CORSO INTEGRATO DI ELEMENTI DI INFORMATICA, LABORATORIO DI INFORMATICA RETI INTERNET

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1 CORSO INTEGRATO DI ELEMENTI DI INFORMATICA, LABORATORIO DI INFORMATICA RETI INTERNET Sistemi informativi data base sicurezza Anno accademico 2008/2009-2^ anno Polo C Docenti: Prof. Ing. Paolo Arena Prof. Ing. Giovanni Caffarelli Vers. 4 w

2 CORSO INTEGRATO DI ELEMENTI DI INFORMATICA, LABORATORIO DI INFORMATICA RETI INTERNET Anno/Semestre Codice del corso integrato CFU SSD e contenuti disciplinari Coordinatore del corso Docenti del corso integrato I anno / II semestre, II anno / I e II semestre 8 ING-INF/05 -Elementi di Informatica (2 CFU) -Lab. Informatica e Reti Internet (6 CFU) Prof. Giovanni Caffarelli Proff. Paolo Arena, A. Barbagallo, G. Caffarelli, S. Giustiniani, O. Greco, G. La Placa, G. Milazzo, V. Mutu, A. Nicolosi, S. Pasquale, M.A. Ragusa, M.G. Rinina. OBIETTIVI DEL CORSO INTEGRATO Il settore raggruppa competenze ed ambiti di ricerca propri dell informatica e della teoria dell informazione, posti alla base dell approccio informatico, allo studio dei problemi e, congiuntamente, della progettazione, produzione ed utilizzazione di sistemi informatici per l innovazione nella Società moderna. Le competenze tecnico-scientifiche di questo settore riguardano le metodologie e gli strumenti dell informatica che forniscono la base concettuale e tecnologica per la varietà di applicazioni richieste nella società dell informazione per l organizzazione, la gestione e l accesso a informazione e conoscenze da parte di singoli e di organizzazioni e imprese private e pubbliche. Esse riguardano tutti gli aspetti istituzionali dell informatica di base. La formazione acquisita durante il percorso didattico proposto, fornisce, allo studente, una conoscenza dei concetti base di informatica riconosciuti anche dalla AICA (Associazione Italiana per l Informatica e il Calcolo Automatico), nel riconoscimento della ECDL (Patente Europea del Computer). Il percorso formativo, oltre a fornire delle conoscenze di base generali, si addentra specificatamente ad applicazioni pratiche riferite ad argomenti di specifica pertinenza medico-scientifica. Infatti la personalizzazione di argomenti specifici, durante il corso di studi, proietta lo studente verso una professionalità del medico moderno, con competenze informatiche sufficienti a comprendere le continue evoluzioni future del mercato medico-tecnologico.

3 PROGRAMMA DEL CORSO Concetti di base della tecnologia dell informazione Concetti generali Hardware Software Reti informatiche Il computer nella vita di ogni giorno Salute e sicurezza La sicurezza Copyright e leggi. I anno II semestre

4 PROGRAMMA DEL CORSO II anno I semestre Uso del computer e gestione dei file L ambiente del computer Il desktop Gestione dei file I virus Gestione della stampa Elaborazione dei testi Concetti generali Operazioni di base Formattazione Oggetti Stampa unione Preparazione della stampa Applicazioni dei programmi di videoscrittura nella professione e nella ricerca medica Foglio elettronico Concetti generali Celle Fogli di lavoro Formule e funzioni Le funzione statistiche di Excel. Formattazione Grafici Preparazione della stampa Raccolta e gestione di dati di sperimentazioni cliniche. Elaborazione statistica dei dati clinici sperimentali mediante foglio elettronico

5 PROGRAMMA DEL CORSO. II anno II semestre Basi di dati Concetti generali Usare l applicazione Tabelle Maschere Cercare informazioni Report Preparazione della stampa Data base clinico-sanitari. La cartella clinica elettronica. Strumenti di presentazione Concetti generali Sviluppare una presentazione Testi ed immagini Grafici ed oggetti Effetti speciali Preparazione della stampa Come tradurre i dati relativi ad un fenomeno biologico in una rappresentazione grafica sotto forma di tabelle e istogrammi. Reti informatiche Concetti generali Internet Navigazione La ricerca nel WEB Posta elettronica Messaggi Gestione dei messaggi

