COMUNE DI SAN VINCENZO Progetto TURISMO SOSTENIBILE E COMPETITIVO PER SAN VINCENZO ANALISI SWOT S O
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1 COMUNE DI SAN VINCENZO Progetto TURISMO SOSTENIBILE E COMPETITIVO PER SAN VINCENZO ANALISI SWOT S O W T Redazione a cura di PARCHI VAL DI CORNIA SpA Con il supporto di CENTRO STUDI TURISTICI FIRENZE Bozza definitiva per il partenariato 1
2 Indice INDICE 1 PREMESSA INTRODUZIONE LA REGIONE TOSCANA E GLI OSSERVATORI TURISTICI LOCALI IL PROGETTO TURISMO SOSTENIBILE E COMPETITIVO PER SAN VINCENZO IL COMUNE DI SAN VINCENZO IMPATTO DEL TURISMO E INTERVENTI PER LA SOSTENIBILITA FASI ED ORGANIZZAZIONE DELL OSSERVATORIO TURISTICO DI SAN VINCENZO LA NUOVA GOVERNANCE DEL TURISMO IN TOSCANA E IL RUOLO DEGLI O.T.D L ANALISI SWOT METODOLOGIA DELL ANALISI SWOT LE TEMATICHE PER L ANALISI SWOT ANALISI DI STUDI E RICERCHE ESISTENTI LA RICERCA TRAMITE INCONTRI E QUESTIONARI LA RICERCA SULLA SODDISFAZIONE DEI TURISTI CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE ANALISI DELLE MOTIVAZIONI DEL VIAGGIO LA RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE E DELLA IMPORTANZA IL CONFRONTO FRA SAN VINCENZO E PIOMBINO I RISULTATI FINALI DELL ANALISI SWOT TRASPORTI QUALITA DELLA VITA E DEL LAVORO RAPPORTO DOMANDA / OFFERTA E DESTAGIONALIZZAZIONE TUTELA ATTIVA PATRIMONIO CULTURALE, AMBIENTALE E IDENTITA LOCALE RISORSE NATURALI, ENERGIA E RIFIUTI LE STRATEGIE LA DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE GLI SCENARI DEL TURISMO A LIVELLO GLOBALE E LOCALE TRASPORTI QUALITA DELLA VITA E DEL LAVORO RAPPORTO DOMANDA / OFFERTA E DESTAGIONALIZZAZIONE TUTELA ATTIVA PATRIMONIO AMBIENTALE, CULTURALE E IDENTITA LOCALE RISORSE NATURALI ENERGIA E RIFIUTI ALLEGATI QUESTIONARIO OPERATORI QUESTIONARIO TURISTI
3 Premessa 1 PREMESSA Lo sviluppo turistico del Comune di San Vincenzo e di tutta la Val di Cornia vede una consistente crescita nel corso dell ultimo decennio, nel contesto di un mercato turistico sottoposto a profondi cambiamenti intervenuti sia per effetto della crisi globale che dell introduzione delle nuove tecnologie basate su internet. La maggiore sfida per lo sviluppo turistico futuro sta nella capacità di rimettere in gioco i risultati positivi ottenuti negli ultimi decenni, lavorando sull organizzazione dell offerta per valorizzare al massimo il patrimonio materiale, composto da importanti risorse storicoculturali, archeologiche e naturalistiche, e immateriale, caratterizzato da tradizioni locali e forti elementi di tipicità, ma anche migliorando i rapporti fra i vari soggetti locali, cercando di integrare sempre di più le strategie pubbliche con le azioni degli operatori privati per creare proposte ricche di qualità ed identità. Di fronte ad un mercato turistico che non si ferma mai, un mercato che cambia continuamente, che presenta cicli di sviluppo molto più brevi rispetto al passato, è giunto il momento per tutte le destinazioni turistiche di innovare per poter competere sul mercato globale e resistere alle difficoltà attuali del mercato, sviluppando il ruolo del marketing turistico territoriale, sfruttando al massimo le innovazioni offerte dal web e dalle tecnologie digitali, ma anche intervenendo sull organizzazione dell offerta in prodotti attrattivi e distintivi e puntando su una adeguata politica turistica integrata di governo del territorio. In questo contesto si inserisce il progetto Turismo sostenibile e competitivo per San Vincenzo, finanziato dalla Regione Toscana, che nasce dalla volontà del Comune di San Vincenzo di assumere il ruolo di promotore principale di una specifica identità turistica e di strategie di sviluppo in linea con le tendenze del mercato. L analisi contenuta in questo documento, realizzata nell ambito di tale progetto dalla Parchi Val di Cornia SpA con il supporto del Centro Studi Turistici di Firenze, vuole essere un contributo alla definizione di strategie che aumentino la capacità di competere con le altre destinazioni e che allo stesso tempo rendano l impatto del turismo più sostenibile. 3
4 Introduzione 2 INTRODUZIONE 2.1 LA REGIONE TOSCANA E GLI OSSERVATORI TURISTICI LOCALI La Regione Toscana è da molti anni attiva nella introduzione dei principi dello sviluppo sostenibile nella pianificazione territoriale e nella implementazione di progetti sul territorio per lo sviluppo turistico sostenibile. In questo contesto ha avviato vari progetti destinati a valorizzare il patrimonio culturale, la tutela dell'ambiente, la cultura dell'ospitalità e a migliorare l'accesso e la fruibilità delle risorse, la qualità della ricettività, della ristorazione e dei prodotti tipici, fra i quali il Progetto Speciale Toscana turistica sostenibile & competitiva, nell ambito della Rete europea NECSTouR, finanziato dal Progetto Europeo ERNEST. Nel novembre del 2007, durante il Convegno Euromeeting,, la Regione Toscana promuove la sottoscrizione della Carta di Firenze e la creazione di una rete europea di Regioni per coordinare le esperienze e le azioni per un turismo sostenibile e competitivo. Con la Comunicazione della Commissione UE, COM(2007) 621 del 19 ottobre 2007, aveva infatti preso avvio un Agenda Europea per un Turismo Sostenibile e Competitivo con iniziative a medio e lungo termine necessarie a potenziare il contributo delle prassi sostenibili per garantire al turismo europeo le condizioni per uno sviluppo rispettoso del nostro patrimonio ambientale e culturale. Tra i diversi progetti avviati nella regione Toscana per la promozione del Turismo Sostenibile e Competitivo, è stato quindi attivato il Progetto che sostiene la rete NECSTouR (Network of European Regions for a Sustainable and Competitive Tourism); iniziativa che intende operare per la sperimentazione di modelli che coinvolgano le destinazioni turistiche nella creazione di una nuova offerta turistica europea ispirata ai principi della Sostenibilità e della Competitività La rete NECSTour è nata a Firenze, nel novembre 2007, a seguito dell approvazione del Parlamento Europeo dell Agenda per un Turismo Sostenibile e Competitivo, ed è un progetto di cui la Toscana è la Regione promotrice, insieme alla Regione spagnola Catalogna e alla Regione francese Paca. Il 30 ottobre del 2008, si costituisce ufficialmente a Marsiglia NECSTouR, affidando la presidenza della Rete alla regione Toscana. La Rete raggruppa il lavoro di 15 regioni e 21 organismi di sostegno, fra cui istituzioni 4
