Capitolo 3 Organizzazione e pianificazione del primo soccorso

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1 fm Page 29 Tuesday, March 22, :02 PM Capitolo 3 Organizzazione e pianificazione del primo soccorso 3.1 Premessa Nei capitoli precedenti si è indicato che uno degli obblighi fondamentali del datore di lavoro risulta quello di predisporre le misure di emergenza da attuare in caso di necessità di intervento di primo soccorso. I provvedimenti da intraprendere, specifici caso per caso, devono essere previsti nell ambito di uno studio preliminare per la gestione del primo soccorso; tale studio si inserisce nel più ampio capitolo che riguarda la stesura del Piano di gestione delle emergenze (ad esempio il sistema antincendio o il sistema di evacuazione rapida del luogo di lavoro) all interno del quale, pertanto, uno spazio importante deve essere dedicato alla pianificazione ed alla gestione delle emergenze sanitarie. Questo specifico piano viene identificato nel testo come Piano di primo soccorso. L esperienza insegna che l organizzazione preliminare di un adeguato servizio di pronto soccorso d azienda o di cantiere rappresenta l aspetto probabilmente più importante per garantire all atto dell infortunio un intervento efficace; le maggiori perdite di tempo (ed in questi casi il tempo può condizionare la possibilità di salvare l infortunato) sono infatti da addebitare alla disorganizzazione ed alla mancanza di un piano d azione che preveda il chi, il cosa ed il come in ordine all attuazione dell intervento di emergenza. A questo proposito e nonostante le frequenti lamentele relative al ritardo del Servizio di Pronto Intervento, si può spesso dimostrare che tali inefficienze sono attribuibili alla omissione o al ritardo di chiamata dei soccorsi proprio perché non erano state in precedenza definite idonee procedure di comportamento in caso di emergenza sanitaria; il caso che segue è infatti emblematico. 3.2 Il caso Presso una grande azienda il cui ciclo lavorativo comportava da parte dei lavoratori la manipolazione di sostanze contenenti solventi si era verificata un esplosione con crollo parziale dell opificio ed un inizio di incendio. La tipologia dell attività aveva, anche in sede preventiva, fatto ipotizzare un ri-

2 fm Page 30 Tuesday, March 22, :02 PM 30 IL PRIMO SOCCORSO NELLE AZIENDE E NEI CANTIERI EDILI schio di scoppio ed incendio. Per questo motivo un efficientissimo servizio antincendio aveva posto in breve tempo, sotto controllo i focolai minimizzando quindi ulteriori danni alle persone. Il giorno dopo l evento veniva dato grande risalto su tutti gli organi di stampa e televisivi, locali e nazionali, ad una polemica innescata dal direttore dello stabilimento il quale sosteneva che si era verificato un grave ritardo, più di mezz ora, nell intervento dei mezzi di soccorso sanitario. Il responsabile della struttura che faceva capo al centralino del servizio di Pronto Soccorso coinvolto nella polemica, rispondeva, sempre a stretto giro di stampa, che dal momento della prima chiamata, annotata sui tabulati, all arrivo dei soccorsi in realtà erano passati 10 minuti. Il resto del tempo, circa 20 minuti, si era perso in azienda: nessuno aveva infatti pensato di chiamare il soccorso sanitario, ciascuno ritenendo che qualcun altro l avrebbe fatto. In conclusione: non si può organizzare il servizio di primo soccorso al momento (tanto basta una telefonata!), ma deve essere preparato e predisposto con cura prima dell evento. Quanto affermato trova poi un particolare riscontro nell attività edile. La difficoltà di intervento è infatti tanto maggiore in un cantiere vuoi per le dimensioni, vuoi per la complessità di coordinamento del personale che vi lavora, vuoi per la molteplicità di attività che vi si svolgono. Sulla base di queste considerazioni si ritiene pertanto opportuno fare il punto sinteticamente sulle problematiche che si devono affrontare e sulle azioni che si devono intraprendere per garantire un adeguata organizzazione del servizio finalizzata principalmente ad attuare una corretta gestione del problema. Di seguito si definiscono pertanto le azioni fondamentali che devono essere prese in considerazione per organizzare il servizio di primo soccorso in ambito occupazionale. Tale schema può rappresentare un adeguato punto di partenza anche per la redazione documentale del Piano di primo soccorso. Nei capitoli che seguono si prenderanno in considerazione i singoli punti delle regole proposte analizzando in modo estensivo le misure che si devono intraprendere per promuoverli ed attuarli. 3.3 Le regole del primo soccorso aziendale Le regole del primo soccorso aziendale sono le seguenti: a) effettuare una valutazione del rischio mirata alla definizione delle caratteristiche del servizio di primo soccorso presso l azienda/impresa: 1) designare gli addetti al primo soccorso; 2) definire i compiti di ogni lavoratore ed in particolare le procedure di coinvolgimento degli addetti al primo soccorso; 3) definire i compiti degli addetti al soccorso; 4) definire le procedure di attivazione del soccorso esterno; 5) individuare i presidi minimi richiesti per il Pronto Soccorso aziendale e la loro ubicazione;

3 fm Page 31 Tuesday, March 22, :02 PM ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL PRIMO SOCCORSO 31 6) individuare la documentazione necessaria da allegare al piano di primo soccorso; 7) prevedere una cartellonistica adeguata ed organizzarne l affissione; 8) informare tutti i dipendenti; 9) formare ed addestrare gli addetti al primo soccorso e curarne l aggiornamento Effettuazione di valutazione del rischio 1) Effettuazione di una valutazione del rischio mirata alla definizione delle caratteristiche del servizio di primo soccorso presso l azienda/impresa (fase preliminare alla redazione del piano di primo soccorso). Nello stesso modo in cui il cardine di ogni azione preventiva in ambiente di lavoro risulta essere la valutazione del rischio (ed il conseguente documento redatto a norma dell art. 4 del D.Lgs. 626/1994) anche per la gestione del servizio di primo soccorso (e per la redazione del piano di primo soccorso) l aspetto preliminare, e di estrema importanza, è rappresentato dall esame delle situazioni specifiche d attività d impresa con riferimento alle possibili ripercussioni che queste possono comportare sul servizio stesso. In particolare, e molto schematicamente, questa peculiare valutazione del rischio mirata alla organizzazione e gestione del servizio di primo soccorso dovrà prendere in considerazione in linea generale i seguenti aspetti: Valutazione della tipologia d attività; si pensi, ad esempio, al caso concreto presentato nel paragrafo precedente; è evidente che nell ambito di un azienda chimica, in cui si producono o si manipolano solventi, uno dei principali rischi è rappresentato dalla potenziale formazione di miscele esplosive; l evidenziazione di questo particolare tipo di rischio deve pertanto orientare, in tema di primo soccorso, all adozione di specifiche modalità d approccio all infortunato, di peculiari attrezzature e materiali di primo soccorso ecc. Valutazioni inerenti il luogo in cui si svolge l attività lavorativa; si deve soprattutto evidenziare, a questo riguardo, la raggiungibilità del potenziale infortunato all interno dell azienda o dell azienda all interno del territorio in cui è situata: è importante quindi verificare la lontananza del sito o le difficoltà nel raggiungere il sito stesso con i mezzi di pubblica emergenza comunemente disponibili. Valutazione della numerosità dei lavoratori potenzialmente a rischio di infortunio in rapporto anche alle caratteristiche di ricezione del servizio territoriale di pubblica emergenza. Valutazione delle caratteristiche idrogeologiche e/o meteorologiche della zona in cui è situata l unità produttiva o il cantiere; è evidente infatti che, anche in questo caso, questi aspetti possono condizionare le modalità di intervento e la tipologia dei mezzi utilizzati per il soccorso. Valutazione di qualsiasi altro aspetto possa condizionare specifiche scelte organizzative o gestionali del servizio di primo soccorso. Il Caso Il caso che si presenta è molto semplice, ma estremamente drammatico per le conseguenze che esso ha comportato. Riguarda un impresa di lattonieri ed in parti-

