ISTITUTO COMPRENSIVO PARADISO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELLE ATTIVITA DIDATTICO/EDUCATIVE SCUOLA DELL INFANZIA
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- Sabrina Vigano
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO PARADISO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DELLE ATTIVITA DIDATTICO/EDUCATIVE SCUOLA DELL INFANZIA Anno scolastico 2014/2015
2 Viaggio intorno al mondo attraverso i sapori e le tradizioni dei popoli della Terra (EXPO 2015)
3 PROGETTO EDUCATIVO Il tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita attraversa la vita di tutti, tutti i giorni: così il cibo, il gusto, l alimentazione, la sostenibilità vengono declinati con diverse voci e diverse competenze, per stimolare la curiosità e la voglia di conoscere che da sempre muovono il mondo. Per diffondere consapevolezza. E necessario descrivere e confrontarsi sulla storia dell uomo e sulla produzione di cibo, nella sua doppia accezione di valorizzazione delle tradizioni culturali e di ricerca di nuove applicazioni tecnologiche.
4 INTRODUZIONE Storia dell Uomo, storie di cibo Arti, mestieri, tecniche d'insediamento, commerci, ma anche gli aspetti degradanti della colonizzazione e dello sfruttamento raccontano la storia dell'uomo nella sua evoluzione. Ancora più interessante l'interpretazione di questi temi attraverso la storia del cibo: le tecniche di coltivazione, allevamento, trasformazione e mutazione degli alimenti evidenziano le caratteristiche della dieta degli individui. Abbondanza e privazione: il paradosso del contemporaneo Contraddizioni nel cibo e nella sua disponibilità: una parte della popolazione mondiale vive in condizioni di sotto-nutrizione e mancato accesso all acqua potabile, un altra parte presenta malattie fisiche e psicologiche legate alla cattiva/eccessiva nutrizione e allo spreco. Possono scienza, educazione, prevenzione, cooperazione internazionale, ingegneria sociale e politica ambire al superamento di questo doloroso paradosso? Il futuro del cibo Quale sarà il cibo del domani? Quale la dieta dei nostri figli? Il primo passo per rispondere è quello di far conoscere le tecnologie, le scoperte scientifiche, i traguardi della ricerca di oggi che sono la base di partenza per la formazione del capitale umano del domani, attento sia all ottimizzazione delle filiere agroalimentari sia alla qualità dei prodotti che finiscono sulle nostre tavole. Cibo sostenibile = mondo equo Come si può responsabilizzare l Uomo affinché mantenga uno sviluppo equilibrato tra la produzione del cibo e lo sfruttamento delle risorse? E necessaria una piattaforma di discussione (es :EXPO 2015) dalla quale lanciare i nuovi obiettivi per un millennio sostenibile, dove da un lato sia salvaguardata la biodiversità, dall altro, tutelati saperi, tradizioni e intere culture. Il gusto è conoscenza Nutrirsi è certamente un atto necessario, ma può essere anche uno dei più gioiosi per l uomo. E, soprattutto, il piacere del palato diventa strumento di
5 conoscenza: i sapori e gli odori delle cucine internazionali raccontano la storia e le culture delle società del nostro Pianeta. (tratto da ITINERARI TEMATICI EXPO 2015 ) FINALITA Educare ad una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita Valorizzare la conoscenza delle tradizioni alimentari come elementi culturali e etnici Rafforzare la qualità e la sicurezza dell alimentazione, vale a dire la sicurezza di avere cibo a sufficienza per vivere e la certezza di consumare cibo sano e acqua potabile Promuovere un alimentazione sana e di qualità riferendosi a tutti gli esseri umani per favorire l eliminazione della fame, della sete, della mortalità infantile e della malnutrizione che colpiscono oggi 850 milioni di persone sul Pianeta Favorire la prevenzione delle nuove grandi malattie sociali della nostra epoca, dall obesità alle patologie cardiovascolari, dai tumori alle epidemie più diffuse, valorizzando le pratiche che permettono la soluzione di queste malattie I bambini hanno l opportunità di compiere un vero e proprio viaggio intorno al mondo attraverso i sapori e le tradizioni dei popoli della Terra.