5 Introduzione internazionali, università e istituti di ricerca, associazioni di categoria e sindacati. La rete è istituita come un laboratorio permanente di dibattito, una piattaforma di condivisione di buone pratiche, scambio di esperienze, sperimentazione di modelli condivisi di misurazione dei fenomeni e di dialogo sociale. La costituzione della rete si concretizza con la prima assemblea ufficiale della Rete NECSTouR, (European network of regions for a competitive and sustainable tourism) a Plymouth (GB) nel giugno 2009, presieduta dalla Regione Toscana, con l adesione progressiva di oltre 30 Regioni europee. La rete NECSTouR si pone come strumento e occasione per sancire l avvio in Europa della fase applicativa dell Agenda Europea per un Turismo sostenibile e competitivo. Alla rete NECSTouR, oltre a Toscana, Paca e Catalogna, hanno aderito altre 26 regioni: Sardegna, Puglia, Emilia Romagna, Calabria, Sicilia, La Rioja, Alentejo, Paese Basco, Galizia, Baleari, Madeira, Olomouc, Zlin, Regione Transdanubiana, Sud Est Romania, Kosice-Slovacchia Est, Nord Ungheria, Valais, Vasta Gotalands, Aquitania, Bretagna, A lta Austria, Upper Savo, Skane, South West England, Fiandre. Gli organi accademici toscani che fanno parte della rete sono tre: Università di Firenze, Università di Pisa e Università di Siena. Partecipano al coordinamento scientifico della rete NECSTouR anche le seguenti università europee: Università di Roma La Sapienza, Centro Interuniversitario ABITA, Gazi University, University of Girona, University of Malta, University of Nottingham, University of Paris I Sorbonne, University of Economics (Prague), Sheffield Hallam University, South West Tourism (UK), University of Tartu, European University for Tourism (Tirana) e MODUL University (Vienna). Attraverso la deliberazione della Giunta regionale Toscana n.763 del 7 settembre 2009 viene approvato il Progetto speciale di interesse regionale Toscana Turistica Sostenibile & Competitiva, con il quale la Regione Toscana intende garantire continuità alle proprie politiche per la competitività dell offerta turistica toscana, lanciando progetti di supporto alle destinazioni e imprese turistiche. Sulla base delle attività svolte dalla Rete NECSTouR, la Regione Toscana finanzia questo progetto per la sperimentazione del modello di programmazione e monitoraggio delle politiche locali finalizzate alla competitività dello sviluppo turistico delle destinazioni toscane, ai fini di: 5
6 Introduzione potenziare L Osservatorio Regionale del Turismo Sostenibile; creare la rete delle Destinazioni Turistiche sostenibili e competitive per la sperimentazione del modello operativo NECSTouR; incentivare la ricerca e innovazione per il Turismo Sostenibile e Competitivo; promuovere la partecipazione, comunicazione e informazione. Per l implementazione della sperimentazione del progetto vengono destinati euro e mediante il Bando per il Finanziamento del Progetto Speciale di Interesse Regionale Toscana Turistica e Sostenibile: Creazione Rete Regionale delle destinazioni turistiche per la sperimentazione del modello NECSTouR ( della Delibera n 763 del 07/09/2009) sono selezionati i primi dieci Comuni che ottengono il punteggio più alto nella graduatoria dei progetti presentati, fra i quali è presente il Comune di San Vincenzo, insieme ai Comuni di Abetone, Barberino di Mugello, Chianciano Terme, Fiesole, Forte dei Marmi, Montecatini Terme, San Gimignano, Siena e Tavarnelle Val di Pesa, secondo il risultato della graduatoria (Decr.N ). 2.2 IL PROGETTO TURISMO SOSTENIBILE E COMPETITIVO PER SAN VINCENZO Nel 2009, la Parchi Val di Cornia SpA, già individuata dalla Regione Toscana come esempio di realtà capace di promuovere un turismo sostenibile, e per questo chiamata a relazionare al Convegno di Firenze 15 Giugno 2009 dal titolo Turismo & Toscana, avvia con il Comune di San Vincenzo, un percorso di confronto che porta il Comune stesso, a partecipare al Bando Regionale per il Finanziamento del Progetto Speciale di Interesse Regionale Toscana Turistica e Sostenibile, finalizzato alla Creazione della Rete Regionale delle destinazioni turistiche per la sperimentazione del modello NECSTouR, con il Progetto Turismo sostenibile e competitivo per San Vincenzo, supportato anche dall Università di Pisa e dal Centro Studi Turistici di Firenze. A seguito di tale partecipazione, il Comune di San Vincenzo viene quindi ammesso dalla Regione Toscana, insieme ad altri 9 comuni turistici toscani, al finanziamento per la creazione dell Osservatorio Turistico di destinazione con l intento di favorire uno sviluppo 6
7 Introduzione turistico sostenibile e competitivo, basato sull equilibrio fra le risorse naturali e ambientali e le necessarie esigenze economiche e sociali della comunità locale. Il Progetto Turismo sostenibile e competitivo per San Vincenzo ha quindi l obiettivo di diffondere l applicazione di buone pratiche e di modelli operativi, elaborati con il supporto della Regione Toscana e dell Università di Pisa nell ambito della Rete europea NECSTouR, comprendente altre importanti regioni turistiche come la Provenza o la Catalogna, secondo le indicazioni dell Unione europea e con l assistenza della Parchi Val di Cornia e del Centro Studi Turistici di Firenze. Questo progetto nasce dalla volontà del Comune di San Vincenzo di assumere il ruolo di promotore principale di una specifica identità turistica, basata su strategie di sviluppo che aumentino la capacità di competere con le altre destinazioni e che allo stesso tempo rendano il turismo più sostenibile, in linea con le iniziative di qualificazione ambientale degli ultimi anni sulle quali il Comune si è impegnato, ottenendo la Bandiera Blu d Europa e la certificazione ISO e la registrazione ambientale EMAS, facendo propria una strategia di innalzamento del valore ambientale del territorio. L attività dell Osservatorio deve essere orientata a: La promozione del dialogo sociale, con iniziative di sensibilizzazione e di formazione rivolte alle imprese e ai residenti ma anche ai turisti, come condizione di un patto di alleanza tra le due comunità, quella ospitante e quella ospite; L adozione di pratiche di misurazione dei fenomeni collegati al turismo, nell ottica di monitorare la competitività e la sostenibilità dei nuovi processi di sviluppo che si desidera avviare; La presentazione di un immagine sul mercato turistico che valorizzi il patrimonio locale di natura, tipicità ed unicità culturale a seguito della condivisione degli obiettivi del progetto da parte di tutti gli attori locali. Le azioni previste dell Osservatorio sono le seguenti: definizione e implementazione di sistemi permanenti di dialogo e confronto con gli operatori locali tramite la creazione di un Forum permanente; realizzazione di campagne di sensibilizzazione verso i residenti e i turisti espressamente dedicate alla promozione della sostenibilità del turismo tramite la riduzione degli impatti sull ambiente e la diminuzione del consumo di risorse naturali; 7
