Igiene dell ambiente e comfort alberghiero. Interventi operativi sull ambiente

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1 Igiene dell ambiente e comfort alberghiero Interventi operativi sull ambiente 1

2 Igiene dell ambiente e comfort alberghiero Interventi operativi sull ambiente: Igiene in ambito istituzionale Igiene delle aree a rischio Pulizia, decontaminazione, disinfezione, sterilizzazione Igiene ambientale della stanza di degenza La stanza di degenza e l unità del malato Igiene dei presidi e dei carrelli Raccolta dei materiali biologici escreti per vie naturali Trasporto dei materiali biologici Smaltimento dei rifiuti 2

3 Igiene in ambito istituzionale: vie di transito e percorsi Lo scopo dell igiene in ospedale è quello di limitare la diffusione di malattie mediante un comportamento igienico. Il comportamento igienico quel comportamento che dovrebbe essere proprio di ciascun operatore e che comprende: l igiene personale, la cura della persona, l abbigliamento da indossare, il rispetto delle norme comportamentali 3

4 Igiene in ambito istituzionale: vie di transito e percorsi il rispetto delle norme comportamentali condivise ed esistenti all interno dell ospedale, la suddivisione corretta dei rifiuti, la capacità di agire rispettando le priorità e di lavorare in modo professionale. 4

5 Igiene in ambito istituzionale: vie di transito e percorsi L ambiente ospedaliero comprende l ingresso alle stanze di degenza, i servizi igienici, le diagnostiche, gli ambulatori, le sale parto, il pronto soccorso, le sale operatorie, gli uffici amministrativi, il bar, la mensa, la cappella, ecc. 5

6 6 Igiene in ambito istituzionale: vie di transito e percorsi All interno dell ospedale esistono dei flussi per la cui gestione è necessario definire le vie di transito ed i percorsi. 1. vie di transito: un passaggio 2. percorsi: itinerari ben prefissati

7 Igiene delle aree a basso, medio ed alto rischio Le zone sono quindi suddivise in: Area a basso rischio Aree a medio rischio Aree ad alto rischio Il rischio è considerato in funzione di chi è presente nell area da sanificare e delle attività da svolgere in quell area. 7

8 Igiene delle aree a basso, medio ed alto rischio 1. Area a basso rischio: atri, scale, ascensori,sale di attese, corridoi, locali diagnostica per immagini, uffici e ogni altro spazio destinato al transito ed il soggiorno di utenti, personale e visitatori; 8

9 Igiene delle aree a basso, medio ed alto rischio 2. Aree a medio rischio: camere di degenza, ambulatori chirurgici, anatomia patologica, ambulatori di diagnostica endoscopica, laboratori analisi e pronto soccorso; 9

10 Igiene delle aree a basso, medio ed alto rischio 3. Aree ad alto rischio: sale operatorie, sale parto, batteriologia, rianimazioni, nefrologie/dialisi, terapie intensive; 10

11 Pulizia, decontaminazione, disinfezione, sterilizzazione La pulizia ( sanificazione ) è la rimozione meccanica dello sporco da superfici, oggetti, cute e mucose con l uso di acqua con o senza detergente. Con la sanificazione non si uccidono i microrganismi ma di rimuoverli diminuendone la concentrazione. 11

12 Pulizia, decontaminazione, disinfezione, sterilizzazione La detersione è l utilizzo di soluzioni, a base di acqua e detergenti, i quali allentano la tensione tra lo sporco e la superficie da pulire in modo da facilitarne l asportazione. Per la rimozione oltre all acqua e al detergente: 12

13 Pulizia, decontaminazione, disinfezione, sterilizzazione Oltre alla rimozione dello sporco, l intervento di sanificazione prevede la spolveratura ad umido che permette la rimozione della polvere. 13

14 Pulizia, decontaminazione, disinfezione, sterilizzazione La polvere continuamente prodotta dall attività di tutti i giorni: Movimento delle lenzuola (rifacimento letto); Desquamazione cutanea dei degenti e operatori; La quantità dei visitatori che giornalmente transitano in ospedale; Spostamenti di materiali; Si deposita su tutte le superfici e viene trasportata principalmente dalle mani 14

15 Pulizia, decontaminazione, disinfezione, sterilizzazione La decontaminazione è una procedura attraverso la quale il materiale contaminato viene reso sicuro da utilizzare. Viene fatta prima del processo di lavaggio e consiste nell immersione dei presidi medico-chirurgici, venuti a contatto con materiale biologico. 15

16 Pulizia, decontaminazione, disinfezione, sterilizzazione La disinfezione ( sanitizzazione ) è una procedura atta a diminuire e/o eliminare gli agenti patogeni ( ad eccezione delle spore) attraverso l uso di disinfettanti da superfici e dispositivi inanimati. 16

17 Pulizia, decontaminazione, disinfezione, sterilizzazione I disinfettanti sono sostanze capaci di eliminare agenti patogeni, batteri, funghi, virus, ad eccezione delle spore: con il loro uso si ottiene una riduzione della carica microbica su oggetti e superfici fino ad un livello di sicurezza. 17

