Modelli empirici di aggiustamento e crescita

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3 Albero Bagnai Modelli empirici di aggiusameno e crescia Appuni per un corso di Macroeconomia dello sviluppo ARACNE

4 Copyrigh MMV ARACNE edirice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133 A/B Roma (06) ISBN X I dirii di raduzione, di memorizzazione eleronica, di riproduzione e di adaameno anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservai per ui i Paesi. Non sono assoluamene consenie le foocopie senza il permesso scrio dell Ediore. I edizione: maggio 2005

5 5 Indice Inroduzione... 7 I. La rappresenazione degli scambi in un economia di barao Il vincolo di bilancio, p Un sisema economico con due ageni, p Un sisema economico con re ageni, p Uno sguardo ai capioli successivi, p. 18 II. Reddio, spesa e defici nazionali Classificazione delle grandezze economiche, p Formazione e impiego del risparmio nazionale, p Il seore pubblico, p. 40 Esercizi, p. 47 III. La bilancia dei pagameni Classificazioni e convenzioni conabili, p Sezioni e saldi della bilancia dei pagameni, p Alcune idenià uili, p. 71 IV. Il sisema bancario Il bilancio della banca cenrale e il mercao della base monearia, p Il moliplicaore dei deposii e della monea, p Il bilancio delle aziende di credio e il moliplicaore del credio, p Esercizi, p. 92 V. La marice dei flussi di fondi Significao e noazione, p Gli scambi con l esero nella marice dei flussi di fondi, p L approccio moneario in una marice aggregaa, p. 108 VI. Il asso di cambio Nozioni elemenari sul asso di cambio, p Tasso di cambio e compeiivià, p La parià dei poeri d acquiso, p Esercizi, p. 128 VII. Le foni saisiche Le Inernaional Financial Saisics, p I World Developmen Indicaors, p Le Penn World Tables, p Alre foni web sullo sviluppo, p. 154 VIII. Modelli macroeconomici: cenni inroduivi Equazioni, variabili e parameri dei modelli macroeconomici, p L analisi di saica comparaa: eoria elemenare, p. 166

6 6 IX. Il modello di programmazione finanziaria del Fondo Moneario Inernazionale Il quadro normaivo e eorico, p Programmazione finanziaria con cambi fissi, p Programmazione finanziaria e inflazione, p Programmazione finanziaria con cambi flessibili, p. 201 X. I modelli a gap Programmazione finanziaria e crescia economica, p il financing gap, p Il Revised Minimum Sandard Model, p. 219 XI. Bibliografia Le immagini rae dall inerfaccia del daabase Inernaional Financial Saisics riporae nel paragrafo 7.1 sono riprodoe per genile concessione del Fondo Moneario Inernazionale, che ringraziamo per l auorizzazione. Le immagini rae dall inerfaccia dei World Developmen Indicaors riporae nel paragrafo 7.2 sono riprodoe per genile concessione della Banca Mondiale, che ringraziamo per l auorizzazione.

7 7 INTRODUZIONE Queso eso nasce dalle dispense del corso di Modelli quaniaivi di sviluppo che mi è sao affidao negli anni accademici e dal corso di laurea in Economia della Cooperazione Inernazionale e dello Sviluppo (ECIS) dell Universià di Roma La Sapienza. L obieivo formaivo specifico del corso di Modelli quaniaivi è quello di illusrare la sruura dei modelli empirici concreamene uilizzai da pare delle principali isiuzioni mulilaerali quali il Fondo Moneario Inernazionale (FMI) e la Banca Mondiale per la definizione degli inerveni di aggiusameno sruurale e di sosegno alla crescia nei paesi in via di sviluppo (PVS). Quesi modelli (ci riferiamo in paricolare al modello di programmazione finanziaria del FMI e al Revised Minimum Sandard Model RMSM della Banca Mondiale) fanno pare della cassea degli arezzi di ogni economisa dello sviluppo e una loro comprensione correa e approfondia è pare inegrane delle compeenze professionali che i corsi di laurea di classe 35 (Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace) inendono fornire. Il aglio del corso è applicaivo e gli sudeni vengono guidai a rispondere in ermini quaniaivi a domande quali: di quano deve aumenare il asso di invesimeno di un deerminao PVS (o quale deve essere il flusso di aiui inernazionali) affinché il paese considerao raggiunga un asso di crescia prefissao? Quali sono gli effei della spesa pubblica sullo sviluppo? Quale ruolo giocano le poliiche valuarie? Quesi problemi vengono formulai nel coneso di versioni silizzae dei modelli operaivi in uso presso gli organismi mulilaerali. Quesi ulimi consano in genere di parecchie decine di equazioni, il che rende difficile a uno sguardo inespero individuare i meccanismi essenziali alla base del loro funzionameno. Tuavia anche i modelli più complicai si aricolano in genere aorno a un numero relaivamene ridoo di variabili che guidano le resani variabili secondo meccanismi riconducibili a principi macroeconomici semplici. Quesi meccanismi vengono convenienemene descrii dai modelli pre-

8 8 senai nel eso, i quali, per quano silizzai, forniscono una visione sufficienemene aricolaa della logica soosane ai loro fraelli maggiori. In ambio inernazionale non mancano esi di oimo livello dedicai a queso ema (ad esempio Agénor [2004]), ma in genere manca la loro raduzione in lingua ialiana (il che per gli sudeni di un corso riennale cosiuisce ahimè spesso un problema). Inolre, quesi esi si rivolgono di norma a una plaea di sudeni con una solida preparazione economica, se non addiriura di economisi, e presuppongono quindi una serie di conoscenze che un corso di classe 35 non è chiamao a dare e che comunque non sono sreamene necessarie per una comprensione della logica e del modus operandi dei modelli oggeo del corso. È sembrao quindi che mancasse un eso ialiano dedicao a quesi emi con un aglio adeguao alle nuove classi di corsi di laurea riennale definie dalla riforma. Quesa consaazione, unia alle consuee legiime pressioni da pare degli sudeni per avere a disposizione un maeriale doao di un minimo di organicià, mi ha spino alla pubblicazione di queso maeriale. Il eso riflee conenui e imposazione del corso e ne riprende le caraerisiche principali, fra le quali segnaliamo il fao di presupporre un insieme veramene minimo (se non nullo) di conoscenze preliminari, la presenza di numerosi e- sercizi ed esempi, e l aenzione dedicaa agli aspei empirici. Ques ulima si raduce in primo luogo in una disamina esremamene accuraa della logica e della sruura dei quadri conabili di riferimeno, alla quale sono dedicai i primi sei capioli, seguia da una descrizione accuraa (un vero e proprio manuale d uso) delle principali foni saisiche disponibili in ema di economia dello sviluppo (fra cui le Inernaional Financial Saisics del FMI e i World Developmen Indicaors della Banca Mondiale), conenua nel capiolo 7. In paricolare, viene dedicao ampio spazio alla leura della bilancia dei pagameni (nel capiolo 3) e alla sruura delle saisiche monearie e crediizie, araverso

