Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "www.teknologieimpianti.it"

Transcript

1 I contenuti Questo libro nasce con l intenzione di supportare gli installatori e i manutentori di impianti e apparecchi a gas nello svolgimento delle loro abituali attività, fornendo loro le informazioni necessarie in un modo che speriamo semplice e lineare, inoltre il libro ha uno scopo didattico essendo pensato anche per sostenere il percorso degli operatori che hanno deciso di certificarsi secondo la UNI 11554:2014. Il libro propone una prima parte dedicata ai gas combustibili e ai rischi connessi al loro utilizzo e a come le varie leggi e regolamenti che si sono succeduti nel tempo hanno affrontato queste problematiche. A seguire, i capitoli centrali sono dedicati ad illustrare le regola per l installazione degli impianti a gas ad uso domestico con apparecchi aventi singola portata termica fino a 35kW. L ultimo capitolo è dedicato alle modalità di compilazione della dichiarazione di conformità e della documentazione necessaria per ottenere l attivazione della fornitura secondo la delibera 40/14 dell AEEGSI. Come gli operatori più preparati sanno il campo legislativo e normativo nel settore degli impianti a gas è estremamente ricco e articolato, pertanto è facilmente intuibile che non è possibile rinchiudere all interno di un solo libro tutte le nozioni esistenti. Pertanto il libro deve essere inteso come un sussidiario, cioè un aiuto, allo studio e alla comprensione della legislazione e delle norme applicabili e non può sostituirsi ad esse. Legislazione di settore e norme tecniche devono essere presenti nella biblioteca di ogni operatore e costituire l unico punto di riferimento per lo svolgimento dell attività quotidiana. E - IMPIANTI A GAS Parte Prima - Impianti ad uso domestico e similare E - IMPIANTI A GAS Parte Prima Impianti ad uso domestico e similare realizzazione grafica a cura di Teknologica srl

2 ELEMENTI GENERALI 1 capitolo 1.1 Le caretteristiche dei principali gas combustibili I tipi di gas utilizzato e il concetto di intercambiabilità I gas che utilizziamo sono il gas naturale, comunemente conosciuto come metano e il GPL, una miscela di gas dove propano e butano sono la componente prioritaria. In alcune zone d Italia sono presenti anche impianti di aria propanata, cioè una miscela di aria e propano, mentre è ormai praticamente cessata la distribuzione del gas manifatturato, cosiddetto gas di città, ottenuto dalla distillazione del coke. Il metano ll gas più utilizzato è il metano ; con questo termine si individua un gas di origine naturale presente in giacimenti sotterranei a pressioni molto elevate, da qui viene estratto attraverso pozzi e veicolato fino ai punti di utilizzo attraverso una estesa rete di condotte. La composizione del gas naturale vede una percentuale elevata di metano, un idrocarburo semplice appartenente alla famiglia degli alcani costituito da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno. La sua molecola presenta una forma tetraedrica nello spazio e i suoi legami chimici sono causa di un ibridazione dell atomo di Carbonio centrale. A temperatura e pressione ambiente si presenta come un gas incolore, inodore e molto infiammabile. Eccetto per la combustione, le reazioni che lo vedono protagonista avvengono a pressioni e temperature molto elevate. Sono tuttavia presenti anche percentuali meno rilevanti di altri composti di natura idrocarburica come etano, propano, butano, ecc. La pressione del gas naturale nei giacimenti è estremamente elevata, ma mano a mano che la rete si avvicina ai punti di utilizzo, viene ridotta; fino a giungere all interno delle abitazioni dove la pressione massima ammessa dalla regolamentazione vigente raggiunge valori di qualche decina di millibar. Lungo il percorso delle tubazioni, conformemente alle disposizioni della Legge 6/12/1971 n. 1083, al metano viene aggiunto un gas odorizzante per rendere avvertibile la sua presenza in caso di dispersioni, questo perché in natura il metano non ha un odore specifico percettibile. ELEMENTI GENERALI 1 13

3 IMPIANTI A GAS Parte Prima - Impianti ad uso domestico e similare Il gas naturale a temperatura ambiente ed a pressione atmosferica ha una densità minore di quella dell aria (densità circa 0,6), quindi un eventuale dispersione tende naturalmente di disperdersi verso l alto dove potranno formarsi miscele pericolose di aria e gas. Gas di Petrolio Liquefatto Il secondo (per utilizzo) tipo di gas per che viene utilizzato nelle abitazioni è il GPL, acronimo di gas di petrolio liquefatto. Il nome deriva dal fatto che i componenti siano in forma gassosa a temperatura ambiente ed a pressione atmosferica, ma vengano liquefatti per effetto della pressione. In questo modo è possibile trasportare rilevanti quantità di gas in contenitori di dimensioni contenute. Possiamo avere impianti alimentati con gas distribuito in bombole, oppure da piccoli depositi domestici (serbatoi), o da reti di distribuzione comuni a più edifici. Il GPL è in realtà una miscela di gas diversi, trai quali i più frequenti sono il Propano e il Butano in miscele di vario titolo secondo l uso specifico cui sono destinate; la miscela utilizzata nelle bombole prevede il 70% di normal-butano e il 30 % di Propano. Il GPL si ottiene in diversi modi, da giacimenti metaniferi, dalla distillazione del petrolio greggio, dal frazionamento del gas naturale o dalle lavorazioni di impianti petrolchimici. ELEMENTI GENERALI 1 A temperatura ambiente ed a pressione atmosferica si presenta sotto forma di gas, ma è molto più denso dell aria (Butano 2,0 e Propano 1,5, GPL in miscela circa 1,7), quindi tende a rimanere a livello del suolo o ad andare ad occupare le zone del terreno più basse, come i piani interrati, le caditoie, i tombini, ecc.; questa caratteristica lo rende particolarmente insidioso perché una perdita all interno di un edificio tende a permanere e ad accumularsi fino al momento in cui inevitabilmente si incontra una sorgente di innesco. Il GPL viene commercializzato in bombole (bidoni) o in piccoli serbatoi (depositi) posti presso l utente. In alcune zone isolate e non raggiungibili dalle reti di distribuzione del gas naturale sono state realizzate anche delle reti di distribuzione del GPL o aria propanata. 14

4 INSTALLAZIONE DELLE TUBAZIONI 2 capitolo 1.1 Impianto di distribuzione del gas L insieme delle tubazioni e dei vari componenti che collegano il punto di inizio agli apparecchi a gas, costituiscono ciò che la norma tecnica 1 definisce come impianto interno. Poiché questa definizione è presente anche in alcuni atti dell Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico 2, utilizzeremo anche noi questo modo di dire, precisando che il termine interno individua l impianto posto all interno di una proprietà, sia esso collocato nelle pertinenze esterne o tra le mura di un edificio. Inoltre, occorre precisare che il testo intende illustrare le regole per la sicurezza da applicare alla realizzazione degli impianti a gas ad uso abitativo e simili collegati a singoli apparecchi con portata termica nominale fino a 35 kw, ma non descrive le regole per la realizzazione di impianti destinati ad altro uso, come ad esempio quelli delle centrali termiche o delle cucine di comunità, per questi impianti si applicano altre norme tecniche, come la UNI 8723 o al UNI L ultimo aspetto che occorre precisare è che gli impianti trattati sono alimentati con gas manifatturato e gas naturale (Metano) con pressione fino a 0,004 MPa e GPL con pressione fino a 0,007 MPa alimentati da reti di distribuzione. 1.2 Dimensionamento dell impianto Il passaggio di un fluido in una condotta determina sempre delle perdite di carico, dovute agli attriti tra il fluido e la tubazione e i componenti ad essa collegati. Per funzionare in modo sicuro, gli apparecchi hanno necessità di essere alimentati con gas avente una pressione compresa in un preciso campo di valori, ed è per questo motivo che occorre dimensionare le tubazioni in modo che non si verifichino, nelle condizioni di massima portata dell impianto, delle perdite di pressione (rispetto al valore della pressione di fornitura) superiori ai valori riportati nella tabella seguente. Gas Perdita di pressione [mbar] Metano 1 Metano con regolatore di pressione a monte del punto di inizio 2 GPL 2 GPL con regolatore di pressione a monte del punto di inizio 4 INSTALLAZIONE DELLE TUBAZIONI 2 1 UNI 7128 Impianti a gas ad uso civile Termini e definizioni 2 Deliberazione 40/2014 Disposizioni in materia di accertamenti della sicurezza degli impianti di utenza a gas 33

