N.P.H. ITALIA news. Fondazione Francesca Rava. N.P.H É incredibile quello che puoi fare in una vita se lo fai poco per volta

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1 Nuestros Pequeños Hermanos International Fondazione Francesca Rava N.P.H. ITALIA news Anno 11 - News 1 Bollettino di informazione quadrimestrale per gli amici di Nuestros Pequeños Hermanos. Aut. del Tribunale di Milano n. 810 del 29/12/2003 Editore: Fondazione Francesca Rava - N.P.H. Italia Onlus Viale Premuda 38/A Milano Tel Fax info@nph-italia.org. marzo 2014 Direttore Responsabile: Marialuisa Duso Tipografia: Loretoprint S.r.l. - Via A. Costa, Milano N.P.H É incredibile quello che puoi fare in una vita se lo fai poco per volta Celebrating 60 years of family life P. William B. Wasson, fondatore di N.P.H. nel 1954

2 Celebrating 60 years of family life N.P.H.: 60 ANNI D AMORE Una grande famiglia per migliaia di bambini, in 9 Paesi dell America Latina. La Fondazione Francesca Rava aiuta l infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo e rappresenta in Italia N.P.H. Nuestros Pequeños Hermanos (i nostri piccoli fratelli): organizzazione umanitaria internazionale aconfessionale, apolitica e indipendente, fondata nel 1954 da Padre W. Wasson. Da 60 anni N.P.H. salva ed accoglie migliaia di bambini orfani, abbandonati o in disperato bisogno nelle sue Case orfanotrofio e ospedali in 9 paesi dell America Latina: Haiti, Repubblica Il Padre di migliaia di bambini. Dominicana, Messico, Guatemala, Honduras, Nicaragua, El Salvador, Bolivia, Perù. La filosofia di Padre Wasson nel crescere migliaia di bambini è non solo dare loro una casa in cui sentirsi amati e sicuri, ma farli crescere come persone in grado di prendersi cura degli altri, cittadini produttivi e leader nei loro paesi d origine. Il suo metodo, studiato e riconosciuto come modello educativo di successo anche da Erich Fromm, è basato su 5 capisaldi: Amore, Sicurezza, Condivisione, Lavoro, Responsabilità. Chiunque va nelle Case N.P.H. sente ancora oggi vivo lo spirito di Padre Wasson e rimane colpito dalla sua capacità di trasformazione della vita di migliaia di bambini. Siamo orgogliosi di lavorare per questa organizzazione e sentiamo la responsabilità di fare il massimo, per continuare ad aiutare, come diceva Padre Wasson, un bambino per volta, insieme ai nostri volontari, padrini e donatori Mariavittoria Rava, presidente della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus. William Wasson, americano dell Arizona, professore di criminologia, fin da piccolo con i genitori si dava da fare distribuendo aiuti ai poveri. Dopo un viaggio nel poverissimo Messico, decise di rimanervi per aiutare e fu ordinato sacerdote dal vescovo di Cuernavaca. Nell agosto del 1954, un bambino venne colto a rubare le offerte nella chiesa della parrocchia in cui Padre Wasson lavorava e portato in carcere. Padre Wasson chiamato a testimoniare, non solo non ne firmò la denuncia, ma chiese al giudice di affidarlo a lui, perché sapeva che aveva rubato per fame. Lo portò con sé, gli diede da mangiare, un letto per dormire, lo fece sentire al sicuro. Pochi giorni dopo il direttore della prigione gli portò altri 8 bambini, che erano in cella per la stessa ragione. Dalle prigioni o dalla strada, continuarono a portare a Padre Wasson altri bambini, così il loro numero crebbe progressivamente nel tempo. Dal Messico, Padre Wasson, con l aiuto di Padre Rick, estese la sua opera al poverissimo vicino Honduras e poi Haiti, successivamente El Salvador, Guatemala, Nicaragua, Repubblica Dominicana, Bolivia e Perù, salvando un innumerevole numero di bambini, unendo a una grande capacità organizzativa l aiuto appassionato di tante persone nel mondo che hanno creduto nel suo lavoro non smettendo mai di sostenerlo. Quando ero piccolo mi arrabbiavo perché tornando a casa da scuola trovavo sempre qualche ragazzo povero seduto al tavolo da pranzo, che aveva cominciato a mangiare prima di me. Non immaginavo che in seguito, mi sarei trovato ogni giorno migliaia di loro alla mia tavola, con la responsabilità di trovare cibo per tutti. P. Wasson. Un bambino per volta...

3 JOSè, UNO DEI PRIMI PEQUEñOS Oggi settantenne, fu tra i primi a ricevere amore, conforto e sostegno da Padre Wasson nel Orfano della mamma a due mesi e del papà a 7 anni, Josè fu il 16esimo pequeño della storia di N.P.H.. Pur sentendosi amato e accolto, all inizio gli fu difficile abituarsi alle regole, alla disciplina e ai lavoretti che ad ognuno di loro erano assegnati nella Casa. Più tardi, avrebbe capito l importanza di avere delle responsabilità, parte fondante della filosofia di Padre Wasson nel crescere un bambino, chiave del suo successo personale nella vita. Ad un certo punto sentii di far parte di una famiglia, e che Padre Wasson era il padre che avevo perso. Non solo il padre, ma anche la madre che insegnava a condividere, ad ascoltare, aiutava nei problemi e amava con tutto il cuore. Il Padre era affettuoso, ogni volta che ci incrociava diceva tu sei il mio bambino amatissimo e questo mi faceva sentire amato ed accettato. Padre Wasson aveva molta fede. Ogni volta che il cibo scarseggiava, diceva, Dio provvederà. Una volta mi tagliai l indice, mi portò anche in cliniche private, dove dissero che non si poteva fare nulla per i miei tendini recisi. Mi portò allora a Phoenix, dove potei recuperare il 30% della funzionalità. Solo un vero padre o una vera madre avrebbero fatto lo stesso. Laureatosi al Politecnico Nazionale, Josè entrò in una delle più grandi banche messicane. Vi rimase per 22 anni poi intraprese una carriera come consulente nello stesso settore. Sposato da 35 anni con Marta, hanno due figli perfettamente bilingue che lavorano una in finanza, l altro all Università, cresciuti con gli stessi principi di Padre Wasson: tutti hanno responsabilità e doveri, ma devono anche essere avvolti da amore e affetto. Ad un certo punto sentii di far parte di una famiglia e che Padre Wasson era il padre che avevo perso Padre Rick, direttore di N.P.H. Haiti, ricorda Padre Wasson. Padre Wasson contava molto sulla Provvidenza, ma ha lavorato duro fino al suo ultimo giorno di vita, il 14 agosto Padre Rick, medico in prima linea, direttore di N.P.H. Haiti, è il suo successore morale e carismatico. Padre Wasson mi disse un giorno che se fossi andato in Haiti per aiutare N.P.H., avrei dovuto essere pronto a superare delle prove. Avrei avuto milioni di problemi. Ma mi promise che se avessi lavorato duramente e avessi avuto fede, avrei trovato milioni di soluzioni! La sua missione bruciava dentro di lui dandogli un unico obiettivo in tutta la vita. Ha lavorato senza tregua, in salute e nella malattia, nella lunga lotta contro il cancro, dopo aver perso la milza, dopo aver rotto un anca e poi l altra, e quando l età pesava come piombo. ( I will die with my boots on, morirò con gli stivali addosso diceva). Padre Wasson veniva da Phoenix, Arizona, città di mandrie e sabbia ardente, oggi una grande città piena di vita grazie ai canali d acqua realizzati dall uomo. Nello stesso modo in cui Phoenix è risorta per la costruzione di canali che hanno portato la vita...dalla strada alla laurea Celebrating 60 years of family life Josè il giorno della laurea. P. Wasson con i primi pequeños. grazie all acqua, il lavoro di Padre Wasson era costruire canali da tante terre fino ai bambini di N.P.H., e canali tra i bambini, e tra i bambini e lo staff di N.P.H.. Ma questi canali non portano acqua, portano sostegno economico, servizi professionali e lavoro volontario e Amore dando ai bambini poveri e orfani una chance nella vita. P. Wasson insieme a P. Rick. in Haiti nel 1987.