4 fm Page 32 Tuesday, March 22, :02 PM 32 IL PRIMO SOCCORSO NELLE AZIENDE E NEI CANTIERI EDILI colare un dipendente che, come può capitare quando non si adottano le più elementari misure di sicurezza, cade dal tetto di una villetta sul quale sta lavorando. L urto a terra è molto violento il soggetto sviene, ma ancora respira. I compagni, che non hanno evidentemente ricevuto nessuna nozione di approccio a questo tipo di infortunio, tentano di risvegliarlo sollevandolo, dandogli degli schiaffi, spruzzandogli un po d acqua sulla faccia (!). Nonostante l intempestività dell intervento dei colleghi, l infortunato si salva...; l unico problema è che ora si trova su una sedia a rotelle completamente paralizzato per una lesione a carico del midollo spinale in corrispondenza delle vertebre cervicali; non si può dire con certezza se i compagni di lavoro hanno procurato il danno o se questo si sarebbe comunque verificato: è tuttavia possibile affermare che il loro comportamento è risultato potenzialmente molto lesivo ed assolutamente insensato. Il problema è derivato comunque nella mancanza di informazione: la valutazione del rischio infatti avrebbe dovuto evidenziare un elevato rischio di caduta dall alto con conseguente possibilità di frattura della colonna e lesione del midollo. In questo caso, invece, non si è fatta nessuna valutazione, non si è stabilita nessuna specifica modalità di intervento, non si è fornita alcuna informazione a tutti i lavoratori... Il risultato, penso, vi è ben evidente! Con il caso appena descritto ho quindi tentato di dimostrare quanto, la fase di valutazione preliminare, sia importante anche al fine di determinare le successive scelte organizzative e gestionali del servizio di primo soccorso d azienda e conseguentemente per la redazione del Piano di primo soccorso; è anche evidente che questa verifica deve essere effettuata dal datore di lavoro in stretta collaborazione, in primo luogo, con il medico competente d azienda e con il coordinatore o con gli addetti al primo soccorso, ma anche con il RSPP e con gli Rls. Infine va ricordato che, proprio in questa fase della valutazione, si effettua la verifica relativa agli adempimenti previsti per la gestione del primo soccorso d impresa dal vigente D.P.R. 303/1956 (vedi a questo proposito il paragrafo inerente l individuazione dei presidi minimi richiesti per il Pronto Soccorso aziendale e la loro ubicazione) ovvero secondo quanto previsto dall emanando Decreto Ministeriale ex articolo 15 D.Lgs. 626/1994 (vedi Novità legislative in materia di primo soccorso) Designazione degli addetti al primo soccorso Il primo passo per la creazione del servizio di primo soccorso è rappresentato dalla designazione dei lavoratori addetti al servizio stesso. Si tratta, oltre che di un atto logico nella costituzione di un sistema organizzativo che deve comprendere al suo interno non solo attrezzature, ma anche persone competenti, di un obbligo di legge per tutti i datori di lavoro. Anche ai datori di lavoro delle singole imprese edili si applica questa disposizione. Si è già ricordato, infatti, che l articolo 17 del D.Lgs. 494/1996 (vedi capitolo relativo alla legislazione in materia di primo soccorso) non esonera mai i datori di lavoro da tale obbligo per quanto riguarda il servizio della singola impresa. D altro canto quando sia previsto nel contratto di affidamento dei lavori che il

5 fm Page 33 Tuesday, March 22, :02 PM ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL PRIMO SOCCORSO 33 committente o il responsabile dei lavori gestiscano direttamente il servizio (oltre a programmarne l organizzazione tramite il fascicolo di primo soccorso di cantiere), tali soggetti sono tenuti anche alla designazione degli addetti prima dell inizio dell attività presso il cantiere. A questo fine possono essere nominati sia dipendenti dell impresa capo commessa che quelli delle imprese subappaltanti purché adeguatamente formati. In questo caso, comunque, la singola impresa edile non è costretta a rinominare preventivamente propri addetti al primo soccorso. Solo nel caso in cui non sia prevista l attività di gestione diretta del servizio di primo soccorso da parte del committente, ciascun datore di lavoro (o meglio il datore di lavoro dell impresa capo commessa - vedi il capitolo relativo all organizzazione e pianificazione del servizio di primo soccorso in cantiere) dovrà preventivamente designare gli addetti destinati all incarico presso quello specifico cantiere. Le lettere di incarico dovranno essere contenute all interno del Piano di primo soccorso allegato al Piano operativo di sicurezza. In conclusione, pertanto, in qualsiasi azienda o unità produttiva (compresa l impresa edile) e presso ogni cantiere è necessario procedere comunque alla designazione degli addetti di primo soccorso redigendo il documento di incarico. Successivamente viene proposto un facsimile di modello per la nomina degli addetti al primo soccorso che andrà riprodotto, con le modifiche che si renderanno eventualmente necessarie (per esempio nel caso di un cantiere sarà opportuno identificarlo con il codice o con il nome della via; oppure nel caso di una grossa azienda sarà opportuno precisare il reparto o l area di intervento dell addetto), su carta intestata della ditta. È bene che il Piano di primo soccorso contenga la copia, controfirmata per accettazione, dai lavoratori di tale documento. La legge inoltre prevede che i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza siano consultati preventivamente riguardo a tali designazioni. È utile pertanto che anche la firma di tali lavoratori compaia sul modulo di designazione o comunque sul documento generale di valutazione dei rischi che comprende anche il Piano di primo soccorso. MODELLO DI DESIGNAZIONE DEGLI ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO Con la presente si designa quale addetto agli interventi di primo soccorso il sig. <...> a cui è assegnato in particolare il seguente compito: prestare il primo soccorso immediato all infortunato, in attesa del servizio ambulanza che verrà chiamato su disposizione dell addetto stesso (vedi piano di primo soccorso). Data <...> Firma del Responsabile Legale <...> Firma per presa visione del Rls <...> Firma per accettazione dell addetto <...>

