PROGETTO COSTRUZIONE SISTEMA ATTIVITÀ DI ACCOGLIENZA PER SITUAZIONI DI FRAGILITÀ E SPERIMENTAZIONE DELL ACCREDITAMENTO. Premessa

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROGETTO COSTRUZIONE SISTEMA ATTIVITÀ DI ACCOGLIENZA PER SITUAZIONI DI FRAGILITÀ E SPERIMENTAZIONE DELL ACCREDITAMENTO. Premessa"

Transcript

1 PROGETTO COSTRUZIONE SISTEMA ATTIVITÀ DI ACCOGLIENZA PER SITUAZIONI DI FRAGILITÀ E SPERIMENTAZIONE DELL ACCREDITAMENTO Premessa L esperienza del nostro territorio nell ambito delle attività di accoglienza per le situazioni di fragilità è pluridecennale e ha subìto molti adeguamenti sia in relazione ai cambiamenti sociali del nostro territorio sia in relazione al manifestarsi di nuove sperimentazioni. Partendo da questa grande tradizione, da alcuni anni l Ambito Distrettuale di Cremona ha considerato prioritaria la costituzione di un sistema distrettuale di tutela e accoglienza di persone in situazioni di fragilità socio economica, con azioni di pronto intervento e di accoglienza residenziale temporanea. In particolare, tale esigenza si manifesta per quanto attiene: a) Nuclei familiari e/o singoli adulti, con eventuali minori, soggetti a sfratto esecutivo o in evidente situazione di precarietà e disagio sociale e finanziario, per il quale si rende necessario l intervento dei Servizi Sociali dei Comuni; b) Stranieri non comunitari rifugiati o richiedenti asilo; c) Percorsi e/o progetti di autonomia; d) Donne sole e/o con minori in condizioni di fragilità e di emergenza sociale; e) Persone con disabilità; f) Persone anziane. La realizzazione del sistema distrettuale di tutela ed accoglienza ha considerato una prima fase, con la sottoscrizione di convenzioni strutturate con realtà presenti sul territorio, valorizzando le esperienze e le iniziative, anche sperimentali, poste in essere dal Terzo Settore e dall Associazionismo. In tale contesto vanno inquadrate i rapporti convenzionali con: Convenzione tra Azienda Sociale del Cremonese e la Società Cooperativa Sociale Servizi per l accoglienza per azioni di pronto intervento ed accoglienza temporanea residenziale a favore di nuclei familiari e/o singoli adulti, con eventuali minori, in condizioni di fragilità socio economica o di comprovata necessità di tutela, nonché di minori e di minori stranieri non accompagnati, presso le strutture di accoglienza ubicate in Cremona Via San Antonio del Fuoco, 11 e Via San Savino, 54; 1

2 Convenzione tra Azienda Sociale del Cremonese e la Società Cooperativa Sociale Eco Company per azioni di pronto intervento ed accoglienza temporanea residenziale a favore di adulti, anche disabili, in condizioni di fragilità socio economica, presso le strutture di accoglienza ubicata in Cremona Via Pennelli, 1; Convenzione tra Azienda Sociale del Cremonese e l Associazione di Volontariato Farsi Prossimo per azioni di pronto intervento ed accoglienza temporanea residenziale a favore di singoli adulti e/o nuclei familiari in condizioni di grande fragilità socio economica, presso la struttura di accoglienza ubicata in Pizzighettone Via Crema, 14; Convenzione tra Azienda Sociale del Cremonese e la Società Cooperativa Sociale Iride per azioni di pronto intervento ed accoglienza temporanea residenziale a favore di singoli adulti e/o nuclei familiari in condizioni di grande fragilità socio economica, presso la struttura di accoglienza ubicata in Cremona Via Brescia, 9; Convenzione tra Azienda Sociale del Cremonese e la Congregazione delle Suore Carmelitane del Divin Cuore di Gesù per azioni di pronto intervento ed accoglienza temporanea residenziale a favore di singoli adulti anziani, in condizioni di grande fragilità socio economica, presso la struttura di accoglienza ubicata in Cremona Via Altobello Melone, 33; Convenzione tra Azienda Sociale del Cremonese e l Associazione Comunità Giovanni XXIII per l accoglienza di persone, presenti nel territorio dell Ambito Distrettuale di Cremona, in situazione di disagio sociale, le quali necessitino di un intervento congiunto tra Comuni e privato sociale per la soluzione dello stato di difficoltà o bisogno, specialmente attraverso modalità di accoglienza che forniscano sia interventi tutelari sia interventi educativi sia interventi socio riabilitativi, mediante: a) accoglienza residenziale in "Casa Famiglia"; b) accoglienza residenziale in " Famiglia aperta all accoglienza"; c) accoglienza residenziale in "Famiglia affidataria"; d) accoglienza residenziale in "Comunità di accoglienza"; 2

3 Approvazione della sperimentazione di nuova unità di offerta sociale denominata Condominio Solidale posta in essere dal Comune di Cremona per l accoglienza di adolescenti verso la maggiore età, maggiorenni che necessitano di sostegno all autonomia e nuclei monoparentali che necessitano di un accompagnamento e supporto al raggiungimento di un sufficiente grado di autonomia, presso la struttura ubicata in Cremona Via G.B. Trotti, 10; Approvazione della sperimentazione di nuova unità di offerta sociale denominata In cascina: la famiglia al centro. Una filiera di servizi quale risposta progettuale personalizzata posta in essere dalla Società Cooperativa Sociale Eco Company per azioni progettuali globali a favore delle persone con disabilità, presso la struttura ubicata in Cremona Via Pennelli, 1; Accreditamento sperimentale per la fornitura di prestazioni di accoglienza di donne sole e/o con bambini in condizioni di fragilità e di emergenza sociale mediante voucher sociale nel territorio dell Ambito Distrettuale di Cremona, con il riconoscimento di Fondazione Casa Famiglia Sant Omobono e di Società Centrale Femminile San Vincenzo Cremona ; Sono, inoltre, utilizzate strutture residenziali, gestite dal Terzo Settore e dall Associazionismo, ubicate in Comuni del Distretto, con la necessità di considerarle nell ambito di un sistema definito e regolato da rapporti convenzionali, per una risposta efficace alle istanze territoriali. Considerate, infine, le frequenti esperienze di sfratti che interessano le fasce più deboli della popolazione, a causa della perdurante situazione di crisi economico finanziaria si ritiene indispensabile proporre il coinvolgimento di soggetti del profit per interventi di salvaguardia temporanea, con la garanzia dell Ente Pubblico di riferimento. Il quadro normativo Nel Piano Socio Assistenziale per il triennio , approvato con deliberazione del Consiglio Regionale 23 dicembre 1987, n. IV/871, nel definire le azioni di contrasto a forme vecchie d nuove di povertà e di emarginazione, sin poneva il rinnovato impegno delle politiche socio-assistenziali, pur nella loro relativa capacità di incidenza sulle cause originanti tali fenomeni ma insieme consapevoli della importanza del loro contributo di primo tamponamento, di supporto e di sostegno sulla via d'un pieno riconoscimento sociale per ogni cittadino. 3