5 IMPIANTI AD USO DOMESTICO E SIMILARE - Sistemi e Norma per l impiego dei gas combustibili INSTALLAZIONE DELLE TUBAZIONI 2 Ogni impianto di nuova realizzazione deve pertanto essere dimensionato prima della sua posa, inoltre in occasione degli interventi di modifica di impianti già in servizio occorre verificare la funzionalità dimensionale della tubazione esistente. La legislazione vigente 3 prevede che tutti gli impianti siano progettati e che gli impianti a gas destinati ad alimentare utenze con potenzialità superiori a 50kW siano progettati da un professionista iscritto al rispettivo albo professionale. Ne consegue che per gli impianti con potenzialità fino a 50kW spetti al responsabile tecnico dell impresa installatrice l obbligo di eseguire la progettazione dell opera e garantire il rispetto della corretta perdita di pressione. Gli impianti di minore complessità possono essere dimensionati ricorrendo all uso di un metodo proposto dalla norma tecnica 4 e fondato sull uso di una serie di tabelle, ognuna caratterizzata dal fatto che le combinazioni portate-diametri presenti in essa individua lo stesso valore di perdita limite (es. 1 mbar) in funzione di una portata predefinita. Diversamente, la stessa norma prevede un metodo di dimensionamento analitico attraverso il calcolo della perdita di pressione che viene a determinarsi in ciascun ramo dell impianto; questo metodo è da utilizzarsi per impianti più complessi o con potenzialità elevata. La norma tecnica lascia la facoltà di eseguire il dimensionamento utilizzando anche metodi diversi, ma in questo caso sarà il soggetto che esegue il dimensionamento (impresa installatrice o progettista) a dover dimostrare la validità del metodo utilizzato e l equivalenza dei risultati ottenuti. A seguire si rappresenta un esempio di dimensionamento sia con metodo tabellare, sia con metodo analitico: Fase Esempio Si determina il tipo di gas combustibile da utilizzare, nel nostro caso Metano Metano. Si determinano il valore della perdita limite in funzione della modalità di 1 mbar fornitura, nel nostro caso fornitura senza regolatore di pressione. Si determinano le portate in combustibile rilevandole dal libretto d uso e manutenzione degli apparecchi da collegarsi. In alternativa, conoscendo la potenzialità termica di ogni apparecchio e i valori del potere calorifico superiore (da utilizzarsi per apparecchi di cottura) Tratto A 3 m 3 /h e il potere calorifico inferiore (per tutti i rimanenti apparecchi) si può Tratto B 2 m 3 /h calcolare il valore della portata di combustibile. I valori delle portate Tratto C 1 m 3 /h devono essere ripartititi sui singoli tratti, i tratti che alimentano più apparecchi saranno attraversati dalla somma delle portate di ogni apparecchio allacciato. 4 Per ogni tratto si predetermina, in via di prima approssimazione, la tipologia di tubazione (materiale e diametro interno) e lo sviluppo lineare dell opera finita. Tratto A Acciaio Æ 36,6 20m Tratto B Acciaio Æ 27,9 10m Tratto C Acciaio Æ 27,9 8 m 3 Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 22 gennaio 2008, n Regolamento concernente l attuazione dell articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici 4 UNI Parte 1 Impianto interno 34

6 INSTALLAZIONE DEGLI APPARECCHI, VENTILAZIONE E AERAZIONE 3 capitolo 1. REQUISITI GENERALI PER L INSTALLAZIONE DEGLI APPARECCHI In relazione agli impianti ad uso domestico e similare, che sono oggetto della presente pubblicazione, è indispensabile precisare che a seguire sono descritti i requisiti che devono possedere i luoghi in cui saranno installati apparecchi con singola potenzialità fino a 35 kw. Quando è necessario installare apparecchi con potenzialità maggiore occorre invece fare riferimento ad altre regole di installazioni. In questa prima parte sono illustrati i requisiti generali che devono possedere i locali di installazione degli apparecchi a gas, mentre nei capitoli seguenti sono illustrati i requisiti generali inerenti la ventilazione e l aerazione dei locali. Nella parte finale sono infine trattati i requisiti specifici per l installazione di ogni tipo di apparecchio. Gli apparecchi a gas che possono essere installati sono quelli compresi nel campo di applicazione della direttiva 2009/142/EC. Per effetto di tale atto ogni apparecchio deve essere progettato e costruito in modo da poter funzionare in sicurezza e non presentare pericoli per le persone, gli animali domestici e i beni a condizione che venga usato normalmente, cioè in modo conforme all uso previsto dal fabbricante, con le tipologie di gas e nel campo di pressione previsto dal fabbricante. Nel momento in cui l apparecchio è immesso sul mercato deve: essere corredato da istruzioni tecniche elaborate per l installatore, essere corredato da istruzioni per l uso e la manutenzione elaborate per l utente, contenere, così come il suo imballaggio, le avvertenze del caso. L istruzione tecnica elaborata per l installatore deve contenere tutte le istruzioni per l installazione, la regolazione e la manutenzione, permettendo così l esecuzione corretta di tali lavori e l utilizzazione sicura dell apparecchio. Le istruzioni devono in particolare precisare: il tipo di gas utilizzato; la pressione di alimentazione utilizzata; la ventilazione dei locali richiesta per l alimentazione con aria per la combustione; le condizioni di evacuazione dei prodotti di combustione, INSTALLAZIONE DEGLI APPARECCHI, VENTILAZIONE E AERAZIONE 3 Le istruzioni per l uso e la manutenzione elaborate per l utente devono contenere tutte le informazioni necessarie per un utilizzazione sicura e devono soprattutto richiamare l attenzione dell utente sulle eventuali restrizioni in materia di utilizzazione. 107

7 IMPIANTI A GAS Parte Prima - Impianti ad uso domestico e similare INSTALLAZIONE DEGLI APPARECCHI, VENTILAZIONE E AERAZIONE 3 Gli apparecchi a gas possono essere immessi sul mercato solo se conformi alla direttiva e alle norme di prodotto ad essi applicabili, gli apparecchi sono marcati CE. Quindi è possibile acquistare solo apparecchi marcati CE. La corretta prassi di installazione degli apparecchi prevede il rispetto scrupoloso delle condizioni di installazione definite dal fabbricante, e le ulteriori prescrizioni definite dalle norme tecniche di installazione. La norma di installazione ha recentemente introdotto la possibilità di installare apparecchi rigenerati, cioè precedentemente installati in altri impianti e poi rimossi e rimessi a nuovo: in questi casi il soggetto che rigenera gli apparecchi subentra al fabbricante nella responsabilità del prodotto e deve fornire lo stesso livello di garanzia in merito alla sicurezza e al livello delle informazioni necessarie per un uso sicuro del generatore. La norma di installazione prevede che non sia possibile installare apparecchi privi del dispositivo di sorveglianza di fiamma nel caso di nuovi impianti, installazione di apparecchi in impianti esistenti, sostituzione di apparecchi e trasformazione o rifacimento di impianti, ma sia possibile sostituire la tubazione di collegamento ad un apparecchio privo di sorveglianza di fiamma già esistente in un impianto in esercizio. Ovviamente le condizioni di installazione e la ventilazione devono essere adeguate a questo tipo di apparecchio. Nella scelta della posizione di installazione occorre ricordare che gli apparecchi devono essere posizionati ad almeno 1500 mm di distanza dai contatori elettrici e del gas. Quando questa distanza non può essere rispettata occorre utilizzare dei setti separatori. Non è possibile collocare apparecchi a gas sulla proiezione verticale dei piani cottura siano essi ad incasso o facenti parti di cucine. Gli apparecchi a gas devono essere installati nel rispetto delle specifiche norme CEI. Ad esempio, oltre al rispetto di realizzare collegamenti equipotenziali e a collegare correttamente i conduttori di protezione, nei bagni non è possibile installare apparecchi nella zona di sicurezza posta sopra la vasca da bagno o al piatto doccia (zona 1) per un altezza di 2250mm e in quella immediatamente adiacente (zona 2) per una larghezza di 600mm dalla proiezione verticale del fondo vasca o dal piatto doccia. 108

