Tema Gestione documentale Dematerializzazione delle tesi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tema Gestione documentale Dematerializzazione delle tesi"

Transcript

1 Tema Gestione documentale Dematerializzazione delle tesi Rapporto per Tavolo Tecnico 17/02/2011 I risultati della rilevazione effettuata Maria Guercio, Stefano Palagiano Premessa e principali nodi critici rilevati Le strategie messe in atto dalle Università oggetto della rilevazione sui processi di formazione, gestione e conservazione dei documenti in forma di dissertazione scientifica (tesi di laurea, di dottorato e prodotti della ricerca scientifica) evidenziano una notevole difformità di approcci e rende esplicita la necessità di individuare pratiche uniformi e coerenti, soprattutto in relazione ad alcuni nodi organizzativi, giuridici e archivistici che un uso adeguato di strumenti tecnologici consentirebbe di affrontare migliorando significativamente le criticità logistiche e l accesso a materiali documentari di grande pregio e di rilevante valore giuridico. Questo primo rapporto costituisce una sintesi critica dei risultati emersi dalla somministrazione del questionario sulla gestione informatica delle tesi. Si precisa che hanno ad oggi risposto al questionario 15 Atenei rispetto ai 22 interpellati. Il questionario è stato inviato al gruppo iniziale di università ed enti aderenti, con l'obiettivo in prima battuta di raccogliere osservazioni, suggerimenti e integrazioni in merito alle domande che venivano poste. Una volta raccolte le osservazioni provenienti dalle Università, il questionario è stato aggiornato e inviato in forma ufficiale. In particolare, le domande miravano a investigare i temi legati alla formazione, gestione e conservazione delle tesi di laurea, di dottorato e dei prodotti della ricerca con la finalità, tra le altre, di raccogliere informazioni su eventuali policy o regolamenti interni, sugli strumenti (di fatto nessuno) utilizzati per gestire l'integrità, sui formati utilizzati, sugli schemi di metadati eventualmente adottati e sul loro rapporto con il set di metadati predisposto dalla CRUI. Si sono inoltre raccolte informazioni sull esistenza di depositi ad accesso aperto e sulle eventuali relazioni tra i sistemi documentari di natura archivistica e amministrativa e i depositi ad accesso aperto. Uno specifico spazio è stato dato anche all'analisi dei software che vengono attualmente utilizzati per la gestione informatica delle tesi e all'indagine sulle iniziative eventualmente avviate dagli Atenei in tema di conservazione a lungo termine di documenti digitali. Si è cercato infine di fare una stima approssimativa, di per sé problematica, relativa ai costi sostenuti in ordine alla digitalizzazione e conservazione delle tesi.

2 Uno degli aspetti più problematici è dato dalla complessità (nascosta) dell'oggetto trattato, un oggetto che può e deve essere considerato infatti da molteplici punti di vista. La definizione del valore della/e tesi dal punto di vista giuridico e la doppia natura (archivistica e biblioteconomica) sono certamente tra gli elementi più rilevanti in questo senso. In termini tecnici, numerosi sono gli aspetti che sarebbe utile, se non necessario, tenere in considerazione in particolare nel contesto delle tesi digitali: i principali sono gli strumenti di autorialità (le diverse tipologie di firma da adottare in ambiente digitale, anche se si è verificato che la tesi è quasi sempre sottoscritta solo dal docente), i formati idonei per la conservazione, i metadati descrittivi e di conservazione, l'integrazione con i sistemi di gestione documentale, le responsabilità in ordine alla gestione e conservazione. Gli aspetti relativi alla conservazione costituiscono un nodo di fondamentale importanza, in considerazione del fatto che le tesi sono documenti archivistici a conservazione permanente. Garantire attraverso gli opportuni strumenti la provenienza e l'autenticità, definire i flussi interni, le responsabilità e le modalità operative, valutare le necessità di interoperabilità con i depositi ad accesso aperto sono elementi centrali da prendere in considerazione negli sviluppi futuri. E altresì evidente che il nodo non dovrebbe essere affrontato mediante la moltiplicazione dei depositi digitali (istituzionali o archivistici) che le Università o i consorzi di riferimento si preparano a predisporre o hanno già sviluppato al loro interno per gestire tali servizi. Questa duplicazione è controproducente per molte ragioni: innanzitutto perché in una fase di scarsità di risorse conduce alla moltiplicazione non giustifica di soluzioni tecnologiche. In secondo luogo la frammentazione non conduce mai alla qualità dei servizi offerti. Eventualmente deve essere opportunamente considerato un sistema di deposito federato per alcune tipologie di fonti con i centri nazionali e regionali cui è affidato il deposito legale delle risorse digitali (ad esempio le biblioteche nazionali nel caso del deposito di tesi di dottorato). In questo ambito uno degli aspetti più rilevanti e complessi vi è certamente anche quello dell'accesso dei materiali in questione, anche con riferimento alla realtà operativa dei depositi istituzionali. Sono naturalmente da tenere in considerazione anche i nodi di natura amministrativa, giuridica e probatoria con attenzione ai problemi della provenienza, dell integrità e dell autenticità delle nuove fonti acquisite. E ad esempio da considerare con molta cautela, se non negativamente, la decisione di alcuni atenei di accettare le tesi in forma di CD: un primo passo verso la verifica di integrità mediante la gestione integrata dei processi che assicuri sin dalle prime fase della produzione della tesi o della dissertazione i dati rilevanti in termini di provenienza/autore o autori e di definizione di responsabilità..

