Finanza e Innovazione. Quarto quaderno sui casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up

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1 Finanza e Innovazione Quarto quaderno sui casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up

2 Finanza e Innovazione Quarto quaderno sui casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up

3 A nome del Comitato Organizzatore del Forum Finanza e Innovazione - Lilia Alberghina (Università di Milano Bicocca), Giampio Bracchi (Fondazione Politecnico e Banca Intesa), Anna Gervasoni (AIFI e Università LIUC), Enrico Decleva (Università degli Studi di Milano), Alberto Pieri (FAST), Riccardo Viale (Università di Milano Bicocca e Fondazione Rosselli) si desidera ringraziare del loro contributo i relatori intervenuti alla quarta edizione del Forum Finanza & Innovazione tenutasi a Milano il 30 settembre In particolare si desidera ringraziare coloro che, grazie al prezioso contributo apportato, hanno permesso la realizzazione di questo documento: Roberto Verganti, Daniele Rausa (Politecnico di Milano); Pascal Lagarde, David Manjarres e Chahra Louafi (CDC Entreprises); Denis Marnane (Enterprise Ireland); John McCrory e Monique Chadun (Westport Ltd); Yigal Erlich e Dana Ruzansky (Yozma Group); Matthias Ummenhofer (Fondo Europeo per gli Investimenti). On behalf of the Organising Committee of the Finance and Innovation forum - Lilia Alberghina (University of Milan-Bicocca), Giampio Bracchi (Fondazione Politecnico and Banca Intesa), Anna Gervasoni (AIFI and LIUC University), Enrico Decleva (University of Milan), Alberto Pieri (FAST), Riccardo Viale (University of Milan- Bicocca and Fondazione Rosselli) we would like to thank the speakers for their contribution in the fourth Finance & Innovation Forum held in Milan 30 September A special thanks to the references who made this report possible with their precious contribution: Roberto Verganti, Daniele Rausa (Politecnico di Milano;, Pascal Lagarde, David Manjarres and Chahra Louafi (CDC Entreprises); Denis Marnane (Enterprise Ireland); John McCrory and Monique Chadun (Westport Ltd); Yigal Erlich and Dana Ruzansky (Yozma Group); Matthias Ummenhofer (European Investment Fund).

4 PREFAZIONE La ricerca e l innovazione tecnologica hanno assunto negli ultimi anni una rilevanza sempre più ampia in virtù del riconoscimento del ruolo che tali fattori rivestono nel promuovere la competitività e quindi lo sviluppo economico e sociale di un sistema-paese. Nelle conclusioni del Consiglio Europeo di Lisbona, del marzo del 2000, constatato il divario crescente tra l Europa e i suoi principali competitors in termini di capacità, investimenti e performance innovative e appurato come questo ritardo pregiudichi la capacità di crescita economica e sociale, viene affermato l obiettivo di fare dell Europa l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale. Tale obiettivo è stato meglio definito nel successivo Consiglio Europeo di Barcellona (2002) con la precisa raccomandazione della necessità di incrementare gli investimenti in R&S al 3% del PIL entro il 2010, due terzi dei quali provenienti dal settore privato. Per affrontare e perseguire questa Maastricht della ricerca, il policy maker deve operare su due leve d azione interconnesse: è necessario superare il vincolo finanziario posto alle politiche per la R&S, ma anche qualificarne gli strumenti e il metodo di intervento. Il vincolo finanziario all innovazione rappresenta ancora uno dei maggiori ostacoli all investimento in ricerca. In Italia, si sottostimano le dotazioni finanziarie necessarie alle politiche della ricerca e dell innovazione tecnologica, ma aspetto ancor più grave, viene impiegata una modellistica e una strumentazione d intervento non adeguata a recuperare il gap di competitività, con il risultato che persiste un divario sia quantitativo sia qualitativo del funding per queste politiche. Le politiche per la ricerca e l innovazione tecnologica sono, infatti, caratterizzate da estrema complessità, varietà degli attori, specificità dei contesti. Esse infatti interessano diversi attori (pubblici e privati), settori, fasi del processo di creazione del valore dalla conoscenza, tipologie d investimento, politiche e realtà territoriali. Politiche così complesse non si prestano a semplificazioni strumentali e non possono essere soddisfatte da un unico strumento finanziario ma richiedono una modulazione eclettica di una gamma coordinata di strumenti: contributi, finanziamenti a restituzione, regimi di garanzia, sostegno al capitale di rischio, agevolazioni fiscali, servizi reali. In particolare, il connubio tra scarsità di risorse finanziarie del sistema pubblico e necessità di razionalizzare l impiego degli incentivi senza distorcere il mercato, avvalora l esigenza di dotarsi di modelli di intervento finanziari alternativi alle agevolazioni tradizionali, quali sono gli strumenti di finanza innovativa. In linea con tali riflessioni, sin dal 2001, Finlombarda ha avviato un percorso di riflessioni focalizzate sulle politiche per la ricerca e l innovazione tecnologica, percorso che ha trovato il suo apice nel forum a porte chiuse Finanza e Innovazione. Il workshop Finanza e Innovazione è stato concepito come preziosa occasione di con- Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up III

