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1 Comune Capofila Veruno Comuni aderenti: Agrate Conturbia, Bogogno, Borgo Ticino, Comignago, Divignano, Gattico PROGETTO DI LOTTA BIOLOGICA INTEGRATA ALLE ZANZARE AI SENSI LR 75/95 E SMI Relazione Finale campagna 2013 Referente Tecnico Scientifico: Verbania, 31 dicembre 2013

2 Referente Amministrativo Ente Capofila: Sindaco del Comune di Veruno Geom. Gualtiero Pastore In prima pagina, trattamento larvicida con lancia a mano di ristagno idrico. Gruppo di lavoro: Referente Tecnico Scientifico Tecnico di campagna Forestale Carmine Galizia

3 INDICE Ente capofila: Comune Veruno... 2 Introduzione... 3 Storia del progetto... 4 Aspetti climatici... 5 Monitoraggio dei focolai di sviluppo larvale... 8 Attività di lotta larvicida Monitoraggio degli adulti Infestazione di O. caspius alle feste di Revislate e Conturbia Monitoraggio di zanzara tigre (Aedes albopictus) con ovitrappole Attività divulgativa - Educazione ambientale Relazione finale campagna 2013 Pagina 1

4 ENTE CAPOFILA: COMUNE VERUNO (7 anno, progetto iniziato con la campagna 2007) Comuni associati: COMUNE AGRATE CONTURBIA COMUNE BOGOGNO COMUNE BORGO TICINO COMUNE COMIGNAGO COMUNE DIVIGNANO COMUNE GATTICO Relazione finale campagna 2013 Pagina 2

5 INTRODUZIONE Con il 1 di aprile del 2013 è iniziata una nuova campagna di Lotta Integrata alle Zanzare. Il progetto, finanziato dalla Regione Piemonte al 50% e in pari quota dai Comuni aderenti, è coordinato da IPLA SpA e prevede interventi su ambiti territoriali prevalentemente urbani e rurali per contenere le diverse specie di zanzare. Impostazione del lavoro che non si discosta da quella adottata negli anni passati. Vale qui la pena di ricordare che, per contenere le spese, dal 2010, il personale del progetto è in comune con il progetto di Verbania. Questo potrebbe però portare qualche difficoltà nella stagione 2014 nell affidamento degli incarichi in assenza di un soggetto coordinatore tra i due progetti, quale è stata fino ad oggi IPLA SpA; eventualità che potrebbe succedere nel caso IPLA Spa, di proprietà della Regione Piemonte, venisse liquidata. Permangono separati tutti gli altri aspetti, tra cui quello economico. La spiegazione dettagliata della metodologia di lavoro oltre che una descrizione delle diverse specie di zanzara riscontrate sono presenti nelle precedenti relazioni e pertanto non vengono ripetute essendo tali relazioni a disposizione degli utenti sul sito del Comune di Veruno. Una delle caratteristiche di questo anno di progetto è stata il completamento della diffusione della zanzara tigre (Aedes albopictus) in tutti i comuni aderenti al progetto. La caratteristica principale di questa zanzara è la fastidiosità, in quanto punge non solo alla sera ma durante tutto il giorno, producendo irritazioni che si prolungano per più giorni. L irritazione che provoca nella cittadinanza è pertanto comprensibile. IPLA ha attivato un nuovo sito per rendere disponibile al pubblico alcuni dati relativi al progetto ed alle zanzare oltre che i dati di monitoraggio della zanzara tigre effettuati tramite ovitrappole in ogni comune aderente. I dati sono visibili accedendo dal sito internet ad una apposita visualizzazione con google map. Relazione finale campagna 2013 Pagina 3

6 STORIA DEL PROGETTO Nel primo anno di attività (2007) sono state effettuate le attività di: monitoraggio dei focolai di sviluppo larvale, censimento della popolazione culicidica adulta con trappole alla CO 2, campagna informativa. Dal secondo anno sono state avviate le attività di: trattamento dei focolai larvali di zanzare con Bacillus thuringiensis, monitoraggio della presenza della zanzara tigre (Aedes albopictus), trattamenti adulticidi presso alcune feste campestri, educazione ambientale nelle scuole. Dal 2011, nelle aree risultate infestate dalla zanzara tigre è stata avviata l attività di trattamento dei tombini stradali pubblici. Nel 2013 sono state avviate le attività di: posizionamento trappole Mosquito Magnet alle feste campestri di Revislate e Conturbia. Nel 2013 sono continuate le attività avviate nei precedenti anni, riassunte nella tabella 1 sottostante: ATTIVITA QUANTITA PERIODO Firma degli incarichi professionali 2 persone (a tempo parziale) marzo Monitoraggio dei focolai di sviluppo larvale Numerosi aprile - settembre Censimento della popolazione culicidica adulta 7 trappole per 18 settimane 2 maggio - 29 agosto Monitoraggio di Aedes albopictus 9 ovitrappole per 22 metà maggio a fine settimane settembre Trattamenti adulticidi con Permex 22E luglio ed agosto 5,5 ore (ditta) Trattamenti antilarvali con BTI liquido da maggio ad agosto 26,75 ore (ditta) Trattamenti antilarvali con BTI granulare da maggio a settembre Numerosi (personale del progetto) Trattamento tombini con diflubenzuron da 5 maggio a 14 8,5 ore ditta + TC e RTS (ditta) settembre Educazione ambientale nelle scuole 2 classi medie Borgo Ticino ottobre - novembre Tabella 1 Calendario delle attività del progetto Relazione finale campagna 2013 Pagina 4