9 un analisi dei bilanci delle aziende di credio e della banca cenrale (nel capiolo 4). La presenazione di quesi schemi conabili viene effeuaa con approccio uniario nel coneso della marice di flussi di fondi, visa come srumeno che inserisce in un sisema di vasi comunicani i vincoli di bilancio degli ageni/seori e- conomici, evidenziando il modo in cui essi finanziano il proprio eccesso di spesa, ricorrendo al risparmio degli alri seori, o allocano il proprio risparmio presso quesi ulimi. La marice viene inrodoa in modo inuiivo fin dal primo capiolo, esemplificandone la logica nel caso di un economia silizzaa, e viene poi ripresa nel capiolo 5 in una forma sufficienemene ampia ai fini della presenazione dei modelli, cui è dedicaa la seconda pare del eso. In paricolare, il capiolo 9 espone l approccio di programmazione finanziaria del FMI, e il 10 i modelli di crescia alla base degli inerveni della Banca Mondiale. L impiego dei modelli viene esemplificao con numerose applicazioni che richiedono solo un minimo di familiarià con l arimeica. Inseriamo anche un breve cenno agli argomeni che si sarebbero volui raare, e che cosiuiscono possibili linee di sviluppo del corso e del eso. Inano, sul piano eorico manca una descrizione dei modelli a due gap e del loro impiego nel coneso del RMSM della Banca Mondiale, manca un analisi degli sviluppi più receni, fra i quali i modelli Banca/Fondo sviluppai secondo le linee propose da Khan e al. [1989, 1990], i modelli a re gap (Bacha [1990]) e i modelli di crescia dal lao della domanda proposi da Thirlwall e Hussain [1982] sulla base del conribuo iniziale di Thirlwall [1979]. Porebbe essere uile aggiungere lo sudio di qualche caso, magari riprendendo in forma più organica nel eso (in paricolare nei capioli modellisici ) la raazione di alcuni e- sempi già preseni, come il caso del crack finanziario dell Argenina (viso nel capiolo 3 per i suoi riflessi sulla bilancia dei pagameni), o l impao della crisi asiaica sull economia della Malesia (al leore ineressao segnalia- 9

10 10 mo l analisi sorico economica dei programmi di sabilizzazione conenua nel capiolo 10 di Agénor e Moniel [1999]). Per semplificare i calcoli moli esempi sono cosruii con dai arificiali, ma si porebbe pensare di alimenarli con dai sorici, il che permeerebbe anche di esemplificare l impiego delle basi dai presenae nel capiolo 7. Quese esensioni sono in caniere per il prossimo anno accademico e poranno essere incorporae in una evenuale riedizione del eso. Manca poi, in generale, un enaivo sufficienemene organico di valuazione criica dei modelli proposi, l aenzione essendo dedicaa, anche in riverene omaggio all imperane reorica della professionalizzazione, più alla descrizione del meccanismo di funzionameno dei modelli, che alla discussione dei loro fondameni. Del reso una simile discussione, se condoa sul piano empirico, presupporrebbe nel leore conoscenze di economeria difficilmene compaibili con gli ordinameni delle nuove lauree riennali, o, se manenua sul piano eorico, si risolverebbe in una sora di bibliografia ragionaa, della quale uo sommao in epoca di Inerne c è poco bisogno. Una evenuale esensione in al senso porebbe essere condoa quindi avendo in mene le lauree specialisiche, ma queso allargherebbe roppo l ambio del lavoro. Roma, 19 maggio 2005.

11 Capiolo I 11 1 LA RAPPRESENTAZIONE DEGLI SCAMBI IN UN ECONOMIA DI BARATTO I fenomeni macroeconomici si manifesano araverso grandezze monearie, regisrae in apposii schemi conabili il cui insieme cosiuisce il sisema dei coni nazionali (economici e finanziari). Qualsiasi approccio modellisico in ambio macroeconomico procede dalla scela di un opporuno quadro conabile di riferimeno, definio sulla base del sisema dei coni nazionali in modo da evidenziare gli aspei di paricolare ineresse per i fenomeni che si inende rappresenare. Le scele da fare in ermini modellisici riguardano in paricolare il numero di operaori o seori economici (famiglie, imprese, banche, seore pubblico, banca cenrale, ) e di mercai (beni, monea, ioli, valua di riserva, ) da considerare. Queso vale, nauralmene, anche per la macroeconomia dello sviluppo: non a caso i principali esi di caraere quaniaivo in queso ambio procedono da una disamina degli aspei conabili (cfr. IMF, 1987, par. II; Agénor e Moniel, 1999), posi in relazione ai paricolari scopi dell analisi. Come soolinea IMF [1987], nel caso della definizione di programmi di aggiusameno sruurale i coni nazionali servono ad almeno re scopi: 1) a valuare le condizioni del sisema economico analizzao e quindi l evenuale bisogno di un inerveno di sabilizzazione/aggiusameno; 2) a definire il quadro di riferimeno dei modelli macroeconomici uilizzai per quanificare gli inerveni; 3) a verificare la coerenza degli inerveni effeuai e il raggiungimeno dei loro obieivi. Per familiarizzarci con le principali caraerisiche di quesi schemi, in queso capiolo ne preseniamo uno paricolarmene semplice perché riferio a un economia di barao, nella quale cioè gli scambi avvengono con corrispeivo in naura e senza l uso di monea. Quesa analisi ci permeerà di

