DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V ACCOGLIENZA TURISTICA SEZ. B

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1 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI DELLA RISTORAZIONE E TURISTICI S P O L E T O Esami di Stato 2015/2016 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V ACCOGLIENZA TURISTICA SEZ. B

2 INDICE GLI ALUNNI 4 GLI INSEGNANTI DELLA CLASSE 5 PARTE PRIMA: PROFILO PROFESSIONALE, FINALITÀ, COMPETENZE, CAPACITÀ 6 PARTE SECONDA: PROFILO DELLA CLASSE 8 I PERCORSI PLURIDISCIPLINARI - LA VALUTAZIONE 9 ELENCO ALLEGATI 10 Pag. PARTE TERZA: I PERCORSI FORMATIVI DELLE SINGOLE DISCIPLINE PERCORSO FORMATIVO DI ITALIANO 11 PERCORSO FORMATIVO DI STORIA 14 PERCORSO FORMATIVO DI DIRITTO E TEC. AMMM.VE DELLA STRUTTURA RICETTIVA 16 PERCORSO FORMATIVO DI MATEMATICA 19 PERCORSO FORMATIVO DI SCIENZA E CULTURA DELL ALIMENTAZIONE 22 PERCORSO FORMATIVO DI LABORATORIO DI SERVIZI DI ACCOGLIENZA TURISTICA 24 PERCORSO FORMATIVO DI TECNICHE DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE 27 PERCORSO FORMATIVO DI LINGUA INGLESE 31 PERCORSO FORMATIVO DI LINGUA FRANCESE 33 PERCORSO FORMATIVO DI LINGUA TEDESCA 36 PERCORSO FORMATIVO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 38 PERCORSO FORMATIVO DI RELIGIONE 40 CORSO MONOGRAFICO DI STORIA DELL'ARTE 41 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 43 GRIGLIA DI CORRISPONDENZA VOTO NUMERICO - LIVELLO DI PRESTAZIONE (ALL. 1) 44 GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA (ALL. 2) 45 2

3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA (ALL. 3) 48 GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA (ALL. 4) 49 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO ORALE (ALL. 5) 54 GRIGLIA E SCHEMA PER L ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO (ALL. 6) 55 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI (ALL. 7) 56 TESTI DELLE SIMULAZIONI DI TERZA PROVA SCRITTA (ALL. 8) 57 FOGLIO DELLE FIRME DEGLI INSEGNANTI (ALL. 9) 70 DOCUMENTAZIONE RISERVATA (ALL. 10) 71 3

4 GLI ALUNNI N. COGNOME E NOME NASCITA E RESIDENZA 1 OMISSIS OMISSIS 2 OMISSIS OMISSIS 3 OMISSIS OMISSIS 4 OMISSIS OMISSIS 5 OMISSIS OMISSIS 6 OMISSIS OMISSIS 7 OMISSIS OMISSIS 8 OMISSIS OMISSIS 9 OMISSIS OMISSIS 4

5 GLI INSEGNANTI MATERIE LINGUA E LETTERATURA ITALIANA- STORIA DIRITTO E TEC. AMM.VE DELLA STRUTTURA RICETTIVA LINGUA INGLESE LINGUA FRANCESE MATEMATICA SCIENZA E CULTURA DELL ALIMENTAZIONE TECNICHE DI RELAZIONE E COMUNICAZ. LAB. SERVIZI DI ACC. TURISTICA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE RELIGIONE POTENZIAMENTO (STORIA DELL ARTE) SOSTEGNO DOCENTI Beatrice Emili Fabio Mamone Capria Francesca Mariani Ghislaine Ginette Giacomini Silvia Passaquieti Anna Maria Villani Nadia Grimaldi Giuditta Spalatro Loredana Cicogna Iole Francucci Claudia Stella Paola Angelella Enrica Poeta 5

6 PARTE PRIMA PROFILO PROFESSIONALE, FINALITÀ, CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITÀ Il diplomato nell indirizzo Servizi per l enogastronomia e l ospitalità alberghiera ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell enogastronomia e dell ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. È in grado di: Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità. Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane. Applicare le norme attinenti la conduzione dell esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all ottimizzazione della qualità del servizio. Comunicare in almeno due lingue straniere. Reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi. Attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi eno-gastronomici. Curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti. L indirizzo presenta le articolazioni: Enogastronomia, Servizi di sala e di vendita e Accoglienza turistica, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell articolazione Accoglienza turistica, il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio. 6