4 Innanzitutto occorre delineare un «quadro sociale» rispetto al quale organizzare l'esigenza conoscitiva e l'intervento sociale. In prima approssimazione esso è composto da coloro che vivono: in condizioni di povertà economica (di reddito) e cioè particolarmente si tratta di gruppi sociali composti da anziani soli, famiglie anziane, famiglie monoparentali estese, famiglie ad alta densità numerica con unico percettore di reddito, oltre agli inoccupati ed ai disoccupati da lungo periodo (specie se costituenti famiglie unipersonali); in situazioni di grave degrado della vita familiare e relazionale dovute, ad esempio: alla grave insufficienza nelle condizioni abitative; alla presenza di fattori di disgregazione del nucleo relazionale di riferimento (stati di tossicodipendenza, di alcoolismo, di violenza diffusa su minori o donne, di grave assenza fattuale e psicologica di membri della coppia ecc.) che portano a frequenti situazioni di emarginazione ed impoverimento sociale; alla presenza di gravi deficit di «salute» nei principali componenti il nucleo familiare. Il Piano, nel definire le strutture per le situazioni di marginalità, non legate necessariamente al pronto intervento, considera negli altri servizi di comunità tutte le ipotesi di intervento che in termini generici possano essere definite «di convivenza facilitata». In tale termine si intende comprendere ogni tipo di servizio che possa dare un supporto logistico, organizzativo e gestionale a persone con non ancora totale autonomia o limitata autonomia, con problemi di risocializzazione. La deliberazione della Giunta Regionale n. VIII/7437 del 13 giugno 2008 Determinazione in ordine all individuazione delle unità di offerta sociali, ai sensi dell articolo 4, comma 2, della L.R. 3/2008, individua le strutture di accoglienza sociali quali luoghi dedicati per chi ha necessità di un servizio o di una prestazione, per un periodo breve o lungo, o a per chi deve affrontare un momento di difficoltà (disagio, difficoltà di inclusione sociale ecc.). Queste strutture possono essere pubbliche o private accreditate. Sono strutture sociali: Minori (Comunità Educative, Comunità Familiari, Alloggi per l Autonomia, Asili Nido, Micro Nidi, Centri Prima Infanzia, Nidi Famiglia, Centri di Aggregazione Giovanile, Centri Ricreativi Diurni); Disabili (Comunità Alloggio), Centri Socio Educativi (CSE), Servizio di Formazione all Autonomia per persone disabili (SFA); Anziani (Centri Diurni), Alloggio Protetto Anziani. Tra le unità di offerta sociale non sono compresi gli altri servizi di comunità. La necessità di risposta alle istanze territoriali presuppone comunque un intervento di regolazione, che permetta un assetto di sistema nell ambito delle marginalità sociali e delle povertà. 4

5 Proposta operativa 1. Accreditamento Lo strumento attraverso il quale l Ambito Distrettuale di Cremona intende realizzare un sistema di tutela e accoglienza di persone in situazioni di fragilità socio economica, con azioni di pronto intervento e di accoglienza residenziale temporanea è l accreditamento dei soggetti gestori di strutture residenziali di accoglienza sia in forma comunitaria sia strutturata in nuclei abitativi singoli presenti nel territorio di competenza e, nello specifico, nei Comuni di Acquanegra Cremonese, Annicco, Azzanello, Bonemerse, Bordolano, Cappella Cantone, Cappella de Picenardi, Casalbuttano ed Uniti, Casalmorano, Castelverde, Castelvisconti, Cella Dati, Cicognolo, Corte de Cortesi con Cignone, Corte de Frati, Crotta d Adda, Cremona, Derovere, Formigara, Gabbioneta Binanuova, Gadesco Pieve Delmona, Gerre de Caprioli, Grontardo, Grumello Cremonese ed Uniti, Isola Dovarese, Malagnino, Olmeneta, Ostiano, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pescarolo ed Uniti, Pessina Cremonese, Pieve d Olmi, Pieve San Giacomo, Pizzighettone, Pozzaglio ed Uniti, Robecco d Oglio, San Daniele Po, San Bassano, Scandolara Ripa d Oglio, Sesto ed Uniti, Soresina, Sospiro, Spinadesco, Stagno Lombardo, Vescovato e Volongo. Nella determinazione dei requisiti di accreditamento, sono state considerate condizioni in linea con la sperimentazione della procedura, la tipologia sia dei soggetti sia delle strutture per le quali presentare la propria candidatura. 2. Destinatari degli interventi Sono destinatari delle azioni di accoglienza temporanea: a) Nuclei familiari e/o singoli adulti, con eventuali minori, residenti in uno dei Comuni del Distretto di Cremona, soggetti a sfratto esecutivo o in evidente situazione di precarietà e disagio sociale e finanziario, per il quale si rende necessario l intervento dei Servizi Sociali dei Comuni; b) Stranieri non comunitari rifugiati o richiedenti asilo; c) Percorsi e/o progetti di autonomia; d) Donne sole e/o con minori in condizioni di fragilità e di emergenza sociale, residenti in uno dei Comuni del Distretto di Cremona; e) Persone con disabilità, residenti in uno dei Comuni del Distretto di Cremona; f) Persone anziane, residenti in uno dei Comuni del Distretto di Cremona. Il periodo di accoglienza non può superare i centottanta giorni. 5

6 3. Le azioni Le azioni si esplicheranno attraverso i seguenti interventi, su progetto di intervento predisposto dal Servizio Sociale del Comune di residenza: INTERVENTI 1 Accoglienza in struttura comunitaria, con la messa a disposizione di spazi individuali e comuni, vitto ed assistenza generica, con l eventuale presenza di educatori professionali e/o di operatori assistenziali, secondo il piano di intervento predisposto dal Servizio Sociale Comunale. 2 Accoglienza in appartamenti singoli o nuclei abitativi condominiali, con l eventuale presenza di educatori professionali e/o di operatori assistenziali, e l attivazione di interventi assistenziali di supporto, qualora previsti dal piano di intervento predisposto dal Servizio Sociale comunale. 3 Accoglienza in appartamenti singoli a canone convenzionato/calmierato con la garanzia del Comune inviante. 3 Accoglienza in situazioni di emergenza in monolocali, con la messa a disposizione di spazi comuni. 4. Il valore del voucher Erogazione delle prestazioni Il valore del voucher risulta così determinato nella misura giornaliera o mensile comunicata dal soggetto gestore per tutto l anno Per gli anni successivi al 2014, il valore del voucher sarà determinato sulla base delle comunicazioni dei soggetti gestori. Nel caso di mancata comunicazione di variazione, il valore del voucher si intende confermato nel valore dell anno precedente. Per quanto riguarda l eventuale messa a disposizione di appartamenti con canone calmierato e/o convenzionato, il soggetto proponente dovrà indicate, per ogni unità immobiliare, il canone proposto. Gli oneri saranno sostenuti in tutto o in parte dai Comuni invianti dell Ambito Distrettuale di Cremona. 5. Gli standard strutturali Le strutture da accreditare dovranno rispettare i seguenti standard: a. rispetto di tutte le norme contenute dei Regolamenti locali di igiene; b. condizioni di sicurezza degli impianti; c. gli arredi devono possedere caratteristiche tali da consentire agevoli operazioni di pulizia e garantire adeguate condizioni di sicurezza; d. localizzazione in ambiti urbani a destinazione residenziale, o nelle aree all'uopo riservate dagli strumenti urbanistici, purché tali aree siano inserite in contesti urbani già consolidati o in zone in fase di sviluppo programmato, in modo da essere inserite in centri di vita attiva, 6

