CITTÀ DI VERBANIA Provincia del Verbano Cusio Ossola PIANO DI MANUTENZIONE

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1 CITTÀ DI VERBANIA Provincia del Verbano Cusio Ossola PIANO DI MANUTENZIONE

2 Gli interventi di manutenzione ordinaria sono quelli che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, anche con l impiego di materiali diversi, purché i predetti materiali risultino compatibili con le norme e i regolamenti comunali vigenti. Caratteristica della manutenzione ordinaria e' il mantenimento degli elementi di finitura e degli impianti tecnologici, attraverso opere sostanzialmente di riparazione dell'esistente e controllo periodico. INTERVENTI ATTIVITA' FREQUENZA INTONACO 1- Ispezione delle parti accessibili ISOLANTI 2- Pulizia con acqua sotto pressione delle zone intaccate da inquinamento o macchie (escluso intonaco a gesso) 3- Controllo degli intonaci mediante battitura con piccoli colpi al fine di localizzare l'eventuale distacco. In presenza di distacco localizzato eseguire lo scrostamento e successivo localizzato intervento di ripresa. Verifica che l'eventuale distacco non sia dovuto a condizioni anomale del supporto (ruggine di ferri, dilatazioni, umidità, ecc..) 1- Visita di sorveglianza Controllo ed eventuale sistemazione dei pannelli del controsoffitto smossi. 2- Verifica della stabilità degli elementi al fine di garantire la sicurezza. Eventuale sostituzione di pannelli che presentano macchie e/o rotture e pitturazione/pulizia di pannelli che presentano tracce di sporco. biennale trimestrale annuale STRUTTURA METALLICA 1- Visita di sorveglianza trimestrale MATTONI 2 Verifica della stabilità degli elementi al fine di garantire la sicurezza. Controllo ed eventuale sistemazione dei cavetti metallici e dei ganci di attacco. In caso di anomalie sulle strutture portanti, disallineamento, difetti di aspetto, planarità e tenuta procedere a riallineamento e sistemazione delle strutture portanti e non del controsoffitto. 1- Visita di sorveglianza ed esame delle zone accessibili della parete. Sorveglianza dello stato dei corsi. 2- Lavaggio in presenza di macchie diverse (polvere, sporcizia, ecc..) 3- In presenza di scrostature e rigonfiamenti puntuali procedere a scrostatura delle parti degradate e lisciatura meccanica a grani fini, successiva spazzolatura e lavaggio dell'insieme e rifacimento della annuale annuale triennale

3 pittura/vernice in due strati. VERNICE SU INTONACI 1- Visita di sorveglianza 2- lavaggio in presenza di macchie diverse (polvere, sporcizia, ecc..) 3- Ripresa puntuale dei corsi. Sostituzione localizzata dei mattoni rotti o mancanti. triennale VERNICI SU METALLO 1- Visita di sorveglianza PORTE IN ALLUMINIO / PVC LEGNO GUARNIZIONI 2- Lavaggio in presenza di macchie diverse (polvere, sporcizia, ecc...) 3- In presenza di scrostature e rigonfiamenti puntuali procedere a decapaggio chimico o rimozione a caldo delle parti degradate. Lavaggio dell'insieme. Posa di pittura antiruggine. Posa di due mani di pittura resinosa. 1- Visita di sorveglianza e verifica del buon funzionamento 2- Controllo di serrature, cardini, elementi di scorrimento, e ferramenta accessorie, eventuale ingrassaggio e/o grafitaggio di serrature e cerniere. 3- Controllo dell'ortogonalità del telaio fisso, con regolazione tramite cacciavite sui blocchetti di regolazione e relativo fissaggio, verificando l'ortogonalità anche avvalendosi di una livella torica. 1- Visita di sorveglianza e verifica del buon funzionamento, preferibilmente in estate e in inverno. Verifica della finitura del legno 2- Pulizia ad acqua ed asciugatura. Trattamento con prodotti specifici per la conservazione del legno (cera,oli,detergenti...).in presenza di pittura scrostata procedere alla ripitturazione. Controllo di serrature, cardini, elementi di scorrimento, e ferramenta accessorie. Eventuale ingrassaggio e/o grafitaggio di serrature e cerniere. Controllo funzionamento dei dispositivi di sicurezza maniglioni antisegregazione e antipanico. 3- Controllo dell'ortogonalità dell'anta, riconducibile al rifissaggio delle cerniere e al controllo e fissaggio dei cavalotti di unione dei profilati dell'anta. In caso di cattiva squadratura o chiusura procedere alla registrazione. Verifica e sostituzione se necessario delle rondelle dei cardini. 1- Visita di sorveglianza al fine di diagnosticare la necessità di un intervento di pulizia. 2- Pulizia secondo le condizioni di sporco con agenti non aggressivi annuale triennale annuale triennale annuale triennale annuale

