CLASSE DI ELEMENTO TECNICO: INFISSI ESTERNI VERTICALI

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1 CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA: CHIUSURA UNITA TECNOLOGICA: CHIUSURA VERTICALE CLASSE DI ELEMENTO TECNICO: INFISSI ESTERNI VERTICALI

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3 Gli infissi esterni verticali, insieme alle pareti perimetrali verticali, sono le classi di elementi tecnici che fanno capo all unità tecnologica chiusura verticale, nella classe di unità tecnologica chiusura; Secondo la norma UNI 8369/3 un infisso esterno verticale ha la funzione principale di : -permettere la trasmissione dell'energia radiante, -consentendo l'illuminazione, ed eventualmente la visibilità attraverso, -e di regolare la ventilazione degli spazi interni. Gli infissi verticali sono tutti quelli collocati in posizione prossima alla verticale, con un angolo maggiore di 60 rispetto al piano orizzontale; gli infissi orizzontali sono collocati con un angolo minore di 60.

4 Sempre la norma UNI 8369 identifica, con riferimento alle funzioni svolte: finestra, un serramento esterno che ha la funzione principale di permettere la trasmissione dell'energia radiante, consentendo l'illuminazione ed eventualmente la visibilità dell'esterno, e di regolare la ventilazione degli spazi interni porta-finestra, un serramento esterno che, oltre a svolgere le funzioni precedentemente elencate, consente il passaggio di persone tra gli spazi interni e gli spazi esterni luci fisse, i serramenti esterni la cui funzione è permettere la trasmissione dell'energia

5 CLASSIFICAZIONE DEGLI INFISSI 2. Classificazione in base alla schermatura 3. Classificazione in base al materiale

6 2. Classificazione in base alla schermatura Accanto alla classificazione legata al tipo di apertura, ve ne è un'altra relativa allo schermo, ovvero a quella parte dell'infisso cui sono affidati i compiti di consentire una graduazione della radiazione solare diretta e della luce, ammesse all'interno Più precisamente col termine schermo si designa l'elemento che controlla la penetrazione di sole all'interno degli ambienti ed i conseguenti effetti termici; l'elemento che assolve il solo compito di diminuire l'immissione di luce fino ad azzerarla è denominato dispositivo di oscuramento

7 I dispositivi di schermo vengono così distinti: 1. il frangisole, schermo fissato all'esterno della parete, formato da più elementi orizzontali e/o verticali, con la funzione prevalente di controllare l'energia radiante del sole

8 I dispositivi di schermo vengono così distinti: 2. l'imposta, schermo posto all'esterno del serramento, formato da un eventuale telaio fisso e da una o più ante

9 3. la persiana avvolgibile, posta all'esterno del serramento, composta da un telo che scorre entro due guide laterali, da un rullo orizzontale superiore, sul quale si avvolge il telo e dagli accessori di manovra 4. la veneziana esterna, formata da più elementi orizzontali mobili, che con una manovra si raccolgono superiormente o si dispongono in modo equidistante, e con un'altra manovra si inclinano rispetto al piano orizzontale per regolare l'energia radiante e l illuminazione 5. la tenda esterna, formata da materiale flessibile, che regola l'energia radiante e/o la visibilità

10 6. lo scuretto, posto all'interno del serramento, con funzione di consentire l'oscuramento; è formato da una o più ante opache, dotate di movimento di rotazione su asse verticale laterale, collegato al telaio dell'anta o al telaio fisso del serramento 7. la veneziana intermedia, posizionata all'interno di un serramento doppio o nell'intercapedine di vetri doppi, formata da più elementi orizzontali mobili che si possono raccogliere superiormente o inclinare o posizionare in modo equidistante 8. la tenda interna, formata da materiale flessibile che si fissa all'interno rispetto al serramento e che regola la radiazione luminosa e/o la visibilità

11 Posizione del serramento rispetto allo spessore del muro Rispetto allo spessore del tamponamento la posizione del serramento può essere: avanzata a filo esterno intermedia a filo interno La profondità di posizionamento, variando l ombreggiatura, influisce sulla percezione dell involucro, sui suoi comportamenti energetici passivi e sulla durabilità del serramento stesso.

12 3. Classificazione in base al materiale Il materiale principalmente usato per gli infissi sia interni che esterni è stato il legno, poi sono stati introdotti quelli in ferro, poi in alluminio, ed infine quelli in PVC. Infissi in legno Infissi metallici (acciaio ed alluminio) Infissi in PVC Infissi con materiali misti

13 legno acciaio alluminio PVC

14 PRINCIAPALI SUBCOMPONENTI Telaio fisso Telaio mobile dell anta Controtelaio Vetro

15 Il telaio fisso Costituisce la struttura resistente dell infisso sulla quale è montato il telaio mobile. E costituito da profili, fissati al controtelaio, che portano i vincoli per l articolazione del telaio mobile. Nel caso di infissi non apribili il telaio alloggia direttamente il vetro. Il controtelaio ed il telaio fisso devono essere quanto più allineati allo strato termoisolante della muratura per eliminare il possibile ponte termico. Il giunto tra telaio fisso e parete viene in genere occultato attraverso un elemento coprifilo o coprigiunto costituito da un profilo collocato a cavallo tra controtelaio e telaio fisso per nascondere la possibile luce tra i due.

16 Il telaio mobile dell anta E l elemento che consente l apertura dell infisso, racchiudendo e sostenendo il tamponamento. E costituito dalle ante apribili rotanti intorno a cardini o scorrevoli su guide. Ai fini della tenuta all aria e all acqua i bordi del telaio fisso e del telaio mobile sono sagomati e dotati di guarnizioni in gomme siliconiche. Esso inoltre alloggia il vetro attraverso una sagomatura del profilo principale.