7 ASPETTI CLIMATICI Gli aspetti climatici influenzano molto la diffusione delle zanzare, in quanto inverni rigidi ne riducono la diffusione nella primavera successiva, così come le basse temperature primaverili ne rallentano la diffusione e ne contengono la fastidiosità mentre l alta piovosità crea nuovi focolai larvali. Una estate calda e/o con brezza proveniente da sud facilita la migrazione delle zanzare nate nelle risaie verso le nostre zone. I frequenti temporali estivi facilitano la diffusione della zanzara tigre. Questi elementi differiscono però nei diversi anni e da specie a specie: nel corso del 2013 l alta piovosità dei mesi di aprile - maggio ha permesso la creazione di focolai lungo le sponde del lago, meno nei territori del progetto. I mesi di luglio ed agosto relativamente caldi hanno permesso il diffondersi della zanzara delle risaie O. caspius. Le prime infestazioni larvali su ampie superfici allagate, sono state rilevate già a inizio maggio, prima che l appalto per i trattamenti larvali venisse affidato, e pertanto è stato possibile trattarle solo in modo parziale manualmente con BTI granulare. Di seguito alcuni grafici con i dati forniti dalla Sezione di Agrometeorologia del Settore Fitosanitario della Regione Piemonte (nodo 15 di Suno (NO)) e qui rappresentati in forma sintetica. Per facilitarne la lettura, i dati dell anno vengono posti a confronto con la media degli anni ante progetto (dall avvio della stazione meteo) e con la media dei precedenti anni di progetto. Questo modo di rappresentare i dati non permette di vedere i minimi ed i massimi relativi dei singoli anni, ma evidenzia la variabilità dell ultimo anno. Il mese più caldo registrato nel corso del 2013 è stato luglio con una temperatura media di 23,3 C, inferiore ai 23,9 C dell agosto dello scorso anno. Il mese più piovoso nella stazione di Suno è stato maggio con 177,2 mm (inferiore ai 235,8 mm dell aprile dello scorso anno); il mese più secco della stagione attiva per le zanzare è stato giugno con 22,2 mm, (inferiore all agosto dello scorso anno, 32,6 mm). Da aprile a settembre inclusi a Suno sono stati registrati 548,6 mm di pioggia, inferiore ai 704,2 mm del 2012 ma superiori ai 485,2 mm del Relazione finale campagna 2013 Pagina 5

8 Grafico 1 temperature medie mensili, stazione della Regione Piemonte, Suno (NO) Grafico 2 pioggia cumulata mensile, stazione della Regione Piemonte, Suno (NO) Uno studio approfondito dell influenza dei fattori climatici sulla diffusione delle zanzare nel territorio di progetto richiede di valutare anche altri elementi, quali ad esempio la direzione e la velocità del vento (che per esempio facilita lo spostamento della zanzara delle risaie Ochlerotatus Relazione finale campagna 2013 Pagina 6

9 caspius). Studio complesso anche avendo a disposizione tutti i dati, che difficilmente riuscirebbe a spiegare e a prevedere il comportamento delle diverse specie di zanzare. Relazione finale campagna 2013 Pagina 7

10 MONITORAGGIO DEI FOCOLAI DI SVILUPPO LARVALE I Comuni aderenti alle attività di contenimento dei culicidi sono 7, tutti si trovano in provincia di Novara. I dati relativi ad estensione, numero di abitanti e numero di anni di adesione al progetto sono riportati in tabella 2. La tipologia progettuale principale viene individuata da IPLA spa nella categoria interventi in ambito rurale, sebbene sono stati attuati anche interventi in ambito urbano per il controllo della zanzara tigre. Comune Anni di progetto abitanti superficie (ha) Veruno abitanti ha Agrate Conturbia abitanti ha Borgo Ticino abitanti ha Bogogno abitanti 843 ha Comignago abitanti 438 ha Divignano abitanti 524 ha Gattico abitanti ha totale abitanti ha Tabella 2 - Elenco dei Comuni aderenti al progetto di lotta L attività di mappatura del territorio è stata svolta durante il primo anno di progetto (per maggiori informazioni relativamente a questa fase ed alle diverse tipologie di focolai individuate si consiglia di prendere visione delle relazioni degli scorsi anni). Negli anni successivi, raramente nuovi focolai vengono individuati; l attività principale diviene pertanto il monitoraggio costante dei focolai precedentemente individuati ed eventualmente il loro trattamento. Il monitoraggio avviene recandosi presso i focolai larvali con regolarità (ogni 7 / 15 gg), effettuando alcuni prelievi di un campione di circa un litro di acqua con un apposito campionatore ( mestolo ), acquisizione (con una pipetta) delle larve di zanzara eventualmente presenti e contestuale conta. Le larve prelevate vengono poi classificate con l uso di un microscopio binoculare in dotazione al progetto. In seguito al rinvenimento di larve si procede al trattamento del focolaio. Relazione finale campagna 2013 Pagina 8

11 Nel progetto di Veruno i focolai larvali esistenti hanno una superficie stimata di circa 8 ha e caratteristiche diverse: 1) vasche di fitodepurazione 2) scolo depuratori e fitodepurazione 3) laghetti, canali e paludi 4) aree allagabili (prati, campi e boschi) 5) micro focolai (bidoni degli orti, tombini stradali, ecc.) Tutti i focolai restano attivi solo per una parte della stagione. Quest anno per la prima volta, anche il focolaio rappresentato dalle vasche di fitodepurazione di Veruno e dal laghetto presente a valle dello stesso, che normalmente risultava attivo da inizio a fine stagione, probabilmente anche a causa dei lavori di riqualificazione in corso, è stato attivo solo per breve tempo. Da segnalare la manutenzione alla Roggia Molinara presente a nord dell abitato di Comignago, che lo scorso anno presentava un argine rotto ed allagava un area boscata sottostante con ampia produzione di zanzare. Relazione finale campagna 2013 Pagina 9