8 SISTEMI DI SCARICO FUMI E CONDENSE 4 capitolo 1. I CAMINI SECONDO LA DIRETTIVA EUROPEA PRODOTTI DA COSTRUZIONE Questi primi capitoli sono dedicati ai condotti che vengono utilizzati per scaricare all esterno i fumi generati dalla combustione degli apparecchi a gas. I condotti sono utilizzati per realizzare camini, canne fumarie, condotti intubati, inoltre possono essere utilizzati per collegare un apparecchio a gas di tipo B o C6 al sistema di scarico. Gli apparecchi di tipo B a tiraggio forzato e di Tipo C diversi dal C6, scaricano i fumi attraverso condotti che sono forniti dai fabbricanti degli apparecchi stessi e sono ricompresi nella marcatura CE dell apparecchio. Per queste combinazioni di apparecchi e condotti di scarico non trovano applicazione le informazioni riportate di seguito. Nelle prossime pagine il termine camini 19 riassume in sé diverse tipologie di opere, cioè i canali da fumo 20, i condotti di scarico fumi 21, i camini, i condotti intubati 22 e le canne collettive 23. I camini consentono di scaricare all esterno i prodotti della combustione, in modo e posizione tale da non rappresentare un problema per la salute e la sicurezza delle persone. Ma le condizioni fisico-chimiche dei fumi possono essere notevolmente diverse e non esistono condotti che possiedono contemporaneamente tutte le caratteristiche possibili. È quindi necessario scegliere i camini che hanno le corrette caratteristiche prestazionali, adeguate rispetto al tipo e alle condizioni dei fumi che devono scaricare. Marcatura CE La scelta dei componenti che andranno a costituire un sistema di evacuazione dei prodotti della combustione o di esalazione di fumi e vapori di cottura è un operazione in apparenza semplice ma nella realtà può rilevarsi più difficile di quanto si possa immaginare, perché nessuno di noi è in grado di sapere con semplice esame a vista se un condotto di scarico dei fumi può resistere alle temperature di esercizio, o alla corrosione e se queste caratteristiche saranno mantenute per un lungo periodo di tempo. E per dare risposta a questi interrogativi e per garantire la qualità delle costruzioni, che la comunità europea ha promulgato la DIRETTIVA CEE/89/106 PRODOTTI DA COSTRUZIONE, più comunemente 19 Camino: struttura ad andamento prevalentemente verticale, che ha lo scopo di convogliare ed espellere in atmosfera i prodotti della combustione provenienti da un unico punto di immissione. 20 Canale da fumo: componente che collega l uscita del generatore di calore al camino e che funziona in pressione negativa. 21 Condotto di scarico fumi: sinonimo di condotto di evacuazione dei prodotti della combustione, indica l elemento che collega un apparecchio al camino/canna fumaria/sistema intubato/terminale di scarico. Per gli apparecchi a gas di tipo C (escluso il tipo C6) e di tipo B con ventilatore nel circuito di combustione, il condotto è parte integrante dell apparecchio. 22 Condotto intubato: sistema composto da uno o più elementi a sviluppo prevalentemente verticale, inserito in un camino, canna fumaria, asola tecnica esistente o di nuova costruzione che può funzionare in pressione positiva o negativa. 23 Canna collettiva: sistema di scarico fumi collegato a più apparecchi installati su uno e/o più piani di un edificio. 135

9 IMPIANTI A GAS Parte Prima - Impianti ad uso domestico e similare SISTEMI DI SCARICO FUMI E CONDENSE 4 conosciuta come direttiva CPD, successivamente la direttiva è stata abrogata e sostituita dal Regolamento 305/2011 che fissa condizioni per la commercializzazione dei prodotti da costruzione. Il regolamento determina le condizioni relative all immissione sul mercato dei prodotti da costruzione e definisce anche criteri di valutazione delle prestazioni per questi prodotti e le condizioni di utilizzo della marcatura CE. Quando il fabbricante decide di immettere sul mercato un prodotto da costruzione che rientra nell ambito di applicazione di una norma armonizzata, deve compilare una dichiarazione di prestazione (DOP) dove saranno riportate soprattutto le informazioni seguenti: il riferimento del prodotto; i sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione del prodotto; l uso o gli usi previsti del prodotto; la prestazione dichiarata. Una volta redatta la dichiarazione di prestazione, il fabbricante deve apporre la marcatura CE sul prodotto. I fabbricanti devono fornire la dichiarazione di prestazione, la documentazione tecnica, ed apporre la marcatura CE sul prodotto. Essi sono inoltre tenuti a ritirare i loro prodotti dal mercato, se ritengono che non siano conformi alla dichiarazione di prestazione, o a cambiare questa dichiarazione. I distributori devono assicurarsi che il prodotto rechi la marcatura CE e che sia accompagnato dai documenti di cui sopra. Qualora ritengano che il prodotto non sia conforme, devono astenersi dall immetterlo sul mercato. I distributori devono inoltre garantire condizioni ottimali di conservazione del prodotto affinché non si degradi. I prodotti, come i componenti dei camini, sono sottoposti realizzati e testati in base a norme armonizzate, queste norme sono stabilite dalle organizzazioni europee di normalizzazione conformemente alla direttiva 98/34/CE. Le norme armonizzate sono sviluppate in seguito a richiesta (mandato) della Commissione e servono a definire i metodi ed i criteri di valutazione delle prestazioni dei prodotti, in considerazione all uso previsto cui sono destinati e includono i dettagli tecnici necessari per applicare il sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione. La Commissione pubblica nella Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea l elenco dei riferimenti alle norme armonizzate conformi ai pertinenti mandati. Per ciascuna norma armonizzata che figura nell elenco sono fornite le seguenti indicazioni: a. riferimenti alle specifiche tecniche armonizzate sostituite, se del caso; b. data di inizio del periodo di coesistenza; c. data di fine del periodo di coesistenza. La Commissione pubblica tutti gli aggiornamenti dell elenco. Nella Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea è definita la data di inizio del periodo di coesistenza, cioè il periodo nel quale è possibile usare una norma armonizzata per redigere una dichiarazione di prestazione relativa ad un prodotto da costruzione che rientra nel suo ambito di applicazione. Gli organismi nazionali di normalizzazione sono obbligati a recepire le norme armonizzate conformemente alla direttiva 98/34/CE. 136

10 VERIFICA PER LA MESSA IN SERVIZIO 5 capitolo 1. MESSA IN SERVIZIO DI IMPIANTI ED APPARECCHI Dopo che si è realizzato l impianto interno, realizzati i sistemi di ventilazione ed aerazione, installato gli apparecchi e realizzato il collegamento al sistema di scarico dei fumi e delle condense, si giunge inevitabilmente alla necessità di dovere mettere in servizio l impianto, ma questa operazione può aver inizio solo quando si ha il gas combustibile a disposizione e comprende l esecuzione del collegamento agli apparecchi, lo spurgo della tubazione del gas e l effettuazione di una serie di verifiche sull impianto e prove. La messa in servizio deve prevedere il contemporaneamente il collegamento degli apparecchi all impianto e la messa in gas. Gli apparecchi a gas installati prima dell attivazione della fornitura di gas, devono rimanere privi del collegamento all impianto fino a quando un installatore provvede ad eseguire la messa in servizio. Non è consentito collegare l apparecchio all impianto prima di avere il gas combustibile a disposizione. L installatore incaricato della messa in servizio che non ha realizzato l impianto e il sistema di scarico dei fumi, dove eseguire una serie di verifiche preliminari di compatibilità per accertare che siano presenti le condizioni impiantistiche necessarie per procedere con le operazioni. Quando la messa in servizio (e collegamento degli apparecchi) è eseguita dallo stesso installatore che ha realizzato l impianto, non è necessaria l esecuzione delle verifiche preliminari di compatibilità. Se tra la posa dell apparecchio e la sua messa in servizio trascorrono oltre 12 mesi è necessario prevedere l esecuzione di una serie di verifiche che permettono di accertare che le parti già posate sono rimaste in condizioni tali da poter essere collegabili. a. Messa in servizio di impianti nuovi; b. Messa in servizio di impianti modificati 35 ; c. Riattivazione di impianti a seguito di messa fuori servizio a causa di dispersione di gas; d. Riattivazione di impianti a seguito di messa fuori servizio a causa di mancata funzionalità del sistema di scarico fumi; e. Riattivazione a seguito di inutilizzo per periodi superiori di 12 mesi. VERIFICA PER LA MESSA IN SERVIZIO 5 Le prove da eseguire per ogni tipologia di occasione, sono riportate nella tabella seguente. 35 Modifica: operazione che comporta (o può comportare) variazioni dell impianto gas esistente o degli apparecchi ad esso collegati, quali per esempio ampliamento, trasformazione, manutenzione straordinaria, sostituzione di apparecchi, rimozione di apparecchi. 211