6 PROGRAMMA DEL CORSO <segue> II anno II semestre Ricerca di informazioni mediche su Internet Criteri per formulare una ricerca efficace, operatori logici. La qualità dei siti dedicati alla medicina. Siti web in medicina e portali in sanità. Motori di ricerca orientati alla medicina. Cataloghi di Risorse mediche. Principali siti EBM, La Cochrane Library. Siti per il reperimento di linee guida. Revisioni sistematiche e metanalisi. Le principali banche dati in Internet e le modalità di reperimento. Ricerche bibliografiche su MEDLINE: Ricerca free test, Ricerca con Mesh Medline, Clinical Queries. Riviste elettroniche on-line Data base e Catalogo Unico sul sito Unict.it

7 Informatica elaborazione automatica delle informazioni Oggi il termine informatica è molto diffuso e possiamo certamente definirla come quella scienza interdisciplinare che si occupa e studia tutti gli aspetti relativi al trattamento dell'informazione mediante procedure automatizzabili. Trattamento che vuol dire: archiviazione, protezione, aggregazione, trasformazione, trasporto, diffusione,. Oggi l Informatica è strategica per una società, per un organizzazione, per una singola persona; non poterla utilizzare, qualsiasi ne sia il motivo, determina quello che viene indicato come digital divide

8 Information and Communication Technology (I.C.T.) Tecnologia dell'informazione e della Comunicazione È la tecnologia ma anche lo studio, la progettazione degli strumenti a supporto dell informatica sia per quanto riguarda le applicazioni software che per i componenti hardware. Nell ICT si fondono differenti componenti, quali la computer technology, le telecomunicazioni, l elettronica e i media. Esempi in tal senso sono rappresentati dai PC, internet, telefonia mobile, TV satellitare, Digitale Terrestre, sistemi di pagamento elettronico, etc. La ICT ha finito con il legare sempre più la componente Information Technology (IT) con quella relativa alla Communication Technology. Con l avvento e la diffusione delle tecnologie a rete, la componente relativa alle comunicazioni ha assunto sempre più maggiore rilevanza e l informazione ha finito con il perdere quella caratteristica rappresentata dall elaborazione su macchine stand alone per divenire una componente condivisa con altre macchine di una rete (sia LAN che quella globale di internet).

9 Telecomunicazioni E la scienza e lo studio degli apparati che si occupano della trasmissione a distanza dei segnali con l obiettivo primario della comunicazione.. Telematica Deriva dalla fusione dei termini Telecomunicazioni ed informatica. Studia la trasmissione a distanza utilizzando le tecnologie dell I.C.T.

10 Robotica Si occupa dello studio di apparati, sistemi, macchine automatiche in grado di eseguire ed interagire con il mondo esterno sotto il controllo di elaboratori. Classici sono le macchine automatiche di certi processi industriali pilotate del tutto o quasi da computer.. Intelligenza artificiale E la scienza che studia e cerca di comprendere il funzionamento della mente umana al fine di riprodurla artificialmente.

11 Sistema Possiamo definire sistema, nella sua accezione più generica, un insieme di entità connesse tramite reciproche relazioni, che interagiscono attraverso processi, in genere per il raggiungimento di un obiettivo Realtà di tipo complesso che presenta le seguenti caratteristiche: L essere costituita da un insieme di elementi identificabili separatamente; Il manifestarsi di interazioni significative tra gli elementi costituenti il sistema stesso; La presenza di obiettivi o finalità che orientano il comportamento del sistema. Sistema Informativo Sistema Informatico

12 Sistema Informativo Il Sistema Informativo si configura come un insieme di elementi, anche molto diversi tra loro, che raccolgono, elaborano, scambiano e archiviano dati con lo scopo di produrre e distribuire le informazioni alle persone che ne hanno bisogno, nel momento in cui ne hanno bisogno, nel luogo in cui ne hanno bisogno e nel formato più utile al loro utilizzo. E costituito da più elementi: dati, procedure, mezzi, persone, ecc. tra cui avvengono interazioni determinanti ai fini del conseguimento degli obiettivi del sistema, che possiamo indicare nella produzione delle informazioni. E un insieme di informazioni che subiscono processi di memorizzazione ed elaborazione da parte di un organizzazione che persegue i propri fini. In un accezione più estesa, poiché il Sistema Informativo è anche un insieme di risorse organizzate per conseguire specifici obiettivi, possiamo parlare di Sistema Organizzativo.