12 12 Capiolo I evidenziare alcune caraerisiche sruurali dei quadri conabili che riroveremo anche nel coneso più complesso dei modelli che rappresenano sisemi economici meno silizzai. 1.1 Il vincolo di bilancio Un vincolo cui siamo soggei quando operiamo nella sfera economica consise nel fao che prima di spendere una cera somma di denaro dobbiamo guadagnarla o prenderla in presio 1. Anche quando acquisiamo qualcosa a credio, ovvero senza esborso di denaro, in effei dal puno di visa economico siamo prendendo a presio il corrispeivo dal vendiore (presio che rimborsiamo quando saldiamo il cono). Queso vincolo è quello che in economia si definisce vincolo di bilancio di un agene economico (individuo, impresa, nazione...). In concreo nessuno può prendere in presio del denaro se non rova qualcuno disposo a presarglielo. Da ciò derivano due conseguenze apparenemene banali, ma che andranno enue preseni in seguio: la prima è che l incremeno dei debii di qualcuno coincide sempre ex pos con l incremeno dei credii di qualcun alro. Insomma, la sessa somma di denaro visa dal lao di chi la riceve è un debio, quindi una passivià, menre dal lao di chi la eroga è un presio, quindi un aivià. La seconda conseguenza è che un agene economico a parià di reddio può smeere di indebiarsi per due moivi: o perché decide di spendere di meno, o perché non rova nessuno disposo a fargli credio (nel qual caso è cosreo a spendere di meno). Quesa seconda siuazione, come vedremo, è quella che caraerizza i paesi in via di sviluppo nel caso di crisi dei coni con l esero. Nauralmene per essere in condizione di presare del denaro un agene economico deve spendere meno di quano guadagna, cioè deve risparmiare. Ne consegue che se un a- gene economico spende più di quano guadagna (e quindi è 1 Nauralmene siamo escludendo il caso di ruffe o alri illecii penali.

13 La rappresenazione degli scambi 13 cosreo a indebiarsi) necessariamene almeno un alro a- gene economico guadagna più di quano spende (e quindi risparmia e presa i propri risparmi all alro). Quando le spese di un agene economico superano i suoi guadagni si dice che esso è in defici, menre si parla di surplus nel caso conrario (incassi superiori alle uscie). In ermini algebrici, surplus e defici hanno necessariamene segni opposi, per cui se l uno è posiivo, l alro sarà negaivo. A sua vola, il defici può essere regisrao con segno negaivo o posiivo (e quindi il surplus con segno rispeivamene posiivo o negaivo) a seconda delle convenzioni adoae. Se si ragiona in ermini di saldo fra enrae e uscie il surplus ha segno posiivo (guadagno più di quano spendo, quindi la differenza è posiiva) e il defici, di conseguenza, segno negaivo. Ma in economia si segue spesso la convenzione opposa, che adoiamo anche in queso eso, ragionando in ermini di saldo fra uscie e enrae. In queso caso si aribuisce segno posiivo ai defici (spendo più di quano guadagno, la differenza è posiiva) e quindi segno negaivo ai surplus. In ogni caso, quale che sia la convenzione adoaa, è chiaro, sulla base del ragionameno svolo fin qui, che la somma algebrica di ui i defici/surplus dell economia deve essere necessariamene nulla. Chiariamo subio queso imporane fao conabile con un esempio. 1.2 Un sisema economico con due ageni Consideriamo un sisema economico esremamene silizzao nel quale operano due soli individui, Smih e Chang. Per semplicià immaginiamo il classico caso dei due naufraghi sull isola desera: l unico bene prodoo e consumao è cosiuio da noci di cocco, non esise monea. La produzione di noci di cocco cosiuisce quindi l unica fone di reddio dei due naufraghi, menre il consumo di noci di cocco è l unica possibile spesa.

14 14 Capiolo I Tabella 1.1 Un economia con due ageni Smih Chang spesa (consumo di noci) (a) 7 2 per memoria: reddio (produzione di noci) (b) 5 4 defici (+) o surplus ( ): (a) (b) incremeno delle aivià (+) o delle passivià ( ) Analizziamo il comporameno economico dei due naufraghi in un periodo di riferimeno (ad esempio, un giorno). Ipoizziamo che nel giorno considerao Smih abbia raccolo 5 noci di cocco e ne abbia mangiae 7. Queso miracolo e- conomico è sao reso possibile dal fao che Chang ha raccolo 4 noci di cocco, ma ne ha mangiae solo due, cedendo le resani due a Smih. Nauralmene Smih si è impegnao a ricambiare la coresia, e quindi ha conrao un debio (definio in noci di cocco) nei riguardi di Chang. Ai nosri fini è uile rappresenare formalmene quesa siuazione: rasponendo a livello macroeconomico lo schema oenuo oerremo cosiuirà il quadro di riferimeno dei modelli di aggiusameno e sabilizzazione presenai nella seconda pare del eso. Una possibile rappresenazione è fornia dalla abella 1.1. Le prime due righe (in corsivo) riassumono i dai del problema, incolonnando soo a ogni agene economico i rispeivi consumi (spese) e produzioni (reddii). La marice ombreggiaa riassume l aspeo economico e quello finanziario degli scambi fra i due ageni, inendendo per aspeo economico lo scambio di beni (cioè quelle che in economia si chiamano ransazioni reali, dal laino res), e per aspeo finanziario l accensione di credii e l assunzione di debii, cioè lo scambio di obbligazioni. La prima riga della marice ripora i defici dei due ageni (differenza fra consumo e produzione). Si noi che il defici di Chang è negaivo, cioè è un surplus, perché in effei Chang ha speso meno di quano ha guadagnao (2 4 = 2). In alre parole, Chang ha risparmiao 2. In fondo alle righe sono ri-

15 La rappresenazione degli scambi 15 porai in grasseo i oali di riga. Il oale della prima riga è necessariamene nullo perché il defici di Smih è esaamene riflesso dal surplus di Chang, cioè il maggior consumo di Smih è compensao dal risparmio di Chang (si ricordi la discussione svola nel paragrafo precedene). La seconda riga della marice ripora l incremeno dei debii (passivià) o dei credii (aivià) dei due ageni considerai. Per convenzione aribuiamo segno meno all aumeno dei debii e segno più a quello dei credii. Di conseguenza nella colonna di Smih figura alla seconda riga un 2, che indica il fao che nel periodo di riferimeno Smih ha conrao un debio pari a 2 noci di cocco nei riguardi di Chang. Nella colonna di Chang roviamo quindi un 2, che indica appuno il fao che i suoi credii verso Smih (aivià) sono aumenai di due noci di cocco. Il oale di riga è zero anche in queso caso, dao che l aumeno dei debii di Smih è necessariamene rispecchiao da un aumeno (con segno opposo) dei credii di Chang. In virù delle convenzioni adoae sono nulli anche i oali di colonna. Ad esempio, l aumeno di debii di Smih ( 2) riflee esaamene il suo defici pari a 2, per cui il oale della colonna di Smih è nullo. Lo sesso si verifica, con i segni inverii, nella colonna di Chang. Le colonne della marice rifleono quindi i vincoli di bilancio dei due ageni, cioè il modo in cui essi finanziano i propri defici indebiandosi con gli alri ageni o impiegano i propri surplus presandoli agli alri ageni. Consideriamo ad esempio il caso di Smih. Il suo vincolo di bilancio può essere espresso in due modi alernaivi: Enrae Uscie (1.2.1) Produzione (5) + Indebiameno (2) = Consumo (7) o in alernaiva, come nella marice, porando uo a desra dell uguale Defici (2) Indebiameno (2) = 0 (1.2.2) Nella (1.2.1) l indebiameno è viso come un flusso di cassa mediane il quale Smih finanzia le proprie spese (il