17 Il controtelaio ha la funzione principale di supporto per l ancoraggio del telaio fisso, inoltre consente di assorbire le tolleranze dimensionali tra telaio fisso e vano murario e ne costituisce la superficie di interfaccia. E collegato alla muratura con zanche metalliche o tasselli ad espansione, in numero dipendente dalle dimensioni dell infisso, o tramite saldatura nel caso di ancoraggio a strutture metalliche. Viene realizzato con materiali compatibili per morfologia e tecnologia costruttiva con il telaio e con il paramento murario. I materiali più comuni sono l acciaio zincato, il legno e l alluminio.

18 Controtelaio

19 Controtelaio

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21 Tamponamento: è la lastra di vetro o di altro materiale, trasparente o meno, fissata sul telaio mobile. Esso deve resistere alle sollecitazioni del vento ed ai carichi di esercizio.

22 I SUBCOMPONENTI Il fermavetro Connette e fissa il tamponamento al telaio La guarnizione Consente di riempire gli spazi vuoti, garantendo sia la tenuta agli agenti atmosferici che l aderenza tra le parti, tramite elementi che per la loro forma e la loro elasticità sono in grado di aderire a superfici ed a bordi di telaio

23 I SUBCOMPONENTI L isolante Presente nei telai definiti con taglio termico, ha la funzione di separare, senza soluzioni di continuità, la parte esterna dalla parte interna dell infisso, al fine di attenuare all interno la trasmissione del calore verso l esterno Il sigillante Ha la funzione di costituire una barriera al passaggio di aria, acqua, polvere, ecc. Viene realizzato con materiali adesivi ed elastici

24 I SUBCOMPONENTI Il movimento Viene assicurato da accessori (cerniere, carrelli di scorrimento, perni ecc) che devono consentire l apertura dell anta tramite rotazione e/o scorrimento. E riassumibile nella composizione di rotazione e traslazione su assi verticali o orizzontali

25 1. anta fissa 2. battente interno o esterno 3. bilico verticale o anta girevole 4. Visiera o persiana (int. o est.) 5. vasistas o ribalta (int. o est.) 6. bilico orizzontale 7. oscillobattente anta ribalta 8. scorrevole verticale o saliscendi 9. scorrevole orizzontale 10. libro o fisarmonica 11. scorrevole complanare 12. lamelle o louvre

26 I SUBCOMPONENTI L elemento di connessione Collega il telaio fisso con le pareti d ambito, assolvendo anche ad altre funzioni, quali quella di controtelaio, di raccordo, di davanzale, ecc. Rappresenta quindi la parte dell infisso più suscettibile di adattamenti progettuali. Può infatti avere differenti conformazioni sia in orizzontale, rispetto alla soglia, che in verticale, rispetto al vano murario

27 I REQUISITI Indipendente dalla connotazione morfologica e strutturale degli infissi esterni verticali, il criterio fondamentale di progettazione di ogni singola soluzione è, come già detto in precedenza, sempre la sua rispondenza prestazionale al sistema di requisiti propri del sistema ambientale che caratterizza l edificio. Il sistema di requisiti di base per la progettazione degli infissi esterni verticali, è classificato in funzione delle seguenti cinque classi di esigenze: 1. SICUREZZA 2. BENESSERE 3. FRUIBILITA 4. MANUTENIBILITA

28 1. SICUREZZA Resistenza al fuoco attitudine a conservare in tutto o in parte, entro un tempo definito e malgrado l'azione del fuoco, la stabilità R (dal francese rèsistence), la tenuta E (etanchement) e l'isolamento termico I (isolement). I simboli REI, RE, R, seguiti da una misura in minuti, identificano, rispettivamente, un elemento costruttivo che per quel dato tempo conserva la stabilità, la tenuta e l'isolamento, le sole stabilità e tenuta, la sola stabilità. Le classi REI del serramento, vengono tabellate in funzione dell'altezza antincendio degli edifici. La resistenza al fuoco è richiesta al serramento nel suo complesso, e riguarda pertanto anche le parti trasparenti o translucide

29 1. SICUREZZA Resistenza alle intrusioni La differente destinazione d uso dell ambiente interno (scuola, banca, abitazione ecc.), insieme alla collocazione dell apertura nell edificio, (ad esempio un piano terreno piuttosto che un piano alto), determinano la maggiore o minore importanza da attribuire a questo requisito, ed il conseguente carico prestazionale che graverà sull infisso. In generale gli infissi esterni non devono potersi aprire dall esterno, a meno che non siano dotati di serratura, e devono resistere ad azioni di strappo o smontaggio, almeno con strumenti modesti. I dispositivi di schermatura possono migliorare la resistenza alle effrazioni dell infisso di cui fanno parte

30 1. SICUREZZA Protezione dalle cadute E un requisito significativo solo per le aperture prospicienti dislivelli esterni di altezza superiore ad un metro. In questo tipo di aperture, il margine inferiore del vano finestra deve essere collocato ad una distanza dal pavimento finito maggiore di 0,90 m. In alternativa è possibile installare dispositivi complementari di sicurezza, come parapetti o ringhiere, oppure prevedere infissi esterni in grado di resistere in tutte le loro parti

31 Resistenza al vento E una prestazione particolarmente significativa per il serramento, in quanto influisce molto sulle sue prestazioni di tenuta all aria e all acqua. Gli infissi esterni verticali devono resistere all azione del vento in modo da garantire la sicurezza degli utenti e sopportare l azione del vento senza generare sbattimenti vibrazioni e rumorosità