12 ATTIVITÀ DI LOTTA LARVICIDA Questo capitolo contiene il riepilogo degli interventi larvicidi condotti nel 2013, ripartiti in base al formulato e all attrezzatura utilizzata. Tutti i trattamenti effettuati hanno utilizzato come principio attivo il Bacillus thuringiensis var. israeliensis, acronimo BTI. E un batterio aerobio gram-positivo sporigeno che si rinviene naturalmente nel terreno e negli ambienti acquatici in generale. A causa del suo profilo di innocuità relativa, è particolarmente indicato per la lotta programmata, sistematica e a lungo termine contro le zanzare e i simulidi, oltre che l impiego su focolai larvali la cui collocazione richiede la protezione della fauna acquatica presente, compresi gli insetti utili e predatori. Diverse sono le concentrazioni e le formulazioni disponibili sul mercato, liquido, granulare, in polvere ed in compresse. La prima formulazione necessita di diluizione in acqua e di pompe irroratrici, la distribuzione richiede l intervento di una ditta specializzata. Gli altri formulati possono essere utilizzati direttamente dal RTS e dai TC senza o con l ausilio di attrezzature apposite. La D.G.R. autorizza ad effettuare trattamenti larvicidi nei focolai ove vengono rilevate almeno 10 larve/litro di qualsiasi specie o 1 larva/litro appartenente al genere Aedes. Il metodo adottato dal progetto per il controllo della popolazione culicidica è il trattamento dei focolai larvali secondo le due modalità sottoesposte: in alcuni focolai di dimensioni maggiori e con buona accessibilità, il trattamento è stato effettuato dal personale della Ditta Ecosan srl. I trattamenti sono stati effettuati mediante l utilizzo di una pompa montata su automezzo collegata ad una lancia a mano. Questi trattamenti sono sempre stati coordinati sul campo dal RTS (Responsabile Tecnico Scientifico) e/o da un TC (Tecnico di Campo); altri focolai dove l accessibilità era minima (solo a piedi) e per i focolai più piccoli (fontane, vasche ed altre raccolte di acqua stagnante) il trattamento è stato fatto direttamente dal RTS e dal TC utilizzando Bti in formulato granulare. Nel primo caso, i trattamenti antilarvali sono stati effettuati utilizzando come prodotto larvicida circa 100 litri di Skeetal 600, un prodotto in formulato liquido che viene diluito al 4% circa con acqua. La ditta Ecosan srl di Lamezia Terme (CT) (in ATI con SOGEA con sede operativa in Varallo Pombia (NO)), vincitrice dalla gara d appalto tenuta da IPLA spa, ha effettuato i trattamenti in 7 giornate diverse, impiegando complessivamente 25 ore. Relazione finale campagna 2013 Pagina 10

13 Nel secondo caso sono stati utilizzati circa 18 kg di VectoBac G. In genere questo prodotto è utilizzato per il trattamento di focolai di piccole dimensioni, visto la facilità d uso (non occorrono macchine per la sua distribuzione) direttamente ad opera del TC o del RTS. La necessità di ridurre i tempi tra rilievo di un focolaio attivo e conseguente trattamento, ha portato ad effettuare trattamenti senza chiamare la ditta esterna utilizzando il prodotto granulare nelle vasche di fitodepurazione di Veruno ed altri focolai attivi. Il primo trattamento larvicida con BTI granulare effettuato dal TC è avvenuto a inizio maggio alle vasche di fitodepurazione di Veruno. L affidamento dell appalto per il trattamento dei focolai larvali alla ditta incaricata ha richiesto più tempo degli scorsi anni. Il primo trattamento con BTI liquido è avvenuto il 3 luglio sempre presso le vasche di fitodepurazione di Veruno oltre a quelle di Agrate Conturbia. Dopo un trattamento larvale è previsto un nuovo campionamento per verificare la presenza di larve. Tale parametro espresso in percentuale sul numero di larve presenti prima del trattamento, viene definito mortalità larvale ed è uno dei parametri richiesti dalla normativa regionale con due scopi principali: 1) verificare che il trattamento sia eseguito. 2) verificare l efficacia del prodotto. La DGR prevede la possibilità che il RTS fornisca, alla ditta incaricata di fare i trattamenti, l elenco dei luoghi da trattare ed i prodotti da utilizzare, senza poi essere presente al momento del trattamento. La verifica della mortalità risulta in questo caso di fondamentale importanza, in quanto la ditta potrebbe tenere per sé il prodotto e fare i trattamenti solo con acqua ovvero non fare nemmeno il trattamento. Nel caso del presente progetto ai trattamenti è sempre stato presente il RTS o un TC, che vi ha contribuito in prima persona, accompagnando gli incaricati della ditta, utilizzando la lancia o spargendo il prodotto granulare. Vi è quindi la certezza che i trattamenti sono stati effettuati. La verifica della mortalità è utile in quanto il BTI in formulato liquido presenta un prolungato periodo di conservazione che potrebbe averne diminuito l efficacia. Il controllo sulla mortalità larvale viene effettuato dopo 24/48 ore dall effettuazione del trattamento, con un nuovo campionamento ricercando la presenza di larve ancora vive. Dai controlli effettuati, il numero di larve vive riscontrate è stato nullo mentre erano presenti larve morte; il prodotto è pertanto ancora Relazione finale campagna 2013 Pagina 11