13 Sistema Informatico Descrive la parte di un sistema informativo in cui le informazioni sono raccolte, elaborate e scambiate utilizzando Tecnologie per l Informazione e la Comunicazione (ICT) E quella porzione del sistema informativo direttamente supportata dalle tecnologie dell informazione e della comunicazione

14 Sistemi Informativi e organizzativi: Azienda manifatturiera, una banca, un ospedale, un ente pubblico, una scuola, uno studio professionale, una famiglia, una singola persona, Sistemi informatici: Il sistema finanziario di un azienda, di un Comune, di un Ospedale, Il sistema di gestione della popolazione (l anagrafe e l elettorale) di un Comune. Il sistema informativo automatizzato di gestione dei clienti di una Studio Professionale. La segreteria di una scuola,dell Università. Il sistema di gestione presenze di un azienda. Lo stesso Personal Computer..

15 Un azienda:la sua organizzazione, il suo sistema informativo con i flussi di informazione tra processi, i suoi sistemi informatici, il suo sistema informativo automatizzato Il sistema di gestione economica del personale Il sistema di contabilità Il sistema di produzione Flussi di informazione tra processi Il sistema di gestione vendite ed acquisti Il sistema di comunicazione interna ed esterna (posta elettronica, protocollo, sito web, ) Molto spesso, in un azienda, i vari sistemi informatici costituiscono un unico Sistema Informativo Automatizzato, con un unica Base Dati, con un unico sistema di comunicazione di rete

16 Un Sistema Informativo automatizzato, che utilizza tecnologie dell ICT, nasce dalla necessità di governare l informazione come singoli flussi (nei singoli sistemi informatici) ma soprattutto di governarla globalmente come risorsa dell Organizzazione. Informazione come risorsa di un organizzazione

17 Risorse. Ovvero risorse umane, strumentali, dati Richieste Sistema Informativo Prodotti/Servizi Processi e procedure

18 I 4 componenti fondamentali di un Sistema Informatico che possiamo anche chiamare Sistema Informativo Automatizzato sono: I dati L hardware, ovvero la parte consistente: i PC, le stampanti, gli armadi, le calcolatrici, Richieste Prodotti /Servizi Il software, ovvero la parte immateriale: le procedure Le risorse umane Esistono altri componenti che hanno un forte impatto nel sistema e lo condizionano, come l organizzazione, la cultura interna e la cultura dell ambiente circostante.

19 Processi e Procedure Possiamo definire il processo come la rappresentazione schematica della sequenza delle attività che man mano si susseguono fino all esaurimento del flusso, ovvero al raggiungimento dello scopo del processo. La procedura, invece, descrive in modo analitico ciò che accade durante il processo: chi fa, cosa fa, come fa, dove, quando, perché e chi ne è responsabile. Descrive l'insieme di norme e l aspetto organizzativo necessario per raggiungere un determinato fine Ad esempio: Il processo di stampa di un certificato. La procedura di rilascio dei certificati.

