MISSIONE, COMPITI E FUNZIONI DEL CONSORZIO FORESTALE
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- Sabrina Poli
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1 MISSIONE, COMPITI E FUNZIONI DEL CONSORZIO FORESTALE 9
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3 ALTRE FUNZIONI SULLA MISSIONE DEL NUOVO CONSORZIO FORESTALE La forma organizzativa e statutaria sino ad ora principalmente usata dalla proprietà fondiaria, pubblica, collettiva e privata, per la gestione associata delle aree agro-silvo-pastorali, è stata quasi sempre quella prevista dal R.D.L. 3267/23, anche se datato nel tempo ed in presenza di una situazione di carattere generale profondamente mutata: sia per la nascita e crescita della Unione Europea, sia con il trasferimento delle competenze, per il settore agricolo e forestale, dallo Stato alle Regioni e da queste agli Enti locali. La mancanza di provvedimenti legislativi innovativi nel settore, unitamente alla bontà della missione prefigurata nel richiamato provvedimento legislativo, hanno contribuito a far sì che tale articolato superasse positivamente anche le norme introdotte dalle leggi sull ordinamento delle Autonomie Locali e venisse operativamente richiamato all art. 9 della Legge 97/94. In occasioni e situazioni diverse il R.D.L. 3267/23 ha anche dimostrato che la forma associata consortile, pur non escludendone altre, è senz altro la più consona al raggiungimento delle finalità relative alla salvaguardia del territorio, alla gestione sostenibile, alla valorizzazione delle risorse naturali e rinnovabili. Il Consorzio Forestale è organizzativamente e organicamente concepito come una organizzazione volontaria e partecipata per la disciplina e lo svolgimento di determinate fasi della gestione delle proprietà associate, delle risorse territoriali e della produzione forestale, può compiere soltanto le operazioni e svolgere le attività previste nello Statuto approvato dai Soci aderenti. Amministra e gestisce pertanto i patrimoni agro-silvopastorali di proprietà pubblica e privata, assumendo le funzioni di direzione tecnica e sorveglianza delle proprietà; redige bilancio unico con contabilità e conti distinti per ciascun socio, subordinando la realizzazione degli investimenti fondiari al preventivo consenso scritto del proprietario degli immobili. Così concepito, ha svolto da sempre anche funzioni pubbliche nell assistenza tecnica ai residenti operatori del settore, nella prevenzione e tutela del patrimonio, nella gestione tecnica e professionale delle risorse, negli interventi di miglioramento fondiario e nel ripristino a seguito di calamità naturali. Funzioni e servizi che hanno giustificato, nell azione quotidiana, il sostegno economico e finanziario dei Consorzi da parte della Pubblica Amministrazione, sulla base della preesistente legislazione. La riflessione sviluppata è propedeutica a riconsiderare la validità, la funzione e l articolazione della struttura Consorzio Forestale, secondo gli obbiettivi prefissati dal Progetto Foresta Appenninica, come Impresa Agro-Ambientale per uno Sviluppo Sostenibile, per rilanciare e sviluppare l Associazionismo Forestale e costituire un presidio di tutela ambientale, che non può che prendere avvio dall origine di tale forma associativa e dalla rivisitazione dei compiti per la stessa prefigurati. L Organizzazione Regolamentaria e Statutaria, così come qualsiasi altra forma associativa, rappresenta, quindi, la base da cui partire per sviluppare, successivamente, modi di attività, regolamenti operativi, Bilanci Finanziari, trasparenza e controllo della gestione, tutela dei diritti dei singoli Soci, economicità della gestione. 11
4 Come già evidenziato precedentemente, terminata e superata la stagione delle leggi dello Stato che, sulla base di parametri predeterminati, sostenevano finanziariamente le attività dei diversi Consorzi Forestali, la mancanza di una organica e settoriale Legislazione Nazionale e Regionale, seppur in presenza di rare e significative eccezioni da parte di qualche meritevole Regione, ha influito fortemente sul calo dell attività dei Consorzi, sino a constatare l avvenuta chiusura di alcune strutture ancorché valide operativamente. Consapevoli e convinti della bontà organizzativa e funzionale, per recuperare validamente l attività delle strutture esistenti, sono stati espletati diversi tentativi, in particolare da Federforeste e dal suo sistema associativo, anche per inquadrare in una rinnovata ottica istituzionale ed organizzativa il Consorzio Forestale, in presenza di un sempre più certo mancato sostegno finanziario ordinario da parte dello Stato e/o delle Regioni per i costi fissi e generali della struttura consortile. In un considerevole periodo ricco di iniziative, confronti e