NOA E MEDICO DI FAMIGLIA:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "NOA E MEDICO DI FAMIGLIA:"

Transcript

1 NOA E MEDICO DI FAMIGLIA: MODALITA di COLLABORAZIONE Indirizzi dei NOA e riferimenti utili Presentazione dei NOA (Nuclei Operativi Alcologia) ASL di Milano Scheda Planning per le modalità di collaborazione con le équipe NOA NOA-CARD con modalità di utilizzo pag. 03 pag. 04 pag. 13 pag. 14 A cura del SSD Alcologia SerT 2 - Dipartimento Dipendenze e del Dipartimento Cure Primarie ASL di Milano

2

3 GLI INDIRIZZI DEI NUCLEI OPERATIVI ALCOLOGIA (NOA) SerT2 Dipartimento Dipendenze dell ASL di Milano sono: NOA - Via Ojetti 20 (MM1 Bonola) Sede della SSD Alcologia tel fax noadistretto2@asl.milano.it Responsabile dr.ssa M. Raffaella Rossin NOA - Via Oglio,18 (MM3 Corvetto o Brenta) tel fax noadistretto4@asl.milano.it Responsabile dr.ssa Aurora Teruggi NOA - Via Settembrini, 32 (MM3 Centrale) tel fax noadistretto3@asl.milano.it Responsabile dr.ssa Cinzia Sacchelli Orario di apertura del servizio: dal lunedì al venerdì ore NOA - Viale Matteotti, 13 (MM1 Sesto Rondò) Sesto San Giovanni tel fax noadistretto6.7@asl.milano.it Responsabile dr. Biagio Sanfilippo Orario di apertura del servizio: dal lunedì al venerdì ore 8.30/16.30 sabato ore 8.30/12.30 accesso previo appuntamento telefonico 3

4 NOA MEDICO DI FAMIGLIA: MODALITA di COLLABORAZIONE L Area Alcologia del Dipartimento Dipendenze Patologiche rappresenta l ambito che si occupa in modo specifico del trattamento dell alcolismo. I servizi ad essa afferenti, i NOA, Unità Operative Semplici specializzate, afferenti all Unità complessa SerT 2, offrono all alcolista e alla sua famiglia percorsi di cura e riabilitazione distinti rispetto a quelli che vengono offerti a persone dipendenti da sostanze illegali. I quattro NOA territoriali (tre ubicati nel contesto cittadino e uno a Sesto San Giovanni) sono dotati di un équipe multidisciplinare che si avvale della figura del medico, dello psicologo, dell assistente sociale, dell educatore professionale e dell infermiere. La metodologia di lavoro adottata prevede interventi medici, psicologici, sociali ed educativi integrati con una costante attività territoriale di rete. I tre NOA di Milano offrono all alcolista e ai familiari un trattamento di base che prevede: una prima fase di accoglienza volta alla rilevazione dei bisogni degli utenti e finalizzata alla definizione di un programma psicosocio-sanitario; una seconda fase che mira al raggiungimento e al mantenimento dell astinenza da alcol con percorsi differenziati a carattere medico, psicologico e socio riabilitativo; una terza fase di consolidamento dell astinenza con il possibile invio ai gruppi di auto aiuto territoriali dei CAT e degli Alcolisti Anonimi. Questi percorsi sono contenuti in un tempo medio di mesi al termine del quale è possibile prevedere le dimissioni dei pazienti o, qualora se ne valuti la necessità, dei controlli periodici. Percorso Operativo Prima fase All avvio del percorso terapeutico viene proposta all alcolista e/o ai familiari, dopo gli incontri di accoglienza, la frequenza di un ciclo di incontri di gruppo con finalità informative sulle problematiche alcologiche e motivazionali al loro trattamento. 4

5 I pazienti iniziano la fase di valutazione e motivazione che prevede: colloqui di motivazione con un operatore dell area psico-socio educativa (che possono essere anche in formato gruppale); colloqui individuali, di coppia o di famiglia con lo psicoterapeuta; visite e colloqui medici (solo per gli alcolisti); colloqui sociali al bisogno; colloqui educativi al bisogno; partecipazione a gruppi multifamiliari. Nel corso della valutazione è previsto un momento di informazione e pre-trattamento, attraverso i Gruppi Informativi Alcologici (GIA), a cui partecipano i pazienti e i familiari. I GIA rappresentano un percorso intensivo (14 incontri tre volte alla settimana) e a termine (5 settimane), in cui i pazienti e i familiari possono essere aiutati a rimettere in discussione le proprie idee rispetto alla sostanza alcolica e ad iniziare il programma di astinenza attraverso il conteggio dei giorni senza alcol. Al NOA di via Oglio viene effettuato un percorso di disintossicazione attraverso la somministrazione di terapie farmacologiche o il trattamento con Acudetox (agopuntura auricolare per il controllo dei sintomi di astinenza e per il craving). Durante la disintossicazione vengono proposti interventi di gruppo o individuali a sostegno della motivazione e dell astinenza. Seconda fase Definito il Programma Terapeutico i pazienti e i familiari continuano le visite mediche e, in base ai loro bisogni, i colloqui con lo psicoterapeuta, con l assistente sociale e/o l educatore professionale. In questa fase è previsto, per i pazienti e/o i loro familiari, oltre che i colloqui individuali/familiari con gli operatori del NOA, anche la partecipazione a gruppi terapeutici. Gli utenti alcolisti che necessitano di essere inseriti in un percorso alcologico residenziale vengono inviati nella comunità terapeutica (CT) accreditata con modulo specialistico in alcologia. Alcuni utenti, una volta alla settimana, vengono inseriti nel Gruppo Primo Percorso (GPP) condotto dallo psicoterapeuta. Il GPP serve ad avviare o a consolidare il percorso astinenziale e a riprendere, approfondendoli, i concetti chiave presentati nei Gruppi Informativi. Inoltre gli alcolisti e i loro familiari sono stimolati, anche attraverso la visione di film o il lavoro di gruppo, a migliorare il proprio modo di comunicare. 5