3 Un ulteriore elemento di riflessione è dato dall'opportunità di arrivare ad una normalizzazione redazionale delle tesi: esistono a tal proposito i risultati del gruppo di lavoro dell'università di Padova, gruppo costituito da bibliotecari e archivisti (gruppo di lavoro Tesi, risultati del 2004), orientato all'individuazione degli elementi qualificanti della tesi, in ordine alla sua produzione, identificazione, presentazione (es dati/metadati identificativi come numero matricola- cognome/nome studente- nome file- file unico o file plurimi- abstract). Sempre in questo contesto, possono acquisire importanza anche l'aspetto estrinseco della tesi (modalità di redazione, formato etc.) e le garanzie di autenticità (formalità legate alla presenza di un formulario di presentazione, oltre al nodo della sottoscrizione). Un punto di osservazione privilegiato è costituito dalle tesi di dottorato, anche alla luce delle possibilità offerte da questa particolare tipologia di documento, su cui si sono finora concentrate maggiormente alcune iniziative a livello nazionale. In particolare, le linee guida per il deposito delle tesi di dottorato negli archivi aperti elaborate dal gruppo Open Access della CRUI e in particolare il set di metadati predisposto in quest'ambito costituiscono dei punti di riferimento imprescindibili nel settore. Lo schema di metadati CRUI è sembrato un buon punto di partenza soprattutto per valutare come e sulla base di quali elementi questo set di metadati potesse essere integrato. La Commissione Biblioteche della CRUI ha in particolare elaborato alcuni importanti strumenti: le Linee guida per l accesso aperto alle tesi di dottorato (novembre 2007) contengono una serie di raccomandazioni affinché gli Atenei adottino soluzioni simili e coerenti nella raccolta ed esposizione dei materiali. Le linee guida raccomandano la modifica dei bandi e dei regolamenti per i dottorati di ricerca, l archiviazione delle tesi nell archivio aperto dell ateneo e forniscono una serie di indicazioni per quanto riguarda il diritto d autore (utilizzo di materiale di terzi ma anche e soprattutto i diritti del dottorando), i metadati e i formati di consegna in vista della conservazione a lungo termine. Inoltre, le Linee guida per gli archivi istituzionali (aprile 2009) raccomandano che ogni ateneo si doti di un archivio istituzionale ad accesso aperto che documenti la produzione scientifica delle università. La sperimentazione sulle tesi di dottorato si avvale quindi di una serie di strumenti già disponibili e può contare sull'esistenza di importanti progetti come Magazzini Digitali sviluppato dalla Biblioteca nazionale di Firenze in collaborazione con la Fondazione Rinascimento digitale. Si ritiene comunque che il tema della produzione di dissertazioni scientifiche a vario livelli e per diverse finalità debba essere affrontato tenendo presente le necessità e opportunità della gestione documentale con particolare riferimento alle esigenze di gestione e verifica di integrità e autenticità, di identificazione precoce e coerente dei metadati, di conservazione a lungo termine e di

4 integrazione con i sistemi di registrazione e repertori azione già in uso presso gli atenei. Si fa qui, ad esempio, riferimento all uso di sistemi di registrazione protocollo che, ai sensi del dpcm 30 marzo 2009, costituiscono uno degli strumenti per l opponibilità a terzi dei riferimenti temporali dei documenti digitali.

5 Le risposte del questionario 1) L'Ente ha definito regolamenti, normativa interna o policy specifiche in merito alla formazione, gestione e conservazione di tutti i documenti che abbiano la forma della dissertazione scientifica (tesi di laurea, tesi di dottorato, prodotti della ricerca scientifica)? Dalle risposte ottenute emerge che la maggioranza delle Università (9 su 15) ha lavorato alla definizione di specifici regolamenti, che identificano i vari livelli di gestione sia per le tesi di dottorato che per le tesi di laurea. Per ciò che riguarda le tesi di dottorato i Regolamenti esistenti sono stati ove necessario integrati alla luce delle esigenze legate al deposito nell'archivio istituzionale di Ateneo ad accesso aperto. Per quanto riguarda le tesi di laurea la gestione è stata generalmente lasciata in capo alle singole Facoltà o Corsi di Laurea. Maggiore attenzione è stata data alle attività di consegna in un contesto volto ad una complessiva digitalizzazione dell'intera fase, anche nell'ottica di una progressiva automazione del processo di acquisizione del documento all'interno del sistema. 2) L'Ente ha definito flussi di lavoro specifici in merito alle varie fasi di vita dei documenti sopraindicati? (se disponibile, specificare) Dalle risposte ottenute emerge una grande attenzione alla definizione di workflow specifici, riguardanti sia le tesi di laurea che di dottorato. Vi sono casi di flussi particolarmente strutturati la cui definizione ha permesso di integrare applicativi diversi dedicati ad altrettante fasi di vita dei documenti in oggetto. La strutturazione di workflow anche particolarmente complessi è necessaria in rapporto a oggetti documentari dalla molteplice natura e valenza. 3) Sono state definite responsabilità specifiche in merito alle varie fasi (formazione, gestione e conservazione) di gestione dei documenti in oggetto? (se disponibile, specificare)

6 Le riflessioni svolte dai vari Atenei su questo punto richiamano quelle svolte in merito al punto precedente. Le responsabilità in ordine alla gestione dei documenti in oggetto risulta ripartita tra soggetti diversi, secondo le varie fasi del workflow documentale e in base anche alla diversa valenza (amministrativa, probatorio/giuridica e scientifica) rivestita dal documento. L'intero workflow documentale (in particolare per quanto riguarda l'oggetto tesi di dottorato) è caratterizzato dal concorso di una pluralità di attori dalle competenze estremamente diversificate. 4) In quale formato tali documenti vengono acquisiti? Cartaceo, digitale o entrambi? In una fase tipicamente di transizione come l'attuale, permane la coesistenza dei due formati. Questo processo di passaggio sta però giungendo alle battute finali, poichè una buona parte di Atenei ha potuto definire termini temporali precisi a partire dai quali l'acquisizione sarà soltanto in formato digitale. 5) Nel caso del digitale, è stato definito un formato di acquisizione standard? (es: pdf,...) Quasi tutti gli Atenei hanno definito in modo chiaro un formato standard di acquisizione degli oggetti documentali. La scelta unanime del PDF, e in alcuni casi del PDF/A, è in linea con le più recenti valutazioni in merito alle politiche adeguate per la conservazione a lungo termine. 6) Nel caso del mantenimento del cartaceo insieme al digitale, quale ruolo viene dato alle due tipologie (cartaceo e digitale)? Quale dei due è l'originale? Nel caso di originale digitale come si identificano le persone che intervengono nel processo (ad esempio studente, relatore, etc.)? La qualità di originale rimane attributo del cartaceo nella stragrande maggioranza dei casi. Laddove il digitale assume valore di originale si riscontra anche uno sviluppo di un sistema affidabile di autenticazione degli accessi (ad esempio Shibboleth).