16 16 Capiolo I Tabella 1.2 Un economia con re ageni Smih Donald Chang spesa (a) per memoria: reddio (b) defici (+) o surplus ( ) incremeno di a. (+) o pass. ( ) debio conrao con Chang rappresena un enraa di noci di cocco). Nella (1.2.2) l indebiameno compare con il segno negaivo perché è viso come un aumeno delle passivià (i debii sono soldi che devono essere resiuii). La scela dei segni nella abella 1.1 non è casuale ma riflee l esigenza di oenere dei oali di riga e di colonna ui pari a zero. Ciò consene di verificare con immediaezza se le cifre riporae nei bilanci dei singoli operaori sono corree. 1.3 Un sisema economico con re ageni Supponiamo che nell isola viva un erzo naufrago, Donald, amico di Smih. Smih e Chang vivono ai due esremi dell isola. Donald è in visia da Chang e deve ornare da Smih, per cui si offre di porare lui a Smih le due noci di cocco che Chang presa a ques ulimo. Nel giorno considerao Donald non raccoglie noci di cocco (perché sa camminando da un capo all alro dell isola) e non ne consuma (perché non gli piacciono). Il suo defici quindi è nullo (zero meno zero uguale zero) e così il suo incremeno di aivià o passivià. Se seguiamo le convenzioni adoae finora quindi la posizione di Donald andrebbe rappresenaa con una colonna di zeri come nella marice della abella 1.2. Tuavia quesa rappresenazione è eccessivamene silizzaa: in essa Donald sembra non aver avuo nessun ruolo, e non si iene cono del fao che in sua assenza Smih non a- vrebbe avuo ue le noci di cocco che desiderava, e Chang non avrebbe sapuo come impiegare le noci di cocco non con-

17 La rappresenazione degli scambi 17 Tabella 1.3 Un economia con re ageni Smih Donald Chang spesa (a) per memoria: reddio (b) defici (+) o surplus ( ) incremeno di credii (+) o debii ( ) incremeno di credii (+) o debii ( ) sumae. Donald ha quindi svolo il ruolo di inermediario rasferendo a Smih il risparmio di Chang. Così facendo ha conrao un debio con Chang (prendendo in consegna le noci di cocco si è comunque impegnao personalmene a resiuirle) e ha conrao un credio con Smih (gli ha consegnao le noci di cocco nel presupposo che quesi gliele resiuisca). La posizione credioria nea (differenza fra incremeno di aivià e incremeno di passivià) di Donald è quindi nulla (di ano sono aumenai i suoi credii di quano sono aumenai i suoi debii). Tuavia se vogliamo evidenziare il ruolo di inermediario che Donald ha svolo converrà disinguere nella marice la posizione credioria verso Smih e quella verso Chang, che invece nulle non sono. Lo si vede nello lo schema a re colonne e re righe riporao nella abella 1.3. Il defici di Donald è nullo per il moivo sopra esposo (nel periodo di riferimeno non parecipa in modo significaivo all aivià di produzione e consumo, quindi non riceve reddio e non spende). La seconda riga della marice descrive i rappori fra Smih e Donald. La erza quella fra Donald e Chang. Il ruolo svolo da Donald rispecchia quello assuno in un economia moderna dal sisema bancario e finanziario. Il ruolo delle banche è in effei quello di favorire l inconro fra l offera di risparmio dei deposiani e la domanda di risparmio da pare dei muuani. Nello svolgimeno di queso ruolo il sisema bancario conrae debii verso i deposiani (ai quali si impegna a resiuire, con varie modalià, le somme deposi-

18 18 Capiolo I ae) e credii verso i muuani (dai quali preende alla scadenza la resiuzione delle somme presae). 1.4 Uno sguardo ai capioli successivi Come abbiamo evidenziao nell inroduzione, il eso si aricola in due pari principali, dedicae rispeivamene alla descrizione dello quadro conabile di riferimeno e alla presenazione dei modelli. Il quadro di riferimeno è dao dalla rasposizione sul piano macroeconomico dello schema presenao nella abella 1.3, del quale ricalca la logica e la sruura. La abella 1.3 raccoglie le re colonne che rappresenano i bilanci di Smih, Donald e Chang, evidenziando le inerazioni fra di essi. Si raa ora di vedere come si modifica lo schema della abella 1.3 quando Smih e Chang non sono più due individui che operano in un economia di barao, ma due sai indipendeni, all inerno di ognuno dei quali operano diverse caegorie di operaori (famiglie, imprese, seore pubblico), nel coneso di un economia monearia, caraerizzaa quindi dalla presenza di un insieme diversificao di srumeni finanziari (monea, ioli di credio, valua esera, ecc.). Se, per fissare le idee, consideriamo Smih come il nosro paese di riferimeno, allora Chang è il seore esero di Smih, e Donald è il seore bancario di Smih. I capioli successivi si occupano nell ordine dei coni di quesi re seori. Il capiolo 2 raduce a livello macroeconomico i coni di Smih, cioè definisce i concei di reddio, spesa, defici a livello macroeconomico per un economia di riferimeno, richiamando alcune nozioni elemenari di conabilià nazionale; il capiolo 3 si occupa di Chang, cioè descrive il vincolo di bilancio del seore esero, che coincide con la bilancia dei pagameni del paese di riferimeno; il capiolo 4 si occupa di Donald, cioè analizza il vincolo di bilancio del seore bancario e in paricolare il suo ruolo di cerniera fra un deerminao sisema economico e il reso del mondo. Il capiolo 5 inegra i coni dei re seori in uno schema sreamene analogo a

19 La rappresenazione degli scambi 19 quello della abella 1.3, anche se, nauralmene, un po più complesso, deo marice dei flussi di fondi, mediane il quale è possibile evidenziare in che modo variazioni nel comporameno di un seore economico si rifleano sugli alri seori. Il capiolo 6 richiama alcune nozioni essenziali sul asso di cambio, e infine il capiolo 7 presena le principali foni saisiche disponibili per l analisi empirica.