11 IMPIANTI A GAS Parte Prima - Impianti ad uso domestico e similare VERIFICA PER LA MESSA IN SERVIZIO 5 Tabella 1 Verifiche da effettuare sugli impianti nuovi e riattivati SIGLA Impianti nuovi e riattivati Messa in esercizio impianto nuovo o rifatto totalmente Messa in servizio apparecchio dopo 12 mesi dalla realizzazione delle tubazioni e del sistema di scarico Tenuta collaudo impianto interno UNI TCI ü Riattivazione a seguito di messa fuori servizio per dispersione di gas Tenuta impianto interno successive UNI TSI ü Compatibilità dimensioni tubazioni UNI CDT ü ü Idoneità materiali impianto interno UNI , UNI10738 IMI ü ü Rispondenza istruzioni del fabbricante apparecchio Riattivazione a seguito di messa fuori servizio per difetto di funzionalità del sistema di scarico Istruzioni fabbricante IFA ü ü ü Idoneità luoghi installazione UNI , UNI ILI ü ü Idoneità sistemi di aerazione UNI , UNI ISA ü ü Idoneità sistemi di ventilazione UNI , UNI ISV ü ü ü Funzionalità sistemi di scarico UNI , UNI FSS ü ü ü Idoneità strutturale UNI , UNI ISS ü Tenuta sistemi di scarico fumi UNI TSS ü Corretta installazione canali da fumo, UNI , istr. Fabbr. condotti scarico fumo e collettori UNI CCS ü ü Compatibilità apparecchio e dimensioni e materiali sistemi di scarico fumi UNI , istr.fabbr. CDS ü ü Idoneità sistemi di scarico condense UNI , istr. Fabbr, ISC ü ü Idoneità UNI UNI IIE ü Riattivazione a seguito di inutilizzo per oltre 12 mesi 212

12 LA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ E GLI ALLEGATI OBBLIGATORI 6 capitolo 1. LA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ E GLI ALLEGATI OBBLIGATORI Dopo avere eseguito la messa in servizio, l installatore deve consegnare al cliente la Dichiarazione di Conformità (DiCo) delle opere eseguite completa di tutta la documentazione tecnica prevista dal stesso DM 37/08. Per essere più precisi è utile citare il testo del decreto: 1. Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalità dell impianto, l impresa installatrice rilascia al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all articolo 6. Di tale dichiarazione, resa sulla base del modello di cui all allegato I, fanno parte integrante la relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati, nonché il progetto di cui all articolo 5. Gli allegati obbligatori previsti dal decreto sono: progetto ai sensi degli articoli 5 e 7 (4); relazione con tipologie dei materiali utilizzati (5); schema dell impianto realizzato (6); riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali, già esistenti (7); copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali; attestazione di conformità per impianto realizzato con materiali o sistemi non normalizzati (8) In questo capitolo sarà illustrata la compilazione della DiCo e il contenuto degli allegati obbligatori, ma a questo proposito è bene precisare che il DM 37/08 non stabilisce le modalità grafiche o l aspetto formale che devono avere gli allegati devono avere, ma si limita ad indicare i contenuti informativi della documentazione. Negli anni passati il Comitato Italiano Gas ha pubblicato due diverse proposte di modulistica utilizzabile che assolvono entrambe gli obblighi informativi previsti dal decreto, essendo gli allegati obbligatori alla DiCo utilizzabili anche per lo svolgimento della procedura inerente l attivazione delle fornitura di gas, si è verificata una proliferazione incontrollato di modelli tra loro simili ma al tempo stesso diversi creati dai singoli distributori di combustibile, che esercitando le funzioni di accertamento stabilite dalla Delibera 40/04 hanno di fatto imposto numerose mutazioni locali, per questo motivo non è possibile illustrare la compilazione ogni tipo di allegato obbligatorio. Ci limiteremo quindi ad indicare quali sono i requisiti minimi informativi che gli allegati devono possedere e a proporre uno dei tanti modelli di documentazione che possono soddisfare queste esigenze. LA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ E GLI ALLEGATI OBBLIGATORI La compilazione della dichiarazione di conformità La dichiarazione deve essere rilasciata dopo avere effettuato le verifiche previste dalla norma, comprese quelle di funzionalità; in altre parole l impianto può essere considerato finito quando si è nella condizione di poterne provare il sicuro funzionamento; quindi, nel caso di un nuovo impianto, occorre 243

13 IMPIANTI A GAS Parte Prima - Impianti ad uso domestico e similare LA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ E GLI ALLEGATI OBBLIGATORI 6 poter disporre dell energia elettrica, del gas e dell acqua per eseguire le prove, prima del rilascio della Dichiarazione di Conformità finale. L installatore che rilascia una Dichiarazione di Conformità senza avere eseguito le prescritte prove di sicurezza e funzionalità si espone a gravi responsabilità personali nel caso in cui l impianto risulti pericoloso o si verifichi in un incidente, pertanto è sempre suggerito di seguire scrupolosamente il dettato del decreto. Secondo quanto definito nella Norma UNI 7129 è possibile eseguire interventi parziali sugli impianti e rilasciare le relative dichiarazioni di conformità limitandosi ad eseguire solo quelle prove tecnicamente fattibili in relazione alle opere eseguite. In questi casi occorre precisare chiaramente nelle Dichiarazione di Conformità ciò che si è fatto e quello che deve ancora essere fatto per concludere i lavori. Solo quando sarà disponibile la fornitura di gas, l installatore eseguirà il collegamento degli apparecchi a gas e provvederà ad eseguire le verifica di messa in servizio e l impianto potrà dirsi ultimato. L ultimo installatore dovrà citare nella Dichiarazione di Conformità i riferimenti alle dichiarazioni precedenti relative alle altre parti di impianto. La Dichiarazione di Conformità deve essere redatta sulla base del modello presente nell allegato I del Decreto, mentre la dichiarazione di cui all allegato II deve essere utilizzata solo dalle imprese che gestiscono con proprio personale gli interventi interni di manutenzione. In ogni caso la Dichiarazione di Conformità deve comprendere la relazione tipologica dei materiali e il progetto del professionista o in alternativa il progetto dell impresa (schema funzionale) per gli impianti per i quali non è previsto l obbligo del progetto da parte di un professionista e la copia del certificato di possesso dei requisiti professionali. Si precisa che per le dichiarazioni incomplete il decreto prevede una specifica sanzione. Quando il progetto è redatto dal responsabile tecnico dell impresa installatrice (progetto dell impresa) l elaborato tecnico è costituito almeno dallo schema dell impianto da realizzare, inteso come descrizione funzionale ed effettiva dell opera da eseguire, eventualmente integrato con la necessaria documentazione tecnica attestante le varianti introdotte in corso d opera. In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto (professionista o impresa) e la Dichiarazione di Conformità si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dell opera di rifacimento, ma tengono conto della sicurezza e funzionalità dell intero impianto. Nel momento di ideazione dell impianto (progetto e schema funzionale) deve essere valutato l impatto delle opere da realizzare sulla sicurezza e funzionalità dell intero impianto, le modifiche apportate devono essere compatibili con le caratteristiche dell impianto base. Se necessario per garantire al sicurezza e la funzionalità occorre anche modificare l impianto a monte e non semplicemente limitarsi ad effettuare un intervento parziale, perché nella Dichiarazione di Conformità e nel progetto deve essere espressamente indicata la compatibilità tecnica con le condizioni preesistenti dell impianto. Il Decreto non prevede requisiti specifici per la stesura dello schema funzionale quindi, fino all emanazione di più precise indicazioni, occorre fare riferimento alle guide di compilazione delle Dichiarazione di Conformità e dei relativi allegati emanati dagli organismi di normazione e in particolare alle guide CIG per il settore GAS. L impresa deve inserire tra gli allegati obbligatori alla Dichiarazione di Conformità anche i riferimenti alle dichiarazioni di conformità relative ad interventi precedenti o parziali realizzati sull impianto o i riferimenti alle dichiarazioni di rispondenza rilasciate per impianti antecedenti al 27 marzo

