CAPITOLO II CENTRI PER L IMPIEGO

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1 CAPITOLO II CENTRI PER L IMPIEGO 2.4 Comunicazioni obbligatorie verso i Centri per l impiego Grazie ai CPI, chi offre e chi domanda lavoro dovrebbe incontrarsi e dare inizio ad un rapporto lavorativo che inizia sempre con la stipula di un contratto di lavoro. Si definisce contratto di lavoro l'accordo tra il datore di lavoro e lavoratore subordinato mediante il quale il lavoratore offre la sua prestazione lavorative in cambio della retribuzione. E' lavoratore subordinato colui che si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore. La giurisprudenza ha definito i criteri per l'identificazione del rapporto di lavoro subordinato che il giudice del lavoro applica a prescindere dalla denominazione del contratto: inserimento nell'organizzazione predisposta dal datore di lavoro sottoposizione alle direttive tecniche e al potere disciplinare del datore di lavoro vincolo dell'orario di lavoro Il lavoratore deve aver compiuto 15 anni di età (età minimima di ammissione al lavoro) e aver adempiuto all'assolvimento dell'obbligo scolastico (8 anni di scuola). Esclusivamente nel settore dello spettacolo la Direzione Provinciale del Lavoro, in presenza di assenso dei genitori o dei tutori, può autorizzare al lavoro i minori di anni 15. Il contratto individuale di lavoro non può essere difforme da quanto stabilito per legge o dai contratti collettivi pena l'invalidità dello stesso; 54

2 le clausole individuali possono essere solo migliorative. Per la stipulazione del contratto di lavoro è obbligatoria la forma scritta. All'atto dell'assunzione (e comunque prima che inizi l'attività lavorativa) il datore di lavoro è tenuto a consegnare al lavoratore entro 30 giorni, una dichiarazione sottoscritta contenente i dati di registrazione effettuata nel libro matricola, nonché la comunicazione contenente le informazioni obbligatorie per legge: luogo di lavoro, la data di inizio e la durata del rapporto di lavoro, l'inquadramento e la qualifica. Nel caso in cui non si applichi il CCNL è obbligatorio indicare la durata delle ferie, periodicità della retribuzione, termini di preavviso, durata della prestazione. Nel contratto di lavoro è molto importante che sia inserito l orario lavorativo che dovrà essere sempre più allineato con gli standard di flessibilità richiesti dalla Comunità Europea. La normative è diretta a regolamentare in modo uniforme, su tutto il territorio nazionale, i profili di disciplina relativi all'organizzazione dell'orario di lavoro. Le innovazioni di maggior rilievo riguardano l'abbassamento a 48 ore del tempo massimo di lavoro compresi gli straordinari, l'innalzamento a 4 settimane del periodo minimo di ferie annue, il divieto di sostituzione di detto periodo con la relativa indennità per ferie non godute. Il dispositivo, inoltre, normativizza le nozioni di orario di lavoro, periodo di riposo, lavoro straordinario, lavoro e lavoratore notturno, lavoro e lavoratore a turni, lavoratore mobile e lavoro offshore. Nel momento dell assunzione, al lavoratore è richiesto: o la dichiarazione di titolarità di pensione o la documentazione per assegno nucleo familiare 55

3 o dichiarazione per la detrazione di imposta o codice fiscale o n. iscrizione ASL o documentazione richiesta dal CCNL. La Riforma Biagi prevede che esistano degli obblighi di comunicazione verso i CPI, da parte di quelle aziende (possono essere pubbliche, private, o agenzie di somministrazione) che assumono personale che fino a quel momento risultava privo di una occupazione. Questo è il modo più semplice, per i CPI, per mantenere sempre aggiornate le liste di coloro che cercano lavoro. Con il vecchio Collocamento pubblico ciò era molto più difficile perché le persone si iscrivevano al collocamento, ma una volta trovato lavoro, non passavano negli appositi uffici per farsi eliminare dalle liste di collocamento. Risultava così un numero di disoccupati molto superiore rispetto alla realtà; ciò rendeva difficoltoso creare delle politiche per il lavoro che potessero essere davvero utili dato che tali politiche si basavano su dati di partenza errati. Le comunicazioni obbligatorie riguardano: o le comunicazione di assunzione e cessazione del rapporto di lavoro che devono essere presentate ai Centri per l impiego entro 5 giorni lavorativi, presentando il modulo presso gli uffici oppure inviandolo con raccomandata, via fax o utilizzando l apposita modulistica presente in rete. o Le di comunicazione di trasformazione e proroga del rapporto di lavoro dove non sono previsti termini perentori. Da qualche tempo esiste un modello unificato per le comunicazioni relative ad assunzione, cessazione o trasformazione del rapporto di lavoro. Nella provincia di Torino, ad esempio, questo modello è già attivo e dal 2 Ottobre 2006 è previsto che tutte le comunicazioni 56