7 7) Come si gestisce l'integrità? (ad esempio si utilizza la firma digitale o si ricorre a forme di sigillo elettronico?) Solo in pochi casi si è provveduto a definire politiche specifiche a garanzia e tutela dell'integrità del documento. Quello relativo all'integrità e soprattutto agli strumenti per perseguire questo fine rappresenta un nodo di fondamentale importanza e difficile soluzione. Le strategie sinora adottate vanno dal calcolo un hash del file alla verifica del checksum del file originale sino alla definizione e valorizzazione del sistema informatico quale garante dell'integrità del documento. 8) Nell'ambito del processo di acquisizione dei documenti in oggetto, è stato definito un set di metadati specifici per agevolare il processo di (auto-)archiviazione all'interno di un sistema di gestione documentale specifico? La maggioranza delle Università ha aderito al set di metadati già definito dalle linee guida CRUI per l'oggetto tesi di dottorato. Quanto alla specifica tipologia delle tesi di laurea, esistono in più Atenei gruppi di lavoro sul tema oppure stanno finalizzando l'implementazione di un set di metadati specifico. I metadati in via di definizione presso i gruppi di lavoro delle Università del Salento e Ferrara tengono conto della doppia natura, archivistica e biblioteconomica, dell'oggetto tesi. L'Università di Padova ha definito un set di metadati all'interno dell'archivio istituzionale ad accesso aperto, che partendo dal nucleo simple Dublin Core lo integra con altri elementi. 9) Nel caso dell'oggetto "tesi di dottorato", tale set di metadati fa esclusivo riferimento alle linee guida CRUI o è stato definito un set di metadati integrativo o laternativo? Alcune Università hanno fatto la scelta di integrare il set di metadati CRUI con specifiche aggiuntive di vario tipo. Tali specifiche sono ad esempio orientate all'utilizzo di metadati tratti dai set "thesis.degree" e "dclib" o ispirati da esigenze locali. E' stata mantenuta aderenza alle indicazioni date dalla CRUI in particolare per non inficiare l'interoperabilità e la procedura di harvesting.

8 10) Come viene gestita e con quali strumenti la duplice natura archivisticobiblioteconomica dei documenti in oggetto? Nei casi in cui tale duplice natura non viene gestita si tende a privilegiare l'aspetto biblioteconomico dell'oggetto tesi. Negli altri casi (la maggior parte) in cui è stata affrontata la problematica della doppia natura si è pervenuti a soluzioni diverse in ordine alla gestione, conservazione e fruizione di questi prodotti. La gestione degli oggetti segue la definizione di specifiche responsabilità in ordine a precise fasi del workflow documentale. 11) Esistono in ateneo depositi ad accesso aperto? Nella maggioranza delle Università ci sono depositi ad accesso aperto. Le sperimentazioni più avanzate da questo punto di vista riguardano le Università di Bologna e Padova. Nel primo caso l'ateneo dispone di quattro depositi istituzionali differenziati per tipologie documentarie. Nel caso di Padova si registra l'esistenza di due distinti repository, uno dedicato alle tesi di dottorato e l'altro a tutte le altre categorie di tesi. 12) Quali software sono stati adottati per la gestione informatica delle tesi? (dettagliare le specifiche tecniche) I software adottati sono nella maggioranza dei casi soluzioni open source (DSpace o EPrints), oppure sviluppati all'interno dell'università stessa. 13) Esistono strumenti operativi per soddisfare le esigenze di interoperabilità tra i sistemi documentari di natura archivistica e amministrativa e i depositi ad accesso aperto? Il nodo dell'interoperabilità tra sistemi documentari diversi nella maggior parte dei casi non è stato ancora affrontato. Alcune Università hanno avviato gruppi di lavoro finalizzati all'analisi del problema (Torino, Ferrara e Catania). 14) Come si è operato per gestire il deposito legale delle tesi di dottorato presso le Biblioteche centrali, quali sono le metodologie e i criteri adottati?

9 La maggior parte delle Università adempie al deposito legale delle tesi di dottorato presso le Biblioteche centrali tramite harvesting automatico dei dati e dei metadati delle tesi di dottorato. La procedura avviene in modo da essere compatibile con il protocollo di interoperabilità OAI-PMH, secondo le raccomandazioni delle linee guida CRUI. Di una certa rilevanza il fatto che, secondo quanto segnalato dall'università di Milano Bicocca, le Biblioteche Nazionali "harvestano" anche i file delle tesi che nel repository sono sotto embargo. 15) Sono state definite modalità di fruizione? Le modalità di fruizione adottate tengono conto di numerosi fattori: eventuali restrizioni all'accesso (embrago della tesi, problematiche legate alla proprietà intellettuale) o fattori di ordine tecnologico (accesso solo per utenti autorizzati tramite un sistema di autenticazione). 16) In generale, l'ateneo ha avviato iniziative (anche in collaborazione con terzi) di conservazione a lungo termine di documenti digitali? Gli Atenei hanno in larga misura avviato iniziative, progetti di ricerca o collaborazioni per affrontare il nodo della conservazione a lungo termine dei documenti digitali. In molti casi le iniziative si sono indirizzate a specifiche tipologie documentarie, quali ad esempio i verbali d'esame. L'attenzione nei confronti di un tema così cruciale ha portato alla partecipazione/collaborazione a progetti nazionali e internazionali rilevanti, come PARER, Magazzini Digitali, InterPARES3. 17) Qualora l'ente abbia sostenuto costi per la digitalizzazione e conservazione delle tesi, si prega di indicare l'ammontare (approssimativo) dei costi per singola tesi distinguendo se possibile tra costi sostenuti per intervento diretto e costi per servizi esternalizzati. Uno degli elementi critici è quello della valutazione e definizione dei costi relativi alla digitalizzazione e conservazione degli oggetti. Rimane oggettivamente difficile quantificare con precisione i costi in un contesto che vede la maggior parte dei processi di digitalizzazione ancora ad una fase iniziale.