6 LA SIMBOLOGIA DEL NUTRIMENTO L alimentazione fa parte delle pratiche fondamentali del sé, dirette alla cura del sé attraverso il costante nutrimento del corpo con cibi considerati culturalmente appropriati che, oltre a costituire una fonte di piacere, agiscono simbolicamente come materie prime per rivelare l identità di un individuo a se stesso e agli altri. Il cibo è anche strumentale nel sottolineare le differenze, tra gruppi, culture, strati sociali e serve a rafforzare l identità di gruppo, a separare e distinguere il "noi" dagli "altri". Nelle questioni etniche il cibo assume un ruolo importante: nei secoli passati, ad esempio, le altre culture venivano stigmatizzate definendole "cannibali". Gli altri, i popoli oltremare, i popoli esotici erano sicuramente cannibali, o comunque si nutrivano di cose disgustose per i civilizzati popoli occidentali. L'accusa o il sospetto di cannibalismo era rivolta a varie popolazioni africane, asiatiche, americane, aborigene australiane, e provocava repulsione negli Europei. Attualmente l alimentazione è uno dei display più importanti per delimitare barriere ideologiche, etniche, politiche, sociali, o, al contrario, uno dei mezzi più utilizzati per conoscere le culture altre, per mescolare le civiltà, per tentare la via dell interculturalismo; il cibo è anche un meccanismo rivelatore dell identità etnica, culturale, sociale.
7 L'alimentazione infatti è una voce importante nella costruzione dell'identità personale, di genere, di classe, etnica e molti studiosi ne hanno sottovalutato l importanza anche per il suo carattere quotidiano, a torto considerato banale. PIANO DI LAVORO La struttura del lavoro si svilupperà attraverso nove percorsi a tema che raggrupperanno i paesi presenti all EXPO 2015: - il riso, abbondanza e sicurezza - il caffè, motore delle idee - il cacao, cibo degli dei - agricoltura e nutrizione in zone aride - isole, il mare e il cibo - frutta e legumi - il mondo delle spezie - cereali e tuberi: vecchie e nuove colture - BioMediterraneum: salute, bellezza e armonia Ogni sezione svilupperà un tema con l obiettivo, condiviso collegialmente, di poter, eventualmente, realizzare un documento unitario da pubblicare. Il lavoro verrà suddiviso in cinque unità, ognuna delle quali si realizzerà attraverso cinque fasi interdipendenti: generico percorso/ obiettivi specifici di apprendimento/ obiettivi formativi/ attività/ verifica.
8 Le cinque unità si susseguiranno in ordine temporale: 1. Settembre. Accoglienza L inizio significa sostentamento emotivo 2. Ottobre/Novembre Dal sostentamento emotivo all immissione nel contesto 3. Dicembre/ Gennaio Dall immissione nel contesto alla elaborazione del vissuto 4. Febbraio/Marzo Dalla elaborazione del vissuto alla assimilazione degli agiti 5. Aprile/Maggio Dalla assimilazione degli agiti all assorbimento del vissuto Giugno- Verifiche finali Le docenti articoleranno l aspetto didattico dello sviluppo delle singole unità (in riferimento al generico percorso, agli obiettivi specifici, agli obiettivi formativi, alle attività ed alle verifiche) in assoluta autonomia,in relazione alle peculiarità del gruppo sezione.