6 fm Page 34 Tuesday, March 22, :02 PM 34 IL PRIMO SOCCORSO NELLE AZIENDE E NEI CANTIERI EDILI Una delle richieste che, nella pratica, più frequentemente ci si sente rivolgere dai datori di lavoro circa la designazione degli addetti al primo soccorso riguarda il loro numero (quanti ne dobbiamo designare?) ed i loro requisiti professionali (posso designare solo infermieri; devo assumere un infermiere?). Allo scopo di rispondere a queste domande vengono sinteticamente fornite alcune indicazioni pratiche su chi e su quanti lavoratori designare. Riguardo a chi designare si deve notare innanzitutto che non esistono precise indicazioni di legge al riguardo. È opportuno tuttavia coinvolgere preferibilmente soggetti con eventuale esperienza nel campo (volontariato nelle croci, servizio militare, ecc.) e di effettuare una ricerca preliminare sulle disponibilità individuali (è meglio non imporre l incarico a chi non se la sente). Va anche individuata la disponibilità a frequentare un corso di formazione specifico sull argomento anche per quei soggetti che abbiano già ricevuto una generica formazione sulle nozioni di primo soccorso. È molto importante infine fornire, prima dell accettazione della designazione, chiare indicazioni circa le responsabilità dell incarico. Anche riguardo a quanti addetti designare non esistono precise disposizioni di legge. Indicativamente ed in linea generale si può consigliare di designare almeno 2 incaricati per squadra e/o per turno lavorativo. La regola generale è comunque rappresentata dal fatto che in ogni momento deve essere presente un soggetto preparato (meglio 2 o più di due) a gestire un emergenza sanitaria. In edilizia sarebbe, per questo motivo, buona norma designare e formare il maggior numero di operatori possibile al fine di garantire che in qualsiasi cantiere ognuno sia in grado di intervenire correttamente su un infortunato. Si deve tenere conto in questo caso specifico, infatti, della estrema frammentazione delle attività e della lontananza tra squadre di lavoratori nell ambito del singolo cantiere. In particolare sulla base dell esperienza personale la situazione che più frequentemente si incontra è quella di un lavoratore che svolge la propria attività col supporto di un solo aiutante: la situazione ideale, quindi, è quella in cui ogni singolo lavoratore sia preparato ad intervenire adeguatamente in caso di emergenza sanitaria. È infine importante che tutti i lavoratori che svolgono questi compiti siano vaccinati contro il virus dell epatite B: il rischio per loro di venire a contatto con sangue infetto è, di fatto, anche se solo leggermente, più elevato rispetto a quello della popolazione in genere; per questo motivo è anche importante che, tra i presidi di primo soccorso, non manchino mai i guanti in lattice e che una formazione specifica, in materia di profilassi delle malattie infettive trasmesse tramite sangue, venga indirizzata a questi lavoratori. 3.4 Definizione dei compiti di ogni lavoratore Una volta effettuata la designazione formale degli addetti al primo soccorso si devono definire semplici procedure per attivarli, da parte dei lavoratori che assistono all infortunio. Infatti ogni lavoratore deve imparare a coinvolgere il personale adeguatamente addestrato in ogni occasione anche quando l infortunio possa apparire banale. In modo molto brutale, ma efficace, è necessario far passare l idea che nes-

7 fm Page 35 Tuesday, March 22, :02 PM ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL PRIMO SOCCORSO 35 suno, se non gli incaricati al primo soccorso entro i limiti che verranno più avanti discussi, può mettere le mani addosso all infortunato. Invece tutti i lavoratori, indipendentemente dal fatto di essere formalmente incaricati, devono essere in grado di intervenire immediatamente sulla situazione che ha causato l infortunio per arrestarne la causa ed evitare un aggravamento del danno o un coinvolgimento di altre persone (se ad esempio l infortunato è stato investito da materiale proveniente da una struttura pericolante che minacci di travolgerlo in modo più grave, è evidente che qualsiasi lavoratore è autorizzato ad intervenire per evitare il peggio). A questo scopo si ritiene che sia particolarmente importante identificare, nell ambito del piano di primo soccorso dell unità produttiva o del cantiere, le principali fonti di rischio infortunistico (ad esempio rischio elettrico, caduta dall alto, schiacciamento, intossicazione da sostanze chimiche, incendio, ecc.). A fronte dei rischi di infortunio identificati si dovranno quindi fornire delle procedure specifiche, accanto a quelle più generali che verranno delineate in questo capitolo, che indichino a tutti i lavoratori ad esempio come avvicinarsi al luogo dell infortunio, come eliminare la causa che lo ha provocato, come e quali addetti attivare (addetti al soccorso sanitario e/o all emergenza), ecc. Queste procedure devono essere trasferite a tutti i lavoratori nell ambito di appositi incontri e tramite la distribuzione di tutto o di parte del fascicolo di primo soccorso (in particolare dovrà essere, perlomeno, distribuita la sezione riguardante i compiti di tutti i lavoratori). Quanto affermato risulta applicabile anche alla realtà dei cantieri edili: prima dell inizio dei lavori, infatti, è necessario che tali procedure (che devono entrare a far parte del piano operativo di sicurezza della singola impresa) siano trasferite a tutti i lavoratori che entreranno in cantiere (per il tramite del datore di lavoro o eventualmente suoi preposti) nel corso di apposite riunioni preliminari all inizio dell attività. A questo riguardo risulta impossibile fornire delle procedure di dettaglio che si adattino a tutte le realtà e tipologie produttive. Pertanto di seguito si suggeriscono alcune procedure generali, valide praticamente in ogni circostanza che possono essere utilizzate come base per gli incontri informativi rivolti a tutti i lavoratori. Procedure per tutti i lavoratori: cosa fare in caso di infortunio o malore Tutti i lavoratori devono conoscere i nomi delle persone incaricate di effettuare gli interventi di primo soccorso, il loro numero di telefono e/o l area di lavoro presso il reparto/cantiere/azienda/impresa. Si fornisce quindi l elenco ed il recapito degli addetti al primo soccorso presso il reparto/cantiere/impresa/azienda: Rossi Paolo Bianchi Giovanni Verdi Giuseppe 0338/213562/ufficio marketing 0330/206748/baracca capo cantiere 2321 (teledrin)

8 fm Page 36 Tuesday, March 22, :02 PM 36 IL PRIMO SOCCORSO NELLE AZIENDE E NEI CANTIERI EDILI Questi dati sono anche riportati in appositi cartelli affissi nelle seguenti aree di reparto/cantiere/impresa/azienda ad esempio: portone ingresso principale, vano scale ai piani, centralino, ecc. Il lavoratore che assiste ad un infortunio deve prima di tutto intervenire sulle cause che lo hanno prodotto, in modo che non si aggravi il danno e/o non vengano coinvolte altre persone. Nell effettuazione di questo intervento ogni lavoratore è comunque tenuto prima di tutto a proteggere se stesso per non infortunarsi. Casi specifici 1) infortunio per caduta di materiale dall alto in cui sussista ancora pericolo grave ed immediato di ulteriori cadute; è evidente che la prima azione dovrà riguardare la soluzione di questo problema per tutelare sia il lavoratore infortunato sia il soccorritore e gli altri dipendenti: quindi spostare l infortunato o mettere in sicurezza il materiale in bilico; 2) infortunio da scossa elettrica dove il primo intervento deve essere quello di togliere la corrente o comunque di tentare di staccare l infortunato dal contato elettrico. Dopo essere intervenuto sulle cause che hanno prodotto l infortunio il lavoratore deve prendere contatto prima possibile con un addetto al primo soccorso e richiederne l intervento urgente utilizzando i numeri di telefono e/o le informazioni ricordate nel punto precedente. Ogni lavoratore deve mettersi a disposizione degli incaricati di primo soccorso in caso di infortunio: quando occorre, infatti, l addetto al primo soccorso è autorizzato a richiedere l aiuto di altri lavoratori che possono risultare utili (preposto, capo officina, capo cantiere, addetto sicurezza, ecc.) e che devono adeguarsi alle indicazioni ricevute. Come premesso, inoltre, nelle aziende o nei cantieri dove esistono particolari rischi devono essere definite, oltre a quelle descritte, delle procedure peculiari da mettere in atto in funzione delle specifiche condizioni di rischio infortunistico individuate. L organizzazione degli interventi nelle emergenze sanitarie deve essere infatti adeguato alla natura dell attività oltre che alla dimensione dell impresa (cantiere) ed al numero di persone presenti. In particolare le misure organizzative e le indicazioni procedurali dovranno riguardare in funzione dello specifico intervento: particolari modalità di attivazione degli addetti di Pronto Soccorso modalità di avvicinamento al luogo dell infortunio per tutti i lavoratori con definizione dei mezzi di protezione individuali da utilizzare durante l intervento; particolari modalità di intervento finalizzate alla eliminazione delle cause che hanno prodotto il danno; coinvolgimento di altro personale specificamente attrezzato per l emergenza (ad esempio squadra antincendio).