6 Altri utenti vengono inviati ai gruppi di auto-aiuto presenti sul territorio: gli AA (Alcolisti Anonimi), gli Al-Anon (familiari di alcolisti) e i CAT (Club Alcolisti in Trattamento). Terza fase In quest ultima fase di lavoro i pazienti (alcolisti e familiari) possono: 1) essere inseriti nel Gruppo Consolidamento (condotto dallo psicologo ogni 3 settimane per 12 mesi); 2) essere inviati o continuare la frequenza ai gruppi di auto-aiuto AA, Al-Anon e CAT; 3) avere controlli periodici con gli operatori del NOA (solo per alcolisti con doppia diagnosi, gravi patologie alcol-correlate - PAC - problemi giudiziari o con decreto emesso dal Tribunale dei Minori); 4) essere dimessi. Gruppi di auto-aiuto Alcolisti Anonimi Al gruppo di AA possono accedere solo gli alcolisti; I familiari partecipano ad un gruppo specifico chiamato Al- Anon; I gruppi si riuniscono più volte alla settimana; Nei gruppi AA ed Al-Anon non esiste un conduttore; Gli incontri vertono sulla discussione dei 12 passi; É previsto l anonimato; All alcolista viene chiesto di provare a smettere di bere per 24 ore alla volta. Club degli Alcolisti in Trattamento (CAT) Al gruppo possono accedere alcolisti e familiari; Il gruppo si riunisce una volta alla settimana; Il gruppo è condotto da un servitore insegnante che può essere un alcolista astinente, un familiare o un volontario; All alcolista e al familiare si chiede di contare i giorni di astinenza alcolica; Non è previsto l anonimato; Nel gruppo si parla dei problemi personali dei partecipanti; É prevista l astinenza dall alcol per sempre. 6

7 Accoglienza PRIMA FASE Valutazione Motivazione EVENTUALE DISINTOSSICAZIONE AMBULATORIALE Colloqui e visite mediche Colloqui con psicoterapeuta, assistente sociale educatore professionale Gruppi Informativi Alcologici (GIA) (GIA) (14 incontri per 5 settimane) DEFINIZIONE PROGRAMMA TERAPEUTICO SECONDA FASE Proseguimento: colloqui e visite mediche al bisogno: colloqui con psicoterapeuta ass. sociale, educatore professionale INVIO nei GRUPPI di AUTO AIUTO AA- Al-Anon e CAT Gruppo Primo Percorso (GPP ) 1 volta a settimana per 12 mesi TERZA FASE INVIO nei GRUPPI di AUTO AIUTO AA- Al-Anon e CAT GRUPPO CONSOLIDAMENTO (ogni 3 settimane per 12 mesi) DIMISSIONI Controlli periodici solo per alcolisti con doppia diagnosi, gravi PAC, problemi giudiziari o con TM 7

8 Modalità di accesso ai NOA di Milano Gli utenti, alcolisti e/o familiari, possono accedere ai NOA direttamente (previo appuntamento telefonico) o su segnalazione di operatori e servizi del territorio. Le équipe dei Servizi di Alcologia operano in collaborazione con i Servizi Socio-Sanitari dell ASL, con i Servizi Sociali del Comune, con le Aziende Ospedaliere, con i Medici di Medicina Generale, con il Privato Soci, con i Consigli di Zona, con le Agenzie che si occupano di tutela della salute. Questo, nell ottica di un lavoro integrato necessario per ottimizzare i rispettivi interventi in ambito alcologico. Riguardo agli invii dei pazienti alcolisti da parte dei Medici di Medicina Generale, invii considerati estremamente efficaci ed importanti, si rimanda alla Scheda Planning di pag. 13 e alla NOA CARD di pag. 14 per un approfondimento sulle modalità di collaborazione tra Medici di Medicina Generale e NOA. NOA Sesto San Giovanni Dal 1 Gennaio 2009 è entrato a far parte dell ASL di Milano anche il NOA di Sesto San Giovanni, originariamente afferente all ASL Provincia Milano 3. A tale Servizio si rivolgono prevalentemente pazienti residenti nei Comuni di Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cusano Milanino, Cormano e Bresso. Il NOA di Sesto San Giovanni ha caratteristiche che per alcuni aspetti lo assimilano e per altre lo distinguono dagli altri NOA finora descritti. Si presenta, di seguito, la sua modalità operativa. Nel NOA opera un équipe multidisciplinare (che si avvale della figura del medico, dello psicologo, dell assistente sociale, dell educatore professionale e dell infermiere) e la metodologia di lavoro adottata prevede interventi integrati con una costante attività territoriale di rete. Il trattamento di base è distinto in quattro fasi che presentano le seguenti caratteristiche: 1) ACCOGLIENZA E VALUTAZIONE: intesa come quell insieme di attività che strutturano il primo contatto dell utente con il Servizio. 2) DIAGNOSI: intesa come attività di elaborazione sintetica delle risultanze dei colloqui condotti dalle figure professionali nella fase di accoglienza, compreso il prelievo e la visita medica. Tempo medio per le fasi 1 e 2: 4 settimane circa. 8