4 Celebrating 60 years of family life la Filosofia di N.P.H. I principi di P. Wasson valgono ancora oggi per le famiglie di tutto il mondo. Nelle Case N.P.H. i pequeños ricevono assistenza medica e una sana alimentazione, la migliore educazione secondo le loro capacità ed aspirazioni, ma soprattutto amore incondizionato, attenzione individuale e sicurezza, combinati con lavoro, spirito di condivisione e responsabilità perché possano divenire adulti sereni, indipendenti e responsabili, spezzando definitivamente il circolo della povertà. I bambini si sentono sicuri: sanno che mai sarà loro chiesto di andarsene, né saranno separati dai loro fratelli e sorelle di sangue. Questo metodo educativo basato sull amore, per i suoi risultati sorprendenti, è stato poi teorizzato dallo psicanalista e sociologo Erich Fromm in uno dei suoi trattati. Degno di nota non è soltanto il fatto che risulta evidente l assenza di gravi problemi di comportamento. Ciò che è davvero sorprendente è che si avverte addirittura spirito di cooperazione e mutua responsabilità. I ragazzi e le ragazze si sentono essi stessi membri di una famiglia e ne sono orgogliosi... Erich Fromm, Organizzazione sociale di un villaggio messicano - citazione sull esperienza di N.P.H. AMORE SICUREZZA RESPONSABILITÀ CONDIVISIONE LAVORO I programmi di N.P.H. SALUTE. Garantiamo ai nostri bambini vaccini e le migliori cure mediche possibili, anche dal punto di vista psicologico. CURA DEI PIÙ PICCOLI. Prepariamo i nostri bambini a diventare degli adulti rispettosi, responsabili, produttivi e in grado di prendersi cura degli altri. ISTRUZIONE. É la chiave per spezzare il circolo di povertà, per questo N.P.H. dà accesso a una varietà di percorsi di studi e di formazione. SOLIDARIETÀ. Ogni Casa promuove programmi di volontariato dei bambini nella comunità che aiuta anche con donazioni in natura o di medicinali. FAMIGLIA. Le nostre Case replicano l ambiente famigliare con un atmosfera confortevole e piena d amore. Migliaia i bambini accolti da N.P.H., ciascuno trattato come un figlio

5 la vita nelle case n.p.h. Sebbene ciascuna sia unica e speciale, tutte le Case condividono la stessa filosofia. Celebrating 60 years of family life La casetta dei bebè, N.P.H. Bolivia. Le Case N.P.H. sono organizzate come un villaggio in miniatura dove si cerca di ricreare l ambiente di una vera famiglia: ci sono numerose casette, ognuna con un suo nome, dove i bambini a gruppi per età e sesso, mangiano e dormono, la scuola, con i programmi riconosciuti dal Governo locale, aperta anche ai bimbi poveri dei dintorni, la clinica medica, la cappella, la fattoria e le coltivazioni per l autosostentamento, un campo da calcio o da basket e area gioco, in alcune case un piccolo cimitero. La Casa N.P.H. Guatemala ospita oltre 300 bambini a Chimaltenango. Al mattino i bambini frequentano la scuola, nel pomeriggio studiano, giocano e lavorano, proporzionalmente alle loro capacità; fanno turni in cucina, nei campi, nella fattoria, aiutano i più piccoli a vestirsi e nei compiti e non dimenticano chi è meno fortunato di loro: a turno visitano carceri, ospedali, ospizi con il loro coro o orchestrina (Estudiantinas). I bambini collaborano nei lavoretti quotidiani. Una pequeña nell anno di servizio. A tutti i ragazzi, al termine degli studi superiori, è richiesto un anno di servizio presso la Casa: un modo per contraccambiare il sostegno ricevuto continuando ad aiutare i propri fratellini. L assistenza è affidata ai Tios (zio, zia), collaboratori locali che crescono i bambini secondo la loro cultura, aiutati da volontari di tutto il mondo. I pequeños, come figli di famiglie normali, escono dalle Case N.P.H. quando sono pronti ad affrontare la vita con le proprie forze e hanno imparato un mestiere. Molti di loro oggi sono laureati e presenti in tutti i livelli sociali e professionali; tanti hanno deciso di rimanere e di prestare la loro opera a favore di N.P.H.. Il giorno del diploma, Casa N.P.H. El Salvador. Sostieni una borsa di studio per un pequeño

6 Celebrating 60 years of family life UN BAMBINO PER VOLTA... Da 60 anni N.P.H. trasforma la vita di migliaia bambini in disperato bisogno. ANALICA Analica, Maria Fernanda, Katherine, Axel, Juancito vengono da situazioni drammatiche di abbandono, abusi, sofferenza. Grazie all ingresso nelle Case N.P.H. hanno recuperato nel fisico e nello spirito e ci regalano i loro meravigliosi sorrisi che testimoniano la loro ritrovata voglia di vivere e la consapevolezza di avere un futuro. Sono proprio questi bambini e tutti gli altri che bussano alle porte delle Case N.P.H. che ci spronano ogni giorno a lavorare con energia. L aiuto di ciascuno di noi, famiglia, classe, azienda, può fare la differenza nella vita di un bambino diventando padrino con l adozione a distanza. JUANCITO MARIA FERNANDA KATHERIN AXEL Il tuo aiuto può fare la differenza nella vita di un bambino!