32 2. BENESSERE Tenuta all aria La tenuta all aria investe principalmente la battuta tra le parti apribili e quelle fisse. Il serramento è infatti tra i pochi elementi edilizi che prevedono il movimento come caratteristica funzionale essenziale, causa della difficoltà di assicurare nel tempo prestazione di tenuta dei giunti in corrispondenza delle parti mobili soggette nell uso, a sollecitazioni e deformazioni di notevole entità La tenuta dei giunti (interfaccia tra parti fisse e parti mobili) è affidata alla geometria dei profili che formano le battute e le camere d aria (almeno due battute e una camera d aria) e alla eventuale applicazione di profili coprigiunto. Cinque battute e quattro camere d aria

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34 La tenuta dei giunti telai-muratura è affidata alla realizzazione nella muratura stessa di sagome di scontro (battute o mazzette) che offrono protezione meccanica alla possibile infiltrazione d aria e acqua.

35 2. BENESSERE Tenuta all acqua Anche per la tenuta all acqua il punto critico è costituito dai giunti apribili, per i quali valgono le considerazioni svolte al punto precedente. Una perfetta tenuta è assicurata dagli infissi a giunto aperto in cui tra le parti apribili e quelle fisse si trovano due superfici di battuta intercalate da una camera d aria; in essa l aria che riesce a penetrare genera un vortice che disperde energia ed impedisce di oltrepassare la battuta interna

36 Il sistema a giunto aperto viene adottato per garantire maggiori prestazioni di tenuta alle infiltrazioni dell acqua sotto la pressione del vento. Esso è ottenuto inserendo una guarnizione ad elevata resistenza termica e meccanica, sulla linea mediana del telaio fisso con funzione di battuta per il telaio mobile. Ad anta chiusa tra la parte fissa e quella mobile si crea una camera d aria a contatto con l esterno nella quale, con l infiltrarsi dell aria esterna, viene compressa la guarnizione che aumentando la sua aderenza col telaio mobile realizza una buona tenuta all aria e all acqua.

37 Prima del sistema a giunto aperto esistevano infissi detti a battuta ove la tenuta all aria e all acqua era affidata a due guarnizioni in PVC poste nelle alette di battuta e quindi solo alla pressione che l anta esercitava sul telaio.

38 Oltre a ciò, è necessario che tutte le giunzioni tra elementi disomogenei, in particolare tra soglia o davanzale e traversa inferiore dell infisso consentano un veloce allontanamento dell acqua piovana. Nell architettura tradizionale, date le basse prestazioni di tenuta degli infissi disponibili, la funzione di proteggere il serramento era affidata al vano di finestra e ad elementi aggettanti in corrispondenza dell architrave. Gli infissi oggi disponibili forniscono buone prestazioni di tenuta, tuttavia è necessario che gli elementi orizzontali del telaio e i davanzali favoriscano il deflusso dell acqua mediante la loro conformazione geometrica (gocciolatoio, inclinazione del davanzale)

39 Il gocciolatoio applicato alla traversa inferiore del telaio mobile, ha lo scopo di impedire riflussi d acqua verso i giunti con il controtelaio e il davanzale

40 2. BENESSERE Controllo del flusso luminoso E la capacità di consentire l immissione di luce naturale all interno, in quantità sufficiente per lo svolgimento delle attività ivi previste, e la sua regolazione. La dimensione della finestra rispetto all ambiente interno è la caratteristica che più determina il soddisfacimento del requisito. Empiricamente, ed ancora presente in molti regolamenti edilizi, è il rapporto di 1:6 o 1:8 tra la superficie del vano di finestra e la superficie del pavimento dell ambiente, ma il valore dovrebbe essere calcolato in relazione alla destinazione d uso dell ambiente e della localizzazione degli affacci (logge o balconi soprastanti, piani bassi, edifici non isolati, ecc.) e dovrebbero essere indicati i lux necessari per il soddisfacimento delle esigenze specifiche dell utenza.

41 2. BENESSERE Aerazione di raffrescamento La formazione di correnti d aria negli ambienti e la sua circolazione è proporzionale alla differenza di pressione di vento esistente in corrispondenza dell apertura di entrata e di uscita, alla dimensione complessiva delle due aperture e al rapporto dimensionale fra esse. Il movimento delle masse d aria, comportando il trasporto di fumi, vapori e odori prodotti all interno degli ambienti durante lo svolgimento delle attività, è responsabile del soddisfacimento del requisito del benessere igrotermico.

42 2. BENESSERE Isolamento termico L isolamento termico è inteso come capacità di limitare le perdite di calore che avvengono per irraggiamento, per conduzione e per scambi d aria tra l ambiente interno e l esterno. Riguarda tutti gli elementi che concorrono a realizzare l infisso

43 2. BENESSERE Ricambio d aria naturale Il soddisfacimento del requisito, responsabile del benessere respiratorio olfattivo, era tradizionalmente garantito dalla scarsa tenuta all aria degli infissi e dall imperfetta sigillatura del giunto infisso/parete. Gli infissi con alte prestazioni di tenuta risolvono questo problema e affidano il necessario ricambio d aria o all azione dell utente, o nei casi più evoluti, a griglie di aerazione manovrabili, generalmente inserite nel cassonetto dell avvolgibile.