4 INFISSI ALLUMINIO / PVC VETRATURE 3- Controllo della tenuta delle guarnizioni ed eventuale loro sostituzione in caso di difetti. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai. Controllo del perfetto inserimento nelle propri sede delle guarnizioni 1- Visita di sorveglianza al fine di diagnosticare la necessità di un intervento di pulizia 2- Pulizia secondo le condizioni di sporco con agenti non aggressivi 3- Controllo della tenuta delle guarnizioni ed eventuale loro sostituzione in caso di difetti. Controllo dell'adesione delle guarnizioni ai profili di contatto dei telai. Controllo del perfetto inserimento nelle proprie sedi delle guarnizioni. 1- Pulizia del tamponamento tramite detergenti comuni per vetri e ascigatura 2- Osservazione dell'opacizzazione dei doppi vetri. Tutte le anomalie constatate sull'elemento vetrato rendono necessaria la sua rimozione e sostituzione triennale triennale annuale RIVESTIMENTO IN PIASTRELLE 1- Visita di sorveglianza trimestrale 2- Verifica della stabilità degli elementi al fine di garantire la sicurezza. Sistemazione e sostituzione di piastrelle rotte o non stabili QUADRI ELETTRICI 1- Pulizia generale ed accurata del quadro SANITARI 2- Corrispondenza del grado di protezione 3- Sostituzioni di targhette non leggibili 4- Apertura e richiusura dei singoli interruttori 5- Controllo integrità ed efficienza alimentazioni 6- Controllo manipolatori di comando e strumentazione 7- Controllo lampade spia ed eventuale loro sostituzione 8- Controllo morsettiere e serraggio 9- Prova strumentale degli interruttori automatici magnototermici differenziali 1- Pulizia superficie lavabo a causa di sedimenti di calcare Senza scadenze predeterminate. La pulizia è rilevabile a vista 2 Pulizia macchie di ruggine su lavabi Da effettuarsi in caso di danno rilevato 3- Rubinetti cromati sporchi ed appannati Senza scadenze temporali predeterminate. La

5 IMPIANTO DI RISCALDAMENTO pulizia è rilevabile a vista. 4- Pulizia tazza WC macchiata e/o scolorite Senza scadenze temporali predeterminate. La pulizia è rilevabile a vista. 5- Sostituzione sedile WC Da effettuarsi in caso di danno rilevato 6- Stasatura dello scarico dei lavandini e dei bidet Da effettuarsi in caso di danno rilevato 7- Smontaggi del sifone per stasatura Da effettuarsi in caso di danno rilevato 8- Stasatura scarico WC Da effettuarsi in caso di danno rilevato 9- Pulizia del tubo di tracimazione Da effettuarsi se si avvertono odori sgradevoli o in mancanza di corretto funzionamento dello scarico di sicurezza 10- Interruzione alimentazione acque in caso di lavori o nel caso di non utilizzo (periodi di chiusura della scuola) Da effettuarsi nel caso di assenze prolungate per la ripazione dell'impianto idrico. Semestrale e all'occorrenza

6 Manutenzione estintori Tipo estintore Sorveglianza Controllo Revisione Collaudo Manutenzione a cura di Personale interno all azienda Personale esterno competente Personale esterno competente Personale esterno competente polvere MENSILE 6 MESI 36 MESI 12 ANNI CO2 MENSILE 6 MESI 60 MESI 10 ANNI Idrico/schiuma con serbatoio in acciaio al carbonio MENSILE 6 MESI 24 MESI 6 ANNI Idrico/schiuma con serbatoio in alluminio MENSILE 6 MESI 48 MESI 12 ANNI

7 MANUTENZIONE MANICHETTA, LANCE, IDRANTI Le manichette antincendio si dividono in due categorie: Manichette di mandata: ovvero tutte le manichette appiattibili che devono essere interamente distese prima nell utilizzo e che sono comunemente usate nel servizio di spegnimento e nei complessi idrante; Manichette di mandata e aspirazione: ovvero manichette rigide o semi-rigide che possono essere utilizzate senza essere svolte e che trovano impiego per l aspirazione di acqua di spegnimento o nei naspi. Le manichette di mandata, a loro volta, si dividono in quattro gruppi principali: Manichette non rivestite per impieghi saltuari e rischi lievi; Manichette rivestite in poliuretano o PVC per impieghi professionale e rischi medi; Manichette rivestite internamente ed esternamente in gomma NBR per impieghi continui e rischi elevati; Manichette per alte pressioni che possono essere sia a calza esterna semplice sia calza doppia secondo le norme USA. Tutte le tubazioni antincendio devono essere verificate periodicamente e sottoposte ai seguenti controlli: Ogni sei mesi devono essere srotolate completamente e sottoposte alla normale pressione di esercizio di rete; Devono essere verificate le legature che non devono presentare perdite o trafilamenti; Devono essere verificate visivamente e, se presentano lesioni o screpolature, devono essere controllate alla massima pressione di esercizio indicata dalle normative o nelle tabelle tecniche e, se del caso, devono essere sostituite; In ogni caso ogni cinque anni devono essere sottoposte alla massima pressione di esercizio; Dopo l impiego, anche se non è trascorso il periodo di tempo indicato, le manichette devono essere sgocciolate per evitare ristagno di liquido all interno e nel caso in cui siano sporche di grasso, olio ecc, dopo essere state ripulite con un panno con acqua tiepida senza usare detersivi che potrebbero lesionare la manichetta devono essere controllate alla normale pressione di rete per verificare eventuali lesioni del rivestimento impermeabilizzante; Tutte le operazioni di cui sopra devono essere annotate nell apposito registro e riportate, se esistente, sul cartellino di verifica periodica applicato alla tubazione. Anche i componenti dei complessi idrante devono essere sottoposti ai seguenti controlli: Verifica dell integrità del sigillo posto sulla chiusura della cassetta;