5 Prefazione fronto tra il mondo della finanza, dell imprenditoria e della ricerca sullo stato dell arte delle politiche per la ricerca e l innovazione finalizzato ad individuare indirizzi mirati a qualificare la modellistica d incentivazione pubblica. Confortata dalla ricchezza dei contributi apportati, dalla condivisione e dal supporto degli operatori intervenuti, Finlombarda, in collaborazione con il Comitato Organizzatore del Forum, ripropone oramai a cadenza annuale tale appuntamento. Le passate edizioni hanno consentito di individuare tre filoni di intervento a sostegno della ricerca finanza innovativa, leva fiscale e raccordo pubblico-privato e di proporre una strumentazione operativa in linea con tali indirizzi, nonché di affinare tali proposte sulla base di una ricognizione dei modelli di intervento di finanza innovativa attuati nel nostro paese. La quarta edizione è stata l occasione per estendere l approfondimento ad un analisi di bechmarking di alcune best practice di schemi di intervento con capitale di rischio implementati a livello europeo ed internazionale. Sebbene l importanza della finanza innovativa per le politiche della ricerca sia ad oggi un aspetto chiaro e definito, le modalità di promozione degli strumenti d intervento e dei modelli di finanziamento restano per molti ancora lacunose. Il panorama internazionale delle esperienze relative ad azioni di promozione del capitale di rischio a favore delle politiche per l innovazione è sufficientemente articolato per offrire interessanti spunti di riflessione. L impiego del capitale di rischio, piuttosto che del Venture Capital, è importante, ma ancora più determinante è la necessità di allargare il portafoglio di strumenti dal semplice intervento con capitale di rischio ai prestiti partecipativi, ai prodotti ibridi debt-equity, agli interventi di investitori informali, al corporate investment e ai modelli di garanzia, contro-garanzia e co-garanzia abbinabili. Il Quaderno sui Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start up rappresenta l esito di una fruttuosa collaborazione tra Finlombarda e il Politecnico di Milano, con l obiettivo di inquadrare e interpretare alcuni modelli internazionali di successo in cui technicality finanziarie, risorse pubbliche e innovazione imprenditoriale e tecnologica sono legate in modo virtuoso. Poiché ad oggi sono gli investitori privati a guidare i mercati del capitale di rischio, è necessario che l intervento pubblico si sposi con l offerta di risorse finanziarie (leva finanziaria privata elevata) e professionali (know-how degli operatori professionali) provenienti dal settore privato, sfuggendo alla tentazione di iniziative totalmente di matrice pubblica. Le dinamiche d impatto dei modelli ivi proposti sui sistemi imprenditoriali locali sono state approfonditamente analizzate e, di conseguenza, l efficacia con cui il soggetto pubblico può intervenire, in modo sussidiario rispetto agli investitori privati ma rispettoso delle regole di mercato (selettività, rendimento economico, ) e funzionale agli strumenti di politica industriale, è stata ampiamente dimostrata. La Lombardia, una delle regioni più produttive d Europa e punto di riferimento sui temi dell innovazione tecnologica per l intero sistema economico italiano, ha visto, grazie agli interventi dell Amministrazione regionale, le imprese ivi localizzate ammodernarsi in relazione alle infrastrutture tecnologiche e impegnarsi in progetti di ricerca competitiva che hanno coinvolto diversi attori del sistema locale (centri di ricerca, università, operatori finanziari, amministrazioni pubbliche, etc.). Tuttavia, per riuscire a cavalcare con successo l onda del cambiamento e dell innovazione è necessario che la neoimprenditorialità innovativa assuma un ruolo più centrale per il sistema economico regionale. Un primo passo è stato fatto da Finlombarda Gestioni SGR attraverso il lancio di Next, primo fondo chiuso italiano che investe in fondi di Venture Capital oppure direttamente nel IV Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up

6 capitale di giovani imprese tecnologiche. Questa esperienza, nata con l obiettivo di colmare il finance gap delle imprese, è importante perché rappresenta una sinergia economica e finanziaria tra Amministrazione pubblica e investitori privati che non ha precedenti in Italia. Le esperienze internazionali analizzate nel presente lavoro hanno dimostrato infatti come queste abbiano rappresentato un efficace moltiplicatore delle risorse pubbliche destinate alle imprese tecnologiche start up. Le facility pubbliche di fondi di fondi di Venture Capital (oppure di programmi comunque ad essi riconducibili) rispettano il ruolo istituzionale del soggetto pubblico, che garantisce e co-finanzia e il ruolo manageriale del soggetto privato che seleziona gli investimenti e compartecipa ai finanziamenti, assumendosi buona parte dei rischi d impresa. La competitività delle imprese è il denominatore comune delle policy che sono state studiate nel presente lavoro di ricerca. Sebbene l agevolazione fiscale e la semplificazione delle procedure amministrative siano da molti ritenute le uniche leve su cui giocare per favorire la competitività, le esperienze internazionali hanno dunque evidenziato che le pubbliche amministrazioni devono continuare a utilizzare gli strumenti di finanza pubblica per sostenere la crescita dei sistemi imprenditoriali e, in particolare, di quelli più deboli. L auspicio che ci si pone con questo lavoro è che possa rappresentare attraverso una serie di esperienze e di modelli di lettura di tali esperienze un elemento di riflessione e di stimolo per continuare a lavorare insieme affinché la nostra Regione e, più in generale, il nostro Paese possano continuare ad essere competitivi come lo sono sempre stati sui mercati internazionali. Marco Nicolai Direttore Generale Finlombarda Spa Marco Giorgino Ordinario Analisi dei Sistemi Finanziari Politecnico di Milano Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up V

7 INDICE INTRODUZIONE CAPITOLO 1: STRUMENTI D INTERVENTO A SOSTEGNO DELL IMPRENDITORIALITÀ INNOVATIVA 1.1 Caratteristiche degli strumenti d intervento I fondi di CDC Entreprises (Francia) I Programmi di Enterprise Ireland (Irlanda) UK High Technology Fund (Regno Unito) Yozma Fund (Israele) ERP-EIF Dachfonds (Germania) 1.2 Il soggetto gestore 1.3 Ciclo di vita degli strumenti d intervento 1.4 Il soggetto gestore e l Amministrazione pubblica 1.5 Il ruolo del soggetto pubblico rispetto agli strumenti d intervento CAPITOLO 2: MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEGLI STRUMENTI D INTERVENTO 2.1 Iter autorizzativo per la costituzione delle iniziative 2.2 Team di gestione degli strumenti d intervento 2.3 Scouting dei team di gestione dei fondi target 2.4 Investment Committee e spese di gestione degli strumenti d intervento 2.5 Il soggetto gestore e i team di gestione dei fondi target CAPITOLO 3: CARATTERISTICHE DEI FONDI TARGET 3.1 La crescita dei fondi target dall avvio degli strumenti d intervento 3.2 Forma giuridica e dotazione finanziaria iniziale dei fondi target 3.3 Ammontare di risorse finanziarie in gestione e partecipazioni degli strumenti d intervento nei fondi target 3.4 Leva di raccolta del soggetto pubblico e natura degli investitori nei fondi target CAPITOLO 4: MODALITÀ D INVESTIMENTO DEI FONDI TARGET 4.1 La specializzazione settoriale dei fondi target 4.2 La specializzazione dei fondi target sulle fasi dello sviluppo aziendale 4.3 La specializzazione geografica dei fondi target CAPITOLO 5: OPERAZIONI D INVESTIMENTO DEI FONDI TARGET 5.1 Risorse finanziarie investite dai fondi target 5.2 Trend delle imprese partecipate dai fondi target 5.3 Settori di mercato e fasi ciclo di vita a cui appartengono le imprese partecipate dai fondi target 5.4 Performance dei fondi target APPENDICE: CONTESTO DI RIFERIMENTO PER L IMPRENDITORIALITÀ INNOVATIVA ENGLISH VERSION Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up VII

