Comunicazione di Dora Iacobelli dopo la nomina a Vicepresidente Legacoop
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- Rosalinda Russo
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1 Comunicazione di Dora Iacobelli dopo la nomina a Vicepresidente Legacoop Ringrazio per la fiducia che mi è stata accordata, con la piena consapevolezza della complessità' della fase che l organizzazione sta affrontando, per la situazione di estrema difficoltà' che il paese vive, con effetti sulla tenuta di importanti pezzi del nostro sistema, e per il processo avviato, e a mio avviso, irreversibile di unificazione della rappresentanza della parte più consistente del sistema cooperativo italiano nell Alleanza delle Cooperative Italiane. E' una fase densa di problematicità', ma che può' offrire grandi opportunità' per un salto qualitativo importante di Legacoop e poi della stessa Alleanza delle Cooperative Italiane e di protagonismo delle nostre imprese nell'offrire risposte ai temi cruciali per ridisegnare il futuro del paese. E', quindi, con grande senso di responsabilità' e di servizio che affronto la nomina a Vicepresidente di Legacoop. Come Presidente della Commissione Pari Opportunità' ho apprezzato la scelta di Legacoop di dare grande rilievo al tema del riequilibrio di genere, dello sviluppo, miglioramento e valorizzazione del lavoro femminile in termini di rappresentanza ai vertici dell organizzazione. Del resto è evidente per tutti, e ripetutamente 1
2 sottolineato, che il tema dell'occupazione femminile e giovanile siano due tra le sfide più' importanti sulle quali si gioca oggi il destino del nostro paese. D'altra parte e' anche all'ordine del giorno delle nostre riflessioni la questione di come si ripensa la rappresentanza, se la dimensione settoriale sia ancora la più efficace, o se sia opportuno cominciare a ragionare per progetti che aggregano le imprese a livello intersettoriale, per tematiche di interesse trasversale. E' su queste aperture che si affronta, tra l'altro, la sfida dell'innovazione e del cambiamento, dell'essere insomma più' vicini alla realtà' imprenditoriale che rappresentiamo e ai bisogni delle comunità a cui vogliamo offrire risposte. Nell'incarico che mi accingo a ricoprire porterò, oltre all esperienza fatta nella Commissione Pari Opportunità, tutto il bagaglio di strumenti e di esperienze che ho accumulato nell'impegno pluridecennale in diverse collocazioni all'interno nel sistema Legacoop, dall'area della formazione, a quella economico-finanziaria del settore agroalimentare fino a quella sicuramente molto arricchente dell'attività' di Coopfond, con incarichi di gestione in societa' partecipate fino all'ultimo assunto come Presidente della Società Immobiliare per le cooperative sociali Sis. Vivo questo momento come un importante punto di arrivo di quella che per me e' stata sempre una scelta di campo, la scelta di contribuire allo sviluppo del sistema cooperativo. 2
3 Devo dire che la mia generazione è stata più fortunata di quella di coloro che sono giovani oggi, infatti dopo il periodo di studio a livello universitario e le successive specializzazioni, ho avuto l opportunità di scegliere tra percorsi professionali diversi e, come dicevo prima, la mia e' stata una scelta di campo, quella di lavorare per l'affermazione di un modello d'impresa fortemente dialogante con la società' e per un modello di società' in cui venissero apprezzati i valori dell'imprenditorialità' e della socialità' come due aspetti di una stessa medaglia. Il lavoro della Commissione ha prodotto dalla sua costituzione nel 2008 importanti risultati. Credo che il risultato maggiore sia stato lo sviluppo di una sensibilità sul tema delle PO in tutta l organizzazione, ottenuta anche attraverso lo strumento amato e odiato nello stesso tempo delle quote. E aumentata la presenza femminile nelle strutture di rappresentanza, ma anche ai vertici delle imprese e degli strumenti di sistema. Sono state messe a sistema parecchie buone pratiche sul tema della conciliazione vita-lavoro, attraverso il confronto tra imprese e l utilizzo di alcune leggi agevolative, la 53 e la 125. Risultati sono stati raggiunti anche attraverso l attivita del Coordinamento Donne d Impresa, di cui sono portavoce indicata dall Alleanza delle Cooperative Italiane, in particolare con la costituzione del Tavolo sull Imprenditoria Femminile presso il 3
4 MISE e con alcune misure agevolative introdotte per l accesso al credito delle imprese femminili. Rispetto all incarico che mi è stato assegnato, mi sento un'apripista e spero di vedere presto più' donne e donne più' giovani che riescano ad arrivare ai vertici dell'organizzazione grazie al cambiamento culturale per il quale è ancora necessario lavorare, un cambiamento in grado di farle crescere nelle imprese e da qui negli organi dirigenti delle organizzazioni di rappresentanza. Il lavoro della Commissione PO e' iniziato con una rilevazione sull'occupazione femminile nel nostro sistema, intitolata il Potenziale femminile nelle imprese cooperative, dalla quale sono emerse sicuramente parecchie luci, per la maggior attenzione in media alle condizioni di lavoro delle donne nelle nostre imprese, pur essendoci ancora un ampio margine di miglioramento, ma anche molte ombre con riferimento alle opportunità' di crescita delle donne ai vertici delle cooperative e delle strutture di rappresentanza. Abbiamo fatto del lavoro in questo senso, ma è su questo che dobbiamo insistere per arrivare all'utilizzo ottimale del potenziale femminile, accrescendo la consapevolezza nell'organizzazione che la valorizzazione di tutte le risorse umane presenti arricchisce la nostra capacità' di interpretare la realtà' nella quale viviamo e aumenta la competitività' di tutto il sistema. 4