7 FINALITÀ Il Tecnico dei servizi di accoglienza turistico-alberghiera ha una preparazione professionale che gli consente di inserirsi nel mondo del lavoro, con particolare versatilità per l ambito delle strutture ricettive. Possiede una cultura di base storica, socio-economica, politica, ecc.; la conoscenza scritta e parlata di due lingue straniere; la conoscenza dei vari aspetti dell ospitalità alberghiera; la conoscenza dei canali di commercializzazione e del marketing; la padronanza dell uso dei sistemi informatici. CONOSCENZE 1. Conoscenza dei concetti fondamentali delle discipline 2. Conoscenza scritta e parlata di due lingue straniere 3. Conoscenza degli aspetti gestionali e amministrativi dell impresa alberghiera 4. Conoscenza degli aspetti manageriali connessi all attività di accoglienza turistica 5. Conoscenza delle tecniche operative di base COMPETENZE 1. Saper gestire adeguatamente tutte le fasi del ciclo cliente 2. Comunicare efficacemente nella propria e nelle lingue straniere 3. Saper utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera 4. Saper adeguare la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità alle richieste dei mercati e alla clientela 5. Essere in grado di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera attraverso progetti che valorizzino le risorse ambientali e storico-artistiche del territorio CAPACITÀ 1. Essere flessibile e disponibile al cambiamento 2. Essere in grado di impegnarsi a fondo per raggiungere un obiettivo 3. Possedere doti di precisione, attenzione, concentrazione 4. Avere un comportamento improntato alla tolleranza, all autocontrollo e al senso della misura 5. Essere consapevole del proprio ruolo professionale e rivelarsi affidabile nel suo svolgimento 7

8 PARTE SECONDA PROFILO DELLA CLASSE La classe è composta da nove alunni (sei ragazze e tre ragazzi), iscritti per la prima volta al quinto anno, provenienti dalla IV dello stesso indirizzo e, precedentemente, dal Monoennio di Accoglienza Turistica. All'inizio del II periodo dell'anno, per qualche settimana, si è aggregato un nuovo studente, proveniente dal medesimo indirizzo dell'istituto Alberghiero di Montecatini (PT), che è stato presto costretto al ritiro per problemi personali. Un alunno segue una programmazione per obiettivi minimi. L area di provenienza è piuttosto varia: solo tre alunni risiedono infatti nel comprensorio spoletino, una studentessa prende il treno ogni giorno da Narni (TR), gli altri sono iscritti al Convitto dell'istituto o all'analoga struttura gestita dall'inps: la provenienza per quattro di loro è la regione Lazio (comuni di Latina, Roma, Viterbo), mentre una studentessa è originaria della Puglia (comune di Trani). I rapporti con le famiglie si sono realizzati nei ricevimenti quadrimestrali e in quelli mensili, cui si sono aggiunte le rilevazioni del registro elettronico nonché le informazioni pubblicate sul sito web della scuola. Al documento è allegata la documentazione riservata prevista per i percorsi didattici personalizzati. Carriera scolastica degli studenti. La totalità degli alunni è stata promossa a giugno in tutte le discipline. Attività di recupero. In conformità ai criteri e alle modalità stabiliti nel Collegio dei docenti del 23 Ottobre 2015, il Consiglio di classe, nella seduta del 22 gennaio 2016, dopo aver proceduto ad un attenta analisi dei bisogni formativi degli studenti e della natura delle difficoltà rilevate nell apprendimento delle discipline, ha deliberato le attività di recupero per gli alunni che hanno riportato valutazioni insufficienti negli scrutini del primo periodo articolandole in: 1) orario extracurriculare per un massimo di due discipline per alunno; 2) attività di recupero in orario di lezione; 3) moduli di lavoro personalizzato in modo autonomo e con la supervisione degli insegnanti disciplinari interessati. Al termine di tutti gli interventi sopraelencati sono state effettuate dai docenti curriculari prove di verifica scritte o orali o pratiche per accertare l avvenuto superamento delle carenze riscontrate nelle materie individuate e riportate nei registri individuali. 8

