«EVENTO FINALE DEL PROGETTO MATTONE INTERNAZIONALE» Roma, 17 Dicembre 2015
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- Cornelio Bertoni
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1 «EVENTO FINALE DEL PROGETTO MATTONE INTERNAZIONALE» Roma, 17 Dicembre 2015 Diego Conforti Direttore Ufficio Innovazione e ricerca Dipartimento Salute e solidarietà sociale Provincia autonoma di Trento Referente regionale del PMI
2 STATO DELL ARTE (1) La Provincia autonoma di Trento nell ambito delle attività del PMI ha: Favorito la partecipazione al Piano di formazione nazionale di funzionari della Provincia e di ricercatori della Fondazione Bruno Kessler Censito e pubblicato nel database del PMI i progetti EU in cui sono coinvolti la Provincia, la Fondazione Bruno Kessler e l Università degli Studi di Trento Partecipato al sotto Progetto Presidenza Italiana del Consiglio dell'unione Europea, contribuendo alla stesura dei 4 position paper: Stili di vita e prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, Eccellenza nella ricerca sanitaria, Umanizzazione delle cure, Qualità, sicurezza e costi delle cure, attraverso il coinvolgimento dei dirigenti dell Azienda sanitaria (APSS) Partecipato al sotto Progetto DirMi - Direttiva Assistenza Sanitaria Transfrontaliera e in particolare alle azioni di supporto del processo di implementazione della Direttiva 2011/24/UE, attraverso il coinvolgimento dei referenti provinciali in materia Partecipato al sotto Progetto Salute Globale centrato sulla promozione del dialogo tra gli attori regionali per favorire lo scambio e la diffusione di esperienze ed informazioni, con particolare riferimento alle tematiche inerenti alla cooperazione sanitaria internazionale Partecipato ai laboratori di formazione per la stesura di progetti da presentare su call EU aperte Lab Progettazione: 3 progetti (H2020, Health Programme, EASI) Presentato proposte di progetto nell ambito delle iniziative di formazione locale sostenute con finanziamenti di microcredito
3 STATO DELL ARTE (2) Presentato proposte di progetto nell ambito delle iniziative di formazione locale sostenute con finanziamenti di microcredito: I WORKSHOP NAZIONALE: Dal Taccuino al Personal Health Record - a supporto di modelli innovativi di Telesalute e di Patient Empowerment organizzato dal Dipartimento Salute in collaborazione con l Azienda Sanitaria e la Fondazione Bruno Kessler Visita Studio Confronto su modelli per la presa in carico della gravidanza fisiologica e sulla gestione del percorso nascita in diverse realtà europee, organizzato dall Azienda Sanitaria in collaborazione con il Dipartimento Salute e solidarietà sociale Corso Formativo I programmi di finanziamento europei nel quadro della ricerca, innovazione e salute pubblica, proposta dall Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari in collaborazione con il Dipartimento Salute e solidarietà sociale Workshop Donazione d organi. La gratuità di un gesto quale strategia europea ed internazionale per fermare la vendita e il traffico d organi, organizzato dall Azienda Sanitaria Visita Studio Il metodo Scotland: strumenti coordinati e integrati di contrasto alla violenza domestica, proposta dell Ufficio Innovazione delle Politiche sociali in collaborazione con il Dipartimento Salute Workshop: Immigrati: cittadini o untori? Immigrazione, salute e rappresentazione mediatica, proposta dal Cinformi del Dipartimento Salute.
4 STATO DELL ARTE (3) Infine, grazie alla rete costruita con il Progetto Mattone Internazionale, è stata segnalata un iniziativa trentina di cohousing generazionale Casa alla Vela alla Commissione Economica per l Europa delle Nazioni Unite (UNECE), la quale ha pubblicato Policy Brief dedicato a Innovative and empowering strategies for care inserendola tra le buone pratiche a livello europeo nel settore delle politiche sociali, unico caso italiano.nella "Casa alla Vela", cinque signore anziane, parzialmente autonome, vivono sotto lo stesso tetto con sei studenti universitari e due assistenti familiari che garantiscono il servizio in modo continuativo (giorno e notte, sette giorni su sette). La casa è composta di tre appartamenti, una grande terrazza e un giardino: gli studenti vivono all'ultimo piano, mentre le signore nei due appartamenti rimanenti, composti di cinque camere, quattro bagni e numerosi spazi comuni. Gli studenti assicurano compagnia, organizzano feste di compleanno e aiutano nella cura dell'orto a titolo di volontariato, inoltre possono prestare qualche ora di lavoro per pulizie e piccole manutenzioni della casa, venendo retribuiti attraverso i voucher lavoro dell'inps. Le anziane dividono fra loro, per i due appartamenti, le spese di affitto, bollette e servizio di assistenza, nonché altri costi; possono uscire liberamente, organizzare tempo da passare insieme, gite e attività, fino alla condivisione del menù che la collaboratrice cucina per tutte. La casa è aperta alla comunità del quartiere, attraverso momenti di animazione e funzioni religiose previsti a cadenza settimanale e organizzati anche con l'intento di coinvolgere la collettività. Per approfondimenti: UNECE "Policy Brief on Ageing" n. 15, febbraio 2015 ("Casa alla Vela" pag. 14): Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento
5 AZIONI DA RINFORZARE NEL FUTURO PMI Strumenti: Rafforzare la rete con gli uffici regionali e nazionali a BXL e l adesione formale alle principali reti europee nel dominio della salute Strutturare lo strumento dei Laboratori di co-progettazione con tutor per aumentare la capacità progettuale interregionale e la relativa percentuale di successo, abbassando contemporaneamente la competizione inconsapevole tra progetti proposti dalle Regioni/PA Prevedere funzioni di pre-valutazione delle proposte da sottomettere Integrare il portale con strumenti social e collaborativi Potenziare il Database dei progetti di ricerca EU finanziati
6 NUOVE SFIDE Consolidare e rafforzare, con approccio di sistema e con un processo partecipato, le strategie/iniziative della PAT nell ambito delle politiche europee Favorire l incremento e l afflusso di risorse europee per la crescita istituzionale e internazionale del SSP, anche in considerazione dell entrata in vigore della Direttiva 24/2011 sulla mobilità transfrontaliera e di programmi di cooperazione territoriale. Un caso paradigmatico Il centro di Protonterapia di Trento (CPT) si inserisce tra gli istituti più innovativi del mondo nel campo della terapia con le particelle. Operativo da circa un anno, il Centro è costituito da una moderna infrastruttura clinica che contiene un acceleratore di protoni (ciclotrone), un sistema di rilascio dei protoni, apparecchiature di imaging (TAC, RM), due sale isocentriche di trattamento (gantry) ed altre caratteristiche che, per ora, lo rendono unico nel suo genere. È in corso la valutazione del Ministero della Salute per l inserimento della terapia nei LEA, ma il bacino di utenza deve necessariamente essere esteso al resto d Europa, dove esisto solo una quindicina di centri analoghi (in Italia, due). Accanto all utilizzo principale che resta quello terapeutico, è previsto anche un programma di ricerca e quindi il centro di protonterapia di Trento è pronto per diventare un punto di riferimento e di alta specializzazione per la Provincia, l Italia, l Euregio e l Europa.
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