IL CURRICOLO AGITO: Metodi, metodologie, ambienti di apprendimento, didattica per competenze
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- Carla Bernardi
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1 IL CURRICOLO AGITO: Metodi, metodologie, ambienti di apprendimento, didattica per competenze Pordenone, Trieste, Udine 11 dicembre 2013 Gorizia 12 dicembre 2013 A cura dello Staff regionale per le misure di accompagnamento alle IN12
2 COSA CAMBIA CON LE IN12? La scuola è investita di una domanda che comprende, insieme, l'apprendimento e il saper stare al mondo ( ) Lo studente è posto al centro dell azione educativa in tutti i suoi aspetti Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti pensati per individui medi, non sono più adeguate La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita Lo Stato stabilisce le norme generali cui devono attenersi tutte le scuole, siano esse statali o paritarie. Tali norme comprendono: la fissazione degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli studenti; le discipline di insegnamento e gli orari obbligatori; gli standard relativi alla qualità del servizio; i sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso. Le scuole sono chiamate a elaborare il proprio curricolo esercitando così una parte decisiva dell autonomia che la Repubblica attribuisce loro Centralità della persona e del soggetto che apprende Innovazione nella metodologia Personalizzazione dell insegnamento Apprendimento permanente Aspetti organizzativi e livelli di responsabilità
3 La scuola nel nuovo scenario far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni ALLA SCUOLA SPETTANO ALCUNE FINALITA SPECIFICHE promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base favorire l autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi
4 Per un nuovo umanesimo Ricomporre i grandi oggetti della conoscenza ( ) superare la frammentazione delle discipline e integrarle in nuovi quadri d insieme Consapevolezza che i grandi problemi dell attuale condizione umana possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture OBIETTIVI PER LA SCUOLA OGGI PRIORITARI Cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; comprendere le implicazioni degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie; valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; vivere e agire in un mondo in continuo cambiamento Apprendere per via pratica quello che successivamente dovrà essere fatto oggetto di più elaborate conoscenze teoriche e sperimentali
5 sono temi (costruzione delle conoscenze, necessità di superamento delle discipline, motivazione e centralità dell alunno) ricorrenti nelle precedenti versioni delle Indicazioni Molti docenti dicono: Non c è nulla di nuovo, io lo faccio già e allora perché nel monitoraggio del 2011 alla domanda Qual è la pratica didattica più diffusa nella tua scuola? il 76% degli insegnanti della scuola secondaria di primo grado e il 72% degli insegnanti della scuola primaria hanno risposto Lezione frontale?
6 L ambiente di apprendimento nelle IN12 (La scuola del infanzia) Il curricolo della scuola dell infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma si esplica in un equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento ( ) L apprendimento avviene attraverso l azione, l esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l arte, il territorio, in una dimensione ludica ( ) Nella relazione educativa, gli insegnanti svolgono una funzione di mediazione e di facilitazione e, nel fare propria la ricerca dei bambini, li aiutano a pensare e a riflettere meglio, sollecitandoli a osservare, descrivere, narrare, fare ipotesi, dare e chiedere spiegazioni in contesti cooperativi e di confronto diffuso. L organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica dell ambiente educativo e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica. In particolare: lo spazio dovrà essere accogliente, caldo, ben curato, orientato dal gusto estetico, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. il tempo disteso consente al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita.
7 L ambiente di apprendimento nelle IN12 (La scuola del infanzia) - 2 Gli elementi qualificanti dell ambiente di apprendimento quindi sono: - Spazio accogliente - Tempi distesi - Relazioni e ruoli (alunni attivi e protagonisti, insegnanti facilitatori e osservatori) - Osservazione strumento per conoscere il bambino in tutte le sue dimensioni - Documentazione come processo che produce memoria