9 Stabilità dei docenti. Nel corso del biennio post qualifica la classe ha fruito di una discreta continuità didattica, poiché al quinto anno si sono avvicendati i docenti di: Tecniche amministrative della Struttura ricettiva, Laboratorio dei Servizi di Accoglienza Turistica. A cura dell'insegnante di potenziamento, prof.ssa Claudia Stella, è stato attivato nel 2 periodo dell'a.s. in orario curricolare, un corso monografico di Storia dell'arte, i cui dettagli sono illustrati in apposita relazione in calce alla parte terza del documento. I PERCORSI PLURIDISCIPLINARI Nel corso dell a.s gli alunni e i loro professori hanno curato la preparazione di percorsi didattici pluridisciplinari da presentare in sede di Esame di Stato sotto forma di tesina scritta (TS), mappa concettuale (MC) o multimediale (MM). ALUNNI TITOLO DEL LAVORO TIPOLOGIA OMISSIS Il Tartufo MM OMISSIS The Roaring '20 MM OMISSIS Il Giappone MM OMISSIS Hala Madrid MM OMISSIS La piccola regina: Vittoria e il suo regno MM OMISSIS Arte orafa TS OMISSIS La Moda, la dea dell'apparenza MM OMISSIS Star Wars MM OMISSIS Slow travelling TS LA VALUTAZIONE Criteri di valutazione. Nel corso dell'a.s., per misurare il conseguimento o meno, da parte degli studenti, degli obiettivi disciplinari e pluridisciplinari stabiliti in sede di programmazione, è stata utilizzata la griglia di corrispondenza voto numerico - livello di prestazione, elaborata ed approvata dal Collegio dei docenti all inizio dell anno scolastico (all. n. 1). Sono state altresì predisposte ed utilizzata griglie di misurazione per lo scritto di Italiano (all. n. 2), lo scritto di Diritto e Tecniche amm.ve della struttura ricettiva (all. n. 3), per la terza prova (all. nn. 4) e per il colloquio d esame (all. n. 5). 9

10 In sede di valutazione sono stati presi in considerazione indicatori quali interesse, impegno, partecipazione al dialogo educativo e progresso rispetto al livello di partenza. Tipologia delle prove. Prove strutturate e semistrutturate, trattazione sintetica di argomenti per le verifiche scritte e interrogazioni orali. Nel corso del secondo quadrimestre sono state svolte due simulazioni per la prova scritta di Italiano (17 febbraio, 11 maggio), di Diritto e Tecniche amm.ve della struttura ricettiva (8 marzo, 29 aprile). Per la terza prova (26 febbraio, 13 maggio), i cui testi sono in allegato (all. n. 8), sono previsti n. 3 quesiti a risposta aperta (tipologia B) per ciascuna delle seguenti discipline: Inglese (preceduti da un brano in lingua), Tecniche di comunicazione e relazione, Laboratorio dei Servizi di Accoglienza Turistica, Scienza e Cultura dell Alimentazione. La durata massima della prova è stata fissata in n. 3 unità orarie da 60'. Criteri di valutazione del credito scolastico. Si veda l'allegato n. 6. ELENCO ALLEGATI Allegato n. 1 - Griglia di corrispondenza voto numerico - livello di prestazione Allegato n. 2 - Griglie di valutazione per la prova scritta di Italiano Allegato n. 3 - Griglia di valutazione per la prova scritta di Diritto e Tec. Amm.ve della struttura ricettiva Allegato n. 4 - Griglie di valutazione per la III prova scritta Allegato n. 5 - Griglia di valutazione per il colloquio orale Allegato n. 6 - Griglia e schema per l attribuzione del credito scolastico Allegato n. 7 - Griglia di valutazione della condotta degli studenti Allegato n. 8 - Testi delle simulazioni di terza prova scritta Allegato n. 9 - Foglio delle firme degli insegnanti del Consiglio di classe Allegato n Documentazione riservata 10