20 Dato e Informazione Il dato è una rappresentazione originaria e non interpretata di un fenomeno. Come esempio la matricola di un dipendente, la temperatura ambiente, i dati anagrafici, un immagine, un filmato, un articolo di legge, la posizione geografica (le coordinate) di una centralina di rilevamento dell inquinamento atmosferico, l informazione è l insieme di uno o più dati, memorizzati, classificati, organizzati, messi in relazione o interpretati nell ambito di un contesto in modo da avere un significato. Come esempio il curriculum di uno studente, l andamento temporale delle temperature ambiente, il grafico giornaliero dell inquinamento di CO in una determinata strada, Il dato diventa informazione nel momento in cui è comunicato/recepito al fine di una utilità pratica. Ovvero il dato o un insieme di dati che assumono un significato diventano informazione. Si può affermare che i dati sono la materia prima nel processo di formazione delle informazioni. Ma le informazioni prodotte possono essere poi dati base in un altro processo di formazione di altre informazioni ancora più aggregate. Dati Informazione Spesso i due termini vengono utilizzati senza una vera distinzione

21 BASE DATI - DBMS Data Base Management System Access, MySQL, PostgreSQL, MS SQL Server, Oracle, DB2

22 BASE DATI data base Una base di dati è un sistema informativo che deve memorizzare in modo strutturato molti dati (testi, parole, numeri, date, immagini,...) di diversa natura e diversa provenienza, correlati fra loro. È un contenitore di dati strutturati, sui quali deve essere possibile eseguire alcune operazioni fondamentali, che si possono raggruppare su tre livelli: Amministrazione (DB Administration): Progettazione, creazione e distruzione delle strutture dati; Transazione (Transaction): Inserimento, aggiornamento, cancellazione dei singoli dati; Interrogazione (Query): Consultazione (lettura) dei dati. Nel modo in cui i dati sono logicamente organizzati, possiamo individuare, anche storicamente, alcuni tipi di base dati: sequenziale, gerarchica, reticolare, relazionale (o a tabelle)

23 Il Database Relazionale si presenta all utente come un insieme di tabelle correlate mediante relazioni tra campi. Le tabelle sono costituite da: Campi o colonne o attributi che costituiscono la struttura della tabella Record o righe o tuple che costituiscono gli elementi (item) della tabella Una Tabella può non avere righe (essere vuota) ma deve avere le colonne, ovvero deve avere una struttura.

24 Le relazioni consentono di costruire insiemi di dati (record logici), aggregando campi appartenenti a tabelle diverse. Questa struttura evita di ripetere più volte lo stesso dato. Ad esempio evita di ripetere nella tabella visite tutti i dati dei clienti inserendo semplicemente il codice cliente: in questo caso il campo ID della tabella clienti. Ciò permetterà anche ricerche più semplici ed esaustive

25 Tipologia dei dati, valori di default, dominio Si è visto che le colonne determinano la struttura della tabella. Nella progettazione della colonna, oltre al nome, bisogna definire altri parametri: La tipologia del dato, la dimensione, un eventuale formato, un eventuale valore predefinito, un eventuale campo di validità (dominio), se può ammettere valori nulli (ovvero se è richiesto sempre un valore), se deve essere univoco, se deve essere indicizzato, La tipologia dei dati così come altri parametri sono in genere diversi per DBMS diversi. Di seguito si fa riferimento ad Access. E obbligatorio definire la tipologia del dato e la dimensione

26 Criteri di assegnazione dei tipi di dati Testo: si usa questo tipo di dato in un campo (standard per access) quando si devono inserire qualsiasi tipo di lettera, simboli, spazi, numeri fino ad un massimo di 255 caratteri. Memo: si usa questo tipo di dato in un campo quando si devono inserire dei testi lunghissimi fino a caratteri (testi, note, descrizioni). Numerico: si usa questo tipo di dati in un campo quando si devono inserire valori numerici utilizzati solo per eseguire dei calcoli. (Attenzione in genere non viene utilizzato per numeri telefonici, codici postali in quanto non sono utilizzati nei calcoli.) Data/ora: si usa questo tipo di dati in un campo solo per eseguire calcoli su date e ore. Valuta: si usa questo tipo di dati in un campo quando si devono inserire valori numerici con valuta in euro o altro. Contatore: si usa questo tipo di dati in un campo quando si devono inserire numeri progressivi a partire da 1 a ogni record del database. E' Access che assegna automaticamente numeri progressivi che poi non si potranno più modificare.

