Francesco MASTROMAURO. Intervento dell Assessore all Urbanistica Alfonso VELLA. Intervento del Dirigente 4^ Area Ing. Maria Angela MASTROPIETRO

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1 C O M U N E D I G I U L I A N O V A P r o v i n c i a d i T e r a m o WORKSHOP ore 16:15 ore 16:30 ore 16:45 ore 17:00 ore 17:15 ore 17:30 Saluti del Sindaco Francesco MASTROMAURO Intervento dell Assessore all Urbanistica Alfonso VELLA Intervento del Dirigente 4^ Area Ing. Maria Angela MASTROPIETRO Intervento del Responsabile Sportello Unico Edilizia Arch. Giuseppe ROSCIOLI Intervento dell Istruttore Tecnico Ing. Flaviano CORE Dibattito

2 Tabella 1 Edifici Residenziali AZIONI PUNTI 1. Corretta esposizione dell'edificio in riferimento all'irraggiamento solare e al ricambio d'aria Incremento della permeabilità delle aree di pertinenza almeno fino all 80% mediante anche l utilizzo di materiali drenanti Rivestimento termico dell intero edificio con riduzione di almeno il 20 % del fabbisogno energetico Posa in opera di infissi a trasmittanza termica inferiore o uguale al valore di U 2,6 W/m 2 K Posa in opera di caldaie ad alta efficienza (es. caldaie a condensazione, a biomasse, a premiscelazione) Realizzazione di impianti fotovoltaici con potenza non inferiore a 2 kwp per unità immobiliare Riutilizzo e utilizzo di materiali da costruzione riciclabili e biocompatibili certificati Utilizzazione di impianti di climatizzazione combinati di riscaldamento e raffrescamento ad alta efficienza (con riutilizzo del calore, geotermia e riutilizzo in genere della fonti rinnovabili) Posa in opera di impianti solari termici per il 75% del fabbisogno d acqua calda sanitaria) Utilizzo di componenti a basso consumo di acqua (miscelatori con regolatori di portata, aeratori e rompi getto, cassette con volume di scarico regolabile e con possibilità di interruzione della scarico) Raccolta e riutilizzo delle acque grigie provenienti da docce, vasche, lavabi, ecc., previa depurazione Raccolta dell acqua meteorica proveniente dalle coperture in apposite cisterne e riutilizzo (es. innaffiamento aree verdi, uso domestico) Utilizzo di compostiere per la riduzione della produzione dei rifiuti biodegradabili Utilizzo di energia elettrica verde per almeno un quinquennio 10

3 Tabella 2 Edifici Residenziali AZIONI PUNTI 1. Corretta esposizione dell'edificio in riferimento all'irraggiamento solare e al ricambio d'aria Incremento della permeabilità delle aree di pertinenza almeno fino all 80% anche mediante l utilizzo di materiali drenanti Riutilizzo e utilizzo di materiali da costruzione riciclabili e biocompatibili certificati Utilizzo dicomponenti abasso consumo di acqua (miscelatori con regolatori di portata, aeratori e rompi getto, cassette con volume di scarico regolabile e con possibilità di interruzione della scarico) 5 5. Raccolta e riutilizzo delle acque grigie, provenienti da docce,vasche,lavabi,ecc.,previa depurazione Raccolta dell acqua meteorica proveniente dalle coperture in apposite cisterne e riutilizzo (es. innaffiamento aree verdi, uso domestico) Utilizzo di compostiere per la riduzione della produzione dei rifiuti biodegradabili Utilizzo di energia elettrica verde per almeno un quinquennio 10