11 PARTE TERZA - I PERCORSI FORMATIVI DISCIPLINARI SVOLTI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Prof.ssa Beatrice Emili CONOSCENZE 1. Conoscenza delle caratteristiche fondamentali di autori e correnti letterarie particolarmente significativi degli ultimi due secoli, con particolare riguardo all Italia. 2. Conoscenza di quadri storico-culturali dove inserire i maggiori eventi e movimenti letterari degli ultimi due secoli. COMPETENZE 1. Capacità di interpretare autonomamente testi letterari degli ultimi due secoli 2. Capacità di collocare storicamente testi letterari attraverso il riconoscimento di caratteristiche formali e tematiche e l individuazione dei nessi col contesto sociale e culturale 3. Capacità di produrre testi, orali e scritti, adeguati alle consegne. CAPACITÀ 1. Capacità di formulare valutazioni, motivandole, riguardo contenuti letterari. CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI Modulo n. Titolo Contenuto disciplinare sviluppato 1 Il secondo Ottocento Il contesto storico-culturale; il Realismo nell arte e nella Letteratura; L età del Positivismo: il Naturalismo francese, prefazione al romanzo Germinie Lacerteux (E.-J. De Goncourt). Il Verismo italiano; Giovanni Verga: I Malavoglia, l inizio del romanzo, La tempesta sui tetti del paese,l'addio di 'Ntoni; la Scapigliatura. Lezione di Arte: La nascita dei primi movimenti operai: Il quarto stato (Pellizza da Volpedo) 2 L età del Decadentismo La crisi dei valori; le filosofie della crisi; la sensibilità decadente. Il Simbolismo. C.Baudelaire: Perdita d'aureola, Corrispondenze, L albatro ; P.Verlaine: Arte poetica ; L Estetismo: L'incommensurabile cafoneria dei nuovi ricchi, da Controcorrente (J.K.Huysmans); Ritratto di Andrea Sperelli, da Il piacere (G.d'Annunzio); Prefazione al Ritratto di Dorian Gray (Oscar Wilde). Lezione di Arte: Toulouse-Lautrec e la Belle Epoque 3 Giovanni Pascoli IL Decadentismo italiano; la vita del poeta; la poetica del Fanciullino; l ideologia del nido ; le raccolte poetiche. Dal Fanciullino: Il fanciullino ; da Myricae: Lavandare, X Agosto, Novembre ; dai Canti di Castelvecchio: Nebbia, Il gelsomino notturno. Lezione di Arte: Simbolismo puro in Francia e Divisionismo in Italia: Segantini e Previati 4 Gabriele D Annunzio La vita inimitabile ; le idee; la produzione letteraria. Dal Piacere: Andrea Sperelli: ritratto di un esteta, la conclusione del romanzo. Da Alcyone: La sera fiesolana ; La pioggia nel pineto, La sabbia del tempo. Lezione di Arte: Poetica decadente in Arte: Arts & Crafts, Preraffaelliti, W.Morris, D.G.Rossetti (The day dream); Art Nouveau (Guimard, Gaudì, Klimt) 11

12 5 La poesia crepuscolare 6 Le avanguardie storiche Caratteri della poesia crepuscolare; Guido Gozzano: la vita e il pensiero; da La signorina Felicita: analisi dei cap.i-viii. Lezione di Arte: La Torino dei crepuscolari L Espressionismo. Il Dadaismo. Il Surrealismo. Il Futurismo; F.T. Marinetti : Manifesto del Futurismo 1909; Manifesto tecnico della letteratura futurista, Lezione di Arte: L'arte nelle avanguardie storiche; L'Espressionismo tedesco: visioni della città (Munch,Die Brucke, Otto Dix); Il tema del dinamismo in alcune opere futuriste; L'arte tra le due guerre 7 Luigi Pirandello La vita; le idee; la poetica dell umorismo; la produzione letteraria. Da L'umorismo: La differenza tra umorismo e comicità:la vecchia imbellettata ;da Il fu Mattia Pascal: In giro per Milano, Adriano Meis e la sua ombra, Pascal porta i fiori alla propria tomba ; da Novelle per un anno: Il treno ha fischiato Lezione di Arte: La corrente metafisica: G.de Chirico, C.Carrà, A.Savinio, G.Morandi; La maschera nell arte del Novecento (F.Casorati) 8 Italo Svevo La vita ; la formazione culturale; le opere e l evoluzione della poetica e delle tecniche narrative ; i romanzi. Da Senilità: Inettitudine e senilità ; La coscienza di Zeno: Lo schiaffo del padre, La proposta di matrimonio, La vita è una malattia. Lezione di Arte: Il Surrealismo (Magritte, Dalì, Mirò) METODI UTILIZZATI Lezione frontale per gli argomenti generali. Metodo induttivo ed inferenziale a partire dalla lettura del testo letterario in classe. A partire dal secondo quadrimestre, si sono svolte ore di compresenza (due a settimana) con l'insegnante di potenziamento nella disciplina di Storia dell'arte e ciò ha permesso di analizzare i vari movimenti letterari da un diverso punto di vista, integrando la letteratura con altri linguaggi artistici. Sono stati svolti temi a margine dei moduli di letteratura nell ambito del progetto Chiavi di lettura. STRUMENTI UTILIZZATI Manuale: La letteratura e i saperi, vol.3, (Cataldi, Angioloni, Panichi), G.B: Palumbo ed.; Lavagna tradizionale; Riproduzioni fotostatiche dei testi; Presentazione in Power Point; Visita alla mostra Toulouse-Lautrec, la collezione del Museo di Belle Arti di Budapest al Museo dell Ara Pacis di Roma. CRITERI DI VALUTAZIONE Raggiungimento degli obbiettivi sopra elencati. Partecipazione, impegno e progresso rispetto alla situazione di partenza. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VALUTAZIONE Colloquio orale con griglia di valutazione. Prove scritte sulle tipologie di scrittura previste dal nuovo esame di Stato, con uso di griglie di valutazione (vedi modelli allegati) 12