9 fm Page 37 Tuesday, March 22, :02 PM ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL PRIMO SOCCORSO 37 Tutte le informazioni, sia di carattere generale che specifico, dovranno sempre essere formalizzate ed entrare a far parte del piano di primo soccorso Definizione dei compiti degli addetti al primo soccorso e delle procedure di attivazione dei soccorsi esterni Un aspetto spesso trascurato, ma di notevole importanza, nella gestione del servizio di Pronto Soccorso consiste nella definizione di indicazioni e procedure che precisino i limiti ed i compiti degli addetti al primo soccorso. Si vuole a questo punto sottolineare un concetto che verrà più volte ripreso nel corso della trattazione: gli addetti al primo soccorso non sono e non possono diventare, anche dopo la frequenza ad un corso di formazione, dei sanitari con capacità di curare i pazienti infortunati. Il loro ruolo deve esclusivamente limitarsi ad una gestione dell emergenza sanitaria nell attesa che siano portati i soccorsi da parte di medici interni o esterni; il loro compito consiste, quindi, soprattutto nella organizzazione, prima che si verifichi l infortunio, e nella attuazione, durante l infortunio, di adeguate misure, procedure ed azioni tese a garantire che il paziente possa raggiungere nelle migliori condizioni possibili e nel più breve lasso di tempo un adeguato luogo di cura. Per questo motivo nel testo si preferisce parlare di servizio di primo soccorso ovvero di incaricati di primo soccorso ; ciò che questi soggetti devono essere messi nelle condizioni di fare è soltanto il primo intervento, il gradino più basso, ma non per questo meno delicato ed importante, dell intervento di pronto soccorso classicamente inteso. I gradini successivi spetteranno agli infermieri specializzati, ai sanitari dei servizi di ambulanza, ai medici del Pronto Soccorso ospedaliero, agli specialisti chirurghi, ortopedici, internisti, tossicologi, ecc. Nonostante questo limite operativo gli incaricati rivestono comunque un ruolo molto delicato in quanto sono il primo anello della catena del soccorso. Per esperienza tale anello è anche il più debole vuoi per la scarsa o assente formazione di questi soggetti, vuoi per la scarsa consapevolezza dei confini operativi del loro intervento. L esperienza di docente in corsi di formazione e di medico competente d azienda mi ha insegnato che una adeguata informazione e formazione degli addetti su questi argomenti contribuisce a velocizzare i tempi e a migliorare la qualità del soccorso effettuato sull infortunato. L informazione deve, come sempre, essere trasmessa in modo chiaro e schematico (solo in pochi casi si ha a che fare con persone che sanno qualcosa di medicina). La formazione deve essere corredata da prove in azienda o sul cantiere, simulazione di infortuni ed emergenze, attività su manichino, ecc. e deve soprattutto trasmettere motivazioni forti ed entusiasmo a questi soggetti che sono spesso umiliati e sbeffeggiati dai compagni ( allora dottorino mi dai la pastiglia? ). Per quanto mi riguarda, a questo proposito ho sempre tentato anche di conferire una particolare onorabilità a questo tipo di ruolo in azienda. Naturalmente tutte le procedure e informazioni trasmesse agli incaricati dovranno entrare a far parte del Piano di primo soccorso. Proprio in considerazione delle necessità sopra ricordate, di seguito si è voluta proporre una serie di procedure ed indicazioni generali rivolte agli addetti al primo

10 fm Page 38 Tuesday, March 22, :02 PM 38 IL PRIMO SOCCORSO NELLE AZIENDE E NEI CANTIERI EDILI soccorso di un ipotetica azienda; in realtà si tratta di schemi di base che nel corso dell attività professionale ho messo a punto modificandoli poi nelle specifiche realtà secondo le esigenze del caso. Tali suggerimenti risultano finalizzati ad un utilizzo pratico immediato e per questo motivo ci si è attenuti ad una trattazione con indirizzo molto sintetico. In particolare nella parte Procedure per gli addetti al primo soccorso: cosa fare in situazioni di emergenza sanitaria viene proposta una schematizzazione riassuntiva delle principali e generiche azioni che ogni addetto al primo soccorso dovrà mettere in atto nel caso si verifichi un emergenza sanitaria. Nel prosieguo del capitolo le singole voci dello schema saranno di volta in volta riprese ed approfondite. PROCEDURE PER GLI ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO: COSA FARE IN SITUAZIONI DI EMERGENZA SANITARIA I principi generali del primo soccorso si applicano ad ogni infortunio o malore indipendentemente dalla gravità. Qualunque sia la tipologia dell incidente, quindi, il soccorritore deve porsi nelle condizioni di: 1) effettuare l approccio adeguato alla persona infortunata; 2) salvaguardare se stesso; 3) salvaguardare l infortunato; 4) chiamare il soccorso esterno; 5) soccorrere l infortunato. 1) Effettuare l approccio adeguato alla persona infortunata L avvicinamento al luogo dell incidente rappresenta una fase molto delicata dell intervento perché da questo momento scatta la presa in carico dell infortunato da parte del securista. La sua responsabilità terminerà solo quando l infortunato verrà affidato alle cure ad un sanitario qualificato (se la gravità dell infortunio lo richiede). L approccio è anche un momento psicologicamente molto complicato perché proietta l incaricato al soccorso in una situazione improvvisa di stress in cui deve prendere decisioni rapide e ragionate. Per questo, molto spesso, quando ci troviamo sul luogo di un incidente il primo impulso, umano e spontaneo, risulta quello di scappare, di convincersi che quello che sta succedendo non ci riguarda (anche se magari siamo attratti come spettatori dalla situazione). È quindi molto importante, soprattutto nel caso si prospettino interventi in situazioni ad alto rischio che richiedano interventi immediati, prepararsi a questa fase con specifiche esercitazioni e tenendo conto di alcune regole generali valide in ogni occasione. È bene ricordare, innanzitutto, che un approccio deciso trasmette calma e sicurezza anche all infortunato, mentre un avvicinamento titubante lo può sprofondare nel panico. Questi aspetti psicologici sono particolarmente rilevanti soprattutto nel caso di incidenti gravi e devono essere tenuti ben presenti da chi effettua il soccorso. È fondamentale poi che il soccorritore imponga immediatamente il proprio ruolo