44 2. BENESSERE Isolamento acustico dai rumori aerei esterni Per quanto riguarda il comportamento acustico le aperture costituiscono zone critiche all interno della chiusura verticale, essendo le prestazioni di un infisso considerevolmente minori rispetto a quelle ottenibili da un qualsiasi tipo di parete perimetrale verticale. Anche gli infissi particolarmente curati da questo punto di vista non garantiscono la permeabilità al rumore. Per ottenere un livello soddisfacente del requisito occorre pertanto affidarsi a scelte progettuali di carattere generale, relative alla collocazione dell edificio, all esposizione dell infisso rispetto alle sorgenti di rumore. Il miglioramento delle prestazioni di isolamento dal rumore si ottiene utilizzando vetri di elevato spessore, o in casi estremi doppi infissi.

45 2. BENESSERE Ingenerabilità di rumori e vibrazioni Il requisito è critico per l elemento schermo, che a causa della posizione può dare origine a rumorosità sotto l impatto della pioggia o della grandine, e, soprattutto a vibrazioni e sbattimenti sotto l azione del vento. La rumorosità per effetto del vento si verifica particolarmente con le persiane avvolgibili, dato che il telo della persiana è realizzato con materiali leggeri e le singole stecche, semplicemente agganciate fra loro ed inserite nella guida sono libere di muoversi e dunque di sbattere 3. FRUIBILITA Transitabilità, circolazione e affacciamento Il requisito è influenzato oltre che dalle dimensioni del vano, dalla tipologia di apertura del serramento e dello schermo

46 3. FRUIBILITA Limitazione dell ingombro all interno Il requisito coinvolge le caratteristiche dimensionali e di posizione nella parete del vano di finestra, che determinano la possibilità di collocare sulla parete elementi di arredo. La tipologia di apertura dell infisso e la dimensione delle ante determinano la porzione di pavimento impegnata per la manovra dell infisso; la conformazione delle spalle, infine, determina l ingombro a pavimento dell anta aperta. Integrabilità Il requisito è particolarmente significativo per i serramenti e gli schermi, che devono consentire la reciproca integrazione senza perdita delle proprie singole capacità funzionali

47 3. FRUIBILITA Manovrabilità Il requisito riguarda oltre che gli organi di movimentazione e manovra, tutte le parti mobili dell infisso. Il suo assolvimento comporta la limitazione dimensionale delle ante apribili dei serramenti, differenziata a seconda delle tipologie di movimento: se infatti le ante scorrevoli sono facilmente manovrabili anche se di grandi dimensioni, lo stesso non vale per le ante apribili che cominciano a dare problemi con dimensioni in larghezza superiori ad 80 cm. Anche gli schermi hanno una mobilità relativa alle dimensioni: così le imposte ad anta girevole, aprendosi verso l esterno richiedono all utente di sporgersi e devono pertanto essere di larghezza contenuta, ancora di più se installate in vani profondi

48 4. MANUTENIBILITA Pulibilità E un requisito significativo soprattutto per i serramenti, data la frequenza delle operazioni di pulizia cui devono essere sottoposti se si vogliono conservare le caratteristiche di trasparenza delle superfici vetrate. Per destinazioni particolari quali impianti sportivi o destinazioni industriali, per i quali si prevedono interventi di pulitura poco frequenti, è necessario curare il disegno globale dell infisso, in modo da impedire l accumulo di sporcizia. Anche la tipologia di apertura determina la possibilità di raggiungere agevolmente o meno dall interno le superfici esterne per effettuare la pulizia. Le ante scorrevoli dovrebbero avere altezze contenute (60 cm) mentre per le ante a rotazione, il requisito è facilmente soddisfatto.

49 4. MANUTENIBILITA Resistenza a manovre false e violente Il requisito riguarda sia gli organi preposti alla manovra sia le parti mobili del serramento e dello schermo nel loro insieme, che devono essere sufficientemente robuste da resistere a sollecitazioni di considerevole entità, agenti su piani e in direzioni diverse rispetto alle sollecitazioni derivanti da manovre corrette. Il requisito è particolarmente significativo per gli infissi il cui funzionamento non è immediatamente comprensibile all utente e comporta una maggiore frequenza di manovre errate (infissi con dispositivi di bloccaggio, con comando separato, oscillo-battenti)

50 GLI INFISSI IN LEGNO Il legno è il materiale tradizionalmente usato per i telai degli infissi. I profili di legno sono i principali elementi che caratterizzano le parti strutturali della finestra: Telai fissi, montanti e traversi dell anta, parti complementari (profili rompi tratta), gocciolatoi, fermavetri e cornici decorative. Per realizzare questi profili sono da preferire le specie legnose a fibratura diritta e parallela (senza nodi o altre discontinuità. Spesso si usano il pino, il douglas, l abete, il castagno, il cipresso, il pino pece (pitch-pine), ecc.

51 I vantaggi del legno sono: - il basso coefficiente di trasmittanza termica - l aspetto gradevole - la facilità di lavorazione dovuta anche ad un esperienza consolidata Gli svantaggi sono: - la deperibilità (aggressione dagli agenti biologici - funghi e insetti) - l alto costo del materiale (si utilizza legno di elevata qualità, con struttura interna senza difetti) - la deformabilità (dovuta alle oscillazioni del tasso di umidità) - la manutenzione periodica (riverniciatura)

52 Finestra ad anta in legno

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55 Finestra ad ante in legno, sezione verticale Finestra ad ante in legno, sezione orizzontale

56 Finestra ad ante in legno con guarnizioni, sezione verticale Finestra ad ante in legno con guarnizioni, sezione orizzontale

57 Finestra a vasistas in legno, sezione verticale Finestra a vasistas, sezione orizzontale

58 Finestra ad ante in legno con persiana, sezione verticale Finestra ad ante in legno con persiana, sezione orizzontale

59 Finestra scorrevole in legno, sezione verticale Finestra scorrevole in legno, sezione orizzontale

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61 GLI INFISSI METALLICI - in acciaio - In allumino GLI INFISSI IN ACCIAIO detti FERRO-FINESTRA L acciaio ha trovato largo impiego per la realizzazione di infissi fino a qualche decennio fa grazie alle sue prestazioni di grande resistenza meccanica e per l ingombro limitato che garantisce più luminosità alle aperture. Ma a causa delle sue caratteristiche di conduttività, al suo elevato coefficiente di dilatazione termica ed una elevata manutenzione nel tempo oggi gli infissi in acciaio sono impiegati per manufatti di grandi dimensioni, che richiedono ingombri limitati, principalmente nell edilizia collettiva.