8 Introduzione iniziative nelle imprese turistiche per il miglioramento della gestione ambientale delle loro attività basate su un processo graduale e offrendo alle imprese più attive incentivi e supporti formativi; adozione di sistemi di misurazione della sostenibilità e della competitività della destinazione, in coordinamento con gli altri soggetti della rete NECSTouR e supportati da partner tecnici e scientifici. 2.3 IL COMUNE DI SAN VINCENZO San Vincenzo è un importante centro balneare in provincia di Livorno, ubicato nella zona sud-occidentale della Provincia di Livorno lungo il litorale tirrenico situato, confina a Nord con il Comune di Castagneto Carducci, a Est con Suvereto e Campiglia Marittima, a Sud con Piombino ed a Ovest con il Mar Tirreno. Ha una superficie di 33,14 km quadrati caratterizzata dalla diversità paesaggistica che offre la presenza del mare e il verde delle colline maremmane. Il Comune fa parte dell area della Val Cornia, insieme a Piombino, Campiglia Marittima, Suvereto e Sassetta, tra loro interdipendenti per relazioni socio-economiche e funzionali. I primi insediamenti della comunità di San Vincenzo risalgono all'età etrusca e si formarono attorno ad una torre conosciuta come Torre di San Vincenzo da cui la cittadina prese il nome. Tutto il luogo fu intensamente popolato sia per la vicinanza a Populonia, sia per la presenza di minerali che distese foreste, che fecero una zona industriale di grande importanza. Tra il secolo il IX e il V secolo A.C. si sviluppò un intensa attività mineraria alla quale era legata un industria siderurgica ed un commercio di esportazione che costituirono una fonte notevole di ricchezza, grazie alla presenza di minerali sulle colline ed alle enormi distese di foreste. A seguito delle invasioni barbariche i Longobardi costruirono il Castello di Biserno (nelle attuali cave di San Carlo), il quale, nel 1304, venne distrutto successivamente dalla Repubblica di Pisa, dando vita alla nuova comunità di San Vincenzo con la formazione del primo nucleo abitato composto da pescatori e contadini. 8
9 Introduzione San Vincenzo è divenuto Comune autonomo a partire dal 1949, distaccandosi dal Comune di Campiglia Marittima, con decreto del Presidente della Repubblica n. 414 del 3 giugno Attualmente San Vincenzo ha una densità abitativa di 208 Ab/km2. La popolazione negli ultimi anni ha evidenziato una leve crescita, registrando a febbraio 2010 la quantità di abitanti (dati Demo ISTAT). La popolazione si caratterizza per una età media tra i 30 e i 69 anni, la quale rappresenta il 57.07% del totale dei suoi abitanti, in particolare prevalenza la fascia d età compresa tra i anni (14.90%), assieme a quella tra i ( 14.82%). San Vincenzo vede nel turismo balneare il fulcro della sua economia, grazie ad un esteso litorale costiero sabbioso ben attrezzato di circa 11 km, ad un porto recentemente ampliato, al mare calmo e pulito, al clima eccezionale con temperature calde d estate e mite il resto dell anno. A San Vincenzo si coniugano inoltre le bellezze naturali con l accoglienza di una piccola città moderna con ottimi ristoranti, numerosissime strutture ricettive e sportive, ampie pinete e la vicinanza ai borghi medievali, ai parchi archeologici di età etruscoromana e archeominerari, parchi naturalistici di diversa natura e musei archeologici e medioevali. Grande attrazione turistica della località è il Parco Naturale di Rimigliano, il quale occupa la parte più meridionale del territorio di San Vincenzo, si estende per 120 ettari ed è dotato di ottimi servizi di ristoro e assistenza sulla spiaggia. Dal punto di vista sportivo San Vincenzo conta su una serie di impianti che permettono la preparazione atletica o semplicemente offre attività ricreativa per gli atleti delle discipline di ciclismo, calcio, basket, tennis, volley, rugby e tiro con l arco. possibile praticare tutti gli sport acquatici: il nuoto, la pesca, le immersioni subacquee, la vela, lo sci nautico e il windsurf. Molto caratteristici da anni sono i percorsi in bicicletta e trekking. Tra i vari itinerari di grande interesse ambientale e paesaggistico, i percorsi che partono da San Vincenzo, con destinazione il borgo di Campiglia e il Golfo di Baratti. La enogastronomia di San Vincenzo è rappresentata dal pregiato pesce azzurro: la cucina fresca e saporita, a base di palamite, alici, sardine e tonnetti è protagonista di varie ricette tradizionali, accompagnate dalle verdure ed olio extravergine di oliva originario della Val di Cornia. Tra le diverse manifestazioni gastronomiche, ogni anno, nel mese di maggio, si celebra il Festival della Palamita, occasione in cui si possono degustare tanti piatti a base del tipico pesce.. 9
10 Introduzione Oltre alla cucina, San Vincenzo è nota per la prestigiosa produzione vinicola dei territori lungo la Strada del Vino Costa degli Etruschi, dove si sono affermate aziende produttrici degli ottimi vini delle zone Doc Val di Cornia e Bolgheri. Particolare attenzione va posto alla frazione collinare di San Carlo, abitata fin dal paleotico, che oggi conta circa 400 abitanti. Dista 5 Km dal centro del paese e dal mare; è un piccolo borgo collinare ai piedi del monte Calvi e circondato dalle colline. Per la sua natura incontaminata è un posto ideale per attività camping ed escursioni, grazie anche alla presenza di numerosi agriturismi. San Carlo è sede di giacimenti minerari. In età moderna e dal 1872 a San Carlo si è insediata la società belga Solvay che ha iniziato una importante attività estrattiva di calcare ancora oggi presente. Questa presenza ha fatto assumere a San Carlo la sua fisionomia attuale, che è praticamente rimasta la stessa