20 20 Capiolo II 2 REDDITO, SPESA E DEFICIT NAZIONALI In queso capiolo raduciamo a livello macroeconomico la prima pare dello schema presenao nel capiolo precedene, ovvero, più precisamene, il vincolo di bilancio del primo a- gene economico (Smih), definendo i concei di reddio, spesa e defici di un inero sisema economico. Nel farlo inconreremo un unica lieve complicazione, consisene nel fao che un moderno sisema economico consa di seori differenziai (famiglie, imprese, seore pubblico). Menre quindi nel caso di Smih si parlava di un unico defici o surplus, in macroeconomia è uile andare a vedere il conribuo dei singoli seori al defici complessivo del sisema. Seguendo una semplificazione adoaa correnemene nei modelli di macroeconomia dello sviluppo, non disingueremo, all inerno del seore privao, fra famiglie e imprese non finanziarie 1. In queso capiolo quindi ci occupiamo della formazione e dell impiego del reddio e del risparmio nazionale disinguendo fra i due seori privao (famiglie e imprese non finanziarie) e pubblico (Tesoro). Un primo paragrafo richiama brevemene alcune nozioni riferie alla misurazione delle variabili economiche (variabili reali e nominali, deflaori, asso di crescia e di inflazione, flussi e sock). Nel secondo paragrafo si analizza la formazione del risparmio nazionale a livello aggregao. Nel erzo paragrafo si procede ad esaminare separaamene i seori privao e pubblico dell economia e i rispeivi defici. 2.1 Classificazione delle grandezze economiche Variabili reali e variabili nominali, deflaori implicii Gli aggregai macroeconomici (ad esempio, i consumi delle famiglie) sono oenui sommando beni disparai (nel caso 1 Le banche quindi non rienrano nel seore privao.

21 Reddio, spesa e defici nazionali 21 dei consumi: paae, compuer, viaggi all esero, ). Per poerli sommare, quesi beni vengono espressi in una comune unià di misura monearia, uilizzando i rispeivi prezzi. Si definiscono nominali le grandezze economiche misurae a prezzi correni, cioè uilizzando in ogni periodo (mese, rimesre, anno) i prezzi rilevai nel periodo sesso; sono invece dee reali le grandezze economiche misurae a prezzi cosani, cioè uilizzando per definire il valore moneario dei beni i prezzi di un periodo di riferimeno (periodo base). Una variabile nominale quindi può variare da un periodo all alro per due moivi: o perché è variaa la quanià di beni da essa espressa, o perché è cambiao il prezzo di quesi beni. Una variabile reale viceversa varia da un periodo al successivo solo se è cambiaa la quanià (il volume fisico) di beni soosani. Per queso moivo le grandezze reali vengono anche dee in volume e quelle nominali in valore. Se dividiamo una grandezza nominale per la corrispondene grandezza reale, l effeo volume appare al numeraore e al denominaore e quindi scompare dal rapporo, fornendo come risulao un prezzo, che viene deo deflaore implicio della grandezza in quesione. Nel eso useremo coerenemene le leere maiuscole per indicare le grandezze nominali, e quelle minuscole per indicare le corrispondeni grandezze reali e gli indici di prezzo. Così, ad esempio, se Y è il prodoo inerno lordo (PIL) nominale, cioè la somma del valore di ui i beni prodoi all inerno di un deerminao paese in un periodo di riferimeno (ad esempio, un anno), y indica quello reale, cioè la somma di ui i beni prodoi nel medesimo periodo di riferimeno ma valuaa con i prezzi di un anno base. Il deflaore implicio del prodoo inerno è allora p Y = (2.1.1) y Si raa di un indice di prezzo che vale uno nell anno base dei prezzi * : p * 1, dao che in quell anno la valuazione a prezzi correni e quella a prezzi cosani coincidono.

22 22 Capiolo II Applicazione 2.1 PIL reale, PIL nominale e inflazione Supponiamo che in un sisema economico vengano scambiai solo due beni, pesci e paae. Osservando il sisema per due anni vediamo che quanià scambiae e prezzi variano da un anno all alro: Paae Pesci prezzo quanià prezzo quanià Anno Anno Crescia 50% 20% 100% 20% In paricolare, il prezzo dei pesci è aumenao più di quello delle paae, e quindi il consumo di pesce è diminuio del 20%. Come si calcolano il valore e il volume del prodoo e il livello dei prezzi dell inero sisema economico? Per prima cosa cosruiamo il PIL nominale Y nei due anni sommando il valore della produzione a prezzi correni: Anno 1: 0.5 x x 10 = 7.5 Y 1 = 7.5 Anno 2: 0.75 x x 8 = 13 Y 2 = 13 Dobbiamo poi scegliere un anno base dei prezzi, che per ipoesi fissiamo nell anno 1. Di conseguenza in ques anno il PIL reale coincide con quello nominale (le due variabili vengono calcolae con gli sessi prezzi). Nell anno 2 invece il PIL reale viene calcolao usando i prezzi dell anno base 1 e quindi è: Anno 2: 0.5 x x 8 = 8 y 2 = 8 L indice dei prezzi si oiene secondo la (2.1.1) rapporando il PIL nominale a quello reale ed è quindi pari a uno nell anno base (dao che in quell anno si ha Y 1 = y 1 ). Abbiamo così p 1 = 1, menre nell anno 2 il livello generale dei prezzi è Anno 2: 13/8 = p 2 = L inflazione calcolaa con la (2.1.4) è quindi pari al 62.5%. (l esempio è rao dalla versione web del eso Lecures on macroeconomics. di N. Roubini e D. Backus, scaricabile all indirizzo web hp://pages.sern.nyu.edu/~nroubini/lnotes.htm) Se risolviamo la (2.1.1) rispeo al prodoo reale abbiamo

23 Reddio, spesa e defici nazionali 23 y Y = (2.1.2) p La (2.1.2) ci ricorda che le grandezze reali si oengono dividendo quelle nominali per un opporuno indice di prezzo. Ne deriva che le grandezze nominali si oengono come prodoo di quelle reali per l indice di prezzo: Y = p y (2.1.3) La figura 2.1 rappresena il PIL della Malesia in ermini reali e nominali. Si noi nella serie in ermini reali la diminuzione che si verifica nel 1998, quando in seguio alla crisi asiaica il prodoo inerno lordo della Malesia diminuì di più del 7%. Il rapporo fra le due serie fornisce il deflaore implicio del PIL della Malesia, rappresenao nella figura 2.2. Si noi l impennaa dei prezzi conseguene allo shock perolifero del 1973 e la deflazione conseguene al conroshock del 1986, come pure, in empi più receni, la ripresa dell inflazione nel 1998, sempre in conseguenza della crisi a- siaica y Y Figura 2.1. Il PIL della Malesia in ermini reali e nominali (milioni di ringgi).