10 Numerosi ed estremamente diversificati sono gli elementi che vanno ad incidere su una valutazione della spesa complessiva. Nonostante ciò, le Università di Bologna e Catania hanno effettuato una stima in tal senso: - Università di Bologna - costo di gestione pari a circa 4 euro a tesi, - Università di Catania - costo di circa 30mila euro per l attivazione del servizio per il processo di dematerializzazione del flusso di gestione delle tesi di dottorato, il costo non comprende gli oneri relativi al personale.

U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I S A L E R N O

U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I S A L E R N O U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I S A L E R N O Regolamento per la gestione, tenuta e tutela delle tesi dell Università degli Studi Salerno INDICE CAPO I PRINCIPI, AMBITO DI APPLICAZIONE, DEFINIZIONI...

Dettagli

NOTIFICAZIONE E PUBBLICITÀ LEGALE DEGLI ATTI NELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DIGITALE

NOTIFICAZIONE E PUBBLICITÀ LEGALE DEGLI ATTI NELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DIGITALE Università degli Studi di Macerata NOTIFICAZIONE E PUBBLICITÀ LEGALE DEGLI ATTI NELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DIGITALE La società dell informazione e della conoscenza Tutte le organizzazioni, pubbliche

Dettagli

Unipi EPrints, l'archivio istituzionale dell'università di Pisa

Unipi EPrints, l'archivio istituzionale dell'università di Pisa DOPO BERLIN 3: POLITICHE DI ACCESSO APERTO ALLA LETTERATURA DI RICERCA Pisa, Aula magna della facoltà di Scienze politiche Giovedì 16 febbraio 2006, h. 15.00 Unipi EPrints, Barbara Pistoia bpistoia@dcci.unipi.it

Dettagli

R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta

R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale Servizio Segreteria della Giunta Disciplinare sull utilizzo della posta elettronica certificata

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

LE FIGURE PROFESSIONALI PER LA CONSERVAZIONE DEGLI ARCHIVI DIGITALI

LE FIGURE PROFESSIONALI PER LA CONSERVAZIONE DEGLI ARCHIVI DIGITALI LE FIGURE PROFESSIONALI PER LA CONSERVAZIONE DEGLI ARCHIVI DIGITALI ForumPA, 27 maggio 2015 Nuove regole tecniche per la conservazione digitale Le regole tecniche in materia di sistema di conservazione,

Dettagli

LA FORMAZIONE E LA CONSERVAZIONE DELLA MEMORIA DIGITALE

LA FORMAZIONE E LA CONSERVAZIONE DELLA MEMORIA DIGITALE Prof. Stefano Pigliapoco LA FORMAZIONE E LA CONSERVAZIONE DELLA MEMORIA DIGITALE ANAI, Cagliari 6 marzo 2006 s.pigliapoco@fastnet.it L Amministrazione Pubblica Digitale Il complesso delle norme di recente

Dettagli

Incontro dematerializzazione DURC 12 dicembre 2011

Incontro dematerializzazione DURC 12 dicembre 2011 Incontro dematerializzazione DURC 12 dicembre 2011 I vantaggi della dematerializzazione > Il termine dematerializzazione viene utilizzato per indicare la progressiva perdita di consistenza fisica degli

Dettagli

LA CONSERVAZIONE DELLA MEMORIA DIGITALE FIGURE PROFESSIONALI E RESPONSABILITÀ

LA CONSERVAZIONE DELLA MEMORIA DIGITALE FIGURE PROFESSIONALI E RESPONSABILITÀ LA CONSERVAZIONE DELLA MEMORIA DIGITALE FIGURE PROFESSIONALI E RESPONSABILITÀ ANAI Marche, 3 marzo 2015 [Art. 5, c. 3, DPCM 3/12/2013] - Le pubbliche amministrazioni realizzano i propri processi di conservazione

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1

Dettagli

Conservazione elettronica della fatturapa

Conservazione elettronica della fatturapa Conservazione elettronica della fatturapa Tanti i dubbi legati agli adempimenti amministrativi e in Unico 2015. Lo scorso 31.03.2015 si è realizzato il definitivo passaggio dalla fattura cartacea a quella

Dettagli

COMUNE DI PIEA Provincia di Asti

COMUNE DI PIEA Provincia di Asti COMUNE DI PIEA Provincia di Asti DECRETO DEL SINDACO N. 2 DEL 08 OTTOBRE 2015 OGGETTO: NOMINA RESPONSABILE DELLA GESTIONE DOCUMENTALE E DEL RESPONSABILE DELLA CONSERVAZIONE. IL SINDACO VISTI: il D.lgs

Dettagli

Il documento informatico nel Comune di Cuneo. Francesca Imperiale Settore Segreteria Generale Servizio Archivio Comune di Cuneo

Il documento informatico nel Comune di Cuneo. Francesca Imperiale Settore Segreteria Generale Servizio Archivio Comune di Cuneo Il documento informatico nel Comune di Cuneo Francesca Imperiale Settore Segreteria Generale Servizio Archivio Comune di Cuneo 1 Firma digitale e documento informatico L acquisizione della firma digitale