5 Voglio affrontare questo nuovo incarico sottolineando alcuni punti, che per altro sono già' contenuti nei documenti presentati dall'alleanza delle Cooperative Italiane nell'interlocuzione avviata col Governo, su cui credo che dovremmo focalizzarci: Per l ' occupazione femminile - facilitazioni ulteriori nell'accesso al credito per le imprese femminili, perché le IF sono più discriminate pur risultando più affidabili nei rimborsi dei finanziamenti come evidenzia una recente ricerca di Banca d Italia - facilitazioni in fase di start up e agevolazioni per imprese la cui attività' prevalente sia la erogazione di servizi per la conciliazione e per quelle che abbiano avviato esperienze di welfare aziendale stabile con risultati certificabili (che significa non in maniera occasionale, magari perché' incentivate da finanziamenti e contributi su particolari leggi). È a tutti evidente che favorire queste imprese, in cui normalmente è prevalente la presenza femminile, significa incentivare l'occupazione femminile - introduzione di strumenti e politiche per la conciliazione nella contrattazione di secondo livello. Il progetto di sistema che sarà finanziato da Foncoop e che stiamo avviando come Alleanza delle Cooperative Italiane insieme a CGIL, CISL e UIL ha questo tra i suoi obiettivi. 5
6 Ma quando si parla di occupazione femminile non si può non collegarsi all altro tema urgente da affrontare che è quello del necessario maggior ingresso di giovani nel mercato del lavoro. Per incentivare l occupazione giovanile e necessario insistere su: - agevolazioni in fase di start up per imprese a prevalente presenza giovanile, continuando sulla linea già' avviata dal precedente Governo - maggiore flessibilità' in entrata - sviluppo di formule in grado di conciliare l'ingresso graduale nel mercato del lavoro con l'impegno su attività' di utilità' per la collettività' (il servizio civile o una rivisitazione della formula dei lavori socialmente utili) - impegno nella promozione di imprese cooperative in segmenti economici in cui fin qui siamo stati assenti ed in cui possono aprirsi opportunità' per le nuove generazioni ( coop di professionisti, green economy ecc.). Non mi soffermo su altre opportunità che potrebbero darsi con qualche maggiore risorsa da investire a seguito dell uscita dalla procedura di infrazione UE a partire dalle manutenzioni degli edifici scolastici interventi ripetutamente sollecitati dalla Ministra A. Maria Carrozza. Naturalmente grande deve continuare ad essere, usando tutti gli strumenti di sistema che abbiamo costruito nel tempo, ma anche incentivando le partnership 6
7 con il sistema creditizio, l'attenzione ai processi di ristrutturazione e di riposizionamento di parti importanti dell'offerta cooperativa, continuando a far pressione sul governo perché vengano rapidamente rese concrete misure a favore delle imprese a partire dalla soluzione del problema dei rilevanti crediti nei confronti della PA. Infine ritengo un passo importante aver allargato il Consiglio di Presidenza con il rappresentante della Puglia e l'aver designato un Vicepresidente di Legacoop in rappresentanza del Mezzogiorno, perché credo che oggi più che mai sia necessario sviluppare una specifica progettualita' per questa area del paese, che rischia di vedere spazzate via dalla crisi pezzi importanti della propria struttura imprenditoriale e di non riuscire a cogliere le opportunità che, comunque, bisogna esser pronti a cogliere, a partire da un più incisivo utilizzo dei fondi europei. Infine, un ricordo sentito va a colei che avrebbe dovuto essere da due anni la prima Vicepresidente di Legacoop e che invece per un destino infausto ha perso la vita, a poche mesi dalla sua designazione. Vorrei ricordare Vanda Spoto, per come era: una donna di valore mossa da grande passione politica e umana, alla quale e' stato ispirato il suo impegno di cooperatrice, di dirigente e di donna che ha lavorato a supporto delle donne. Sottolineo questo aspetto della passione perché credo che la passione per quello che facciamo come cooperatori sia un nostro grande punto di forza. Così come l essere impegnati nella valorizzazione di tutte le risorse umane 7
8 che il nostro mondo esprime o è in grado di includere significa declinare al meglio gli aspetti più autentici della nostra identità: il focus sulla persona senza alcuna discriminazione ed il focus sul lavoro. Dora Iacobelli 8
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