9 3) TERAPEUTICO/RIABILITATIVA: che comporta la definizione e la realizzazione di un programma terapeutico individualizzato, coerente con la diagnosi. Tempo medio: mesi. 4) CONGEDO: rappresenta la fase di dimissioni dal Servizio del paziente che ha terminato il percorso terapeutico riabilitativo e il riaffido al MMG. 1) ACCOGLIENZA e VALUTAZIONE La richiesta di aiuto è spesso carica di ambivalenze. Solo una minoranza di coloro che si presenta al Servizio per un primo colloquio lo fa su iniziativa personale. Dati questi presupposti, si può comprendere come il primo contatto risulti fondamentale, non tanto per la possibilità che offre di raccogliere il maggior numero di informazioni possibili sul paziente e sulla sua situazione, quanto perché costituisce uno spazio che gli permette di formulare una prima richiesta di aiuto. L immagine che l utente trae dal Servizio e dall ascolto che gli viene offerto, indirizzano le sue aspettative future. L accoglienza e i primi colloqui di approfondimento sono in genere effettuati dall Educatore o dall Assistente Sociale e possono essere realizzati sia col solo paziente che col paziente e i suoi familiari. Ai fini motivazionali vengono realizzati presso il servizio due cicli di incontri di sensibilizzazione alcologica. Tali gruppi hanno una frequenza settimanale (sabato mattina) per un totale di quattro settimane. L obiettivo è quello di aiutare i partecipanti a rimettere in discussione le proprie idee rispetto alla sostanza alcolica e a sollecitare la motivazione rispetto al percorso astinenziale. L iter della fase dell accoglienza può essere modificato in base a esigenze peculiari (doppia diagnosi in fase acuta, compromissione sul piano organico, casi complessi). 2) DIAGNOSI La fase diagnostica è realizzata da figure professionali diverse da quelle che hanno gestito la fase di accoglienza. All Assistente Sociale e all Educatore subentrano infatti gli Psicologi e il Medico del Servizio. I primi devono realizzare una più approfondita analisi della domanda orientata a comprendere l atteggiamento del paziente e dei suoi familiari nei confronti del problema alcol e il loro livello di aspettativa. Gli elementi che gli psicologi devono valutare nel processo diagnostico sono: - stile di vita; - stile relazionale; - eventuale presenza di deficit cognitivi; - dinamiche familiari; - presenza di elementi psicopatologici. 9

10 Nella fase di valutazione psicodiagnostica lo Psicologo si avvale oltre che dei colloqui clinici anche di test di personalità quali T.A.T., Rorschach, MMPI. Per quanto riguarda invece la parte medica vengono valutate: - stato di salute generale; - definizione della situazione di uso improprio, abuso, dipendenza, polidipendenza; - presenza e valutazione sintomatologica e/o sindrome astinenziale; - presenza di eventuali PAC. 3) FASE TERAPEUTICO RIABILITATIVA Definito il quadro diagnostico, attraverso la presentazione del caso in équipe, viene formulato un progetto terapeutico riabilitativo. A seconda delle esigenze è possibile infatti realizzare percorsi individualizzati che tengano conto tanto delle difficoltà quanto delle risorse di ogni singolo paziente e della sua famiglia. Pur essendo la presa in carico effettuata da tutta l équipe, ogni percorso prevede la presenza con maggiore assiduità di un operatore specifico in base alle principali problematiche individuate. Tale operatore diventa il principale punto di riferimento del paziente ed è, in qualche misura, deputato a tenere le fila e a monitorare l andamento del percorso nella sua complessità. La fase terapeutico riabilitativa può prevedere: In ambito psicologico: - Psicoterapia individuale; - Interventi di counselling; - Terapia supportiva di coppia e famigliare; - Psicoterapia di gruppo. In ambito sociale: - colloqui di sostegno volti al mantenimento dell astinenza; - colloqui di sostegno con l educatrice o l assistente sociale; - lavoro di rete con gli Enti e le Agenzie territoriali presenti sul territorio. In ambito medico: - disintossicazione ambulatoriale in day hospital; - sorveglianza e cogestione con il MMG delle PAC; - terapia sintomatologia, avversativa e/o anticraving; - monitoraggio dell andamento dell astinenza (prelievi ematochimici e visite mediche periodiche); - counselling individuale e famigliare. 10

11 4) CONGEDO Una volta che il paziente ha raggiunto un periodo di astinenza continuativa di almeno un anno, l équipe valuta la possibilità di congedare l utente. Questa possibilità viene considerata quando il paziente non solo ha trovato un adeguata soluzione del sintomo alcol migliorando le sue condizioni fisiche, ma soprattutto è riuscito ad acquisire un nuovo stile di vita, che corrisponde ad un miglioramento clinico complessivo del suo funzionamento sul piano familiare, sociale e lavorativo, con maggior benessere fisico e psicologico. A questo punto viene concordata la possibilità, per l utente, di sganciarsi dal Servizio e continuare in modo autonomo ad affrontare la quotidianità attraverso i cambiamenti prodotti dall intervento terapeutico-riabilitativo. Per l utenza che ha bisogno di mantenere un contatto con il servizio è possibile avviare periodici follow-up, attraverso incontri volti a monitorare le aree di salute vitale del paziente. Per coloro che intendono mettere a disposizione di altri la loro esperienza personale è possibile fare riferimento ad AMARCORD, associazione Onlus, fondata nel 1998 da operatori del NOA e da ex pazienti e loro familiari che si occupa di attività di prevenzione e sensibilizzazione delle problematiche alcologiche. MODALITÁ di ACCESSO NOA di SESTO SAN GIOVANNI Gli utenti possono accedere al NOA direttamente, previo appuntamento telefonico, su segnalazione di operatori dei Servizi del territorio e degli ospedali o su invio dei Medici di Medicina Generale. 11

12 Colloqui A.S. ed E.P ACCOGLIENZA (2 settimane) Sensibilizzazione Alcologica (gruppi) DIAGNOSI Visita medica e prelievo Colloqui psicologici Discussione del caso in équipe Pz non accetta percorso Pz accetta Colloquio di restituzione Trattamento 10/12 mesi RISORSE TERRITORIALI - Ricovero ospedaliero - Trattamento riabilitativo c/o reparto di alcologia - Servizi sociosanitari - Servizi Sociali - Privato sociale - Centri diurni - Comunità - Auto mutuo aiuto Follow-up RISORSE INTERNE - Disintossicazione ambulatoriale - Tx farmacologica - Psicoterapia - Counselling - Psicoterapia di gruppo - Sostegno educativo Congedo 12