8 INTRODUZIONE Le sfide competitive cui i mercati e i sistemi economici espongono il mondo delle imprese sono sempre più aspre e meritevoli di grande attenzione. La globalizzazione, le crescenti evoluzioni tecnologiche, la sofisticazione dei mercati sono tra i fattori che stanno rappresentando per il sistema delle imprese fonti di grandissime opportunità ma anche di forti minacce. Le piccole e medie imprese hanno bisogno di un contesto e di strumenti efficaci, efficienti e robusti per poter reggere e per potersi sviluppare. E le piccolissime imprese o, prima ancora, le aziende start up sentono questa esigenza in modo particolare. Dopo decenni in cui la competitività tra imprese si è basata sul contenimento dei costi, sulla ricerca dei volumi, sulla difesa di posizioni in settori maturi e sulle politiche di sistema, per la prima volta le PMI si sono trovate a competere in mercati con caratteristiche diverse, fortemente dinamici e turbolenti e con aziende straniere abituate a cogliere con grande flessibilità e coraggio le sfide e, tra queste, quella tecnologica. E il sistema di cui sono parte, quello finanziario in particolare, presenta caratteri di funzionamento coerenti con questa crescente complessità. I sistemi economici che meglio si sono saputi difendere nei mercati internazionali sono quelli che da tempo hanno avviato un processo di trasformazione dei punti cardine dell economia e della società: le economie moderne e più avanzate si fondano oggi, oltre che sulla qualità dei servizi offerti, sulla conoscenza e sull innovazione tecnologica, e su elementi che supportano la creazione e lo sviluppo di un humus orientato a tali valori. Gli elementi di successo che emergono sono azioni coordinate che coinvolgono tutti i soggetti: sistema delle imprese, sistema finanziario, mercato del lavoro, Amministrazioni pubbliche, centri universitari e di ricerca. In questo contesto, il ruolo della finanza e, in particolare, della finanza a servizio dell innovazione è assolutamente essenziale e può essere, come molte esperienze internazionali dimostrano, premiante. Focalizzando l attenzione sui meccanismi pubblici d intervento, diviene fondamentale identificare le scelte da prendere per aiutare nel concreto il sistema delle imprese impegnato nella competizione globalizzata. In questo senso, l obiettivo strategico per l Unione Europea indicato dal Consiglio Europeo negli accordi di Lisbona del 2000 ( diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo ) e più in generale le successive direttive della Commissione Europea hanno messo chiaramente in luce le finalità da perseguire attraverso l uso di risorse finanziarie pubbliche destinate a questo tipo di contesto. Gli obiettivi più significativi sono: contribuire ad aumentare la competitività attraverso il supporto all innovazione e il maggiore sostegno allo sviluppo delle PMI; potenziare il livello di professionalità delle risorse umane al fine di favorire migliori livelli Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up 1

9 Introduzione occupazionali; tenere sotto stretta osservazione i temi di protezione, sviluppo e tutela ambientale. Da un punto di vista più tecnico, questo si deve poter tradurre in specifiche misure finanziarie finalizzate alla nascita e alla crescita di alcune categorie di imprese, quelle innovative ad alto contenuto tecnologico, e allo sviluppo dell innovazione di processo e di prodotto di aziende tradizionali. Tra le iniziative di sostegno finanziario rivolte principalmente alle PMI innovative quella che all estero ha raccolto dei livelli di efficacia interessanti è stata la costituzione di fondi di fondi a capitale misto pubblico-privato con vocazione all investimento in fondi di Seed e di Venture Capital gestiti da strutture di carattere prevalentemente privatistico. L attenzione volta ai casi di sviluppo di progetti di fondi di fondi facenti perno sull uso della risorsa pubblica deriva dalla verifica di come la leva finanziaria pubblica sul coinvolgimento di risorse private sia stata molto elevata e di come tali risorse (pubbliche e private) abbiano contribuito a migliorare una serie di indicatori di economia reale significativi per la valutazione dello stato di salute di un sistema economico. Nell ambito delle differenti modalità tecniche e degli strumenti allocativi delle risorse pubbliche per l innovazione finalizzati alla nascita di aziende start up ad alta tecnologia, il presente lavoro si focalizza quindi, attraverso una comparazione internazionale, su alcuni modelli di utilizzo del capitale finanziario come facility pubblica e come leva per il co-finanziamento di soluzioni di finanza innovativa per la nascita e lo sviluppo di imprese start up tecnologiche. La comparazione internazionale si basa sulla selezione di alcune esperienze per le quali è stato predisposto un comune modello di lettura orientato alla comprensione dei livelli di efficacia e di performance dei vari tipi di intervento. L obiettivo è quello di dare evidenza di alcune best practice relativamente ad approcci, modalità di funzionamento e sviluppi operativi. Attraverso una sintesi dei risultati delle valutazioni comparative sui diversi aspetti presi in analisi si è cercato, in particolare, di verificare l eventuale esistenza di una relazione tra i diversi modelli di funzionamento e alcuni parametri di prestazione ottenuti per poter provare a proporre qualche forma di tipizzazione per il caso italiano. La selezione dei case study internazionali è stata guidata dalla verifica di una serie di requisiti presenti contestualmente nelle varie esperienze. In primis, si è verificata la compartecipazione finanziaria sui vari livelli di intervento del soggetto pubblico e di quelli privati. Si è, quindi, operata l analisi sui casi in cui i veicoli di investimento sono stati rappresentati da strumenti per la sottoscrizione di fondi che investono in capitale di rischio. La vocazione settoriale delle varie esperienze analizzate è per lo più riconducibile ai settori ad alta tecnologia mentre la vocazione rispetto alle fasi del ciclo di vita delle imprese finanziate è stata su seed, early stage, start up e development. Le esperienze analizzate sono accomunate, inoltre, da sufficiente track record, al fine di poter, come è ovvio, effettuare delle significative valutazioni di trend e delle riflessioni supportate da un adeguato supporto di dati empirici. Infine, i casi stranieri, pur presentando delle peculiarità territoriali, manifestano comunque sempre un elemento di comunanza: l efficacia dello strumento si accompagna al fatto che la sua gestione sia esercitata da strutture autonome e indipendenti da un punto di vista decisionale. 2 Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up