62 L acciaio è utilizzato, in barre profilate a caldo, già intorno al 1830 per la costruzione di serramenti (ferrofinestra), utilizzati fino agli anni 50, senza sostanziali variazioni tecnologiche e produttive. Intorno alla metà anni 50, si sono realizzati serramenti ottenuti dalla piegatura di lamiere di acciaio sottili (tubolari zincati). Dopo la piegatura i profilati sono chiusi tramite saldatura. Negli anni 70, sono stati introdotti i profilati ottenuti da nastro preverniciato (tubolari preverniciati). Le innovazioni apportate riguardano in particolare: la possibilità di realizzare giunzione tramite aggraffatura; la possibilità di inserire guarnizioni; la possibilità di ottenere profili temporaneamente protetti da pellicola che impedisce danneggiamenti alla finitura. Profili in acciaio preverniciato

63 Tipologie di profilati Con l acciaio si possono produrre: -Profilati a caldo ottenuti da barre di acciaio portate ad alta temperatura, tale da rendere il metallo molto plastico. Pro: Telai sottili; non deformabilità nel tempo; semplice fabbricazione Contro: impossibilità di adattamenti durante la posa; poche ed elementari sagome - Profilati a freddo prodotti da laminati a freddo mediante piegatura con metodi diversi Pro: Telai sottili e leggeri, maggiore varietà di forme e maggiore tenuta all acqua.

64 Finestra ad ante con monoblocco in lamierino zincato, sezione verticale Finestra ad ante con monoblocco in lamierino zincato, sezione orizzontale

65 GLI INFISSI IN ALLUMINIO L alluminio si è particolarmente diffuso, per la realizzazione degli infissi, negli ultimi decenni, grazie alla facilità dei metodi di produzione industriale dei profili con il processo di estrusione. L ampia gamma di leghe ottenibili con l alluminio e l anodizzazione superficiale, conferiscono alte prestazioni di resistenza e durabilità del materiale. L alluminio presenta inoltre un alta versatilità di impiego che consente la realizzazione di infissi e vetrate di tutte le forme e dimensioni. Inoltre il processo di estrusione consente di ottenere profili a sezione complessa con estrema facilità.

66 Vantaggi: - maggiore durabilità rispetto agli infissi in legno - non richiede riverniciature - Inalterabilità a contatto con molte sostanze liquide - Leggerezza (a parità di volume pesa un terzo dell acciaio e del rame) - Resistenza agli agenti atmosferici, a contatto con l aria si ricopre di uno strato di ossido uniforme che impedisce la corrosione -Attitudine alla combinazione con altri materiali per aumentarne le prestazioni Svantaggi: - poco isolanti a causa della elevata conducibilità del metallo (pertanto si possono creare durante l inverno sulla faccia interna dell infisso la formazione di acqua di condensa.

67 I profili sono in genere costituiti da un tubolare a sezione quadrata o rettangolare e da una o più appendici chiamate alette o battute. I profili in alluminio e nelle sue leghe possono essere a: -Profilo intero, non prevede isolamento termico -Profilo intero con taglio termico, parte esterne e parte interna separate da un materiale termicamente isolante.

68 Infisso in alluminio a profilo intero Infisso in alluminio a taglio termico

69 Infisso in alluminio a taglio termico

70 Per ovviare all inconveniente della conducibilità sono stati studiati dei profilati cosiddetti a taglio termico ove il profilato di alluminio viene diviso in due parti (una esterna ed una interna) collegate rigidamente mediante un materiale isolante rigido (plastica o gomma sintetica), che interrompono il flusso di calore attraverso il telaio, evitando quindi il crearsi del ponte termico ed assicurando una certa coibenza.

71 Particolari infissi a taglio termico Nodo laterale Nodo centrale Nodo inferiore

72 Infisso a taglio termico con sistema a battuta.

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74 Finestra a due ante in alluminio a taglio termico, sezione verticale Finestra a due ante in alluminio a taglio termico, sezione orizzontale

75 Porta finestra in alluminio a scorrere con serranda avvolgibile, sezione verticale sezione orizzontale

76 Porta finestra a scorrere in alluminio con tenda esterna, sezione verticale sezione orizzontale

77 Finestra a scorrere in alluminio a taglio termico, sezione verticale sezione orizzontale

78 Finestra a vasistas in alluminio a taglio termico, sistema a giunto aperto, sezione verticale Finestra a vasistas in alluminio a taglio termico, sistema a giunto aperto, sezione orizzontale

79 Finestra a compasso interno in alluminio a taglio termico, sezione verticale Finestra a compasso interno in alluminio a taglio termico, sezione orizzontale

80 Finestra a bilico verticale in alluminio a taglio termico, sezione verticale Finestra a bilico verticale in alluminio a taglio termico, sezione orizzontale

81 GLI INFISSI IN POLICLORURO DI VINILE (PVC) Trovano oggi sempre più impiego grazie alle buone caratteristiche di resistenza termica e al basso costo complessivo, necessitando di pochi trattamenti superficiali e poca manutenzione nel tempo. Vantaggi: - indeformabilità - elevato grado di isolamento acustico e termico - inattacabilità da parte degli agenti chimici esterni - facilità di lavorazione - minima manutenzione Svantaggi: - elevato coefficiente di dilatazione termica dei profili, che determinano grossi spessori delle sezioni con la necessità di introdurre, all interno dei profili, scatolari metallici di irrigidimento. Ciò non permette di realizzare infissi di grandi dimensioni. A temperature di circa 80 C possono presentare fenomeni di rammollimento. Si preferiscono a tal fine colori chiari che assorbano meno energia termica.