13 MEDICI del NOA di riferimento per i Medici di Medicina Generale: NOA - Via Ojetti 20: NOA - Via Oglio,18: NOA - Via L. Settembrini, 32: NOA - Sesto San Giovanni: Viale Matteotti,13 dr. Paolo Franceschi dr.ssa Lorenza Fabiano dr.ssa Mariacaterina Barcella dr.ssa Cristina Borellini dr. Alessandro Ballarini Per informazioni Dr.ssa M. R. Rossin, Coordinatrice Attività Alcologiche, tel Scheda Planning Frequentemente si rivolgono al NOA utenti che non sono stati inviati dal Medico di Medicina Generale e che non lo hanno informato sulla decisione di rivolgersi al NOA. In questo caso il Medico del NOA, nel corso del primo colloquio con l utente, esplicita i motivi per cui sarebbero importanti, per il buon andamento del programma alcologico, il contatto e la collaborazione con il Medico di Famiglia e chiede il suo consenso per poter inviare al Medico la comunicazione relativa all avvenuto contatto con il Servizio. Il Medico del NOA nel caso in cui: 1. L utente non dia il suo consenso: Prende in carico l utente per le sole problematiche alcologiche e patologie alcol-correlate, motivando il paziente, nel corso delle successive visite, circa l opportunità di comunicare al Medico di Famiglia gli esiti degli esami ed i trattamenti in corso. 2. L utente dia il suo consenso: Il Medico del NOA contatta telefonicamente il Medico di Medicina Generale per comunicargli che il paziente si è rivolto al NOA; il Medico di Famiglia ed il Medico del NOA concordano che: 13

14 il Medico di Famiglia continui ad avere in carico il proprio paziente per tutta la parte concernente gli aspetti di medicina generale; il Medico del NOA prenda in carico l alcolista per le sole problematiche alcologiche e le patologie alcol-correlate per il periodo di tempo previsto dal programma terapeutico multidisciplinare e integrato effettuato dal paziente presso il NOA (12-24 mesi); il Medico del NOA informi periodicamente il Medico di Famiglia sull andamento del programma terapeutico attraverso la NOA card predisposta e, se opportuno, anche telefonicamente. Inoltre se: il medico di medicina generale desidera collaborare con l équipe multidisciplinare del NOA partecipando attivamente al programma terapeutico è possibile concordare un primo incontro nel quale: il Medico del NOA illustra le modalità operative del servizio; vengono definiti le rispettive funzioni dei due medici; vengono definiti tempi e modi della comunicazione e informazione tra i due Medici; viene definita la modalità di integrazione della funzione esercitata dal Medico di Famiglia all interno del progetto integrato svolto dall équipe multidisciplinare del NOA. NOA CARD La Noa Card è un tesserino che contiene sinteticamente le informazioni relative al percorso che l alcolista e i suoi familiari svolgono al NOA. La NOA Card verrà fatta avere, attraverso l utente, al Medico di Medicina Generale: dal Medico del NOA quando l utente dà il suo consenso (situazione n 2 della Scheda Planning) dopo aver contattato telefonicamente il Medico di Famiglia; dal Medico e dagli Operatori del NOA per tutti i pazienti inviati dal Medico di Medicina Generale. La NOA Card rimarrà al paziente durante tutto il percorso di trattamento (12-24 mesi), e sarà cura del Medico Alcologo riportare sulla Card informazioni utili da comunicare al Medico di Medicina Generale. 14

15 Il percorso NOA prevede: Cognome Nome Nucleo Operativo Alcologia Intervento medico Frequenza Centro Disintossicazione Diario: Via Intervento Psicologico NOA CARD Tel. Fax Medico NOA Altri operatori NOA di riferimento: Intervento Sociale Intervento Educativo Intervento Infiermieristico Frequenza Gruppi GIA Frequenza Gruppi NOA Dr. Alla cortese attenzione del Medico di Famiglia Avvio percorso in data Invio a Gruppi di auto-aiuto Altro invio Dimissioni in data Invia a

16

Il lavoro alcologico nel Ser.T. di Alessandria. Dott.ssa Cormaio Marialuisa Dott.ssa Ubaldeschi Daria Dott. Boetti Alberto

Il lavoro alcologico nel Ser.T. di Alessandria. Dott.ssa Cormaio Marialuisa Dott.ssa Ubaldeschi Daria Dott. Boetti Alberto Il lavoro alcologico nel Ser.T. di Alessandria Dott.ssa Cormaio Marialuisa Dott.ssa Ubaldeschi Daria Dott. Boetti Alberto Nei disturbi da uso di sostanze la metodologia che si è rilevata più efficace consiste

Dettagli

PERCORSO TERAPEUTICO-RIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE

PERCORSO TERAPEUTICO-RIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE La Promessa O.N.L.U.S. Via Catone 21 00192 Roma Tel / Fax 06.397.391.06 (46) Fasi Trattamentali PERCORSO TERAPEUTICORIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE Attualmente il Centro

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/7 Attività L unità operativa di Psicologia Ospedaliera assicura interventi psicologici per: 1. Garantire, quando richiesto, il supporto

Dettagli

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 1.1 UNO SGUARDO D INSIEME 1.1.1 Il contesto di riferimento L UOSD Rete Assistenziale comprende

Dettagli

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA

Dettagli

Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo

Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo Piano di Zona 2011/2015- Area Dipendenze Priorità Politica Azione Difficoltà delle persone con problematiche di gioco d azzardo

Dettagli

CARTA DEL SERVIZIO 2014/15

CARTA DEL SERVIZIO 2014/15 CARTA DEL SERVIZIO 2014/15 Presentazione dell Associazione La Cascina La nostra storia inizia nel 1982 dall incontro di alcune persone che -come cittadini e volontari- hanno cercato risposte plausibili

Dettagli

www.gruppoabele.org/cosa-facciamo/dipendenze Missione

www.gruppoabele.org/cosa-facciamo/dipendenze Missione 22 www.gruppoabele.org/cosa-facciamo/dipendenze L area dipendenze raggruppa attività e servizi rivolti alle persone con problemi di dipendenza da sostanze legali e illegali, di dipendenza senza sostanza,

Dettagli

Dipartimento di Salute Mentale

Dipartimento di Salute Mentale OSPEDALE 88 Dipartimento di Salute Mentale Direttore: Dr. Vincenzo Zindato UO PSICHIATRIA CENTRO PSICO SOCIALE (CPS) E AMBULATORI PERIFERICI Il CPS è il Servizio che si occupa della prevenzione, della