13 OBIETTIVI RAGGIUNTI Tutti gli alunni conoscono le caratteristiche fondamentali degli autori e dei movimenti letterari loro proposti, come pure i quadri storico-culturali di riferimento. Molti alunni sono in grado di interpretare testi letterari degli ultimi due secoli di non elevata complessità. La maggior parte degli alunni è in grado di collocare storicamente e culturalmente i testi proposti. La maggior parte degli alunni sono in grado di produrre testi, orali e scritti, adeguati alle consegne. Alcuni alunni sanno formulare valutazioni motivate riguardo contenuti letterari. 13

14 STORIA Prof.ssa Beatrice Emili CONOSCENZE 1. Conoscenza dei lineamenti fondamentali di storia politica ed economica degli ultimi due secoli 2. Conoscenza di significativi quadri storico-culturali degli ultimi due secoli COMPETENZE 1. Capacità di analizzare documenti storici non complessi 2. Capacità di usare alcuni strumenti del lavoro storico (atlanti, diagrammi, tavole, ecc.) CAPACITÀ 1. Capacità di individuare relazioni di causa-effetto in un processo storico 2. Capacità di collegare i molteplici aspetti del processo storico (economico, sociale, politico, culturale) 3. Capacità di formulare problemi rispetto a fenomeni storici, con particolare riferimento al mondo contemporaneo CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI Modulo n. Titolo 1 La prima guerra mondiale 2 La Rivoluzione russa 3 La crisi del primo dopoguerra 4 La crisi del 1929 e il New Deal Contenuto disciplinare sviluppato Le cause del conflitto; lo scoppio della guerra; il sistema delle alleanze; l ingresso in guerra dell Italia; dalla guerra di movimento alla guerra di posizione; le fasi delle operazioni militari; la fine del conflitto; la Conferenza di pace di Parigi. La Rivoluzione di febbraio; Lenin e la Rivoluzione d Ottobre; la guerra civile e la nascita dell URSS; la Terza Internazionale; l economia sovietica e la NEP; la scomparsa di Lenin; Stalin al potere. Lezione di Arte: Arte nella Russia rivoluzionaria; Avanguardie russe; Suprematismo; Cubofuturismo; Realismo socialista e arte di propaganda. Il biennio rosso ; la Società delle Nazioni; la Repubblica di Weimar in Germania; il dopoguerra in Italia. Le trasformazioni dell economia mondiale; la grande recessione negli Stati Uniti; Roosevelt e il New Deal; l estendersi della crisi in Europa. 5 Lo Stalinismo La crisi degli Stati liberali e l avvento dei totalitarismi; Stalin al potere in Unione Sovietica; la politica economica: i piani quinquennali; lo stalinismo. 6 L Italia fascista La nascita del fascismo; la marcia su Roma; Mussolini al potere; la costruzione dello stato fascista; l autarchia economica; la politica estera: la guerra d Etiopia e l alleanza con la Germania. Lezione di Arte: Ritorno all ordine 7 Il nazismo e la Germania di Hitler 8 La seconda guerra mondiale 9 La nascita della Repubblica Italiana Hitler e il nazionalsocialismo; la fine della Repubblica di Weimar; il nazismo al potere e il Terzo Reich; l economia al servizio della politica; l antisemitismo e le leggi razziali; l espansionismo tedesco Le cause; le varie fasi del conflitto; la Resistenza; l olocausto degli ebrei; le conseguenze della guerra. Il dopoguerra in Italia; la ricostruzione; la formazione del sistema dei partiti; il governo De Gasperi e la nascita della Repubblica; la Costituzione italiana 14