dagli anni del secolo scorso. La Marina di San Vincenzo è il nuovo porto turistico del Comune di San Vincenzo, inaugurata ufficialmente il 13 giugno del Ha disponibili 283 posti barca, dotati ciascuno di allaccio ad acqua ed elettricità, per imbarcazioni fino a 18 metri di lunghezza, e numerosi servizi di assistenza ai natanti. Inoltre, è disponibile un'area per il bunkeraggio dotata di distributore di gasolio, benzina e SIF. Sul porto si affacciano anche ottimi ristoranti, noti in ambito internazionale, che offrono una cucina di alto livello. La maggior parte delle spiagge attrezzate e degli stabilimenti balneari si trova nel centro urbano, mentre il tratto più lungo di spiaggia libera (circa 8 Km) coincide con la spiaggia del parco di Rimigliano nella zona sud del Comune. Negli ultimi anni, le presenze turistiche hanno registrato un sostanziale incremento. In generale, l incremento è imputabile ad un favorevole andamento delle presenze turistiche in tutta la Costa degli Etruschi (fascia costiera compresa tra Castiglioncello e Baratti- Populonia), rispetto al quale San Vincenzo tradizionalmente rappresenta una delle destinazioni d eccellenza. Peraltro, le presenze turistiche ufficiali non tengono conto delle presenze nelle case private, che rappresentano comunque una porzione importante per il turismo, stimato almeno pari a quello ufficiale, pesando di conseguenza sui servizi e sulle risorse naturali. 10
11 Introduzione Più del 50% degli addetti svolge un attività legata al turismo ponendo San Vincenzo all interno della Provincia di Livorno, come il Comune con la massima capacità ricettiva alberghiera e residenziale con un totale di oltre posti letto. San Vincenzo è visitata da turisti italiani provenienti dal Piemonte, Lombardia e Lazio, oltre alla numerosa quantità di toscani che si spostano verso la costa e alloggiano negli agrituristici e case di vacanze della zona. Invece, nel caso dei turisti stranieri, come in tutta la Costa degli Etruschi, prevale la presenza di tedeschi, svizzeri, olandesi e francesi. 2.4 IMPATTO DEL TURISMO E INTERVENTI PER LA SOSTENIBILITA La continua crescita del settore turistico di San Vincenzo come attività principale produttiva del Comune, ha generato significativi impatti nello sviluppo territoriale locale, L impatto del turismo coinvolge numerosi aspetti come la qualità di vita dei suoi cittadini, riferita all opportunità di lavoro, l urbanistica, gli aspetti ambientali, le attività ricreative, in una situazione che comporta per le autorità locali e per i cittadini di avere una particolare attenzione alla prospettiva del loro sistema di sviluppo, mirato a una gestione equilibrata delle proprie risorse, basata sulla consapevolezza collettiva. Gli intensi flussi turistici, oltre ad avere ricadute positive in termini di occupazione e sviluppo economico, comportano in particolare elevate pressioni in termini di produzione di rifiuti, di consumo di risorse idriche, di consumi energetici, di consumo di suolo, anche in virtù della ridotta fascia costiera su cui incidono, e della intensa attività edilizia che si è sviluppata negli ultimi decenni in conseguenza delle crescenti richieste di alloggi estivi. L impatto ambientale generato dagli intensi flussi turistici, come la produzione di rifiuti, il consumo di risorse idriche, i consumi energetici e il consumo di suolo, ha portato il Comune ad impegnarsi a sostenere progetti che assicurino una maggior coscienza ambientale da parte di cittadini, operatori turistici, imprese e amministratori locali. Con l obiettivo di promuovere le priorità ambientali identificate, il Comune ha attivato una politica ambientale, ottenendo il marchio Bandiera Blu, la Certificazione ISO e la registrazione Ambientale EMAS. Per la qualità del mare, delle spiagge e dei servizi, da sei anni San Vincenzo viene premiato con il marchio Bandiera Blu d Europa; un riconoscimento ambientale destinato 11
12 Introduzione alle località turistiche che si impegnano in una gestione sostenibile del territorio, assegnato dalla FEE (Foundation for Environmental Education in Europe) in base a diversi aspetti fra cui: Idoneità delle acque di balneazione Informazioni aggiornate sui risultati aggiornati delle analisi delle acque di balneazione Nessun scarico di acqua reflue o industriali, sulla spiaggia, Spiagge pulite, dotate di servizi efficienti, Presenza di sorveglianza balneare o di equipaggiamento di sicurezza in spiaggia, Facile accessibilità e servizi per persone diversamente abili Informazione sul programma Bandiera Blu, Equilibrio tra attività balneari e rispetto della natura. Al fine di avviare un percorso virtuoso verso una maggiore sostenibilità ambientale del territorio, nel 2008, dopo quasi tre anni di lavoro, il Comune di San Vincenzo ha ottenuto la registrazione ambientale EMAS e la Certificazione ISO 14001, facendo propria una strategia di innalzamento del valore ambientale del territorio, e assumendo così un impegno costante per mantenere questo valore e accettare di sottoporre la propria politica ambientale a verifiche continue da parte dell ente certificatore e del Ministero dell ambiente. Una corretta gestione ambientale delle attività e dei servizi svolti sul territorio comunale, la pianificazione territoriale, la manutenzione di aree e strutture comunali, il controllo sulle gestioni affidate a terzi dei servizi di igiene urbana e del sistema idrico integrato, la protezione civile: sono queste le attività sulle quali il comune è stato valutato e continuerà ad esserlo da EMAS Italia nei prossimi anni. In seguito alla Certificazione ISO e alla registrazione EMAS da parte del Ministero dell Ambiente ottenute dal Comune di San Vincenzo nel 2008, relative alla gestione ambientale delle attività e dei servizi svolti sul territorio comunale, l amministrazione comunale ha inteso incentivare anche le strutture ricettive ad intraprendere percorsi di certificazione ed è stato adottato un provvedimento a favore delle aziende che già le hanno ottenute. Dal 2010 sono possibili riduzioni sulla tariffa del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani per le attività turistiche in possesso di certificazioni ambientali. 12