4 obbligatorie verso i CPI siano fatte pervenire agli stessi, attraverso la rete. Inoltre tutte le comunicazioni da effettuare al competente Centro per l'impiego saranno valide all'assolvimento degli obblighi di comunicazione nei confronti delle Direzioni regionali e provinciali del lavoro, dell'inps, dell'inail e di altri eventuali istituti previdenziali. In questo modo il datore di lavoro può spedire tutte le comunicazioni obbligatorie in modalità on-line e solo ad un singolo ufficio. Sarà poi compito del CPI, spedire tutta la documentazione agli enti competenti. I datori di lavoro potranno adempiere agli obblighi anche tramite i consulenti del lavoro e altri soggetti abilitati attraverso documento di deroga. Inoltre le aziende dovranno comunicare: - i dati anagrafici del lavoratore; - la data di assunzione del lavoratore; - la data di cessazione del rapporto; - la tipologia contrattuale; - la qualifica professionale; - il trattamento economico e normativo. A. OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE PER ASSUNZIONE Soggetti obbligati sono tutti i datori di lavoro comprese le pubbliche amministrazioni. Nel caso in cui l'instaurazione del rapporto avvenga in giorno festivo, nelle ore serali o notturne, ovvero in caso di emergenza, la comunicazione deve essere effettuata entro il primo giorno utile successivo. Per le società di somministrazione entro il 20 del mese successivo all assunzione. Le tipologie contrattuali interessate saranno: rapporti di lavoro subordinato; collaborazioni coordinate e continuative; 57

5 contratto di lavoro a progetto; lavoro di socio lavoratore di cooperativa nella forma della subordinazione o della collaborazione coordinata e continuativa (ora lavoro a progetto); tirocini di formazione e orientamento o forme assimilate. B. OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE PER CESSAZIONE Anche in questo caso i soggetti obbligati sono tutti i datori di lavoro comprese le pubbliche amministrazioni. Alla cessazione del rapporto di lavoro il datore deve darne comunicazione entro 5 giorni al Centro per l'impiego e nello stesso giorno all'inail. Nel caso di assunzioni obbligatorie la comunicazione della cessazione deve essere effettuata al Centro per l'impiego entro 10 giorni. Le tipologie contrattuali interessate sono rapporti di lavoro a tempo indeterminato o determinato cessato in data diversa da quella comunicata all'atto di assunzione. La cessazione del rapporto di lavoro può avvenire per una delle seguenti cause: dimissioni del lavoratore: il rapporto di lavoro si può interrompere per volontà del lavoratore, quando quest'ultimo rassegna le sue dimissioni. Il contratto di lavoro a tempo indeterminato può essere interrotto sia dal datore di lavoro che dal lavoratore, con l'unico obbligo di dare il preavviso. Il preavviso, previsto dalla legge, ha lo scopo di ridurre le conseguenze dannose dell'interruzione del contratto di lavoro. Il periodo di preavviso consiste in un numero di giorni in cui il dipendente continua a lavorare dopo aver presentato le 58

6 dimissioni; se il lavoratore si dimette senza dare il preavviso, deve versare al datore di lavoro una "indennità di mancato preavviso", corrispondente all'importo delle retribuzioni che sarebbero spettate per il periodo di preavviso non lavorato. Il datore di lavoro può rinunciare espressamente al preavviso, pagando l'indennità sostitutiva, sempre che il lavoratore sia favorevole a questa soluzione. Durante il periodo di prova il lavoratore non è tenuto a dare il preavviso. Le dimissioni hanno effetto dal momento in cui il datore di lavoro ne ha conoscenza, non è richiesta l'accettazione da parte sua. Le dimissioni possono essere comunicate oralmente salvo il caso in cui il contratto individuale o collettivo prevedano la forma scritta. In quest'ultimo caso la forma scritta è elemento essenziale per le dimissioni licenziamento: il licenziamento è un atto unilaterale attraverso il quale il datore di lavoro manifesta la propria volontà di recedere dal rapporto di lavoro subordinato. I licenziamenti possono essere collettivi o individuali. I licenziamenti collettivi sono tali se soddisfano contemporaneamente tre requisiti: a) licenziamenti devono essere motivati da necessità di riduzione, trasformazione o cessazione dell'attività aziendale e, pertanto, il licenziamento collettivo viene effettuato da un datore di lavoro per uno o più motivi non inerenti alla persona del lavoratore; b) nell'impresa siano occupati più di 15 dipendenti; c) i licenziamenti devono riguardare almeno cinque lavoratori, nell'arco di 120 giorni in ciascuna unità produttiva, o in più unità produttive nell'ambito del territorio di una stessa provincia. I licenziamenti individuali possono essere: a) per giusta causa : 59