15 METODI UTILIZZATI Lezione frontale per gli argomenti generali. Metodo induttivo ed inferenziale a partire dalla lettura di documenti storici in classe. Anche alcune lezioni di Storia sono state integrate con la disciplina di Storia dell Arte, nell ambito del progetto Chiavi di lettura. STRUMENTI UTILIZZATI Manuale: La Storia in campo, vol.3, L'età contemporanea, (A.Brancati, T.Pagliarani); ed. La Nuova Italia. Lavagna tradizionale. Riproduzioni fotostatiche dei testi. Appunti del docente. Quotidiani e riviste storiche. Visione del film: Il labirinto del silenzio (di Giulio Ricciarelli, 2014), in occasione della Giornata della Memoria. Partecipazione al progetto storico: Il laboratorio della memoria: il campo di Colfiorito (in collaborazione con l ISUC). Partecipazione al progetto: Le elezioni del 2 giugno 1946 a Spoleto, attraverso la ricerca di documenti presso l Archivio di Stato e la raccolta di testimonianze, cui è seguita la realizzazione di un opuscolo curato dagli alunni. CRITERI DI VALUTAZIONE Raggiungimento degli obbiettivi sopra elencati. Partecipazione, impegno e progresso rispetto alla situazione di partenza. OBIETTIVI RAGGIUNTI Tutti gli alunni conoscono i lineamenti fondamentali di storia economica e del lavoro degli ultimi due secoli ed alcuni significativi quadri storico-culturali. Quasi tutti gli alunni sanno usare alcuni strumenti del lavoro storico. Molti alunni sono in grado di analizzare documenti storici non complessi. Molti alunni sono capaci di spiegare fatti storici non particolarmente complessi. Alcuni alunni sanno collegare i molteplici aspetti del processo storico (economico, sociale, politico, culturale). Alcuni alunni sono capaci di problematizzare i fenomeni storici a loro sottoposti. 15

16 DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA Prof. Fabio Mamone Capria OBIETTIVI DISCIPLINARI Conoscenze Caratteristiche dinamiche del mercato turistico nazionale e internazionale Tecniche di marketing turistico e web-marketing Fasi e procedure di redazione di un Business plan Norme internazionali e comunitarie di settore Contratti di viaggio e di trasporto Abilità Analizzare il mercato turistico e interpretarne le dinamiche Individuare le risorse per promuovere e potenziare il turismo integrato Individuare le tecniche di marketing con particolare attenzione agli strumenti digitali Individuare fasi e procedure per redigere un Business plan Individuare la normativa internazionale /comunitaria di riferimento per il funzionamento dell impresa turistica Analizzare contratti di viaggio e di trasporto CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO A Il turismo: una prospettiva europea UD1 Siamo cittadini europei Breve storia dell UE: La comunità europea cresce. Le istituzioni dell UE. Le fonti del diritto comunitario: I Trattati dell Unione europea La Carta dei diritti fondamentali Le fonti derivate Gli accordi internazionali della UE Gli accordi tra gli Stati membri Il Trattato di Lisbona e il turismo. UD2 - La politica europea per il turismo Europa, prima destinazione turistica mondiale. Le sfide e le opportunità. Competitività, innovazione, qualità. Diversificazione e sostenibilità. Turismo e risorse. UD3 Viaggiare nell UE La politica dei trasporti. La tutela dei viaggiatori. MODULO B - La legislazione turistica UD1 Le norme obbligatorie nazionali e comunitarie Le norme applicabili. Lo Statuto dell imprenditore commerciale: L obbligo delle scritture contabili L iscrizione nel Registro delle imprese La capacità all esercizio dell impresa La soggezione alle procedure concorsuali. Il sistema di gestione della sicurezza (SGS). Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (TUSL): I soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza La valutazione dei rischi Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) La vigilanza e il controllo. La normativa antincendio. L igiene e la sicurezza alimentare: La strategia dai campi alla tavola Il sistema HACCP. Il codice della privacy (D. Lgs.n. 196/03). 16