82 I profili si ottengono per estrusione a caldo della pasta viscosa; Il profilo esce dall estrusore già caratterizzato superficialmente per aspetto, colore, precisione dimensionale. Per ovviare all aspetto non soddisfacente possono essere realizzate finiture superficiali particolari mediante l incollaggio a caldo di un film acrilico sul profilato: in tal modo l infisso potrà avere, ad esempio, l aspetto del legno naturale. Questi infissi hanno comunque una sezione maggiore di quelli in alluminio.

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84 GLI INFISSI IN MATERIALE MISTO I profili con materiali misti sono costituiti dall accoppiamento di due o più materiali diversi, aventi lo scopo di aumentarne le prestazioni sfruttando le peculiarità di ciascuno. I più diffusi sono quelli in legno e in alluminio. L alluminio, avendo notevole resistenza agli agenti atmosferici e non necessitando di periodica manutenzione, viene impiegato verso l esterno, mentre il legno, con ottime caratteristiche di coibenza, di gradevolezza al tatto è impiegato nella parte interna dell infisso. Occorrono però particolari accorgimenti in grado di assorbire le differenti dilatazioni termiche dei due materiali.

85 Inoltre la scarsa coibenza dell alluminio può provocare la formazione di condensa a contatto con il legno; è pertanto opportuna una protezione con prodotti impregnanti, o mediante l interposizione di una camera d aria aerata.

86 CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA: PARTIZIONE INTERNA UNITA TECNOLOGICA: PARTIZIONE INTERNA VERTICALE CLASSE DI ELEMENTO TECNICO: INFISSI INTERNI VERTICALI

87 Gli infissi interni verticali, insieme alle pareti interne verticali, ed agli elementi di protezione, sono le classi di elementi tecnici che fanno capo all unità tecnologica Partizione interna verticale, nella classe di unità tecnologica Partizione interna La funzione principale degli infissi interni verticali è quella di consentire o impedire, cioè di regolare, il passaggio di persone e/o oggetti fra due elementi spaziali adiacenti Come tutti gli elementi tecnici con funzione di regolazione, sono utilizzabili come aperture e come chiusure. Nel primo caso la qualità di fruizione dipende dalla loro posizione rispetto alla parete interna di separazione, e dalle dimensioni, nel secondo caso la loro qualità deve essere confrontabile con quella della parete in cui sono inserite

88 La porta interna è un elemento tecnico della classe infissi interni verticali, e deve assolvere alle seguenti funzioni: 1) Consentire o impedire (regolare) il transito tra elementi spaziali successivi 2) Contribuire al passaggio della luce naturale e artificiale (e consentire un controllo visivo) 3) Contribuire alla ventilazione 4) Contribuire alla sicurezza nei confronti dell incendio 5) Contribuire all isolamento acustico dai rumori aerei (consentire un controllo acustico tra gli spazi) 6) Contribuire all isolamento termoigrometrico e olfattivo

89 Classificazione Le porte interne si possono classificare in base: - alla cinematica del movimento del principale elemento funzionale, l anta - alla funzione prevalente (schema funzionale)

90 Secondo la classificazione funzionale avremo: - Porte semplici (hanno essenzialmente la funzione di consentire un livello sufficiente di separazione fisica, prioritariamente quella visiva, e di impedire l ingresso delle persone) - Porte antintrusione (rispetto a quelle semplici hanno la funzione di realizzare un livello più accentuato di impedimento all ingresso delle persone) -Porte antipanico (si possono considerare come porte di uscita per facilitare l esodo in caso di situazioni che possono ingenerare senso di panico)

91 - Porte tagliafuoco (hanno la funzione di proteggere lo spazio, al quale consentono l ingresso, dalle azioni dell incendio, cioè costituiscono l accesso a luoghi sicuri) - Porte isolanti acusticamente e/o termicamente (hanno accentuata la funzione protettiva da tali agenti) - Porte flessibili (hanno accentuata la funzione di resistere agli urti, abrasioni o scalfiture che possono verificarsi accidentalmente o sistematicamente per la modalità di apertura dell anta. Sono usate per lo più negli edifici industriali. Esistono inoltre porte che possono essere appartenenti a più classi, quali ad esempio antipanico e tagliafuoco (porte interne di locali pubblici), porte antipanico ed antintrusione (porte interne di locali commerciali)

92 Secondo la classificazione cinematica avremo: Porta a rotazione Porta a ventola Porta a tamburo 1. Anta 3. elemento di vincolo al movimento 2. Elemento di interfaccia 4. elemento di manovra con la parete

93 Porta scorrevole Porta scorrevole a scomparsa Porta ripiegabile 1. Anta 3. elemento di vincolo al movimento 2. Elemento di interfaccia 4. elemento di manovra con la parete