4 Tabella 3 Edifici non Residenziali AZIONI PUNTI 1. Corretta esposizione dell'edificio in riferimento all'irraggiamento solare e al ricambio d'aria Incremento della permeabilità delle aree di pertinenza almeno fino all 80% mediante anche l utilizzo di materiali drenanti Rivestimento termico dell intero edificio con riduzione di almeno il 20 % del fabbisogno energetico Posa in opera di infissi a trasmittanza termica inferiore o uguale al valore di U 2,6 W/m2 K Posa in opera di caldaie ad alta efficienza (es. caldaie a condensazione, a biomasse, a premiscelazione) Realizzazione di impianti fotovoltaici o rinnovabili in genere di potenza pari ad almeno il 50 % di quella impegnata per ogni unità immobiliare Riutilizzo e utilizzo di materiali da costruzione riciclabili e biocompatibili certificati Utilizzazione di impianti di climatizzazione combinati di riscaldamento e raffrescamento ad alta efficienza (con riutilizzo del calore, geotermia e riutilizzo in genere della fonti rinnovabili) Posa in opera di impianti solari termici per il 75% del fabbisogno d acqua calda sanitaria) Utilizzo di componenti a basso consumo di acqua (miscelatori con regolatori di portata, aeratori e rompi getto, cassette con volume di scarico regolabile e con possibilità di interruzione della scarico) Raccolta e riutilizzo delle acque grigie provenienti da docce, vasche, lavabi, ecc., previa depurazione Raccolta dell acqua meteorica proveniente dalle coperture in apposite cisterne e riutilizzo (es. innaffiamento aree verdi, uso domestico) Utilizzo di compostiere per la riduzione della produzione dei rifiuti biodegradabili Utilizzo di energia elettrica verde per almeno un quinquennio 10

5 Tabella 4 Edifici non Residenziali AZIONI PUNTI 1. Corretta esposizione dell'edificio in riferimento all'irraggiamento solare e al ricambio d'aria Incremento della permeabilità delle aree di pertinenza almeno fino all 80% anche mediante l utilizzo di materiali drenanti Riutilizzo e utilizzo di materiali da costruzione riciclabili e biocompatibili certificati Utilizzo di componenti a basso consumo di acqua (miscelatori con regolatori di portata, aeratori e rompi getto, cassette con volume di scarico regolabile e con possibilità di interruzione della scarico) 5 5. Raccolta e riutilizzo delle acque grigie, provenienti da docce, vasche, lavabi, ecc., previa depurazione Raccolta dell acqua meteorica proveniente dalle coperture in apposite cisterne e riutilizzo (es. innaffiamento aree verdi, uso domestico) Utilizzo di compostiere per la riduzione della produzione dei rifiuti biodegradabili 5 8. Utilizzo di energia elettrica verde per almeno un quinquennio 10

6 FONTI D.L. n. 70 del (ART. 5) cd: decreto sviluppo LEGGE di conversione n. 106 del BURA LEGGE REGIONALE n: 49 del BURA n. 56 del LEGGE REGIONALE n: 62 del BURA n. 92 del CIRCOLARE interpretativa della Regione del 14 Marzo 2013 Prot Delibera Consiglio Comunale n. 25 del CIRCOLARE interpretativa della Regione del 25 Giugno 2013 Prot Obiettivo: promozione e agevolazioni per la riqualificazione di aree urbane degradate caratterizzate da organismi edilizi disorganici, degradati, nonché opifici o fabbricati non residenziali dimessi, tenendo altresì conto della necessità di favorire lo sviluppo dell efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. ART. 3 : MISURE PREMIALI PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA REALIZZATA ATTRAVERSO INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE, AMPLIAMENTO E DI DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DI EDIFICI RESIDENZIALI. ART. 4 : MISURE PREMIALI PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA REALIZZATA ATTRAVERSO INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE, AMPLIAMENTO E DI DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DI EDIFICI NON RESIDENZIALI. ART. 5 : CONDIZIONI E CRITERI PER LE MODIFICHE DI DESTINAZIONE D USO.