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA GROSSETO, 21 ottobre 2011 Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalle norme vigenti, comprese quelle di funzionalità,

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica

IL DIRETTORE GENERALE per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica DECRETO 19 maggio 2010 Modifica degli allegati al decreto 22 gennaio 2008, n. 37, concernente il regolamento in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. IL DIRETTORE

Dettagli

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione); FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della

Dettagli

QUALIFICAZIONE INSTALLATORI ELETTRICI. Como 4 marzo 2015

QUALIFICAZIONE INSTALLATORI ELETTRICI. Como 4 marzo 2015 QUALIFICAZIONE INSTALLATORI ELETTRICI Como 4 marzo 2015 LEGGI E NORMATIVE L esecuzione degli impianti elettrici per l alimentazione di centrali termiche e caldaie è regolamentata dal Decreto del Ministero

Dettagli

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLA REGOLA D ARTE ( D.M. 37 DEL 22 GENNAIO 2008)

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLA REGOLA D ARTE ( D.M. 37 DEL 22 GENNAIO 2008) Il sottoscritto titolare/legale rappresentante dell impresa (rag. sociale) Operante nel settore Con sede nel comune di: (prov. ) Via nr. P.IVA: Cod. Fisc. Tel. Fax E-mail Iscritta nel registro delle imprese

Dettagli

PROCEDURA PER L'ATTIVAZIONE DELLA FORNITURA PER IMPIANTI DI UTENZA GAS NUOVI

PROCEDURA PER L'ATTIVAZIONE DELLA FORNITURA PER IMPIANTI DI UTENZA GAS NUOVI PROCEDURA PER L'ATTIVAZIONE DELLA FORNITURA PER IMPIANTI DI UTENZA GAS NUOVI Procedura per richieste di attivazione della fornitura di gas pervenute al venditore a partire dall'1 aprile 2007 (art. 16,

Dettagli

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PREMESSA Il panorama delle disposizioni all interno delle quali si pone la manutenzione è cambiato e si avverte la necessità di individuare

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO Pag. 1 / 6 1 MODIFICHE 2 PREMESSA 3 DEFINIZIONI SOMMARIO 4 PRINCPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO 5 MESSA IN SERVIZIO E UTILIZZO 6 INDICAZIONI PER UN CORRETTO ACQUISTO 7 SICUREZZA E MARCATURA CE 8 PROTOTIPI

Dettagli

RELAZIONE TECNICA DELL IMPIANTO TERMICO

RELAZIONE TECNICA DELL IMPIANTO TERMICO RELAZIONE TECNICA DELL IMPIANTO TERMICO (Allegato alla dichiarazione di conformità o all attestazione di corretta esecuzione dell impianto a gas di cui al modello I allegato alla Delibera AEEG n 40/04)

Dettagli

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DEGLI IMPIANTI DI INSEGNA LUMINOSA

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DEGLI IMPIANTI DI INSEGNA LUMINOSA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DEGLI IMPIANTI DI INSEGNA LUMINOSA Istruzioni per la compilazione L art. 7 comma 1 del D.M. 37/08 prevede che Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste

Dettagli

LA COMPILAZIONE E LA VERIFICA DELL ALLEGATO I/40

LA COMPILAZIONE E LA VERIFICA DELL ALLEGATO I/40 Delibera 40/14 La modulistica per gli installatori LA COMPILAZIONE E LA VERIFICA DELL ALLEGATO I/40 Moreno Barbani Responsabile Emilia Romagna Bologna, 9 settembre 2014 Linee Guida CIG n. 11. Accertamenti

Dettagli

Newsletter del MARZO 2013. In sintesi:

Newsletter del MARZO 2013. In sintesi: Newsletter del MARZO 2013 In sintesi: Entrata in vigore del regolamento CE 453/2010 CE E CLP _ Sostanze Chimiche_ Entrata in vigore regolamento CE 305/2011 CPR_ Prodotti da Costruzione_ Entrata in vigore

Dettagli

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06)

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Nuovo ambito di applicazione Certificazione energetica Controllo e manutenzione degli impianti termici Verifiche del

Dettagli

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la

Dettagli

COMUNE di CHIOGGIA. Scheda per l individuazione degli impianti soggetti all obbligo del progetto (art.5 D.M. n 37 del 22/01/2008) DITTA:

COMUNE di CHIOGGIA. Scheda per l individuazione degli impianti soggetti all obbligo del progetto (art.5 D.M. n 37 del 22/01/2008) DITTA: COMUNE di CHIOGGIA Scheda per l individuazione degli impianti soggetti all obbligo del progetto (art.5 D.M. n 37 del 22/01/2008) DATI IDENTIFICATIVI DELL INTERVENTO: DITTA: PRATICA EDILIZIA: DESCRIZIONE

Dettagli

Regione Liguria Disposizioni e criteri per l esercizio, il controllo, la manutenzione e l ispezione degli impianti termici

Regione Liguria Disposizioni e criteri per l esercizio, il controllo, la manutenzione e l ispezione degli impianti termici 1. Con che periodicità si devono effettuare i controlli di manutenzione sugli impianti termici? L art. 7 del DPR 16/04/2013 n. 74 ha disposto che le operazioni di controllo ed eventuale manutenzione su

Dettagli

(da compilarsi a cura del cliente finale) Al distributore Denominazione Indirizzo Telefono

(da compilarsi a cura del cliente finale) Al distributore Denominazione Indirizzo Telefono Richiesta di attivazione della fornitura di gas REVISIONE: 1 DEL: 25.05.2005 PAG. 1 DI 1 178 Allegato A della Delibera 40/04 dell Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas (da compilarsi a cura del cliente

Dettagli

5.1 FAQ 738. RISPOSTA: Riportiamo al riguardo quanto dice la delibera 40/14:

5.1 FAQ 738. RISPOSTA: Riportiamo al riguardo quanto dice la delibera 40/14: FAQ 738 info@ctenergia.it newsletter@tiemme.com DOMANDA: Salve sono un Ingegnere che si occupa di impiantistica, volevo sottoporvi un quesito in merito al tubo multistrato gas che vedo essere di vostro

Dettagli

UNITA OPERATIVA IMPIANTISTICA ANTINFORTUNISTICA AZIENDA USL DI BOLOGNA

UNITA OPERATIVA IMPIANTISTICA ANTINFORTUNISTICA AZIENDA USL DI BOLOGNA UNITA OPERATIVA IMPIANTISTICA ANTINFORTUNISTICA AZIENDA USL DI BOLOGNA Attività in materia di impianti termici Verifiche impianti di riscaldamento ad acqua calda DM 1/12/1975 Verifiche impianti su segnalazioni

Dettagli

TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI

TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI articolo 282 Campo di applicazione 1. Il presente titolo disciplina, ai fini della prevenzione e della limitazione dell inquinamento atmosferico, gli impianti termici

Dettagli

Il sistema dei controlli VV.F. Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37

Il sistema dei controlli VV.F. Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 Il sistema dei controlli VV.F. Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 1 D. M. 22/01/2008 n.37 Ministero dello Sviluppo Economico - Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11- quaterdecies, comma 13,