27 Si/No: si usa questo tipo di dati in un campo quando si dovrà fare la scelta tra due condizioni Si o No (vero o falso). Oggetto OLE: si usa questo tipo di dati in un campo modulo quando si devono inserire oggetti tipo grafica, fogli elettronici, file sonori. Collegamento ipertestuale: si usa questo tipo di dati in un campo quando di dovrà inserire un collegamento a qualsiasi cosa come ad esempio un indirizzo internet. Ricerca guidata: si usa questo tipo di dati in un campo quando, per ridurre il tasso di errore di inserimento dati, è possibile creare una lista di valori selezionati di un'altra tabella o una lista creata da noi.

28 Impostato il tipo di dato che si è scelto, si dovranno impostare alcune proprietà, (nella parte inferiore della finestra disegna tabella), che sono molto importanti perché maschere e report utilizzeranno queste proprietà, per prevenire errori, per semplificare l input dei dati. Impostazione delle proprietà: Dimensione campo: Solo per campo di tipo di testo consente un massimo di 255 caratteri, per campi di tipo numerico e contatore vedi tabella qui sotto: Dimensione campo Numero più grande Cifre decimali Byte da 0 a 255 Nessuna. Dato arrotondato Intero Intero lungo da a (2^15) da -2,147,483,648 a 2,147,483,647 Precisione singola da -3,4x10 a 3.4x10 Fino a 7 Precisione doppia da x10 a 1.797x10 Nessuna. Dato arrotondato Nessuna. Dato arrotondato Fino a 15 Decimale da 0 a 255 Disponibile

29 Formato: Stabilisce la modalità dei dati che appaiono in Visualizzazione Foglio dati. Per campi di tipo numerico vedi tabella qui sotto: Formato Numero Generico Valuta Euro Fisso Standard Percentuale Notazione scientifica Descrizione Formato Standard. Visualizza il numero come lo si digita. Utilizza la valuta impostata da windows con punto separatore Utilizza la valuta euro Il numero standard di cifre decimali è 2. Visualizza almeno una cifra e il numero viene arrotondato a secondo del numero di cifre decimali impostate. Usa il punto come separatore delle migliaia. Cifra decimale è 2 Moltiplica il numero inserito per 100. Cifra decimale è 2 Rappresenta i numeri come multipli di potenze di 10

30 Per campi di tipo data/ora vedi tabella qui sotto: Formato Descrizione Data generica Valore Standard. Data estesa Esempio: lunedì 1 maggio 2000 Data breve Esempio: 1-mag-2000 Data in cifre Esempio: 01/05/2000 Ora estesa Esempio: Ora breve 12h Esempio: ora espressa su 12 ore Ora breve 24h Esempio ora espressa su 24 ore

31 Posizioni decimali: Solo per campi Numerico e Valuta, stabilisce un certo numero di cifre decimali. Maschera di imput: Con questa proprietà è possibile impostare l'aspetto che dovranno avere i nostri dati: es. Codice fiscale, , ora, CAP, sigla della provincia, data. Etichetta: Con questa proprietà e possibile cambiare il nome (come alternativa) del campo che appare nella tabella su maschere e report. Valore predefinito: Imposta nel campo un valore specifico predefinito. Valido se: E possibile impostare un valore massimo o minimo del dato in quel campo (es. non può superare un determinato numero sia in eccesso o per difetto). Messaggio di errore: E' possibile inserire un piccolo testo che si vuole che appaia, nel caso che si violino le regole delle proprietà precedenti "valido se". Richiesto: Con questa proprietà è possibile stabilire l'obbligatorietà di inserimento dati in un report. Consenti lunghezza zero: Con questa proprietà è possibile stabilire se scrivere nel report delle virgolette (" ") nel caso che non ci siano dati da inserire. Indicizzato: Se no: non consente l'immissione di dati uguali per velocizzare la lettura dei dati di un database.

