Recupero e conservazione degli edifici Alessandra Marini alessandra.marini@unibg.it Orario di ricevimento: Mercoledì 14:30-16:30

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1 Recupero e conservazione degli edifici Alessandra Marini alessandra.marini@unibg.it Orario di ricevimento: Mercoledì 14:30-16:30 Francesca Feroldi f.feroldi002@unibs.it

2 Introduzione Premessa: L'Italia possiede da sola gran parte del patrimonio artistico mondiale. Attualmente il patrimonio si gestisce per lo più con misure di emergenza dopo essere giunti a condizioni di estremo degrado, condizione che si traduce spesso nella realizzazione di interventi irrispettosi del valore culturale del bene. E' importante intervenire correttamente (il più correttamente possibile alla luce delle attuali conoscenze) sul patrimonio per valorizzarlo. A tal fine è necessario operare scelte non solo tecniche, impiantistiche, strutturali o architettoniche, ma anche di gestione e utilizzo delle strutture. 1) Concetto di restauro in continua evoluzione Oggi maggiore controllo Introduzione del concetto di ripristino, poi di recupero e infine di conservazione

3 2) Disciplina corale Introduzione L intervento di restauro è una materia complessa, in continua evoluzione, sintesi di un percorso conoscitivo articolato in una serie di discipline specialistiche, tra le quali: Filosofia del restauro Restauro architettonico Storia dell architettura e delle tecniche architettoniche Riabilitazione strutturale (strumenti di scienza e tecnica delle costruzioni, geotecnica) Scienza e tecnologia dei materiali Topografia Tecniche di rappresentazione e rilievo Tutte queste discipline sono correlate e interdipendenti. È importante inquadrare l ambito nel quale si inseriscono gli argomenti che svilupperemo nel corso di riabilitazione strutturale.

4 Introduzione 3) Intervento di restauro e filosofia del restauro: l intervento dipende da cosa intendiamo, da che valore diamo, da cosa riconosciamo come documento da preservare e, di conseguenza, da cosa accettiamo di sacrificare: Immagine Restauro Stilistico ( ) Destinazioni d uso Restauro Filologico Materia Conservatori

5 Restauro STILISTICO château du pierrefond Viollet Le Duc Introduzione

6 Restauro STILISTICO Carcassonne Viollet Le Duc Introduzione

7 Restauro STILISTICO Carcassonne Viollet Le Duc Introduzione

8 1902 Campanile di San Marco, Venezia 1912 Introduzione

9 Introduzione

10 Introduzione LINEE GUIDA: Obiettivo dell intervento di conservazione dal punto di vista della riabilitazione strutturale: garantire la sicurezza, preservando oltre che il bene materiale anche il funzionamento strutturale. si operano inevitabilmente scelte di compromesso Si richiede che ogni scelta sia ben documentata SCELTA DELLA DESTINAZIONE D USO Possibilità di delocalizzare le funzioni rilevanti o strategiche!! Restauro CONSERVATIVO Palazzo della Ragione, Milano. Prof. Dezzi Bardeschi

11 Introduzione 3) Intervento di restauro e Filosofia del restauro: l intervento dipende da cosa intendiamo, da che valore diamo, da cosa riconosciamo come documento da preservare e, di conseguenza, da cosa accettiamo di sacrificare: Immagine Restauro Stilistico ( ) Destinazioni d uso Restauro Filologico Materia Conservatori Dal punto di vista della Riabilitazione Strutturale: Documento : tecnologia, funzionamento strutturale. Obiettivo: garantire la sicurezza, preservando oltre che il bene materiale anche il funzionamento strutturale. Inevitabilmente si operano SCELTE DI COMPROMESSO.

12 4) Fasi del progetto di restauro Introduzione a) SCELTA DELLA DESTINAZIONE D USO AMBITO DEL CORSO DI RESTAURO ARCHITETTONICO Dalla scelta della destinazione d uso dipendono: carichi, impianti, sicurezza strutturale (abitazione/protezione civile), rapporti aereo illuminanti, vie di fuga, servizi, ascensori, accessi e strutture per handicappati, isolamento termico ed acustico, protezione dall incendio, costo finale dell intervento conservativo etc

13 b) INTERVENTO DI RIABILITAZIONE STRUTTURALE Introduzione AMBITO DEL CORSO DI RIABILITAZIONE Elementi di diagnostica Allargare il più possibile il percorso delle conoscenze: Conoscenza diretta e indiretta della fabbrica: - Rilievo geometrico - Rilievo strutturale - Rilievo materico e del degrado (meglio 1:50) - Rilievo dei quadri fessurativi e deformativi - Indagini storiche: - Storia di utilizzo e di carico (per l interpretazione di quadri fessurativi altrimenti inspiegabili) - Analisi del cantiere - studio fasi di realizzazione. - Indagini strumentali (possibilmente non distruttive) sullo stato di conservazione dei materiali - Indagini geologiche - etc

14 Indagine storica Il caso del Palazzo della Loggia di Brescia

15 Indagine storica

16 Indagine storica

17 Indagine storica

18 RILIEVO RILIEVO: GEOMETRICO STRUTTURALE/MATERICO E DEGRADO NB: Geometria, organizzazione strutture e particolari costruttivi prioritari rispetto alle proprieta dei materiali!