13 Introduzione Con la modifica del Regolamento per l applicazione della tariffa del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani, a partire dal 2010 viene applicata una riduzione del 5% sulla parte variabile della tariffa di competenza alle attività turistico ricettive (Alberghi, R.T.A., C.AV., Residences, Agriturismo, Campeggi) che siano dotate di un sistema di gestione ambientale Emas, Iso14001 o Ecolabel. Una riduzione del 3% sarà applicata per alberghi, R.T.A., C.AV., residences, agriturismi e campeggi che siano dotati del sistema di gestione ambientale Green Key. Gli operatori non in possesso della certificazione potranno richiedere di partecipare a incontri informativi organizzati dal Comune di San Vincenzo sulle certificazioni di qualità delle strutture turistiche e sulle relative opportunità di finanziamento. Uno strumento fondamentale per la registrazione EMAS del Comune di San Vincenzo è stato il Forum, uno strumento di partecipazione attiva e di condivisione dei diversi soggetti pubblici e privati presenti sul territorio comunale che, grazie al loro ruolo sociale e alle loro specifiche competenze, possono dare un contributo fondamentale nel raggiungimento della certificazione ambientale da parte dell'amministrazione comunale. Solitamente il processo di registrazione Emas non prevede una fase di coinvolgimento e di partecipazione pubblica che, invece, il Comune di San Vincenzo ha voluto per condividere con la popolazione locale il proprio impegno per il miglioramento della qualità ambientale del contesto in cui opera e delle proprie politiche di governo sul territorio. Il Forum si è costituito il 29 maggio 2006, con l adesione di molti soggetti privati, associazioni e singoli cittadini di San Vincenzo, dandosi un regolamento di partecipazione. Nei suoi incontri pubblici il Forum ha discusso e condiviso i contenuti dei documenti fondamentali previsti nel processo di regitrazione Emas : Politica Ambientale, Programma Ambientale, Analisi Ambientale Iniziale. 2.5 FASI ED ORGANIZZAZIONE DELL OSSERVATORIO TURISTICO DI SAN VINCENZO Secondo le indicazioni fornite dalla Regione Toscana, l organizzazione dell Osservatorio Turistico di Destinazione di San Vincenzo prevede le seguenti fasi: 1 Attivazione del Partenariato 13
14 Introduzione Tale fase è stata attivata con la sottoscrizione del Protocollo (PIS) di intesa con gli Stakeholder (le rappresentanze delle componenti economiche e sociali previste dal Bando) e con la sottoscrizione di un Protocollo di collaborazione (PCU) con l Università dipisa 2 Attivazione del Panel di Indirizzo Tale fase è stata attivata con l insediamento del Panel di indirizzo (P.I.) composto da esperti in rappresentanza dei soggetti aderenti al partenariato 3 Definizione dell Analisi Swot Tale fase prevede la redazione del presente documento che, partendo dall analisi dei fenomeni collegati al turismo della destinazione, individua i punti di forza e di debolezza del sistema locale in rapporto alle potenzialità di sviluppo e ai limiti derivanti dall obiettivo di armonizzare gli aspetti economici con quelli ambientali e sociali. 4 Individuazione della Struttura tecnica comunale L Amministrazione Comunale verifica le caratteristiche e le modalità organizzative degli Uffici comunali che svolgono attività collegate ai fenomeni analizzati, con particolare riferimento alle forme di integrazione e alle modalità di relazione tra i vari Uffici, nominando il Responsabile dell attività dell Osservatorio e delle modalità di relazione e operatività con gli altri Uffici comunali. 5 Attivazione del Panel Tecnico (PT) permanente Tale fase si intende attivata con l individuazione dei referenti tecnico/operativi, nominati dalle competenti Strutture comunali, espressamente riferiti a ciascuna delle 10 Tematiche NECSTouR 6 Definizione delle modalità di relazione tra l OTD e l Osservatorio Regionale del Turismo Tale fase si intende attivata con l approvazione da parte degli Uffici delle Province competenti e degli Uffici regionali di uno specifico Documento (DMR), predisposto dal Comune, che definisce le caratteristiche delle informazioni che dovranno circolare rispetto all operatività del Progetto e le modalità e le strumentazioni che l Amministrazione comunale è in grado si assicurare. Il Documento è predisposto dal Responsabile dell Osservatorio e approvato dagli organi comunali competenti. Per la redazione del Documento è indispensabile un lavoro di gruppo che coinvolga fin dalle primissime fasi del Progetto i competenti Uffici provinciali e regionali 7 Definizione degli indicatori di competitività e sostenibilità 14
15 Introduzione Tale fase si intende attivata con l approvazione da parte degli Uffici provinciali e regionali competenti di un Documento (D.I.) che definisce, per ciascuna delle 10 Tematiche, la batteria di indicatori di competitività e di sostenibilità, le modalità di rilevazione e i conseguenti modelli di comportamento in relazione alle rilevazioni. Il Documento è predisposto dal Responsabile dell OTD tenuto conto delle indicazioni e informazioni fornite dal Panel di Indirizzo e dal Panel Tecnico. Il Documento è trasmesso agli Uffici provinciali e regionali previa approvazione da parte dell Amministrazione Comunale 8 Messa in Rete dell OTD Tale fase si intende attivata a seguito del collaudo effettuato dai competenti Uffici regionali. Per l effettuazione del collaudo il responsabile dell OTD inoltra agli Uffici della Provincia e della Regione la specifica Richiesta di collaudo (RC) con la contestuale documentazione tecnica allegata 9 Presentazione dei Risultati del Progetto Tale fase si intende attivata con l approvazione da parte degli Uffici Provinciali e Regionali della Relazione finale (RF) e con la realizzazione dell Evento di presentazione d intesa con gli Uffici regionali e con l Università toscana partner Nella pagina seguente è descritta la struttura organizzativa dell Osservatorio Turistico di San Vincenzo, mettendo in relazione le strutture interne al Comune con gli organismi consultivi esterni, quali l Università di Pisa, la Parchi Val di Cornia SpA e il Centro Studi Turistici di Firenze, e con il partenariato locale attraverso il Panel d Indirizzo. 15
16 Introduzione STRUTTURA OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DI SAN VINCENZO 16