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

FLEXSTEEL. Canne Fumarie Flessibili Doppia Parete. Canne fumarie in acciaio Inox

FLEXSTEEL. Canne Fumarie Flessibili Doppia Parete. Canne fumarie in acciaio Inox Canne Fumarie Flessibili Doppia Parete Canne fumarie in acciaio Inox Canne fumarie Flessibili Doppia Parete CARATTERISTICHE TECNICHE Diametri interni: da 80 a 400 mm Materiale tubo: 2 Pareti di acciaio

Dettagli

Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro

Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Dipartimento Territoriale di BRESCIA Via San Francesco d Assisi, 11 25122 BRESCIA Competenze ed Obblighi degli Organismi Notificati, dei

Dettagli

La norma UNI 11522: Installazione di rivelatori di gas e monossido di carbonio

La norma UNI 11522: Installazione di rivelatori di gas e monossido di carbonio La norma UNI 11522: Installazione di rivelatori di gas e monossido di carbonio Fabio Pedrazzi - ANIE Bologna, 23/10/2014 LO SVILUPPO DELLA NORMA 11522 Il CIG ha dato corso allo sviluppo di una Norma sulla

Dettagli

Tecnofumi Srl. Testi leggi

Tecnofumi Srl. Testi leggi Testi leggi NORMA EN 1856/1e norma 1856/2 del 2003 - Marcatura CE La norma riguarda i proddotti Doppia parete ed i sistemi camino. Sintesi: la presente norma istituisce la Marcatura CE, fissando i requisiti

Dettagli

Richiesta di attivazione della fornitura di gas: RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DELLA FORNITURA DI GAS per impianti soggetti alla legge 5 marzo 1990, n.

Richiesta di attivazione della fornitura di gas: RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DELLA FORNITURA DI GAS per impianti soggetti alla legge 5 marzo 1990, n. Allegato A (da compilarsi a cura del cliente finale) Al distributore: (Denominazione, indirizzo, telefono) Richiesta di attivazione della fornitura di gas: Codice n. RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DELLA FORNITURA

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Sezione I : Riferimenti inerenti alla documentazione Quadro A. Dichiarazione di conformità n Impianto gas rif. n data

Sezione I : Riferimenti inerenti alla documentazione Quadro A. Dichiarazione di conformità n Impianto gas rif. n data Allegato a: Dichiarazione di Conformità (ai sensi della Legge 46/90) Attestato di corretta esecuzione impianto gas di cui al modello "B" (Del. N 40/04 dell'aeeg) Sezione I : Riferimenti inerenti alla documentazione

Dettagli

Milano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare

Milano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare Milano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare Oggetto: Linee guida per le dichiarazioni di rispondenza degli impianti elettrici ed elettronici esistenti - ai sensi del DM 37/08 art. 7

Dettagli

Direttiva Macchine2006/42/CE

Direttiva Macchine2006/42/CE PAG. 1 DI 5 REV. 00 SAVE DATA: 09/10/12 PRINT DATA: 10/10/12 Direttiva Macchine2006/42/CE Definizione di immissione sul mercato Indicazioni tratte da Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE

Dettagli

NOTA: Il presente documento è un estratto del documento originale impostato su carta intestata CIG Comitato italiano Gas reperibile sul portale CIG

NOTA: Il presente documento è un estratto del documento originale impostato su carta intestata CIG Comitato italiano Gas reperibile sul portale CIG Pagina 1 di 5 NOTA: Il presente documento è un estratto del documento originale impostato su carta intestata CIG Comitato italiano Gas reperibile sul portale CIG Programma corsi di formazione per qualificazione/certificazione

Dettagli

DELIBERA 40/2014/R/gas Disposizioni in materia di accertamenti della sicurezza degli impianti di utenza a gas

DELIBERA 40/2014/R/gas Disposizioni in materia di accertamenti della sicurezza degli impianti di utenza a gas DELIBERA 40/2014/R/gas Disposizioni in materia di accertamenti della sicurezza degli impianti di utenza a gas Seminario Confartigianato Milano, 12 marzo 2015 Roberto Maulini Direzione Infrastrutture Certificazione

Dettagli

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Raccomandazioni generali Il CIG consiglia che: Corsi di formazione propedeutici a percorsi di qualificazione/certificazione siano tenuti da docenti

Raccomandazioni generali Il CIG consiglia che: Corsi di formazione propedeutici a percorsi di qualificazione/certificazione siano tenuti da docenti Programma corsi di formazione per qualificazione/certificazione degli operatori del post contatore gas ai sensi della norma UNI 11554 e del PdR 11/2014. Premessa Il presente documento riporta indicazioni

Dettagli

TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453

TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453 TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453 Dal 31 maggio 2001, gli impianti per cancelli automatici ad uso promiscuo (carrabile-pedonale)

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS ED IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS ED IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 6 FEBBRAIO 2014 40/2014/R/GAS DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ACCERTAMENTI DELLA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI DI UTENZA A GAS L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS ED IL SISTEMA IDRICO Nella riunione

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

RIEPILOGO DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA RICHIESTA DI ATTIVAZIONE FORNITURA GAS METANO AI SENSI DELLA DELIBERA A.E.E.G. 40/04

RIEPILOGO DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA RICHIESTA DI ATTIVAZIONE FORNITURA GAS METANO AI SENSI DELLA DELIBERA A.E.E.G. 40/04 RIEPILOGO DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA RICHIESTA DI ATTIVAZIONE FORNITURA GAS METANO AI SENSI DELLA DELIBERA A.E.E.G. 40/04 Per la parte Documentazione ALLEGATO A o C ALLEGATO B o D ALLEGATI TECNICI

Dettagli

Norme in materia di dimensionamento energetico

Norme in materia di dimensionamento energetico Norme in materia di dimensionamento energetico Evoluzione della normativa europea La situazione italiana Le detrazioni fiscali Certificazione e classificazione energetica degli edifici L Attestato e la

Dettagli

D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 Art. 5 Comma 9 "AL TETTO"

D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 Art. 5 Comma 9 AL TETTO TESTO COORDINATO D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 - "Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento

Dettagli

Interruttore automatico

Interruttore automatico Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter soggetti ai fattori di influenza specifici degli impianti FV Contenuto La scelta dell interruttore automatico

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

Delibera n. 129/04 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 22 luglio 2004. Visti:

Delibera n. 129/04 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 22 luglio 2004. Visti: Pagina 1 di 5 Pubblicata sul sito www.autorita.energia.it il 29 luglio 2004, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 20 febbraio 2001, n. 26/01

Dettagli

Verifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge

Verifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge SERVIZIO PREVENZIONE E RISCHIO TECNOLOGICO Verifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge a cura del Servizio Prevenzione e Rischio Tecnologico

Dettagli

SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO

SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO Il datore di lavoro deve provvedere affinché le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

(da compilarsi a cura del cliente finale) Al distributore Denominazione Indirizzo Telefono

(da compilarsi a cura del cliente finale) Al distributore Denominazione Indirizzo Telefono Richiesta di attivazione della fornitura di gas REVISIONE: 1 DEL: 25.05.2005 PAG. 1 DI 1 178 Allegato A della Delibera 40/04 dell Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas (da compilarsi a cura del cliente

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

OGGETTO: BRANCA INFORMA N. 01/2015 SCARICO A PARETE PER CALDAIE DOMESTICHE.

OGGETTO: BRANCA INFORMA N. 01/2015 SCARICO A PARETE PER CALDAIE DOMESTICHE. OGGETTO: BRANCA INFORMA N. 01/2015 SCARICO A PARETE PER CALDAIE DOMESTICHE. *************************************************************************************** ITER SCARICO A PARETE per caldaie domestiche.