8 L ambiente di apprendimento (La scuola del primo ciclo) principi metodologici per promuovere apprendimenti significativi e garantire il successo formativo per tutti gli alunni Uso flessibile degli spazi, a partire dall aula scolastica, luoghi attrezzati ( biblioteca scolastica) Valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni ( diversi media), dare senso a quello che si va imparando Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità ( progettare percorsi didattici specifici specialmente per immigrati di prima e seconda generazione e alunni con disabilità; flessibilità, tecnologie) Favorire l esplorazione e la scoperta ( problematizzazione) Incoraggiare l apprendimento collaborativo ( aiuto reciproco, apprendimento cooperativo, apprendimento tra pari, gruppi di lavoro di classi/età diverse, web) Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere per imparare ad apprendere ( riflettere su risultati, limiti e progressi, costruire un metodo di studio) Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio ( incoraggiare la ricerca condivisa, spazi scolastici e territorio)
9 L ambiente di apprendimento (2) In altre parole Coordinate e principi Suggerimenti metodologici Centralità del soggetto che apprende Dimensione sociale dell apprendimento Attenzione ai processi di apprendimento Valorizzare le esperienze degli alunni Percorsi didattici specifici Ruolo attivo degli alunni Favorire l apprendimento collaborativo nelle sue varie forme Capacità di relazionarsi e confrontarsi Imparare a imparare, metacognizione, stili di apprendimento Favorire attività laboratoriali Centralità delle idee di CONTESTO e RELAZIONE Costruire ambienti di apprendimento = Quali situazioni (ambiente come spazio di azioni) organizzare per favorire l apprendimento
10 Nelle IN12 gli AdA sono proposti come CONTESTI EDUCATIVI Parole chiave: - Flessibilità - Personalizzazione - Cooperazione - Metacognizione
11 L apprendimento delineato nelle IN12 non è visto come un processo meccanico e incentrato solo aspetto cognitivo, ma come un attività coinvolgente in cui hanno grande rilevanza gli elementi affettivo-relazionali Passaggio dal paradigma dell insegnamento al paradigma dell apprendimento Centralità dell insegnante Cosa insegnare? L insegnante spiega, lo studente ascolta, acquisisce, riproduce Agli studenti non è permesso gestire autonomamente il proprio apprendimento (ricettori) corso Centralità del soggetto apprendente Quali situazioni predisporre per favorire l insegnamento L insegnante guida, fa da consulente, supporta; l alunno opera, riflette, scopre, costruisce Lo studente è responsabile del suo apprendimento (attivo e autonomo) ( ricercatori ) Ambiente di apprendimento
12 AMBIENTE DI APPRENDIMENTO E CURRICOLO Curricolo come successione verticale di ambienti di apprendimento (Cerini) Ambienti di apprendimento e competenze (e obiettivi/traguardi ad esse agganciati): gli AdA favoriscono il raggiungimento di competenze; il punto di partenza è la competenza da conseguire, non l attività da proporre Valutazione (LGR): gli AdA fanno emergere aspetti che la didattica tradizionale (spiego studiano interrogo) (profitto = conoscenze + abilità) non fa emergere (competenze = capacità di mobilitare risorse, far fronte a situazioni problematiche)
13 AMBIENTE DI APPRENDIMENTO definizione Contesto di attività strutturate, "intenzionalmente" predisposto dall'insegnante, in cui si organizza l'insegnamento affinché il processo di apprendimento che si intende promuovere avvenga secondo le modalità attese. Al suo interno avvengono interazioni e scambi tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti, sulla base di scopi e interessi comuni
14 AMBIENTE DI APPRENDIMENTO definizione 2 Insieme di pratiche intenzionalmente finalizzate al raggiungimento di obiettivi, all interno delle quali gli attori coinvolti danno senso (= trovano rilevante) a ciò che fanno [G. Gentile]
15 Caratteristiche di un ambiente di apprendimento: Motivazione interna alla attività stessa Elevato coinvolgimento degli alunni Azione di regia del docente Complessità dei contenuti dei metodi e dei linguaggi Rapporto con la realtà Intenso sviluppo di relazioni Sviluppo di attività di metariflessione Uso esplicito delle conoscenze degli alunni Sviluppo di competenze trasversali Uso di valutazione autentica DEVE FAVORIRE ricerca e selezione informazioni identificazione di soluzione secondo strategie differenziate comunicazione e ascolto, capacità di confrontarsi con gli altri costruzione e condivisione di artefatti mentali affermazione / confutazione di tesi lavoro di gruppo, assunzione di decisioni condivise valorizzazione della creatività e delle emozioni operatività, traduzione di idee e intenzioni in azioni
16 Elementi che costituiscono un ambiente di apprendimento SPAZI (luogo fisico o virtuale), sistemazione dell aula ma anche spazio mentale e culturale, spazio affettivo e relazionale TEMPI RELAZIONI (clima) RUOLO dell insegnante e degli alunni RELAZIONI tra alunni CONTESTI RELAZIONALI LIVELLO DI COOPERAZIONE (tra alunni, tra classi, tra scuole) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO e CONTENUTI (compiti e attività) MODALITA DI COMUNICAZIONE, comportamenti, regole, vincoli STRUMENTI (testi, materiali didattici, Lim ) PRESENZA O MENO DI TIC e loro utilizzo METODOLOGIE (approcci disciplinari o interdisciplinari, didattica laboratoriale, cooperative learning, ecc.) (componenti individuali motivazione, caratteristiche cognitive, ecc.)