7 Modalità operative per l applicazione del disposto degli art. 3, 4 e 5 così come recepiti dal Consiglio Comunale nella seduta n. 25 del SU QUALI EDIFICI E POSSIBILE INTERVENIRE QUALI SONO LE ZONE ESCLUSE DALL APPLICAZIONE COME E IN CHE MODO INTERVENIRE a.percentuale d incremento b.rispetto degli standard c.rispetto dei parametri d.modulistica per presentazione istanze

8 ART. 3 MISURE PREMIALI PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA REALIZZATA ATTRAVERSO INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE, AMPLIAMENTO E DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DI EDIFICI RESIDENZIALI 1 SU QUALI EDIFICI E POSSIBILE INTERVENIRE Volumetrie esistenti alla data del ( giorno successivo alla data di pub. sul bura della LR 49/12 1 versione) In edifici esistenti alla data del (data del decreto Sviluppo DL 70/11) Gli edifici in corso di realizzazione a condizione che l inizio lavori sia avvenuto entro il (data di entrata in vigore della L.R. 62/12) 2 ESCLUSIONI a) Edifici abusivi eseguiti senza titolo o in totale difformità o con Variazioni essenziali b) Edifici collocati all interno dei Centri storici c) Edifici definiti di valore storico, culturale ed architettonico di pregio per il loro valore architettonico, tipologico, culturale cosi come classificati dal PRG (A2 A3 A4 A5) d) Edifici ricadenti in Aree inedificabili o cmq ricadenti in aree a pericolosità geologica, idraulica o con vincolo idrogeologico. e) Edifici ricadenti nelle Zone A del PRP (cosi come riportato nelle TAV R1 A B C D del PRG, = Costa fascia arenile; ambiti riparali, fascia collinare = ex parco collinare ) f) Edifici vincolati con vincolo storico ai sensi della parte II del Codice dei Beni culturali. g) Edifici ricadenti nelle Zone B3 D4 E5 solo per gli ampliamenti con incremento maggiore del 20% per il residenziale e del 10% per il non residenziale

9 3 COME E IN CHE MODO INTERVENIRE WORKSHOP Percentuale d incremento a) Fino al 20% Senza Vincoli b) dal 21% al 40% punteg. Min. = 100 tabella 1 c) dal 41% al 50% punteg. Min. = 50 tabella 2 Rispetto degli standard A prescindere dalla percentuale di incremento occorre garantire il rispetto degli Standard minimi previsti dal DM 1444/68 così come stabilito dall art delle NTA ovvero 24,50 mq per abitante; laddove non è possibile reperire tali standard è possibile provvedere alla loro monetizzazione secondo le modalità di cui al comma 2 dell art. 3 della L.R. Rispetto dei parametri A prescindere dalla percentuale d incremento occorre garantire il rispetto dei parametri previsti dalle NTA del PRG, dalla normativa sismica vigente, dalle norme igienico sanitarie, ecc. e, comunque sempre nel rispetto degli art del D.M. 1444/68, per gli incrementi oltre la prima soglia concessa per legge (20% 10 %). Modulistica per presentazione istanze Tali interventi vengono concessi previa presentazione di istanza per il rilascio del P. di C. Documentazione di rito Diritti di segreteria corrispondente agli scaglioni di sup. incrementata Dichiarazione, resa sotto forma di atto notorio, circa la data di esistenza del fabbricato. Dichiarazione, resa sotto forma di atto notorio, circa l inesistenza dei casi di esclusione previste in relazione all ubicazione dell immobile oggetto dell intervento. Dichiarazione circa il beneficio eventualmente usufruito con la precedente LR16/09 (cd. Piano casa) e suo eventuale scomputo dalla nuova richiesta di incentivi premiali. Perizia asseverata dal tecnico, circa la consistenza della volumetria/superfice esistente e legittima, oggetto di intervento. Schemi e calcoli, per la verifica degli standard urbanistici e/o loro monetizzazione.