Dettagli

Software libero e riuso in un sistema di gestione documentale

Software libero e riuso in un sistema di gestione documentale Giorgetta Bonfiglio-Dosio Università degli Studi di Padova Software libero e riuso in un sistema di gestione documentale (Padova, 3 novembre 2010) GBD Che cos è un sistema? GALILEO GALILEI (1623) «Pluralità

Dettagli

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ; SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici

Dettagli

DPCM 31 OTTOBRE 2000 (G. U. 21.11.2000, SERIE GENERALE, N. 272) REGOLE TECNICHE PER IL PROTOCOLLO INFORMATICO DI CUI AL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA

DPCM 31 OTTOBRE 2000 (G. U. 21.11.2000, SERIE GENERALE, N. 272) REGOLE TECNICHE PER IL PROTOCOLLO INFORMATICO DI CUI AL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA DPCM 31 OTTOBRE 2000 (G. U. 21.11.2000, SERIE GENERALE, N. 272) REGOLE TECNICHE PER IL PROTOCOLLO INFORMATICO DI CUI AL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 OTTOBRE 1998, N. 428 TITOLO I AMBITO DI

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

Guida operativa per il versamento in conservazione dei documenti informatici gestiti nel sistema P.I.Tre

Guida operativa per il versamento in conservazione dei documenti informatici gestiti nel sistema P.I.Tre Guida operativa per il versamento in conservazione dei documenti informatici gestiti nel sistema P.I.Tre A cura dell Ufficio Beni archivistici, librari e Archivio provinciale della Soprintendenza per i

Dettagli

DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE

DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE 5512 25/06/2014 Identificativo Atto n. 497 DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE APPROVAZIONE DEL MODELLO UNICO PER LA PRESENTAZIONE DI ISTANZE DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE,

Dettagli

Gli elementi comunemente contenuti nella fattura, sia cartacea che elettronica, sono:

Gli elementi comunemente contenuti nella fattura, sia cartacea che elettronica, sono: Fattura elettronica: caratteristiche e vantaggi La legge per tutti.it Stefano Veltri Il recente decreto sviluppo ha modificato la disciplina sulla fattura elettronica, allo scopo di favorirne la diffusione.

Dettagli

Conservazione dei Documenti Digitali. 22 settembre 2015

Conservazione dei Documenti Digitali. 22 settembre 2015 Conservazione dei Documenti Digitali Enti aderenti al servizio 22 settembre 2015 Agenda 1. Integrazione Sistema/Servizio di conservazione 1.1 1.2 1.3 Costi Funzionalità implementate Supporto Utenze 2.

Dettagli

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale Scuola di Dottorato Il Codice dell Amministrazione Digitale: le origini Alberto Leoni Università IUAV di Venezia a.leoni1@stud.iuav.it 1. I Fondamenti Normativi: Scaletta di Intervento La Direttiva Europea

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

DEMATERIALIZZAZIONE Si può fare davvero Vi diciamo come

DEMATERIALIZZAZIONE Si può fare davvero Vi diciamo come DEMATERIALIZZAZIONE Si può fare davvero Vi diciamo come Quadro di riferimento e strumenti per la dematerializzazione Firenze 18 Novembre 2010 Andrea Furiosi I.S.S. Imaging System Service Direttore Commerciale

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

11 Azioni previste nel Programma di semplificazione 2011 1 Approvazione Agenda Normativa 2011 che prevede: Report di attuazione

11 Azioni previste nel Programma di semplificazione 2011 1 Approvazione Agenda Normativa 2011 che prevede: Report di attuazione 11 Azioni previste nel Programma di semplificazione 2011 1 Approvazione Agenda Normativa 2011 che prevede: Report di attuazione Approvata con delibera di Giunta regionale n. 744 del 28 Giugno 2011 Semplificazione

Dettagli

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori Codice Deontologico Approvato dall Assemblea Ordinaria dei Consorziati con Delibera del 28/09/2011 INDICE 1. Premessa 2. Destinatari 3. Scopo 4. Principii, doveri, responsabilità e modelli di comportamento

Dettagli

Offerta di convenzione per l attivazione dei servizi di fatturazione elettronica PA e conservazione sostitutiva della piattaforma Clapps.

Offerta di convenzione per l attivazione dei servizi di fatturazione elettronica PA e conservazione sostitutiva della piattaforma Clapps. Spett.le Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Alla cortese att.ne del Presidente Data: Protocollo: 2 Luglio 2014 OTEFEOA201407-1 Oggetto: Offerta di convenzione per l attivazione

Dettagli

FORMAZIONE AVANZATA IL CONSERVATORE DEI DOCUMENTI DIGITALI

FORMAZIONE AVANZATA IL CONSERVATORE DEI DOCUMENTI DIGITALI FORMAZIONE AVANZATA IL CONSERVATORE DEI DOCUMENTI DIGITALI 1. Premessa Con raccomandazione del 27/10/2011 - digitalizzazione e accessibilità dei contenuti culturali e sulla conservazione digitale - la

Dettagli

Linee guida per il Comitato Tecnico Operativo 1

Linee guida per il Comitato Tecnico Operativo 1 Linee guida per il Comitato Tecnico Operativo 1 Introduzione Questo documento intende costituire una guida per i membri del Comitato Tecnico Operativo (CTO) del CIBER nello svolgimento delle loro attività.

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

Roma,.. Spett.le. Società Cooperativa EDP La Traccia. Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT)

Roma,.. Spett.le. Società Cooperativa EDP La Traccia. Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT) Roma,.. Spett.le Società Cooperativa EDP La Traccia Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT) Oggetto : Contratto per la fornitura di servizi relativi alla Survey Registro Italiano delle Biopsie Renali.