17 Introduzione 2.6 LA NUOVA GOVERNANCE DEL TURISMO IN TOSCANA E IL RUOLO DEGLI O.T.D. Il progetto degli Osservatori turistici di destinazione si inserisce in un nuovo scenario per l organizzazione istituzionale del settore turistico in Toscana. Infatti, nel 2012 le amministrazioni locali della Toscana dovranno fronteggiare un profondo cambiamento del sistema istituzionale pubblico dedicato al turismo, derivante da tre eventi di notevole importanza: l entrata a regime della nuova governance regionale per il turismo, con l abolizione definitiva delle APT dopo le proroghe avvenute nel corso 2011, e l attribuzione di tutte le attività di promozione all agenzia regionale Toscana Promozione; l ulteriore riduzione delle risorse finanziarie assegnate alle Provincie per l attività di informazione e accoglienza turistica, da svolgere subentrando alle APT e in collaborazione con i Comuni; l introduzione dell imposta di soggiorno, in applicazione delle nuove norme sul federalismo fiscale, con la quale i Comuni potranno finanziare varie tipologie di attività, ed il collegamento della gestione di tale imposta con lo strumento degli Osservatori Turistici di Destinazione (O.T.D.). Alla fine del 2010 la Regione Toscana ha introdotto una sostanziale modifica nel sistema di gestione della informazione e promozione turistica a livello regionale che avrà notevoli ripercussioni a livello locale, provinciale e comunale. Con la delibera della G.R. n. 1039, la Regione Toscana ha avviato una nuova governance della promozione turistica della regione, che non si basa più sulle APT (aziende di promozione turistica) che facevano riferimento all ambito provinciale o sub provinciale, ma potenzia l impiego dell agenzia Toscana promozione. La soppressione delle APT come agenzie locali per la gestione della promozione, accoglienza e informazione turistica lascia comunque in capo alle Province le funzioni di accoglienza, informazione e promozione turistica a valenza esclusivamente locale oltre a quella di organizzazione dell offerta turistica sul territorio per la creazione dei prodotti turistici da far promuovere tramite i canali e gli eventi organizzati da Toscana Promozione. 17
18 Introduzione Infatti, la funzione di promozione turistica, salvo quella a valenza esclusivamente locale, è stata completamente ricondotta sotto la Regione, che a tale fine si avvale di Toscana Promozione, l Agenzia di promozione economica per la Toscana, con l istituzione di una Cabina di regia, presieduta dall Assessore regionale al turismo, della quale faranno parte gli assessori provinciali al turismo per garantire un costante raccordo tra le politiche regionali e quelle locali per la promozione del turismo. Questa nuova organizzazione è orientata ad un significativo rafforzamento dell immagine turistica della Toscana, un brand unico sotto il quale riportare tutte le iniziative di promozione dei singoli territori toscani per garantire maggiore efficienza ed efficacia delle politiche promozionali pubbliche a sostegno del settore turistico. In sostanza stiamo assistendo all avvenuta soppressione di un sistema di gestione della promozione turistica che, nel bene o male, era un chiaro riferimento, ad un nuovo sistema che ha, almeno sino ad oggi, difettato nella chiarezza dei ruoli e delle funzioni specifiche. E in questa nuova cornice che la Provincia di Livorno ha avviato un percorso di confronto con i vari territori per creare le condizioni tali da poter dare corpo ai primi tre punti di cui sopra e consolidare il ruolo di coordinatore e portavoce dei territori nei confronti di Toscana Promozione. Tale modifica però, abbinata alla forte riduzione di risorse finanziarie disponibili nelle Province, introduce il rischio di una corrispondente riduzione dei servizi di informazione ed accoglienza, per quanto riguarda l orario di apertura degli uffici di informazione o la produzione di materiale cartaceo per la promozione locale, così come delle attività di organizzazione dei prodotti turistici nelle diverse aree geografiche della Toscana, con il rischio che le amministrazioni comunali si trovino di fronte a consistenti riduzioni nei servizi informativi rivolti ai turisti che le visitano oppure a richieste di forti contributi per finanziare le attività svolte dalle Provincie di competenza. Mentre la nuova governance toscana del turismo produce i suoi effetti sull organizzazione del settore a livello locale, nel corso del 2011 è stata introdotta una ulteriore novità la cui gestione è totalmente assegnata alle Amministrazioni Comunali: l imposta di soggiorno. A seguito del D.Lgs. n. 23 del 14 marzo 2011 in materia di federalismo fiscale municipale, che introduceva all articolo 4 la possibilità per i Comuni di istituire una imposta di soggiorno incaricando le Regioni, fatti salvi i Comuni capoluogo di provincia e per i Comuni che fanno parte di Unioni di comuni, di definire appositi elenchi delle località turistiche che possono applicare l imposta di soggiorno. Nel definire il percorso istitutivo 18
19 Introduzione dell imposta di soggiorno, la Regione Toscana ha siglato un Protocollo di intesa con ANCI Toscana per l armonizzazione e il coordinamento dell applicazione dell articolo 4 del decreto, ed ha approvato i criteri guida per la costituzione dell elenco regionale delle località turistiche e delle città d arte con la D.G.R. 903 del 24 ottobre In tali atti si stabilisce come opportunità per l inserimento di altri Comuni nell elenco l istituzione, da parte del Comune interessato, dell Osservatorio Turistico di Destinazione (O.T.D.), sia presso il Comune che avvalendosi dell Osservatorio costituito dalle Provincia di riferimento, uno strumento istituito in via sperimentale dalla Regione Toscana con lo scopo di supportare i Comuni nelle attività di gestione delle destinazioni turistiche in applicazione dei principi comunitari di sviluppo sostenibile e competitivo delle località turistiche previste dalla nuova Agenda del turismo europea, attraverso la deliberazione della Giunta regionale Toscana n.763 del 7 settembre 2009 che approvava il Progetto speciale di interesse regionale Toscana Turistica Sostenibile & Competitiva. Le entrate dell imposta di soggiorno possono costituire per i Comuni turistici una nuova opportunità di investire nella promozione e nella qualità dell offerta turistica, migliorando la gestione dei beni ambientali e culturali, razionalizzando l organizzazione degli eventi e supportando la Provincia di appartenenza nell attività di informazioni ed accoglienza che veniva svolta dalle APT. L istituzione dell imposta costringerà però i Comuni a