32 Esempio di memorizzazione: 5 se considerato come carattere sarà memorizzato (codifica ASCII) con la seguente stringa di bit: (numero decimale 53) se considerato come numero intero sarà memorizzato con la seguente stringa di bit:

33 Codifica A.S.C.I.I. American Standard Code for Information Interchange La sigla "ASCII" sta per: "American Standard Code for Information Interchange", cioe' "Standard americano per lo scambio di informazioni". Un codice ASCII e' la rappresentazione numerica di un carattere in quanto il computer puo' solo capire numeri e codici. Per esempio il carattere "@" e' rappresentato dal codice ASCII "64", "Y" dall'"89", "+" dal "43", ecc. Pero' un codice ASCII puo' anche rappresentare una specifica azione, come "vai a capo", codice ASCII "10", oppure "cancella", codice "127", ecc.

34 Esercitazione1-Access 1 Come prima esercitazione, creiamo una tabella avente la seguente struttura: ID contatore (chiave primaria); Data Data/ora Data in cifre; Ora Data/ora Ora breve 24h; TipoID numerico (fa riferimento alla tipologia di visita, ovvero alla tabella Tipologia); ClienteID numerico (fa riferimento al cliente, cioè alla tabella Clienti); Incasso valuta - Euro 2 Università Università degli degli Studi Studi Catania di Catania - Facoltà - Facoltà di Medicina Medicina e e Chirurgia Chirurgia --a.a. a.a. 2008/ /09 --prof. prof. ing. Paolo Arena, Arena, prof. prof. ing. ing. Giovanni Giovanni Caffarelli Caffarelli

35 Università Università degli degli Studi Studi Catania di Catania - Facoltà - Facoltà di Medicina Medicina e e Chirurgia Chirurgia --a.a. a.a. 2008/ /09 --prof. prof. ing. Paolo Arena, Arena, prof. prof. ing. ing. Giovanni Giovanni Caffarelli Caffarelli

36 Imposterermo come chiave primaria il campo ID e si salverà col nome Visite Chiave Primaria (Primary Key): insieme minimo di campi che permette di identificare in modo univoco un record all interno di una tabella (in genere è un solo campo). Nell esempio, ID rappresenta univocamente una visita Università Università degli degli Studi Studi Catania di Catania - Facoltà - Facoltà di Medicina Medicina e e Chirurgia Chirurgia --a.a. a.a. 2008/ /09 --prof. prof. ing. Paolo Arena, Arena, prof. prof. ing. ing. Giovanni Giovanni Caffarelli Caffarelli

37 Poi creeremo le tabelle: Tipologia, Clienti, Sesso. Nella tabella Sesso, che avrà un solo campo testo(1), inseriremo le due righe di valore F e M. L inserimento avverrà cliccando due volte sulla tabella, oppure selezionandola e cliccando su Apri. La tabella Sesso si creerà per facilitare l inserimento degli elementi di Clienti, attraverso una casella combinata (o elenco a discesa o combo) In una maschera di input (vedi più avanti)

38 Inserimento di alcuni elementi nella tabella Tipologia. L inserimento verrà effettuato direttamente aprendo la tabella. Essendo il campo ID un contatore, sarà Access stesso ad incrementarlo via via che inseriamo una nuova riga.

39 Creiamo adesso una maschera per l inserimento/lettura dei dati dei clienti attraverso Crea una maschera mediante una creazione guidata dell oggetto Maschere.

40 Seguiamo le indicazioni di default

41 Seguiamo le indicazioni di default Trasciniamo, cliccandoci due volte, una casella combinata sulla maschera. Servirà per scegliere il valore del sesso dalla tabella Sesso Università Università degli degli Studi Studi Catania di Catania - Facoltà - Facoltà di Medicina Medicina e e Chirurgia Chirurgia --a.a. a.a. 2008/ /09 --prof. prof. ing. Paolo Arena, Arena, prof. prof. ing. ing. Giovanni Giovanni Caffarelli Caffarelli

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45 Si può adesso chiudere e salvare col nome Clienti. Si è creata una maschera di nome Clienti che servirà per inserire nuovi record nella tabella Clienti e per scorrere i vari record presenti. Basta cliccare due volte sulla maschera appena creata Università Università degli degli Studi Studi Catania di Catania - Facoltà - Facoltà di Medicina Medicina e e Chirurgia Chirurgia --a.a. a.a. 2008/ /09 --prof. prof. ing. Paolo Arena, Arena, prof. prof. ing. ing. Giovanni Giovanni Caffarelli Caffarelli