Dettagli

UNITA OPERATIVA DI RIABILITAZIONE GENERALE IN REGIME DIURNO CONTINUO PER ETA EVOLUTIVA

UNITA OPERATIVA DI RIABILITAZIONE GENERALE IN REGIME DIURNO CONTINUO PER ETA EVOLUTIVA UNITA OPERATIVA DI RIABILITAZIONE GENERALE IN REGIME DIURNO CONTINUO PER ETA EVOLUTIVA DEFINIZIONE E UTENZA: L Unità Operativa di Riabilitazione Generale in Regime Diurno Continuo, accreditata presso il

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso

Dettagli

STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA

STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA AZIENDA ULSS N. 8 OPERE PIE D ONIGO STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA attività innovativa (delibera del Direttore Generale dell Azienda ULSS n. 8 del 29 novembre 2007 n.

Dettagli

A. G. S. A. T. Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS

A. G. S. A. T. Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS A. G. S. A. T. Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS I SERVIZI A.G.S.A.T. - Anna Folgarait - 1 Associazione Genitori Un servizio che nasce dal bisogno di molte famiglie di trovare

Dettagli

PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo

PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE Dr Mauro Bandera Oncologo I progressi nella terapia dei tumori hanno portato ad una sopravvivenza a 5 anni dei 2/3 dei pazienti e di circa la metà a 10 anni dalla diagnosi.

Dettagli

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto Comes, sostegno all handicap TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO

CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO 1. L'Istituto San Vincenzo L'Istituto San Vincenzo è un ente religioso legalmente riconosciuto che dipende dalla Arcidiocesi di Milano. E' presieduto

Dettagli

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base Prof. A. Mistretta Il medico di medicina generale (MMG) Garantisce l assistenza sanitaria Si assicura di promuovere e salvaguardare la salute in un rapporto

Dettagli

AUXILIUM VITAE VOLTERRA S.p.A. DIPARTIMENTO CLINICO DELLA RIABILITAZIONE

AUXILIUM VITAE VOLTERRA S.p.A. DIPARTIMENTO CLINICO DELLA RIABILITAZIONE AUXILIUM VITAE VOLTERRA S.p.A. DIPARTIMENTO CLINICO DELLA RIABILITAZIONE FOGLIO ACCOGLIENZA AREA CARDIO - RESPIRATORIA STRUTTURA ORGANIZZATIVA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA Il presente foglio accoglienza

Dettagli

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in

Dettagli

Un percorso di cura verso casa.

Un percorso di cura verso casa. C ASL Monza e Brianza Un percorso di cura verso casa. Servizio di Assistenza Post-Acuta residenziale e domiciliare. In collaborazione con Mosaico Cure domiciliari Un percorso Punti di forza e obiettivi

Dettagli

Grazie dell attenzione

Grazie dell attenzione Grazie dell attenzione http://www.registri-tumori.it/pdf/aiom2012/i_numeri_del_cancro_2012.pdf In Italia circa 2.250mila persone (4% del totale della popolazione) vivono avendo avuto una precedente

Dettagli

Seconda fase di MONITORAGGIO LINEE DI INDIRIZZO sull AFFIDAMENTO FAMILIARE

Seconda fase di MONITORAGGIO LINEE DI INDIRIZZO sull AFFIDAMENTO FAMILIARE Seconda fase di MONITORAGGIO LINEE DI INDIRIZZO sull AFFIDAMENTO FAMILIARE SCHEDA DI RICOGNIZIONE DEGLI ASSETTI TERRITORIALI AN 2014 La presente scheda ha l'obiettivo di rilevare gli attuali assetti organizzativi

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.

Dettagli

SERVIZI PER PERSONE CON PROBLEMI DI SALUTE MENTALE O DIPENDENZA

SERVIZI PER PERSONE CON PROBLEMI DI SALUTE MENTALE O DIPENDENZA SERVIZI PER PERSONE CON PROBLEMI DI SALUTE MENTALE O DIPENDENZA Servizio tossicodipendenze (Ser.T.) 10 Il Ser.T. dell Asl 2 Savonese si occupa della cura delle persone che hanno problemi di dipendenza

Dettagli

Il nursing riabilitativo nel Dipartimento di Salute Mentale. Docente: Paolo Barelli

Il nursing riabilitativo nel Dipartimento di Salute Mentale. Docente: Paolo Barelli Il nursing riabilitativo nel Dipartimento di Salute Mentale Docente: Paolo Barelli Day Hospital Centro Diurno CONTESTO Centro Salute Mentale: Ambulatori e Territorio SOCIALE Ospedale: Servizio Psichiatrico

Dettagli

Regolamento degli interventi educativi territoriali per i minori con disabilità

Regolamento degli interventi educativi territoriali per i minori con disabilità Regolamento degli interventi educativi territoriali per i minori con disabilità Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 35 del 07.07.2014 ed entrato in vigore il 01.10.2014 I 20099 Sesto

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT

CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT Pag.1 Pag.2 Sommario COS È IL SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE SAAT... 3 DESTINATARI DEL SERVIZIO... 3 I SERVIZI OFFERTI...