9 PROGETTAZIONE CURRICULARE La scuola dell infanzia organizza le proposte educative e didattiche espandendo e dando forma alle prime esplorazioni, intuizioni e scoperte dei bambini attraverso un curricolo esplicito. A esso è sotteso un curricolo implicito costituito da costanti che definiscono l ambiente di apprendimento e lo rendono specifico e immediatamente riconoscibile: Lo spazio accogliente, caldo, curato, orientato dal gusto, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. È uno spazio che parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità, attraverso l ambiente fisico, la scelta di arredamenti e oggetti volti a creare una funzionale e invitante disposizione a essere abitato dagli stessi bambini. Il tempo disteso, nel quale è possibile per il bambino giocare, esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza e nella tranquillità, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita. In questo modo il bambino può scoprire e vivere il proprio tempo esistenziale senza accelerazioni e senza rallentamenti indotti dagli adulti. La documentazione, come processo che produce tracce, memoria e riflessione, che rende visibili le modalità e i percorsi di formazione e che permette di valutare i progressi dell apprendimento individuale e di gruppo. Lo stile educativo, fondato sull osservazione e sull ascolto, sulla progettualità elaborata collegialmente, sull intervento indiretto e di regia. La partecipazione, come dimensione che permette di stabilire e sviluppare legami di corresponsabilità, di incoraggiare il dialogo e la cooperazione nella costruzione della conoscenza. La scuola dell infanzia sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formazione dei gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dell età e della numerosità dei bambini e delle risorse umane e ambientali delle quali può disporre.
10 I CAMPI D ESPERIENZA Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. L esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione. Pur nell approccio globale che caratterizza la scuola dell infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. In particolare nella scuola dell infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza, che a questa età va inteso in modo globale e unitario. IL SÉ E L ALTRO : Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme IL CORPO E IL MOVIMENTO: Identità, autonomia, salute IMMAGINI, SUONI E COLORI: Gestualità, arte, musica, multimedialità I DISCORSI E LE PAROLE: Comunicazione, lingua, cultura LA CONOSCENZA DEL MONDO: Ordine, misura, spazio, tempo, natura (tratto da: Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzione 2012)
11 I traguardi per lo sviluppo delle competenze verranno individuati osservando i singoli bambini e predisponendo, per loro e per l intero gruppo sezione, obiettivi specifici di apprendimento. L AMBIENTE DI APPRENDIMENTO La scuola dell infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze. Promuove una pedagogia attiva e delle relazioni che si manifesta nella capacità degli insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun bambino, nella cura dell ambiente, dei gesti e delle cose e nell accompagnamento verso forme di conoscenza sempre più elaborate e consapevoli. L apprendimento avviene attraverso l esperienza, l esplorazione, i rapporti tra i bambini, con la natura, gli oggetti, l arte, il territorio e le sue tradizioni, attraverso la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze e attraverso attività ludiche. Con il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e combinano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali. L ambiente di apprendimento è organizzato dagli insegnanti in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato: il bambino con competenze forti, il bambino la cui famiglia viene da lontano, il bambino con fragilità e difficoltà, il bambino con bisogni educativi specifici, il bambino con disabilità, poiché tutti devono saper coniugare il senso dell incompiutezza con la tensione verso la propria riuscita. La vita di relazione è caratterizzata da ritualità e da convivialità serena per incoraggiare il bambino a ritrovarsi nell ambiente e ad averne cura e responsabilità. Le relazioni con gli insegnanti e fra i bambini sono un importante fattore protettivo e di promozione dello sviluppo. (tratto da: Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzione 2012) Messina, settembre 2014 Firmato: 1) ALESSI Concetta 2) ALIBERTI Giovanna 3) BONANNO Vincenza 4) BONFATO Elisabetta 5) CASALE Zoe 6) CAMUTI Angela Pia 7) CARISTI Santa