10 I casi esteri emersi per una valutazione comparativa e che hanno rispettato i requisiti fin qui descritti sono stati 1 : Francia, attraverso l analisi delle attività svolte da CDC Entreprises; Irlanda, attraverso l analisi delle attività svolte da Enterprise Ireland; Gran Bretagna, attraverso l analisi delle attività svolte nell ambito del UK High Technology Fund; Israele, attraverso l analisi delle attività svolte nell ambito del programma Yozma. Nella lettura delle varie esperienze si è cercato di assumere un carattere di poliedricità al fine di poter offrire spunti ad attori di varia estrazione, come ad esempio gli operatori della finanza, quelli della ricerca, quelli di impresa e, come è ovvio, gli operatori istituzionali. Il lavoro di ricerca rappresenta quindi un occasione di approfondimento sul contesto economico e sugli scenari dell innovazione italiani. La matrice italiana del progetto di ricerca, sviluppato da Finlombarda e dal Politecnico di Milano, vuole dimostrare l interesse che molti attori economici nazionali nutrono nei confronti dei modelli di finanza innovativa per le imprese start up. L estensione del confronto tra le diverse esperienze internazionali alla realtà italiana, e in particolare a quella lombarda, non è stato possibile a causa della mancanza di testimonianze concrete sull utilizzo delle facility pubbliche nel sostegno all avviamento delle imprese tecnologiche. Anche la diversità del contesto dell imprenditorialità innovativa e del capitale di rischio che caratterizza l economia italiana rispetto alle situazioni straniere analizzate nella ricerca non ha favorito il lavoro di benchmarking. Tuttavia, con l obiettivo di diffondere best practice e di definire nuovi strumenti d intervento adatti alla realtà italiana, il lavoro di ricerca è stato realizzato con costante e meticolosa attenzione agli aspetti di comunanza tra i casi esteri e il panorama italiano. I risultati raggiunti dai modelli d intervento nei diversi Paesi oggetto di studio aprono molti interrogativi sulle potenzialità ad oggi non espresse dell economia italiana e, in particolare, sulle opportunità imprenditoriali e settoriali che nel passato non sono state colte dal sistema economico. Le soluzioni e le risposte alle questioni tuttora aperte sul futuro del sistema Paese devono essere ricercate sia nel confronto sulle metodologie e sui modelli di successo sviluppati nelle economie maggiormente competitive sia nell impostazione di azioni sistemiche che coinvolgano tutti gli attori economici e che prevedano il ricorso a strumenti d intervento efficaci e poliedrici (di finanza, per il trasferimento dell innovazione, per il supporto imprenditoriale, etc.). Il caso italiano evidenzia come sia stata per prima la Regione Lombardia ad intraprendere questa strada con uno schema focalizzato territorialmente, dimensionalmente e settorialmente. Da qui nasce un monito che inizia ad essere colto anche da altre realtà regionali e dall amministrazione centrale al fine di valorizzare meglio questo tipo di approccio e di strumento che deriva dalla prima esperienza nazionale e dal confronto con realtà internazionali. 1 Per alcuni aspetti è stato preso in analisi anche il caso della Germania, attraverso l esperienza dell ERP-EIF Dachfonds, che, in quanto troppo recente, è servita solo per le valutazioni sulla struttura e sulle modalità di funzionamento dichiarate. Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up 3

11 Introduzione Pertanto nell ambito della ricerca, si è cercato di valorizzare il confronto con l unica realtà di fondi di fondi a compartecipazione pubblico-privata esistente all epoca dell indagine, ossia il fondo Next di Finlombarda. Tale fondo è operativamente amministrato da Finlombarda Gestioni SGR S.p.A., società di gestione del risparmio autorizzata nel 2001 da Banca d Italia ad istituire promuovere e gestire Fondi Mobiliari chiusi. Il Fondo Next Il fondo Next è il primo fondo italiano di fondi mobiliari chiusi, pubblico-privato, riservato a investitori Istituzionali, con una dimensione di 37 milioni di euro, dedicato esclusivamente al Venture Capital di aziende dei settori ad alta tecnologia. Il progetto si inserisce nell ambito di una strategia che ha l obiettivo, attraverso la leva dei rapporti con le istituzioni pubbliche, con le infrastrutture scientifiche e di ricerca e con i più attivi operatori economici in settori fortemente innovativi, di fare della Lombardia uno dei principali mercati del Venture Capital in Europa. Soggetto chiave è proprio la Regione Lombardia, che ha costituito un fondo di garanzia 2 (20 milioni di euro), per l'abbattimento parziale delle eventuali perdite in conto capitale relativamente alle quote del fondo di fondi sottoscritte dagli investitori (fino a un terzo del capitale complessivamente investito). Tuttavia, i gestori del fondo hanno ipotizzato un rendimento netto per gli investitori del fondo Next compreso tra il 10% e il 20%. Next si caratterizza per essere sia un Fondo di fondi sia un co-investment fund; quindi può investire in altri fondi chiusi di Venture Capital, sottoscrivendone le relative quote, oppure coinvestire (ossia in partnership con almeno un altro operatore qualificato) direttamente in imprese. Per la gestione di Next, il Consiglio di Amministrazione di Finlombarda Gestioni SGR si avvale di un Comitato di Investimento, composto da soggetti qualificati con adeguate professionalità e track record significativo. Finlombarda Gestioni SGR, inoltre, ha istituito un Advisory Board competente di fornire un proprio parere in ordine a potenziali conflitti di interesse e politiche di investimento. Il fondo Next, che ha una durata di 14 anni con un processo d investimento medio di circa 5 anni, ha l obiettivo di sottoscrivere quote di fondi di Venture Capital e/o di partecipare direttamente nel capitale delle imprese con una vocazione territoriale specifica che è l area regionale. L attività di investimento deve ad ogni modo essere limitata a favore di piccole o medie imprese (PMI) in early stage operanti in specifici settori innovativi: biotecnologie, elettronica, meccanica, elettromeccanica, tessile, chimica, disegno industriale, nuovi materiali, tecnologie dell informazione e della comunicazione, tecnologie ambientali, tecnologie robotiche, intelligenza artificiale e isole robotizzate, tecnologie industriali nei trasporti a low-zero emission. L investimento in una singola impresa tecnologica start up non deve comunque mai superare 500 mila euro 3. 2 Il Fondo di garanzia è stato costituito dalla Regione Lombardia tramite l art. 6, comma 11 della legge regionale n. 25 del Sarebbero 750 mila euro nel caso di imprese localizzate nelle zone della Lombardia di cui all art. 87, lettera c del Trattato CE. 4 Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up