dover gestire la partecipazione degli operatori turistici, sui quali grava l imposta, alle scelte strategiche per lo sviluppo turistico e all adozione di strumenti operativi per gestire tale partecipazione. In questa nuova cornice, le amministrazioni comunali dovranno quindi affrontare una nuova gestione delle loro destinazioni turistiche, definendo e realizzando nuove strategie di marketing territoriale nell ambito delle politiche promozionale della Regione Toscana, collaborando con le Province per organizzare al meglio i servizi di informazioni e accoglienza, definendo le regole per l introduzione dell imposta di soggiorno e quindi applicando nuove metodologie partecipative per favorire il dialogo locale con gli operatori turistici e per raggiungere uno sviluppo competitivo e sostenibile. In questo contesto, il progetto di Osservatorio Turistico del Comune di San Vincenzo permette di avere un sistema di integrazione degli operatori nell azione di programmazione svolta dall Amministrazione locale. 19
20 3 L ANALISI SWOT L analisi SWOT dell osservatorio turistico di San Vincenzo 3.1 METODOLOGIA DELL ANALISI SWOT L analisi SWOT (Strengths-Weaknesses-Opportunities-Threats da tradurre in Punti di Forza-Punti di debolezza-opportunità-minacce) è un analisi di supporto alle scelte che risponde ad una esigenza di razionalizzazione dei processi decisionali, sviluppata in origine per definire strategie aziendali in presenza di forte competitività e incertezza ma utilizzata da molti anni anche nelle scelte di intervento pubblico per analizzare scenari e programmare strategie di sviluppo locale e, in generale, nell implementazione di politiche a scala territoriale. L analisi SWOT rappresenta quindi un efficace strumento di analisi per poter definire delle politiche di sviluppo territoriale, in grado di evidenziare le reali problematiche e potenzialità presenti in un area, e permettere quindi, ai soggetti attuatori, la scelta più opportuna e conveniente per uno sviluppo sostenibile e competitivo dell area. Nello svolgimento dell analisi SWOT l analisi preliminare è fondamentale, sia per quanto riguarda i fattori endogeni di forza e di debolezza (S e W) riguardanti la situazione sociale, economica e ambientale dell area sia per quanto attiene i fattori esogeni relativi a opportunità e minacce (O e T) riguardanti il contesto generale con il quale l area si confronta senza capacità di controllarne l evoluzione. Le quattro componenti della SWOT permettono di evidenziare le caratteristiche della destinazione turistica, di far emergere i meccanismi interni sui quali si vuole intervenire, e di descrivere il contesto esterno di riferimento che influenza il perseguimento degli obiettivi. Lo scopo dell analisi non è quello di fare un analisi molto dettagliata della situazione ma è invece quello di definire le strategie locali basate sulle opportunità di sviluppo del territorio attraverso la valorizzazione degli elementi di forza e il contenimento dei punti deboli, considerando allo stesso tempo gli scenari che possono influenzare le strategie locali, sia positivi che negativi. L analisi può essere svolta attraverso due fasi di determinazione dei fattori endogeni ed esogeni: la ricerca desk e la raccolta tramite lavori partecipati, come i focus group o le interviste individuali a opinion leader. Alla base dell analisi SWOT c è infatti l approccio partecipativo basato sul coinvolgimento degli attori locali per costruire il consenso intorno a ipotesi di sviluppo. Secondo una metodologia di analisi qualitativa di sempre maggior uso, il ruolo delle interviste ai testimoni privilegiati è quello di verificare ed integrare le indicazioni derivanti dall analisi dei dati statistici. Tale analisi, che ha carattere sia strutturale sia dinamico-previsionale, riguarda gli aspetti economici, sociali e demografici, oltre che naturalmente le implicazioni dello sviluppo locale dal 20
21 punto di vista urbanistico e territoriale. L analisi, soprattutto per la parte desk, può riguardare teoricamente una vasta gamma di argomenti, descrivibili con numerosi indicatori, ma risente dei limiti tipici delle analisi statistiche quando da queste si devono trarre conclusioni operative e di pianificazione del territorio. Una analisi più qualitativa, in particolare per la raccolta di informazioni, permette invece di evidenziare particolari aspetti che non emergono dall analisi statistica e quantitativa (es. la vision degli operatori o degli opinion leader sulle sorti del territorio). Questi aspetti risultano spesso più importanti nella definizione di azioni per lo sviluppo sostenibile e competitivo del turismo per i quali la sola analisi dei dati statistici non consentirebbe di far emergere le motivazioni e le esigenze che la nuova strategia di sviluppo deve soddisfare. La struttura del modello di analisi SWOT può essere meglio compresa attraverso la seguente matrice: Caratteristiche positive della destinazione per il raggiungimento dell obiettivo Caratteristiche negative della destinazione per il raggiungimento dell obiettivo Fattori interni endogeni dalla destinazione S Punti di forza W Punti di debolezza Fattori esterni esogeni alla destinazione O - Opportunità T - Minacce 3.2 LE TEMATICHE PER L ANALISI SWOT Al fine di collegare l analisi SWOT del progetto OTD di San Vincenzo alla successiva definizione degli indicatori, tutto il lavoro dell analisi SWOT è stato organizzato in base alle 10 tematiche definite dal progetto NECSTouR: 1. Impatto dei trasporti 2. Qualità della vita dei residenti 3. Qualità del lavoro 4. Allargamento del rapporto domanda/offerta rispetto all obiettivo della destagionalizzazione 5. Tutela attiva del patrimonio culturale 6. Tutela attiva del patrimonio ambientale 7. Tutela attiva delle identità delle destinazioni 21