7 le case n.p.h. in america latina N.P.H. MESSICO dal 1954 Casa San Salvador a Miacatlan Casa Buen Señor, a Cuernavaca, per i ragazzi che frequentano le scuole superiori Casa San Louis a Monterrey per i ragazzi che frequentano l università Ciudad de los Niños a Matamoros N.P.H. PERU dal 2004 Casa NPH Santa Rosa de Lima, Canete N.P.H. BOLIVIA dal 2005 Casa Padre Wasson a S. Ignacio de Sara (Santa Cruz) N.P.H. GUATEMALA dal 1996 Casa San Andres a San Andres Itzapa Casa San Bernardo a Chimaltenango per i ragazzi che frequentano scuole superiori N.P.H. NICARAGUA dal 1994 Casa Padre Wasson, a Jinotepe Casa Santa Clara e Casa San Juda, a Managua, per i ragazzi che frequentano le scuole superiori e l università Celebrating 60 years N.P.H. è oggi una grande famiglia che accoglie bambini e aiuta anche migliaia di altri bambini delle povere comunità circostanti. of family life N.P.H. HAITI dal 1987 Casa Sainte Hélène a Kenscoff Foyer St Louis e Baby House Sainte Anne a Tabarre Centri per bambini disabili Kay Germaine a Tabarre, Kay Eliane a Petionville Ospedale pediatrico Saint Damien e ospedale per famiglie Saint Luc a Tabarre, ospedale Sainte Marie a Cité Soleil, Cliniche materne infantili Manitaine e Timun Petit a Wharf Jeremy Francisville - città dei mestieri 30 Scuole di strada negli slums della capitale e nelle province più povere Progetto Fors Lakay a Cité Soleil N.P.H. R. DOMINICANA dal 2002 Casa Santa Ana a San Pedro de Macoris Casa San Marcos centro per bambini disabili a San Pedro de Macoris N.P.H. HONDURAS dal 1985 Rancho Santa Fe vicino a Tegucigalpa Casa De Los Angeles per i bambini disabili a Tegucigalpa Casa Alistar, Casa Santa Catarina, Casa Cerro Grande e Casa Altamira, a Tegucigalpa, per i ragazzi che frequentano le scuole superiori e l università N.P.H. EL SALVADOR dal 1999 Casa Sagrada Familia a Texistepeque, Santa Ana L adozione a distanza con la Fondazione Francesca Rava N.PH. Italia Onlus. Entra anche tu nella grande famiglia N.P.H.! L adozione a distanza con la Fondazione Francesca Rava - N.P.H. Italia Onlus è l invio di un contributo per aiutare un bambino specifico accolto nelle Case N.P.H. e assicurargli un sostegno nel tempo. Ma è anche un legame d amore importante per lui e per te. Potrai scrivergli e ricevere le sue lettere, potrai andare a trovarlo, gli darai il conforto di sapere che qualcuno, anche da lontano, pensa a lui come ad un figlio. Riceverai una cartellina con una foto del tuo bambino, la storia della sua vita, e ogni anno gli auguri di Natale insieme a una nuova foto e alla pagella scolastica per seguire i suoi progressi e incoraggiarlo. Con una donazione di 26 euro al mese, meno di un caffè al giorno, puoi dare anche tu amore e un futuro ad un bambino che vive nelle Case N.P.H. assicurandogli cure mediche, un tetto, istruzione e il calore di una grande famiglia. In Haiti si possono adottare a distanza anche i bambini delle Scuole di strada create da P. Rick. Il nostro Ufficio padrini è a disposizione per maggiori informazioni al numero , padrini@nph-italia.org. Puoi compilare la domanda di adozione a distanza anche on line sul sito Bruno mostra orgoglioso la foto del suo padrino. Adotta anche tu un bambino a distanza. Richiedi il nostro opuscolo

8 Celebrating 60 years of family life PADRINI NELLA CASA N.P.H. MESSICO... Madrine e donatrici italiane festeggiano i 60 anni di N.P.H. con i loro bambini adottati a distanza. Lo spettacolo di benvenuto a Casa San Salvador. Dopo tanti anni che scambiavo lettere un po banali con il mio Pepito, a cui volevo bene ma non riuscivo a sentire veramente vicino...l ho finalmente conosciuto e stretto nelle mie braccia, sentendolo come un figlio ritrovato. E stato un momento di grande felicità che non avrei mai pensato di poter ancora vivere nella mia vita. L atmosfera di entusiasmo, di gioia, condivisione, amore e dedizione che ho sentito nelle ore felici passate con i pequeños e gli Amici di N.P.H. è stata una boccata di aria pura e vitalizzante, che mi aiuta a vivere ancora con entusiasmo e ottimismo, così difficile da provare nella mia tarda età. Giuliana, da Torino Giuliana con Josè, detto Pepito. Anna, Carla, Cristina, Enzo, Fiammetta, Giuliana, Maria, Paola, Rosalba, Rosanna giunti da tutta Italia, accompagnati da Mariavittoria, Maria Chiara e Silvia della Fondazione, hanno partecipato dal 12 al 16 febbraio alla riunione internazionale N.P.H. a Cuernavaca, Messico, dove da 60 anni centinaia di bambini crescono felici con la consapevolezza di appartenere ad una grande famiglia. La Casa San Salvador di Miacatlan, a circa 70 km di Cuernavaca, è un antica Rosanna, da Milano, con la sua figlioccia e due studenti, alla festa presso il Bachillerato Tecnologico (scuole superiori) N.P.H.. Hacienda del 500 ristrutturata, con piazzetta lastricata, chiesa, piccole strade, edifici coloniali che ospitano la scuola e i dormitori, fattoria e campi coltivati, alberi secolari, area giochi con altalene e scivoli. 600 bambini in festa, con maglietta e calzette bianche, ci hanno accolto battendo le mani e condotto al campo da basket dove hanno cantato e ballato per darci il benvenuto e ringraziare per l aiuto prezioso che rende possibile questa incredibile opera di salvezza. Alex con Maria, al suo terzo viaggio in Messico. Alejandro è per me come un figlio. Un anno dopo averlo adottato a distanza, nel 2007, l ho incontrato per la prima volta. Compiva 10 anni e dopo la sua festicciola di compleanno, gli promisi che non lo avrei mai abbandonato. Mi confidò il suo grande sogno: suonare nel gruppo della scuola. L ho incoraggiato dicendogli che nella vita, quando si desidera veramente qualcosa, tutto è possibile. Nel 2011 sono tornata in Messico, compiva 15 anni. Mi ha fatto una grande sorpresa suonando nel gruppo Estudiantinas. Durante questo ultimo viaggio Alex ha compiuto 18 anni. Frequenta il secondo anno di liceo, poi andrà all università; è andato per un mese a Boston e a Harvard ha vinto un premio. Sono molto orgogliosa di lui. Maria, da Roma. Su tutte le foto e le testimonianze

