alcuni reparti e la riconversione di altri.

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1 Riordino rete Martina Franca per l'ospedale d'itria. Ancona ospedaliera: si mobilita della Valle da Emiliano

2 Nella mattinata di sabato 27 Febbraio 2016 il Sindaco di Martina Franca, Franco Ancona, si è recato a Bari alla presentazione, da parte del Presidente Michele Emiliano, del Piano di Riordino Sanitario regionale disposto alla luce del Decreto Ministeriale 70/2015 e della legge di stabilità di 2016 che prevede la chiusura di 9 ospedali in Puglia, la chiusura o l accorpamento di

3 alcuni reparti e la riconversione di altri. Ancona ha ribadito con forza la posizione unitaria già espressa dal Documento redatto da alcuni Sindaci della Provincia di Taranto (Martina Franca, Grottaglie, Taranto, Monteparano, Roccaforzata, Monteiasi, San Giorgio Jonico, Faggiano, Pulsano, Carosino, San Marzano di San Giuseppe), inviato alla Regione lo scorso gennaio e fatto proprio dai Consiglieri Regionali tarantini in cui si chiede di mantenere per i Presidi di Martina, Castellaneta e Manduria il I livello. Il Sindaco ha evidenziato che

4 l area ionica, ad oggi, non è in grado di reggere ulteriori tagli o declassamenti dal momento che non esiste una struttura ospedaliera di eccellenza visto che anche il SS Annunziata Moscati necessita di ulteriori investimenti. Sarebbe più opportuno, in attesa che venga costruito il nuovo Ospedale San Cataldo, continuare a valorizzare i presidi presenti sul territorio che vantano importanti esperienze oltre che eccellenti professionalità. il primo Contrariamente alle posizioni campaniliste espresse sia dal Sindaco di Manduria che da alcuni Sindaci dell area occidentale, cittadino di Martina

5 Franca ha sottolineato ad Emiliano la necessità che l area ionica venga rafforzata e non depotenziata dal momento che, ad oggi, il territorio della Provincia di Taranto possiede 1041 posti letto che, sommati ai 608 del privato accreditato, ammontano a 1649, ovvero pari a circa 2,7 posti letto per ogni mille abitanti, a fronte di un indice nazionale di 3,7 e al di sotto dello standard regionale la cui media è pari al 3,4. L area ionica, in cui il problema salute è venuto drammaticamente in evidenza negli ultimi anni, deve essere adeguatamente considerata nel momento in cui si fanno scelte concrete come queste e si esce dalla retorica delle parole. Questo dovrebbe essere ben presente sia a

6 livello regionale e anche, e soprattutto, a livello nazionale. Nessuno può nascondersi dietro parametri che sono bassi proprio perché il territorio è stato drammaticamente trascurato in passato per il personale e per gli investimenti in posti letto. L assessore martinese Stefano Coletta, dopo aver partecipato ad una riunione tematica svolta a Taranto, ha aggiornato tramite social-network a proposito sulla questione: Le notizie apprese stasera (venerdì 26 Febbraio, n.d.r.) a Taranto sono alquanto preoccupanti. C è molto silenzio intorno alla questione, e questo non mi tranquillizza. Anzi.

7 Solo un Ospedale di I livello potrà rimanere in provincia e gli altri rimangono ospedali di base (a meno di clamorose deroghe ministeriali). Si configura una fastidiosa battaglia tra territori e tra chi ha più potere politico. Chi tra Manduria, Castellaneta e Martina? Sembra un gioco, ma è triste assistere a questi scenari. Capisco le tabelle, i numeri e quello che volete. Ma nella sanità e nel rapporto con chi ha difficoltà di salute e bisogno di cure, contano altre cose. Tutti saremmo in grado di tagliare reparti ed ospedali basandoci su fredde tabelle. Pochi ci mettono il cuore e la ragionevolezza oltre meri dati numerici.

