, ecc Eventi per dare visibilità a livello europeo alle città che si sono impegnate Una rete delle Strutture di Supporto per aiutare le città più piccole.

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45 Il Patto passo dopo passo

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47 Procedura di adesione e Obblighi del Comune Patto dei Sindaci Procedura di adesione Obblighi per il Comune Adesione con apposita Delibera del Consiglio Municipale Predisposizione Piano Azione sull Energia Sostenibile (SEAP) entro 12 mesi dalla Delibera, che includa un inventario base delle emissioni e indicazioni su come gli obiettivi verranno raggiunti. Commissione Europea Ufficio Patto dei Sindaci (Risposta entro i 6 mesi) Predisposizione di Rapporto, a cadenza biennale, sullo stato di attuazione del Patto dei Sindaci e relativo Piano di Azione ai fini di una valutazione, monitoraggio e verifica; Organizzazione in cooperazione con la Commissione Europea, il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed altri stakeholder interessati, eventi per i cittadini Assistenza tecnica e scientifica Il Centro comune di ricerca (ISPRA) offre assistenza tecnica e scientifica per la preparazione del SEAP, oltre a fornire collegamenti ad attività e reti nel settore della protezione del clima. Partecipazione attivamente alla Conferenza annuale dei Sindaci per un Europa sostenibile.

48 Cosa comporta l adesione per il Comune? Impegnarsi ad andare OLTRE gli obiettivi EU di Energia e Clima: almeno 20% di riduzione della CO2 al 2020 Fornire i dati necessari all elaborazione del Bilancio di CO2 Individuare un referente comunale per il Patto dei Sindaci Predisporre un Piano di Azione Energia Sostenibile (PAES/SEAP) Implementare il Piano e riportare periodicamente circa il suo progredire (monitoraggio di azioni e risultati) Coinvolgere i cittadini e gli altri stakeholders tramite Forum per la condivisione del PAES Adattare le strutture della città e impegnare sufficienti risorse finanziarie Incoraggiare altre città ad aderire

49 Procedure del Patto dei Sindaci

50 Un modello di governance multi livello

51 Inquadramento metodologico del Patto dei Sindaci Basandosi su una solida base tecnica e scientifica: il Patto Guida è stato sviluppato in collaborazione con il JCR e si basa sull'esperienza pratica di un gruppo di praticanti Essere flessibili e adattate alle realtà locali: ogni firmatario è libero di utilizzare qualsiasi strumento che ritenga opportuno per i propri scopi Fornire un quadro di riferimento comune

52 2.629 Firmatari Paes presentati

53 Il Patto dei Sindaci in Italia Nel 2012 il Patto dei Sindaci si è confermato uno degli strumenti più vitali nella lotta alla riduzione delle emissioni di CO2. A livello nazionale nel 2012 i comuni italiani che hanno aderito al Patto dei Sindaci sono stati 595 e nei primi cinque mesi del 2013 si sono aggiunti ulteriori 171 comuni, portando il totale di adesioni a comuni con 1426 PAES inviati, interessando una popolazioni di abitanti pari a circa il 53% del totale nazionale. Al momento in Italia sono operanti 66 Strutture di Supporto tra le Pubbliche Amministrazioni (49 Provincie; 6 Regioni; 4 Comunità Montane; 7 tra Unione, Consorzio e Aggregazione di Comuni) e 14 Associazioni e network di autorità locali.

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55 Quadro di sintesi degli impegni presi dai Comuni Italiani nei PAES

56 Distribuzione per settori dell obiettivo di riduzione delle emissioni del PAES del Comune di Torino

57 Esempi di indicatori per il monitoraggio delle azioni del PAES (Comune di Modena)

58 BASILICATA 71 Firmatari

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61 Cos è un P.A.E.S.?? è il documento chiave che i firmatari si impegnano a consegnare entro un anno dall adesione e indica come rispetteranno gli obiettivi che si sono prefissati per ottenere la riduzione di CO2 di almeno il 20% al 2020 politico tecnico DOCUMENTO di comunicazione e di promozione di programmazione e di controllo

62 1.692 Paes presentati

63 Piano d'azione per l'energia Sostenibile Documento politico strategico e strumento operativo Una visione, specificando le emissioni complessive di CO2 obiettivo di riduzione entro il 2020 e le aree prioritarie di azione. Un Inventario di Base delle Emissioni (IBE), offrendo un chiaro quadro della situazione attuale in termini di consumi energetici ed emissioni di CO2 Un set completo di azioni, con indicativo budget, tempistiche e responsabilità assegnate.

64 Inventario di Base delle Emissioni (IBE) Flessibilità nell approccio scelto Requisiti del Patto Anno di riferimento Obiettivo di riduzione Fattori di emissione Rendicontazione delle emissioni Dal 1990 in poi Assoluto Pro capite IPCC (Intergovernmental panel on climate change) Ciclo della vita CO2 CO2 equivalente Settori Comunale Residenziale Terziario Trasporti Industria Altri

65 Identificazione delle linee di finanziamento per il Patto dei Sindaci 1 Strumenti Europei 2 Strumenti Nazionali 3 Strumenti Regionali 4 Ingegneria Finanziaria (PPP + FTT)

66 Piano d'azione per l'energia Sostenibile Approccio integrato Domanda energetica Approvvigionamento energetico

67 Perché aderire?? Per prendere coscienza dei propri consumi Per elaborare delle soluzioni per ridurli Per efficientare le Fonti Fisse (edifici e processi industriali) e le Fonti Mobili (motori endotermici) Per risparmiare t di CO2 al 2020

68 Quali sono le prospettive??? Nuove sfide in discussione MONITORAGGIO Messa a punto e il lancio del quadro di monitoraggio e delle linee guida (2013) ALLARGAMENTO GEOGRAFICO Estensione alle aree orientali e mediterranee ESTENSIONE AD ALTRI SETTORI Utilizzando questo eccezionale modello di governance multilivello per altri settori, ad esempio acqua e rifiuti...?

69 Sitografia patto dei sindaci

70 Grazie per l attenzione!

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