94 Porta a fisarmonica Porta basculante 1. Anta 3. elemento di vincolo al movimento 2. Elemento di interfaccia 4. elemento di manovra con la parete

95 ELEMENTI FUNZIONALI E CARATTERISTICHE

96 ELEMENTI FUNZIONALI E CARATTERISTICHE Anta (mobile e semifissa) Costituisce l elemento di determinazione e di regolazione dell apertura/chiusura della porta. Il materiale costituente più usato è soprattutto il legno, nelle sue varie configurazioni produttive (massiccio, solitamente per il telaio dell anta, compensato, tamburato). L anta può essere interamente realizzata con materiale plastico, oppure con materiale plastico e metalli, o interamente metallica, (telaio in acciaio scatolare e pannelli in lamiera), o in vetro temperato o stratificato

97 ELEMENTI FUNZIONALI E CARATTERISTICHE Telaio fisso ed elemento di interfaccia con le pareti Il telaio fisso costituisce l elemento di interfaccia e, comunque, di riquadro della porta. Contribuisce alla funzionalità della porta attraverso il suo contatto con l anta, sia in corrispondenza agli elementi di vincolo al movimento, sia di quelli di manovra. Al suo interno o su di esso sono infatti collocati la sede di riscontro dello scrocco e quella del catenaccio, le cerniere principali, i carrelli e le guide e gli eventuali dispositivi fotoelettrici. Spesso al telaio fisso sono associati elementi di completamento estetico in relazione al diretto interfaccia con la parete (coprifili). L interfaccia con la parete può avvenire o direttamente, attraverso elementi di collegamento tra il telaio fisso e la parete, o indirettamente attraverso un controtelaio Controtelaio Telaio fisso

98 L interfaccia con la parete può avvenire o direttamente, attraverso elementi di collegamento tra il telaio fisso e la parete, o indirettamente attraverso un controtelaio a. Telaio fisso di porta a rotazione accostato e applicato a controtelaio zancato alla parete b. Telaio fisso accostato alla parete con zanchetta c. Telaio fisso avvolgente d. Sede prefabbricata dell anta di porta scorrevole a scomparsa

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100 Elementi di vincolo al movimento Sono elementi funzionali attraverso i quali si vincola e nello stesso tempo si consente l apertura dell anta: cerniere laterali e centrali, bielle e carrelli. Si tratta degli elementi ai quali vengono trasmessi i maggiori sforzi, e pertanto devono resistere sia all usura, che ad eventuali tentativi di effrazione cerniere di porte a rotazione

101 Elementi di manovra Sono gli elementi funzionali attraverso i quali avviene lo sblocco dell anta ed eventualmente il suo spostamento. Sono la maniglia, e la serratura comprendente lo scrocco ed il catenaccio a. Serratura con manovra a pomolo, scrocco e catenaccio b. Serratura a tessera magnetica c. Serratura di porta antintrusione (porta blindata) d. Serratura di porta antipanico

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104 I REQUISITI Indipendente dalla connotazione morfologica e strutturale delle porte interne, il criterio fondamentale di progettazione di ogni singola soluzione è, come già detto in precedenza, sempre la sua rispondenza prestazionale al sistema di requisiti propri del sistema ambientale che caratterizza l edificio. Il sistema di requisiti di base per la progettazione degli infissi interni verticali, è classificato in funzione delle seguenti cinque classi di esigenze: 1. SICUREZZA 2. GESTIONE 3. ASPETTO 4. BENESSERE 5. FRUIBILITA

105 1. SICUREZZA - resistenza agli urti - resistenza alle intrusioni - resistenza alle false manovre - controllo della reazione al fuoco - controllo della resistenza al fuoco 2. GESTIONE - resistenza all usura - attitudine all integrazione dimensionale ed alla facilità di montaggio 3. ASPETTO - stabilità geometrica - assenza di difetti superficiali - gradevolezza al tatto - Non generazione di sostanze nocive 4. BENESSERE - facilità di apertura e chiusura - comprensibilità delle manovre - controllo della trasparenza luminosa - regolabilità di apertura e controllo della chiusura involontaria - controllo del potere fonoisolante e dell assorbimento acustico - non rumorosità - controllo dell isolamento termico 5. FRUIBILITA - transitabilità - attitudine a non ingombrare - attrezzabilità - manutenibilità

106 1. SICUREZZA Resistenza agli urti La resistenza agli urti della porta, specificamente sull anta, deve essere in parte confrontabile con quella delle pareti interne in cui è inserita. Inoltre occorre considerare la specifica resistenza agli urti accidentali dell anta sullo stipite Resistenza alle false manovre La porta deve resistere, sia per esigenze di sicurezza che di durabilità, a sollecitazioni che può subire a seguito di azioni involontarie dell utenza, dipendenti sia dall uso che dalla modalità di apertura della porta

107 1. SICUREZZA Resistenza alle intrusioni Per esigenze di sicurezza e di privacy la porta deve impedire l ingresso indesiderato di persone. Dal punto di vista normativo, essa consiste nella capacità di impedire per un tempo stabilito, l intrusione di persone negli spazi di cui la porta è posta a protezione (classi di resistenza)

108 1. SICUREZZA Reazione al fuoco Alle porte interne si può richiedere, tenendo particolare conto delle loro funzioni e delle loro destinazioni d uso, un comportamento al fuoco che si limiti alla bassa o nulla partecipazione all incendio. Questi requisiti sono ottenibili attraverso le caratteristiche di autoestinguenza e di non infiammabilità dei materiali impiegati (in particolare per l anta) Resistenza al fuoco Per il fatto di mantenere l accesso alle possibili vie di fuga delle persone, ma anche l accesso alle possibili vie di propagazione dell incendio, alle porte interne si può richiedere la resistenza al fuoco, secondo tutti e tre i parametri (stabilità, tenuta agli aeriformi, isolamento termico alle alte temperature), per un tempo prestabilito