7 il datore di lavoro recede dal contratto prima della scadenza del termine, se il contratto è a tempo determinato, o senza preavviso, se il contratto è a tempo indeterminato, qualora si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto. Il licenziamento per giusta causa deve essere intimato per iscritto con precisa indicazione delle motivazioni. In questo caso il datore di lavoro non è tenuto al preavviso previsto contrattualmente. Si precisa che non costituisce giusta causa di risoluzione del contratto il fallimento dell'imprenditore o la liquidazione coatta amministrativa dell'azienda. b) per giustificato motivo oggettivo: il licenziamento viene intimato per ragioni inerenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa. Tra gli esempi di licenziamenti per giustificato motivo troviamo il lavoratore in stato di mobilità. Per questo tipo di licenziamento è obbligatoria la forma scritta con precisa indicazione delle motivazioni in mancanza delle quali il lavoratore ha 15 giorni di tempo per richiederle al datore di lavoro. c) per giustificato motivo soggettivo: il licenziamento viene intimato nel caso di notevole inadempimento degli obblighi contrattuali da parte del lavoratore tale però da consentire la prosecuzione del rapporto per il periodo di preavviso. Si configura come un inadempimento meno grave di quello che determina il licenziamento per giusta causa. Il licenziamento per giustificato motivo soggettivo deve essere intimato per iscritto con precisa indicazione delle motivazioni e il datore di lavoro è tenuto ad osservare l'obbligo del preavviso. d) senza obbligo di motivazione: il datore di lavoro può recedere dal rapporto senza obbligo di comunicazione per iscritto né di motivazione salvo l'obbligo del periodo di preavviso e dell'indennità sostitutiva. Questo tipo di 60

8 licenziamento è ammesso solo nei confronti dei lavoratori in prova, dei lavoratori che hanno raggiunto l'età pensionabile e non hanno optato per la prosecuzione del rapporto, dei lavoratori domestici e dei dirigenti. e) licenziamento disciplinare: si tratta di un licenziamento intimato per colpa del lavoratore nei casi previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro. Il datore di lavoro non può adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l'addebito e senza averlo sentito a sua difesa. Il licenziamento può essere revocato dal datore di lavoro senza particolari formalità purchè l'atto di revoca contenga l'espressa dichiarazione che il rapporto non si è mai risolto e la corresponsione di un risarcimento tale da ristorare il danno subito dal lavoratore. Non è sufficiente la semplice offerta al lavoratore di riprendere servizio. Nel caso in cui non ci sia volontà di revoca da parte del datore di lavoro, il lavoratore può impugnare il licenziamento entro 60 giorni dall'intimazione. L'impugnazione deve essere fatta per iscritto. cause indipendenti dalla volontà delle parti: - morte del lavoratore - arresto o carcerazione del lavoratore - scadenza del contratto a termine raggiungimento dei limiti di età: al raggiungimento dell'età pensionabile o al compimento dei requisiti per ottenere la pensione, il datore di lavoro può liberamente recedere dal rapporto, dando il regolare preavviso previsto contrattualmente, a meno che il lavoratore abbia esercitato l'opzione per il proseguimento del rapporto o la 61

9 contrattazione collettiva prevede l'automatica risoluzione del rapporto. Il datore di lavoro non può rifiutare l'opzione del lavoratore per la prosecuzione; in caso contrario il rifiuto è un atto nullo. Il datore di lavoro deve restituire al lavoratore: libretto di lavoro (se in possesso) mod. CUD (certificazione unificata fisco previdenza) entro 12 giorni dalla richiesta del lavoratore mod. DS 22 per la concessione eventuale dell'indennità di disoccupazione o mobilità dichiarazione circa l'eventuale fruizione di congedi parentali per assistere familiari Le tipologie contrattuali interessate sono i rapporti di lavoro a tempo indeterminato o determinato cessato in data diversa da quella comunicata all'atto di assunzione. C. OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE PER LA TRASFORMAZIONE Soggetti obbligati sono tutti i datori di lavoro entro i 5 giorni dalla trasformazione del contratto che può essere conseguenza di: o proroga contratti a termine; o trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato; o trasformazione da tempo parziale a tempo pieno; o trasformazione da contratto di apprendistato a contratto a tempo indeterminato; o trasformazione da contratto di formazione e lavoro a contratto a tempo indeterminato; o trasformazione da tirocinio o altra esperienza a tempo indeterminato. 62

10 Anche in questo caso per le società di amministrazione sono previsti termini diversi; vi è obbligo di comunicare entro i 20 giorni successivi all'assunzione, al servizio competente nel cui ambito territoriale è ubicata la loro sede operativa, l'assunzione, la proroga e la cessazione dei lavoratori assunti nel corso del mese precedente. 63

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