8 Verifica dell assenza di parti rugginose o, comunque, lesionate; Verifica dell assenza di insetti o simili; Controllo della presenza dei seguenti componenti: manichetta raccordata, rubinetto idrante, lancia con getto pieno e nebulizzato e possibilità di intercettare il getto, selletta salva manichetta, lastra antinfortunistica tipo a rottura predetimata antinfortunistica, istruzioni d uso e manutenzione, cartello segnalatore; Verifica del buon funzionamento del rubinetto idrante; Verifica del funzionamento della lancia; Devono essere, inoltre, eseguite le seguenti manutenzioni: Antiruggine sulle parti eventualmente lesionate e coloritura con colore adeguato; Pulizia generale del complesso idrante; Eventuale ingrassaggio delle parti che richiedono la protezione e la lubrificazione; Tutte le operazioni di cui sopra devono essere registrate sull apposito registro delle manutenzioni e verifiche antincendio da compilarsi a cura dei Manutentori e da conservarsi presso l azienda. I controlli regolari di tutti i naspi antincendio ed idranti a muro devono essere effettuati da parte del responsabile, o da persone da lui delegate, ad intervalli regolari in funzione di fattori ambientali e del rischio d'incendio per accettarsi che ogni napso o idrante: Sia collocato nel posto designato; Sia accessibile senza ostacoli, sia visibile chiaramente ed abbia istruzioni d'uso leggibili; Non sia evidentemente difettoso, non presenti segni di corrosione o perdite. Al fine di verificare la conformità al progetto dell'installazione dell'impianto di naspi di idranti, la persona responsabile deve conservare una planimetria riportante l'esatta ubicazione delle attrezzature ed i dati tecnici dell'impianto. Il controllo e la manutenzione devono essere eseguiti da persona competente. La tubazione deve essere srotolata completamente e sottoposta alla pressione di rete. Devono essere controllati i seguenti punti: L'attrezzatura deve essere accessibile senza ostacoli e non essere danneggiata; i componenti non devono presentare segni di corrosione o perdite; Le istruzioni d'uso devono essere chiare e leggibili; La localizzazione sia chiaramente segnalata; I ganci d'acqua sia costante e sufficiente (è consigliato l'uso di indicatori di flusso e manometri); Il getto d'acqua sia costante e sufficiente (è consigliato l'uso di indicatori di flusso e manometri);

9 L'indicatore di pressione (se presente) sia operativo ed indichi un valore di pressione compreso nella scala; La tubazione deve essere controllata in tutta la sua lunghezza per rilevare eventuali screpolature, deformazioni, logoramenti, o danneggiamenti. se la tubazione presenta qualsiasi difetto deve essere sostituita o collaudata alla massima pressione di esercizio senza perdite o tra filamenti; Il sistema di fissaggio della tubazione deve essere di tipo adeguato ad assicurare la tenuta; Le bobine ruotino agevolmente in entrambi le direzioni; Sui naspi automatici verificare il corretto funzionamento della valvola automatica ed il corretto funzionamento della valvola automatica d'intercettazione del servizio; Verificare le condizioni della tubazione di alimentazione idrica, con particolare attenzione a segnali di logoramento o danneggiamento in caso di tubazione flessibile; Se i sistemi sono collocati in una cassetta, verificare eventuali di danneggiamento e che i portelli della stessa si aprano agevolmente; Verificare che la lancia erogatrice sia di tipo appropriato e di facile manovrabilità; Verificare il funzionamento della eventuale guida di scorrimento della tubazione per assicurarsi che sia fissata correttamente e saldamente; Lasciare il naspo antincendio e l'idrante a muro pronti per un uso immediato. nel caso siano necessari ulteriori lavori di manutenzione è necessario collocare sull'apparecchiatura un'etichetta "fuori servizio" e la persona competente deve informare l'utilizzatore. Il controllo delle manichette, dei naspi e degli idranti consiste in una misura di prevenzione atta a verificare la completa e corretta funzionalità dei vari componenti l impianto idrico antincendio, tramite: La pulizia degli idranti e naspi (tubazioni, lance, sostegni, cassette, segnaletica), valvole, saracinesche, rubinetti, pompe, vasi di espansione, apparecchiature di misura ecc. Il controllo visivo del buono stato di conservazione della rete di distribuzione, integrità e tenuta delle tubazioni a vista, rivestimenti, giunti, staffe e collari; integrità e corretto funzionamento di eventuali elettropompe, vasi di espansione, apparecchiature di misura, sonde di rilevamento, attacchi motopompa installati lungo la rete, valvole a sfera, saracinesche, rubinetti, raccordi, riduzioni ecc. al fine della perfetta efficienza e del corretto funzionamento dell impianto; Il controllo visivo dell integrità dei componenti terminali l impianto: in particolare degli idranti e/o naspi, delle lance, raccordi, riduzioni, tappi, cassonetti, cassette, lastre e/o vetri, secondo la tipologia ; La presenza del talloncino di verifica sui corredi idranti e naspi con data