Dettagli

CAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto

CAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto 1 REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITA INTERNA PER LA COPERTURA DEI POSTI VACANTI DI PROFESSORE ORDINARIO, DI PROFESSORE ASSOCIATO E DI RICERCATORE, AI SENSI

Dettagli

DOCUMENTI INFORMATICI, POSTA CERTIFICATA E DEMATERIALIZZAZIONE

DOCUMENTI INFORMATICI, POSTA CERTIFICATA E DEMATERIALIZZAZIONE Prof. Stefano Pigliapoco DOCUMENTI INFORMATICI, POSTA CERTIFICATA E DEMATERIALIZZAZIONE s.pigliapoco@unimc.it Codice dell amministrazione digitale Il codice dell amministrazione digitale (Co.A.Di.) è contenuto

Dettagli

PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA

PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA Approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 26/06/2013 1 Indice 1. Modalità di trattamento dei reclami... 3 2. Registro dei reclami... 5 3.

Dettagli

DISCIPLINARE PER LA STIPULAZIONE DEI CONTRATTI IN MODALITÀ ELETTRONICA

DISCIPLINARE PER LA STIPULAZIONE DEI CONTRATTI IN MODALITÀ ELETTRONICA DISCIPLINARE PER LA STIPULAZIONE DEI CONTRATTI IN MODALITÀ ELETTRONICA Approvato con Delibera di GC n. 133 del 10 luglio 2014 C O M U N E D I C O L L E F E R R O Provincia di Roma DISCIPLINARE PER LA STIPULAZIONE

Dettagli

La Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze

La Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze La Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze 1 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria ESAME DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE PRIMA PROVA SCRITTA DEL 22 giugno 2011 SETTORE DELL INFORMAZIONE Tema n. 1 Il candidato sviluppi un analisi critica e discuta

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Dai sistemi documentari al knowledge management: un'opportunità per la pubblica amministrazione

Dai sistemi documentari al knowledge management: un'opportunità per la pubblica amministrazione Dai sistemi documentari al knowledge management: un'opportunità per la pubblica amministrazione Reingegnerizzazione dei sistemi documentari e knowledge management Paola Montironi Quadro di riferimento

Dettagli

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Comune di Nembro Progetti dematerializzazione del Comune di Bergamo 26/092011 Finalità e caratteristiche

Dettagli

Manuale per la gestione del protocollo, dei flussi documentali e degli archivi

Manuale per la gestione del protocollo, dei flussi documentali e degli archivi COMUNE DI COMO Servizio Archivio e Protocollo Manuale per la gestione del protocollo, dei flussi documentali e degli archivi (Artt. 3 e 5 DPCM 31 ottobre 2000) Allegato n. 18 Piano di conservazione Conservazione

Dettagli

Il Gruppo di lavoro ha articolato l operazione in fasi:

Il Gruppo di lavoro ha articolato l operazione in fasi: La Camera dei deputati è stata tra le prime istituzioni italiane a realizzare, nella seconda metà degli anni novanta, una versione del proprio sito che, riferita ai tempi, poteva definirsi accessibile.

Dettagli

PIANO PER LA SICUREZZA DEI DOCUMENTI INFORMATICI

PIANO PER LA SICUREZZA DEI DOCUMENTI INFORMATICI COMUNE DI SANTO STEFANO LODIGIANO PROVINCIA DI LODI PIANO PER LA SICUREZZA DEI DOCUMENTI INFORMATICI Allegato 1) al Manuale di gestione APPROVATO CON ATTO DI G.C. N. 96 DEL 28.12.2015 PIANO PER LA SICUREZZA

Dettagli

STATO MAGGIORE DELLA DIFESA

STATO MAGGIORE DELLA DIFESA STATO MAGGIORE DELLA DIFESA Linee guida applicative del Sistema di misurazione e valutazione della Performance del Personale Civile delle aree funzionali della Difesa 1. Premessa In data 01/01/2016, è

Dettagli

CitySoftware PROTOCOLLO. Info-Mark srl

CitySoftware PROTOCOLLO. Info-Mark srl CitySoftware PROTOCOLLO Info-Mark srl Via Rivoli, 5/1 16128 GENOVA Tel. 010/591145 Fax 010/591164 Sito internet: www.info-mark.it e-mail Info-Mark@Info-Mark.it SISTEMA DI PROTOCOLLAZIONE AUTOMATICA Realizzato

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi

Dettagli

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI Allegato n. 6 PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI 1. Composizione del piano Il piano di conservazione oltre che dai seguenti articoli è composto anche dal quadro di classificazione (Titolario), dal massimario

Dettagli

C4B Doc. Gestione Documentale, permette di. organizzare l archiviazione e, la gestione dei documenti

C4B Doc. Gestione Documentale, permette di. organizzare l archiviazione e, la gestione dei documenti C4B Doc La Gestione Documentale, permette di CLOUD4BUSINESS SRL organizzare l archiviazione e, la gestione dei documenti o, di altri contenuti aziendali, su apposite piattaforme software per avere i documenti

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Edok Srl. FatturaPA Light. Servizio di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Brochure del servizio

Edok Srl. FatturaPA Light. Servizio di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Brochure del servizio Edok Srl FatturaPA Light Servizio di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione Brochure del servizio Fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione LA FATTURAPA La FatturaPA

Dettagli

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 RISOLUZIONE N. 81/E Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 OGGETTO: Interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Comunicazione del luogo di conservazione in modalità elettronica dei

Dettagli

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei

Dettagli

FATTURAZIONE ELETTRONICA la soluzione cloud di OLIVETTI

FATTURAZIONE ELETTRONICA la soluzione cloud di OLIVETTI FATTURAZIONE ELETTRONICA la soluzione cloud di OLIVETTI Le tempistiche di implementazione del Decreto n.55 del 3 aprile 2013 (DL n.66 del 26 aprile 2014) 31 marzo 2015 6 giugno 2013 6 dicembre 2013 6 giugno

Dettagli

LE SOLUZIONI AXIOMA PER LE BANCHE. Acquisire, contabilizzare e archiviare in modo automatico i documenti dell'ufficio economato

LE SOLUZIONI AXIOMA PER LE BANCHE. Acquisire, contabilizzare e archiviare in modo automatico i documenti dell'ufficio economato LE SOLUZIONI AXIOMA PER LE BANCHE Acquisire, contabilizzare e archiviare in modo automatico i documenti dell'ufficio economato Come gestire in modo intelligente i documenti aziendali dell'area economato?