12 8) D ARRIGO Concetta 9) FERLITO Lucia 10) INFERRERA Letteria L. 11) MARINO Mariangela 12) MORABITO Maria 13) PRUITI Maria Unità di apprendimento N 1 ( settembre) L inizio significa sostentamento emotivo io sono un viaggio per la scuola stare insieme Campi di esperienza - Il sé e l altro - Immagini, suoni e colori Obiettivi Specifici Di Apprendimento - Rafforzare l autonomia, la stima, l identità - Lavorare in gruppo, discutendo per darsi regole di azione, progettando insieme ed imparando sia a valorizzare le collaborazioni, sia ad affrontare eventuali defezioni - Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti personali, l ambiente ed i materiali comuni nella prospettiva della salute e dell ordine - Muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco, prendendo coscienza della propria dominanza corporea e della lateralità, coordinando i movimenti degli arti - Rispettare ed aiutare gli altri, cercando di capire i loro pensieri, azioni e sentimenti; rispettare e valorizzare il mondo animato ed inanimato che ci circonda - Controllare l affettività e le emozioni in maniera adeguata all età, rielaborandola attraverso il corpo e il movimento Obiettivi formativi - Promuovere il senso di accoglienza e di appartenenza - Riconoscersi nel gruppo di riferimento: la sezione - Orientarsi nella scuola - Appropriarsi dell utilizzo di strumenti e spazi della scuola - Prestare attenzione a precisi punti di riferimento - Accettare di partecipare a giochi di gruppo - Muoversi adeguando la velocità al ritmo del gruppo - Seguire una procedura Attività - Manipolazione, attività grafico-pittorica, giochi in gruppo, filastrocche e canti Verifica
13 - Appropriazione degli spazi, riconoscimento di tutti i compagni, distacco genitoriale sereno, figura di riferimento. Unità di apprendimento N 2 ( ottobre/novembre ) Dal sostentamento emotivo all immissione nel contesto si comincia manipoliamo, costruiamo, memorizziamo, Andiamo! Campi di esperienza - Il sé e l altro - Il corpo e il movimento - La conoscenza del mondo - I discorsi e le parole - Immagini, suoni e colori Obiettivi Specifici Di Apprendimento - Rafforzare l autonomia, la stima, l identità - Registrare i momenti e le situazioni che suscitano paura, stupore, sgomento, diffidenza, ammirazione, disapprovazione, compiacimento estetico, gratitudine, generosità, simpatia, amore, interrogarsi e discutere insieme sul senso che hanno per ciascuno questi sentimenti e come sono, di solito, manifestati - Muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco, prendendo coscienza della propria dominanza corporea e della lateralità, coordinando i movimenti degli arti - Interiorizzare e rappresentare il proprio corpo - Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo; ricostruire ed elaborare successioni e contemporaneità; registrare regolarità e cicli temporali - Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all esperienza, individualmente e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti e materiali Obiettivi formativi - Affinare la consapevolezza della propria identità in rapporto agli altri e a se stessi - Entrare in relazione con gli altri attraverso linguaggi verbali e non - Rappresentare in modo completo lo schema corporeo - Imparare i termini relativi alle parti del corpo - Osservare e riconoscere i colori attraverso la stagione corrente - Riflettere sulle abitudini e cercare di comprenderne il valore territoriale
14 - Ascoltare, comprendere e memorizzare poesie e filastrocche Attività - Racconti e filastrocche con riferimenti stagionali e territoriali - Ritagliare, incollare e colorare Verifica - Fantasia con le opere d arte Unità di apprendimento N 3 ( dicembre/gennaio) Dall immissione nel contesto alla elaborazione del vissuto manifestiamo il Natale.. riflettiamo sul trascorrere del tempo Campi di esperienza - Educazione religiosa - Il sé e l altro - Il corpo e il movimento - La conoscenza del mondo - I discorsi e le parole - Immagini, suoni e colori Obiettivi Specifici Di Apprendimento - Individuare i luoghi d incontro delle comunità religiose - Conoscere la propria realtà territoriale e quella di altri bambini per confrontare le diverse situazioni sul piano del dover essere - Rispettare ed aiutare gli altri, cercando di capire i loro pensieri, azioni e sentimenti; rispettare e valorizzare il mondo animato ed inanimato che ci circonda - Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all esperienza, individualmente e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti e materiali, lasciando traccia di sé - Ricostruire ed elaborare successione e contemporaneità - Curare in autonomia la propria persona - Maturare competenze di motricità fine e globale Obiettivi formativi - Individuare i segni del Natale nella tradizione - Lavorare attivamente alla costruzione del calendario dell avvento - Seguire alcune sequenze per costruire oggetti e biglietti - Memorizzare semplici versi da recitare per Natale - Percepire con maggiore chiarezza la dimensione temporale oggi ieri -domani - Approccio alla riflessione sulla successione di mesi e stagioni - Individuare le peculiarità territoriali