11 fm Page 39 Tuesday, March 22, :02 PM ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL PRIMO SOCCORSO 39 all interno del gruppo delle persone che assistono all infortunio per fare in modo che quella massa informe di individui che di solito provoca più danni che benefici possa invece organizzarsi al fine di affrontare l emergenza. Tutto questo si può ottenere anche con un buon approccio al paziente. Di seguito, pertanto, si descrivono le modalità di avvicinamento da consigliare agli addetti al primo soccorso. Procedure di primo soccorso - Approccio Mantenere la calma (non piangere, gridare, correre, mostrare a tutti la gravità del danno). Sul luogo dell infortunio qualificarsi subito come addetto al soccorso. Iniziare a pensare alle cose da fare (avvertire il soccorso esterno, prelevare la cassetta di primo soccorso, rianimazione cardio-polmonare ecc.) e sulla base di ciò reclutare altre persone che vi diano una mano a svolgere tutti i compiti richiesti dallo specifico intervento. Fare allontanare i curiosi e le persone che non sono utili all intervento. 2) Salvaguardare se stesso Durante l effettuazione di un intervento in condizioni di emergenza il soccorritore dovrebbe preoccuparsi soprattutto di proteggere se stesso. Sembra paradossale, ma spesso la più grande fortuna dell infortunato è rappresentata dall avere un soccorritore che prima di tutto ha pensato alla pelle. Chi si occupa di interventi in emergenza sa quanto questo fatto sia importante e potrebbe raccontare di moltissimi altri casi simili a quello che si descrive di seguito. Il caso Il caso che si propone riguarda un azienda del nord Italia nel cui deposito, per problemi legati ad un non adeguato stoccaggio di alcuni prodotti chimici, si era sviluppato un gas estremamente tossico. Il primo lavoratore entrato del deposito per prelevare del materiale, non appena messo piede nel magazzino, moriva sul colpo. I compagni che avevano assistito al fatto, senza pensare alle conseguenze, si erano precipitati l uno dopo l altro per soccorrerlo e, l uno dopo l altro erano deceduti togliendo a tutti una minima possibilità di sopravvivenza. Conclusione: nel film Eroe per caso il nostro eroe salva una bella telecronista televisiva intrappolata nella carlinga dell aeroplano precipitato ed in fiamme; dopo pochi secondi il velivolo esplode. Nella realtà, spesso, l esplosione avviene pochi secondi prima... È opportuno pertanto, al fine di trasferire ai soccorritori l indicazione alla salvaguardia della propria integrità personale, comunicare alcuni semplici suggerimenti di prudenza la cui conoscenza dovrebbe essere estesa a tutto il personale e non soltanto agli addetti al primo soccorso. Tali procedure di prudenza vanno trasferite, attraverso idonei corsi di informazione e formazione, ai soggetti interessati e vanno inserite, come sempre, nel Piano

12 fm Page 40 Tuesday, March 22, :02 PM 40 IL PRIMO SOCCORSO NELLE AZIENDE E NEI CANTIERI EDILI di primo soccorso dell azienda. I suggerimenti che in linea generale possono essere trasmessi ai lavoratori sono riportati di seguito. Procedure di primo soccorso - Salvaguardare se stessi Osservare bene la situazione ed individuare con precisione tutti i pericoli che si potranno incontrare durante l effettuazione dell intervento di primo soccorso. Adottare prima di effettuare l intervento di soccorso le misure idonee per ridurre o eliminare i pericoli individuati. Indossare i mezzi di protezione individuale eventualmente utili per il soccorso (ad esempio autorespiratori) prima di iniziare l intervento: tali mezzi sono disponibili (ad esempio) presso l armadietto accanto alla cassetta di pronto soccorso. Evitare comunque di fare gli eroi a tutti i costi e di infortunarsi. Un aspetto molto importante da prendere in considerazione nella emanazione delle procedure atte a salvaguardare il soccorritore riguarda l individuazione e la messa a disposizione di idonei dispositivi di protezione individuale per gli addetti al primo soccorso (vedi anche articolo 4, comma 1 della bozza del Decreto Ministeriale ex articolo 15 del D.Lgs. 626/1994). I dispositivi devono risultare idonei a favorire un intervento adeguato per tutte le tipologie di incidente che è ipotizzabile si possano verificare durante una determinata attività lavorativa. Il caso Lo scenario di questo caso si colloca in un attività di manutenzione straordinaria a cura di un impresa specializzata (si fa per dire!) nella bonifica di serbatoi interrati; si tratta di grosse cisterne (un po come quelle del gasolio da riscaldamento, ma di dimensioni considerevolmente maggiori) che per motivi diversi possono richiedere delle operazioni di bonifica che hanno bisogno di una pulizia interna di solito effettuata da un lavoratore che si cala nel pozzo. Nel caso in questione non erano state rispettate alcune regole di prudenza e di buon senso quali il monitoraggio dei tossici e della concentrazione in ossigeno, l aerazione tramite immissione d aria a pressione, ecc. Il lavoratore si era quindi calato nella cisterna con una maschera naso-bocca (le mascherine di carta) e legato alla meglio con una corda intorno alla vita; non erano a disposizione del collega all esterno, che aveva il compito principalmente di rimuovere i secchi di fanghi prelevati dalla vasca, mezzi di protezione individuali ed in particolare autorespiratori. Come potete immaginare ad un certo punto il malcapitato all interno della cisterna perde i sensi e sviene: il lavoratore all esterno, più o meno tempestivamente, tenta di tirarlo fuori, ma lo sforzo è immane e con scarsi risultati; la corda si sfila dal corpo dell infortunato, per lui non c è più niente da fare: solo dopo 45 minuti viene estratto esanime dai vigili del fuoco: inutile la corsa disperata all ospedale. Cosa è mancato: un po tutto per la verità, ma per limitarci al problema delle attrezzature di primo soccorso sostanzialmente due cose: un imbracatura con moschettone legata ad una corda fissata ad un argano in corrispondenza della bocca della