10 ART. 4 MISURE PREMIALI PER AL RIQUALIFICAZIONE URBANA REALIZZATA ATTRAVERSO INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE, AMPLIAMENTO E DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DI EDIFICI NON RESIDENZIALI 1 SU QUALI EDIFICI E POSSIBILE INTERVENIRE Aumenti di superfici esistenti alla data del ( giorno successivo alla data di pubb sul bura della LR 49/12 1 versione); In edifici esistenti alla data del (data del decreto Sviluppo DL 70/11); Gli edifici in corso di realizzazione a condizione che l inizio lavori sia avvenuto entro il (data di entrata in vigore della presente legge). 2 ESCLUSIONI a) Edifici abusivi eseguiti senza titolo o in totale difformità o con Variazioni essenziali. b) Edifici collocati all interno dei Centri storici. c) Edifici definiti di valore storico, culturale ed architettonico di pregio per il loro valore architettonico, tipologico, culturale cosi come classificati dal PRG (A2 A3 A4 A5). d) Edifici ricadenti in Aree inedificabili o cmq ricadenti in aree a pericolosità geologica, idraulica o con vincolo idrogeologico. e) Edifici ricadenti nelle Zone A del PRP (cosi come riportato nelle TAV R1 A B C D del PRG, = Costa fascia arenile; ambiti riparali, fascia collinare = ex parco collinare ). f) Edifici vincolati con vincolo storico ai sensi della parte II del Codice dei Beni culturali; g) Edifici ricadenti nelle Zone B3 D4 E5 solo per gli ampliamenti con incremento maggiore del 20% per il residenziale e del 10% per il non residenziale.

11 3 COME E IN CHE MODO INTERVENIRE WORKSHOP Percentuale d incremento a) Fino al 10% Senza Vincoli b) dal 11% al 20% punteg. Min. = 100 tabella 3 c) dal 21% al 30% punteg. Min. = 50 tabella 4 Rispetto degli standard A prescindere dalla percentuale di incremento occorre garantire il rispetto degli Standard minimi previsti dal DM 1444/68 così come stabilito dall art delle NTA ovvero 80 mq di spazio ogni 100 mq di sup. edif. ampliata, escluse le sedi viarie e di cui la metà destinata a parcheggi; laddove non è possibile reperire tali standard è possibile provvedere alla loro monetizzazione secondo le modalità di cui al comma 2 dell art. 3 della L.R. Rispetto dei parametri A prescindere dalla percentuale d incremento occorre garantire il rispetto dei parametri previsti dalle NTA del PRG, dalla normativa sismica vigente, dalle norme igienico sanitarie, ecc. e, comunque sempre nel rispetto degli art del D.M. 1444/68, per gli incrementi oltre la prima soglia concessa per legge (20% 10 %). Modulistica per presentazione istanze Tali interventi vengono concessi previa presentazione di istanza per il rilascio del P. di C. Documentazione di rito Diritti di segreteria corrispondente agli scaglioni di sup. incrementata Dichiarazione, resa sotto forma di atto notorio, circa la data di esistenza del fabbricato. Dichiarazione, resa sotto forma di atto notorio, circa l inesistenza dei casi di esclusione previste in relazione all ubicazione dell immobile oggetto dell intervento. Dichiarazione circa il beneficio eventualmente usufruito con la precedente LR16/09 (cd. Piano casa) e suo eventuale scomputo dalla nuova richiesta di incentivi premiali. Perizia asseverata dal tecnico, circa la consistenza della volumetria/superfice esistente e legittima, oggetto di intervento. Schemi e calcoli, per la verifica degli standard urbanistici e/o loro monetizzazione.

12 ARTICOLO 5 Prevede la possibilità di modificare la destinazione di uso di unità o complessi immobiliari in deroga al P.R.G. purché si tratti di destinazioni tra loro compatibili o complementari. IL COMMA 2 LA COMPATIBILITÀ 1 SU QUALI EDIFICI È POSSIBILE INTERVENIRE? È possibile effettuare il cambio d uso di una o più unità immobiliare esistente (01/11/2012) quando vi sia compatibilità con le destinazioni funzionali già presente nell isolato ove ricade il fabbricato. 2 ESCLUSIONI: Previste per legge I locali ubicati ai piani terra degli edifici fronteggiante i tratti di viabilità indicati nell'allegato N2 del vigente P.R.G. per i quali è previsto l obbligo di conservare la destinazione commerciale;