15 Attività - Filastrocche, canti, il calendario dell Avvento, costruzione di un dono a sorpresa Verifica - Messa in scena del Natale Unità di apprendimento N 4 (febbraio/marzo) Dall immissione nel contesto alla elaborazione del vissuto.. è tempo di Carnevale osserviamo i tratti della natura le Campi di esperienza - I discorsi e le parole - Educazione religiosa - Il sé e l altro - La conoscenza del mondo - Immagini, suoni e colori tradizioni pasquali Obiettivi Specifici Di Apprendimento - Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni, rumori, melodie anche con il canto, da soli e in gruppo; utilizzare e fabbricare strumenti per produrre suoni e rumori, anche in modo coordinato con il gruppo - Rispettare ed aiutare gli altri, cercando di capire i loro pensieri, azioni e sentimenti; rispettare e valorizzare il mondo animato ed inanimato che ci circonda - Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all esperienza, individualmente e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti e materiali, lasciando traccia di sé - Manipolare elementi di uso quotidiano: preparare dei dolci Obiettivi formativi - Ascoltare e comprendere le filastrocche e i racconti sul Carnevale anche in relazioni ad altri popoli - Partecipare alla costruzione di maschere semplici ed originali - Raccontare il proprio vissuto con il papà - Memorizzare rime da recitare al papà - Realizzare semplici attività manipolative per confezionare oggetti-dono - Acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive - Esprimersi graficamente con i colori fondamentali e con quelli derivati - Esprimere verbalmente sentimenti, emozioni e sensazioni usando anche il colore - Individuare i principali simboli pasquali nelle varie tradizioni Attività - Costruzione di maschere tipiche, filastrocche e canti - Ritagliare, incollare e colorare
16 - Costruzione di un dono pasquale Verifica - Travestirsi, essere altro da sé - Rappresentare liberamente attraverso semplici stimoli verbali vari usi e costumi Unità di apprendimento N 5 (aprile/maggio) Dalla assimilazione degli agiti all assorbimento del vissuto.. è tempo di esporsi farsi ascoltare.. essere visti e riconosciuti Campi di esperienza - La conoscenza del mondo - Il corpo e il movimento - I discorsi e le parole - Il sé e l altro - Immagini, suoni e colori Obiettivi Specifici Di Apprendimento - Toccare, guardare, ascoltare, fiutare, assaggiare qualcosa e dire che cosa si è toccato, visto, udito, odorato, gustato, ricercando la proprietà dei termini - Curare in autonomia la propria persona, gli oggetti personali, l ambiente e i materiali comuni nella prospettiva della salute e dell ordine - Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all esperienza, individualmente e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti e materiali, lasciando traccia di sé - Muoversi spontaneamente ed in modo guidato, da soli ed in gruppo, esprimendosi in base a suoni, musica ed indicazioni - Utilizzare il corpo e la voce per riprodurre melodie da soli ed in gruppo Obiettivi formativi - Esplorare i prodotti della natura con i sensi - Condividere i propri sentimenti sulla mamma - Partecipare alla realizzazione di un oggetto-dono - Memorizzare versi da recitare alla mamma - Memorizzare il proprio ruolo all interno di una rappresentazione - Muoversi sulla scena in base alle indicazioni e al movimento degli altri - Partecipare attivamente all allestimento di ateliers Attività - Costruzione di una scenografia - Allestimento di uno spazio
17 Verifica - Raccontare ad un pubblico - Mettersi in mostra USCITE DIDATTICHE Scuola dell Infanzia A.S Visita presso fattorie didattiche e aziende agrituristiche Visita alla festa del cioccolato - Modica Visita alla libreria per la partecipazione al laboratorio di lettura animata Visione di cortometraggi e films Partecipazione a spettacoli teatrali Visita a luoghi delle tradizioni alimentari siciliane Considerando l argomento della programmazione annuale legata ai temi dell EXPO 2015, comunicheremo tempestivamente l aggiunta o la variazione delle suddette uscite didattiche sulla base delle offerte che associazioni o
18 altri enti del territorio faranno pervenire alla nostra scuola durante lo svolgimento dell anno scolastico.
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