17 UD2 La disciplina dei contratti di settore Premessa. Il Codice del Turismo. Il contratto di vendita del pacchetto turistico: Definizioni Il contratto Un contratto particolare: la formula Roulette Le informazioni necessarie Cessione del contratto Aumento del prezzo Cancellazione del viaggio e recesso del turista Reclami e contestazioni Ritardi nelle partenze Danno da vacanza rovinata Acquisti on line Fondo nazionale di garanzia Le assicurazioni. Le agenzie on-line. La Carta dei diritti del turista. Il contratto di trasporto. Le norme che tutelano i viaggiatori nel trasporto aereo: Overbooking e negato imbarco Cancellazione del volo Ritardo nella partenza Bagaglio Passeggeri con disabilità o a mobilità ridotta Misure di sicurezza negli aeroporti UE Gli accordi tra vettori: il code sharing. Le norme che tutelano i viaggiatori nel trasporto marittimo: Rimborsi Responsabilità per i danni. Le norme che tutelano i viaggiatori nel trasporto ferroviario. Le norme che tutelano i viaggiatori nel trasporto su strada: Rent-a-car (noleggiare l auto). Il contratto d albergo: Il contratto di locazione Il contratto di comodato Il contratto di somministrazione Il contratto d opera Il deposito in albergo. La responsabilità dell albergatore. Prendere in gestione un albergo: La locazione immobiliare L affitto di azienda. Il contratto di catering. Il servizio di banqueting in hotel. Il contratto di allotment. L affiliazione per le vendite on line. Fare musica in hotel. UD3 Le norme volontarie Il sistema di qualità: Le certificazioni della qualità Le norme ISO 9001 (sistema di gestione della qualità nei processi aziendali) e le norme UNI per il settore turistico Le norme ISO (la certificazione di qualità ambientale) Le norme ISO (sicurezza alimentare) La norma OHSAS I marchi: La tutela dei marchi Il marchio di qualità Ospitalità italiana I marchi di qualità dei prodotti agroalimentari I marchi di qualità dei vini. MODULO C - La programmazione e il budget UD1 La programmazione aziendale. Perché programmare? La progettazione di una nuova iniziativa imprenditoriale: il business plan: L analisi del contesto esterno Il vantaggio competitivo L analisi del contesto interno La definizione delle strategie I preventivi di impianto La valutazione dei dati e la fase di start up. La programmazione durante la gestione. UD2 Il budget nelle imprese turistiche La struttura e il contenuto del budget: Come si costruisce il budget? Il budget economico di un impresa alberghiera. Il budget economico di un'impresa di viaggi. Il controllo budgetario. Vantaggi e limiti del budget. MODULO D - Le politiche di vendita nelle imprese turistiche UD1 Il marketing L evoluzione del concetto di marketing: Customer Relationship Management. Il marketing turistico territoriale. UD2 Il marketing strategico e operativo Il piano di marketing. L analisi della situazione esterna e interna: Le ricerche di mercato L analisi della domanda L analisi della concorrenza Il posizionamento del prodotto e l analisi SWOT. Il ciclo di vita del prodotto e gli obiettivi di marketing. Gli elementi del marketing mix: La politica del prodotto La politica dei prezzi La distribuzione. Le forme di comunicazione: La pubblicità La promozione Le pubbliche relazioni Il direct marketing Il web marketing. Il controllo e la valutazione dei risultati. METODOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZATE Lezione frontale partecipata, problem posing, problem solving, studio dei casi. 17

18 MODALITA DI LAVORO Lavoro individuale, esercitazione guidata, risoluzione di test formativi di fine unità didattica e di fine modulo, analisi individuale e di gruppo di casi aziendali, correzione esercizi, dettatura appunti di sintesi, simulazioni di seconda prova. STRUMENTI UTILIZZATI Fotocopie, schede di lavoro, appunti vari, libro di testo, quotidiano economico, codice civile. Strumenti didattici per alunni con bisogni educativi speciali Per gli alunni con eventuale certificazione DSA, ADHD, DAA, BES, si rinvia a quanto predisposto dal Consiglio di classe nei rispettivi PDP. Libro di testo: Caterina De Luca - Maria Teresa Fantozzi, Diritto e tecnica amministrativa dell Impresa turistica - Quinto anno: Accoglienza turistica, DEA SCUOLA, Novara, TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Sei ore settimanali. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Nella valutazione infraannuale e di fine corso si tiene conto, oltre che del livello di conoscenze e competenze acquisite, anche della situazione di partenza, del livello di partecipazione ed applicazione in classe, dell impegno di studio, delle capacità di analisi/sintesi, dell utilizzo di un linguaggio tecnico corretto. STRUMENTI DI VALUTAZIONE Prove strutturate e/o semistrutturate, esercizi di comprensione e applicazione, simulazioni di seconda prova d Esame, colloqui orali. OBIETTIVI RAGGIUNTI Si può presumere che a fine anno tutti gli alunni avranno raggiunto gli obiettivi essenziali della disciplina, in una scala di valori che va dalla stretta sufficienza ad un livello di profitto discreto e, per qualche studente, anche oltre il buono; un paio di alunni palesano lievi incertezze di profitto, recuperabili con buona probabilità. Con alcuni elementi di spicco, nel complesso il gruppo ha mostrato un discreto impegno rendendosi disponibile al dialogo educativo. C'è tuttavia chi, pur dotato di discrete potenzialità, ha tenuto un profilo più opportunistico, rinunciando ad assumere un ruolo più attivo. Un alunno segue una programmazione per obiettivi minimi. Se discreta si è rivelata la partecipazione al dialogo educativo con un comportamento degli alunni sempre molto corretto, non pienamente soddisfacente si può valutare l assiduità e la puntualità della frequenza da parte di alcuni di essi, non all'altezza delle necessità, con conseguenti reiterate difficoltà da parte del docente ad impostare di lezione in lezione un percorso di apprendimento senza soluzione di continuità. Lo svolgimento della programmazione didattica, grazie alla cospicua mole di lavoro compiuta in classe, è stato comunque completato in tempo utile per effettuare una rivisitazione completa del programma ed operare quelle attività di training e di rifinitura nonché di risistemazione di alcuni contenuti del quarto anno, che sono attualmente in corso, mirate ad un'attenta preparazione delle prove d'esame. 18