14 efficace. A volte sono state ritrovate pupe, le quali non alimentandosi non vengono uccise dal BTI che agisce solo per ingestione. Trattamenti di contrasto alla Aedes albopictus Altra tipologia di trattamento larvale è quella adottata per il trattamento dei focolai larvali urbani, tombini stradali con acqua presenti lungo le strade cittadine. Il prodotto utilizzato, Diflubenzuron in compresse da 2 grammi (concentrazione del principio attivo 2%), è un inibitore di crescita attivo solo sugli insetti presenti nell acqua trattata e con una persistenza di circa 3 settimane. A causa della carenza di personale della ditta incaricata, il primo trattamento dei tombini a metà giugno e quello successivo di luglio sono stati effettuati interamente dal personale del progetto (TC) che anche in seguito ha comunque coperto parte del territorio, integrando così il lavoro dei tecnici della ditta che è stata impiegata nel proseguo della stagione per un totale di 15 ore, effettuando 2 passaggi ad inizio e fine mese di agosto, presso parte dei centri cittadini di tutti i Comuni del progetto. I focolai urbani sono però presenti anche nelle aree private, rappresentati da bidoni negli orti, vasi abbandonati, sottovasi, tombini e ogni altro accumulo temporaneo di acqua. Il trattamento dei soli tombini presenti nelle aree pubbliche ha efficacia limitata se non si provvede a limitare anche i focolai presenti nelle aree private. Sono stati portati a termine alcuni sopralluoghi in aree private chiedendo la rimozione dei focolai presenti. Si ritiene che l alta piovosità del periodo estivo abbia in parte vanificato i trattamenti effettuati a causa del dilavamento del principio attivo e per la continua rigenerazione di nuovi focolai larvali. Prodotto utilizzato Mezzo utilizzato n. trattamenti Consumo complessivo (L-kg) Impiego ditta ore Mortalità Skeetal 600 uti Lancia 4 x 4 (ditta est.) 7 passaggi 90, % Vectobac G A mano Molti 18 RTS / TC 100% Flubex compresse A mano Alcuni TC/RTS N.D. Tabella 3 - riepilogo degli interventi larvicidi ripartiti in base al formulato Relazione finale campagna 2013 Pagina 12

15 MONITORAGGIO DEGLI ADULTI Nel corso del 2013, sono state portate a termine 18 settimane di monitoraggio della popolazione culicidica adulta (dal 7 maggio al 3 di settembre) nei 7 Comuni aderenti al progetto grazie all uso di 7 trappole attrattive all anidride carbonica. Nel totale di 126 monitoraggi sono state catturate circa zanzare adulte, minimo di catture dall inizio del progetto; da confrontare con le del 2012, o alle catturate nel 2007, anno in cui si è verificato il massimo delle catture. Anche nel progetto di Verbania il numero di catture effettuate dalle trappole alla CO 2 risulta costantemente in calo. Vi è pero da segnalare che la zanzara tigre, non è particolarmente attirata da questo tipo di trappola e risulta pertanto sottostimata. I luoghi di posizionamento delle trappole sono stati mantenuti quelli utilizzati negli anni scorsi, con una distribuzione di una trappola per Comune aderente al progetto. NUMERO COMUNE DENOMINAZIONE STAZIONE COORDINATE 1 GATTICO Palude fuori paese N E 2 VERUNO Vasche di fitodepurazione N E 3 BOGOGNO Depuratore N E 4 AGRATE CONTURBIA Fuori abitato Conturbia N E 5 DIVIGNANO Torrente Agamo N E 6 BORGO TICINO Golf Arona N E 7 COMIGNAGO Fuori abitato N E Tabella 4 - localizzazione delle stazioni di censimento I dati forniti ad ogni trappola non sono influenzati da fattori quali l estensione territoriale del Comune o la popolazione civile residente, inoltre le trappole sono state utilizzate in modo casuale e pertanto se dovessero esservi differenze tra una e l altra (costruttivamente sono identiche) queste differenze non possono aver determinato differenze di catture tra le diverse stazioni. Le differenze di catture sono pertanto da imputare esclusivamente alla localizzazione della trappola stessa e, come si vedrà nel proseguo della relazione, alla natura del territorio limitrofo. I siti scelti sono aree verdi, in genere non distanti dai focolai di sviluppo larvale. Nella figura successiva è evidenziata la distribuzione dei punti di monitoraggio. Relazione finale campagna 2013 Pagina 13

16 Figura 1, distribuzione delle stazioni di monitoraggio per zanzare adulte. Nel grafico che segue la ripartizione degli allati catturati nel monitoraggio anno 2013, ripartiti per stazione (tutti i riconoscimenti sono avvenuti ad opera del RTS.). Relazione finale campagna 2013 Pagina 14

17 Grafico 3, ripartizione per stazione di monitoraggio delle zanzare adulte catturate anno Grafico 4, anno 2013, zanzare adulte catturate suddivise per specie. Nei grafici che seguono il totale delle catture nei diversi Comuni, nei diversi anni e nelle diverse settimane. Relazione finale campagna 2013 Pagina 15

18 Grafico 5, totale catture annuali nelle diverse stazioni, per anno. Grafico 6, andamento stagionale delle catture anni Relazione finale campagna 2013 Pagina 16