dibattiti, sviluppati principalmente da Federforeste su tutto il territorio del Paese, è emersa con rinnovata forza l esigenza della presenza di una struttura organizzata e legata stabilmente al territorio. Le necessità riscontrate nel Paese, le proposte evidenziate dai vari esperti e collaboratori dei Consorzi in attività, i tentativi espletati per possibili associazioni senza fine di lucro, i Consorzi promossi dal movimento cooperativo, i Consorzi di Servizi tra Enti Locali ed altre forme hanno offerto un vasto panorama di conoscenza e di ipotesi che sono state poi arricchite, integrate ed adeguate da quanto indicato anche dal Regolamento Comunitario 1257/99. Regolamento che, risentendo anche dell azione svolta a livello Europeo attraverso la FECOF e FEDERFORESTE, ha rappresentato una prima autorevole e significativa svolta per l associazionismo forestale, anche se non certamente esaustivo. Dopo le norme definite con la Legge 57/00 per l ammodernamento dell agricoltura, la successiva promulgazione dei Decreti Legislativi 227 e 228 del 18 Maggio 2001 hanno rappresentato un ulteriore propositivo elemento per inquadrare il momento associativo della gestione forestale in un nuovo contesto legislativo, organizzativo, partecipativo e funzionale. Le analisi sopra richiamate, le successive azioni di approfondimento e di verifica hanno portato ad alcune condivisibili conclusioni che hanno dato la possibilità di predisporre una prima Bozza di Statuto Tipo di Consorzio Forestale da divulgare per le nuove proposte associative, finalizzate alla valorizzazione delle aree e delle risorse forestali. Anche le considerazioni raccolte sulla valutazione della bozza di statuto proposto, attraverso analisi congiunte, le osservazioni emerse nel Forum convocato dal Consorzio Nazionale, l esame della ricerca sviluppata per conto del Consorzio dall Istituto di Ricerca e Formazione per la Montagna e la Foresta di Pescara, la necessaria attenzione al nuovo ordinamento del Diritto Societario ed un ulteriore approfondimento delle norme contenute nel Decreto Legislativo 18 Agosto 2000 n. 267 relativo al Testo Unico delle Leggi sull Ordinamento degli Enti Locali hanno fatto emergere la positiva opportunità nel 12
5 ridefinire, con più puntualità, le Nuove Norme Statutarie ed Organizzative da proporre per il momento gestionale associativo del Settore Forestale. Inoltre, considerando anche la maturata e rinnovata convinzione da parte della stragrande maggioranza degli operatori del settore, è opinione diffusa che il Consorzio Forestale rimane in maniera decisa e convincente la struttura operativa localizzata, da collocare al primo posto tra le Imprese Agro-Ambientali Produttrici di Beni e Servizi del Bosco. Dalle considerazioni emerse non poteva che uscirne una logica conclusione per poter porre avvio ad una nuova articolazione del momento associativo della gestione forestale che, sul valido presupposto ordinamentale del R.D.L. 3267/23, si sviluppa e si organizza in chiave moderna sulla base della attuale Legislazione Europea, Nazionale e Regionale, che, per il settore forestale, introduce nuovi e consistenti elementi di integrazione e di accompagnamento, determinando innanzitutto le precisazioni che vengono così rappresentate: - Il Consorzio Forestale ha concluso il suo percorso di organismo, anche obbligatorio, con preminente funzione pubblica, dotata di struttura funzionariale fissa e costante, sostenuta con risorse pubbliche dirette al mantenimento della struttura stessa; - Il Consorzio Forestale riconferma invece tutta la sua validità di modello organizzativo plurifunzionale e più consono al raggiungimento degli obbiettivi propri di una Impresa Agro-Ambientale; - Il Consorzio, quale Impresa Agro-Ambientale di Imprenditori Forestali, non può essere appesantito da strutture sovradimensionate con costi fissi costanti che divengono negativi per la stabilità economica dello stesso; - Le attività del Consorzio, in primo luogo, debbono essere volte alla gestione sostenibile del territorio, alla valorizzazione delle risorse e dei servizi dello stesso, favorendo nuova imprenditorialità, professionalità ed occupazione dei residenti; - Il Consorzio Forestale può e deve svolgere compiti e finalità di interesse pubblico e generale, previo incarico e mandato della Pubblica Amministrazione titolare e programmatrice degli interventi, di cui alle specifiche leggi sia di pubblica utilità che di sviluppo economico e produttivo; - Il Consorzio Forestale non può che essere di Natura Volontaria e di Diritto Privato, con l indispensabile partecipazione ed adesione della Proprietà Fondiaria, Pubblica, Collettiva e Privata; - Al Consorzio possono partecipare altri soggetti che, per le specificità rappresentate, contribuiscono al raggiungimento degli obbiettivi predeterminati nello Statuto e nei Regolamenti Consortili; - Il Consorzio Forestale non può prescindere dal Fare Sistema con altri Consorzi o soggetti diversi preposti alla gestione di altre Aree Agro-Silvo-Pastorali; - Il Consorzio Forestale, momento organizzativo territoriale, promosso e sostenuto dai residenti, è anche momento di aggregazione sociale, culturale e formativa, oltre che fonte occupazionale di nuove professionalità. Ed infine, lo stesso sarà sicuramente più forte e più credibile se direttamente partecipato dal Comune e dalla Comunità Montana di riferimento. 13
