RIUNIONE DEL CCM DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA DI SAN LAZZARO DI SAVENA. Rappresentanti dei Cittadini Cognome Nome Presenti/Assenti
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- Tommasina Palma
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1 Distretto di committenza e garanzia San Lazzaro di savena COMITATO CONSULTIVO MISTO DISTRETTUALE RIUNIONE DEL CCM DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA DI SAN LAZZARO DI SAVENA Rappresentanti dei Cittadini Cognome Nome resenti/assenti BALDACCI CRISTINA 1 residente Comitato di Distretto assessore ZUCCHINI ADRIANA Titolare dimesso. Convocata 2 AITSAM TUTELA SALUTE MENTALE la sostituta 3 ANMIC Sez. SAN LAZZARO BRAVI GABRIELLA Ass. giustif. 4 DELEGAZIONE ANT BACINO IDICE AMORATI SARA Ass. giustif. 5 AUSER CORAZZA ALESSANDRO 6 AVIS BETTINI DINO 7 ANT GRAZIA IERO CDM CENTRO DIRITTI DEL MALATO 8 residente RIZZOLI LAURA 9 FN CISL VENTURA MARA Ass. giustif. ARI RICERCA ITALIANA SINDROME DOWN 10 AUTISMO ASSANTI SCOTA ELENA 11 AIMA ASS. ITALIANA MALATTIA ALZHEIMER TIRAANI VICTORIA Assente BROCCOLI VITTORIO dimesso. Convocata sostituta 12 SI CGIL CECCATO LAURA Rappresentanti Azienda 1 Direttore del Distretto di committenza e garanzia MARCACCIO MARIA LUISA 2 Referente Qualità distrettuale area dirigenza BONORA NICOLETTA Ass. giustif. 3 Referente Comunic.e Relazioni con il cittadino distrettuale GRAZIA DORIANA 4 Rappresentante dei Medici di Medicina Generale CAMANZI MAURIZIO 5 Referente Stabilimenti Ospedaliero FIORENTINI GIOVANNI Ass. giustif. 6 Referente Qualità distrettuale area SATER FRECCERO GIUSEE Ass. giustif. 7 Resp. Amm.inistrativo FERRI KATIA 8 Resp. Servizio Infermieristico e tecnico distrettuale COMELLINI GABRIELLA Ass. giustif Dirigente medico di organizzazione direzione sanitaria del distrettuale AORTI MANUELA Il giorno mercoledì 4 Maggio 2011, alle ore 14,30 in prima convocazione, presso la sala riunioni del Distretto San Lazzaro, in via Repubblica,11, a San Lazzaro di Savena, si è riunito il Comitato Consultivo Misto del Distretto San Lazzaro, a seguito della convocazione effettuata con nota prot sul
2 seguente O.d.G.: 1. resentazione del materiale sul Testamento biologico a cura della dott.ssa Danila Valenti direttore U.O.S oncologia e cure palliative ausl di Bologna; 2. Varie ed eventuali; 3. O.d.G della seduta successiva. Verbalizza, come segretaria del CCM del distretto San Lazzaro, Doriana Grazia. rima di procedere all illustrazione dell ordine del giorno, si approva il verbale della precedente seduta del 6 Aprile RIZZOLI chiede di portare una modifica al verbale del 6 aprile: - bisogna insistere sulla necessità di dotare di defibrillatori le fabbriche e i luoghi di lavoro. E aggiunge che il dott. Urbinati, cardiologo, afferma che si tratta di apparecchiature poco costose e non difficili da usare, in caso di necessità. Si consegnano ai rispettivi componenti del CCM i seguenti documenti: - il verbale del 1 Aprile del Comitato Consultivo misto Aziendale (CCMA); - la lettera del residente del CCMD Distretto ianura Ovest, sig. Lanzarini Giordano, al presidente della Giunta Regionale, all assessore regionale delle politiche della salute e al Direttore Generale dell Azienda Usl di Bologna, in merito ai ticket dei farmaci equivalenti. - la presentazione, da parte del CCMA, del numero Verde della Regione Emilia- Romagna Oggetto 1: resentazione sul Testamento biologico MARCACCIO introduce la dott.ssa Valenti Danila, responsabile dell oncologia metropolitana e cure alliative e direttore Medico dell Hospice Bellaria. VALENTI presenta per mezzo di diapositive la posizione dei medici palliativisti. Spiega che per cure palliative si intendono quei procedimenti che consentono di prendere in carico in maniera globale quei 250 mila malati inguaribili, non incurabili, i quali hanno bisogno di cure globali, quindi prendersi cura (care) quando le cure cioè l operare con scopo di guarigione, non è più possibile. L approccio delle cure palliative si propone di affrontare la complessità dei problemi non solo sotto gli aspetti clinici ma anche con gli aspetti assistenziali, psicologici, sociali e spirituali. Le cure palliative si occupano dell ILLNESS quando la malattia (DESEASE) sta inevitabilmente portando alla morte. Afferma inoltre che è importante considerare la qualità di vita della persona nel quadro dell alleanza terapeutica con il paziente. Il medico deve fare emergere il concetto di qualità di vita della persona che ha di fronte, e sforzarsi di mettere da parte il proprio concetto di qualità di vita. Aggiunge che nelle cure palliative non viene preso in carico solo il malato, ma anche la famiglia.