13 fm Page 41 Tuesday, March 22, :02 PM ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL PRIMO SOCCORSO 41 cisterna e la messa a disposizione di un autorespiratore per i soccorritori dell impresa: quando queste cose sono arrivate era troppo tardi. Esempi di mezzi di protezione individuale possono quindi essere: autorespiratori, imbracature con corde, particolari scarpe o guanti antinfortunistici oltre che specifici equipaggiamenti per l effettuazione del soccorso (ad esempio particolari tipi di barella o dispositivi particolari per il trasporto di barella, tipo teleferica o altro). Tali dispositivi devono essere messi a disposizione, e controllati periodicamente, dal datore di lavoro o da un preposto (ovvero nella realtà di un cantiere dal committente/responsabile di cantiere/datore di lavoro dell impresa, capo commessa, ecc.) che li sceglie in collaborazione con il medico competente (vedi anche a questo proposito l articolo 4, comma 2 della bozza del Decreto Ministeriale). Naturalmente la messa a disposizione di tali dispositivi deve accompagnarsi alla effettuazione di un idoneo programma di informazione e formazione degli addetti ed alla emanazione di procedure specifiche di utilizzo; un esempio di una procedura specifica è riportato di seguito e si riferisce evidentemente all utilizzo di autorespiratori ed a mezzi atti ad allontanare velocemente il lavoratore da un ambiente fortemente inquinato da sostanze altamente tossiche. L esempio di procedura specifica descritta serve anche per ricordare che le prescrizioni generali spiegate in questo capitolo devono essere naturalmente perfezionate con procedure specifiche correlate a rischi peculiari dell attività lavorativa. In particolare, quindi, si devono elaborare procedure di prudenza ad hoc per far fronte ad eventuali infortuni dei quali si può prevedere l accadimento ad esempio sulla base di quanto emerge dalla valutazione dei rischi redatta a norma del D.Lgs. 626/1994. Procedure di soccorso in ambiente saturo di fumo o gas letali: come proteggere se stessi Indossare l imbracatura e legarla ad una corda che viene data per lo svolgimento ad un altro soccorritore che resta in un area sicura; stabilire un sistema di segnali col soccorritore esterno in modo da poter essere recuperato in caso di bisogno (ad esempio un forte strattone per il recupero). Indossare se necessario l autorespiratore (un fazzoletto umido sulla bocca non protegge dai fumi se non nei film americani). 3) Salvaguardare l infortunato Accanto alla preoccupazione legittima di protezione di se stessi si deve tenere conto anche della responsabilità e del dovere morale di prestare un soccorso adeguato alla persona in difficoltà. Si forniscono anche in questo caso alcune procedure schematiche di comportamento per tutelare per quanto possibile la salute dell infortunato; è opportuno ribadire comunque che il primo comandamento di ogni persona che presta soccorso è: non nuocere. Tutti i lavoratori (e non soltanto gli addetti alla emergenza sanitaria) dovrebbero

14 fm Page 42 Tuesday, March 22, :02 PM 42 IL PRIMO SOCCORSO NELLE AZIENDE E NEI CANTIERI EDILI essere messi al corrente per lo meno delle procedure più semplici di intervento. Tali criteri entreranno, come sempre, a far parte del Piano di primo soccorso. Le indicazioni riportate di seguito sono, come precedentemente affermato, eventualmente da completare con altre procedure orientate a specifiche modalità di infortunio. Si devono quindi elaborare degli iter specifici di salvaguardia dell infortunato per far fronte ad eventuali infortuni dei quali si può prevedere l accadimento ad esempio sulla base di quanto emerge dalla valutazione dei rischi. Procedure di primo soccorso - Salvaguardare l infortunato Intervenire con la massima rapidità possibile. Osservare bene il luogo dell infortunio (come sempre la regola di tenere gli occhi bene aperti vale in tutte le occasioni della vita: su un autobus affollato come sul lavoro!) per individuare tutti i pericoli che possono aggravare la condizione dell infortunato. Intervenire per ridurre o eliminare i rischi per l infortunato possibilmente senza spostare l infortunato se si sospetta una lesione della colonna vertebrale. Spostare l infortunato dal luogo dell incidente solo in caso di assoluta necessità o se c è pericolo che, restando in quella posizione, il danno si aggravi. Fare assumere la posizione di sicurezza più adeguata alla specifica situazione (vedi Manuale di primo soccorso). 4) Chiamare il soccorso Fatta eccezione per gli infortuni più banali, l intervento del soccorritore ha come scopo principale quello di fare in modo che il lavoratore infortunato venga avviato al più presto presso una struttura attrezzata di pronto soccorso dove possa ricevere cure adeguate (il lavoratore incaricato deve quindi occuparsi del primo soccorso). A questo proposito non va mai dimenticato che l addetto al primo soccorso non è un sanitario, ma è una persona con conoscenze soprattutto organizzative e gestionali che, in caso di infortunio, persegue l obiettivo di indirizzare l infortunato verso un area sanitaria attrezzata, nel più breve tempo possibile, gestendo nel migliore dei modi il periodo di attesa del soccorso. Nella maggior parte delle realtà industriali (e cantieristiche) soprattutto di medie e di piccole dimensioni si fa riferimento al sistema di emergenza del servizio sanitario nazionale. In alcuni casi (realtà industriali di grandi dimensione e/o con particolari rischi e/o con distanze notevoli dal servizio di pubblico soccorso) il primo livello di gestione dell emergenza sanitaria può essere rappresentato da un servizio di pronto soccorso medicalizzato interno all unità produttiva, o interaziendale, che garantisca la reperibilità continua di un sanitario con particolari conoscenze nel campo della gestione delle emergenze infortunistiche in generale ed in particolare di quelle correlate con i rischi infortunistici individuati presso l unità produttiva (o il cantiere). Sulla base di questa struttura organizzativa, quindi, il primo livello di intervento viene garantito dai medici che gestiscono tali strutture che possono poi, in seconda battuta, fare rife-

15 fm Page 43 Tuesday, March 22, :02 PM ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL PRIMO SOCCORSO 43 rimento a servizi di pubblico soccorso di zona o regionali. In questi casi, quindi, gli addetti all emergenza devono essere istruiti a contattare il servizio sanitario interno all azienda sollecitando l intervento del medico di turno: il Pronto Soccorso interno all azienda ha evidentemente lo scopo di demoltiplicare l afflusso di pazienti alle strutture di pubblica emergenza risolvendo i casi più semplici. Nelle realtà in cui non è richiesta né prevista tale complessità organizzativa il riferimento deve essere costituito dai servizi di pubblico soccorso generici di zona oppure con particolari specializzazioni richieste dalla tipologia dell infortunio. A questo proposito si deve ricordare che in molte regioni è disponibile un numero unico di chiamata di pronto soccorso: il 118 attraverso il quale si garantisce la disponibilità di un unità di soccorso che risponde ad una chiamata in ogni momento del giorno e della notte. È bene ricordare che questo numero copre un territorio spesso ad estensione provinciale ed è pertanto necessario che la persona che chiama i soccorsi sia in grado di fornire informazioni sulle condizioni dell infortunato (al fine di consentire la scelta della struttura ospedaliera più idonea alla quale avviare il paziente) e precisi riferimenti per raggiungere il luogo dell infortunio. A proposito dell importanza di indicare con precisione i riferimenti spaziali per identificare il luogo dove è avvenuto l incidente si presenta un caso curioso realmente accaduto in un azienda dalla quale mi è stato richiesto, in seguito e molto opportunamente, un corso di primo soccorso in ambiente lavorativo. Il caso Negli uffici tecnici di una grossa impresa edile di Milano un lavoratore accusa un violento dolore al petto e appare molto sofferente. Opportunamente gli addetti al primo soccorso telefonano tempestivamente al servizio di emergenza sanitaria di un ospedale di zona. Dopo 20 minuti di attesa l ambulanza non si è ancora vista. Uno dei dipendenti si piazza davanti all ingresso dello stabile sede dell impresa e, dopo 10 minuti circa, nota un ambulanza che sta girando come una trottola su una piazza adiacente; si stampa una manata sulla testa e poi si dà da fare sbracciandosi e gridando per attirare l attenzione. Il paziente è riuscito ad arrivare al pronto soccorso circa 40 minuti dopo l inizio dei sintomi (fortunatamente si trattava di una banale indigestione!). Penso vi stiate chiedendo cosa possa essere successo. Una cosa molto semplice. Gli addetti al primo soccorso hanno fornito al centralino l indirizzo preciso dello stabile che ha come numero civico un numero riferito alla piazza, quella intorno alla quale girava l ambulanza, ma in realtà l indirizzo si trova spostato in uno slargo eccentrico che sembra l inizio di una via più che un adiacenza della piazza stessa. Conclusioni: a) con il numero civico indicate sempre anche dei punti di riferimento (che devono essere pensati prima della chiamata, nel momento in cui si organizza il servizio) per identificare l azienda o il cantiere; se è il caso descrivete l itinerario più adeguato per raggiungere il luogo dell infrotunio;