19 In tabella 5 vengono riportati i risultati di tutti gli anni di progetto per una comparazione diretta dalla quale è facile verificare che il Comune con più catture è stato Veruno nel 2007 mentre questo anno è stato quello con meno catture. Stazione / catture Veruno Gattico Divignano Comignago Bogogno Agrate Conturbia Borgo Ticino totale Tabella 5, catture totali di zanzare adulte per stazione e per anno di progetto. Il valore massimo di catture in una stazione in una notte è stato di 123 zanzare, valore molto lontano dalle dell anno I dati sono stati elaborati con l ausilio dell algoritmo individuato dalla legge regionale 75/95. Questa legge prevede tre livelli di presenza di zanzare: bassa, media e alta. Il valore di confine tra la soglia bassa e media è detto smi (soglia minima di ingresso), mentre la soglia tra livello medio ed alto è detto st (soglia di tolleranza). I risultati dell elaborazione dei dati raccolti sono esposti in tabella 6, con evidenziate in bianco le settimane ove la presenza di zanzare viene considerata bassa, in giallo le settimane in cui la presenza è stata considerata media ovvero è stata superata la sola smi ed in rosso le settimane in cui si è superata la soglia di tolleranza, soglia che indica quando il fastidio provocato viene considerato eccessivo. La prima soglia è importante nel primo anno di progetto perché, se superata per 4 volte, permette di accedere ai finanziamenti per gli anni successivi. La seconda soglia, quando superata per due volte, permetterebbe di effettuare trattamenti sul verde pubblico contro le zanzare adulte. La prima soglia (smi) è stata superata complessivamente 26 volte (nel 2012 la soglia era stata superata 46 volte). Nella stazione di Bogogno la smi non è mai stata superata nel corso della stagione, diversamente dagli anni scorsi dove almeno una volta tale soglia è sempre stata superata. La soglia di tolleranza (st) è stata superata complessivamente 5 volte (nel 2012 la soglia era stata superata 20 volte). A Veruno, Comignago ed Agrate Conturbia, la soglia non è stata raggiunta, per il secondo anno dall inizio del progetto (nel 2007 era stata superata 14 volte). Relazione finale campagna 2013 Pagina 17

20 catture totali /5 14/5 21/5 28/5 4/6 11/6 18/6 25/6 2/7 09/7 16/7 23/7 30/7 06/8 13/8 20/8 27/8 03/9 Veruno Gattico Divignano Comignago Bogogno Agrate Conturbia Borgo Ticino totale catture Tabella 6, riassuntiva delle catture di adulti effettuate, suddivisa per Comune e data. calcolo smi/st 7/5 14/5 21/5 28/5 4/6 11/6 18/6 25/6 2/7 09/7 16/7 23/7 30/7 06/8 13/8 20/8 27/8 3/9 Veruno 0,30 1,28 1,17 1,30 0,63 0,89 1,00 1,08 1,00 0,74 0,64 1,06 1,06 1,07 0,52 0,67 0,47 0,71 Gattico 0,00 0,55 0,30 0,75 0,40 0,72 0,47 0,30 0,93 0,80 0,85 1,64 1,43 0,98 0,00 0,90 0,00 0,40 Divignano 0,64 0,64 0,47 0,75 0,85 0,83 0,67 0,60 1,76 1,03 1,69 1,52 1,47 1,42 0,48 0,85 0,73 0,48 Comignago 0,00 0,70 1,00 0,98 0,88 1,17 0,78 0,77 1,06 0,88 1,06 1,34 1,21 1,01 0,64 0,70 0,30 0,30 Bogogno 0,78 0,00 0,00 0,48 0,48 1,10 0,60 0,80 0,60 0,00 1,00 0,72 0,67 0,60 0,00 0,00 0,00 0,00 Agrate Conturbia 0,79 1,05 0,82 1,00 1,25 0,56 1,03 0,95 1,16 0,85 1,40 1,49 1,34 1,00 1,25 1,00 0,74 0,66 Borgo Ticino 0,84 1,19 0,84 0,95 1,88 1,44 1,06 1,69 1,57 1,45 1,56 1,41 1,42 1,37 1,03 1,36 0,91 0,86 Tabella 7, con i risultati del calcolo della soglia minima di ingresso (smi) e della soglia di tolleranza (st) suddivisa per Comune e data. Relazione finale campagna 2013 Pagina 18