24 24 Capiolo II I assi di inflazione e di crescia Definiamo ora formalmene due variabili che sono ovunque al cenro del dibaio macroeconomico e più in generale poliico: i assi di inflazione e di crescia. Il asso di inflazione, che indichiamo con π, è il asso di variazione di un indice aggregao di prezzo opporunamene scelo π = p p p 1 1 (2.1.4) dove p generalmene è l indice dei prezzi al consumo o il deflaore implicio del PIL definio dalla (2.1.1). Se usiamo il simbolo per indicare la differenza fra il valore di una generica variabile z al empo e quello al empo precedene -1 z = z z -1 (2.1.5) possiamo esprimere il asso di inflazione come p Figura 2.2. Il deflaore del PIL della Malesia (anno base 1987 = 1).

25 Reddio, spesa e defici nazionali 25 π p = p 1 (2.1.6) Per asso di crescia si inende invece il asso di variazione del PIL in ermini reali. Lo indichiamo con γ: γ y = y 1 (2.1.7) La scomposizione del asso di crescia nominale In macroeconomia si uilizza spesso la scomposizione del asso di crescia del PIL nominale (in breve, asso di crescia nominale) nelle due componeni di crescia dei prezzi (inflazione) e crescia reale. Il asso di crescia nominale è definio dalla relazione Y Y = (2.1.8) Y 1 Per la (2.1.3) il numeraore può essere espresso come p g Y Figura 2.3. I assi di inflazione, crescia reale e crescia nominale della Malesia.

26 26 Capiolo II Applicazione 2.2 La scomposizione del asso di crescia nominale Supponiamo che sia y -1 = 100, y = 105, p -1 = 1 e p = 1.1. Applicando la (2.1.7) si ricava che il asso di crescia reale in è pari a ( )/100 = 0.05 = 5%, menre applicando la (2.1.6) si consaa che il asso di inflazione è pari al 10%. Applicando la (2.1.3) si consaa che il PIL nominale in -1 è pari a 100, menre in è pari a = Il asso di crescia nominale calcolao secondo la relazione esaa (2.1.8) è quindi del 15.5%, menre se usiamo la relazione approssimaa (2.1.11) oeniamo = 15%. L errore di approssimazione è quindi pari a 0.5 puni percenuali (cioè il valore approssimao è 15% anzichè 15.5%, con approssimazione per difeo). Y = y p y -1 p -1 (2.1.9) e osservando che per la definizione (2.1.5) di differenza y = y -1 + y p = p -1 + p possiamo scrivere y p = y -1 p -1 + p -1 y + y -1 p + p y per cui, sosiuendo nella (2.1.9), si oiene Y = p -1 y + y -1 p + p y Se gli incremeni del PIL reale e del deflaore del PIL sono abbasanza piccoli, il loro prodoo è rascurabile, e quindi l incremeno del PIL nominale può essere approssimao così Y p -1 y + y -1 p (2.1.10) Tornando ora alla (2.1.8), osserviamo che per la (2.1.3) abbiamo Y -1 = p -1 y -1. Dividendo per quesa espressione enrambi i membri della (2.1.10) oeniamo

27 Reddio, spesa e defici nazionali 27 Y Y y y p + p = γ + π In alri ermini, il asso di variazione del PIL nominale Y è approssimaivamene uguale alla somma algebrica dei assi di crescia (reale) e di inflazione Y γ + π (2.1.11) I assi di inflazione, crescia reale e crescia nominale della Malesia sono riporai nella figura 1.3. Dao che il asso di inflazione normalmene è posiivo, la (2.1.11) implica che il PIL nominale cresca più rapidamene di quello reale. Dao che le due misure (reale e nominale) del PIL sono uguali nell anno base, ciò implica che prima dell anno base il PIL nominale sia inferiore, e dopo l anno base superiore, a quello reale. Queso è appuno quano si osserva nella figura 2.1, dove l anno base dei prezzi è il Variabili di sock e di flusso In economia si definiscono variabili di flusso o semplicemene flussi le grandezze economiche valuae con riferimeno a un inervallo di empo (ad esempio un mese o un anno). Viceversa, le variabili di sock (dee anche consisenze, o fondi) non hanno dimensione emporale: la loro valuazione è quindi punuale, riferia a una precisa daa o a un isane. Ackley (1961) chiarisce quesa differenza con un esempio. Il parco macchine di una deerminaa cià è uno sock: ad esempio, cenomila veure al 31 dicembre del 2003 (valuazione punuale); il raffico di auomobili su una paricolare srada è un flusso: ad esempio, 500 veure all ora (valuazione riferia un inervallo di empo). Così come non avrebbe senso dire che il parco macchine è cenomila veure all anno (o al mese), ugualmene non avrebbe senso dire che il raffico su una deerminaa srada è 500 veure, senza specificare un inervallo emporale: c è una bella differenza fra 500 veure all ora e 500 veure all anno!

28 28 Capiolo II In ermini economici, il reddio è un flusso: la sua misurazione è sempre riferia a un inervallo emporale (quano guadagno in un mese? o in un anno?). La ricchezza, invece, è uno sock: non ha senso dire sono ricco 2000 euro all anno, menre ha perfeamene senso chiedersi quano abbiamo in queso momeno in asca (il nosro sock di circolane) o nel nosro cono in banca (il nosro sock di deposii bancari). Sono flussi quindi il reddio e i suoi impieghi: il consumo e il risparmio; sono flussi le esporazioni e le imporazioni, come pure la loro differenza, la bilancia commerciale; è un flusso l invesimeno. Sono invece sock la ricchezza di un paese e le sue componeni, fra le quali la monea, le riserve ufficiali, i beni di consumo durevole, il capiale fisico (l insieme di ui i beni capiali: macchinari, arezzaure, impiani, capannoni indusriali, ecc. ecc.). Ma è uno sock anche la popolazione, e quindi la forza lavoro e le sue componeni: occupai e disoccupai. La differenza fra sock e flussi è rilevane per la daazione delle variabili. Consideriamo ad esempio il debio pubblico, che è una variabile di sock. Quando si dice il debio pubblico ialiano nel 2000 era pari a 1450 miliardi di euro non è chiaro in linea di principio a quale isane di empo ci si riferisce (all inizio dell anno, alla fine dell anno, oppure a una valuazione media nell anno, ). Per convenzione gli sock si considerano misurai alla fine del periodo di riferimeno, e quindi al 31/12 se i dai sono annuali. Non ue le grandezze economiche prive di dimensione emporale sono sock: esisono anche variabili economiche derivae nelle quali la dimensione emporale si annulla, ma che non sono sock. Un esempio è dao dai prezzi, che sono il rapporo fra un flusso di monea spesa e un flusso di beni consumai. Nel rapporo la dimensione emporale compare sia al numeraore che al denominaore e quindi viene eliminaa. Sono privi di dimensione emporale anche i rappori fra sock (sia il numeraore che il denominaore sono privi di dimensione emporale). Un esempio è il asso di disoccupazione, rapporo fra lo sock di disoccupai e quello di forza lavoro.