Dettagli

La Fatturazione elettronica

La Fatturazione elettronica La Fatturazione elettronica Audizione del Presidente e Amministratore Delegato di Sogei S.p.A. Ing. Cristiano Cannarsa Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria 3 Dicembre 2014 1 Quadro

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATICO E FIRME ELETTRONICHE, PAGAMENTI, LIBRI E SCRITTURE

DOCUMENTO INFORMATICO E FIRME ELETTRONICHE, PAGAMENTI, LIBRI E SCRITTURE DOCUMENTO INFORMATICO E FIRME ELETTRONICHE, PAGAMENTI, LIBRI E SCRITTURE Art 1 c. 1., q DEFINIZIONE DI DOCUMENTO INFORMATICO documento informatico: la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati

Dettagli

OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11 della legge n. 212 del 2000 conservazione elettronica dei titoli di acquisto di beni agevolati

OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11 della legge n. 212 del 2000 conservazione elettronica dei titoli di acquisto di beni agevolati RISOLUZIONE N. 52/E Roma, 17 giugno 2010 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11 della legge n. 212 del 2000 conservazione elettronica dei titoli di acquisto di beni agevolati

Dettagli

GLOSSARIO/DEFINIZIONI

GLOSSARIO/DEFINIZIONI ALLEGATO 1 GLOSSARIO/DEFINIZIONI 11 Indice 1 2 INTRODUZIONE... DEFINIZIONI... 12 1 INTRODUZIONE Di seguito si riporta il glossario dei termini contenuti nelle regole tecniche di cui all articolo 71 del

Dettagli

Tra cartaceo e digitale: gestione e conservazione degli archivi degli enti pubblici

Tra cartaceo e digitale: gestione e conservazione degli archivi degli enti pubblici Regione Toscana Direzione generale Organizzazione Tra cartaceo e digitale: gestione e conservazione degli archivi degli enti pubblici ANAI Marche Fermo, 28 novembre 2012 Ilaria Pescini PO Archivi e sistema

Dettagli

Gestione dei documenti e amministrazioni digitali Obblighi antichi e nuove scadenze. 2015 Maria Guercio Sapienza Università di Roma

Gestione dei documenti e amministrazioni digitali Obblighi antichi e nuove scadenze. 2015 Maria Guercio Sapienza Università di Roma Gestione dei documenti e amministrazioni digitali Obblighi antichi e nuove scadenze 2015 Maria Guercio Sapienza Università di Roma documenti e archivi nella legislazione italiana 1900-2000: un secolo di

Dettagli

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000)

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Ricerca veloce degli atti, archiviazione, fascicolazione ed inventario semplice e funzionale Collegamento tra protocolli tramite la gestione dei fascicoli e visualizzazione

Dettagli

PS_01 PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI DOCUMENTI E DELLE REGISTRAZIONI

PS_01 PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI DOCUMENTI E DELLE REGISTRAZIONI Pagina 1 di 8 PS_01 PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI DOCUMENTI E DELLE REGISTRAZIONI STATO DEL DOCUMENTO REV. PAR. PAG. MOTIVO DATA 00 - - Emissione documento 31.05.2013 Responsabile Area Servizi per la Didattica

Dettagli

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma

Dettagli

L archivio di impresa

L archivio di impresa L archivio di impresa Mariella Guercio Università degli studi di Urbino m.guercio@mclink.it Politecnico di Torino, 25 novembre 2011 premessa L archivistica è una disciplina della complessità, aperta, basata

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI PARTE I - Disposizioni generali... 2 ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Circolazione dei dati all'interno dell'università...

Dettagli

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

MANUALE DI CONSERVAZIONE

MANUALE DI CONSERVAZIONE AZIENDA DI SERVIZI ALLA PERSONA DI SPILIMBERGO Azienda pubblica di servizi alla persona ex L.r. 19/2003 Viale Barbacane, 19-33097 Spilimbergo PN Tel. 0427 2134 Fax 0427 41268 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO PAG. 1 J O B T I M E W F. Variazioni mensili al cartellino presenze. Versione 6.1. JOBTIME Work Flow

SCHEDA PRODOTTO PAG. 1 J O B T I M E W F. Variazioni mensili al cartellino presenze. Versione 6.1. JOBTIME Work Flow SCHEDA PRODOTTO PAG. 1 J O B T I M E W F Variazioni mensili al cartellino presenze Versione 6.1 SCHEDA PRODOTTO PAG. 2 INTRODUZIONE Il mercato degli applicativi informatici si sta consolidando sempre più

Dettagli

Pianificare la conservazione e lo scarto Presentazione del Massimario di selezione per gli archivi del personale

Pianificare la conservazione e lo scarto Presentazione del Massimario di selezione per gli archivi del personale Pianificare la conservazione e lo scarto Presentazione del Massimario di selezione per gli archivi del personale Monica Martignon 6ª Conferenza organizzativa degli archivi delle università italiane 1 Il

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 4 SETTEMBRE 2014 435/2014/A INDIVIDUAZIONE DEI DOCUMENTI SOGGETTI A REGISTRAZIONE PARTICOLARE, NONCHÉ DEI DOCUMENTI ANALOGICI ORIGINALI UNICI AI FINI DELLA LORO REGISTRAZIONE NEL SISTEMA