46 In modo del tutto analogo si creerà la maschera per l inserimento/lettura delle righe della tabella Visite E inutile selezionare il campo ID, in quanto essendo un contatore, verrà incrementato automaticamente da Access

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49 Scegliere il campo di Visite dove memorizzare il valore ID della tabella Clienti. Il campo è chiaramente ClientiID Chiudere e salvare col nome Visite Università Università degli degli Studi Studi Catania di Catania - Facoltà - Facoltà di Medicina Medicina e e Chirurgia Chirurgia --a.a. a.a. 2008/ /09 --prof. prof. ing. Paolo Arena, Arena, prof. prof. ing. ing. Giovanni Giovanni Caffarelli Caffarelli

50 Cliccando due volte sull oggetto maschera Visite, si aprirà la maschera per l input dei dati. Nell esempio di figura è stata inserita anche un altra casella combinata che permette di scegliere la tipologia delle visite. Per inserire questa nuova casella combinata basta selezionare la maschera Visite e cliccare su struttura. In tal modo si aprirà la maschera in visualizzazione struttura e con una procedura analoga a quella già vista precedentemente si potrà inserire la casella combinata che legge i dati dalla tabella Tipologia ed inserisce il valore ID nel campo TipoID della tabella Visite. Università Università degli degli Studi Studi Catania di Catania - Facoltà - Facoltà di Medicina Medicina e e Chirurgia Chirurgia --a.a. a.a. 2008/ /09 --prof. prof. ing. Paolo Arena, Arena, prof. prof. ing. ing. Giovanni Giovanni Caffarelli Caffarelli

51 Il modello relazionale è oggi il più diffuso. Nato all'inizio degli anni '70 si basa sul concetto matematico di relazione tra insiemi; la teoria dei DB relazionali può esprimersi in modo rigoroso usando il linguaggio della logica formale o in alternativa quello dell'insiemistica. Il modello relazionale usa come strutture dati fondamentali le tabelle e le relazioni fra esse. Da un punto di vista teorico, progettare un data-base relazionale richiede le seguenti fasi: Tracciare il diagramma entità-relazioni ERD (Entity-Relationship Diagram) del DB; Tradurre il ERD in tabelle (schemi relazionali); Individuare gli eventuali vincoli di integrità. Può essere utilizzato un linguaggio grafico per disegnare il diagramma entità-relazioni. Le entità sono rappresentate con rettangoli. Le relazioni (associazioni) sono in genere rappresentate con losanghe. Successivamente tale diagramma si tradurrà nella progettazione di tabelle Esempio di diagramma Entità-relazioni 1 N N 1 AUTORE SCRIVE LIBRO Pubblica EDITORE

52 Le entità o oggetti sono i componenti principali di un Data-Base. Un primo approccio è quello di vederle come il corrispettivo dei sostantivi della lingua comune; esempi classici di entità sono PERSONA, LUOGO, LIBRO, VISITA MEDICA, MATERIA,... così come le relazioni (o associazioni) corrispondono a forme verbali. Un entità corrisponde ad una tabella in cui le colonne (o campi) sono gli attributi titolo prezzo EditoreID ID LIBRO AutoreID ID rappresenta il campo chiave della tabella LIBRO EditoreID rappresenta il campo che relaziona con la tabella EDITORE AutoreID rappresenta il campo che relaziona con la tabella Autore ID è la Chiave Primaria (Primary Key): insieme minimo di campi che permette di identificare in modo univoco un record all interno di una tabella (in genere è un solo campo. ID rappresenta univocamente un Libro EditoreID e AutoreID sono campi che relazionano con tabelle esterne e vengono chiamate chiavi esterne (foreign key); la relazione avviene attraverso la chiave primaria delle tabelle esterne