9 ALLA SCOPERTA DELLE ORIGINI DI N.P.H. Tanti i momenti di condivisione con pequeños di tutte le età. Celebrating 60 years of family life E stato uno dei più bei viaggi della mia vita: il sorriso dei bambini, la pace sui loro visi nonostante i momenti difficili del loro passato. In queste Case hanno trovato una famiglia che vuole loro bene, un esistenza degna di essere vissuta: qui l amore svolge un ruolo importante e con la sua forza, illumina la loro vita. Paola, da Lecco. Anna, da Milano, con due sorelline. Rosalba, da Udine, con la sua figlioccia. Enzo con una dolcissima pequeña. Paola nella sala informatica della Casa Buen Señor. Dopo aver frequentato le scuole primarie e medie, i pequeños lasciano Miacatlan e si trasferiscono a Cuernavaca città, alla Casa Buen Señor dove vivono circa 200 ragazzi, per frequentare le scuole superiori (bachillerato). I ragazzi qui studiano matematica, spagnolo, ma anche cose pratiche come contabilità, informatica, puericultura, hotellerie. Qui si è tenuta la cena di gala che ha concluso le celebrazioni dei 60 anni di N.P.H., allietata dai balli folcloristici del gruppo Estudiantinas e la sfilata sul palco dei 70 pequeños che vivono nella Casa N.P.H. Saint Louis, a Monterrey, per frequentare l università. È stato emozionante ascoltare la testimonianza di questi 70 ragazzi che hanno raggiunto l importante traguardo degli studi universitari. Si sono presentati indicando la facoltà che frequentano e hanno ringraziato i padrini che li sostengono con borse di studio. Enzo, da Milano. Fiammetta, da Londra, con una pequeña. Cristina, madrina italiana giunta da Parigi. Il gruppo con le Estudiantinas, i pequeños che per loro impegno e bravura si esibiscono anche all estero. Venite anche voi a conoscere le Case N.P.H.

10 HAITI: 4 ANNI DAL TERREMOTO Continua il nostro difficile lavoro tra traguardi raggiunti e nuove sfide. Negli ultimi 4 anni abbiamo fatto tanti sacrifici e notti in bianco, per assicurare il mantenimento e lo sviluppo dei tanti progetti realizzati in Haiti, prima e dopo il terremoto del 2010 e vararne di nuovi, nelle mille difficoltà di questo Paese, ritornato nell oblio del mondo e in una crescente instabilità dovuta all approssimarsi delle elezioni presidenziali. Ecco i progetti nati negli ultimi mesi, molti all insegna dell autosostenibilità: Kay Gabriel, la nuova ala della Casa dei piccoli Angeli dedicata alla fisioterapia e officina ortopedica, 22 nuove case nel progetto Fors Lakay, l impianto solare all ospedale S. Damien, l allevamento dei pesci tilapia per la lotta alla malnutrizione, la coltivazione di mango, banane, moringa e mais, i pozzi/cisterna a Titanyen e Cité Soleil. Progetti che si aggiungono ai tanti altri che ci consentono di portare aiuto a un milione di persone l anno. Per questo ringraziamo a nome di tutti i bambini, voi donatori e i tanti volontari italiani (medici, ostetriche, professionisti, studenti ) che continuano ad attraversare l oceano per aiutare, trasferire knowhow, lavorare al nostro fianco. Ringraziamo Padre Rick per la possibilità di essere al servizio di così tante persone per cui possiamo fare davvero la differenza. Il nostro impegno in Haiti bambini assistiti ogni anno all Ospedale pediatrico Saint Damien, mamme con i loro bambini nei reparti Maternità e Neonatologia; pazienti nel centro colera visite e screening all anno nei 2 centri materni infantili Manitaine e Timun Petit bambini disabili accuditi in 2 centri di riabilitazione Kay Germaine e Kay Eliane bambini ricevono ogni giorno pasti e istruzione in 30 Scuole di strada negli Slum e nelle province più povere 760 bambini orfani o in disperato bisogno, accolti in 3 Case Orfanotrofio Francisville città dei mestieri con officina meccanica, carpenteria, sartoria, panetteria, pastificio, laboratorio di burro di arachidi, centro stampa, ristorante e hotel solidali. 3 panetterie per portare lavoro e pane sul territorio, a Fond de Blancs, Les Cayes, Cité Soleil 100 casette donate ad altrettante famiglie della baraccopoli, nel progetto di ricostruzione Fors Lakay 20 milioni di litri d acqua potabile distribuiti e tonnellate di cibo Migliaia di funerali per i defunti abbandonati o i cui cari sono troppo poveri per permettersi una sepoltura dignitosa Molti altri progetti per portare aiuto concreto e speranza. Partita la produzione di pesci tilapia per la lotta alla malnutrizione nell ottica dell autosostenibilità. Stiamo realizzando il sogno di Padre Rick di un allevamento di pesci tilapia, importante per garantire un pasto ricco di proteine ai bambini delle nostre Case Orfanotrofio e dell Ospedale pediatrico S. Damien, nelle cui vicinanze, a gennaio, abbiamo costruito 2 vasche in cemento e posizionato 6 cisterne progettate ad hoc. Ogni 3 mesi, Padre Rick potrà contare su una produzione di kg di pesce. Aiutateci a sostenere questo importante progetto: con 10 doni il tuo mattone. Padre Rick con i pesci appena nati davanti ad una delle vasche. Una delle vasche costruite dalla Fondazione Francesca Rava. In Haiti l emergenza per fame e sete è quotidiana. Aiutaci!

11 HAITI: PROGETTI COMPLETATI Inaugurata Kay Gabriel, la nuova ala della Casa dei Piccoli Angeli. Il 4 ottobre 2013, giorno di San Francesco, è stata inaugurata una nuova ala del centro di riabilitazione Casa dei Piccoli Angeli: Kay Gabriel. La nuova struttura ha permesso di ampliare le attività di fisioterapia e officina ortopedica per i bambini disabili o bisognosi di protesi e ortesi, e di assistere anche adulti, colpiti da traumi o paresi, per i quali il Paese non offre nulla. Presenti alla cerimonia di inaugurazione anche un gruppo di 27 italiani, padrini, donatori e volontari della Fondazione con una delegazione di Cilla per Haiti, associazione a fianco della Fondazione Francesca Rava in questo progetto insieme anche alla Fondazione Lord Michelham of Hellingly. Chiara con la famiglia di Cilla, scomparsa nel terremoto del La fisioterapia per un bambino disabile. I donatori e volontari venuti dall Italia per vedere con i loro occhi il progetto realizzato. Lo staff di Kay Gabriel è formato specificatamente per la fisioterapia con i disabili. Il corridoio della nuova ala dove i pazienti attendono per la loro terapia. APPELLO URGENTE PER JENNY Abbiamo ricevuto la notizia della possibilità di operare in Italia Jenny, una bambina haitiana di 9 anni rimasta gravemente lesa durante il terremoto, che necessita di un intervento chirurgico specialistico che sarà realizzato a Pordenone grazie al Dott. Roberto D. da anni al nostro fianco e angelo di tanti bambini N.P.H. portati in Italia per cure mediche. Se potete, aiutateci a realizzare questo nuovo progetto di rinascita, contribuendo ai costi di viaggio e connessi all operazione chirurgica. Vi terremo aggiornati. Dona subito con causale aiuto per Jenny sul sito o con bonifico sul conto IBAN: IT 39 G Per informazioni emanuela.ambreck@nph-italia.org Fai la tua donazione, anche piccola, per aiutare Jenny