Dettagli

Delibera 40-2014. Modifiche ed Innovazioni

Delibera 40-2014. Modifiche ed Innovazioni Delibera 40-2014 Modifiche ed Innovazioni Campo di applicazione: Il presente regolamento si applica agli impianti di utenza alimentati a gas per mezzo di reti canalizzate per uso non tecnologico ai sensi

Dettagli

Antincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco

Antincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Antincendio: resistenza e reazione al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi Verifiche e controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Torino 23.10.2013 SCIA antincendio: adempimenti e verifiche

Dettagli

CONTRATTO-TIPO DI MANUTENZIONE BIENNALE IMPIANTI TERMICI CON POTENZA NOMINALE INFERIORE A 35 kw. Telefono: Fax.:. Partita I.V.A.:

CONTRATTO-TIPO DI MANUTENZIONE BIENNALE IMPIANTI TERMICI CON POTENZA NOMINALE INFERIORE A 35 kw. Telefono: Fax.:. Partita I.V.A.: All. 1b CONTRATTO-TIPO DI MANUTENZIONE BIENNALE IMPIANTI TERMICI CON POTENZA NOMINALE INFERIORE A 35 kw Art. 1 - LE PARTI - CONDIZIONI PARTICOLARI Il presente contratto è stipulato tra la ditta: Attestato

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione

Dettagli

-Attrezzature di lavoro; Modulo D. Aggiornato 2013 1

-Attrezzature di lavoro; Modulo D. Aggiornato 2013 1 -Attrezzature di lavoro; -Direttiva Macchine. Modulo D Aggiornato 2013 1 D.Lgs. 81/2008 Titolo III Capo I Uso delle Attrezzature di lavoro Aggiornato 2013 2 DEFINIZIONI (art. 69 D. lgs.81/08) Agli effetti

Dettagli

Del. 40/04 dell Autorità per l Energia Elettrica e per il GAS

Del. 40/04 dell Autorità per l Energia Elettrica e per il GAS Del. 40/04 dell Autorità per l Energia Elettrica e per il GAS Adozione del regolamento delle attività di accertamento della sicurezza degli impianti di utenza a gas Compilazione dei documenti previsti

Dettagli

DICHIARAZIONE (ai sensi del D.M. 22.01.2008n. 37 circa Disposizioni in materia di installazzione degli impianti all interno degli edifici )

DICHIARAZIONE (ai sensi del D.M. 22.01.2008n. 37 circa Disposizioni in materia di installazzione degli impianti all interno degli edifici ) COMUNE DI VALLARSA Provincia di Trento ALL UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI VALLARSA DICHIARAZIONE (ai sensi del D.M. 22.01.2008n. 37 circa Disposizioni in materia di installazzione degli impianti all interno

Dettagli

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Cuneo, 8 Ottobre 2013 Ivan Furcas ivan.furcas@it.bureauveritas.com Sviluppo della legislazione di prodotto

Dettagli

Allegati Tecnici Obbligatori Foglio 1 di. (DM 37/08) Impresa/Ditta. Resp.Tecnico/Titolare. Committente.

Allegati Tecnici Obbligatori Foglio 1 di. (DM 37/08) Impresa/Ditta. Resp.Tecnico/Titolare. Committente. Allegati Tecnici Obbligatori Foglio 1 di. (DM 37/08) Impresa/Ditta Resp.Tecnico/Titolare Sez. I: Riferimenti inerenti alla documentazione. Quadro A: Dichiarazione di conformità (1) n. Committente Progetti:

Dettagli

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8 Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Tecnologie di Sicurezza SEMINARIO Macchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materiali

Dettagli

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale Ufficio di contatto marchio di qualità: Moritz Dreher Neugasse 6 CH-8005 Zürich Tel.: +41 (0)44 250 88 16 Fax.: +41 (0)44 250 88 22 Email: dreher@holzenergie.ch Marchio di qualità Energia leg Svizzera

Dettagli

Certificazione Energetica

Certificazione Energetica CADIF srl Via Monte Cervino, 2 37057 San Giovanni Lupatoto VERONA (Italia) Certificazione Energetica Emissioni termiche equivalenti Energia primaria Certificazioni Dati tecnici prodotti Data ultima stampa

Dettagli

cenni sulle direttive macchine e di prodotto

cenni sulle direttive macchine e di prodotto 9(1(72 cenni sulle direttive macchine e di prodotto 5HODWRUH,QJ5REHUWR5LQDOGL /HGLUHWWLYHFRPXQLWDULHVFRSRH DSSOLFD]LRQH /H'LUHWWLYH&RPXQLWDULHVRQRODSULQFLSDOHIRQWHGHOGLULWWRGD FXL GHULYDODOHJLVOD]LRQHFKHKDVRVWLWXLWRHVRVWLWXLUjLQGHWHU

Dettagli

Direttiva CEE 29 giugno 1995, n. 16 RAVVICINAMENTO DELLE LEGISLAZIONI DEGLI STATI MEMBRI RELATIVE AGLI ASCENSORI

Direttiva CEE 29 giugno 1995, n. 16 RAVVICINAMENTO DELLE LEGISLAZIONI DEGLI STATI MEMBRI RELATIVE AGLI ASCENSORI Direttiva CEE 29 giugno 1995, n. 16 RAVVICINAMENTO DELLE LEGISLAZIONI DEGLI STATI MEMBRI RELATIVE AGLI ASCENSORI CAPITOLO I Campo di applicazione - Commercializzazione e libera circolazione Art. 1-1. La

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento

Dettagli

Ministero delle infrastrutture e trasporti CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI Servizio Tecnico Centrale IL PRESIDENTE REGGENTE

Ministero delle infrastrutture e trasporti CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI Servizio Tecnico Centrale IL PRESIDENTE REGGENTE Ministero dello sviluppo economico DIREZIONE GENERALE PER IL MERCATO, LA CONCORRENZA, IL CONSUMATORE, LA VIGILANZA E LA NORMATIVA TECNICA Divisione XIV Organismi notificati e Sistemi di accreditamento

Dettagli

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

Domande e risposte sulla legge 10/91

Domande e risposte sulla legge 10/91 Domande e risposte sulla legge 10/91 Di cosa si occupa la legge 10/91? La legge 10/91 contiene le norme per l attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio

Dettagli

Rischio di atmosfera esplosiva e misuratori elettronici e meccanici di gas G4 in ambiente domestico

Rischio di atmosfera esplosiva e misuratori elettronici e meccanici di gas G4 in ambiente domestico Milano, 2 aprile 2013 Rischio di atmosfera esplosiva e misuratori elettronici e meccanici di gas G4 in ambiente domestico 1. Premessa 2. Norme cogenti e volontarie per l immissione di prodotti sul mercato

Dettagli

Allegati tecnici obbligatori alla dichiarazione di conformità (D.M. 37/08; Delibera AEEGSI 40/14 e successive modifiche e integrazioni)

Allegati tecnici obbligatori alla dichiarazione di conformità (D.M. 37/08; Delibera AEEGSI 40/14 e successive modifiche e integrazioni) Allegati tecnici obbligatori alla dichiarazione di conformità (D.M. 37/08; Delibera AEEGSI 40/14 e successive modifiche e integrazioni) SEZIONE 1 Quadro A: dati dell impresa installatore IMPRESA / DITTA

Dettagli

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del 19 giugno 2006. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. (pubbl. in Gazz. Uff. dell Unione

Dettagli

Canne fumarie e apparecchi a combustibile solido; regole per un utilizzo sicuro. Il punto di vista dei produttori.

Canne fumarie e apparecchi a combustibile solido; regole per un utilizzo sicuro. Il punto di vista dei produttori. Canne fumarie e apparecchi a combustibile solido; regole per un utilizzo sicuro. Il punto di vista dei produttori. I settori I produttori di camini e canne fumarie 2 I settori UNICALOR I produttori di

Dettagli

Comune di Corato (Prov. di Bari) Regolamento Comunale Per Le Verifiche degli Impianti Termici (L.10/91 DPR 412/93 DPR 551/99)

Comune di Corato (Prov. di Bari) Regolamento Comunale Per Le Verifiche degli Impianti Termici (L.10/91 DPR 412/93 DPR 551/99) Comune di Corato (Prov. di Bari) Regolamento Comunale Per Le Verifiche degli Impianti Termici (L.10/91 DPR 412/93 DPR 551/99) 1 Art.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente regolamento emanato per dare attuazione

Dettagli

STUDIO LEGALE LEPORE. Gent.ma Ing. Elisabetta MAZZI. Attuale conformita delle caldaie a due stelle.