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14 ARTICOLO 5 Prevede la possibilità di modificare la destinazione di uso di unità o complessi immobiliari in deroga al P.R.G. purché si tratti di destinazioni tra loro compatibili o complementari. IL COMMA 2 LA COMPATIBILITÀ 1 SU QUALI EDIFICI È POSSIBILE INTERVENIRE? È possibile effettuare il cambio d uso di una o più unità immobiliare esistente (01/11/2012) quando vi sia compatibilità con le destinazioni funzionali già presente nell isolato ove ricade il fabbricato. 2 ESCLUSIONI: Previste per legge; I locali ubicati ai piani terra degli edifici fronteggiante i tratti di viabilità indicati nell'allegato N2 del vigente P.R.G. per i quali è previsto l obbligo di conservare la destinazione commerciale; 3 COME E IN CHE MODO INTERVENIRE L attivazione di quanto previsto dall art. 5 della legge regionale oggi in esame passa attraverso la richiesta di un Permesso di Costruire in deroga agli strumenti urbanistici ai sensi dell art. 14 del T.U. dell Edilizia sulla quale il Consiglio Comunale si è già espresso favorevolmente in maniera estensiva, purché non rientri nei suddetti casi di esclusione. Il rilascio è subordinato alla preventiva corresponsione al Comune di Giulianova, a titolo di plusvalenza, della somma di 50,00 per ogni mq di S.E. oggetto d intervento.

15 IL COMMA 5 LA COMPLEMENTARIETÀ 1 SU QUALI EDIFICI È POSSIBILE INTERVENIRE? È possibile effettuare il cambio d uso di una o più unità immobiliari, in deroga al P.R.G., ove sussista complementarietà fra funzioni esistenti e funzioni proposte. Il Legislatore Regionale ha indicato come complementari le seguenti funzioni: a) destinazioni residenziali esercizi commerciali di vicinato; studi professionali; artigianato di servizio; b) destinazioni produttive industriali, artigianali, direzionale e servizi commerciali di vicinato, ricettività alberghiera ed extra alberghiera, cultura e comunicazione; c) destinazioni turistico ricettive ricettività alberghiera ed extra alberghiera, residenze o alloggi turistici anche ad uso privato, stabile o stagionale, residenze per il personale; d) destinazioni direzionali artigianato, servizi, commerciale nella forma di esercizio di vicinato. e) destinazioni agricole attività agrituristica in ogni forma, somministrazione alimenti e bevande.

16 IL COMMA 5 LA COMPLEMENTARIETÀ 2 ESCLUSIONI: Previste per legge; Gli immobili ricadenti nelle zone E5 del Piano Regolatore Generale; 3 COME E IN CHE MODO INTERVENIRE L attivazione di quanto previsto dall art. 5 della legge regionale oggi in esame passa attraverso la richiesta di un Permesso di Costruire in deroga agli strumenti urbanistici ai sensi dell art. 14 del T.U. dell Edilizia sulla quale il Consiglio Comunale si è già espresso favorevolmente in maniera estensiva, nei seguenti casi: a)destinazioni residenziali esercizi commerciali di vicinato; studi professionali; artigianato di servizio; c) destinazioni turistico ricettive ricettività alberghiera ed extra alberghiera, residenze o alloggi turistici anche ad uso privato, stabile o stagionale, residenze per il personale; d) destinazioni direzionali artigianato, servizi, commerciale nella forma di esercizio di vicinato. la decisione è valutata dal Consiglio Comunale volta per volta nei seguenti casi: b) destinazioni produttive industriali, artigianali, direzionale e servizi commerciali di vicinato, ricettività alberghiera ed extra alberghiera, cultura e comunicazione; e) destinazioni agricole attività agrituristica in ogni forma, somministrazione alimenti e bevande. Il rilascio è subordinato Il rilascio è subordinato alla preventiva corresponsione al Comune di Giulianova, a titolo di plusvalenza, della somma di 50,00 per ogni mq di S.E. oggetto d intervento. L agibilità della struttura non è vincolata al censimento in catasto con categorie speciali indicate nello strumento urbanistico [rif.: Art comma 1 lett. e1) delle N.T.A. del P.R.G.].