16 fm Page 44 Tuesday, March 22, :02 PM 44 IL PRIMO SOCCORSO NELLE AZIENDE E NEI CANTIERI EDILI b) mandate qualcuno all ingresso che accolga i soccorritori e faciliti l individuazione del luogo dell infortunio; c) soprattutto nelle grandi città date sempre l indicazione completa della via. Se ad esempio a Milano dite: Venga in Via Rossi al 41 può voler dire: Via Rossi (E.); Via Rossi (P.); Via Rossi (M.); Via Rosso (di Sansecondo). Le conseguenze possono essere anche peggiori di quelle che abbiamo visto! Fatte queste premesse è opportuno quindi proporre delle procedure chiare che dovranno essere trasmesse a tutti i dipendenti, ma che in particolare saranno rivolte agli addetti alla gestione dell emergenza sanitaria. Un esempio generico di procedure al riguardo viene proposto di seguito. Come si può vedere si sono suddivise le indicazioni procedurali in due fasi distinte. La prima riguarda la raccolta di informazioni, che deve avvenire sul luogo dell infortunio, da trasmettere in una fase successiva ai servizi di assistenza sanitaria di emergenza. L esperienza insegna che questa è una fase molto delicata vuoi perché, spesso, c è un impreparazione di base ad affrontarla, vuoi perché la tensione nervosa ed il panico (che raggiungono il massimo proprio all inizio dell intervento) giocano spesso brutti scherzi (il consiglio è di dedicare molto tempo nei corsi di formazione alla gestione di questo momento dell intervento). La seconda riguarda la comunicazione delle predette informazioni in maniera chiara e precisa ai servizi di assistenza sanitaria di emergenza. Tali istruzioni dovranno entrare a far parte del Piano di primo soccorso. Procedura di primo soccorso - Raccogliere informazioni L addetto al primo soccorso deve cercare di rendersi conto di: cosa è successo: a) chiedendo all infortunato se in grado di parlare; b) chiedendo ai lavoratori che hanno assistito all infortunio; c) valutando rapidamente le caratteristiche del luogo dell infortunio al fine di acquisire tali informazioni (ad esempio: la presenza di un apertura non dotata di parapetto al di sopra - ad alcuni metri d altezza - del punto in cui si trova disteso ed incosciente il paziente che perde sangue dal naso e/o dalla bocca depone per una caduta dall alto con un probabile trauma a carico della testa); quante persone risultano coinvolte; qual è il loro stato di gravità (per esperienza si può affermare che tale valutazione è spesso molto complessa: le indicazioni fornite dal manuale di primo soccorso unite alla formazione specifica di ogni addetto dovrebbero porlo nella condizione perlomeno di effettuare una prima grossolana valutazione in merito allo stato di coscienza, alla situazione cardio-polmonare ed alla presenza di gravi lesioni esterne e/o interne).

17 fm Page 45 Tuesday, March 22, :02 PM ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL PRIMO SOCCORSO 45 Procedura di primo soccorso - Chiamare il soccorso esterno L addetto al primo soccorso deve sempre fare in modo che, in ogni caso, accanto all infortunato rimanga un soccorritore. L addetto al primo soccorso, se la gravità dell infortunio lo consente (lussazione, distorsione, frattura composta dopo idonea immobilizzazione, tagli non trattabili sul posto, scheggia nell occhio dopo bendatura, ecc.) ed è stato predisposto un mezzo idoneo dell azienda, deve avviare in modo rapido l infortunato presso il Pronto Soccorso più vicino. L addetto al primo soccorso non deve mai, tranne nei casi in cui ci sia un pericolo grave che può coinvolgere il luogo dell infortunio, permettere che si sposti o si muova l infortunato incosciente o che abbia ricevuto un colpo forte alla testa o alla schiena: in questi casi aspettare l ambulanza. Nel dubbio chiamare sempre l ambulanza e non muovere l infortunato! Nel caso l addetto al primo soccorso decida di richiedere l intervento dell ambulanza deve recarsi il più rapidamente possibile al telefono abilitato più vicino (consegnare agli addetti, eventualmente, la mappa con segnalate le posizioni dei telefoni abilitati). Deve comporre il numero telefonico della Centrale di Soccorso (o il 118) ed eventualmente anche il 113 o il 112 ed ancora se utile il numero dei Vigili del Fuoco, dei tecnici dell ENEL, ecc. Deve riferire al centralino del soccorso sanitario possibilmente tutte le seguenti informazioni: che cosa è successo (ad esempio infortunio sul lavoro: specificare se caduta dall alto, scossa elettrica ecc., malore: specificare se possibile: infarto, colica, ecc.); quante persone sono coinvolte; quali sono le loro condizioni; dove è avvenuto l incidente (azienda/cantiere: via, numero civico, comune, eventuali punti di riferimento, numero telefonico da cui si chiama, ecc.); specificare se esistono condizioni particolari di accesso o logistiche del cantiere/dell impresa che rendono difficile il soccorso o situazioni che possano facilitare l accesso eventualmente anche dell elicottero o di altri mezzi particolari di soccorso; Deve ricordarsi di non riattaccare prima che l operatore abbia dato conferma del messaggio ricevuto. Queste istruzioni possono essere completate con altre indicazioni, anche più complesse, di attivazione del soccorso. Si è infatti già ricordato che si devono elaborare procedure specifiche per far fronte a particolari tipologie di infortuni dei quali si possa prevedere l accadimento o per ovviare a particolari caratteristiche logistiche dell unità produttiva/impresa/cantiere o per adattarsi alla realtà socio-sanitaria in cui si opera. Oltre alla definizione delle indicazioni per il coinvolgimento del servizio di assistenza sanitaria di emergenza è molto importante sottolineare un altro aspetto fondamentale nell organizzazione di un sistema di attivazione rapida del soccorso esterno:

18 fm Page 46 Tuesday, March 22, :02 PM 46 IL PRIMO SOCCORSO NELLE AZIENDE E NEI CANTIERI EDILI ovvero la ricerca preliminare di alcune informazioni e la predisposizione di semplici accorgimenti finalizzati a consentire un intervento rapido nel momento del bisogno. Pertanto di seguito si forniscono alcuni consigli pratici, dettati dal buon senso, che possono risultare molto utili nel momento in cui vi sia la necessità di coinvolgere i servizi di pubblica emergenza. In primo luogo è opportuno cercare sull elenco telefonico o sulle pagine gialle ovvero su opuscoli informativi, tipo Carta dei Servizi del comune, della provincia o della regione, i numeri dei servizi di emergenza: il 118 (coordinamento delle emergenze) è un numero anche molto semplice da memorizzare. È attivo ovunque in Lombardia, ma non in tutto il territorio nazionale: verificare quindi se nella zona di attività dell impresa/cantiere è possibile accedere a tale servizio; numero telefonico ospedali più vicini; numero telefonico dei centri più vicini attrezzati con ambulanze; numero telefonico di ospedali attrezzati per specifiche emergenze (ad esempio il Centro antiveleni); numero telefonico dei Vigili del Fuoco; numero telefonico di Polizia e Carabinieri (112 e 113). I numeri telefonici devono quindi essere raccolti su un unico documento/cartello che va esposto nelle principali aree dell impresa, del reparto o del cantiere (ad esempio nei punti di passaggio) e comunque sempre in corrispondenza di postazioni telefoniche abilitate alle chiamate esterne (eventualmente memorizzare per la chiamata rapida sul cellulare o sull apparecchio telefonico tali numeri). Sullo stesso cartello, se possibile, elencare il numero di telefono o di teledrin e l area di lavoro di cantiere/impresa degli addetti interni al primo soccorso (specificando eventuali modifiche intervenute o turnazioni) come nell esempio riportato di seguito: Rossi Paolo Bianchi Giovanni Verdi Giuseppe 0338/213562/ufficio marketing 0330/206748/baracca capo cantiere 2321 (n. interno) Andranno inoltre ricordate le indicazioni con le nozioni più importanti da fornire ai soccorritori esterni (l evento, il numero di persone coinvolte, la gravità, il luogo di accadimento, ecc.). Il cartello deve possibilmente essere affisso in diverse aree del reparto, dell azienda, del cantiere (in luoghi ben visibili, sopra le postazioni telefoniche ecc.) in modo che l informazione sia costantemente trasmessa e comunque facilmente disponibile al bisogno. Dovrà inoltre essere garantita un opera di informazione specifica di tutti i dipendenti. Vengono a questo proposito riportati degli esempi di cartellonistica da utilizzare per gli scopi sopra ricordati tenendo conto che in questi

19 fm Page 47 Tuesday, March 22, :02 PM ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL PRIMO SOCCORSO 47 modelli si forniscono indicazioni del tutto generali che dovranno essere eventualmente integrate secondo le specifiche necessità. Gli addetti al pronto soccorso sono: ESEMPIO DI CARTELLONISTICA Rossi Paolo Bianchi Giovanni Verdi Giuseppe 0338/213562/ufficio marketing 0330/206748/baracca capo cantiere 2321 (n. interno) TELEFONO PRONTO SOCCORSO ESTERNO: 118 DATI DA COMUNICARE: 1. Cosa è accaduto: N. persone coinvolte: Stato degli infortunati: Indirizzo dell azienda/cantiere dove è richiesto il soccorso: N. telefonico del luogo dal quale si chiama: Nome di chi chiama: Nome di chi risponde: Annotare l ora esatta della chiamata:... RESTARE VICINO AL TELEFONO E TENERE LE LINEE TELEFONICHE LIBERE. AVVERTIRE LA PORTINERIA (TEL...) PERCHÈ FACILITI L ENTRATA DELL AMBULANZA. La persona che avverte il 118 (o altro numero di emergenza sanitaria) deve in particolare fornire le indicazioni più chiare e precise soprattutto sulle condizioni dell infortunato (oltre che sul numero degli infortunati coinvolti). Si forniscono qui di seguito alcuni esempi delle modalità con cui trasmettere le informazioni da dare a questo riguardo: 1) paziente cosciente o incosciente; respira o non respira; ha il battito cardiaco o non ha il battito cardiaco; è già cominciata la rianimazione o no; 2) paziente con emorragia: segnalare la sede dell emorragia e la gravità della stessa; 3) paziente con sospetta frattura della colonna vertebrale: segnalare con chiarezza anche il solo sospetto di frattura (o comunque riferire le modalità dell incidente, ad esempio caduta dall alto); 4) paziente con fratture degli arti: segnalare la sede della lesione;

20 fm Page 48 Tuesday, March 22, :02 PM 48 IL PRIMO SOCCORSO NELLE AZIENDE E NEI CANTIERI EDILI 5) paziente con ustione importante: segnalare la/e zona/e del corpo coinvolta/e ed eventualmente l estensione; 6) intossicazione da inalazione di vapori tossici: segnalare l agente responsabile, preparare la scheda tossicologica da consegnare ai soccorritori; 7) trauma cranico: segnalare la presenza di segni quali nausea, vomito, perdita di coscienza e modalità dell infortunio. Un altro aspetto di particolare importanza è poi rappresentato dal fatto che ogni addetto al primo soccorso deve essere posto nelle condizioni di poter telefonare ad un servizio di primo soccorso. Il problema può essere banale e di facile soluzione in tutte le attività presso unità produttive stanziali (il tipico caso del capannone in cui si svolgono le attività produttive dell impresa) o nelle attività cantieristiche di lunga durata in cui sono presenti numerosi telefoni fissi dai quali è possibile effettuare la chiamata (talvolta con la possibilità che si tratti di apparecchi autoidentificanti come quelli delle autostrade). Nei casi, invece, di lavoratori dell impresa che svolgono attività esterne (ad esempio trasporti di materiale) o di piccoli cantieri di ristrutturazione o di cantieri stradali di brevissima durata è fondamentale che venga messo a disposizione dell incaricato al primo soccorso un telefonino o comunque un apparecchio (ad esempio dispositivo di chiamata automatica del soccorso ovvero un sistema radio) attraverso il quale poter contattare i servizi esterni deputati alla gestione dell emergenza. Un evenienza particolare è poi rappresentata dal caso previsto nell articolo 2, comma 5 del Decreto Ministeriale (la bozza riportata nel cap. 2). Si tratta in questo caso di lavoratori che prestano la propria opera al di fuori della sede dell impresa e in luogo isolato (ad esempio lavoratori di aziende di servizi forestali). Anche in questo caso deve essere messo a disposizione un idoneo mezzo di comunicazione oltre al pacchetto di medicazione. Modalità particolari di collegamento con i servizi di assistenza sanitaria di emergenza devono poi essere elaborate, come già ricordato, anche sulla base della situazione logistica o in funzione della realtà socio-sanitaria del luogo in cui ha sede l unità produttiva o il cantiere stesso. Ad esempio nel caso di aziende o cantieri situati lontano da posti pubblici di prima assistenza sanitaria può risultare opportuno organizzare il trasporto dell infortunato con modalità che ne consentano il rapido accesso ai servizi di pronto soccorso (per esempio tramite elicottero). Questo problema è stato affrontato anche nel commento al Decreto Ministeriale elaborato nel capitolo precedente, relativo alle novità legislative in materia di primo soccorso. In questo contesto il concetto di non raggiungibilità dell azienda o dell unità produttiva è stato identificato in termini di tempo e si è posto il limite di 20 minuti per definire troppo lontano il servizio di assistenza sanitaria di emergenza. Per questo motivo, quindi, anche aree di lavoro lontane in termini di spazio dal pronto soccorso possono in realtà risultare vicine se si sono messi in atto dei sistemi non convenzionali (ad esempio Elisoccorso) che garantiscono il trasporto rapido dell infortunato. Nel caso le distanze e/o i vincoli di intervento non permettano un collegamento

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