6 Dopo aver predisposto e divulgato la prima Bozza di Statuto di un nuovo ed aggiornato modello di Consorzio Forestale come sopra delineato, la ricerca e la valutazione delle imprescindibili esigenze delle aree forestali e marginali del Paese sono comunque proseguite e sono state anche approfondite al fine di poter proporre e divulgare una possibile, più moderna ed attuale risposta condivisa e sostenibile da parte degli interessati al settore, ma anche da una considerevole componente della Società. Interesse che gradualmente in questi ultimi periodi è cresciuto d intensità, di dimensioni e di attenzione per l ambiente naturale, per il suo corretto utilizzo, la migliore vivibilità, ma anche verso l indispensabile esigenza di salvaguardia del territorio al fine di prevenire ed evitare calamità naturali, nonché disattenzione nello svolgimento delle umane attività. Unitamente alla prevenzione delle calamità che incidono negativamente, non solo nelle aree forestali, ma soprattutto e con più drammaticità nelle zone di fondovalle e nelle aree di montagna in genere, è sempre più pregnante ed urgente una decisa azione, razionalmente estesa, di rinnovata cultura ambientale e formativa delle nuove generazioni. Infatti, il sempre più diffuso abbandono di certe aree dalle attività multifunzionali, il diminuito interesse per le attività di legnatico, unitamente alla massificazione della formazione scolastica su modelli urbani e cittadini, hanno evidenziato in maniera inconfutabile la diminuita conoscenza ambientale, anche da parte dei giovani che, in tali aree, vivono. Esigenze nuove di particolare e sicuro interesse, che divengono imprescindibili per consentire la permanenza e la vivibilità, in queste aree, di persone legate affettivamente e familiarmente al territorio, ma anche preparate culturalmente alla conoscenza dello stesso, alla sua rinnovata e più moderna multifunzionalità ed al corretto ed ordinato uso delle potenziali risorse naturali e rinnovabili, quali elementi certi per uno sviluppo sostenibile di attività localizzate e di una crescita economica e sociale. In un tale contesto di ampi spazi culturali ed operativi, la presenza di un organica struttura operativa, che affonda la sua radice giuridica, amministrativa ed operativa, in una storica esperienza di oltre settanta anni, non può che essere la struttura ideale per svolgere compiti e funzioni, oggi più attuali, ma sempre legati al messaggio originario. Un nuovo e rivisitato Consorzio Forestale che, flessibile nella sua struttura organizzativa, oltre a svolgere compiti e funzioni proprie, secondo la consolidata esperienza di Gestione Associata della Proprietà degli aderenti, svolge Servizi di Impresa Agro-Ambientale e di servizio alla Pubblica Amministrazione per Compiti e funzioni di Interesse Pubblico e Generale e, nello stesso tempo, per esercitare attività di promozione ed educazione ambientale, si candida e si accredita presso gli Organismi Pubblici di Competenza come: - Struttura Operativa a livello Locale o Zonale, a seconda della dimensione consortile, al Servizio della Protezione Civile ; 14
7 - Centro di Educazione Ambientale (CEA), collegato al Sistema Regionale e Nazionale dell Educazione Ambientale dei relativi Assessorati Regionali e del Ministero dell Ambiente. Nuovi compiti e funzioni che certamente rafforzano l Organizzazione Consorziale, ampliano la partecipazione locale, si aprono a nuovi interessi dalla Società Civile e avviano il Consorzio nel Sistema Scolastico per promuovere e sostenere una vera crescita ed un attivo sviluppo sostenibile. Nello stesso tempo, considerata la non sempre certa organizzazione del volontariato sociale, fornisce stabilità e certezza operativa in settori più deboli ma più urgenti e necessari nelle aree forestali e montane del Paese. Un ulteriore approfondimento conoscitivo, unito ad una più accurata valutazione della legislazione presente ed operante, sia a livello Nazionale che Regionale, nel vasto quadro di riferimento rappresentato dalle aree forestali, ambientali e montane, hanno consentito la positiva verifica per lo svolgimento di ulteriori funzioni e nuove missioni per il Consorzio Forestale. Infatti, la