10 (mese e anno) di controllo e firma del manutentore; Il controllo delle connessioni elettriche in genere (elettropompe, valvole motorizzate, alimentazioni cavi scaldanti ecc.); La rilevazione e controllo della pressione statica di rete sui manometri; La presenza di acqua nell impianto con l apertura, anche parziale, di un idrante e/o naspo: La presenza di idonea cartellonistica di segnalazione per gli idranti e/o naspi. La verifica annuale consiste invece in una serie di prove e misure da effettuarsi in occasione delle verifiche e/o dei collaudi secondo le seguenti modalità: Verifica del regolare flusso di alimentazione dell impianto, aprendo completamente un idrante terminale per ogni ramo principale della rete a servizio di due o più idranti e/o naspi o il singolo idrante nel caso di unica installazione; Misura di pressione e portata da effettuarsi per almeno 1/3 degli idranti e/o naspi presenti nel singolo ramo di impianto, al fine di individuare eventuali anomalie rispetto alle prestazioni prefissate o di progetto; Prova di tenuta idraulica per l esercizio delle tubazioni flessibili e semirigide, secondo quanto previsto dalle norme. Il collaudo quinquennale consiste in una misura di prevenzione volta a verificare la corretta tenuta ed efficienza dell impianto, comprese le tubazioni flessibili e semirigide in dotazione agli idranti e/o naspi, tramite l effettuazione dei seguenti accertamenti e interventi: Controllo del corretto funzionamento dei dispositivi di manovra, rubinetti o valvole di intercettazione idranti e/o naspi e la relativa prova di flusso; Prova di avviamento delle pompe gemellari di ricircolo antigelo; Verifica della tenuta e del corretto funzionamento dei gruppi di antiriflusso, delle valvole a sfera, di sicurezza e motorizzate, saracinesche presenti nelle stazioni di pompaggio e lungo la rete dell impianto; Verifica del corretto funzionamento delle apparecchiature di misura, manometri e termometri. La manutenzione degli idranti si suddivide in 4 fasi: Sorveglianza: da effettuarsi quotidianamente dal personale dell azienda; Controllo visivo: da eseguirsi semestralmente, per verificare visivamente che non ci siano state manomissioni alle dotazioni degli idranti; Controllo in pressione: da effettuare annualmente provando alla pressione di rete ogni manichetta per verificare che non ci siano perdite; Collaudo alla pressione di esercizio della manichetta ogni 5 anni o quando vengano evidenziate eventuali sfilacciature o abrasioni della manichetta. Alla fine di ogni visita, nella stessa relazione degli estintori, verranno anche gli idranti dove verranno riportati tutti i dati (N, Posizione nell'azienda, Diametro Manichetta, Costruttore, Anno produzione, data ultimo collaudo, ultimo controllo in pressione, ultimo controllo visivo ed eventuali anomalie). Il canone è calcolato come media tra Controllo visivo,

11 Verifica annuale e Collaudo quinquennale comprensivo di minuterie e varie di ogni idrante. Annualmente verrà anche verificata la pressione statica della rete tramite l'apposito tappo. La manutenzione degli idranti si suddivide in 4 fasi: Sorveglianza: da effettuarsi quotidianamente dal personale dell azienda; Controllo visivo: da eseguirsi semestralmente, per verificare visivamente che non ci siano state manomissioni alle dotazioni degli idranti; Controllo in pressione: da effettuare annualmente provando alla pressione di rete ogni manichetta per verificare che non ci siano perdite; Collaudo alla pressione di esercizio della manichetta ogni 5 anni o quando vengano evidenziate eventuali sfilacciature o abrasioni della manichetta. Alla fine di ogni visita, nella stessa relazione degli estintori, verranno anche gli idranti dove verranno riportati tutti i dati (N, Posizione nell'azienda, Diametro Manichetta, Costruttore, Anno produzione, data ultimo collaudo, ultimo controllo in pressione, ultimo controllo visivo ed eventuali anomalie). Annualmente dovrà essere anche verificata la pressione statica della rete tramite l'apposito tappo.

12 MANUTENZIONE PORTE REI Le porte REI o porte tagliafuoco, come altri dispositivi di sicurezza antincendio, devono essere oggetto di controlli periodici. Non basta, infatti, che le misure siano predisposte, ma devono essere controllate per verificare che siano sempre in efficienza. La periodicità della manutenzione delle porte REI deve essere almeno, ma in caso di un maggior utilizzo deve essere previsto con più frequenza. La manutenzione delle porte tagliafuoco è caratterizzata da diverse operazioni generalmente indicate dai produttori e che consistono nel: > controllo e lubrificazione delle cerniere, cuscinetti, bracci articolati, serrature, ecc.; > verifica, regolazione e registrazioni molle di chiusura e chiudi porta aerei; >controllo stato guarnizioni di tenuta fumo, sostituzione d eventuali guarnizioni usurate; > verifica e regolazione scrocco, serrature, maniglia esterna, maniglione antipanico; > controllo e regolazione selettore di chiusura, flush-bolt anta secondaria; > verifica funzionalità elettromagneti.