19 - Presenza irregolarità delle strutture in elevazione e in pianta RILIEVO STRUTTURALE Rilievo di ciascuna parete. Successiva schematizzazione eidotipo!

20 PRESENZA DI CAVITA (nicchie, canne fumarie) RILIEVO STRUTTURALE Rilievo delle strutture resistenti ai carichi gravitazionali e sismici Presenza di canne fumarie nello spessore del muro

21 Introduzione Strumenti di calcolo per la verifica ed il progetto Sulla scorta delle indagini e nota la destinazione d uso si procede con: verifica strutturale dell esistente; verifica in funzione dei nuovi carichi dell esistente; Importante capire l impatto dell intervento di restauro sulla corpo di fabbrica progetto dell intervento; verifiche delle condizioni di esercizio post-intervento. Definizione interventi di recupero: intervento volto alla salvaguardia del funzionamento strutturale compatibilmente con le esigenze di sicurezza. Interventi di rinforzo (aumento capacità portante) Interventi di riparazione (ripristino caratteristiche meccaniche, nell ipotesi che le cause di dissesto siano state rimosse) Interventi di adeguamento e miglioramento sismico

22 Introduzione Individuazione degli interventi, verifica di fattibilità e criteri di scelta: - massima reversibilità (intervento per aggiunte e non per rimozioni ); - minima invasività; - criterio del minimo intervento; - riconoscibilità :conservare l'autenticità dell'opera - evitare le imitazioni in stile; - compatibilità meccanica, chimica e fisica; - studio di alcuni interventi di consolidamento passivo (!!!) ed attivo (meglio se reversibile). - durabilità degli interventi

23 Introduzione Strumenti di calcolo della tecnica delle costruzioni: - Incertezza sulle caratteristiche dei materiali; - limiti delle tecniche d indagine ; - incertezze sui modelli di calcolo e sugli schemi strutturali: modelli semplici per descrivere il funzionamento strutturale. Elementi finiti da usare con grande attenzione e sempre accompagnati da modelli semplificati. Scelta dei Materiali: - Materiali tradizionali: - murature (pietra e mattoni) - legno. - Nuovi materiali compatibili con l esistente: - acciaio, - legno lamellare, - pannelli di legno multistrato. - Calcestruzzo (meglio evitarne l impiego)

24 Programma del corso - Introduzione - Legno: proprietà meccaniche e fisiche - Impalcati in legno - Tipologie di solai in legno - Travi di spina semplici o composte, Travi di bordo - Mensole - Deformabilità degli elementi inflessi di legno - Tecniche di rinforzo - Solai misti legno-cartella collaborante - Coperture in legno - Analisi dei carichi - Travi di colmo/terzere - Tecniche di rinforzo dell orditura primaria - Capriate - Interventi sulle capriate - Murature - Analisi statica semplificata - Verifica a pressoflessione e a taglio - Domini di resistenza - Analisi di quadri fessurativi - Indagini diagnostiche su strutture esistenti in muratura

25 - Fondazioni - Tipologie - Tecniche di intervento - Archi - analisi statica - sistemi per il contenimento delle spinte (catene intradossali, estradossali, contrafforti) - Volte - Volte a botte - Volta a crociera, a specchio - Cupole - Comportamento sismico degli edifici - Meccanismi fuori dal piano (ribaltamento - flessione fuori piano) - Meccanismi nel piano + diaframmi di piano - Roking di archi diaframma - Tecniche di intervento: - Catene perimetrali - Diaframmi di piano - Coperture scatolari ed esercizio - Sisma de L Aquila approfondimenti