18 Pulizia, decontaminazione, disinfezione, sterilizzazione La sterilizzazione è un processo chimico o fisico atto a distruggere ogni forma vitale comprese le spore. E un processo ripetibile e documentabile. 18

19 Pulizia, decontaminazione, disinfezione, sterilizzazione La sterilizzazione avviene in presenza di materiale pulito; tutto il materiale e strumenti contaminati con liquidi biologici devono essere prima decontaminati, puliti, lavati, sciacquati, asciugati, controllati nella loro funzionalità, lubrificati e confezionati in modo opportuno. 19

20 Igiene ambientale della stanza del paziente La pulizia giornaliera Una stanza deve essere pulita al mattino: Dopo rifacimento dei letti; Dopo che ogni paziente abbia soddisfatto il proprio bisogno di igiene; Dopo che ogni paziente abbia soddisfatto il proprio bisogno di alimentazione; 20

21 Igiene ambientale della stanza del paziente La stanza deve essere ripassata almeno una volta durante la giornata. Vanno ritirate le tazze; Vanno rimossi i pappagalli/comode/padelle rimaste ancora vicino ai letti dei pazienti; Vanno svuotati i cestini dei rifiuti; Va chiusa la porta e aperta la finestra; 21

22 Igiene ambientale della stanza del paziente La pulizia consiste nella spolveratura ad umido dell unità individuale del malato, nella pulizia del lavandino presente nella stanza e nella pulizia ad umido dei pavimenti. La cronologia non dovrebbe essere invertita in quanto il risultato sarebbe differente. 22

23 Igiene ambientale della stanza del paziente Superfici sporche di materiale organico è necessario far precedere alla pulizia la decontaminazione 1. Decontaminazione versare direttamente sulle superfici la soluzione disinfettante e lasciare a contatto per tot minuti 23

24 Igiene ambientale della stanza del paziente 2. Asportazione: asportare tutto con carta monouso 3. Pulizia : distribuire la soluzione detergente e pulire con spugna specifica. 4. Disinfezione: ripassare tutte le superfici con soluzione disinfettante con panno specifico. 24

25 Igiene ambientale della stanza del paziente NON SI DEVE MAI: Usare scope ( tranne per i locali della cucina) Usare panni stracci di uso non specifico; segatura,; Utilizzare detergenti e/o disinfettanti non stabiliti e conosciuti dal coordinatore infermieristico dell unità operativa. Disinfettare le superfici senza averle prima lavate. Utilizzare secchio con acqua e sapone al posto dello spruzzino. 25

26 Igiene ambientale della stanza del paziente b. La pulizia straordinaria Sono riferite a pulizie straordinarie riferite all intera stanza, comprendono anche i muri oltre che ai pavimenti e che si effettuano, dopo la dimissione dei pazienti infetti. 26

27 Igiene ambientale della stanza del paziente c. La pulizia periodica Secondo una periodicità codificata, alcune superfici andranno pulite ogni settimana, mese, bimestre ( infissi, porte, vetri ecc.). Andranno anche pulite le bocchette dell areazione: internamente mediante aspirazione da parte del personale addetto, esternamente con un panno umido. 27

28 Igiene ambientale della stanza del paziente d. La pulizia terminale Si fa riferimento alla dimissione/trasferimento/ morte del paziente e prevede una pulizia a fondo dell unità del malato con cambio di materasso: Pulizia del letto in ogni punto Pulizia del comodino esternamente ed internamente, dall alto verso il basso ( compreso maniglie, cassetto e ruote); 28

29 Igiene ambientale della stanza del paziente Pulizia dell armadietto esternamente ed internamente; Pulizia della sedia; Pulizia del sistema di illuminazione e di comunicazione; Pulizia di tutto ciò che è stato a contatto con il paziente ( piantana flebo, archetti, trapezio, staffa, ecc.) 29

30 Igiene ambientale della stanza del paziente Dopo la pulizia si procede alla disinfezione. PRINCIPIO IMPORTANTE: La pulizia dell unità del malato deve essere garantita in qualsiasi momento della giornata, indipendentemente dalla periodicità stabilita. Questo non riguarda solo l unità del paziente ma anche anchè per altri spazi ( bagni, pavimenti, corridoi, ecc.) 30

31 Il circuito della biancheria Ciclo della biancheria sporca La biancheria sporca deve essere maneggiata scrollandola il meno possibile per evitare la contaminazione microbica dell aria e non verrà portata in giro in mano o passata sul pavimento, ma sempre in appositi contenitori con coperchio che vanno tenuti fuori dalle stanze di degenza. 31

32 Igiene dei presidi e dei carrelli Riordino e pulizia dei carrelli: Questi presidi vengono utilizzati giornalmente per diverse attività assistenziali. Tipologie: Acciaio Formica Materiale plastico Tutti materiali lavabili e disinfettabili 32

33 Igiene dei presidi e dei carrelli Al fine di ogni turno viene predisposto il riordino del carrello con l eliminazione del materiale in eccesso o di scarto e praticare la sanificazione e quando necessario la sanitizzazione. Una volta asciutto il carrello deve essere rifornito del materiale necessario per le attività successive, in modo da lasciarlo sempre pronto all uso. 33

34 Raccolta materiali biologici escreti per via naturale I materiali biologici escreti per via naturale sono le urine e le feci e possono essere raccolti principalmente a scopo diagnostico. Gli esami più comunemente utilizzati nella pratica assistenziale per le urine sono: Test rapidi detti sticks delle urine; L esame delle urine completo; La raccolta delle urine nelle 24 ore; 34 L urinocoltura.