3 Chiarisce che il concetto di qualità di vita e di morte è legato al vissuto di ogni persona, ognuno ha una propria opinione. Non esiste un concetto di qualità di vita e dignità di morte unico e uguale per tutti. Le cure palliative sono il simbolo dell attenzione portata al malato nella fase ultima di malattia, sia rispetto all ambito domiciliare sia mediante strutture dedicate (Hospice). Dei malati seguiti in ANT solo il 48% muore a casa, mentre il 52% muore in ospedale o in hospice. Quindi, nel momento in cui si verifica che l assistenza domiciliare non è più in grado di dare una risposta alle esigenze del malato e della famiglia, sarebbe auspicabile un trasferimento ad un hospice, non a un ospedale. Il 95% dei malati seguiti dalle cure palliative soffre di una malattia oncologica. Nel malato oncologico, e lo stesso vale anche per la famiglia, vi è una scarsa capacità di adattamento, fenomeno dovuto a una rapida caduta delle condizioni cliniche. L adattamento alla malattia, consistente cioè nel prendere atto di una perdita di autosufficienza, è più facile per le malattie croniche e di invecchiamento. Vi è confusione sui termini testamento biologico (nel caso in cui io non sia in grado di intendere e di volere, dichiaro di rifiutare l accanimento terapeutico) e di eutanasia (morte provocata volontariamente). L art. 32 della Costituzione dichiara che nessuno può imporre le terapie sanitarie, se la persona non è d accordo. Valenti sottolinea la necessità di segnalare il rischio reale che comporta adattare una legge testamento biologico, pensata per pazienti in stato vegetativo persistente, a tutti i malati in fase avanzata di malattia: qui si sarebbe in presenza di una malpractice medica. Spiega il concetto di malpractice medica: poiché un organismo fortemente compromesso non è in grado di gestire i liquidi in eccesso, i pazienti terminali con una idratazione forzata avrebbero un peggioramento della qualità di vita dei loro ultimi giorni, con un ulteriore aumento della sofferenza. Tutto ciò perché il concetto di alimentazione e idratazione forzata non viene considerato una terapia ma un sostegno vitale. La nuova legge sul testamento biologico in discussione può invece imporre una alimentazione forzata. ZUCCHINI racconta la sua esperienza su un accanimento terapeutico in ospedale. VALENTI risponde che anche come oncologa è a conoscenza che alcune strutture ospedaliere effettuano cure chemio-terapiche anche negli ultimi giorni. Ribadisce che la chemioterapia effettuata ad un paziente terminale non ha nessun effetto oltre che essere dolorosa, neppure dal punto di vista psicologico, quello cioè di fare credere di avere la speranza di una cura. BRAVI ribadisce l importanza del calore per i malati terminali che mantengono una lucidità mentale. RIZZOLI chiede in quale conto l azienda USL di Bologna tenga le cure palliative e auspica che si aumentino i posti letto o le strutture. Sottolinea l importanza della preparazione a tali tematiche per i medici di famiglia. VALENTI risponde che l azienda USL di Bologna è sensibile a questi problemi, come si evince dalla costruzione di nuove strutture, vedi a Casalecchio-S. Biagio. È auspicabile che al più presto si preveda una formazione specifica per medici ed infermieri rispetto alla comunicazione delle cattive notizie, e si pensi a un nuovo modello di lavoro integrato, multidisciplinare e interprofessionale, per assicurare la qualità delle cure e la presa in carico clinica ed assistenziale, psicologica e sociale, non solo per pazienti oncologici ma per tutti i malati che hanno bisogno di cure palliative. Tutti i componenti del CCM distrettuale, applaudono l intervento della dott.ssa Valenti Danila
4 er la seduta dell 8 giugno 2011, l ordine del giorno verterà sul tema della TBC. La seduta è chiusa alle ore 17,30. La segretaria del CCM (verbalizzante) Il residente
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