26 Legno: proprietà meccaniche e fisiche RIABILITAZIONE A

27 Impalcati in legno RIABILITAZIONE A

28 Impalcati in legno RIABILITAZIONE A

29 Impalcati in legno RIABILITAZIONE A

30 Impalcati in legno RIABILITAZIONE A

31 Impalcati in legno RIABILITAZIONE A cappa c.a. connettori Rinforzo solaio con lastra in calcestruzzo armato

32 Impalcati in legno RIABILITAZIONE A cappa c.a. connettori Rinforzo solaio con lastra in calcestruzzo armato

33 Impalcati in legno RIABILITAZIONE A

34 Impalcati in legno RIABILITAZIONE A

35 Impalcati in legno RIABILITAZIONE A

36 Impalcati in legno RIABILITAZIONE A

37 Impalcati in legno RIABILITAZIONE A

38 Impalcati in legno RIABILITAZIONE A

39 Impalcati in legno RIABILITAZIONE A

40 Impalcati in legno RIABILITAZIONE A

41 Mensole: Scale e balconi RIABILITAZIONE A

42 Coperture RIABILITAZIONE A

43 Coperture RIABILITAZIONE A

44 Coperture RIABILITAZIONE A

45 Coperture RIABILITAZIONE A

46 Coperture RIABILITAZIONE A

47 Coperture RIABILITAZIONE A

48 Coperture RIABILITAZIONE A

49 Coperture RIABILITAZIONE A nodo tra puntoni e monaco particolare dell appoggio nodo tra saettoni e monaco nodo tra saettoni e puntoni

50 Coperture RIABILITAZIONE A Intervento prof. Jurina

51 Murature RIABILITAZIONE A

52 Murature RIABILITAZIONE A

53 Murature RIABILITAZIONE A

54 Murature RIABILITAZIONE A intonaco cementizio 5-6 cm Intonaco cementizio di 5-6 cm Assenza diatoni

55 Analisi quadri fessurativi RIABILITAZIONE A s s s t t t

56 Analisi quadri fessurativi RIABILITAZIONE A VALUTAZIONE PERICOLOSITA QUADRI FESSURATIVI

57 Indagini diagnostiche su strutture esistenti in muratura RIABILITAZIONE A

58 Indagini diagnostiche su strutture esistenti in muratura RIABILITAZIONE A

59 Analisi quadri deformativi e interventi RIABILITAZIONE B

60 Analisi quadri deformativi e interventi RIABILITAZIONE B

61 Fondazioni RIABILITAZIONE B CORPO A CORPO B F1 F3 F2 F3 F2 F1 Setti in muratura portante Elementi in c.a. 0 5m 10m 15m 20m S E O

62 Fondazioni RIABILITAZIONE B

63 Archi RIABILITAZIONE B

64 Archi RIABILITAZIONE B

65 Archi e volte RIABILITAZIONE B

66 Archi e volte RIABILITAZIONE B

67 Archi e volte RIABILITAZIONE B

68 Archi e volte RIABILITAZIONE B

69 Archi e volte RIABILITAZIONE B

70 Archi e volte RIABILITAZIONE B

71 Archi e volte RIABILITAZIONE B

72 Archi e volte RIABILITAZIONE B

73 Archi e volte RIABILITAZIONE B

74 Comportamento sismico RIABILITAZIONE B

75 Comportamento sismico RIABILITAZIONE B

76 Comportamento sismico RIABILITAZIONE B

77 Comportamento sismico RIABILITAZIONE B ca doppio paramento

78 Comportamento sismico RIABILITAZIONE B

79 Comportamento sismico RIABILITAZIONE B

80 Comportamento sismico RIABILITAZIONE B

81 Incatenamento degli edifici RIABILITAZIONE B

82 Diaframmi di piano o di falda RIABILITAZIONE B

83 Diaframmi di piano RIABILITAZIONE B

84 Diaframmi di piano RIABILITAZIONE B cordolo perimetrale in acciaio, chiodato al panello e spinottato alla muratura lamiera di coprigiunto s=2mm pannelli di legno multistrato 27mm, soggetti a flusso di sforzi tangenziali q spinotti per il collegamento alle murature (cap ) chiodi in acciaio ad alta resistenza, soggetti ad azioni taglianti Qi e disposti ad interasse i. Q i q

85 Coperture scatolari RIABILITAZIONE B FORMAZIONE DI DIAFRAMMI DI FALDA COPERTURE SCATOLARI

86 Coperture scatolari RIABILITAZIONE B FORMAZIONE DI DIAFRAMMI DI FALDA COPERTURE SCATOLARI church office church old vestry church church bell tower C = 7% Wc' Wm CW2 Wc' W2 H h CW1 W1 C = 5% C = 20% b

87 Coperture scatolari RIABILITAZIONE B roof diaphragms hipped end head gable floor diaphragm head gable porch columns south wall

88 Coperture scatolari RIABILITAZIONE B

89 MODALITA D ESAME Prova Scritta + Prova Orale - La prova scritta può essere sostenuta solo se è già stato sostenuto l esame di Tecnica delle Costruzioni A. - L ammissione alla prova orale è condizionata al superamento della prova scritta. - La prova scritta ha validità di 6 mesi.

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