17 ESEMPIO 1 ARTICOLO 3 FABBRICATO RESIDENZIALE UBICAZIONE: ZONA B2 LIDO SUD ANNUNZIATA VOLUME ESISTENTE (DATA ) = Mc 1500 AMPLIAMENTO RICHIESTO 20 % Volume esistente = 1500 x 20% = 300 mc SUPERFICIE DA AMPLIARE = 300/3,00 = 100 mq VERIFICA STANDARD Calcolo abitanti equivalenti 100 / 40 mq ab Standard minimo previsto (art delle NTA) Superficie da cedere = 2,5 x 24,5 mq = 2,5 abitanti = 24,5 mq per abitante = 61,25 mq MONETIZZAZIONE STANDARD Verde 15 mq x 2,5 ab = mq 37,5 Parcheggio 3 mq x 2,5 ab = mq 7,5 Attrezzature di interesse comune 6,5 mq x 2,5 ab = mq 16,25 Totale mq 61,25 Valore I.M.U. Zona B2 Lido Sud Annunziata = 130,00/mq Valore Medio ultimo triennio oneri di urbanizzazione = 10,95 /mq Coefficienti perequativi Verde = 2 Parcheggio = 3 Attrezzature di interesse comune = 4 Verde = mq 37,5 x ,95 x 2 = 37,5 x 75,95 = 2.848,12 2 Parch. = mq 7,5 x ,95 x 3 = 7,5 x 81,45 = 610,69 2 Attrezzature = mq 16,25 x ,95 x 4 = 16,25 x 86,9 = 1.412,16 2 TOTALE MONETIZZAZIONE = 4.871,00

18 ESEMPIO 2 ARTICOLO 3 FABBRICATO RESIDENZIALE UBICAZIONE: ZONA B2 LIDO SUD ANNUNZIATA VOLUME ESISTENTE (DATA ) = Mc 240 AMPLIAMENTO RICHIESTO 20 % Volume esistente = 240 x 20% = 48 Mc SUPERFICIE DA AMPLIARE = 48,00 / 3,00 = 16 Mq VERIFICA STANDARD Calcolo abitanti equivalenti 16 / 40 mq ab = 0,4 abitanti per approssimazione = 0 abitanti STANDARD INVARIATI

19 ESEMPIO 3 ARTICOLO 4 FABBRICATO NON RESIDENZIALE UBICAZIONE: ZONA D1 Lido Centro Nord SUPERFICIE ESISTENTE (DATA ) = mq 500 AMPLIAMENTO RICHIESTO 10 % Superficie esistente = 500 x 10% = 50 mq SUPERFICIE DA AMPLIARE = 50 mq VERIFICA STANDARD Standard minimo (art delle NTA) = 80mq ogni 100 mq di sup. incrementata Superficie da cedere X : 50 = 80 : 100 X = 50 x 80 = 40 mq 100 MONETIZZAZIONE STANDARD Parcheggio = 50% 40 mq = 20 mq Verde = 50% 40 mq = 20 mq Valore I.M.U. Zona D1 Lido Centro Nord = 130,00 Valore Medio ultimo triennio oneri di urbanizzazione = 10,95 Coefficienti perequativi Verde = 2 Parcheggio = 3 Verde = mq 20 x ,95 x 2 = 20 x 75,95 = Parch. = mq 20 x ,95 x 3 = 20 x 81,45 = TOTALE MONETIZZAZIONE = 3.148

20 C O M U N E D I G I U L I A N O V A P r o v i n c i a d i T e r a m o WORKSHOP ore 16:15 ore 16:30 ore 16:45 ore 17:00 ore 17:15 ore 17:30 Saluti del Sindaco Francesco MASTROMAURO Intervento dell Assessore all Urbanistica Alfonso VELLA Intervento del Dirigente 4^ Area Ing. Maria Angela MASTROPIETRO Intervento del Responsabile Sportello Unico Edilizia Arch. Giuseppe ROSCIOLI Intervento dell Istruttore Tecnico Ing. Flaviano CORE Dibattito

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