12 HAITI: OSPEDALE SAINT DAMIEN Proseguono i progetti di aiuto e formazione all Ospedale pediatrico Saint Damien grazie a tanti donatori e volontari dall Italia. L Ospedale S. Damien continua ad essere luogo di salvezza per migliaia di bambini, che ogni giorno affollano sempre più numerosi i cancelli all entrata e le sale d attesa. Ma è anche motore di conoscenza, grazie ai tanti gemellaggi con Università, ospedali italiani d eccellenza e volontari che donano il loro tempo e la loro professionalità, per aiutare lo staff locale a essere autonomo e avvicinarsi sempre di più agli standard internazionali. In particolare continuano ad avvicendarsi ostetriche volontarie, ginecologi e neonatologi nei reparti di Maternità e Neonatologia. Cecilia e Martina, giovani ostetriche brianzole, sono appena tornate da Haiti, dove si trovavano da ottobre 2013 per proseguire il lavoro di affiancamento allo staff ostetrico della Maternità, in continuità al programma che ha visto avvicendarsi Anna, Irene e Sabina e da aprile, Giulia e ancora Anna. Il Triage (accettazione) permette il primo contatto con le donne haitiane...colpiscono le loro storie. Nonostante le situazioni difficili che affrontano ogni giorno ci hanno mostrato tutta la loro forza, la loro voglia di vivere e dare la vita raccontano Cecilia e Martina. Sabina ha seguito un progetto di formazione in cardiotocografia di 16 ostetriche e 4 ausiliarie a stretto contatto con Miss Bijou, la Capo Ostetrica della Maternità. Lo scorso ottobre Fabienne e Djuna, ostetriche haitiane del St. Damien sono giunte in Italia per svolgere uno stage formativo all Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano. Cecilia e Martina con una mamma assistita nel reparto Maternità del Saint Damien. A dicembre 2013, Enrico F. clinical advisor alla Maternità del S. Damien con Claudio B., entrambi dall ospedale Buzzi, hanno svolto un training di una settimana sul parto fisiologico con ventose per i casi complessi. Questo enorme sforzo è reso possibile matttone su mattone grazie a tanti piccoli aiuti: con 10 doni un mese di ossigeno a un bambino in terapia intensiva, con 15 una visita neonatale. Djuna con Luisa al Buzzi di Milano. Emanuela, della Fondazione, con Paola B. dell Università di Torino e lo staff della farmacia del Saint Damien. Progetto farmacia: presso il laboratorio galenico dell Ospedale St Damien lo staff locale è oggi in grado di preparare medicinali iniettabili anche oncologici in condizioni di sterilità, grazie alle cappe che abbiamo donato dall Italia e alla formazione ricevuta in collaborazione con Appa e con l Università di Torino, dove vengono svolti regolarmente i controlli di qualità che confermano l aderenza dei galenici agli standard internazionali. Maria Paola R., Flaminia C. e Daniela M. con le neonatologhe Haitiane Dorcelus e Nazaire. Dicembre Maria Paola, Flaminia, Daniela e Davide dell Ospedale Bambino Gesù di Roma, si sono recati in Haiti per una missione di affiancamento e formazione sulla rianimazione neonatale. Le lezioni allo staff sono state tenute con la nostra supervisione, dalle dott.sse Dorcelus e Nazaire, formate a Roma; saranno così in grado di ripeterle anche in nostra assenza, nell obiettivo di rendere lo staff autonomo e continuamente aggiornato racconta Maria Paola. Con 10 aiuti Padre Rick nell emergenza quotidiana al Saint Damien

13 il ritorno in HAITI di martina colombari Martina è tornata come volontaria e testimone del nostro lavoro e rinnova il suo appello di aiuto. Martina tra le nuove casette del progetto Fors Lakay che stiamo realizzando nella baraccopoli di Cité Soleil. Nel mese di novembre la nostra madrina e testimonial Martina Colombari è tornata ad Haiti per il suo settimo viaggio come volontaria in prima linea. Martina ha visitato gli ultimi nuovi progetti realizzati dal suo ultimo viaggio di due anni fa e ha documentato con un video, disponibile sul nostro sito i momenti più intensi: l inaugurazione di 22 nuove case consegnate ad altrettante famiglie della Foto di Settimio Benedusi baraccopoli nell ambito del progetto Fors Lakay, la Baby House Sainte Anne e l annesso asilo, l incontro con i bambini accolti nella scuola per sordi e ciechi, la Neonatologia dell Ospedale pediatrico Saint Damien. E ancora la sepoltura dei morti senza nome riscattati dall obitorio generale, l incontro con le donne che, con incredibile forza nonostante le difficoltà, e il dolore della perdita dei propri cari, si battono per la sopravvivenza e la rinascita del loro paese. Con i bambini dell asilo annesso alla Baby house Sainte Anne. Sono viaggi che faccio perché ho bisogno di sentirmi utile, perché quando torno in Italia, ho bisogno di comunicare che qui davvero c è gente che muore di fame e di sete... All Ospedale pediatrico Saint Damien con un paziente del reparto malnutrizione. Sepoltura a Titanyen. Il mio sogno? Tornare ad Haiti tra dieci anni e avvertire che il profumo del mare ha sconfitto l odore della morte Ritorno ad Haiti su sezione foto e video