29 Reddio, spesa e defici nazionali 29 Applicazione 2.3 Indebiameno e debio Chiariamo con un esempio numerico la relazione fra defici/surplus e debio sviluppando il vincolo di bilancio di Smih per una seimana: flussi sock giorno spesa reddio defici debio Nel secondo giorno Smih maniene il medesimo comporameno del primo: consuma 7 e produce 5 con un defici di due. Alla fine del secondo giorno il debio è pari a 2+2=4. Il erzo giorno il defici aumena a 4 e di conseguenza alla fine del erzo giorno il debio raddoppia passando a 2+2+4=8. Il quaro giorno un indigesione riduce drasicamene sia i consumi che la produzione di Smih, che passa in surplus, in modo ale che alla fine del giorno il debio si è ridoo di uno, passando a =7. A queso puno il meccanismo sock/flusso che lega il debio al defici dovrebbe essere chiaro, e lasciamo al leore (se lo riiene necessario), il compio di sceneggiare il reso della abella Idenià sock/flusso, equilibrio di sock e equilibrio di flusso In generale la variazione (incremeno o decremeno) di uno sock in un deerminao inervallo di empo è un flusso, o, in alri ermini, gli sock variano per effeo di flussi. In generale il defici di un seore è un flusso, menre il suo debio è uno sock che deriva dall accumulazione successiva dei defici. Supponiamo ad esempio che la siuazione riassuna nella abella 1.3 si proragga per un alro giorno. Durane il secondo giorno Smih si sarà indebiao per alre due noci di cocco; alla fine del secondo giorno il suo sock di debio nei riguardi di Donald sarà pari alla somma cumulaa dei defici del primo e del secondo giorno: 2+2 = 4.

30 30 Capiolo II Possiamo formalizzare quesi concei ricorrendo al caso ben noo del debio pubblico. Lo sock di debio pubblico alla fine dell anno è uguale allo sock di debio alla fine dell anno 1 più il flusso di fabbisogno relaivo all anno (la differenza fra quano lo Sao ha speso e quano ha incassao durane l anno ). Formalmene abbiamo B = B -1 + F (2.1.12) dove B è il debio pubblico alla fine dell anno, B -1 il debio alla fine dell anno -1 e F il fabbisogno nell anno. Usando il simbolo di differenza definio dalla (2.1.5) possiamo anche scrivere in forma più compaa B = F (2.1.13) La (2.1.12) o (2.1.13) è un semplice esempio di idenià sock/flusso, una relazione sempre soddisfaa ex pos che descrive la variazione di un deerminao sock in funzione dei flussi che si scaricano su di esso. Nei modelli quaniaivi uilizzai nella seconda pare del eso i vincoli di bilancio degli operaori prendono ui la forma di idenià sock flusso. Del reso, la prima e la erza colonna della abella 1.3, cioè i vincoli di bilancio di Smih e Chang, sono esse sesse idenià del ipo (2.1.13). 2.2 Formazione e impiego del risparmio nazionale Reddio e spesa inerni Un principio fondamenale della macroeconomia è che ogni spesa correne di un agene economico genera reddio per un alro agene economico. Inolre, le spese correni si rivolgono alla produzione correne. Ne consegue da un lao che il valore oale dei reddii coincide con quello della produzione (per cui in seguio parleremo indifferenemene di reddio o pro-

31 Reddio, spesa e defici nazionali 31 Applicazione 2.4 Imporazioni e reddio inerno Può essere uile chiarire il ruolo delle imporazioni nella formazione del reddio nazionale con un semplice esempio numerico. Supponiamo che in un sisema economico vengano consumai 5 euro di mele prodoe all inerno e 3 euro di ananas prodoi all esero. Per semplicià supponiamo che non ci siano alri consumi, né spese di invesimeno, né esporazioni. Abbiamo quindi: C = = 8 M = 3 Y = C M = 5 (spesa oale dei resideni) (spesa dei resideni che genera reddio all esero) (reddii dei resideni) doo nazionale 2 ), e dall alro che il oale dei reddii generai all inerno di un paese può essere espresso come somma delle varie ipologie di spesa (cioè delle varie componeni della domanda) nel modo seguene Y = C + G + I + EX IM (2.2.1) dove Y è il prodoo inerno lordo, C sono i consumi finali inerni, cioè la spesa delle famiglie; G sono i consumi colleivi, cioè la spesa dello Sao; I sono gli invesimeni fissi lordi, cioè la spesa delle imprese per l acquiso di capiale fisso (macchinari, impiani, mezzi di rasporo...), e EX e IM sono le imporazioni e le esporazioni di beni e servizi. Nella (2.2.1) ue le grandezze sono flussi nominali, ma la sessa idenià può anche essere espressa in ermini reali dividendo ogni flusso per il rispeivo deflaore implicio. È imporane capire perché le imporazioni vengano sorae dalla definizione del reddio inerno: il moivo è che le imporazioni sono spese effeuae dagli ageni economici che operano all inerno del paese per l acquiso di beni prodoi all esero. In quano ali le imporazioni generano reddio all esero e quindi vanno sorae dalla somma dei reddii inerni. Per il moivo opposo aggiungiamo ai reddii inerni le 2 In effei fra i due concei esisono in saisica economica delle differenze che sono però irrilevani ai fini della nosra analisi.

