CAMPANILI. Il Campanile

Transcript

1 Il Campanile Sin dalle sue origini la Chiesa cristiana oltre che immagine teologica e liturgica, ricca di spunti, rimandi e significati simbolici, è anche molteplicità di immagini architettoniche di edifici costruiti come luoghi di culto, emergenze di natura sacra non priva di rilevante valenza artistica. La complessa tipologia ecclesiastica, diffusa su tutto il territorio cristiano più o meno urbanizzato, spazia da chiese rurali di modesta dimensione fino a comprendere interi organismi monumentali, composti da volumi architettonici più o meno articolati fra loro. Tipologia che è spesso frutto di stratificazioni successive ed espressione di molteplici linguaggi stilistici e costruttivi in voga nei vari periodi storici. Nella maggior parte dei casi a quest insieme di forme compiute - rappresentate da facciate, navate, transetti, absidi, cupole - si affiancano, isolati o inglobati nella complessa composizione delle parti, anche uno o più campanili. Si tratta di emergenze architettoniche che si pongono di primo acchito come percezioni sensibili per vista e udito. Strutture a prevalente sviluppo verticale destinate a sostenere le campane che, collocate in alto per favorire la diffusione del suono, vengono assicurate in appositi alloggiamenti entro una cella campanaria. In origine era uso servirsi di strumenti metallici per comunicare o fare segnali. Le campane erano diffuse nella Cina antica, prima di Cristo. Greci e Romani usavano i tintinnabula ovvero i campanelli per richiamare ad un attività collettiva. Nell antica Roma segnalavano l apertura delle terme e l ingresso ai mercati; alcuni esemplari rinvenuti nelle antiche catacombe ne testimoniano l uso anche da parte dei primi cristiani. Il Campanile 1

2 Successivamente la leggenda vuole che la campana, come oggi la intendiamo quale strumento a percussione in bronzo con batacchio interno, venga attribuita a San Paolino vescovo di Nola nel V secolo d.c., mentre le più antiche notizie sulla funzione liturgica delle campane risalgono all inizio del VI secolo e si riferiscono prima ad ambienti monastici, che maggiormente necessitavano per motivi organizzativi di richiami alla vita regolare. In seguito con la diffusione di queste ultime comunità, l uso delle campane si estende a parrocchie e santuari, man mano che l organizzazione ecclesiastica si sostituisce a quella imperiale. Al contempo le campane vengono in genere associate ai primi campanili che, limitatamente al territorio italiano, si sviluppano prevalentemente intorno a due tipi architettonicamente variabili anche in funzione delle tradizioni stilistiche regionali italiane: - il campanile a vela o a vento ; - il campanile, annoverato fra gli edifici a torre e per questo motivo anche detto torre campanaria (fig. 2). fig. 1 Chiesa SS. Pietro e Paolo a Cesacastina, fraz. Crognaleto (TE) foto Il campanile a vela o a vento (fig. 1), è una semplice struttura costituita da un muro isolato posto in alto o a lato, a prolungamento della facciata di una chiesa o di un palazzo, traforato da una o più luci, spesso costituite da archi, entro le quali sono alloggiate una o più campane di mole limitata mosse per mezzo di funi: tipologia diffusa per le chiese di modesta dimensione. In questi Il Campanile 2

3 CAMPANILI campanili, anche se alcuni esemplari sviluppano alloggiamenti a più ordini, l'assenza di cassa di risonanza e la struttura semplice non consentono di collocare in questo tipo di campanile grandi campane, né che il suono giunga a notevole distanza. Per le chiese abbaziali tale semplicità di realizzazione è spesso congiunta ad una ricerca di essenzialità di linee capaci di esprimere valori di una rinnovata vita semplice dettata dalla regola monastica. Intorno al VII secolo compaiono, accanto alle prime basiliche cristiane, strutture campanarie che derivano la loro forma dall architettura militare romana che faceva uso di torri di fortificazione, probabilmente prive di campane, costruite per ragioni di difesa. Si ha testimonianza certa della costruzione, da parte del papa Stefano II ( ), della torre campanaria della basilica di San Pietro in Vaticano, dotata di tre campane. Le torri campanarie (fig. 2) furono costruite per proteggere e segnalare, anche da lontano, chiese o monasteri, e le loro campane servivano a chiamare i fedeli alle sacre funzioni. Le campane finirono per essere il segnale socialmente condiviso, tanto per le esigenze religiose, quanto per quelle civili venendo adottate anche dalle autorità laiche, come mostrano torri e torrette su palazzi comunali e gentilizi. Le campane anticamente segnalavano fig. 2 Chiesa di Sant Apollinare Nuovo a Ravenna foto anche incursioni di pirati, incendi, coprifuoco e pestilenze. Il Campanile 3