Dettagli

Le professioni sanitarie e sociali nell ASL di Bergamo. L Educatore Professionale. Mologni Dr.ssa Graziella Bergamo 14/04/2014

Le professioni sanitarie e sociali nell ASL di Bergamo. L Educatore Professionale. Mologni Dr.ssa Graziella Bergamo 14/04/2014 Le professioni sanitarie e sociali nell ASL di Bergamo L Educatore Professionale Mologni Dr.ssa Graziella Bergamo 14/04/2014 Cercasi Educatore Professionale (EP) hi é osa fa ome si forma Il profilo professionale

Dettagli

SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE

SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità

Dettagli

VADEMECUM PER L INSEGNANTE DI SOSTEGNO

VADEMECUM PER L INSEGNANTE DI SOSTEGNO VADEMECUM PER L INSEGNANTE DI SOSTEGNO a cura di Irene Baratella Funzione Strumentale per l Integrazione dell I.C. B. Bizio di Longare (VI) - a.s. 2006-2007 aggiornato dalle Funzioni Strumentali delle

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

Vademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe

Vademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe Vademecum per il sostegno Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe Gli strumenti della programmazione DIAGNOSI FUNZIONALE: descrive la situazione clinicofunzionale dello stato

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA. Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015

ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA. Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015 Regione Campania ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA di TEANO Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015 GUIDA AI SERVIZI OSPEDALE DI COMUNITÀ DI TEANO (OdC) Premessa L Ospedale di Comunità di Teano è una struttura

Dettagli

guida ai servizi di psichiatria adulti

guida ai servizi di psichiatria adulti Dipartimento di Salute Mentale guida ai servizi di psichiatria adulti del Dipartimento di Salute Mentale Copia Prodotta Internamente dal Servizio Informazione e Comunicazione Ausl Imola Luglio 2005 Suggerimenti,

Dettagli

Diogene manca il sottotitolo. Via Brambilla 8/10, 20128 - Milano progetto.diogene@casadellacarita.org www.novomillennio.it

Diogene manca il sottotitolo. Via Brambilla 8/10, 20128 - Milano progetto.diogene@casadellacarita.org www.novomillennio.it Diogene manca il sottotitolo Via Brambilla 8/10, 20128 - Milano progetto.diogene@casadellacarita.org www.novomillennio.it Chi siamo Novo Millennio Società Cooperativa Sociale-Onlus in collaborazione con

Dettagli

Terapia del dolore e cure palliative

Terapia del dolore e cure palliative Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.

Dettagli

Deliberazione legislativa n. 87/2014 2. Art. 1 Finalità

Deliberazione legislativa n. 87/2014 2. Art. 1 Finalità Deliberazione legislativa n. 87/2014 2 Art. 1 Finalità 1. La Regione Emilia-Romagna riconosce e promuove, nell ambito delle politiche del welfare, la cura familiare e la solidarietà come beni sociali,

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

PROGETTO PERSONA. BANCO POPOLARE Funzione Welfare Ufficio Assistenza. CENTRO POLIFUNZIONALE DON CALABRIA Verona. in collaborazione con.

PROGETTO PERSONA. BANCO POPOLARE Funzione Welfare Ufficio Assistenza. CENTRO POLIFUNZIONALE DON CALABRIA Verona. in collaborazione con. PROGETTO PERSONA BANCO POPOLARE Funzione Welfare Ufficio Assistenza in collaborazione con CENTRO POLIFUNZIONALE DON CALABRIA Verona Dicembre 2011 Il benessere aziendale parte dal benessere individuale

Dettagli

Fondazione Santa Chiara Centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus

Fondazione Santa Chiara Centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus Carta dei Servizi RSA aperta Fondazione Santa Chiara Centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus 1 INDICE Destinatari p. 3 Descrizione dell unità d offerta p. 3 Modalità di erogazione delle prestazioni

Dettagli

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia

Dettagli

Per favorire la continuità educativo didattica nel momento del passaggio da un

Per favorire la continuità educativo didattica nel momento del passaggio da un PROGETTO PONTE TRA ORDINI DI SCUOLA Per favorire la continuità educativo didattica nel momento del passaggio da un ordine di scuola ad un altro, si elabora un progetto ponte, sul modello di quello sottoelencato.

Dettagli

Regolamento Servizio Assistenza Domiciliare Minori Premessa

Regolamento Servizio Assistenza Domiciliare Minori Premessa Regolamento Servizio Assistenza Domiciliare Minori Premessa A seguito della stesura del protocollo operativo, approvato dal Direttivo della Comunità Montana Valle Seriana Superiore con Delibera n. 27 del

Dettagli

Dipartimento di Salute Mentale

Dipartimento di Salute Mentale Dipartimento di Salute Mentale UO DI PSICHIATRIA E NEUROPSICHIATRIA Direttore: Dr. Vincenzo Zindato UO DI PSICHIATRIA Il CPS è il Servizio che si occupa della prevenzione, della cura e della riabilitazione

Dettagli

Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008

Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008 Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008 TRE PERPLESSITA 1. LA NORMATIVA 2. LA COMPETENZA 3. LE REALI RISORSE SUL TERRITORIO SCOPRIAMO

Dettagli

So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico

So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico Via Montecassino, 8 Monza sostare-con-voi@novomillennio.it innovazione@novomillennio.it Chi siamo So-stare Con Voi Inserimento

Dettagli

Corsi di avviamento allo sport

Corsi di avviamento allo sport Regolamento dei Corsi di avviamento allo sport di cui all art. 7 della Convenzione Quadro CIP INAIL La collaborazione attiva da molti anni tra il CIP e l INAIL, riconfermata con la sottoscrizione del nuovo

Dettagli

Scuola di Specializzazione in Psichiatria. Libretto Diario

Scuola di Specializzazione in Psichiatria. Libretto Diario Scuola di Specializzazione in Psichiatria Dott./Dott.ssa N Matr.. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA Facoltà di Medicina e Chirurgia Scuola di Specializzazione in Psichiatria Libretto Diario Dott./Dott.ssa

Dettagli

ASL FG DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE CENTRO SALUTE MENTALE DI MANFREDONIA

ASL FG DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE CENTRO SALUTE MENTALE DI MANFREDONIA ASL FG DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE CENTRO SALUTE MENTALE DI MANFREDONIA IL CASE MANAGEMENT: UN MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA CURA DEL PAZIENTE PSICHIATRICO La presa in carico e la pianificazione Dott.ssa

Dettagli

(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE

(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE (Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n.35 del 28/09/2011 Art. 1 Oggetto L affido familiare

