ha pronunciato la presente

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1 N /2010 REG.SEN. N /2009 REG.RIC. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana (Sezione Terza) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1744 del 2009, proposto da: CNI Marina srl, rappresentata e difesa dall'avv. Pier Matteo Lucibello, con domicilio eletto presso Pier Matteo Lucibello in Firenze, borgo Pinti, 80; contro Capitaneria di Porto del Compartimento Marittimo di Livorno, in persona del Comandante p.t., Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in persona del Ministro p.t., Agenzia del Demanio, in persona del Direttore p.t., Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Toscana-Umbria Opere Marittime, in persona del Provveditore p.t., Ministero dell'economia e delle Finanze in persona del Ministro p.t., rappresentati e difesi dall'avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in Firenze, via degli Arazzieri, 4; Comune di Scarlino, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Nicola Tamburro, con domicilio eletto presso Mauro Mordini in Firenze, via dei Rondinelli, 2; Agenzia delle Dogane, in persona del Direttore p.t.; nei confronti di

2 Promomar spa, rappresentata e difesa dall'avv. Giovanni Calugi, con domicilio eletto presso Giovanni Calugi in Firenze, via Gino Capponi, 26; Marina Management srl; per l'annullamento dell atto comunale n.2797 del 30 giugno 2009 di adeguamento del termine di validità della concessione demaniale marittima n.466 del 13 giugno 2001, di ogni altro atto, presupposto, connesso e conseguente. Visto il ricorso con i relativi allegati; Visto l atto di costituzione in giudizio della Capitaneria di Porto del Compartimento Marittimo di Livorno, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell Agenzia del Demanio, del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Toscana-Umbria Opere Marittime, del Ministero dell'economia e delle Finanze; Visto l atto di costituzione in giudizio del Comune di Scarlino; Visto l atto di costituzione in giudizio della Promomar spa; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nell'udienza pubblica del giorno 27 maggio 2010 il dott. Silvio Lomazzi e uditi per le parti i difensori P. M. Lucibello, G. Calugi e G. Cortigiani, avvocato dello Stato; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue: FATTO e DIRITTO La Capitaneria di Porto di Livorno rilasciava alla Promomar spa la concessione demaniale marittima n.466 del 13 giugno 2001 per la costruzione e la successiva gestione di un porto turistico nel Comune di Scarlino, con durata di anni 50, a decorrere dal 29 giugno 1998.

3 Dal 2003 la CNI Marina srl ivi svolge attività di handling agent, fornendo assistenza ai locatari delle imbarcazioni quando entrano nel porto, nelle fasi di imbarco e sbarco, con reperimento dei posti barca per l ormeggio, inventario dell imbarcazione, pulizie e piccole riparazioni. Con atto suppletivo in data 30 giugno 2009, il predetto Comune, nel frattempo divenuto competente in materia, portava la durata della suindicata concessione demaniale marittima da 50 a 90 anni, con la medesima decorrenza, condividendo le ragioni poste alla base della relativa richiesta dalla predetta Società concessionaria. La CNI Marina srl quindi, lamentando la mancata indicazione di un area destinata ad attività di charter nautico e la fissazione di tariffe in modo arbitrario ed illegittimo, impugnava il predetto atto suppletivo, censurandolo per violazione del Tratt. UE, della Costituzione, dell art. 37 c.n., degli artt.14 e ss. e 21 septies della Legge n.241 del 1990, degli artt.19 e 24 r.c.n., del D.P.R. n.509 del 1997, del PIT, per incompetenza, per eccesso di potere sotto il profilo del difetto dei presupposti, della motivazione e dell istruttoria, del travisamento dei fatti, dell errore. L Amministrazione statale si costituiva in giudizio per il rigetto del ricorso. Si costituiva parimenti in giudizio la Società controinteressata, deducendo con successiva memoria in rito l inammissibilità dell impugnativa, per difetto di interesse in relazione alla lesione dedotta, a fronte dell atto impugnato con cui viene unicamente adeguata la durata dell originaria concessione demaniale marittima e nel merito l infondatezza della medesima, chiedendone la reiezione. Del pari si costituiva il Comune di Scarlino per il rigetto del ricorso, deducendo con successiva memoria in rito l inammissibilità dello stesso e nel merito la sua infondatezza. Con ulteriore memoria la ricorrente ribadiva i propri assunti. Nell udienza del 27 maggio 2010 la causa veniva discussa e quindi trattenuta in decisione.

4 Il ricorso va dichiarato inammissibile per difetto di legittimazione e di interesse. Invero il Collegio non scorge alcuna relazione tra la posizione della ricorrente, svolgente attività di handling agent e che censura la mancata indicazione di un area nel porto da destinare a charter nautico nonchè la fissazione di tariffe in modo arbitrario e illegittimo, con l atto impugnato, il quale si limita a prolungare la durata della concessione demaniale marittima in argomento; non risulta discendere in sostanza alcun concreto e attuale pregiudizio, per la ricorrente e la sua attività, dall atto di adeguamento del termine di validità della predetta concessione di costruzione e gestione del porto turistico, con scadenza nel 2088 anziché nel 2048, né altresì alcun vantaggio dall ipotetico annullamento in sede giurisdizionale dell atto medesimo. Le spese di giudizio, liquidate in dispositivo, vanno poste a carico della parte ricorrente, in ragione della pretestuosità dell impugnativa ed in favore unicamente del Comune resistente e della parte controinteressata, in carenza di attività defensionale sostanziale da parte della Difesa erariale. P.Q.M. Dichiara inammissibile il ricorso n.1744/2009 indicato in epigrafe. Condanna la parte ricorrente al pagamento in parti uguali in favore dell Amministrazione comunale resistente e della controinteressata Promomar spa delle spese di giudizio, che liquida nel complesso in 4.000,00 (Quattromila/00) oltre a IVA e CPA come per legge. Non luogo a provvedere nei confronti dell Avvocatura Distrettuale dello Stato. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Firenze nella camera di consiglio del giorno 27 maggio 2010 con l'intervento dei Magistrati: Angela Radesi, Presidente Gianluca Bellucci, Consigliere

5 Silvio Lomazzi, Primo Referendario, Estensore L'ESTENSORE IL PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 26/11/2010 (Art. 55, L. 27/4/1982, n. 186) IL SEGRETARIO