Dettagli

137/2015 Ottobre/13/2015 (*) Napoli 22 Ottobre 2015

137/2015 Ottobre/13/2015 (*) Napoli 22 Ottobre 2015 Redazione a cura della Commissione Comunicazione del CPO di Napoli 137/2015 Ottobre/13/2015 (*) Napoli 22 Ottobre 2015 Con la risoluzione 81/E del 25 settembre 2015, l Amministrazione Finanziaria ha fornito

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20

Dettagli

Allegato n. 13 Linee guida per la formazione e gestione dei fascicoli

Allegato n. 13 Linee guida per la formazione e gestione dei fascicoli Allegato n. 13 Linee guida per la formazione e gestione dei fascicoli Edizione 01/2014 - Rev. 01 1. La fascicolazione: descrizione e finalità. La fascicolazione è un attività strategica per la gestione

Dettagli

A chi è rivolta la FatturaPA

A chi è rivolta la FatturaPA A chi è rivolta la FatturaPA Tutti i fornitori che emettono fattura verso la Pubblica Amministrazione (anche sotto forma di nota o parcella) devono: produrre un documento in formato elettronico, denominato

Dettagli

Approfondimenti normativi sulla Firma Unica dei verbali d esame

Approfondimenti normativi sulla Firma Unica dei verbali d esame Redatto da: Giorgio Gagliardi (KION Spa) Verificato da: Approvato da: Giorgio Gagliardi (KION Spa) Distribuito a Alessandro Mecarelli (Libera Università degli Studi S.Pio V) : ) Codice doc.: KION_ASP_NORM

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

COMUNE DI ROTTOFRENO PROVINCIA DI PIACENZA PIANO DELLA PERFORMANCE SEGRETERIA E AFFARI ISTITUZIONALI III QUADRIMESTRE 2013

COMUNE DI ROTTOFRENO PROVINCIA DI PIACENZA PIANO DELLA PERFORMANCE SEGRETERIA E AFFARI ISTITUZIONALI III QUADRIMESTRE 2013 COMUNE DI ROTTOFRENO PROVINCIA DI PIACENZA PIANO DELLA PERFORMANCE SEGRETERIA E AFFARI ISTITUZIONALI III QUADRIMESTRE 2013 ATTIVITA ORDINARIA Attività di supporto amministrativo e istituzionale finalizzate

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

Fattura elettronica e conservazione

Fattura elettronica e conservazione Fattura elettronica e conservazione Maria Pia Giovannini Responsabile Area Regole, standard e guide tecniche Agenzia per l Italia Digitale Torino, 22 novembre 2013 1 Il contesto di riferimento Agenda digitale

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

IL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA

IL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA IL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA A. CUP: QUANDO INIZIA, QUANDO FINISCE E COME 1) Quando si chiede il CUP? Il Soggetto responsabile (ovvero titolare) deve chiedere il codice dopo

Dettagli

Nota informativa sulla Firma Grafometrica.

Nota informativa sulla Firma Grafometrica. Nota informativa sulla Firma Grafometrica. Documento predisposto da Intesa Sanpaolo Assicura S.p.A. ai sensi dell articolo 57 commi 1 e 3 del DPCM 22.2.2013, riguardante la firma elettronica avanzata.

Dettagli

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio

Dettagli

COMUNE DI CASAVATORE. Provincia di Napoli REGOLAMENTO DEL PORTALE INTERNET COMUNALE

COMUNE DI CASAVATORE. Provincia di Napoli REGOLAMENTO DEL PORTALE INTERNET COMUNALE COMUNE DI CASAVATORE Provincia di Napoli REGOLAMENTO DEL PORTALE INTERNET COMUNALE INDICE Articolo 1 Oggetto del regolamento e riferimenti normativi Articolo 2 Principi generali Articolo 3 Scopo del portale

Dettagli

Proposta operativa per l avvio delle procedure di rilevamento dell opinione degli studenti per l A.A. 2013-2014

Proposta operativa per l avvio delle procedure di rilevamento dell opinione degli studenti per l A.A. 2013-2014 Proposta operativa per l avvio delle procedure di rilevamento dell opinione degli studenti per l A.A. 2013-2014 Procedure di rilevamento dell opinione degli studenti A.A. 2013-2014 Testo aggiornato al

Dettagli

AVVISO SELEZIONE PER ASSISTENTI SOCIALI SUPERVISORI DIDATTICI

AVVISO SELEZIONE PER ASSISTENTI SOCIALI SUPERVISORI DIDATTICI AVVISO SELEZIONE PER ASSISTENTI SOCIALI SUPERVISORI DIDATTICI Protocollo nr.283/2015 AVVISO DI SELEZIONE PER ASSISTENTI SOCIALI SUPERVISORI DIDATTICI Considerato che Il tirocinio curriculare costituisce

Dettagli

Corso La gestione informatica dei documenti

Corso La gestione informatica dei documenti Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Programma di Empowerment delle amministrazioni pubbliche del Mezzogiorno Corso La gestione informatica dei documenti

Dettagli

COMUNE DI BASTIA UMBRA PROVINCIA DI PERUGIA

COMUNE DI BASTIA UMBRA PROVINCIA DI PERUGIA COMUNE DI BASTIA UMBRA PROVINCIA DI PERUGIA DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE N. 249 DEL 08-10-2015 OGGETTO: REVISIONE ED APPROVAZIONE DEL MANUALE DI GESTIONE DEL PROTOCOLLO INFORMATICO E DELL'ARCHIVIO COMUNALE.

Dettagli

FORMAZIONE, GESTIONE E CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI

FORMAZIONE, GESTIONE E CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI FORMAZIONE, GESTIONE E CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI ART. 40. FORMAZIONE DI DOCUMENTI INFORMATICI LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI CHE DISPONGONO DI IDONEE RISORSE TECNOLOGICHE FORMANO GLI ORIGINALI

Dettagli