14 HAITI: CAMPUS DI LAVORO VOLONTARIO Arianna, Cristina, Gianna, Jessica, Maddalena, Renato, Sofia e Vanna accompagnati da Chiara hanno dedicato le vacanze natalizie ai piccoli pazienti dell Ospedale S. Damien e ai bimbi della Baby House Sainte Anne. Gianna da Bergamo e Vanna da Milano alla Baby house. Ho conosciuto Port au Prince e la sua condizione disperata. Gli slum, la cattedrale distrutta, le strade senza asfalto, il traffico congestionato, la polvere, i mercati, le baracche ammassate, case colorate e scalcinate resistite a metà, il resto è in terra. Crollato. Ho conosciuto i progetti N.P.H., come l ospedale Saint Damien, bianco, ordinato, ornato di giardini verdi, con tanta luce. Leggero, nonostante le situazioni pesanti, con i suoi pazienti gravemente malati. Ho conosciuto le Case Orfanotrofio: la Baby House, il Foyer Saint Louis, la Casa di Kenscoff. Bimbi che imparano a vivere con tanti fratellini e sorelline, con cui dividere giochi, compiti, stanze, amici, pranzi, cene, merende, vestiti, collanine, affetti. Trasmettono energia e non solitudine. Giocano e litigano e fanno la lotta, ti saltano in braccio appena ti vedono e aspettano che tu faccia qualche attività con loro o che solo gli parli, o se non sai il creolo, pazienza, tanto ti parlano loro o ti sorridono. E ho conosciuto una nuova dimensione, quella dei volontari dal mondo, tutti uniti per Haiti. A imparare che non comandi tu, ma tu partecipi. Che non emergi, ma il tuo contributo è prezioso. Che lavori con gli altri ma senza ambizioni. Team Spirit. Comanda il contesto. E comanda Haiti... Arianna. Maddalena da Milano al Saint Damien. Arianna, da Mantova, gioca con un bimbo. Cristina da Milano, al suo terzo viaggio in Haiti, con il suo figlioccio. Sofia da Milano. Renato da Milano. Arianna e Jessica da Sondrio. Ad oggi sono ancora più convinta che sostenere N.P.H. sia un nostro dovere, perché è l unico modo di aiutare concretamente questa popolazione a crescere; è solo educando le nuove generazioni con progetti concreti, insegnando dei mestieri che si crea la base per una società migliore, rispettando quelli che sono gli usi e i costumi locali. Noi dobbiamo donare con convinzione e generosità, loro ricambiano con la gratitudine e il sorriso che ci apre il cuore. Gianna. Visitando la città abbiamo compreso davvero il lavoro di N.P.H.: c è un abisso tra le condizioni dei bimbi delle baraccopoli e quelli degli orfanotrofi. Bambini che vivono in case di mattoni con acqua corrente e fognature, che ricevono tre pasti al giorno, cure ed attenzioni. Contro altri che passano le giornate in baracche di lamiera e teli sporchi, giocano per strada scalzi calpestando l immondizia, senza sapere quando mangeranno e senza scuola. Jessica. Leggi le testimonianze sul blog Notizie da Haiti su

15 dalla casa N.P.H. honduras Primi risultati per il progetto di nutrizione assistita in aiuto ai bimbi di Casa Los Angeles. Kenia con una dei piccoli angeli del programma nutrizione. La grande famiglia N.P.H. in Honduras accoglie 500 bambini. 15 di loro, gravemente disabili e abbandonati dalle famiglie, vivono nella Casa N.P.H. de Los Angeles a Tegucigalpa perchè necessitano di una struttura a loro dedicata e della prossimità agli ospedali. Quattro di questi bambini, tra i 4 e i 25 anni, con gravi patologie neurologiche e severe difficoltà di deglutizione, sono stati inseriti in un progetto di nutrizione sostenuto dall Azienda Nutricia sotto la supervisione clinica Prof. Arrigo Barabino e il Dott. Paolo Fiore del Dipartimento di Gastroenterologia ed Endoscopia Pediatrica dell Istituto Gaslini di Genova che si sono recati in Honduras per seguire il progetto. Grazie ai sondini e alla nuova alimentazione Nutricia, i bambini hanno mostrato un incremento di peso di circa 4 kg in sei mesi, è migliorata la loro capacità neurologica, è diminuito il rischio di complicanze respiratorie, c è più spazio e tempo per la fisioterapia e le attività ludiche. I bambini sono curati con amore e grande professionalità dalla Dott.ssa Norma Alberto e dall assistente Kenia Giron che sono state in Italia per la formazione al Gaslini e a Milano presso Nutricia. Il racconto di Fabrizio, volontario alla Casa Rancho Santa Fè in Honduras. Fabrizio C., manager romano, ha trascorso un periodo di volontariato nel Rancho Santa Fe, una delle strutture di N.P.H. Honduras, che ospita centinaia di bambini. E partito per cercare risposte ed è tornato con tante domande. Ha scritto un libro sulla sua esperienza. Perché quando stai a contatto con i bambini accolti nelle Case N.P.H. scopri una nuova energia, che ti viene data da chi pensavi di aiutare. Bambini che hanno sofferto, vittime di soprusi, abbandoni, ingiustizie ma che hanno avuto modo di imparare dentro N.P.H., che c è una seconda possibilità; che quello che ti viene tolto può esserti ridato; che con l impegno non c è violenza che possa rubarti il futuro. I ragazzi sono allegri, più che un orfanatrofio sembra un incrocio tra un campus americano e un villaggio vacanze, ogni weekend organizzano qualcosa di particolare. Lo staff del Rancho è veramente efficiente, lavorano per amore, non per lo stipendio, e questo fa la differenza. Tutti i bambini mi chiedono se sono il padrino di qualcuno, al mio no colgo un certo stupore. Forse si chiedono cosa ci faccio lì se non sono padrino. Sto iniziando a capire che si tratta di un ruolo molto importante per loro, che il padrino corrisponde quasi a un genitore. I ragazzi mi parlano spesso dei loro padrini. Mi raccontano di dove sono, se hanno figli, se li hanno mai incontrati, di quando mandano gli auguri di compleanno Ho deciso, voglio diventare il padrino di Elena. Le dico che le voglio bene e che ho deciso di essere il suo padrino. Sorride, ma non rumorosamente come suo solito. Mi guarda negli occhi. Sembra stranamente timida. E non è da lei. Ma tu sei contenta?, le chiedo. Si Fabrissio. Le mostro il video che mia moglie e mia figlia hanno registrato per lei e in cui le danno il benvenuto. Elena si avvicina con una Barbie vecchia e sporca in mano. Me la porge. Questo è un regalo per tua figlia, mi dice il mio tesoro con un cuore grandissimo. Gracias, tienila tu, me la darai dopo, spero però che si dimentichi di ridarmela perché credo sia una delle pochissime bambole che ha. Nel periodo trascorso in Honduras ho avuto l occasione di chiacchierare con due venticinquenni. Entrambi sono cresciuti al Rancho, sono laureati, parlano un ottimo inglese, sono ormai adulti e autonomi. Il Rancho è la loro casa, N.P.H. la loro famiglia, non se ne staccheranno mai. Quello che mi ha colpito di più, sono le parole che entrambi hanno pronunciato: Io non mi sono mai sentito un orfano, ho avuto cinquecento fratelli e sorelle e tanti genitori. Fabrizio con la sua figlioccia Elena.... e con le sue amiche. Vieni a conoscere il tuo bambino!