21 IPLA richiede di rappresentare gli stessi dati anche come media settimanale fra tutte le trappole posizionate per ognuno dei tre gruppi di nocività definito dal regolamento regionale (Gruppo A nocività elevata: Genere Aedes ed Ochlerotatus; Gruppo B nocività media: Culex modestus, Anopheles; Gruppo C nocività scarsa: altre Culex, altri generi). Di seguito la tabella nella quale sono riassunte le catture per ogni settimana e gruppo di nocività di appartenenza, il numero medio di zanzare catturate e il valore di nocività. Questa rappresentazione permette di capire a quali gruppi di nocività le zanzare catturate appartengono ed il confronto con gli anni precedenti. Settimana N trappole Gruppo A Gruppo B Gruppo C media/ trappola soglia parziale media/ trappola soglia parziale media/ trappola soglia parziale 1 7 1,71 0,43 0,29 0,15 1,29 0,34 0,63 0,85 0,91 0,49 0,46 0,61 1, ,14 0,33 0,00 0,00 28,29 0,94 0,99 1,01 1,03 0,27 0,99 0,95 1,13 Maggio 3 7 0,57 0,20 0,00 0,00 14,29 0,78 0,82 1,02 0,93 1,09 0,93 1,06 1, ,29 0,36 0,00 0,00 28,67 0,94 1,00 1,38 0,78 1,12 1,05 1,42 1, ,71 1,14 0,17 0,11 7,67 0,65 1,24 1,53 1,06 1,11 1,17 1,35 1, ,14 0,79 1,14 0,32 6,71 0,62 1,02 1,04 1,04 1,08 1,18 1,41 1,49 Giugno 7 7 3,29 0,63 0,00 0,00 6,14 0,60 0,86 1,34 1,05 1,18 1,18 1,51 1, ,86 0,84 0,00 0,00 25,57 0,92 1,15 1,22 1,00 1,35 1,17 1,64 1, ,29 1,18 0,57 0,22 13,00 0,76 1,32 1,06 0,93 1,20 1,68 1,73 2, ,29 0,80 0,14 0,10 9,29 0,69 1,02 1,25 1,21 1,09 1,46 1,79 1, ,57 1,13 0,57 0,22 19,86 0,86 1,31 1,52 1,47 1,13 1,47 1,72 2,05 Luglio ,43 1,16 0,29 0,15 41,71 1,03 1,39 1,98 2,05 1,35 1,53 1,57 1, ,71 1,03 0,14 0,10 29,71 0,95 1,28 2,02 1,84 1,52 0,99 1,55 2, ,71 0,83 0,00 0,00 18,43 0,84 1,10 1,44 1,63 1,17 1,10 1,39 1, ,71 0,43 0,00 0,00 9,43 0,69 0,82 1,20 1,57 1,09 1,17 1,26 1,88 16 Agosto 7 4,29 0,72 0,00 0,00 6,43 0,61 0,92 0,88 1,23 1,06 0,80 1,10 1, ,00 0,30 0,14 0,10 2,14 0,41 0,59 0,80 1,16 1,07 1,10 0,95 1, ,86 0,27 0,00 0,00 2,43 0,43 0,55 0,93 1,09 0,85 1,16 0,98 1,48 numero di stazioni di monitoraggio: numero di settimane di monitoraggio: numero soglie superate: Tabella 8, superamento delle soglie limite, confronto campagne Soglia totale 2013 Soglia totale 2012 Soglia totale 2011 Soglia totale 2010 Soglia totale 2009 Soglia totale 2008 Soglia totale 2007 Quest anno nel progetto di Veruno si sono avute 5 settimane di superamento della soglia minima (in giallo + rosso) e nessuna settimana di superamento della soglia di tolleranza (in rosso), da Relazione finale campagna 2013 Pagina 19

22 paragonare allo scorso anno quando si era avuto il superamento per 10 settimane della soglia minima e due della soglia di tolleranza. Nella tabella che segue i dati riassuntivi sulle specie degli adulti catturati nelle 7 stazioni di monitoraggio, progetto di Veruno. Specie Anopheles maculipennis 0,6% 18 Culex modestus 0,2% 6 Culex pipiens 65,6% Ochlerotatus caspius 13,4% 372 non determinata 8,9% 246 Aedes cinereus 4,8% 132 Aedes vexans 4,7% 131 Culiseta annulata 1,6% 45 Aedes albopictus 0,1% Tabella 9, raggruppamento per specie di tutti gli adulti catturati. Nel grafico successivo, il numero di culicidi adulti catturati nei diversi anni di progetto: il 2013 è l'anno in cui le catture sono state inferiori. Grafico 7, totale zanzare adulte catturate nei diversi anni di progetto. Relazione finale campagna 2013 Pagina 20

23 Per rendere più agevole la lettura dei dati di tabella 5, gli stessi vengono rappresentati in grafici relativi alle singole stazioni di monitoraggio (trappole attrattive all anidride carbonica), con i valori in ordinata impostati su una unica scala di 150 unità (esemplari di zanzara adulte catturate per giorno di esposizione trappola). Grafico 8, zanzare adulte catturate, 98% C. pipiens. Grafico 9, zanzare adulte catturate, 62% C. pipiens, e 25% O. caspius. Relazione finale campagna 2013 Pagina 21

24 Grafico 10, zanzare adulte catturate, 59% C. pipiens e 11% O. caspius. Grafico 11, zanzare adulte catturate, 50% C. pipiens, 14% A. vexans e 9% A. cinereus. Relazione finale campagna 2013 Pagina 22

25 Grafico 12, zanzare adulte catturate, 32% C. pipiens, 16% O. caspius, 8% A. vexans e 33% non determinata. Grafico 13, zanzare adulte catturate, 74 C. pipiens e 25% O. caspius. Relazione finale campagna 2013 Pagina 23

26 Grafico 14, zanzare adulte catturate, 49% C. pipiens, 41% O. caspius. Relazione finale campagna 2013 Pagina 24

27 INFESTAZIONE DI O. CASPIUS ALLE FESTE DI REVISLATE E CONTURBIA Quest anno, per la prima volta, sono state posizionate 2 mosquito magnet alla festa della Proloco di Revislate (frazione del Comune di Veruno) che si è tenuta alla fine di luglio. La macchine sono state fornite dal Comune di Meina, mentre le bombole sono state acquistate dalla proloco. Le macchine sono state poste ai due margini dell area in cui si svolgeva la festa in data 11 luglio e li sono rimaste fino al 29 luglio. Durante questo periodo le trappole hanno catturato circa zanzare tutte della specie O. caspius (valore stimato sul peso e per confronto con catture analoghe effettuate nel comune di Verbania), nonostante presso la festa fossero stati effettuati alcuni trattamenti adulticidi sulla vegetazione esistente. Gli organizzatori della festa hanno comunque lamentato una presenza eccessiva di zanzare. Una media di oltre 550 zanzare / giorno per trappola. Dal 29 luglio al 19 agosto una sola macchina è stata riposizionata presso l area feste della proloco di Conturbia, frazione del Comune di Agrate Conturbia (la seconda macchina non ha potuto essere riposizionata essendo non più funzionante). In aggiunta sono stati effettuati alcuni trattamenti adulticidi. Durante questo periodo l unica macchina presente ha catturato circa 1200 O. caspius e 36 A. albopictus, zanzara tigre. Una media di 57 zanzare / giorno. Gli organizzatori in questo caso hanno considerato il problema zanzare come sotto controllo. Da notare che il 16 luglio la trappola alla CO 2 posizionata nel comune di Veruno ha catturato 41 zanzare (40 C. pipiens e 1 O. caspius). La frazione di Revislate si trova sulla sommità di una collina mentre la trappola alla CO 2 è posizionata ai piedi della medesima collina distante in linea d aria 860 metri in una valletta. Nel caso di Conturbia la trappola alla CO2 (posta sotto copertura arborea) e l area della festa (un area aperta) distano 310 metri; la trappola ha catturato il giorno 6/8, 10 zanzare (3 C. pipiens e 7 O. caspius) ed il giorno 13/8 38 zanzare (29 C. pipiens e 9 O. caspius). Dai fatti esposti e sapendo che le zanzare O. Caspius sono grandi volatrici, abbiano sorvolato la vegetazione presente sul territorio per fermarsi presso la festa; questo spiegherebbe perché non sono state rilevate dalle trappole alla CO 2 posta in fondo alla valletta o dentro la vegetazione. Altra considerazione possibile è che i trattamenti adulticidi poco influiscono sulla popolazione di O. caspius, in quanto queste zanzare arrivano in volo senza posarsi sulla vegetazione in precedenza trattata con insetticidi. Relazione finale campagna 2013 Pagina 25