17 SPAZI -(un altra aula è possibile?)
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19 modello tradizionale, costituito da aule disposte in batteria lungo un corridoio Aula speciale laboratorio VINCOLI NORMATIVI E CULTURALI MENSA pianta totalmente aperta, senza spazi racchiusi (senza classi) Hellerup School, Copenhagen
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21 TEMPI (qual è il tempo dell apprendimento?) AdA nelle/tra le discipline - Quando? Flessibilità UO? (Classi Aperte, compiti del terzo tipo ecc.) AdA confinati nella progettualità ( fuori curricolo o finalizzati al raggiungimento dei Traguardi)? Scansione pluriennale: AdA verticali (Profilo dello studente, fili lunghi )
22 RELAZIONI (chi fa cosa?) Il ruolo del docente nella progettazione di un ambiente efficace - Progettare (pianificare, organizzare, valutare) - Far acquisire l idea che le discipline sono punti del vista sul mondo, con i loro linguaggi, strumenti, schemi concettuali (Lorenzoni) ma contestualmente attenzione alle connessioni interdisciplinari (trasferibilità, mappatura della realtà, sviluppo del pensiero) - Favorire la metacognizione (si impara meglio riflettendo su quello che si fa) - Sviluppare motivazione ed autoefficacia - Regia nella gestione di di attività, gruppi, modalità di gestione "Il gruppo dei coetanei può lavorare insieme per fare, ma soprattutto può lavorare insieme per pensare, cioè per decidere (...). Il gruppo fornisce un supporto in situazioni molto diverse, nel momento in cui serve mettere insieme gli elementi che ciascuno di noi ha pensato, in cui c'è co-costruzione, cioè una costruzione comune, un mettere insieme aggiungendo qualcosa di nuovo e diverso rispetto al risultato individuale - C. Pontecorvo] -(nuove tecnologie)
23 RELAZIONI Livelli di collaborazionevarie forme di apprendimento Apprendimento soggettivo (individuale) [uno] Libro, studio a casa, ripasso e memorizzazione di una lezione, il soggetto controlla il tempo di apprendimento Apprendimento assistito [due] Apprendimento intersoggettivo Di gruppo [cinque-sei] Collettivo [decine] Connettivo [ ] Presenza di un facilitatore, tutoring Acquisizione di informazioni ed elaborazione, costruzione dinamica delle conoscenze, condizionata dal numero dei soggetti coinvolti e dalle relazioni Lezione, definizione a priori di un percorso didattico, un conduttore controlla il processo Mix bilanciato delle altre forme di apprendimento (individuale, di gruppo e collettiva) ma nel contesto della rete
24 Ambienti di apprendimento: RELAZIONI Il docente pianifica, attua, valuta Ruolo complesso: definire tempi e modalità di lavoro, selezionare materiali e strumenti, assegnare ruoli, formare gruppi (regista, consulente, assistente, guida) Libertà organizzativa e decisionale degli alunni? (nella maggior parte dei casi non si consente agli alunni di gestire il proprio apprendimento) Importanza del clima La classe (le classi) viene ripensata come una comunità di ricerca -MA occorre molto tempo rete di scuole - MA servono strumenti diversi (diversificati) di valutazione - MA occorrono specifiche competenze organizzative (gestione dei gruppi) - MA vanno stabilite norme cooperative, responsabilità, impegno - MA non sempre è controllabile
25 Contenuti CONTENUTI, AMBIENTI, PROCESSI DI APPRENDIMENTO Come migliorare l acquisizione dei saperi di base? Esistono discipline da privilegiare? Esistono discipline o ambiti disciplinari per cui il percorso risulta più o meno agevole? Come promuovere le competenze relazionali e civiche? Come favorire l acquisizione di una competenza matacognitiva?
26 METODOLOGIE Didattica per problemi Didattica laboratoriale (apprendimento che si sviluppa attraverso l esperienza concreta e la ricerca) Apprendistato cognitivo (modeling, coaching, scaffolding, fading)
27 Ambienti di apprendimento virtuali Le nuove tecnologie consentono di - Raccogliere informazioni da fonti multiple [Rete come contenitore di informazioni] - Documentare e rielaborare - Realizzare artefatti - Mantenere in contatto una comunità [Social network: comunità virtuali], predisporre forme di e-learning e blended learning: far uscire la scuola dall aula BLOG Wikispace Moodle
28 Per progettare ambienti di apprendimento negli istituti abbiamo bisogno di persone esperte delle discipline, competenti sui nodi disciplinari: gli insegnanti della scuola secondaria sono gli esperti delle discipline a cui dobbiamo fare riferimento; abbiamo bisogno di esperti di progettazione e metodologia capaci di suscitare motivazione: chi meglio degli insegnanti della scuola primaria può suggerire metodi didattici efficaci? Abbiamo bisogno di esperti di progettazione di spazi e tempi: gli insegnanti della scuola dell infanzia possono insegnarci a usare in modo flessibile spazi e tempi, perché per loro è pratica quotidiana (S. Stefanel) GRAZIE PER L ATTENZIONE daniele.ravalico@gmail.com
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