16 DALLA CASA N.P.H. REPUBBLICA DOMINICANA Inaugurata Casa San Marcos - Casa Marco Simoncelli, centro per i bimbi disabili. La Casa N.P.H. a San Pedro de Macoris accoglie 220 bambini, molti figli di clandestini provenienti dalla poverissima Haiti. Tra loro, 9 bambini con gravi disabilità e abbandonati dalle loro famiglie, che fino ad oggi hanno vissuto in una casetta senza le necessarie funzionalità. Oggi hanno finalmente una casa adatta a loro: il centro di riabilitazione Casa Marco Simoncelli - Casa San Marcos, che abbiamo inaugurato il 20 dicembre Rossella con alle spalle il poster del figlio Marco. I bambini speciali che vivono da anni nella Casa N.P.H. di San Pedro. Ciao Sandra. La famiglia Simoncelli con Kieran, direttore della Casa, Emma, Maria Chiara, Renzo e altri amici di N.P.H. Foto Contrasto Entrata nella famiglia N.P.H. a 9 anni, ha passato la vita a combattere contro la fibrosi cistica. Enrico, di Treviso, è stato padrino di Sandra per 10 anni, ha avuto modo di conoscerla, creando un profondo legame d amore. Quando si è aggravata si è precipitato in Repubblica Dominicana per l ultimo saluto: Sandra era la mia quarta figlia. La mia casa è piena delle sue fotografie. L ultimo giorno, in ospedale, sapevamo che non ci saremmo più visti. Mi ha confessato che nei nostri incontri passati, mi teneva il broncio perché non riusciva a dirmi che mi voleva bene. Ci siamo abbracciati forte. Era una bimba tenace e combattiva. Ingabbiata dalla malattia, abbandonata dalla famiglia ha trovato il modo di imporre la sua personalità e di ritagliarsi una vita al di sopra delle sue effettive possibilità, anche grazie alle persone coraggiose di N.P.H. che le hanno permesso di non sentirsi esclusa ed abbandonata. Da lei ho imparato molto e ho insegnato ai miei figli che le difficoltà, gli impedimenti della vita non sono una scusa per arrendersi ma sono il motore per trovare la forza di combattere. Il centro, a regime, può accogliere fino a 30 bambini disabili in modo residenziale e funzionerà da day hospital per offrire gratuitamente fisioterapia, cure, attività educative e scolastiche, un pasto caldo, sostegno alle famiglie di tanti altri bambini speciali, per i quali l offerta di servizi di assistenza nel paese è quasi inesistente. Il progetto è stato realizzato grazie al prezioso sostegno della Fondazione Marco Simoncelli (nata in memoria del campione di motociclismo), della Fondation Lord Michelham of Hellingly e di donatori privati italiani tra cui Carlo, Cippi le loro famiglie e i loro amici. All inaugurazione erano presenti Maria Chiara, vicepresidente della Fondazione Francesca Rava, con Emma, la Dott.ssa Recalchi, rappresentante dell Ambasciata Italiana, il Vescovo Ozoria Acosta, l Ing. Serravalle, volontario che ha supervisionato i lavori, Paolo e Rossella Simoncelli, genitori di Marco, la sorella Martina e la fidanzata Kate. Adotta a distanza un bambino disabile della Casa San Marcos

17 IL NOSTRO INTERVENTO A LAMPEDUSA Anche in Italia la Fondazione Francesca Rava cerca di rispondere alle emergenze più serie, con interventi concreti e mirati. A fronte delle tragedie consumate a pochi chilometri dalle nostre coste, dalla fine di ottobre siamo intervenuti nella difficile situazione nel Mar di Sicilia, organizzando team di volontari per l assistenza sanitaria di primo soccorso ai migranti a bordo delle Navi San Marco e San Giusto. Sempre più si tratta di donne e bambini, minori non accompagnati, intere famiglie siriane in fuga dalla guerra, che da Lampedusa vengono poi smistati in tutta Europa dopo aver rischiato di morire. Oltre 60 volontari hanno risposto al nostro appello, rivolto ai pediatri, ginecologi, ostetriche, medici e infermieri già intervenuti in Haiti presso l ospedale N.P.H. Saint Damien nelle emergenze terremoto e colera. Ad oggi abbiamo contribuito ad assistere oltre migranti, tra cui anche tante donne in gravidanza. Le centinaia di vittime del mare, i racconti dei Remo, infermiere di Cuneo e Giangiacomo, medico di Belluno. Donne, uomini e bambini, dicono attraverso gli occhi, la loro fatica, la loro gioia di essere vivi, sciukran (grazie), non so quante volte l ho sentito. Scappati dalla guerra, dalla miseria, non perdono la fiducia. Che belle queste donne incinte, questi figli che potevano nascere in mare, sotto una lampara che indicava la direzione alla San Marco o ad altri guardiani del mare. Luisa. In prima linea con i nostri volontari nel soccorso ai profughi al fianco della Marina Militare Italiana nella missione Mare Nostrum. sopravvissuti, di donne con le braccia in alto per tenere a galla i bambini e poi inghiottite nel buio, ci hanno spinto a scendere in prima linea in questa emergenza, in modo concreto grazie all ospitalità e collaborazione della Marina Militare racconta Mariavittoria, presidente della Fondazione Ringraziamo tutti i volontari per la loro risposta immediata da tutta Italia e i donatori che hanno accolto il nostro appello di aiuto, in particolare Wind, rimaneteci vicini! I nostri volontari sono saliti a bordo con le necessarie strumentazioni mediche, tra cui un cardiotocografo per il controllo del battito prenatale e un ecografo messo a disposizione da General Electric. Operano al fianco dello staff sanitario della Marina, non solo nel primo soccorso ma anche nella stesura di protocolli di triage e screening, e nella formazione del personale di bordo con corsi di rianimazione e di pronto soccorso ostetrico e pediatrico migranti assistiti in cinque mesi. Vi serve un soccorritore che parli l arabo? Eccomi. Sono le 4 del mattino e arrivano a bordo tremanti, occhi sbarrati, smarriti, esitanti entrano con i nostri marò direttamente nel ventre della Nave San Marco. Le prime sono le donne incinte con gli abiti bagnati, il viso pallido, le mani sul pancione; poi i bambini stretti alle loro mamme; la maggior parte è affetta da disidratazione e da ipotermia, iniziamo a distribuire le coperte termiche e l impulso irrefrenabile è quello di abbracciarli. Poi sbarcano gli uomini, vengono effettuate le formalità dell identificazione da parte della Polizia di Stato, riunite le famiglie e si inizia il rientro verso le nostre coste. Giorgio, soccorritore, da Arese. Anna, ostetrica, di Verona. Uno dei tanti recuperi. Francesca, ostetrica di Milano. Luisa, ostetrica di Milano. Rendersi conto, ancora una volta, e sempre all improvviso, della fortuna che si possiede. Vedere imbarcare intere famiglie, con bambini piccoli, pensare a cosa hanno passato, a quale futuro li attende, ai nostri figli a casa. Non più del 50% della probabilità di sopravvivere al mare, come prospettato ad una coppia di siriani, bibliotecaria lei, ex steward lui, che stanno fuggendo da agosto, prima in Egitto, poi in Libano, in Libia, dopo enormi impedimenti e traversie ed infine il mare di Lampedusa Giangiacomo. AIUTACI! IBAN IT 39 G causale: Lampedusa