presente legislazione, senza necessità di modifiche o integrazioni, consente alla struttura Consorzio Forestale di svolgere e prestare interessanti servizi ausiliari nel campo della Protezione Civile, così come nel settore della Educazione Ambientale. Contestualmente, lo svolgimento di tali attività da parte del Consorzio Forestale, per le Autorità Pubbliche preposte alla Protezione Civile ed alla Promozione ed Educazione Ambientale, diviene quanto mai utile ed opportuno per la presenza, in particolari aree del territorio nazionale, di una snella ed agile Struttura Organizzata, che opera stabilmente sul territorio stesso, che del territorio conosce ogni aspetto, che del territorio è parte integrante e sostanziale, che per il territorio vive e lavora. Da ulteriori considerazioni, sviluppate a tal proposito, emerge allora anche l opportunità, sopra evidenziata, che la struttura Consorzio Forestale, attraverso la propria Autonomia Regolamentare consentita dall ordinamento statutario dello stesso, si ponga in maniera organica, nelle condizioni di assumere anche funzioni di Centro di Educazione Ambientale e svolgere le attività ad esso correlate unitamente a quelle di Agenzia Locale Culturale divulgativa e formativa per lo sviluppo sostenibile. Alla stessa maniera, il Consorzio, forte dell adesione volontaria dei propri Soci e dei propri collaboratori, dispone certamente di validi elementi per assumere e svolgere anche le prerogative e le funzioni di Struttura Operativa di Protezione Civile da porsi, da subito, a disposizione della Autorità Pubblica di riferimento, in caso di necessità calamitose, secondo le norme previste dalla Legge del 24 febbraio 1992, n Le nuove missioni e funzioni, pensate e proponibili per rafforzare la già positiva funzione dei Consorzi Forestali, senza ulteriori costi aggiuntivi all ordinarietà del Consorzio stesso e senza costi fissi predeterminati per lo svolgimento dei nuovi compiti prefigurati, rappresentano anche e soprattutto, un arricchimento delle esigenze proprie della Protezione Civile e della Tutela Ambientale che, vale riaffermarlo, potranno 15
8 usufruire di tali strutture poste in particolari ambiti del Paese e collegate attraverso l esistente Rete dei Consorzi Forestali. Senza approfondire poi i particolari operativi, è però necessario evidenziare anche, almeno per quello che è dato conoscere, che le nuove linee operative previste dalla Unione Europea per lo Sviluppo Rurale indicano un percorso di tutela e di attenzione per la ruralità ambientale nel cui contesto il Consorzio Forestale, modernamente rivisitato ed integrato per lo svolgimento delle attività relative alle esigenze di Protezione Civile e di Educazione Ambientale, può certamente essere considerato, avendone tutti i titoli, la struttura di riferimento e da privilegiare. Consorzio Forestale che, unitamente alla storica e consolidata positiva esperienza di gestione associata di aree forestali di proprietà pubblica, collettiva e privata, ha anche delineato in maniera puntuale e precisa la sua funzione di Impresa Agro-Ambientale oltre che svolgere Compiti e Funzioni di Interesse Pubblico e Generale. Nello stesso tempo si candida a sviluppare ed interpretare, nella sua missione storica e consolidata, le nuove funzioni di prevenzione e protezione del territorio e di promozione ed educazione ambientale rappresentata dalla regolamentata e stabile organizzazione di: - Struttura Operativa di Protezione Civile ; - Centro di Educazione Ambientale (CEA). L ulteriore ed innovativo arricchimento dei compiti e della missione del Nuovo Consorzio Forestale, oltre consolidare la valida esistenza di strutture che nel corso degli anni, hanno già dato dimostrazione di concretezza operativa, è certamente anche importante elemento da considerare in maniera positiva per una reale e concreta modernizzazione del settore. L opportunità del Progetto Foresta Appenninica di verificare, ricercare, riconsiderare, promuovere e proporre forme accettabili e condivisibili d interventi positivi sui territori forestali ed ambientali, ha consentito anche una profonda riflessione interna, sia dei diversi Consorzi, ma anche da parte di tanti amministratori ed operatori di prima linea che si riconoscono in Federforeste. Senza la pretesa che le considerazioni e le proposte esposte vengano da tutti condivise ed accettate, riteniamo che possano in ogni modo rappresentare un tangibile contributo a costituire la base da cui far partire un azione congiunta e condivisa da tutte le componenti interessate alla modernizzazione del settore forestale ed ambientale. Comm. Vincenzo Fatica Presidente del Consorzio Nazionale per la Valorizzazione delle Risorse e dei Prodotti Forestali 16
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