109 2. GESTIONE Resistenza all usura Per esigenze di economia la porta ed i suoi accessori devono resistere alle normali sollecitazioni prevedibili nel loro uso. Le sollecitazioni sono individuabili in funzione delle modalità di funzionamento sia dell organo di apertura-chiusura, sia di quello di bloccaggio, sia del tipo di spostamento dell anta Attitudine all integrazione dimensionale ed alla facilità di montaggio Il primo aspetto del requisito è di carattere progettuale e consiste sostanzialmente nel limitare il numero possibile di altezze e di larghezze delle porte, indicando un campo ristretto di dimensioni. La facilità di messa in opera dipende, oltre che dalle dimensioni della porta, dal suo schema funzionale, ovvero dalla modalità di apertura e dalla soluzione tecnica della parete

110 3. ASPETTO Stabilità geometrica La porta interna deve mantenere le proprie caratteristiche geometriche, soprattutto di planarità, funzionali alla facilità di apertura-chiusura, alla non rumorosità, alla bassa permeabilità all aria e all aspetto. Tale mantenimento è soprattutto funzione della resistenza a due climi differenti e della resistenza alle variazioni di umidità di climi uniformi successivi Assenza di difetti superficiali Essendo le porte interne un elemento tecnico molto manovrato dall utenza, è bene che siano assenti conformazioni spigolose o con materiali duri, in relazione sia alla manovra dell anta che allo scrocco del sistema di bloccaggio

111 3. ASPETTO Gradevolezza al tatto Ogni materiale costituente parti della porta non deve presentare asperità al tatto Non generazione di sostanze nocive Ogni materiale costituente parti della porta, sotto l azione di sostanze chimiche con le quali può venire in contatto, non deve dare luogo a reazioni sia pericolose per l utenza, sia di degradi irreversibile dell aspetto o della funzionalità. Naturalmente tali materiali non devono comunque produrre autonomamente odori fastidiosi per gli utenti

112 4. BENESSERE Facilità di apertura e chiusura Consiste nella limitazione sia dello sforzo necessario al comando dell organo di apertura-chiusura, sia dello sforzo necessario allo spostamento dell anta. Per le porte antipanico i due sforzi devono essere coordinati e agevolati nella direzione di uscita Comprensibilità delle manovre Come per ogni elemento tecnico che richiede delle manovre per espletare la propria funzionalità, la porta ed i suoi accessori devono essere concepiti per essere utilizzati nel modo più semplice possibile

113 4. BENESSERE Controllo della trasparenza luminosa Ad una porta interna può essere richiesto di consentire il passaggio di parte dell energia luminosa o di consentire la vista attraverso.

114 4. BENESSERE Regolabilità di apertura e controllo della chiusura involontaria Sono requisiti che consentono alla porta di regolare il passaggio delle persone e di regolare la ventilazione in genere attraverso la variazione dell apertura dell anta, senza rischio della chiusura involontaria. Inoltre per controllare la ventilazione degli spazi interni, occorre il controllo della permeabilità all aria anche della porta chiusa, magari mediante griglie di aerazione Controllo del potere fonoisolante e dell assorbimento acustico Come per tutti gli elementi tecnici interessati dal requisito, fondamentali sono la tenuta all aria e la massa elevata. La tenuta all aria è garantita solo per le porte a rotazione, e quindi con meccanismo di chiusura che mantenga in pressione la guarnizione di tenuta tra anta e telaio. La massa è elevata soprattutto per porte antintrusione ed antincendio

115 4. BENESSERE Non rumorosità Per il fatto di essere un elemento tecnico meccanico, la porta può generare rumore in particolare tramite l azionamento dell anta, dell organo manovra e di quello di bloccaggio, in ragione della modalità di funzionamento e del loro stato di manutenzione Controllo dell isolamento termico Alle porte di comunicazione tra elementi spaziali riscaldati ed altri che non lo sono o che lo sono in modo saltuario, può essere richiesto di contribuire all isolamento termico. Ciò avviene sia attraverso l uso generale di materiali a bassa conduttività termica, sia attraverso l inserimento di specifici materiali isolanti

116 5. FRUIBILITA Transitabilità Per esigenze di fruibilità, ma anche di sicurezza, la modalità di apertura della porta la dimensione della porta e la sua modalità di apertura devono essere tali da consentire il passaggio agevole di persone o oggetti. Il requisito è particolarmente importante per persone dalle capacità motorie ridotte Attitudine a non ingombrare La modalità di apertura dell anta e le sue dimensioni devono essere scelte in modo da non interferire con la presenza di attrezzature ed arredi o con i movimenti dell utenza Manutenibilità Consiste nella facilità di sostituzione di elementi danneggiati in particolare quelli di manovra e di vincolo al movimento. Consiste anche nella facilità di pulizia e di lubrificazione delle parti mobili in frizione

117 5. FRUIBILITA Attrezzabilità La porta può consentire l inserimento di dispositivi per particolari funzioni, quali: - dispositivi automatici di blocco/sblocco dello scrocco o del catenaccio - dispositivi di chiusura dell anta - dispositivi di visione attraverso l anta (spioncini a lente) - dispositivi di segnalazione allarme, ecc. - griglie di ventilazione Oppure può consentire l inserimento di altri elementi tecnici quali reti telematiche o elettriche Chiudiporta Griglia di ventilazione

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