12 La definizione degli obiettivi e degli indirizzi strategici del lavoro di ricerca, espressi in dettaglio nella prima parte dell introduzione, ha favorito la progettazione di un modello di lettura molto eclettico e poliedrico, capace di cogliere e di adattare gli obiettivi dell indagine. Per ognuno dei casi internazionali sono stati quindi indagati i seguenti aspetti che rispecchiano l esposizione narrativa per capitoli del presente lavoro: strumenti di sostegno all imprenditorialità innovativa (Capitolo 1). Dopo aver definito le caratteristiche fondamentali degli strumenti d intervento sviluppati nei diversi Paesi, l attenzione si concentra sui ruoli del soggetto gestore degli strumenti e del soggetto pubblico; modalità di funzionamento degli strumenti d intervento (Capitolo 2). La focalizzazione del lavoro sulle modalità operative di funzionamento degli strumenti d intervento è utile per comprendere le caratteristiche degli investimenti nei fondi target e dei team di gestione degli strumenti e dei fondi figli degli stessi; caratteristiche dei fondi target (Capitolo 3). L attenzione si concentra sulle caratteristiche dei fondi figli degli strumenti d intervento e, in particolare, sul trend di crescita dei fondi, sull ammontare delle risorse finanziarie in gestione e sulla leva di raccolta delle risorse finanziarie nel mercato privato dei fondi rispetto alla partecipazione del soggetto pubblico; modalità d investimento dei fondi target (Capitolo 4). L analisi della specializzazione settoriale, geografica e per fasi del ciclo di vita dei fondi target è fondamentale per comprendere gli obiettivi strategici d investimento dei fondi stessi; operazioni d investimento dei fondi target (Capitolo 5). La natura quantitativa del lavoro di ricerca emerge grazie all analisi degli investimenti realizzati sino ad oggi dai fondi target e alla valutazione del portafoglio di imprese partecipate dai fondi in termini sia quantitativi che qualitativi (settore di appartenenza e fase del ciclo di vita); contesto di riferimento per l imprenditorialità innovativa (Appendice). Il contesto economico e sociale in cui gli imprenditori avviano le proprie iniziative di business ad alta tecnologia influenza enormemente le possibilità di successo delle stesse così che, senza avere la pretesa di definire modelli esaustivi dei contesti locali per l imprenditorialità, l attenzione si è focalizzata su alcune variabili chiave di contesto da monitorare con precisione. Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up 5

13 CAPITOLO 1 STRUMENTI D INTERVENTO A SOSTEGNO DELL IMPRENDITORIALITÀ INNOVATIVA Lo stato dell arte e le fonti ufficiali di riferimento sui temi del capitale di rischio e del finanziamento di nuove imprese sono molto ricchi di proposte sulle differenti modalità d intervento del soggetto pubblico per la nascita e lo sviluppo di nuove imprese ad alta tecnologia. L Unione Europea in uno dei suoi documenti sul tema (Aiuti di Stato e Capitale di Rischio, 2001/C 235/03) classifica le modalità di intervento del soggetto pubblico in cinque tipologie: costituzione di fondi di investimento (fondi di capitale di rischio) nei quali lo Stato possa entrare come socio, investitore o aderente, anche a condizioni meno vantaggiose rispetto agli altri investitori; sovvenzione in favore di fondi di capitale di rischio a copertura di parte delle loro spese amministrative e dei loro costi di gestione; altri strumenti finanziari in favore di investitori in capitale di rischio o di fondi di capitale di rischio per incentivarli a mettere a disposizione ulteriori capitali per gli investimenti; garanzie prestate in favore di investitori in capitale di rischio o di fondi di capitale di rischio a copertura di una parte delle perdite legate agli investimenti, ovvero garanzie prestate in relazione ai prestiti in favore di investitori/fondi per investimenti in capitale di rischio; incentivi fiscali in favore degli investitori affinché effettuino investimenti in capitale di rischio. Pur essendo molto ampie e articolate tali possibilità, nel presente lavoro sono state analizzate le esperienze che possono essere ricondotte essenzialmente alle prime due categorie. In particolare nei cinque casi internazionali, la soluzione ricorrente è, formalmente o sostanzialmente, riconducibile ad un intervento di sottoscrizione di fondi o attraverso la costituzione di un fondo a monte (configurando pertanto il noto meccanismo del fondo di fondi) o attraverso la sottoscrizione diretta in fondi (operando comunque con una logica da fondo di fondi). Non è tuttavia esclusa la sottoscrizione diretta del capitale di rischio delle imprese. Da un punto di vista di eventuali forme di copertura o di sovvenzione, vi sono alcune differenziazioni passando da casi in cui non v è alcun tipo di intervento a riguardo a casi in cui, invece, ne vengono identificate alcuni. Sono anche differenti le categorie di soggetti deputati alla gestione di tali interventi. Questo capitolo ha l obiettivo di descrivere e di confrontare i modelli e gli schemi di finanza pubblica per la nascita di imprese start up ad alto contenuto tecnologico sviluppati nei Paesi analizzati nella ricerca. 6 Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up

14 STRUMENTI D INTERVENTO A SOSTEGNO DELL IMPRENDITORIALITÀ INNOVATIVA 1.1 Caratteristiche degli strumenti d intervento La selezione dei casi analizzati nel lavoro di ricerca è stata molto accurata poiché, oltre a rappresentare strumenti incentivanti di finanza pubblica per la neoimprenditorialità innovativa e per i mercati locali del Venture Capital, gli strumenti d intervento selezionati hanno dovuto avere la forma tecnica di fondi di fondi di Seed e Venture Capital oppure, come è avvenuto per i programmi irlandesi e per il programma francese a sostegno dei fondi d avviamento, essere comunque riconducibili a tale modalità d intervento. Tuttavia, molto spesso i soggetti responsabili della gestione degli strumenti d intervento selezionati, riconducibili alla logica dei fondi di fondi, si sono occupati anche dell amministrazione di programmi accessori agli strumenti stessi. In questo senso, con riferimento ai diversi modelli d intervento, oltreché ai programmi accessori ma gestiti dal medesimo soggetto, è stata sviluppata un analisi comparativa i cui contenuti sono riassunti nello schema di seguito riportato (Figura 1.1). In Francia, CDC Entreprises gestisce molti strumenti riconducibili alla logica del fondo di fondi. Tuttavia, i team di gestione di CDC Entreprises si occupano anche dell attività d investimento diretta nel capitale di alcune imprese francesi che si trovano in particolari condizioni economiche e finanziarie (finanziamento di progetti di espansione o gestione di ristrutturazioni d impresa). In Irlanda, i programmi pubblici di supporto al Venture Capital, sebbene non siano formalmente dei fondi di fondi, sono comunque riconducibili ad essi. Infatti, Enterprise Ireland, che gestisce tali programmi, impegna risorse finanziarie acquisendo quote di minoranza in fondi chiusi gestiti privatamente e, attraverso la misura Funding for High Potential Start Up Companies, ha la possibilità di diventare direttamente azionista di giovanissime imprese tecnologiche ad alto potenziale di crescita Nel Regno Unito e in Germania gli strumenti finanziari analizzati hanno una struttura molto rigida e non sono affiancati da altre misure con gli stessi obiettivi di sostegno pubblico alle giovani imprese innovative. In entrambi i Paesi infatti gli strumenti FIGURA Struttura d investimento degli strumenti d intervento FRANCIA IRLANDA INGHILTERRA ISRAELE GERMANIA Soggetto gestore CDC Enterprises Enterprise Ireland Westport Ltc Yozmà Group FEI Veicolo d intervento 1) Fondo di fondi 2) Intervento diretto nel capitale delle imprese 1) Fondo di fondi 2) Intervento diretto nel capitale delle imprese Fondo di fondi 1) Fondo di fondi 2) Intervento diretto nel capitale delle imprese Fondo di fondi Oggetto di sottoscrizione Fondi mobiliari chiusi Fondi mobiliari chiusi Fondi mobiliari chiusi Fondi mobiliari chiusi Fondi mobiliari chiusi Investimenti Nuove imprese o imprese già esistenti Nuove imprese o imprese già esistenti che operano in contesti innovativi Imprese già esistenti che operano in contesti innovativi Nuove imprese o imprese già esistenti che operano in contesti innovativi Imprese da poco costituite o già esistenti che operano in contesti innovativi Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up 7