32 32 Capiolo II esporazioni, che sono spese effeuae da operaori eseri per acquisare beni prodoi all inerno, e quindi generano reddio per i produori inerni. L idenià del prodoo inerno può anche essere espressa nel modo seguene Y + IM = C + G + I + EX In queso caso a sinisra abbiamo le risorse di un sisema e- conomico e a desra gli impieghi: i beni acquisai o esporai devono prima essere sai prodoi o imporai. Nei modelli empirici per semplicià si considera spesso la differenza o saldo fra esporazioni e imporazioni, ovvero le esporazioni nee NX = EX IM (2.2.2) Ciò permee di esprimere l idenià del prodoo nazionale in forma più compaa Y = C + G + I + NX (2.2.3) L equilibrio sul mercao dei beni Si noi che le (2.2.1) e (2.2.3) esprimono il reddio oale di un sisema economico aggregando le diverse componeni della domanda (consumi, invesimeni ed esporazioni nee). Come ali esse definiscono la domanda aggregaa del sisema economico considerao. Se Y viene inerpreao come produzione oale (e quindi come offera aggregaa di beni) le sesse idenià esprimono l equilibrio fra la domanda (rappresenaa come somma delle sue componeni inerne e esere) e l offera aggregaa Reddio inerno e reddio nazionale Quando l analisi considera il caso di economie apere agli scambi inernazionali, come in queso eso, è imporane disinguere fra due concei di prodoo: quello inerno e quello nazionale. La differenza è daa dalla nazionalià dei faori di produzione uilizzai nel processo produivo. Ricordiamo che in economia gli inpu o faori di produzione vengono rac-

33 Reddio, spesa e defici nazionali 33 coli in due grandi caegorie: il capiale fisico 3 (cioè la somma di macchinari, arezzaure, ecc.) e il lavoro (cioè i servizi presai dai lavoraori, misurai ad esempio in ore di lavoro svole o in numero di impiegai addei). Menre il prodoo inerno lordo (PIL) è il valore della produzione oale delle imprese che operano all inerno del erriorio nazionale combinando faori produivi nazionali e e- seri, il prodoo nazionale lordo (PNL) è il valore della produzione oale generaa dai faori produivi nazionali o resideni, indipendenemene dal luogo nel quale essa viene fisicamene posa in essere (all inerno o all esero). Di conseguenza il prodoo nazionale include anche la remunerazione che i faori produivi nazionali hanno ricevuo per la loro opera svola all esero, e esclude le remunerazioni corrispose ai faori produivi eseri per la loro opera svola all inerno del paese. Abbiamo cioè PNL = PIL + pagameni ai faori non resideni pagameni dall esero ai faori resideni dividendi e ineressi corrisposi ai non resideni che deengono aivià nel paese e salari corrisposi ai non resideni che lavorano nel paese dividendi e ineressi corrisposi ai resideni che deengono aivià esere e salari corrisposi ai resideni che lavorano all esero 3 Il capiale fisico si disingue dal capiale finanziario, cioè dallo sock di srumeni finanziari (monee, ioli obbligazionari, ioli azionari) che vengono posi in essere per rasferire il risparmio dai consumaori ai produori in modo da consenire a quesi ulimi di acquisare beni capiali fisici (ad esempio, il consumaore che acquisa l obbligazione o l azione di un impresa finanzia l aivià di invesimeno di ques ulima). La remunerazione del capiale fisico coincide quindi con i dividendi e gli ineressi corrisposi sugli invesimeni finanziari effeuai per finanziare l acquiso del capiale fisico sesso.

34 34 Capiolo II Applicazione 2.5 La siuazione di Smih in linguaggio macroeconomico Torniamo all esempio della abella 1.3 e raduciamolo nel linguaggio ecnico di queso paragrafo ponendoci dal puno di visa di Smih e quindi considerando Chang come sraniero. Dao che Smih non lavora per Chang né Chang per Smih, i reddii nei dall esero di Smih sono nulli e quindi: 1) per la (2.2.4) il suo prodoo nazionale coincide col suo prodoo inerno; 2) per la (2.2.6) il saldo delle sue parie correni coincide con le sue esporazioni nee. Il prodoo inerno (e nazionale) di Smih è di 5 noci di cocco e il suo assorbimeno è di 7 noci di cocco, per cui il suo defici è pari a 2 e coincide, secondo la (2.2.7), con il saldo delle parie correni, cioè con le esporazioni nee, cambiae di segno. In effei nel caso di Smih abbiamo EX =0, IM =2, quindi NX = 2. La differenza fra PNL e PIL può essere rilevane nei paesi con fore debio esero (nel qual caso è noevole la componene di ineressi corrisposi ai non resideni) o nei quali mole indusrie sono di proprieà di mulinazionali sraniere (nel qual caso è rilevane la componene di profii e royaly corrispose a non resideni). Il saldo fra i pagameni dall esero ai faori resideni e i pagameni ai faori resideni all esero viene definio reddii nei dall esero e lo indichiamo con RNE, per cui se indichiamo con Y il PNL (nominale) possiamo scrivere N N Y = Y + RNE (2.2.4) N La variabile Y esprime il oale dei reddii a disposizione degli operaori economici nazionali ed è quindi la raduzione sul piano macroeconomico del reddio di Smih nello schema della abella 1.3. Dobbiamo ora definire la spesa e il defici aggregao dei seori nazionali: ques ulimo se posiivo e- sprime le necessià finanziarie aggregae (cioè l indebiameno) dell inera colleivià nazionale, che devono essere soddisfae dai mercai finanziari inernazionali; se negaivo, le eccedenze finanziarie (risparmio neo) della col-

35 Reddio, spesa e defici nazionali 35 leivià nazionale, che devono essere impiegae sui mercai finanziari inernazionali Assorbimeno e parie correni La raduzione a livello macroeconomico del conceo di spesa oale di un operaore è l assorbimeno, definio come A = C + G + I (2.2.5) L assorbimeno è la spesa dei resideni per l acquiso di beni prodoi all inerno e esclude quindi sia la spesa dei resideni per i beni prodoi all esero (imporazioni) sia la spesa dei non resideni per i beni prodoi all inerno (esporazioni). In analogia con quano effeuao per un singolo individuo, possiamo quindi definire il defici aggregao di un inera colleivià nazionale come differenza fra l assorbimeno (spesa inerna) e il prodoo nazionale (reddio). Uilizzando le definizioni (2.2.3), (2.2.4) e (2.2.5) abbiamo A Y = C + G + I (C + G + I + NX + RNE ) N per cui in definiiva A Y = (NX + RNE ) N ovvero la differenza fra le spese e i reddii di un inera colleivià nazionale coincide con la somma di esporazioni nee e reddii nei dall esero, cambiaa di segno. Quesa espressione può apparire complessa, ma in effei il suo significao è piuoso semplice: se una nazione complessivamene consuma più di quano produca, è cosrea a imporare più di quano espori. Si definisce saldo delle parie correni di un paese la somma delle esporazioni nee e dei reddii nei dall esero: CA = NX + RNE (2.2.6) Si dice che le parie correni sono in surplus se CA >0 e in defici se CA <0. Di conseguenza la (2.2.6) può essere riscria come

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