7 dotate cioè di elementi essenziali per rendere il più possibile varia, completa ed organizzata la vita delle persone accolte. La struttura deve preferibilmente trovarsi all'interno di una rete di pubblici trasporti, al fine di favorire la continuità dei rapporti familiari e sociali. 6. Gli standard gestionali Le attività sopra indicate sono relativi a semplici prestazioni di accoglienza, con possibilità di servizi di carattere alberghiero (vitto e alloggio), di servizi di socializzazione (intesi nel senso di sollecitare e favorire la partecipazione degli ospiti a momenti comunitari organizzati per la generalità degli utenti e di servizi di protezione inteso nel senso di collegamento della struttura a servizi di assistenza continua a carattere sanitario o assistenziale al fine di garantire un pronto intervento in caso di necessità. Da ciò deriva che le esigenze di carattere sanitario o socio- assistenziale degli ospiti vengono garantite mediante i normali servizi socio-sanitari del territorio aperti alla generalità dei cittadini (ambulatorio medico e fisioterapico, servizio sociale, centri diurni, ecc.). Poiché queste strutture non presentano una particolare e specifica connotazione socio-assistenziale e di fatto accolgono persone autosufficienti, non si ritiene di dover fornire standard di personale, lasciando ad ogni singola organizzazione la decisione della dotazione organica di operatori sulla base dei servizi proposti. 7. Soggetti accreditabili Possono presentare domanda di accreditamento le cooperative sociali, le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, le fondazioni, le imprese sociali singolarmente ovvero in consorzio ovvero in associazione temporanea d impresa, le parrocchie e gli enti religiosi, i soggetti del profit, comprese le imprese immobiliari, che non si trovino in alcuna delle condizioni previste dall art. 38 comma 1 lettere a), b), c), d), e), f), g), h), i), l) e m) del D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2005/17/CE e 2004/18/CE. Nel caso di consorzio o di associazione temporanea d impresa deve essere espresso il soggetto responsabile, che dovrà essere garante dell operato di tutti i consorziati e/o associati. Nel caso di consorzio o di associazione temporanea d impresa, i soggetti interessati devono possedere tutti i requisiti previsti per l accreditamento. In caso di consorzio o di associazione temporanea d impresa, ai fini della formazione della graduatoria di qualità sono considerati i requisiti del solo soggetto responsabile. 7

8 8. Domanda di accreditamento Per ottenere l accreditamento i soggetti interessati apposito modello. Oltre alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti: devono presentare domanda, utilizzando 1) Copia dello Statuto e/o dell atto costitutivo ovvero certificazione Camera di Commercio; 2) Organigramma e Funzionigramma dell Ente, qualora ricorra il caso; 3) Regolamento del servizio, qualora ricorra il caso; 4) Protocollo con la descrizione delle modalità e delle procedure di erogazione del servizio, qualora ricorra il caso; 5) Carta dei Servizi in uso, qualora ricorra il caso; 6) Copia della carta d identità del legale rappresentante. 9. Requisiti di accreditamento a) Assenza, da parte del rappresentante legale, di condanne penali passate in giudicato; b) Assenza delle cause di esclusione previste dalla normativa in vigore per gli appalti pubblici (art. 38, comma 1, del D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 ); c) Capacità tecnica e professionale risultante da: - se impresa, iscrizione nel registro della C.C.I.A.A. (o equivalente in base alla normativa comunitaria) per attività/oggetto sociale inerente al servizio da eseguire; - inoltre, se cooperativa (di nazionalità italiana): iscrizione all'albo Nazionale delle Società Cooperative, istituito con D.M , presso il Ministero per lo sviluppo economico; - inoltre, se cooperativa sociale: iscrizione nell'apposito Albo pubblico; d) L accreditato è responsabile dei danni che dovessero occorrere agli utenti del servizio o a terzi nel corso dello svolgimento dell attività e imputabili a colpa dei propri operatori o derivanti da gravi irregolarità o mancanze nelle prestazioni. L accreditato dovrà essere titolare di polizza assicurativa per i rischi di responsabilità civile verso terzi non inferiore a ,00, qualora ricorra il caso; e) Applicazione integrale, nei confronti dei propri addetti e/o soci, dei contratti collettivi nazionali di lavoro e i contratti integrativi vigenti nel settore socio - educativo per il quale si richiede l accreditamento, con particolare riferimento al rispetto dei salari contrattuali minimi; tali condizioni economico contrattuali minime devono essere applicate anche ad eventuali collaboratori a qualsiasi titolo, qualora ricorra il caso; 8

9 f) Rispetto delle norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili, ai sensi dell art. 17 della Legge 12 marzo 1999, n. 68, qualora ricorra il caso; g) Rispetto di tutte le disposizioni attinenti la prevenzione degli infortuni e le assicurazioni relative a favore di chiunque, a qualunque titolo, lavori per esso, qualora ricorra il caso; h) Rispetto degli adempimenti e delle norme previste dal D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, qualora ricorra il caso; i) Rispetto del codice in materia di protezione dei dati personali (D. Lgs , n. 196 e successive modifiche e integrazioni); j) Integrazione tra i servizi: l ente dovrà garantire la collaborazione con il servizio sociale comunale e gli altri servizi che hanno in carico l utente; k) Debito informativo: impegno del rispetto di modalità e scadenze stabilite dall Azienda Sociale del Cremonese; l) Documentabilità ovvero accertabilità di quanto dichiarato, ai sensi dell art. 43 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 e consapevolezza dei controlli effettuati dall Azienda Sociale del Cremonese, ai sensi dell art. 71 del citato D.P.R. n. 445/2000. I suddetti requisiti rappresentano elementi essenziali di qualità attesa del servizio erogato, richiesti ai soggetti che intendono accreditarsi. La mancanza dei requisiti autocertificati in fase di accreditamento e valutati in base all attività costituisce motivo di possibile decadenza dell accreditamento. Ai fini dell accreditamento, i soggetti pubblici e privati, profit e non profit, in possesso dei requisiti richiesti, possono presentare domanda di accreditamento, a partire dal 2 dicembre 2013 e sino alle ore 12 del giorno 31 dicembre 2013, indirizzandola in busta chiusa e in bollo, fatte salve le esenzioni di legge, a Azienda Sociale del Cremonese e presentandola presso l Ufficio Protocollo dell Azienda Sociale del Cremonese, a mezzo raccomandata postale o tramite consegna a mano (orari di apertura: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 12.00), con l indicazione a retro della organizzazione mittente, e recante ad oggetto Istanza di accreditamento per attività di accoglienza. L autovalutazione dell Ente Gestore sarà seguita da un sopralluogo di verifica in sede, cui dovrà partecipare il rappresentante legale o Suo delegato e il coordinatore del servizio. La presenza/assenza dei requisiti, dichiarata dai richiedenti, è verificata da parte dell Azienda Sociale del Cremonese attraverso la documentazione presentata ed agli atti. Ai singoli soggetti che avranno presentato domanda, sarà comunicato l esito della valutazione. 9