15 Capitolo 1 sono fondi di fondi che investono in fondi chiusi mobiliari, gestiti da manager privati dotati di specifiche professionalità, che a loro volta impiegano i capitali in imprese seed o start up ad alto contenuto tecnologico. Per concludere, in Israele Yozma Group ha strutturato il fondo in gestione orientando una parte consistente delle risorse complessivamente disponibili verso fondi chiusi di Venture Capital e destinando la parte restante ad investimenti in imprese ad alto contenuto tecnologico, tipicamente con l idea di investire nelle imprese già finanziate dai fondi figli del fondo Yozma. L analisi ha evidenziato il ruolo fondamentale che il soggetto gestore ha assunto nei confronti degli strumenti d intervento selezionati poiché ha la responsabilità delle decisioni d investimento e dell amministrazione efficiente degli strumenti stessi. In questo senso, di seguito, ai fini di un inquadramento generale delle diverse esperienze, vengono riportati in dettaglio alcuni dati di presentazione di ognuna, da cui emergono sia le caratteristiche del soggetto gestore sia le dinamiche di sviluppo degli strumenti d intervento I fondi di CDC Entreprises (Francia) CDC Entreprises è posseduta al 100% dalla Caisse des Dépots et Consignations francese, per la quale coordina alcune attività legate all investimento in equity. Di recentissima costituzione, CDC Entreprises ha raggruppato in un unica struttura le attività che fino ad oggi erano state di competenza di CDC PME e CDC Ixis Private Equity. Ad oggi, CDC Entreprises gestisce asset per 3,8 miliardi di euro su svariati settori e su numerose attività correlate al capitale di rischio. La mission fondamentale di CDC Entreprises è l aumento dell offerta di fondi dedicati alle giovani imprese ad alto potenziale di crescita e/o ad alta tecnologia. In particolare, tale obiettivo viene perseguito attraverso diversi strumenti d intervento tra i quali alcuni sono oggetto di studio in questo lavoro: Programme pour le Capital Amorcage: dal 1998 CDC Entreprises partecipa alla costituzione dei fondi cosiddetti d avviamento. Il portafoglio di questi fondi è costituito da imprese tecnologiche ad alto potenziale di crescita, che sono state finanziate, su base regionale e nazionale, sin dalla nascita; Fonds Public (FP): creato nel maggio 1998 dall Amministrazione pubblica francese, che ne ha affidato la gestione alla Caisse des Dépots, il Fonds Public pour le Capital Risque ha l'obiettivo di contribuire ad aumentare l'offerta di capitali di rischio a beneficio delle giovani imprese innovative investendo, anche con capitali privati, in fondi comuni d'investimento gestiti da team dal consolidato track record; Fonds BEI: la Banca Europea degli Investimenti (BEI) ha deciso nel dicembre 1998 di creare il Fonds BEI per il capitale di rischio. Questo fondo investe in parallelo con il Fonds Public ed è gestito dal medesimo team; Fonds de Promotion pour le Capital Risque (FPCR): dato il successo del Fonds Public e del Fonds BEI, l Amministrazione pubblica francese, la BEI e la Caisse des Dépots hanno deciso, nel luglio del 2000, di prolungare le iniziative di sostegno al Venture Capital francese creando il Fonds de Promotion pour le Capital Risque. Anche questo fondo, alla pari del Fonds Public e del Fonds BEI, è gestito da CDC Entreprises. 8 Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up

16 STRUMENTI D INTERVENTO A SOSTEGNO DELL IMPRENDITORIALITÀ INNOVATIVA I programmi di Enterprise Ireland (Irlanda) L obiettivo di far nascere dei fondi di Venture Capital in Irlanda a capitale misto pubblico-privato, gestiti da specialisti privati, che potessero allocare le masse gestite in imprese start up innovative ad alto potenziale di crescita, è stato perseguito dall Amministrazione governativa attraverso due specifici programmi opportunamente finanziati: EU Seed and Venture Capital Measure under the Operational Programme ; Seed and Venture Capital Programme under the National Development Plan La gestione operativa dei programmi è stata assegnata dall Amministrazione governativa irlandese a Enterprise Ireland, agenzia governativa di sviluppo dell Irlanda. I servizi offerti da Enterprise Ireland, in modo assolutamente strumentale alla gestione dei programmi governativi per la crescita del Venture Capital, sono stati relativi al sostegno all imprenditorialità innovativa, fondata sulla conoscenza e sulla ricerca e il supporto all internazionalizzazione delle imprese. L EU Seed and Venture Capital Measure è stata realizzata per costituire fondi di Venture Capital che fornissero capitale di rischio a imprese di piccole dimensioni costituende o appena costituite. Quindici differenti iniziative di Venture Capital sono partite sulla base di questo programma, di cui la prima nel maggio del Successivamente, sono stati istituiti altri due fondi nel 1996, sei nel 1997, quattro nel 1998 e tre nel Sulla base del Seed and Venture Capital Programme si è investito successivamente in altri quindici fondi; alcuni dei quali hanno una politica d investimento specificatamente definita: PMI in fase early stage, investimenti di dimensioni molto contenute, una prospettiva più marcatamente regionale e settori tradizionalmente difficili da finanziare UK High Technology Fund (Regno Unito) In risposta alla volontà dell Amministrazione pubblica inglese di promuovere l investimento in imprese early stage ad alta tecnologia, nel 2000 è nato lo strumento UK High Technology Fund, fondo di fondi di Venture Capital a partecipazione mista pubblico-privata che raccoglie in qualità di investitori privati le maggiori banche inglesi, fondi pensione e investitori istituzionali nazionali e internazionali. La gestione dello strumento finanziario è stata affidata ad una società inglese privata, Westport Ltd, che ha un esperienza più che decennale nella gestione di risorse private destinate a settori emergenti e al Private Equity a livello mondiale. In particolare, ad oggi, Westport Ltd ha investito più di 126 milioni di sterline in grandi fondi (anche internazionali) di Venture Capital che hanno l obiettivo di fare la maggior parte degli investimenti nel Regno Unito. La gestione privata del fondo garantisce sia all Amministrazione pubblica inglese che agli investitori privati decisioni indipendenti e professionali con lo scopo di massimizzare i rendimenti, a condizioni di rischio non lontane da quelle dei mercati azionari più evoluti. Le condizioni economiche con cui viene gestito il fondo sono assolutamente equivalenti sia per gli investitori privati sia per il soggetto pubblico, che tuttavia, per facilitare la raccolta, ha concesso alcune forme di garanzia. Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up 9