4 Rispetto ai campanili a vela, la struttura della torre campanaria è più complessa, sia dal punto di vista statico che da quello architettonico. Destinato a sostenere più campane, anche di notevole peso, il campanile è spesso posto isolato o inglobato in varie posizioni rispetto alla chiesa: in facciata, a lato, in prossimità dell abside o comunque in posizione più o meno appropriata alla natura del luogo, legata alle caratteristiche del sito e a volte condizionata nel suo sviluppo anche da eventuali preesistenze architettoniche. Campanili veri e propri compaiono intorno al IX e X secolo: inizialmente si diffonde la forma cilindrica o ravennate, rappresentata dai notevoli esempi di Sant Apollinare in Classe e Sant Apollinare Nuovo (fig. 2). La struttura cilindrica è sottolineata da marcapiani orizzontali, privi di elementi decorativi a sviluppo verticale, ma con sequenza di aperture (monofore, bifore e trifore) crescenti verso l alto. La diffusione di questa tipologia ha poca fortuna: la forma cilindrica viene ben presto abbandonata (fa eccezione il campanile di Pisa) in favore della pianta quadrata, caratteristica dell architettura romanica, che è ben rappresentata dal campanile dei Monaci di Sant Ambrogio a Milano costruito intorno al sec. IX (fig. 3). Campanili di questo tipo si diffondono in tutto il territorio italiano: presentano un volume unitario, scarse aperture, fino alla cella campanaria dove le campane diffondono il loro suono da un ampia apertura ad arco o a bifora. Maggiore attenzione alla composizione dell apparato decorativo è ravvisabile nella tipologia Lombarda, sempre diffusa in epoca romanica, che prende spunto dai campanili di San Satiro (secc. IX-X) e dei Canonici di Sant Ambrogio (sec. XII) (figg. 3 e 4) a Milano, la cui struttura architettonica si presenta con aperture Il Campanile 4

5 crescenti verso l alto e suddivisa da lesene verticali, pilastri angolari e marcapiani sostenuti da archetti ciechi. fig. 3 Basilica di Sant Ambrogio a Milano: a destra il campanile dei monaci (sec. IX) e a sinistra il campanile dei Canonici (sec. XII) foto fig. 4 Chiesa di S. Maria presso S. Satiro a Milano (secc. IX-X) foto I materiali costruttivi sono quelli tipici del periodo, laterizi o paramento di pietra come nel caso di Sant Abbondio di Como (fine XI sec.), (fig. 5) esempio da citare anche per la presenza di due campanili gemelli nei pressi dell abside. fig. 5 Campanili gemelli della chiesa di Sant Abbondio di Como (fine XI sec.) foto Il Campanile 5

6 Anche la possibilità di individuare scuole di formazione locale e la presenza di numerose tradizioni comportano la diffusione di varianti rispetto agli esempi finora descritti; ma nell ambito del territorio italiano tra questi diversi motivi compositivi e decorativi sono da citare anche i campanili di Roma. fig. 6 Chiesa di Santa Prudenziana (sec. XII-XIII) foto romeartlover.it Per la maggior parte di essi, ascrivibili al periodo romanico, non compaiono le lesene angolari, né il ricorrente motivo ad archetti ciechi, ma la struttura è divisa in più piani da cornici orizzontali in laterizio a denti di sega che si protendono agli angoli. Come nell esempio di fig. 6, che ritrae il campanile della chiesa di Santa Prudenziana (sec. XII- XIII), i piani sono sei con una struttura muraria che si presenta notevolmente alleggerita da arcate a pieno centro, accoppiate a bifora e trifora, sorrette da pilastrini in muratura o da colonnine di marmo con capitelli a stampella. Le strutture campanarie rinascimentali sono caratterizzate da forme molto varie, sia per quanto riguarda i campanili a torre, che per quelli a facciata o a vela. Gli ornamenti spesso si distinguono per originalità, come nel campanile di Giotto, affiancato alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, esempio unico al mondo per ricchezza dei materiali e raffinatezza anche cromatica dell apparato decorativo marmoreo. L importanza dei campanili è sottolineata anche da San Carlo Borromeo che, in qualità di arcivescovo di Milano, gestiva il patrimonio edilizio della diocesi e nel 1577 pubblicò due volumi d Istruzioni ai parroci e ai prevosti per portare ad un Il Campanile 6