10 Con i soggetti accreditati sarà sottoscritta convenzione con l Azienda Sociale del Cremonese con la determinazione degli obblighi reciproci. Le domande pervenute dopo il termine del 31 dicembre 2013 saranno considerate e valutate dopo il termine di ogni semestre solare. 10. Trattamento dei dati Ai sensi del D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, i dati forniti dal richiedente saranno raccolti, registrati, organizzati e conservati, per la procedura di accreditamento e saranno trattati sia mediante supporto cartaceo sia magnetico anche in seguito all eventuale instaurazione del rapporto contrattuale per le finalità del rapporto medesimo. I dati saranno comunque conservati presso l Azienda Sociale del Cremonese. Il conferimento dei dati richiesti è obbligatorio. L interessato ha diritti di cui all art. 13 della citata legge, tra i quali è previsto il diritto all accesso dei dati che lo riguardano e il diritto ad opporsi, per motivi legittimi, al loro trattamento. Tali diritti possono essere fatti valere nei confronti dell Azienda Sociale del Cremonese. Il Responsabile del trattamento dei dati è il Responsabile del presente Procedimento. 11. Allegati Costituisce allegato al presente avviso il modulo di domanda di accreditamento: allegato A). Il presente avviso e la specifica modulistica per la presentazione della richiesta di accreditamento possono essere ritirati presso l Azienda Sociale del Cremonese, Corso Vittorio Emanuele II, 42, o essere scaricati dal sito Informazioni e chiarimenti sui contenuti del presente avviso possono essere richiesti presso l Azienda Sociale del Cremonese, Corso Vittorio Emanuele II, 42, (Referente Ettore Vittorio Uccellini, telefono , o richiesti e mail info@aziendasocialecr.it. Il Responsabile del Procedimento è il Direttore dell Azienda Sociale del Cremonese, Responsabile altresì dei provvedimenti finali di accreditamento. Cremona, 25 novembre 2013 Il Direttore Generale (Ettore Vittorio Uccellini) 10

AZIENDA SOCIALE DEL CREMONESE A.S.C.

AZIENDA SOCIALE DEL CREMONESE A.S.C. AZIENDA SOCIALE DEL CREMONESE A.S.C. ELENCO AGENZIE ACCREDITATE UNITÀ D OFFERTA SOCIO-ASSISTENZIALI SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (S.A.D.) ALLE PERSONE ANZIANE AMBITO DISTRETTUALE DI CREMONA ACCREDITAMENTO

Dettagli

Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale

Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale COMUNE CORTE DE CORTESI CON CIGNONE Provincia di Cremona DELIBERAZIONE N. 07 COPIA Adunanza del 31.01.2012 Codice Ente 10735 8 Corte de Cortesi con Cignone Codice Materia: Verbale di Deliberazione della

Dettagli

Protocollo n. 8049/2015 Cremona, 24 dicembre 2015

Protocollo n. 8049/2015 Cremona, 24 dicembre 2015 Protocollo n. 8049/2015 Cremona, 24 dicembre 2015 BANDO PER LA FRUIZIONE DI VOUCHER A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITÀ FINALIZZATI ALL INCLUSIONE SOCIALE (Regione Lombardia - Assessorato Reddito di Autonomia

Dettagli

D.M. 21 maggio 2001, n. 308 Requisiti strutture a ciclo residenziale Preambolo, Art.1, Art.2, Art. 3, Art. 4, Art. 5, Art. 6, Art. 7, Art. 8, Art.

D.M. 21 maggio 2001, n. 308 Requisiti strutture a ciclo residenziale Preambolo, Art.1, Art.2, Art. 3, Art. 4, Art. 5, Art. 6, Art. 7, Art. 8, Art. D.M. 21 maggio 2001, n. 308 Requisiti strutture a ciclo residenziale Preambolo, Art.1, Art.2, Art. 3, Art. 4, Art. 5, Art. 6, Art. 7, Art. 8, Art. 9, Preambolo IL MINISTRO PER LA SOLIDARIETA' SOCIALE Visto

Dettagli

CRITERI PER L EROGAZIONE BUONO SOCIALE MIRATO ASSISTENTI FAMILIARI RIVOLTO A PERSONE ANZIANE NON AUTOSUFFICIENTI (Approvato in Assemblea dei Sindaci

CRITERI PER L EROGAZIONE BUONO SOCIALE MIRATO ASSISTENTI FAMILIARI RIVOLTO A PERSONE ANZIANE NON AUTOSUFFICIENTI (Approvato in Assemblea dei Sindaci CRITERI PER L EROGAZIONE BUONO SOCIALE MIRATO ASSISTENTI FAMILIARI RIVOLTO A PERSONE ANZIANE NON AUTOSUFFICIENTI (Approvato in Assemblea dei Sindaci in data 15 gennaio 2009, con le modifiche approvate

Dettagli

Protocollo n. 8048/2015 Cremona, 24 dicembre 2015

Protocollo n. 8048/2015 Cremona, 24 dicembre 2015 Protocollo n. 8048/2015 Cremona, 24 dicembre 2015 BANDO PER LA FRUIZIONE DI VOUCHER A FAVORE DI PERSONE ANZIANE FINALIZZATI ALL ACQUISIZIONE DELL AUTONOMIA PERSONALE (Regione Lombardia - Assessorato Reddito

Dettagli

DGR. n. 11496 del 17.3.2010

DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO DELL' UNITA' DI OFFERTA SOCIALE "CENTRO RICREATIVO DIURNO PER MINORI". ((PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO PER DECORRENZA TERMINI PER

Dettagli

PRESENTAZIONE LEGGE REGIONALE 20/2002 E RELATIVO REGOLAMENTO

PRESENTAZIONE LEGGE REGIONALE 20/2002 E RELATIVO REGOLAMENTO PRESENTAZIONE LEGGE REGIONALE 20/2002 E RELATIVO REGOLAMENTO La legge regionale n. 20 del 6 novembre 2002, ed il relativo regolamento attuativo (n. 1 dell 8 marzo 2004) come più volte integrato e modificato,

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA RIORDINO E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 8 AGOSTO 1994 N. 42 IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 06-11-2002 REGIONE MARCHE

LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 06-11-2002 REGIONE MARCHE LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 06-11-2002 REGIONE MARCHE DISCIPLINA IN MATERIA DI AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI SERVIZI SOCIALI A CICLO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE Fonte: BOLLETTINO

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI SETTEMBRE 2008 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento di cui si sono dotati i Comuni del Distretto 5, secondo quanto previsto dalla

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di:

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di: Comune Capofila Aalatri PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000 Comuni di: Acuto, Alatri, Anagni, Collepardo, Filettino, Fiuggi, Guarcino, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola, Torre Cajetani,Trevi nel Lazio,

Dettagli

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE Delibera Consiglio Comunale n. 51 del 10.06.2015 1 REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE ART. 1 DEFINIZIONE Il Tempo per le famiglie rientra nella tipologia

Dettagli

Allegato alla deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.67 del 14/12/2015

Allegato alla deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.67 del 14/12/2015 Allegato alla deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.67 del 14/12/2015 CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLA QUOTA DI COMPARTECIPAZIONE DEGLI UTENTI DISABILI, MINORI E ADULTI, AL COSTO DEI SERVIZI

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI SETTEMBRE 2008 AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento realizzato dai Comuni del Distretto 5 per

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1- Oggetto Oggetto del presente regolamento sono le modalità di accesso e i criteri di

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4

Dettagli

COMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA

COMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA COMUNE DI COGGIOLA REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI BIELLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA FINALITA DEL SERVIZIO Articolo 1 Il Comune di Coggiola

Dettagli

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 APPARTAMENTI VERSO L AUTONOMIA ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 Le politiche Regionali di sostegno all abitare Marzia Fratti Settore Politiche per l integrazione socio-sanitaria e la salute in carcere

Dettagli

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

COMUNE DI CERTALDO. (Provincia di Firenze) CONVENZIONE PER LA GESTIONE DI UN CENTRO DA DESTINARSI ALL ACCOGLIENZA TEMPORANEA PER ***********

COMUNE DI CERTALDO. (Provincia di Firenze) CONVENZIONE PER LA GESTIONE DI UN CENTRO DA DESTINARSI ALL ACCOGLIENZA TEMPORANEA PER *********** COMUNE DI CERTALDO (Provincia di Firenze) CONVENZIONE PER LA GESTIONE DI UN CENTRO DA DESTINARSI ALL ACCOGLIENZA TEMPORANEA PER SITUAZIONI DI EMERGENZA ABITATIVA *********** L anno 2013, il giorno ( )

Dettagli

CONTRATTO DI SERVIZIO TRA L AZIENDA SPECIALE CONSORTILE DEL DISTRETTO SOCIA- LE CREMONESE E IL COMUNE DI PREMESSO CHE

CONTRATTO DI SERVIZIO TRA L AZIENDA SPECIALE CONSORTILE DEL DISTRETTO SOCIA- LE CREMONESE E IL COMUNE DI PREMESSO CHE CONTRATTO DI SERVIZIO TRA L AZIENDA SPECIALE CONSORTILE DEL DISTRETTO SOCIA- LE CREMONESE E IL COMUNE DI PREMESSO CHE - con proprie deliberazioni consiliari i Comuni e le Unioni dei Comuni dell Ambito

Dettagli

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale

Dettagli

BANDO PUBBLICO VOUCHER SOCIALE PER L ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE. Periodo settembre 2015 giugno 2016

BANDO PUBBLICO VOUCHER SOCIALE PER L ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE. Periodo settembre 2015 giugno 2016 Area Distretto e Ufficio di Piano A S L L e c c o Premesso che: BANDO PUBBLICO VOUCHER SOCIALE PER L ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE Periodo settembre 2015 giugno 2016 La D.g.r. n. 1081 del 12/12/2013

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente

Dettagli

BANDO DAL 15.03.2014 AL 30.06.2014

BANDO DAL 15.03.2014 AL 30.06.2014 INTERVENTI PREVISTI DALLA DGR 740 DEL 27/09/2013 APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE IN MATERIA DI GRAVI E GRAVISSIME DISABILITA DI CUI AL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013

Dettagli

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE

CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE 42 CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 220/I0093427 P.G. NELLA SEDUTA DEL 20/12/2004 A RIFERIMENTI NORMATIVI L. 285/1997, art. 4 La L. 285/1997

Dettagli

PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO REGOLAMENTO

PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO REGOLAMENTO COMUNE DI VILLACIDRO PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO REGOLAMENTO PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI AMMISSIONE AL PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DI AZIONI DI CONTRASTO ALLA POVERTA LINEA 2 - FINANZIAMENTO

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.

Dettagli

Piano di Zona 2010-2012

Piano di Zona 2010-2012 AREA IMMIGRATI CODICE - I - COD. AZIONE PAG I - 01 Centri di accoglienza FAMIGLIA AMICA e VIVERE LA VITA per richiedenti Asilo Politico 235 I - 02 SENTIERI DI SPERANZA - Servizio di pronta accoglienza

Dettagli

Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22.

Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22. COMUNE DI GAVORRANO Provincia di Grosseto Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22. TITOLO I - Oggetto Art.

Dettagli

COMUNE DI RUBIERA Provincia di Reggio Emilia

COMUNE DI RUBIERA Provincia di Reggio Emilia COMUNE DI RUBIERA Provincia di Reggio Emilia 4 S ETTORE TERRITORIO E ATTIVITÀ PRODUTTIVE 5 SETTORE ISTRUZIONE, CULTURA, SPORT E POLITICHE GIOVANILI AVVISO PUBBLICO MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PUBBLICA

Dettagli

n. tel. cellulare n PRESENTA DOMANDA

n. tel. cellulare n PRESENTA DOMANDA Spazio riservato Al Comune di Flaibano P.zza Monumento, 39 33030 FLAIBANO UD all Ufficio PROTOCOLLO scadenza 06-05-2016 DOMANDA DI CONTRIBUTO ECONOMICO PER LE SPESE SOSTENUTE PER IL PAGAMENTO DI CANONI

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015

DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015 DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS)

Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS) Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS) L'AUTORITÀ GARANTE PER L'INFANZIA E L ADOLESCENZA E IL CONSIGLIO

Dettagli

COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO

COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N.25 DEL 29.05.2010 1 Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 - Finalità del servizio

Dettagli

1.OGGETTO 2.FINALITA 3. DESTINATARI

1.OGGETTO 2.FINALITA 3. DESTINATARI PROTOCOLLO OPERATIVO TRA I SERVIZI ASSISTENZA DOMICILIARE DEI COMUNI DELL AMBITO DISTRETTUALE DI SEREGNO E IL SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA DELL ASLMI3 DISTRETTO DI SEREGNO PER L EROGAZIONE

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale

Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale Prot. MIURAOODRLO R.U. 22232 Milano, 9 dicembre 2009 Ai Signori Dirigenti degli UU.SS.PP. della Lombardia Ai Signori Dirigenti delle Istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado della Lombardia

Dettagli

COMUNE DI ROVIANO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI

COMUNE DI ROVIANO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 08/04/2014 Articolo 1 Campo di intervento

Dettagli

Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio.

Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani,

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER LA EROGAZIONE DI TICKET FINALIZZATI ALL ACQUISTO DI BENI PRIMARI PER L INFANZIA

AVVISO PUBBLICO PER LA EROGAZIONE DI TICKET FINALIZZATI ALL ACQUISTO DI BENI PRIMARI PER L INFANZIA DISTRETTO SOCIO-ASSISTENZIALE DI CROTONE (Comuni di: Belvedere di Spinello, Crotone, Cutro, Isola di Capo Rizzuto, San Mauro M.to, Scandale, Rocca di Neto) AVVISO PUBBLICO PER LA EROGAZIONE DI TICKET FINALIZZATI

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I

REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I NORME DI CARATTERE GENERALE Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento, emanato

Dettagli

TRA. La LAVORARE INSIEME Cooperativa Sociale con sede in Almè (BG) Passaggio della

TRA. La LAVORARE INSIEME Cooperativa Sociale con sede in Almè (BG) Passaggio della CONVENZIONE TRA LA LAVORARE INSIEME COOPERATIVA SOCIALE E I COMUNI DI SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII, CARVICO, VILLA D ADDA PER IL SERVIZIO TERRITORIALE DISABILI (STD) CENTRO LUNA DI TERNO D ISOLA TRA La

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA COMUNE DI MARCIGNAGO Prov. Pavia REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 7 del 13.03.2006 INDICE ART.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO

Dettagli

COMUNE DI SAMUGHEO PROVINCIA DI ORISTANO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE, LA DISCIPLINA E LA GESTIONE DELL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI SAMUGHEO PROVINCIA DI ORISTANO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE, LA DISCIPLINA E LA GESTIONE DELL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI COMUNE DI SAMUGHEO PROVINCIA DI ORISTANO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE, LA DISCIPLINA E LA GESTIONE DELL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI ART. 1 PRINCIPI GENERALI Il Comune di Samugheo riconosce e promuove

Dettagli

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI 1. PRINCIPI GENERALI I seguenti criteri disciplinano, all interno di un sistema integrato

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE ART.1 FINALITA DEL SERVIZIO Il Comune promuove il benessere dei propri cittadini, in particolare di quelli più svantaggiati, con il fine di inserire ed integrare socialmente

Dettagli

Regolamento per scambi socio culturali tra il Comune di San Giorgio a Cremano e Paesi Esteri (Approvato con deliberazione di C.C. N.

Regolamento per scambi socio culturali tra il Comune di San Giorgio a Cremano e Paesi Esteri (Approvato con deliberazione di C.C. N. Regolamento per scambi socio culturali tra il Comune di San Giorgio a Cremano e Paesi Esteri (Approvato con deliberazione di C.C. N. 28 del 7/4/2000) Princìpi generali -ART.1- Il presente regolamento disciplina,

Dettagli

MUNICIPIO VIII GENOVA MEDIO LEVANTE ISCRIZIONE AL REGISTRO ANAGRAFICO DELLE ASSOCIAZIONI

MUNICIPIO VIII GENOVA MEDIO LEVANTE ISCRIZIONE AL REGISTRO ANAGRAFICO DELLE ASSOCIAZIONI MUNICIPIO VIII GENOVA MEDIO LEVANTE ISCRIZIONE AL REGISTRO ANAGRAFICO DELLE ASSOCIAZIONI (COMPILARE IN STAMPATELLO) Il sottoscritto Cognome Nome Nato a il C.F. Residente in Via n. C.A.P. Telefono Cellulare

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI COMUNALI DI SERVIZI SOCIALI SERVIZIO SOCIALE

GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI COMUNALI DI SERVIZI SOCIALI SERVIZIO SOCIALE GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI COMUNALI DI SERVIZI SOCIALI Comune di Comune di Comune di Comune di Chiaravalle Centrale Torre di Ruggiero Gagliato Argusto Sede Comune Capofila: 88064 Chiaravalle Centrale,

Dettagli

REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO Approvato con delibera di C.C. nr. 3 del 07.02.2015 Art.1 PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE Il Comune di San Lorenzo Nuovo riconosce e promuove

Dettagli

COMUNITA EDUCATIVE INDICATORI

COMUNITA EDUCATIVE INDICATORI ALLEGATO 2 Avviso pubblico per l'accreditamento dei soggetti gestori delle unità d'offerta sociali di accoglienza residenziale per i minori ( R. Lombardia COMUNITA EDUCATIVE REQUISITI ORGANIZZATIVI GENERALI

Dettagli

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune Allegato n.1 alla delibera di Consiglio Comunale n.78 del 27/07/2000 Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

Capitolo I Principi generali

Capitolo I Principi generali CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE CRITERI E MODALITÀ PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE A CITTADINI NON AUTOSUFFICIENTI ANNO 2015 Indice: Capitolo I Principi generali. 1. Principi generali e finalità

Dettagli

Home Care Premium. perché non c è posto migliore della tua casa HOME CARE PREMIUM 2012:PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO DI ASSISTENZA DOMICILIARE

Home Care Premium. perché non c è posto migliore della tua casa HOME CARE PREMIUM 2012:PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Home Care Premium perché non c è posto migliore della tua casa Assistenza Domiciliare Inps Gestione Dipendenti Pubblici HOME CARE PREMIUM 2012:PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO DI ASSISTENZA DOMICILIARE

Dettagli

DGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE

DGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE DGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE VISTA la legge regionale 27 marzo 1996, n. 18 e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l articolo 6, comma 1 della stessa; VISTA la legge 8

Dettagli

SCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso

SCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso Allegato C alla Delib.G.R. n. 34/30 del 18.10.2010 SCHEDA SOCIALE (In base alla normativa vigente qualunque dichiarazione mendace comporta sanzioni penali, nonché l esclusione dal finanziamento del progetto

Dettagli

COMUNE DI CERVENO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI E PER L'ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI.

COMUNE DI CERVENO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI E PER L'ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI. COMUNE DI CERVENO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI E PER L'ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI. (Approvato con delibera di C.C. n. 10 del 07/05/2012)

Dettagli

CITTÀ DI ALBINO (Provincia di Bergamo) Area Servizi alla persona

CITTÀ DI ALBINO (Provincia di Bergamo) Area Servizi alla persona CITTÀ DI ALBINO (Provincia di Bergamo) Area Servizi alla persona AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE IN USO GRATUITO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA DI DESENZANO PER LA REALIZZAZIONE DI UN SERVIZIO RICREATIVO

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE PROPONENTE Settore Politiche Sociali DIRETTORE GROSSI dott.ssa EUGENIA Numero di registro Data dell'atto 676 06/05/2015 Oggetto : Approvazione della seconda tranche di spesa,

Dettagli

ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI ARTICOLO 2 DESTINATARI ARTICOLO 3 AMBITO DI APPLICAZIONE

ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI ARTICOLO 2 DESTINATARI ARTICOLO 3 AMBITO DI APPLICAZIONE I.S.E.E. Comune di Caselette ARTICOLO 1 OGGETTI E RIFERIMENTI Il presente regolamento è finalizzato all individuazione delle condizioni economiche richieste per l accesso alle prestazioni comunali agevolate,

Dettagli

richiesta di iscrizione alla sezione A dell Elenco provinciale degli Amministratori di

richiesta di iscrizione alla sezione A dell Elenco provinciale degli Amministratori di Modulo 1 Spett.le ASL Como Ufficio per la promozione delle tutele giuridiche e dell amministratore di sostegno. Commissione gestione Elenco degli Amministratori di sostegno Como Data 1 MODULO D ISCRIZIONE

Dettagli

Bando per la concessione di contributi destinati alle cooperative sociali di tipo A e B, di cui all art. 13 della L.R. 39/1993.