28 MONITORAGGIO DI ZANZARA TIGRE (AEDES ALBOPICTUS) CON OVITRAPPOLE La parte fuori dall acqua di un pezzo di legno in parte immerso, si imbibisce d acqua. La zanzara tigre depone le uova nella fascia umida esistente sopra il pelo dell acqua. In generale, queste uova potranno schiudere quando, per esempio a causa della pioggia, il livello dell acqua salirà sommergendole. Il progetto di lotta biologica alle zanzare approvato dalla Regione, prevede il monitoraggio della zanzara tigre (Aedes albopictus) tramite la posa di ovitrappole (trappole per uova), 3 posizionate nel Comune di Borgo Ticino ed una in ciascuno degli altri Comuni. La posa delle ovitrappole è avvenuta ad inizio giugno e terminato ad inizio ottobre. Su ogni ovitrappola è stato apposto un adesivo con indicati la funzione della stessa ed i partner del progetto in modo da renderle riconoscibili e limitarne l asportazione da parte dei giardinieri. Le ovitrappole, fornite da IPLA e conformi al modello standard, sono tutte state posizionate a livello del terreno e sotto copertura vegetale, in aree aperte al pubblico anche se a volte su proprietà privata. Nel qual caso si è provveduto a chiedere il permesso / informare il proprietario dell attività in corso. Figura 2, ovitrappola con etichetta. Le ovitrappole constano di un bicchierino in plastica nera da 500 ml, all interno del quale viene posizionata una listarella di masonite con data di deposizione e numero identificativo. Ogni 7 giorni all inizio della stagione ed in seguito ogni 15, le listarelle vengono sostituite, introdotte in una busta di plastica perché non si contaminino reciprocamente e, una volta arrivate in laboratorio, vengono controllate al microscopio. Le uova eventualmente ritrovate, contate. In totale sono stati effettuati 15 passaggi per la sostituzione di listarelle, per un totale di 135 controlli. Ad ogni sostituzione di listarella, il bicchierino viene lavato e riempito con acqua; inoltre per evitare che diventi esso stesso un focolaio larvale, nel bicchierino vengono introdotti alcuni granuli di BTI. Relazione finale campagna 2013 Pagina 26

29 Nel corso del 2010, il monitoraggio aveva evidenziato una sola listarella con presenza di uova di zanzara tigre presso il Golf Arona. Nel corso del 2011, sono state rilevate uova in tre stazioni diverse (4 listarelle con uova), per un totale di 154 uova; Comuni coinvolti Borgo Ticino Golf Arona, Gattico e Comignago. Nel 2012 le ovitrappole posizionate negli stessi posti hanno evidenziato 25 listarelle con uova per un totale di 1121 uova contate. Comuni coinvolti Borgo Ticino tutte e tre le postazioni, Gattico, Comignago ma anche Divignano e Veruno. Nessun uovo è stato rilevato nei comuni di Agrate Conturbia e Bogogno. Nel 2013 in tutte le stazioni sono state rilavate almeno una volta uova, per un totale di 42 listarelle con 3751 uova. Il riconoscimento delle uova è stato fatto ad opera dei TC, riconoscimento non sempre semplice per la presenza costante anche di uova di Aedes (Ochlerotatus) geniculatus, molto simili. Sebbene i valori indicati possano essere considerati con un minimo margine di errore, la presenza generalizzata nei Comuni di progetto viene purtroppo confermata. La zanzara tigre è così chiamata perché originaria dell Asia. In Italia le uova sono giunte all interno dei pneumatici e sono presenti ormai da quasi 20 anni (a Verbania dal 2007). I cumuli di gomme sono pertanto i primi punti dove cercare tali zanzare. L ordinanza che è stata proposta a tutti i Comuni mira a limitare i possibili luoghi di sviluppo anche in ambito privato ove il progetto di lotta non può intervenire in modo diretto. Il Comune di Veruno l ha adottata mentre non si conosce se altri l abbiano emessa. Il modello di ordinanza è quello proposto da IPLA, che prevede anche delle sanzioni in caso di inadempienze. Per due anni IPLA, per conto di Regione Piemonte, ha implementato un database per la divulgazione in tempo reale dei monitoraggi effettuati, in modo che tutti potessero accedervi e visualizzare il grado di infestazione rilevato in modo ufficiale in ogni luogo del Piemonte. Quest anno tale sito è stato oscurato mentre ne è stato creato uno nuovo: che mantiene le medesime funzioni (vedere il grado di infestazione) ma con modalità di gestione diverse. Anche il presente progetto vi ha aderito, mettendo a disposizione i dati relativi ad ogni singola ovitrappola. Sul sito è presente il numero verde al quale chiamare per effettuare la segnalazione anche in modo vocale e per ricevere informazioni quali il sistema adatto per contrastarle o dove trovare i prodotti per la lotta. Tutte le segnalazioni effettuate da privati, prima di essere utilizzate per aggiornare la mappatura del territorio vengono verificate e validate. Relazione finale campagna 2013 Pagina 27