STUDIO LEGALE LEPORE. Gent.ma Ing. Elisabetta MAZZI. Attuale conformita delle caldaie a due stelle. STUDIO LEGALE LEPORE Avv. GAETANO LEPORE Avv. MARIA CLAUDIA LEPORE Avv. CARLO LEPORE Avv. LUCA PARMEGGIANI Gent.ma Ing. Elisabetta MAZZI Attuale conformita delle caldaie a due stelle. All esito dell esame

Dettagli

SICUREZZA ELETTRICA IN CONDOMINIO

SICUREZZA ELETTRICA IN CONDOMINIO ITE Bassi in collaborazione con Federamministratori Corso per amministratori condominiali SICUREZZA ELETTRICA IN CONDOMINIO Relatore: Dott. Ing. Donati Bassano PRINCIPALI LEGGI E NORMATIVE Legge 220/12:

Dettagli

NORME PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI (Adempimenti ai sensi dell art. 6, L. 05.03.1990 n. 46, e dell art. 4, D.P.R. 06.12.1991 n.

NORME PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI (Adempimenti ai sensi dell art. 6, L. 05.03.1990 n. 46, e dell art. 4, D.P.R. 06.12.1991 n. ALLEGATO 7 BIS ALLA RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE O DENUNCIA INIZIO ATTIVITA DICHIARAZIONE PER ADEMPIMENTI LEGGE N. 46/90 ALLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL COMUNE DI SAN MARTI DI VENEZZE (RO)

Dettagli

UNI 10683. ed. Ottobre 2012

UNI 10683. ed. Ottobre 2012 UNI 10683 ed. Ottobre 2012 Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi Potenza termica nom< 35 kw VERIFICA INSTALLAZIONE CONTROLLO (NEW) MANUTENZIONE (NEW) APPARECCHI Categorie

Dettagli

Pubblicazione delle nuove Direttive Comunitarie

Pubblicazione delle nuove Direttive Comunitarie Pubblicazione delle nuove Direttive Comunitarie Milano, 21 Ottobre 2014 Ivan Furcas ivan.furcas@it.bureauveritas.com Nuovo quadro legislativo Pubblicazione L96 GUCE (Gazzetta Ufficiale Comunità Europea)

Dettagli

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Scuola Elementare F.lli Rossetti Via San Zeno PROGETTO ESECUTIVO SOSTITUZIONE GENERATORE TERMICO

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Scuola Elementare F.lli Rossetti Via San Zeno PROGETTO ESECUTIVO SOSTITUZIONE GENERATORE TERMICO Ing. Paolo Silveri Via Valle Bresciana, 10 25127 Brescia Tel. 347.9932215 silveri.progea@gmail.com COMUNE di ODOLO Provincia di Brescia RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Scuola Elementare F.lli Rossetti Via

Dettagli

ristrutturazione centrali termiche comunali dei comuni di Trezzo d Adda (MI), Vaprio d Adda (MI), Pozzo d Adda (MI), Grezzago (MI) PROGETTO:

ristrutturazione centrali termiche comunali dei comuni di Trezzo d Adda (MI), Vaprio d Adda (MI), Pozzo d Adda (MI), Grezzago (MI) PROGETTO: Studio di consulenza, ingegneria, progettazione e certificazione ING s.r.l. Via G. D'Alzano, 10-24122 Bergamo Tel. 035.215736 - F ax 035.3831266 info@ingsrl.it - www.ingsrl.it P.IVA. 03124050166 PROGETTO:

Dettagli

installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo

installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo DECRETO MINISTERIALE 15 marzo 2005 Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema

Dettagli

SYSTEMPRO PROGRAMMA DI CALCOLO. Xcare

SYSTEMPRO PROGRAMMA DI CALCOLO. Xcare SYSTEMPRO PROGRAMMA DI CALCOLO Xcare SYSTEMPRO L esperienza di LOEX nel settore dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento radiante è alla base dello sviluppo del nuovo programma di calcolo. SystemPro

Dettagli

La sicurezza nell ambiente di lavoro nelle imprese delle materie plastiche e gomma

La sicurezza nell ambiente di lavoro nelle imprese delle materie plastiche e gomma La sicurezza nell ambiente di lavoro nelle imprese delle materie plastiche e gomma Università Carlo Cattaneo - LIUC 7 Giugno 2010 Ing. E. Moroni Organismo Notificato n.0066 I.C.E.P.I S.p.A. Via P. Belizzi

Dettagli

Alunno...classe...data...

Alunno...classe...data... ERIICA DI EDUCAZIONE TECNICA UN MONDO NEL SOTTOSUOLO LA RETE DI DISTRIBUZIONE DEL GAS IMPIANTI DOMESTICI MANUTENZIONE E SICUREZZA DELL IMPIANTO A GAS DOMESTICO Esercizio n. 1 - Rispondi alle seguenti domande:

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

UNI 11528:2014. Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kw. Progettazione, installazione e messa in servizio. ing.

UNI 11528:2014. Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kw. Progettazione, installazione e messa in servizio. ing. UNI 11528:2014 Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kw. Progettazione, installazione e messa in servizio ing. ALBERTO MONTANINI Presidente Assotermica Presidente Commissione Post-Contatore

Dettagli

Impianti fotovoltaici connessi alla rete

Impianti fotovoltaici connessi alla rete Aspetti tecnici legati alla progettazione e realizzazione di impianti di generazione e alla loro connessione alla rete La Guida CEI 82-25: Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica

Dettagli

INFORMATIVA PER L ESERCIZIO, LA CONDUZIONE, IL CONTROLLO, LA MANUTENZIONE ED ISPEZIONE, DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE ESTIVA ED INVERNALE

INFORMATIVA PER L ESERCIZIO, LA CONDUZIONE, IL CONTROLLO, LA MANUTENZIONE ED ISPEZIONE, DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE ESTIVA ED INVERNALE INFORMATIVA PER L ESERCIZIO, LA CONDUZIONE, IL CONTROLLO, LA MANUTENZIONE ED ISPEZIONE, DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE ESTIVA ED INVERNALE Stagione termica 2014-2015 Il D.P.R. n 74 del 2013 ha definito

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l igiene dei mangimi Regolamento 183/2005 Applicazione sul territorio regionale L applicazione

Dettagli

SERVIZIO ENERGIA TERMOCAMINI INFORMAZIONI ALL UTENTE

SERVIZIO ENERGIA TERMOCAMINI INFORMAZIONI ALL UTENTE COMUNE DI AVELLINO SERVIZIO ENERGIA TERMOCAMINI INFORMAZIONI ALL UTENTE Norme installazione UNI 10683 GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI A LEGNA O DA ALTRI BIOCOMBUSTIBILI SOLIDI- REQUISITI DI INSTALLAZIONE.

Dettagli

PER INSERTI, STUFE, MONOBLOCCHI E FOCOLARI ALIMENTATI A LEGNA E PELLET

PER INSERTI, STUFE, MONOBLOCCHI E FOCOLARI ALIMENTATI A LEGNA E PELLET NUOVO LIBRETTO DI IMPIANTO 2014 PER INSERTI, STUFE, MONOBLOCCHI E FOCOLARI ALIMENTATI A LEGNA E PELLET SECONDO IL D.M. DEL 10/02/2014 1 www.zetalinea.it 1. Cos è il libretto di impianto? E la carta di

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

IMPLEMENTAZIONI APPORTATE CON LA VERSIONE 3.1

IMPLEMENTAZIONI APPORTATE CON LA VERSIONE 3.1 Pagina 1 Mestre Venezia, luglio 2015 Siamo lieti di comunicarvi che è disponibile l aggiornamento alla versione 3.1 di iodichiaro2. IMPLEMENTAZIONI APPORTATE CON LA VERSIONE 3.1 VERBALE DI COLLAUDO UNI

Dettagli

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:

Dettagli

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CLIMATIZZAZIONE, CONDIZIONAMENTO E REFRIGERAZIONE (DM. 37/08 art. 1, comma 2, lettera c)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CLIMATIZZAZIONE, CONDIZIONAMENTO E REFRIGERAZIONE (DM. 37/08 art. 1, comma 2, lettera c) TIPO DI LAVORO Installazione, rifacimento, trasformazione, ampliamento di impianto dotato o anche non dotato di canna fumaria collettiva ramificata (Per frigorifero ad adsorbimento alimentato a gas vedere

Dettagli