Bando per la concessione di contributi destinati alle cooperative sociali di tipo A e B, di cui all art. 13 della L.R. 39/1993. Allegato A Bando per la concessione di contributi destinati alle cooperative sociali di tipo A e B, di cui all art. 13 della L.R. 39/1993. Anno 2014 A. Finalità La Regione Basilicata nell ambito delle

Dettagli

ACCESSO ALLA MISURA DEL REDDITO DI AUTONOMIA PER DISABILI DGR 4152/2015 REGOLAMENTO DEL DISTRETTO SOCIALE DI MANTOVA

ACCESSO ALLA MISURA DEL REDDITO DI AUTONOMIA PER DISABILI DGR 4152/2015 REGOLAMENTO DEL DISTRETTO SOCIALE DI MANTOVA ACCESSO ALLA MISURA DEL REDDITO DI AUTONOMIA PER DISABILI DGR 4152/2015 REGOLAMENTO DEL DISTRETTO SOCIALE DI MANTOVA OGGETTO Il presente regolamento disciplina l erogazione di voucher per finanziare interventi

Dettagli

ISTITUTO AUTONOMO CASE POPOLARI

ISTITUTO AUTONOMO CASE POPOLARI ISTITUTO AUTONOMO CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI LECCE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL FONDO SOCIALE 1 Art. 1 Finalità Il presente regolamento disciplina la gestione del Fondo sociale e il funzionamento

Dettagli

AREA VII - SVILUPPO LOCALE Servizio Turismo - Marketing Territoriale AZIONI FINALIZZATE ALLO SVILUPPO DELL OCCUPAZIONE NELLA CITTÀ DI MONOPOLI

AREA VII - SVILUPPO LOCALE Servizio Turismo - Marketing Territoriale AZIONI FINALIZZATE ALLO SVILUPPO DELL OCCUPAZIONE NELLA CITTÀ DI MONOPOLI AREA VII - SVILUPPO LOCALE Servizio Turismo - Marketing Territoriale AZIONI FINALIZZATE ALLO SVILUPPO DELL OCCUPAZIONE NELLA CITTÀ DI MONOPOLI Obiettivi dell intervento L Amministrazione Comunale intende

Dettagli

ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE

ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE SERVIZI RIPARTITI PER TARGET DI RIFERIMENTO Centro diurno per

Dettagli

AMBITO TERRITORIALE N 12 COMUNI DI BRUSCIANO, CASTELLO DI CISTERNA, MARIGLIANELLA, MARIGLIANO, POMIGLIANO D ARCO, SAN VITALIANO.

AMBITO TERRITORIALE N 12 COMUNI DI BRUSCIANO, CASTELLO DI CISTERNA, MARIGLIANELLA, MARIGLIANO, POMIGLIANO D ARCO, SAN VITALIANO. AMBITO TERRITORIALE N 12 COMUNI DI BRUSCIANO, CASTELLO DI CISTERNA, MARIGLIANELLA, MARIGLIANO, POMIGLIANO D ARCO, SAN VITALIANO. AVVISO PUBBLICO PER LA EROGAZIONE DI VOUCHER PER IL SOSTEGNO ECONOMICO ALLE

Dettagli

I.S.A. Interventi Socio-Assistenziali Convenzione fra i Comuni di Ghemme, Sizzano, Boca, Maggiora.

I.S.A. Interventi Socio-Assistenziali Convenzione fra i Comuni di Ghemme, Sizzano, Boca, Maggiora. REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE IL PRESIDENTE Alfredo CORAZZA IL DIRETTORE Dott. Michele GUGLIOTTA INDICE Art.1 - Premessa Art.2 - Oggetto e finalità Art.3 - Destinatari

Dettagli

REGOLAMENTO DETERMINAZIONE CRITERI CONTRIBUZIONE SPESE ALBERGHIERE A CARICO UTENTI OSPITI CENTRO SOCIO RIABILITATIVI PORTATORI DI HANDICAP

REGOLAMENTO DETERMINAZIONE CRITERI CONTRIBUZIONE SPESE ALBERGHIERE A CARICO UTENTI OSPITI CENTRO SOCIO RIABILITATIVI PORTATORI DI HANDICAP COMUNE DI CASTELFRANCO EMILIA REGOLAMENTO DETERMINAZIONE CRITERI CONTRIBUZIONE SPESE ALBERGHIERE A CARICO UTENTI OSPITI CENTRO SOCIO RIABILITATIVI PORTATORI DI HANDICAP APPROVATO CON DELIB. C.C. 58 DEL

Dettagli

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato

Dettagli

Comune di Grado Provincia di Gorizia

Comune di Grado Provincia di Gorizia Comune di Grado Provincia di Gorizia REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SOCIALE (TAXI SOCIALE) Adottato con deliberazione consiliare n.17 dd. 30 maggio 2008. 1 Art 1 OGGETTO DEL SERVIZIO Il servizio rientra

Dettagli

In esecuzione della Determinazione Dirigenziale n.. del SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

In esecuzione della Determinazione Dirigenziale n.. del SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE ALLEGATO B) all Avviso Schema di CONVENZIONE TRA COMUNE DI FORLì E ASSOCIAZIONE DI (VOLONTARIATO /PROMOZIONE SOCIALE) (nome). PER L ATTUAZIONE DEL PROGETTO CRESCERE NEL CENTRO PREMESSO - che l Amministrazione

Dettagli

Comune di Cento REGOLAMENTO CONCERNENTE LE MODALITA DI RAPPORTO TRA L AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CENTO E LE PERSONE CHE INTENDONO SVOLGERE

Comune di Cento REGOLAMENTO CONCERNENTE LE MODALITA DI RAPPORTO TRA L AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CENTO E LE PERSONE CHE INTENDONO SVOLGERE Comune di Cento REGOLAMENTO CONCERNENTE LE MODALITA DI RAPPORTO TRA L AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CENTO E LE PERSONE CHE INTENDONO SVOLGERE ATTIVITA INDIVIDUALE DI VOLONTARIATO 1 Art. 1 Il Comune di Cento

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE AGEVOLAZIONI ECONOMICHE ALLE UTENZE DEBOLI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

REGOLAMENTO PER LE AGEVOLAZIONI ECONOMICHE ALLE UTENZE DEBOLI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO CONSIGLIO DI BACINO DOLOMITI BELLUNESI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE ALTO VENETO Legge Regionale 27 aprile 2012 n. 17 REGOLAMENTO PER LE AGEVOLAZIONI ECONOMICHE ALLE UTENZE DEBOLI DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Dettagli

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER

Dettagli

TESTO DI LEGGE APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA NELLA SEDUTA DEL 6 MARZO 2007

TESTO DI LEGGE APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA NELLA SEDUTA DEL 6 MARZO 2007 REGIONE LIGURIA TESTO DI LEGGE APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA NELLA SEDUTA DEL 6 MARZO 2007 INTERVENTI DI PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE E MISURE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

Allegato A.1 - REQUISITI DI ACCREDITAMENTO. REQUISITI DI ACCREDITAMENTO SPERIMENTALI REGIONALI (Decreto 6317/11)

Allegato A.1 - REQUISITI DI ACCREDITAMENTO. REQUISITI DI ACCREDITAMENTO SPERIMENTALI REGIONALI (Decreto 6317/11) Allegato A.1 - REQUISITI DI ACCREDITAMENTO COMUNITÀ EDUCATIVE CRITERI DI ACCREDITAMENTO REGIONALI (Dgr 20943/2005) REQUISITI ORGANIZZATIVI GENERALI 1. RAPPORTI CON L UTENZA (da riportare anche nella carta

Dettagli

BANDO PER IL FINANZIAMENTO DEL PROGETTO INTERVENTI IN RETE PER FASCE DI POPOLAZIONE A RISCHIO AUTUNNO INVERNO 2008/2009.