7 livello minimo di decoro gli edifici ecclesiastici. Egli raccomandava che nella costruzione di un campanile si deve tener conto del sito, del modo e della posizione della struttura rispetto al complesso architettonico costituito dalla chiesa. Inoltre è opportuno che il campanile venga elevato in prossimità degli accessi alle chiese oppure posto in capo all'atrio, a destra di chi entra e isolato dai muri della chiesa in modo da avere la possibilità di girare intorno ad esso. Si è visto che fogge, disegni e stili mutano nel tempo, ma la forma preferita dagli architetti è quella della torre quadrangolare, terminante in sommità da copertura piana riparata da tettoia o da terrazza. Numerosi sono anche gli esemplari di forma ottagona coronati da cuspidi di forma conica o piramidale a base quadrata o poligonale, circondati o meno da quattro pinnacoli, ma mai di forma triangolare. Unico nel suo genere per forma e posizione è il campanile che si erge sul transetto dell Abbazia di Chiaravalle nel Milanese (sec. XII) (fig. 7). Degni di nota sono anche il campanile della Cattedrale di Modena, denominato fig. 7 Abbazia di Chiaravalle Milanese foto Ghirlandina, e il campanile della chiesa di san Gottardo a Milano. All estero invece e in particolare in Francia e in Germania, in periodo carolingio, si diffonde il tipo della torre scalare o torre nolare (fig. 8), inglobata all interno della chiesa in varie posizioni: sopra la navata o come torre di crociera, all incrocio fra navata e transetto. In casi più complessi la struttura si sviluppa fig. 8 - Westwerk dell Abbazia di Corvey sul Weser-Germania ( ) foto Il Campanile 7

8 come un grande corpo a più piani, delimitato ai lati da due alte torri che assumono l aspetto di campanili. La costruzione, occupando la zona occidentale dell atrio, che di conseguenza viene denominata corpo occidentale dal tedesco Westwerk o Westbau, si presenta come un complesso architettonicamente compiuto fungendo esternamente da ingresso e facciata. Come si è visto in precedenza, campane e campanili pur non presenti nell architettura cristiana dei primordi, si affermano progressivamente nel medioevo come uno dei simboli del potere ecclesiastico che governa la comunità di persone animate dallo stesso sentire religioso. Tale potere, erede della cultura classica, intuisce che l appropriazione degli spazi urbani, quali punti nevralgici del borgo medievale, è fondamentale per il governo della comunità cittadina. Per questo la visibilità del campanile - biblica torre di Davide, immagine di Maria e della Chiesa - insieme a quella di altre emergenze architettoniche di rilievo funzionale e simbolico strategicamente collocate all interno delle mura, rappresenta un presidio di tanti nodi del tessuto urbano. Campane e campanili diventano elemento decorativo, funzionale, simbolico e identificativo assolvendo al ruolo di enfatizzare il sacro edificio, in riferimento all assetto urbano o rurale. Il campanile diventa luogo riconoscibile e indispensabile punto di riferimento all interno di una rete di percorsi curvi forme, rete che, seguendo andamenti più naturali, non è più fondata su assi rettilinei come avviene nella città antica. Con il campanile si va quindi oltre la mera esigenza funzionale di sostenere e portare in Il Campanile 8

9 alto le campane affinché il suono si diffonda, ma si risponde all esigenza di emergere visivamente. Il campanile diviene così punto d intersezione di traguardi visivi e prospettici, diviene simbolo spaziale posto a congiunzione dell asse verticale cielo-terramondo sotterraneo. Infine il campanile assume lo stesso significato legato al simbolismo cosmico del tempio del quale il campanile ne riprende la forma: una cupola, un cono o una piramide esagonale o ottagonale che sormontano un cubo. Terminazioni a punta quali simboli ascensionali protesi verso l alto, verso il cielo, sul cui vertice sono spesso collocate una croce, le stelle, un gallo. La croce interpreta la Chiesa soggetta o redenta dalla Croce. Le stelle simboleggiano la parola di Dio che rifulge nel tempio come la luce delle stelle. Il gallo, simbolo di colui che chiama alla penitenza e alla vigilanza, è quindi anche simbolo di Cristo ma anche antichissimo simbolo non solo del mondo cristiano, dove il gallo aveva lo scopo di scuotere i pigri e richiamare al culto mattutino e anche quello di allontanare gli spiriti maligni notturni poiché esso è un animale solare. Si può inoltre sottolineare che al ruolo di axis mundi, di coordinata spaziale, si può aggiungere il ruolo di coordinata temporale del campanile, misuratore del tempo di territorio e città che attraverso il suono delle campane associa le fasi del giorno e dell anno alle funzioni liturgiche. Le modalità di suono dipendevano spesso da molteplici tradizioni locali. L unico ostacolo alla varietà e complessità di esecuzione di veri e propri concerti di Il Campanile 9

10 campane è dovuto per molti versi alla natura statica del campanile che influenzava il numero e le dimensioni di campane da installare. Carichi statici e dinamici mal rapportati ai margini di sicurezza delle celle campanarie e, nel tempo, l indebolimento delle strutture murarie causato da movimenti oscillanti delle campane hanno spesso compromesso l equilibrio statico dei campanili. Ma non solo spinte e vibrazioni, sovente anche la difficoltà e i notevoli costi di intervento per restaurare tali manufatti è causa di degrado delle strutture murarie affette da quadri fessurativi complessi. In alcuni casi il precario equilibrio statico di campanili e torri è giunto al collasso come nel rovinoso crollo del campanile di San Marco a Venezia avvenuto nel luglio del 1902 o nel più recente crollo della torre civica di Pavia collassata nel marzo del Il Campanile 10