8 Esistono decine di motivi per non depotenziare l ospedale della Valle d Itria, quello vero. Il territorio (qui vengono a curarsi da Crispiano, Villa Castelli, Ceglie, Cisternino, Locorotondo, Alberobello), la lontananza da altri ospedali, il disagio economico e logistico a carico degli utenti locali (e non) che andrebbero altrove, la professionalità di medici ed infermieri che, anche sottonumero, hanno sempre garantito un servizio dignitoso, gli investimenti già fatti in questi anni in cui abbiamo lottato. Che spreco sarebbe chiudere reparti appena aggiustati? Che spreco

9 sarebbe non far aprire la rianimazione, quando è stata da poco aggiudicata la gara per il progettista a livello regionale? Sono triste stasera. Abbiamo pochi giorni, dobbiamo combattere. Ammainiamo bandiere e facciamoci sentire. La Valle d Itria e Martina Franca chiedono ciò che è giusto. Voi che decidete, abbiate rispetto e mettetevi una mano sulla coscienza. Taranto e la sua provincia hanno subito nel tempo, e non serve ricordarlo, uno sciacallaggio ambientale che non ha eguali in Italia. La sofferenza della nostra provincia è sotto gli occhi di tutti: inquinamento, incremento tumori, incremento devastante delle patologie respiratorie e della tiroide, aumento patologie

10 cardiovascolari, aumento malattie del ricambio. Senza contare la critica situazione infrastrutturale, il dato bassissimo di numero dei posti letto per abitante (ben sotto la media nazionale) e la assurda mancanza di personale (mancano 2000 unità). Mi aspetto con forza che Michele Emiliano e chiunque abbia il potere e la forza di esprimere una voce forte in ambito anche nazionale, abbandonino la fredda logica dei numeri (solo un presidio di primo livello in provincia, mentre oggi, a ragione, sono 3) chiedendo in maniera inequivocabile e diretta una DEROGA per la provincia jonica: NO assoluto alla lotta tra città che, genuinamente e anche giustamente, difendono il proprio

11 diritto alla salute. Non un generico diritto alla salute, ma il diritto alla salute proprio in questo territorio. Mi aspetto che a Taranto e provincia venga riconosciuto un debito con le vergognose scelte del passato di ammazzare ambientalmente e politicamente un territorio bellissimo. Mi aspetto che non ci siano tagli, ma che ci siano miglioramenti delle strutture (eppure la Regione nella delibera 427/2015 aveva fatto un buon lavoro!). A chi risponderà: si vabbè ma i numeri che chiede il Ministero della Salute sono quelli, rispondo a mia volta: Chissenefrega! Il politico che mi piace è quello che sputa sangue per il suo territorio, andando a Bari, Roma, ovunque, e

12 gridando che questa Provincia non ha più sangue da versare. Bisogna al contrario investire in prevenzione, infrastrutture, personale, dotazioni. Non voglio fare la battaglia ad altri Ospedali. Chi deve vincere è tutta la Provincia. Ma i numeri sul Presidio Ospedaliero della Valle d Itria, quello vero, sono chiari. Rispettateli. Pensieri e concetti, quelli del giovane e combattivo assessore martinese Stefano Coletta, che il nostro strumento informativo territoriale fa propri nel lineare proseguimento di argomentazioni già espresse in precedenza e, soprattutto, con la

13 convinzione che, una volta per tutte, si debba mettere ben in chiaro la responsabilità diretta di tutti coloro i quali ricoprono incarichi elettivi sul territorio non in grado di essere seriamente e totalmente impegnati a combattere con tutte le loro forze in una problematica così importante per un gran numero di loro concittadini rappresentati, dimostreranno, di fatto, di non essere meritevoli del consenso sinora ricevuto. I meriti amministrativi non sono di certo solo ed esclusivamente bandiere e/o banderuole da far sventolare al vento ma, bensì, azioni concrete a favore delle comunità che li hanno demandati e ben rappresentarli. Il

14 Bene Comune di cui tanto si parla abbisogna, oggi più che mai, di FATTI FATTI e non certo dei soliti vecchi e vetusti slogan/logiche utili solo a mantenere un potere di stampo personalistico e/o di parte. La conferma o non riconferma di chi ha guidato una comunità nell arco dell intero proprio mandato e non solo negli ultimi mesi preelettorali dipenderà, sempre di più, solo ed esclusivamente da questo. Volutamente chiudiamo questo nostro intervento con alcuni passaggi espressi dall assessore Stefano Coletta a cui va il nostro pieno plauso nei confronti di coloro che hanno in mano i poteri decisionali :

15 Abbiamo pochi giorni, dobbiamo combattere. Ammainiamo bandiere e facciamoci sentire. La Valle d Itria e Martina Franca chiedono ciò che è giusto. Voi che decidete, abbiate rispetto e mettetevi una mano sulla coscienza Ma i numeri sul Presidio Ospedaliero della Valle d Itria, quello vero, sono chiari. Rispettateli Il politico che mi piace è quello che sputa sangue per il suo territorio, andando a Bari, Roma, ovunque, e gridando che questa Provincia non ha più sangue da versare

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