13 MANUTENZIONE ASCENSORI La manutenzione relativ agli impianti ascensori / montacarichi riguarda: 1) visite di manutenzione preventiva, finalizzate alla verifica del regolare funzionamento dei principali componenti dell impianto, in particolare delle porte dei piani e delle serrature, dello stato di conservazione delle funi, nonché per eseguire le operazioni normali di pulizia e di lubrificazione delle parti; 2) visite finalizzate alla verifica dell integrità e dell efficienza di tutti i dispositivi e dei componenti da cui dipende la sicurezza dell ascensore (paracadute, funi, sistema di allarme etc.). Mentre per la seconda tipologia di attività il legislatore ha fissato una frequenza minima ( almeno una volta ogni sei mesi, da cui la definizione di visita ), da rispettare quindi in modo tassativo, per le visite di manutenzione preventiva non viene indicata una frequenza precisa poiché questa dipende dalle esigenze dell impianto. In concreto, il giusto numero di visite dipende dalle caratteristiche tecniche dell impianto, dal suo stato di conservazione, dalle condizioni e dall intensità di utilizzo. E importante che il manutentore, una volta presa in carico la manutenzione di un impianto, svolga un accurata ispezione iniziale dello stesso per valutarne lo stato di conservazione e le caratteristiche tecniche e, una volta verificate le condizioni di utilizzo, metta a punto un programma di manutenzione nel quale indicherà, tra l altro, il numero annuo di visite di manutenzione preventiva necessarie per una corretta conservazione dell ascensore, anche tenendo presenti le eventuali indicazioni riportate nel manuale di uso e manutenzione dell impianto.

14 Manutenzione impianti sprinkler I sistemi automatici sprinkler hanno lo scopo di rilevare la presenza di un incendio ed estinguerlo nella fase iniziale con acqua, e, nel caso in cui ciò fallisse, tenere sotto controllo le fiamme in modo da completare l'estinzione con altri mezzi. Come per gli altri tipi di estintori, anche gli sprinkler hanno bisogno di controlli periodici, sia da parte dell'utente che da parte di personale competente. La cadenza e il tipo di controllo sono stabiliti dalla UNI EN Se è presente un sistema automatico di rilevamento incendi, la sua verifica deve essere effettuata conformemente alla norma UNI11224:2011. I controlli periodici avverranno: - ogni settimana, da parte dell'utente; - ogni mese, da parte dell'utente; - ogni 3 mesi, da parte dell'installatore, o di un'azienda qualificata; - ogni 6 mesi, da parte dell'installatore, o di un'azienda qualificata; - ogni anno, da parte dell'installatore, o di un'azienda qualificata; - ogni 3 anni, da parte dell'installatore, o di un'azienda qualificata; - ogni 10 anni, da parte dell'installatore, o di un'azienda qualificata. DOCUMENTAZIONE ESIGIBILE DALL'UTENTE Con cadenza settimanale e mensile, l'utente si occuperà di ispezionare e controllare il proprio sprinkler, ovviamente dopo che l'installatore gli avrà fornito la documentazione relativa. Tale documentazione comprende: 1) una certificazione di ultimazione che dichiari che l'impianto è conforme a tutti i requisiti, oppure fornisca le informazioni di ogni scostamento da questi; 2) la raccolta completa delle istruzioni di funzionamento e i disegni come effettivamente costruito, compresa l'identificazione di tutte le valvole e strumenti utilizzati per la prova e il funzionamento e un programma di ispezione e controllo per l'utilizzatore. Sui documenti e disegni devono essere riportati: - nome dell'utente e/o proprietario; - indirizzo del fabbricato; - destinazione d'uso dei fabbricati coperti dall'impianto; - esecutore del progetto; - responsabile del controllo del progetto; - data del progetto. OPERAZIONI PRELIMINARI Da effettuarsi sempre prima di ogni operazione sull'impianto: - Informare il personale di riferimento dell'utente (guardina, RSPP, ecc.) dell'inizio dell'attività; - Disinserire gli allarmi acustici o le segnalazioni di allarme; - Esporre il cartello impianto in manutenzione ; - Prima di effettuare qualsiasi manovra, effettuare la lettura e la registrazione di tutti i manometri, gli indicatori di livello e di posizionamento delle valvole. CONTROLLI ESEGUITI DALL'UTENTE Ogni settimana, l'utente: - effettuerà la lettura della pressione; - controllerà i livelli dell'acqua; - controllerà le valvole; - effettuerà una prova della campana; - effettuerà una prova dell'avviamento della pompa; - riavvierà il motore Diesel e lo terrà in funzione per almeno 20 minuti; - controllerà gli impianti di riscaldamento. Una volta al mese si occuperà di: - verificare il livello di elettrolito;