17 Capitolo Yozma Fund (Israele) Nel 1993 l Amministrazione pubblica israeliana ha lanciato il programma Yozma costituendo un fondo di fondi a capitale pubblico con investimenti in nuovi fondi di Venture Capital. I requisiti richiesti ai fondi target per ottenere la partecipazione governativa sono stati: che uno degli investitori fosse un operatore internazionale di rinomata fama; che uno degli investitori fosse un partner locale con rilevanti capacità di investimento; che il fondo si fosse impegnato ad investire solamente in aziende start up hightech. In pochi anni il programma ha generato dieci fondi d investimento, tutti di successo, tanto che la grandissima maggioranza ha voluto esercitare l opzione call prevista nell accordo iniziale per comprare la quota governativa a condizioni privilegiate. L impatto del programma sull economia israeliana è stato importante: nel 1992 esisteva in Israele un solo fondo di Venture Capital, con il programma Yozma si è arrivati a 10 fondi e 220 milioni di dollari, e nel 2000, anno record per il Venture Capital internazionale, le fonti di capitale di rischio per l alta tecnologia sono state stimate tra i 4 e i 5 miliardi di dollari. L importanza di avere attratto fondi esteri non si è limitata alla creazione di fondi privati di capitale di rischio, ma si è rivelata utile sia per creare un ottima reputazione sull high-tech del Paese, sia per l apprendimento da parte dei gestori locali di fondi delle best practice del settore ERP-EIF Dachfonds (Germania) 4 Il Ministero tedesco dell Economia e del Lavoro (BMWA) ha assegnato al Fondo Europeo per gli investimenti (FEI) la gestione del primo fondo d investimento frutto del programma Iniziativa per l Innovazione lanciato dall Amministrazione governativa tedesca. Lo strumento finanziario denominato ERP-EIF Dachfonds, è stato definito a fine dicembre 2003 e varato ufficialmente il 16 dicembre 2004 a Berlino. L ERP-EIF Dachfonds, progettato e strutturato congiuntamente dal FEI e dal BMWA, ha un patrimonio di 500 milioni di euro per investimenti in fondi di capitale di rischio che intervengono prevalentemente a favore di imprese a tecnologia di punta e nelle prime fasi di sviluppo, con sede in Germania. L impegno specifico del BMWA ammonta a 250 milioni di euro, cui si aggiunge un contributo di pari importo del FEI. Scopo essenziale dell ERP-EIF Dachfonds è contribuire alla creazione e al finanziamento di fondi di capitale di rischio specializzati che operino prevalentemente in Germania a favore di imprese tecnologiche in seed ed early stage. La seconda finalità è quella di fornire risorse a quei fondi che assicurano alle imprese ad alta tecnologia i finanziamenti follow on 5 per le successive fasi di sviluppo ed espansione. L ERP-FEI Dachfonds, che affiancherà gli investimenti del FEI attualmente in corso di realizzazione in Germania, risponde perfettamente all impostazione strategica adot- 4 L analisi dell esperienza tedesca, vista la sua recente partenza, è stata parziale e non ha riguardato tutti gli aspetti analizzati per le altre realtà. 5 Investimenti realizzati nel capitale di imprese già in precedenza finanziate, in round d investimento successivi al primo. 10 Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up

18 STRUMENTI D INTERVENTO A SOSTEGNO DELL IMPRENDITORIALITÀ INNOVATIVA tata dal FEI per i suoi interventi nella regione, oltre ad essere conforme allo Statuto del FEI e agli obiettivi politici dell Unione Europea. Questo nuovo strumento finanziario è addirittura diventato un modello di riferimento, tanto che nella sua relazione intermedia al Consiglio Europeo sul tema L azione europea a favore della crescita (COM def.) la Commissione Europea ha esortato il FEI a presentare proposte per una nuova serie di strumenti innovativi a sostegno degli investitori pubblici e privati nel settore del capitale di rischio, sul modello dell ERP-FEI Dachfonds attivato in Germania. Il nuovo strumento è da poco entrato in funzione e il FEI sta esaminando e sostenendo attivamente varie opportunità d investimento, tra cui nuovi fondi di capitale di rischio. Sotto il profilo settoriale, la preferenza cade sulle aree in cui le imprese tedesche sono particolarmente forti, ossia le tecnologie dell informazione e della comunicazione, le scienze della vita, le tecnologie energetiche, comprese le fonti rinnovabili e, in particolare, le tecnologie di supporto che fungono da cinghia di convergenza tra le tecnologie tradizionali. 1.2 Il soggetto gestore La struttura d investimento dei modelli di finanza pubblica che supportano le giovani imprese, attive in particolare nei settori tecnologicamente innovativi, è fondamentale sia in funzione degli obiettivi dell Autorità pubblica che ha proposto e sostenuto tali modelli sia in ragione del ruolo del soggetto gestore delle strutture d intervento, aspetto già evidenziato nel paragrafo precedente. Il soggetto gestore del programma pubblico d intervento a sostegno del Venture Capital ha infatti un ruolo fondamentale per il successo dell iniziativa poiché seleziona i fondi e le imprese in cui investire. Nello schema riportato sotto (Figura 1.2), vengono indicate le principali caratteristiche dei soggetti a cui le Amministrazioni pubbliche hanno affidato la gestione, e in alcuni casi anche la strutturazione (Francia, Regno Unito e Israele), delle misure d intervento. In tutti i Paesi oggetto della ricerca il soggetto gestore è di matrice pubblica, ad esclusione del Regno Unito dove Westport Ltd è una struttura privata che gestisce fondi d investimento per conto di grandi istituzioni pubbliche e private. Questo aspetto non comporta mai, tuttavia, coinvolgimenti o intromissioni dirette dell Amministrazione centrale o locale nell attività e nelle scelte d investimento: l indipendenza e l autonomia nella gestione dei fondi d investimento è garantita da manager professionalmente qualificati e da comitati d investimento formati da professionisti non legati ai finanziatori dei fondi. Il legame di proprietà, e presumibilmente d influenza, dell Amministrazione pubblica rispetto al soggetto gestore è differente nei quattro casi in cui la natura del gestore dei programmi è pubblica: più forte in Israele e Irlanda, leggermente meno marcato in Francia dove tra gli azionisti della Caisse des Dépòts sono presenti anche banche e investitori istituzionali, ancora meno evidente in Germania dove il Fondo Europeo degli Investimenti (FEI) fa riferimento alla Banca Europea degli Investimenti, quindi organismo sovranazionale. La consistenza dimensionale e la complessità della struttura organizzativa del soggetto gestore sono altri due aspetti importanti per comprendere le metodologie e le modalità operative con cui gli strumenti d intervento vengono amministrati. Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up 11