35 Trasporto dei materiali biologici Il trasporto avviene dopo che è stato confezionato nell apposito contenitore. Il contenitore deve essere identificato. Deve essere presente la richiesta di esame ( informatizzato) 35 Controllo idoneità del campione L uso dei guanti in vinile per effettuare questa attività L inserimento del campione in un contenitore da trasporto chiuso ermeticamente, L inserimento di ghiaccio

36 36 Trasporto dei materiali biologici

37 Smaltimento rifiuti Rifiuti prodotti e identificati come rifiuti pericolosi a rischio infettivo sono : Provenienti da ambienti di isolamento infettivo; Feci e urine, nel caso in cui sia ravvisata clinicamente dal medico una patologia trasmissibile attraverso tali secreti. Contaminati da: sangue, tessuti in genere, liquido cerebrospinale, liquido sinoviale, liquido pleurico, liquido peritoneale, liquido pericardico, liquido amniotico, liquido seminale, secrezioni vaginali Taglienti e pungenti : particolare tipologia di rifiuti, che, per la loro capacità di ledere la cute integra, presentano un rischio permanente di veicolare infezioni quando vengono manipolati anche se non visibilmente contaminati da sangue o altri liquidi biologici. 37

38 Smaltimento rifiuti Rifiuti pericolosi a rischio infettivo 38

39 Smaltimento rifiuti RIFIUTI NON PERICOLOSI ASSIMILATI AGLI URBANI 39

40 40 Smaltimento rifiuti

41 Smaltimento rifiuti RIFIUTI PERICOLOSI A RISCHIO CHIMICO 41

42 Smaltimento rifiuti I rifiuti prodotti e identificati come rifiuti pericolosi a rischio chimico sono: Rifiuti di laboratorio dentistico o odontoiatrico (amalgama); Rifiuti costituiti da prodotti chimici e reflui di laboratorio analisi chimico cliniche diagnostiche; Filtri di cappe chimiche o polveri pericolose; Imballaggi di scarto, contenitori e flaconi se CONTENENTI con sostanze pericolose; Liquidi di colorazione o fissaggio derivanti da laboratorio di anatomia patologica e citologica; Reagenti, disinfettanti, biocidi vari; Altri solventi e miscele di solventi, alogenati; Batterie e accumulatori ( contenenti mercurio, piombo, nichel-cadmio, tubi fluorescenti o contenenti mercurio); Oli isolanti o termo conduttori di scarto; Scarti provenienti da apparecchiature elettroniche o elettriche ( trasformatori o condensatori contenenti PCB, clorofluorocarburi, HCFC, HFC ); 42

43 Smaltimento rifiuti Rifiuti sanitari pericolosi a rischio chimico RITIRA L UFFICIO TECNICO QUANDO EFFETTUA SOSTITUZIONE DATA AZIENDA USL IMOLA SEDE DI PRODUZIONE:? CRS-IMMUNOEMATOLOGIA? GENETICA? ANATOMIA PATOLOGICA CER SOSTANZE CHIMICHE PERICOLOSE INFIAMMABILI ONU

44 Smaltimento rifiuti RIFIUTI CON PARTICOLARE MODALITA DI SMALTIMENTO 44

45 Smaltimento rifiuti I rifiuti prodotti e identificati come rifiuti sanitari che richiedono particolari modalità di smaltimento sono: Farmaci scaduti o inutilizzabili; Sostanze stupefacenti e altre sostanza psicotrope; Organi o parti anatomiche non riconoscibili; Medicinali citotossici e citostatici ed i materiali visibilmente contaminati che si generano dalla manipolazione ed uso degli stessi; DATI SENSIBILI 45

46 Smaltimento rifiuti Rifiuti sanitari che richiedono particolari modalità di smaltimento FARMACI CITOTOSSICI 46

47 Smaltimento rifiuti ANOMALIE: 1. Nel caso in cui i contenitori presentano delle anomalie ( perdita di liquido, rottura del sacco o contenitore ) è opportuno segnalare il fatto al coordinatore di UO o servizio, e riconfezionare l imballaggio/ contenitore utilizzando oltre ai guanti anche gli occhiali e camice di protezione. 47

48 Smaltimento rifiuti 2. Nel caso in cui ci si sporchi e/ o schizzi segnalare l accaduto al coordinatore di UO o servizio, e attivare la procedura di denuncia dell infortunio biologico. 48

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