Dettagli

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione

Dettagli

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,

Dettagli

Attuali percorsi e prospettive future nei trattamenti integrati

Attuali percorsi e prospettive future nei trattamenti integrati CONVEGNO ALCOLOGIA 22 Novembre 2013 "ALCOLOGIA MODERNA. ATTUALI TREND DI CONSUMO E PERCORSI TERAPEUTICO-RIABILITATIVI Attuali percorsi e prospettive future nei trattamenti integrati Intervento a cura di:

Dettagli

PROCEDURA GESTIONE CENTRI RESIDENZIALI PER ANZIANI

PROCEDURA GESTIONE CENTRI RESIDENZIALI PER ANZIANI titolo documento PROCEDURA GESTIONE CENTRI RESIDENZIALI PER ANZIANI SCOPO e CAMPO DI APPLICAZIONE Lo scopo della presente procedura è di definire le modalità con cui la Cooperativa Promozione Lavoro gestisce

Dettagli

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA

REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA Allegato B II annualità Progetto Sostegno alla genitorialità - Distretto di Carbonia REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA - Con D.G.R. n. 40/09 del

Dettagli

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DISABILI ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A.COSTA Scuola dell infanzia G.B.Guarini Scuole primarie A.Costa G.B.Guarini A.Manzoni Scuola Secondaria di I grado M.M.Boiardo - Sezione Ospedaliera Sede: Via Previati, 31

Dettagli

CENTRI SEMIRESIDENZIALI PER DISABILI ADULTI

CENTRI SEMIRESIDENZIALI PER DISABILI ADULTI CENTRI SEMIRESIDENZIALI PER DISABILI ADULTI 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Disabilità 5. Macrotipologia LIVEAS Centri Residenziali

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA ASL / PEDIATRI DI FAMIGLIA / UFFICIO SCOLATICO PROVINCIALE

PROTOCOLLO D INTESA ASL / PEDIATRI DI FAMIGLIA / UFFICIO SCOLATICO PROVINCIALE Pediatri di Famiglia ASL Monza e Brianza PROTOCOLLO D INTESA ASL / PEDIATRI DI FAMIGLIA / UFFICIO SCOLATICO PROVINCIALE PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI IN AMBITO SCOLASTICO Monza - Luglio 2009 1. PREMESSA

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE

LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE Allegato 4 AREA CULTURA DEMOGRAFICI SERVIZI SOCIALI COMUNE DI CARLOFORTE PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS UFFICIO SERVIZI SOCIALI LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS)

Dettagli

Autismo in età adulta: bisogni, interventi e servizi

Autismo in età adulta: bisogni, interventi e servizi Autismo in età adulta: bisogni, interventi e servizi Seminario Regionale 27-28 gennaio 2011 Facoltà di Psicologia Piazza A. Moro, 90 Cesena La presa in carico dell adulto con autismo: un modello di intervento

Dettagli

FAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013

FAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto

Dettagli

un servizio residenziale rivolto a minori Sino ad un massimo di nove minori interventi educativi I progetti individualizzati fondati

un servizio residenziale rivolto a minori Sino ad un massimo di nove minori interventi educativi I progetti individualizzati fondati un servizio residenziale rivolto a minori che rivelano il bisogno di un progetto individualizzato, a carattere residenziale, per tutelare il loro sviluppo psicologico e sociale. Anche attraverso brevi

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

ACCORDI OPERATIVI MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DIPARTIMENTO GIUSTIZIA MINORILE. Dipartimento Dipendenze Patologiche Ser.T. Carceri S.s.

ACCORDI OPERATIVI MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DIPARTIMENTO GIUSTIZIA MINORILE. Dipartimento Dipendenze Patologiche Ser.T. Carceri S.s. MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DIPARTIMENTO GIUSTIZIA MINORILE ISTITUTO PENALE PER MINORENNI Cesare Beccaria Dipartimento Dipendenze Patologiche Ser.T. Carceri S.s. Minori ACCORDI OPERATIVI IN MERITO AGLI INTERVENTI

Dettagli

Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer

Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer Giornate Mediche Fiorentine Firenze, 2 3 dicembre 2011 Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer Manlio Matera Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Atti di indirizzo della Regione

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE ASSISTENZA RIABILITATIVA PSICHIATRICA DOMICILIARE E TERRITORIALE ASSICURATA DAL PRIVATO ISTITUZIONALMENTE ACCREDITATO

REGOLAMENTO REGIONALE ASSISTENZA RIABILITATIVA PSICHIATRICA DOMICILIARE E TERRITORIALE ASSICURATA DAL PRIVATO ISTITUZIONALMENTE ACCREDITATO REGOLAMENTO REGIONALE ASSISTENZA RIABILITATIVA PSICHIATRICA DOMICILIARE E TERRITORIALE ASSICURATA DAL PRIVATO ISTITUZIONALMENTE ACCREDITATO Il presente regolamento si compone di n. 6 pagine, compresa la

Dettagli

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di:

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di: Comune Capofila Aalatri PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000 Comuni di: Acuto, Alatri, Anagni, Collepardo, Filettino, Fiuggi, Guarcino, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola, Torre Cajetani,Trevi nel Lazio,

Dettagli

RESIDENZA SANITARIA PSICHIATRICA E CENTRO DIURNO PSICHIATRICO STELLA CARPI

RESIDENZA SANITARIA PSICHIATRICA E CENTRO DIURNO PSICHIATRICO STELLA CARPI RESIDENZA SANITARIA PSICHIATRICA E CENTRO DIURNO PSICHIATRICO STELLA CARPI CARPI (MO) Via 3 Febbraio 1831, N 9 Tel. 059/682774 e Fax. 059/684575 e-mail: residenza.stella@stellacarpi.it CARTA DEI SERVIZI

Dettagli

Badanti e Assistenti Familiari Specializzati

Badanti e Assistenti Familiari Specializzati Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati

Dettagli

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE LA GESTIONE ATTUALE 1 LA GESTIONE INTEGRATA 2 specialisti famiglia e associazioni centro diabetologico centro diabetologico medico di base medico di base persona con diabete specialisti famiglia e associazioni

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

Percorso assistenziale integrato per il paziente fumatore nell Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Firenze