15 - controllare le batterie. CONTROLLI ESEGUITI DALL'INSTALLATORE (O DA AZIENDA QUALIFICATA) L'installatore, o un'azienda qualificata, invece, si occuperà dell'assistenza e della manutenzione dello sprinkler. Di seguito, il programma. CONTROLLO PERIODICO TRIMESTRALE - Rivalutazione del livello di pericolo; - Ispezione delle valvole; - Ispezione degli sprinkler; - Ispezione delle tubazioni e dei relativi sostegni; - Ispezione delle alimentazioni idriche ed elettriche; - Verifica del numero di sprinkler di ricambio disponibili. CONTROLLO PERIODICO SEMESTRALE (SOLO PER IMPIANTI A SECCO) - Ispezione delle valvole di allarme a secco; - Verifica della efficienza delle dotazioni di scorta; - Ispezione del collegamento di riporto allarmi con la stazione dei Vigili del Fuoco. CONTROLLO PERIODICO ANNUALE (PROVA ALIMENTAZIONI) - Prove della portata della pompa; - Prove del mancato avviamento del motore; - Prove sulle valvole a galleggiante; - Prove sulle camere di aspirazione; - Prove sui filtri per la pompa. CONTROLLO PERIODICO TRIENNALE (VERIFICA E REVISIONE SERBATOI E VALVOLE) - Prove e verifiche sui serbatoi, esternamente e internamente; - Prove su tutte le valvole. CONTROLLO PERIODICO DECENNALE (REVISIONE GENERALE) - Interventi di pulizia; - Interventi di impermeabilizzazione; - Esame delle riserve idriche. REGISTRO Al termine di ogni controllo, l'utente deve ricevere un resoconto firmato e datato dell'ispezione effettuata, documento che deve essere custodito nel fabbricato, in un apposito registro. Il registro conterrà l'elenco dei lavori svolti, gli eventuali guasti o variazioni rispetto alle ispezioni precedenti e gli interventi in caso di incendio, precisandone cause, modalità ed estensione. Questo registro deve essere tenuto a disposizione del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco e della Società assicuratrice dell'insediamento protetto. Il fatto che il programma di prova assistenza e manutenzione sia eseguito per contratto dall'installatore del sistema, o da un'azienda ugualmente qualificata, è responsabilità dell'utente. Il registro deve contenere: - un piano di lavoro, o un documento equivalente, comprendente la data di consegna del lavoro, il tempo impiegato, il luogo, le persone che lo hanno eseguito, i preposti del Committente che lo hanno avallato e i materiali forniti o sostituiti; - una check list delle operazioni eseguite per ogni impianto, in funzione dei riferimenti normativi o del Capitolo Operativo applicato; - note di fine visita, in cui venga esplicitato se il sistema dispone di tutti i disegni e della documentazione prevista dalle norme di legge e dalle norme tecniche, se l'impianto è regolarmente funzionante, se sono state riscontrate anomalie e se sono state risolte, o se deve essere pianificata una soluzione per esse, se l'impianto presenta delle non conformità e le

16 azioni proposte per risolverle, se l'ambiente protetto ha subito modifiche e le azioni proposte per l'adeguamento dell'impianto alle modifiche, se vi sono problemi ambientali o gestionali che possano compromettere il funzionamento e la funzionalità del sistema. Il registro può anche contenere: - un elenco dettagliato dei componenti del sistema; - prove di verifica con strumentazione certificata della reale efficacia delle stazioni di pompaggio con rilievo della curva delle pompe e della taratura degli strumenti di misura installati; - un rapporto di analisi della temperatura dei quadri elettrici, tramite termocamera; - un rapporto di analisi sulle vibrazioni dei gruppi; - una registrazione dei tempi di intervento degli impianti sprinkler; - una registrazione degli interventi preventivi di sostituzione del kit di guarnizioni per le valvole di controllo - una registrazione degli eventi relativi al sistema di rilevazione, se presente

17 MANUTENZIONE LUCI DI EMERGENZA Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa l eventuale documentazione di progetto. Le verifiche periodiche consistono in operazioni in grado di controllare lo stato di funzionamento degli apparecchi di illuminazione e segnalazione di sicurezza nella posizione in cui sono installati, individuandone le eventuali anomalie e/o guasti con particolare riferimento a: - presenza dell apparecchio, nella posizione intesa secondo quanto previsto dalla legislazione vigente e nel progetto del sistema; - assenza di oggetti o altro che possa in qualche modo compromettere l efficacia dei dispositivi di illuminazione di sicurezza (per esempio arredi che impediscono la corretta illuminazione di attrezzature antincendio); - assenza di rotture della struttura delle apparecchiature o degrado della stessa tale da comprometterne la sicurezza della funzione ed il rispetto delle prescrizioni di impianto; - accertamento che l'apparecchio sia effettivamente in ricarica in presenza di rete di alimentazione. Se applicabile, la verifica può essere effettuata mediante l indicatore di funzionamento (LED); - verifica funzionale programmata prevista per accertare la funzionalità complessiva delle apparecchiature, in particolare la corretta commutazione e la funzionalità della sorgente di illuminazione; - verifica programmata di autonomia prevista per accertare che l autonomia di impianto, a seguito del tempo di ricarica previsto,in conformità con la legislazione vigente, sia assicurata. Le verifiche periodiche devono essere suddivise nelle seguenti tipologie: - verifica di funzionamento; - verifica dell autonomia. VERIFICA GENERALE Le verifiche generali devono essere effettuate in conformità al punto 7 della CEI EN 50172:2006, con frequenza almeno. Esse consistono nella verifica complessiva dell efficienza degli apparecchi di sicurezza o dell alimentazione centralizzata (gruppo soccorritore) e del rispetto dei requisiti illuminotecnici di progetto mediante esecuzione delle seguenti operazioni: - relativamente all impianto di illuminazione di sicurezza: a) verifica del grado d illuminamento di locali, percorsi, scale di sicurezza, ostacoli, ausiliari di sicurezza, ecc. nel rispetto di quanto richiesto dall ambiente di installazione, dalla legislazione vigente e dalle norme di buona tecnica in vigore;