18 Foto SGP EVENTI PASSATI: GRAZIE a... Grazie al prezioso sostegno di Banco Desio, al contributo di OMR e Favero Health Projects, l intero ricavato della serata del 28 settembre al Teatro alla Scala a favore della Fondazione è stato devoluto all Ospedale Saint Damien di Haiti. 190 allievi dell Accademia Teatro alla Scala hanno ballato per festeggiare 200 anni della Scuola di Ballo, con la partecipazione delle étoile Cosi, Dorella, Fascilla, Fracci, Savignano. Musica dal vivo, con l Orchestra dell Accademia diretta da David Coleman. Grazie all ospitalità di Elena V. e della sua famiglia, il 29 settembre scorso, a Villa Raisa in Valpolicella abbiamo organizzato la Giornata dei volontari 2013, nel corso della quale abbiamo festeggiato i 60 anni di Padre Rick, e ringraziato gli amici giunti da tante città d Italia per il loro aiuto ai bambini N.P.H.. Un ringraziamento speciale a KPMG Verona e a tutti coloro che, donando ciò che sanno fare, hanno contribuito all organizzazione di questa bellissima giornata, a cui hanno partecipato anche Roseline, Nebez e Jameson, giunti da Haiti come ambasciatori di tutti i loro fratelli. Grazie ai nostri volontari in tutta Italia! Raccolte e donate confezioni di prodotti da banco e farmaci ad uso pediatrico in 330 farmacie per oltre 70 enti. In 330 farmacie in tutta Italia il 20 novembre scorso abbiamo celebrato la Giornata Mondiale dei diritti dell Infanzia con un azione concreta, la raccolta di confezioni di farmaci da banco ad uso pediatrico e pannolini, pappe per lo svezzamento, medicazioni e altri prodotti baby care che abbiamo donato a oltre 70 enti che si occupano di infanzia disagiata in varie regioni d Italia, tra cui la Sardegna colpita dall alluvione e Lampedusa, alle Case Orfanotrofio N.P.H. in America Latina e all Ospedale pediatrico S. Damien in Haiti. Grazie ai farmacisti e alle centinaia di volontari in tutta Italia che hanno partecipato anche come forma di volontariato d impresa: tra questi i collaboratori di Nutricia e di KPMG, partner dell iniziativa. L iniziativa è stata patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, da Federfarma, dall Associazione delle Farmacie Comunali, dai Comuni di Milano, Roma e Verona. Foto Benedusi Martina Colombari testimonial dell iniziativa. Stiamo già lavorando alla prossima edizione: 20 novembre 2014 scrivi a info@nph-italia.org per aderire come farmacia o come volontario clienti di Banca Mediolanum hanno sostenuto i nostri progetti in Haiti. La Fondazione Francesca Rava - N.P.H. Italia Onlus ringrazia il Gruppo Mediolanum e gli oltre clienti di Banca Mediolanum che nel 2013 grazie all operazione denominata Freedom Rewarding, hanno permesso, in un momento di intenso lavoro e grande bisogno, a centinaia di bambini haitiani di andare a scuola e a tanti piccoli pazienti di essere assistiti presso l Ospedale Pediatrico N.P.H. Saint Damien. Vi aspettiamo ai nostri prossimi eventi

19 PROSSIMI APPUNTAMENTI, passate parola The Best of Musical, una divertente serata a favore dei bambini di Haiti: Milano, Roma, Genova, Bologna, Torino, Verona e Trieste. Prenotate il vostro biglietto con noi. Un viaggio attraverso quattro spettacoli che hanno fatto la storia del musical mondiale: la Bella e la Bestia, Mamma Mia, Sister Act e La Febbre del Sabato Sera. Un percorso emozionale e visivo reso unico dalla presenza dei protagonisti dei cast originali e musica dal vivo. La serata vedrà anche la partecipazione della nostra madrina Martina Colombari tra i protagonisti dello spettacolo. Grazie a una partnership con Stage Italia sono riservati posti speciali per i nostri donatori con la possibilità di contribuire, prenotando tramite la Fondazione Francesca Rava, ai nostri progetti in aiuto ai bambini di Haiti, in particolare l Ospedale pediatrico Saint Damien. Prenota subito: eventi@nph-italia.org Donazione a partire da 20 Milano 23 marzo, Roma 26 marzo, Genova 30 marzo, Bologna 31 marzo, Torino 12 aprile, Verona 15 aprile, Trieste 18 aprile. su tutti i teatri e info Q8, Insieme per Haiti: un borsone per te, una borsa di studio per lui. Un grazie speciale ai tanti clienti Q8, ben che nel 2013 hanno convertito i loro punti premio StarQ8 in piatti di riso per i bambini di Haiti. L impegno continua con una nuova iniziativa: scegliendo nel catalogo Q8 il borsone Slam, donerete 1 euro a sostegno di borse di studio per permettere ai ragazzi meritevoli di frequentare l Università. per maggiori informazioni. 17 novembre 2014 Serata straordinaria a favore della Fondazione Francesca Rava in occasione dei 60 anni di N.P.H. PAOLO FRESU e URI CAINE Vi aspettiamo alla nostra tradizionale serata al Teatro alla Scala con la quale festeggeremo il 60esimo anniversario di N.P.H.. Per la prima volta insieme sul palco scaligero, Paolo Fresu e Uri Caine, artisti di fama internazionale proporranno un inedito programma di rivisitazione della musica classica in chiave jazz, che sta riscuotendo un successo straordinario nel mondo. Alla serata parteciperà Padre Rick Frechette, direttore di N.P.H. Haiti, medico in prima linea, alcuni pequeños provenienti dalle Case N.P.H., in rappresentanza dei loro fratellini, amici da tutto il mondo. Grazie al prezioso contributo di Rolex e di altre aziende amiche l intero ricavato sarà devoluto ai nostri progetti in aiuto ai bambini N.P.H.. Seguirà charity dinner con Padre Rick. Prenota subito: , eventi@nph-italia.org aprile 2014 a Genova vi aspettiamo al Tag Heuer VELAFestival passate al nostro stand per aggiudicarvi i bellissimi capi donati ( dai campioni della vela. 48ore perhaiti 6-7 maggio dalle 9 alle 21 Spazio Fondazione Viale Premuda 38/a, Milano torna il Temporary per il vostro shopping solidale. Tutti i dettagli di questi e altri eventi su