Percorso assistenziale integrato per il paziente fumatore nell Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Firenze Percorso assistenziale integrato per il paziente fumatore nell Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Firenze S. Nutini, S. Checcacci, R. Abbate, A. Corrado, A. Morettini, C. Nozzoli, C. Neri Azienda

Dettagli

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema

Dettagli

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE Premessa L affidamento etero-familiare consiste nell inserire un minore in un nucleo familiare diverso da quello originario per un tempo determinato. È un esperienza di accoglienza

Dettagli

SER.T SERVIZIO PUBBLICO PER LE TOSSICODIPENDENZE

SER.T SERVIZIO PUBBLICO PER LE TOSSICODIPENDENZE SER.T SERVIZIO PUBBLICO PER LE T.U. 309/90 e L.n.49/06 Prov.to30/10/07 (Conferenza stato/regioni) D.M.S. 444/90 e LR n.22/02 con relativi decreti Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli

Dettagli

Prof. Tarcisio Niglio CURE PALLIATIVE

Prof. Tarcisio Niglio CURE PALLIATIVE Prof. Tarcisio Niglio Anno Accademico 2012-2013 Corso Triennale in Scienze Infermieristiche III anno 2 semestre CURE PALLIATIVE Troverete copia di queste diapositive nel sito internet: www.tarcisio.net

Dettagli

Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP.

Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP. Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP Erica Andreotti ASEOP ONLUS ASSOCIAZIONE SOSTEGNO EMATOLOGIA ONCOLOGIA PEDIATRICA ASEOP

Dettagli

Facilitare, per quanto possibile, i contatti fra lo studente e la scuola italiana.

Facilitare, per quanto possibile, i contatti fra lo studente e la scuola italiana. Liceo Scientifico Statale Piero Gobetti di Torino Mobilità degli Studenti - Regolamento d Istituto a.s. 2015/16 Il documento presente si rivolge ai Genitori, agli Studenti e ai Docenti e costituisce norma,

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

Il Trattamento delle dipendenze alcoliche dal medico di famiglia alle strutture specialistiche

Il Trattamento delle dipendenze alcoliche dal medico di famiglia alle strutture specialistiche Il Trattamento delle dipendenze alcoliche dal medico di famiglia alle strutture specialistiche PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE PER LA DIPENDENZA DA ALCOOL 22/05/2015 Elena Bruno, Cristina

Dettagli

SERVIZIO DI PSICOLOGIA CLINICA E COUNSELING

SERVIZIO DI PSICOLOGIA CLINICA E COUNSELING SERVIZIO DI PSICOLOGIA CLINICA E COUNSELING PER STUDENTI E PERSONALE LUMSA Il Servizio di Psicologia clinica nasce dalla collaborazione scientifica tra il Corso di laurea in Psicologia della LUMSA e il

Dettagli

La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi

La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi Psicologia psicoterapia Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2002-2004 Psicologia Psichiatria

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA PREMESSA L Istituto opera con particolare attenzione per l integrazione degli alunni disabili, favorendo la socializzazione, l acquisizione di autonomia

Dettagli

SERVIZI PER L AUTONOMIA DELLA PERSONA DISABILE

SERVIZI PER L AUTONOMIA DELLA PERSONA DISABILE SERVIZI PER L AUTONOMIA DELLA PERSONA DISABILE Sportello di informazioni sulla disabilità 4 È un servizio promosso dalle associazioni Abc-Liguria e Dopodomani Onlus per dare informazioni ed indicazioni

Dettagli

PCO INSERIMENTO IN CENTRO DIURNO

PCO INSERIMENTO IN CENTRO DIURNO PCO INSERIMENTO IN CENTRO DIURNO Edizione 2009 INSERIMENTI IN CENTRO DIURNO Il Centro Diurno è una struttura semiresidenziale con funzioni terapeutico riabilitative, collocata nel contesto territoriale.

Dettagli

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella Opuscolo informativo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale PDTA Mammella 1 Gentilissima Signora, lei è stata invitata ad eseguire esami di accertamento perché dopo aver visto l ultima mammografia

Dettagli

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA PROGETTO FAMIGLIE SOLIDALI 2012 S ommario Premessa 1. Il contesto 2. Finalità 3. Obiettivi specifici 4. Attività 5. Destinatari 6. Durata del progetto 7. Cronogramma 8.

Dettagli

La Psicologia clinica: prospettive in ambito penitenziario

La Psicologia clinica: prospettive in ambito penitenziario La Psicologia clinica: prospettive in ambito penitenziario Dott.ssa Silvia Monauni Psicologa Psicoterapeuta Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche Ausl di Reggio Emilia Nel CEP (Comitato

Dettagli

Premessa Riferimenti normativi Attività socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria

Premessa Riferimenti normativi Attività socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria PAGINA 1 DI 5 ALLEGATO A Attività socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria e prestazioni sanitarie a rilevanza sociale della Società della Salute Zona Pisana Premessa La Società della Salute Zona

Dettagli

DAL CASE MANAGER AL CARE MANAGER. Infermiera care manager in medicina interna Derossi Valentina

DAL CASE MANAGER AL CARE MANAGER. Infermiera care manager in medicina interna Derossi Valentina DAL CASE MANAGER AL CARE MANAGER Infermiera care manager in medicina interna Derossi Valentina La nostra storia inizia MARZO 2007 L infermiere CASE Manager in Medicina Interna (PROGETTO FLORENCE) CASE

Dettagli

Resoconto della Giornata di Studio organizzata da AIRIPA sezione Lombardia

Resoconto della Giornata di Studio organizzata da AIRIPA sezione Lombardia Resoconto della Giornata di Studio organizzata da AIRIPA sezione Lombardia Venerdì 7 Ottobre 2011 a Milano, AIRIPA sezione Lombardia ha organizzato una giornata di studio sull applicazione della legge

Dettagli

di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare

di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare Servizio di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare Associazione italiana per l educazione demografica Sezione di Roma Scopo del servizio è offrire consulenza legale su tutte le

Dettagli

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è promuovere un processo di cambiamento

Dettagli