BANDO PER IL FINANZIAMENTO DEL PROGETTO INTERVENTI IN RETE PER FASCE DI POPOLAZIONE A RISCHIO AUTUNNO INVERNO 2008/2009. COMUNE DI TORINO DIVISIONE SERVIZI SOCIALI E RAPPORTI CON LE AZIENDE SANITARIE SETTORE STRANIERI E NOMADI Ufficio: Nomadismo ed Insediamenti in Emergenza BANDO PER IL FINANZIAMENTO DEL PROGETTO INTERVENTI

Dettagli

Il documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli.

Il documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli. Carta dei Servizi AREA ANZIANI E NON AUTOSUFFICIENTI L area comprende i seguenti servizi 1. Servizio di assistenza Domiciliare (SAD) 2. Centro aggregazione anziani 3. Comunità alloggio Il presente documento

Dettagli

Avviso Pubblico dell Inps- Gestione ex Inpdap Progetto Home Care Premium 2012 AVVISO PUBBLICO

Avviso Pubblico dell Inps- Gestione ex Inpdap Progetto Home Care Premium 2012 AVVISO PUBBLICO PLUS Distretto Socio-Sanitario di Iglesias ( Comuni di Buggerru, Domusnovas, Fluminimaggiore, Gonnesa, Iglesias, Musei, Villamassargia). Avviso Pubblico dell Inps- Gestione ex Inpdap Progetto Home Care

Dettagli

Scheda relativa al servizio "Appartamenti protetti per anziani e disabili" oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII.

Scheda relativa al servizio Appartamenti protetti per anziani e disabili oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII. Scheda relativa al servizio "Appartamenti protetti per anziani e disabili" oggetto del contratto con l ASP Giovanni XXIII. 1 OBIETTIVI, DESCRIZIONE DEL SERVIZIO E UTENZA POSTI DISPONIBILI UBICAZIONE/LUOGO

Dettagli

CITTA DI SAN MAURO TORINESE

CITTA DI SAN MAURO TORINESE Allegato delib. C.C. n. 35 / 2015 CITTA DI SAN MAURO TORINESE REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE VERDI PUBBLICHE Approvato con deliberazione Consiglio comunale n. 35 dell 11 maggio 2015 1 REGOLAMENTO PER

Dettagli

C) LIMITI ALLA TITOLARITÀ DI DIRITTI REALI SU BENI C) LIMITI ALLA TITOLARITÀ DI DIRITTI REALI SU BENI

C) LIMITI ALLA TITOLARITÀ DI DIRITTI REALI SU BENI C) LIMITI ALLA TITOLARITÀ DI DIRITTI REALI SU BENI MODIFICHE AL REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA Le modifiche sono scritte in rosso grassetto corsivo Modifiche all articolo 2 Testo vigente Art. 2 - Requisiti

Dettagli

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI ED INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA N. DEL

DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI ED INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA N. DEL 1 DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI ED INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA N. DEL Oggetto: Predisposizione della modulistica per richiesta e rilascio autorizzazione ed accreditamento dei servizi

Dettagli

Comune di Montevecchia Provincia di Lecco REGOLAMENTO DELL ASILO NIDO DEL COMUNE DI MONTEVECCHIA

Comune di Montevecchia Provincia di Lecco REGOLAMENTO DELL ASILO NIDO DEL COMUNE DI MONTEVECCHIA Comune di Montevecchia Provincia di Lecco REGOLAMENTO DELL ASILO NIDO DEL COMUNE DI MONTEVECCHIA APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N.37 DEL 30/09/2011 ART. 1 - FINALITÀ DEL SERVIZIO Il Comune

Dettagli

ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione di CC n.15 del 10/03/2011 COMUNE DI CANTALUPA Provincia di Torino ALBO DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA INDICE Art. 1 Materia del Regolamento Art.

Dettagli

COMUNE DI MEOLO (Provincia di Venezia) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO/ACCOMPAGNAMENTO

COMUNE DI MEOLO (Provincia di Venezia) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO/ACCOMPAGNAMENTO COMUNE DI MEOLO (Provincia di Venezia) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO/ACCOMPAGNAMENTO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 28 del 19.04.2007 ART. 1 - VALORE DELLA DOMICILIARITÀ

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

FAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013

FAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto

Dettagli

COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè. Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia

COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè. Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia 1. Principi generali I seguenti criteri disciplinano, all

Dettagli

CONCESSIONE DEL SERVIZIO GENERALE DI GESTIONE DELLA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI CITTÀ DI RONCADE. PROGETTO ( art 279 del DPR 207/2010)

CONCESSIONE DEL SERVIZIO GENERALE DI GESTIONE DELLA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI CITTÀ DI RONCADE. PROGETTO ( art 279 del DPR 207/2010) CONCESSIONE DEL SERVIZIO GENERALE DI GESTIONE DELLA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI CITTÀ DI RONCADE PROGETTO ( art 279 del DPR 207/2010) Per quanto attiene gli adempimenti di cui all'articolo

Dettagli

A V V I S O ISTITUZIONE REGISTRO PUBBLICO DEL VOLONTARIATO SOCIALE

A V V I S O ISTITUZIONE REGISTRO PUBBLICO DEL VOLONTARIATO SOCIALE Ambito Territoriale N19 (ex N 7) Comune Capofila Afragola perché non c è posto migliore della tua casa A V V I S O ISTITUZIONE REGISTRO PUBBLICO DEL VOLONTARIATO SOCIALE Progetto Home Care Premium 2012

Dettagli

Chi può richiedere il Voucher Formativo?

Chi può richiedere il Voucher Formativo? COS E IL VOUCHER? Il Voucher è un buono che permette al beneficiario di disporre di un finanziamento pubblico, per accedere a corsi di alta formazione indicati e disciplinati nell apposito catalogo interregionale

Dettagli

ASPETTI TECNICI. Provincia di Cremona

ASPETTI TECNICI. Provincia di Cremona Provincia di Cremona PREMESSA Per consentire il raggiungimento dell obiettivo primario del SISCoTEL è stato necessario realizzare una rete fisica che consentisse la trasmissione delle informazioni. Si

Dettagli