18 - relativamente al sistema di alimentazione centralizzato: b) verifica del funzionamento del comando di spegnimento del sistema di alimentazione centralizzato, c) verifica della tensione d uscita in emergenza e del valore di carico, d) verifica del sistema di inibizione, se presente. Per l effettuazione di tutte le suddette verifiche si devono tenere in considerazione sia la legislazione vigente applicabile nella specifica situazione sia le specifiche fornite dal costruttore e/o installatore. Le eventuali anomalie riscontrate devono essere prontamente annotate ed eliminate, se è possibile con un azione correttiva immediata, diversamente devono essere tempestivamente segnalate al responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Gli interventi devono essere eseguiti da personale qualificato in possesso di adeguata formazione e devono essere annotati sull apposita scheda del registro dei controlli. VERIFICA DI FUNZIONAMENTO Le verifiche di funzionamento devono essere effettuate in conformità al punto 7 della CEI EN 50172:2006. Esse consistono nell effettuazione, in aggiunta alle ulteriori indicazioni eventualmente fornite dal costruttore (foglio di istruzioni) e/o dall installatore, delle seguenti operazioni: - verifiche relative agli apparecchi di illuminazione sia autonomi sia con alimentazione centralizzata: a) verifica dell effettivo intervento in emergenza di tutti gli apparecchi, b) verifica delle condizioni costruttive degli apparecchi con eventuale sostituzione delle lampade o dei particolari di materia plastica danneggiati, c) verifica della operatività del sistema di inibizione, dove presente, d) verifica dell integrità e leggibilità dei segnali di sicurezza in relazione alle distanze di visibilità, e) verifica del degrado delle lampade o dei tubi fluorescenti (assenza di annerimento), f) verifica del numero e della tipologia degli apparecchi installati, con relativi dati di ubicazione e di prestazioni illuminotecniche in conformità con il progetto originale, - verifiche relative alle sorgenti di alimentazione centralizzata: g) verifica delle indicazioni/segnalazioni fornite dal pannello/display del gruppo soccorritore, h) verifica della operatività del sistema di inibizione, dove presente, i) verifica delle corrette operazioni del sistema nel funzionamento di emergenza mediante le indicazioni/segnalazioni fornite dallo stesso. Le verifiche elencate devono essere eseguite con frequenza almeno, ad eccezione di specifiche disposizione legislative (vedere appendice B).

19 Per l effettuazione di tutte le suddette verifiche si devono tenere in considerazione sia la legislazione vigente applicabile nella specifica situazione sia le specifiche fornite dal costruttore e/o installatore. Le eventuali anomalie riscontrate devono essere prontamente annotate ed eliminate, se è possibile, con un azione correttiva immediata; diversamente devono essere tempestivamente segnalate al responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Gli interventi devono essere eseguiti da personale qualificato in possesso di adeguata formazione e devono essere annotati sull apposita scheda del registro. VERIFICA DELL'AUTONOMIA Le verifiche dell autonomia devono essere effettuate in conformità al punto 7 della CEI EN 50172:2006 con frequenza almeno annuale (è consigliata una periodicità ). Esse consistono nella misurazione dell autonomia dell'impianto ad alimentazione centralizzata (gruppo soccorritore) o di ogni singolo apparecchio di illuminazione di tipo autonomo, mediante esecuzione della seguente operazione: - verifica dell intervento e della durata di funzionamento in modo di emergenza mediante procedure di simulazione di interruzione o interruzione dell alimentazione ordinaria e misurazione della durata di accensione di tutti gli apparecchi di tipo autonomo o collegati all impianto di alimentazione centralizzata per il tempo richiesto dall ambiente d installazione, a seguito del tempo di ricarica in conformità con la legislazione vigente (esame a vista). Se gli apparecchi non garantiscono l autonomia di impianto, le batterie devono essere sostituite. Nel caso di impossibilità di effettuazione della verifica dell autonomia con esame a vista contemporaneo del momento di effettivo spegnimento di tutti gli apparecchi installati, è necessario l impiego di apparecchi e/o sistemi di illuminazione di emergenza che consentono la verifica automatica dell effettiva autonomia, secondo modalità da definirsi con apposito progetto, che tenga conto delle condizioni d uso e dei vincoli strutturali dell impianto. Con l impiego di apparecchi e sistemi dotati di verifiche automatiche secondo le sequenze indicate ai punti precedenti, è sufficiente effettuare la verifica dei rapporti di prova e/o degli indicatori luminosi di cui sono muniti. Tali rapporti di prova ed i risultati delle verifiche, nonché equivalenti registrazioni su archivi software, sostituiscono e/o integrano il registro dei controlli (vedere punto 7). Ai fini dell esecuzione della verifica si devono tenere in considerazione la normativa tecnica, la legislazione vigente applicabile ed eventuali specifiche indicazioni fornite dal costruttore e/o installatore. Le eventuali anomalie riscontrate devono essere prontamente annotate ed eliminate, se è possibile con un azione correttiva immediata, altrimenti devono essere tempestivamente segnalate al responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Gli interventi devono essere eseguiti da personale qualificato in possesso di adeguata formazione e devono essere annotati sull apposita scheda del registro dei controlli. MANUTENZIONE PERIODICA Gli interventi di manutenzione periodica e le azioni correttive devono essere effettuati in conformità con il punto 7 della CEI EN 50172:2006, con una frequenza (consigliata). Essi consistono in una serie di operazioni programmate che consentono