53 In un associazione è importante stabilire la cardinalità. La cardinalità può essere di tre tipi: 1:1 (leggi uno a uno): ad ogni elemento della prima entità corrisponde uno e un solo elemento della seconda e viceversa; 1:N (leggi uno a enne o uno a molti): ad un elemento della prima entità possono corrispondere uno o più elementi della seconda entità. Ad un elemento della seconda entità corrisponde uno e un solo elemento della prima; N:M (leggi enne a emme o molti a molti): ad un elemento della prima entità possono corrispondere più elementi della seconda e viceversa; Esempi: Relazione Nazione-Capitale: ogni Nazione ha una sola Capitale; ogni capitale è tale di una sola nazione; la relazione è 1:1. Relazione padre-figlio; ad ogni padre possono corrispondere uno o più figli ma non il viceversa; l'associazione è 1:N. Relazione Film-Attore: un attore può recitare in più film; un film ha più attori. La relazione è N:M.

54 1 COMUNI È una relazione 1:N (uno a molti) perché ad una riga della tabella COMUNI possono corrispondere uno o più righe della tabella AUTORI. In questo caso nella tabella AUTORI si inserisce una colonna come chiave esterna che rappresenta la chiave primaria della tabella COMUNI È una relazione 1:N (uno a molti) perché ad una riga della tabella AUTORI possono corrispondere uno o più righe della tabella LIBRI. In questo caso nella tabella LIBRI si inserisce una colonna come chiave esterna che rappresenta la chiave primaria della tabella AUTORI 1 N AUTORI LIBRI N N 1 EDITORI

55 In una relazione tra due tabelle T1 e T2 in cui la cardinalità e 1:N, nella tabella T2 si inserisce come chiave esterna la chiave primaria della tabella T1. E il caso di COMUNI-AUTORI o AUTORI-LIBRI o EDITORI-LIBRI dell esempio precedente. 1 COMUNI N AUTORI In una relazione tra due tabelle T1 e T2 in cui la cardinalità e 1:1, in una tabella, indifferentemente, si può inserire come chiave esterna la chiave primaria dell altra tabella. Esempio : NAZIONE-CAPITALE Come esercitazione creare le due tabelle NAZIONE e CAPITALE

56 In una relazione tra due tabelle T1 e T2 in cui la cardinalità e N:M, è necessario creare una terza tabella nella quale siano presenti una chiave primaria e due chiavi esterne che sono le chiavi primarie delle due tabelle T1 e T2. Esempio Film-Attore: un attore può recitare in più film; un film ha più attori. La relazione è N:M. (come esercitazione creare le tabelle) FILM ATTORI FILM-ATTORI Nota: in effetti tra le tabelle AUTORI e LIBRI, tenendo conto che un libro può essere scritto da più autori, la relazione è N:M. Come esercitazione, modificare la relazione precedente e creare la terza tabella che di fatto realizza la relazione tra gli autori e i libri.

57 Esempio: Università Università Catania Ragusa Siracusa Sede Medicina e Chirurgia Ingegneria Facoltà Medicina e Chirurgia Scienze Motorie Corso di laurea Anatomia I Informatica Materia Materia N N 1 N Del Corso di della Facoltà presiede laurea N Presidente frequenta Studente M nella Sede 1

58 Esempio: Università Cognome Nome Matricola ID Studente LuogoNascita Residenza Descrizione ID Semestre Materia CorsoLaurea Descrizione Facoltà Descrizione Presidente Cognome Nome ID CorsoLaurea ID Facoltà Sede ID Presidente Ubicazione Descrizione I campi chiave sono sottolineati: le chiavi primarie colorate in verde, le chiavi esterne in azzuro. ID Sede CODICE COMUNI Gli altri campi sono in corsivo

59 Tra Studente e Materia esiste una relazione N:M, in tal caso si crea un altra tabella che relaziona le due. ID MaterieStudenti Materia Studente

60 Esempio: Università Ad una materia, esempio Anatomia I (ID=1), sono iscritti più studenti (Rossi Mario, Russo Francesco, Arena Paolo). Analogamente uno Studente, ad esempio Rossi Mario (ID=3) è iscritto in più materie (Anatomia I, Istologia, Informatica)

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