22 8. Diminuzione e ottimizzazione utilizzo delle risorse naturali con particolare riferimento all acqua 9. Diminuzione e ottimizzazione consumi di energia 10. Diminuzione e gestione dei rifiuti. Tali 10 tematiche sono state però aggregate in 5 gruppi omogenei al fine di facilitare l analisi durante i vari incontri, come mostrato nella tabella successiva 10 TEMATICHE NECSTouR 5 TEMATICHE AGGREGATE Impatto dei trasporti Impatto dei trasporti Qualità della vita dei residenti Qualità della vita e del lavoro Qualità del lavoro Allargamento del rapporto domanda/offerta Rapporto domanda/offerta e rispetto all obiettivo della destagionalizzazione destagionalizzazione Tutela attiva del patrimonio culturale Tutela attiva del patrimonio culturale, ambientale e Tutela attiva del patrimonio ambientale della identità locale Tutela attiva delle identità delle destinazioni Diminuzione e ottimizzazione utilizzo delle Risorse naturali, energia e rifiuti risorse naturali con particolare riferimento all acqua Diminuzione e ottimizzazione consumi di energia Diminuzione e gestione dei rifiuti. L analisi è partita utilizzando le principali fonti di informazioni disponibili sulle tematiche, derivanti da precedenti ricerche e studi sulle tematiche descritte e sul turismo in provincia di Livorno, in Val di Cornia e su San Vincenzo, come le informazioni derivanti dalle analisi ambientali per la Certificazione EMAS, i rapporti dell Agenda 21 Locale e dalle indagini svolte per il percorso partecipativo per la definizione del Piano Strutturale di San Vincenzo. Questa prima analisi ha consentito di produrre una griglia SWOT che poi è stata utilizzata per organizzare le riunioni con il Panel d indirizzo, la struttura tecnica comunale ed alcuni operatori, completati da alcune rilevazioni tramite questionari presso operatori e turisti, svolta dal personale della Parchi Val di Cornia presso i propri siti e alcune strutture ricettive. 22
23 3.3 ANALISI DI STUDI E RICERCHE ESISTENTI Per quanto attiene gli aspetti ambientali caratterizzanti la situazione della Val di Cornia e del Comune di San Vincenzo sono state considerati i seguenti documenti: Il Rapporto sullo stato dell Ambiente, redatto nell ambito della ricerca curate dall Agenda 21 locale della Val di Cornia, mediante il progetto IN.SU.RE.D all interno del programma Ambiente e Clima, che ha dato un interessante impulso alle Istituzioni locali per proseguire il percorso verso la creazione di uno strumento capace di suggerire politiche locali verso la realizzazione di uno sviluppo sostenibile; La dichiarazione ambientale del Comune di San Vincenzo aggiornata al che rappresenta il secondo aggiornamento della Dichiarazione Ambientale 2007, e contiene i dati relativi agli aspetti ambientali significativi, che il Comune ha raccolto e predisposto. Per quanto riguarda la situazione della qualità di vita e lavoro, si sono prese in considerazione le rilevazioni effettuate nell ambito della progettazione del Piano strutturale di San Vincenzo 2010, quando sono stati realizzati dei dibattiti ed incontri pubblici con i cittadini, operatori turistici e commercianti in modo da individuare il loro punto di vista sulle caratteristiche di San Vincenzo sotto il profilo territoriale, ambientale, urbano, economico e della socialità. Dai dati riportati nel Rapporto generale del Garante della Comunicazione in relazione Piano strutturale di San Vincenzo 2010, rivolto ai cittadini e quello riferito agli incontri con le categorie turismo e commercio, si evidenziano le seguenti considerazioni finali. Stagionalità: San Vincenzo sembra non aver valorizzato a sufficienza le proprie potenzialità di accoglienza al di fuori della stagione estiva puntando su risorse differenti da quelle balneari e rivolgendosi a target differenti di visitatori. Scarso interesse degli operatori del turismo e del commercio a lavorare in sinergia offrendo servizi qualificati anche al di fuori della stagione estiva, La diminuzione dell offerta commerciale durante l inverno determina ricadute rilevanti anche a livello di occupazione, in particolare per i giovani. Il fatto che i giovani siano numericamente pochi rende, probabilmente, più acuta la loro difficoltà ad organizzarsi e a dare vita ad iniziativa da loro stessi promosse. Nonostante l elevato numero di associazioni presenti nel registro delle associazioni del Comune, a quanto si ricava dalle interviste, le attività invernali per il tempo libero e per la cultura sono poche. Scarsa cultura di ospitalità da parte dei cittadini. 23
24 Affollamento degli esercizi commerciali e congestione sulla vivibilità urbana (dalla viabilità ai parcheggi) nella stagione estiva. Sfruttamento delle risorse idriche e sulla gestione dei rifiuti con una significativa riduzione della raccolta differenziata in estate dovuta alla presenza di una gran quantità di turisti che non separano i rifiuti a dovere. Preoccupazioni per una buona conservazione dell ambiente naturale, richiedono maggiore attenzione l ingente prelievo dalla falda dei mesi estivi; Rispetto alla qualità e alla quantità dell edificato gli intervistati hanno sottolineato che si è costruito molto e secondo alcuni troppo -, che si è costruito in maniera anonima e con un estetica non sufficientemente curata. Alcuni cittadini hanno sottolineato che la trasformazione del porto ha costituito una perdita di identità e produrrà una frattura tra gli abitanti e il porto che non viene più percepito come proprio. Gli intervistati in modo analogo, sostengono che San Vincenzo non ha una vera identità o degli elementi di riconoscibilità riconducibili al suo passato, che alcuni elementi di affezione legati al passato individuale degli intervistati erano stati cancellati dalle successive trasformazioni, e alla fine hanno fatto riferimento per lo più ad alcuni elementi naturali ai quali si sentono profondamente legati: Il Parco di Rimigliano, il mare, la spiaggia e la Torre sembrano gli unici luoghi in cui davvero, ancora ora, si identificano gli abitanti di San Vincenzo. Sulla base delle opinioni manifestate dalla voce collettiva si considera opportuno approfondire le azioni per migliorare la gestione ambientale e fare sistema, lavorare in sinergia tra operatori, commercianti, amministrazione, uffici di promozione del turismo per dare ai visitatori la possibilità di scegliere questo territorio non solo durante l estate Sono stati infine analizzati i dati turistici raccolti dalla Provincia di Livorno per il Comune di San Vincenzo, oltre alle seguenti relazioni e ricerche effettuate sul territorio rispetto all evoluzione del settore: Il mercato turistico della provincia di Livorno: , curato dal CST Firenze Il sistema di ospitalità in provincia di Livorno, caratteristiche strutturali e qualitative delle imprese ricettive, redatto dal CST fra il 2008 e il 2009 Il Rapporto annuale sul turismo in Provincia di Livorno per il
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