30 cod. IPLA COMUNE / LUOGO Latitudine N Longitudine E GT 1 GATTICO N E VE 2 VERUNO N E BGG 3 BOGOGNO N E AG 4 AGRATE N E DV 5 DIVIGNANO N E BGT 6 BORGO TICINO gommista N E BGT 7 BORGO TICINO - go-cart N E BGT 8 BORGO TICINO - golf arona N E CMG9 COMIGNAGO N E Tabella 10, coordinate ovitrappole cod. IPLA COMUNE \ DATA 29/5 5/6 12/6 19/6 26/6 3/7 10/7 17/7 24/7 31/7 7/8 21/8 3/9 17/9 2/10 GT 1 Gattico VE 2 Veruno BGG 3 Bogogno AG 4 Agrate DV 5 Divignano BGT 6 Borgo T. - gommista BGT 7 Borgo T. - go-cart BGT 8 Borgo T. - golf arona CMG9 Comignago TOTALE listarelle positive n uova % liste positive Tabella 11, Uova di Aedes albopictus rinvenute con monitoraggio tramite ovitrappole. Zanzare tigre sono state catturate anche in tutti i comuni aderenti al progetto Comune capofila Verbania, ovvero Verbania, Baveno, Stresa, Lesa, Meina, Dormelletto e Castelletto. Il contrasto alla diffusione della zanzara tigre è stato attuato tramite trattamenti dei tombini stradali posti su aree pubbliche contenenti acqua al momento del sopralluogo, come descritto a pagina 11. Relazione finale campagna 2013 Pagina 28

31 Figura 3, distribuzione delle ovitrappole per monitoraggio zanzara tigre. Relazione finale campagna 2013 Pagina 29

32 Grafico 15, confronto somma uova di tutte le ovitrappole negli anni nelle diverse settimane di progetto. Risulta evidente la discrepanza tra il numero di zanzare catturate con le trappole alla CO 2, in diminuzione nel corso degli anni, e l aumento di uova di zanzare tigre monitorate con ovitrappole. Emerge una crescente infestazione di zanzare tigre mentre dalle trappole alla CO 2 emerge una diminuzione generalizzata di zanzare. Le due metodologie di monitoraggio sono complementari e non sovrapponibili. Relazione finale campagna 2013 Pagina 30

33 ATTIVITÀ DIVULGATIVA - EDUCAZIONE AMBIENTALE La campagna informativa anche quest anno è stata incentrata sul proseguimento del progetto di educazione ambientale Gli acchiappazanzare aggiornato con le ultime informazioni raccolte. Come negli scorsi anni gli incontri sono stati proposti alle scuole elementari e medie inferiori dei Comuni aderenti al progetto, tramite l invio o la consegna a mano ai primi di settembre, di una lettera per ogni scuola del territorio e per ogni circolo didattico. La lezione della durata di 2 ore circa, prevede l illustrazione del ciclo biologico di Culex ed Aedes (circa 2/3 della lezione), la descrizione delle attività del progetto e la richiesta di aiuto nel controllo dei rifiuti abbandonati e della copertura dei bidoni degli orti. Specifico materiale è stato predisposto. Durante le lezioni vengono fatti vedere ai ragazzi, tramite l uso di lenti di ingrandimento 4x o di un microscopio binoculare, zanzare adulte e larve, vive o morte. Un microscopio è stato messo a disposizione dalla Provincia in aggiunta ai due in possesso del progetto. Tre diversi giochi (costituiti da tavole formato A3 plastificate con foto formato tessera, ogni gioco in 4 serie) possono venire utilizzati per interagire con gli alunni delle scuole elementari. In ogni classe viene lasciata una dispensa cartacea o su supporto digitale (CD dispensa completa di fotografie per l identificazione delle principali specie) appositamente preparati e contenenti approfondimenti di quanto descritto in classe. Questa lezione di educazione ambientale è ormai entrata nella consuetudine di alcune scuole, che con regolarità richiedono la nostra presenza, soprattutto del progetto di Verbania nel quale quest anno abbiamo fatto lezione in 17 scuole diverse per un totale di 47 classi. Nel progetto Veruno quest anno siamo stati chiamati nella scuola elementare di Comignago dove abbiamo incontrato una terza classe e nella scuola elementare di Divignano dove abbiamo incontrato una terza, una quarta ed una quinta classe. Nel corso di questi anni una unica scuola presente sul territorio non ci ha mai chiamato ed è la elementare di Gattico. Come negli anni passati è prevista la pubblicazione sul sito dei Comuni di Verbania e Veruno della presente relazione finale. Relazione finale campagna 2013 Pagina 31

34 Si ringrazia per la collaborazione I tecnici di campo Dott. Agr. Santin Maria Cristina e For. Galizia Carmine, gli insegnanti delle scuole ed il personale dei Comuni coinvolti i privati che hanno collaborato il personale della stazione meteorologica di Suno. Verbania, 31 dicembre 2013 Relazione finale campagna 2013 Pagina 32

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