19 Capitolo 1 FIGURA Natura del soggetto gestore FRANCIA IRLANDA INGHILTERRA ISRAELE GERMANIA Soggetto gestore CDC Enterprises Enterprise Ireland Westport Ltd Yozmà Group FEI Natura del soggetto gestore Filiale al 100% di Caisse de dépôts Operatore pubblico del credito Considerato come soggetto pubblico Agenzia governativa per lo sviluppo economico dell Irlanda Considerato come soggetto pubblico Westport Private Equity Ltd Soggetto strumentale Considerato come soggetto pubblico Struttura gestita dal Governo centrale Considerato come soggetto pubblico Fondo Europeo degli Investimenti Operatore internazionale pubblico del credito Considerato come soggetto pubblico Di seguito, vengono descritte le principali caratteristiche dei soggetti gestori dei diversi programmi pubblici d intervento, cercando di mettere in luce le peculiarità distintive di ciascuno di essi. CDC Entreprises CDC Entreprises gestisce 3,8 miliardi di euro di attivi in tutti i settori del mercato del capitale d investimento. Tuttavia, tra le missioni di CDC Entreprises la più importante è l aumento dell offerta di fondi dedicati alle giovani imprese ad alto potenziale di crescita. In particolare, tale obiettivo viene perseguito attraverso diversi strumenti finanziari, in passato amministrati da CDC PME, CDC PME Gestion e FP Gestion (strutture di CDC Entreprises che hanno recentemente cambiato denominazione rispettivamente in CDC Entreprises, CDC Entreprises Valeur Moyennes e CDC Entreprises FP Gestion). Tali strumenti sono così sintetizzati: Programme pour le Capital d Amorcage, Fonds Smallcap, Fonds Public e Fonds BEI, Fonds de Promotion, pour le Capital Risque, Fonds de Coinvestissement pour les Jeunes Entreprises, Fonds de Capital Investissement Regional (denominato FCIR). Tutte le misure vengono progettate e gestite dalla Caisse des Dépots su incarico dell Amministrazione pubblica francese in ragione dell esperienza e delle competenze maturate. Tuttavia, solamente tre di queste sono focalizzate sul Venture Capital e sono oggetto di studio in questo lavoro: Programme pour le Capital Amorcage; Fonds Public e Fonds BEI; Fonds de Promotion pour le Capital Risque. Enterprise Ireland La struttura di Enterprise Ireland, dotata di una forza lavoro di più di 200 professionisti, è differenziata geograficamente con sportelli presenti in tutto il territorio irlandese e in moltissime realtà internazionali. E organizzata nelle seguenti divisioni: settore food; marketing internazionale; Regno Unito; settore software; servizi internazionali; Stati Uniti, Asia e altre parti del mondo; prodotti industriali; Europa; servizi d investimento e aree locali irlandesi. 12 Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up

20 STRUMENTI D INTERVENTO A SOSTEGNO DELL IMPRENDITORIALITÀ INNOVATIVA Al contrario di CDC Entreprises, Enterprise Ireland si occupa sia dell offerta di servizi per l internazionalizzazione e la crescita delle imprese che della gestione dei programmi di sostegno finanziario alle imprese irlandesi. L assegnazione della gestione dei Seed & Venture Capital Programme e Seed & Venture Capital Measure, finanziati con un apposito fondo nazionale, da parte dell Amministrazione governativa irlandese (Department of Enterprise Trade and Employment) ad Enterprise Ireland è giustificata dalla natura delle attività di cui l agenzia di sviluppo si occupa e che permette di sfruttare moltissime sinergie sul piano delle relazioni ed operative. Westport Private Equity Ltd Westport Private Equity Ltd, con una forza lavoro di 80 professionisti concentrata nella sede di Londra, gestisce 18 programmi di fondi di fondi, che operano negli Stati Uniti e in Europa, ed è advisor nella gestione di fondi di grandi clienti (fondi pensione, istituti finanziari, assicurazioni, ) per un ammontare pari a 2,5 miliardi di dollari. La struttura è organizzata sulla base di quattro macroattività: attività di gestione dei conti dei clienti; attività di consulenza nella definizione di strumenti finanziari ad hoc per Amministrazioni governative e grandi istituzioni finanziarie; attività di gestione dei programmi d investimento delegata a piccoli team di lavoro indipendenti; attività di supporto e di reporting. La gestione operativa del fondo di fondi è stata affidata dal Department of Trade and Industry (DTI) a Westport Ltd sulla base di un asta competitiva. Per limitare la subordinazione dei fondi pubblici allocati al programma, in accordo con le maggiori banche commerciali del Regno Unito, nel 1999 l Amministrazione pubblica inglese ha lanciato un asta pubblica per la definizione e la gestione di uno strumento finanziario misto pubblico-privato capace di colmare il finance gap delle imprese start up tecnologiche che ha raccolto solo tre domande da parte dei soggetti interessati. Dopo brevi ma intensi colloqui in cui partecipanti all asta hanno avuto la possibilità di presentare le diverse proposte e passati alcuni mesi dalla data di pubblicazione del bando, Westport Ltd si è aggiudicata la gestione del UK High Technology Fund nella forma di concessione governativa. Oggi, il ruolo dell Amministrazione governativa inglese nei confronti del fondo di fondi è pari a quello degli altri investitori. In particolare: ogni tre mesi il DTI riceve un report sull attività del UK High Technology Fund e ogni sei mesi viene fatta una valorizzazione delle quote del fondo; la remunerazione delle quote del fondo di proprietà del DTI avviene con modalità equivalenti a quelle previste per gli altri investitori, ad eccezione dell applicazione delle clausole di claw back 6 e drop down 7 definite nell atto costitutivo del fondo. 6 Qualora il rendimento annuo calcolato nel momento di liquidazione del fondo fosse inferiore al 10% le risorse finanziarie precedentemente distribuite al DTI sarebbero soggette a richiamo e a nuova distribuzione. 7 I primi richiami di fondi da investire sono di pertinenza esclusiva del DTI. Finanza e Innovazione - Casi di finanza innovativa per la creazione di techno start-up 13

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