20 di mantenere gli apparecchi in condizioni di efficienza, far sì che l impianto assicuri le proprie funzioni di sicurezza nel tempo e di ridurre la probabilità che insorgano eventuali condizioni di guasto e/o pericolo, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: - ripristino dell apparecchio nel caso non sia presente, nella posizione intesa secondo quanto previsto dalla legislazione vigente e nel progetto del sistema; - rimozione degli oggetti o altro che possano in qualche modo compromettere l efficacia del dispositivo (per esempio arredi che impediscono la corretta illuminazione di attrezzature antincendio quali estintori); - ripristino dell apparecchio che evidenzi rotture della struttura o degrado della stessa tale da comprometterne la sicurezza della funzione e il rispetto delle prescrizioni di impianto; - ripristino delle apparecchiature che evidenzino un guasto ovvero la non corretta funzionalità della sorgente di illuminazione e/o della batteria. Tutti i seguenti interventi di manutenzione periodica devono essere eseguiti da personale qualificato in possesso di adeguata formazione e di conoscenze specifiche della manutenzione elettrica, in conformità con le indicazioni del costruttore: - interventi sugli apparecchi di illuminazione sia autonomi sia con alimentazione centralizzata: a) esame generale dell intero impianto d illuminazione e segnalazione di sicurezza per la verifica dello stato di tutti i componenti; b) pulizia dei segnali indicanti le vie di esodo; c) pulizia del diffusore e del riflettore degli apparecchi di illuminazione; d) serraggio morsettiere e sistemi di aggancio; e) sostituzione delle lampade o dei tubi fluorescenti in caso di mancata funzionalità (accensione); f) sostituzione delle batterie in caso di mancata funzionalità (autonomia); - interventi sulla sorgente di alimentazione centralizzata: g) serraggio delle morsettiere e delle connessioni; h) pulizia delle batterie ed ingrassaggio morsetti; i) pulizia delle griglie e delle ventole per il raffreddamento. Nella fase di manutenzione, tutte le operazioni effettuate devono far conservare agli apparecchi o al gruppo soccorritore la conformità all impianto originale. Nel caso in cui nell esercizio dell impianto si evidenzino rotture e/o danneggiamenti, occorre ripristinare le condizioni iniziali. REVISIONE

21 Dopo un periodo di esercizio, dipendente dalle condizioni, deve essere previsto un processo di revisione che consiste nel verificare e rendere efficienti i dispositivi che realizzano l impianto di illuminazione e segnalazione di sicurezza, tramite l effettuazione dei seguenti accertamenti e interventi: - interventi sugli apparecchi di illuminazione sia autonomi sia con alimentazione centralizzata: a) sostituzione delle batterie (solo per apparecchi autonomi), b) serraggio delle morsettiere e dei sistemi di aggancio, c) sostituzione di lampade, diffusori e riflettori se risultano eccessivamente degradati; - interventi sulla sorgente di alimentazione centralizzata: d) sostituzione del comando destinato ai Vigili del Fuoco per lo spegnimento di emergenza del sistema di alimentazione centralizzato, e) sostituzione di parti soggette ad usura (filtro, ventilazione, ecc.). Gli interventi di revisione devono essere eseguiti da personale qualificato in possesso di adeguata formazione e conoscenze specifiche della manutenzione elettrica. In fase di revisione, i ricambi utilizzati devono far conservare agli apparecchi o al gruppo soccorritore la conformità all impianto originale ed essere garantiti all utilizzatore a cura del manutentore. REGISTRO Il registro deve essere conforme alla legislazione vigente e redatto secondo il punto 6.3 della CEI EN 50172:2006 ("Log book") con una struttura tale da poterlo utilizzare per più interventi e per più anni. Sul registro devono inoltre essere riportate le seguenti informazioni: a) data di messa in funzione dell impianto di illuminazione di emergenza e documentazione tecnica relativa ad eventuali modifiche dello stesso, b) numero di matricola o altri estremi di identificazione dei dispositivi di sicurezza, c) estremi di identificazione del manutentore, d) firma leggibile del manutentore.

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