19 MATEMATICA Prof.ssa Silvia Passaquieti ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEL PERCORSO FORMATIVO OBIETTIVI DISCIPLINARI IN RELAZIONE ALLE FINALITA FORMATIVE GENERALI Comprendere ed utilizzare il libro di testo: raggiunto parzialmente. Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico (anche simbolico): raggiunto parzialmente. Padronanza dei contenuti ed uso consapevole delle tecniche e procedure operative: raggiunto in modo sufficiente. Analizzare una situazione matematica complessa tramite la sua scomposizione in elementi più semplici: parzialmente raggiunto. Collegare le conoscenze acquisite alla realtà quotidiana: parzialmente raggiunto. Riesaminare criticamente e sistemare logicamente le conoscenze di volta in volta acquisite: parzialmente raggiunto. METODO DI INSEGNAMENTO E STRATEGIE DIDATTICHE Nello svolgimento delle lezioni è stata privilegiata la lezione partecipata dando spazio al dialogo con l obiettivo di mantenere un adeguato livello di attenzione da parte degli studenti. Si è adottata, ove possibile, la tecnica del Problem Solving per motivare e spronare il ragionamento e la deduzione logica. Sono stati svolti numerosi esempi, problemi ed esercizi in classe dall insegnante e dagli alunni sotto la guida dell insegnante, privi di valutazione per permettere a tutti di capire o di approfondire i vari argomenti in piena libertà. Il lavoro di gruppo è stato usato come mezzo per valutare gli obiettivi trasversali e anche come mezzo per trasmettere e scambiare tra ragazzi abilità, conoscenze e competenze. OBIETTIVI RAGGIUNTI 1. Obiettivi formativi trasversali aspecifici perseguiti nell anno scolastico all interno della disciplina - Saper utilizzare consapevolmente tecniche, metodi e strumenti scientifici nella altre discipline. 2. Obiettivi disciplinari: standard minimi in termini di conoscenze, abilità: - Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico (anche simbolico). - Padronanza dei contenuti ed uso consapevole delle tecniche e procedure operative. - Riconoscimento e costruzione di relazioni algebriche. - Analizzare una situazione matematica complessa tramite la sua scomposizione in elementi più semplici. - Collegare le conoscenze acquisite alla realtà quotidiana. - Collegare le conoscenze acquisite alle discipline tecniche. - Riesaminare criticamente e sistemare logicamente le conoscenze di volta in volta acquisite. CONTENUTI Modulo 1: Recupero e approfondimento. Unità didattica 1 - Disequazioni: generalità e principi di equivalenza. Unità didattica 2 - Disequazioni di primo e di secondo grado. 19

20 - Grafico delle soluzioni. Unità didattica 3 - Disequazioni frazionarie. - Disequazioni di terzo grado o superiore. - Grafico dei segni. Modulo 3: Funzioni ripasso. Unità didattica 1 - Gli intervalli reali - Funzioni reali di variabile reale: definizioni e generalità. Unità didattica 2 - Classificazioni delle funzioni. - Ricerca del dominio per funzioni polinomiali, frazionarie, irrazionali. Unità didattica 3 - Intersezioni tra il grafico della funzione e gli assi coordinati. Unità didattica 4 - Studio del segno delle funzioni polinomiali e frazionarie. Modulo 4: Limiti. Unità didattica 1 - I limiti di funzioni razionali intere e frazionarie - Eliminazione delle forme indeterminate Modulo 5: Asintoti. Unità didattica 1 - Asintoti orizzontali, verticali. Modulo 6: Derivate. Unità didattica 1 - Definizione di derivata, significato geometrico. - Calcolo della derivata di funzioni razionali intere e fratte. Unità didattica 2 - Ricerca dei massimi, minimi e intervalli di crescenza e decrescenza. Modulo 7 : Grafico di una funzione. Unità didattica 1 - Studio completo di una funzione. - Disegno del grafico. MODALITA DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE 1. strumenti di verifica formativa: Gli studenti sono stati costantemente chiamati a svolgere esercizi alla lavagna senza essere oggetto di valutazione, al fine di facilitare l apprendimento degli argomenti oggetto delle spiegazioni. Sono state fatte simulazione delle verifiche scritte. 2. strumenti di verifica sommativa: Sono state previste verifiche scritte e orali. Per la valutazione si rimanda alla griglia di valutazione adottata dal collegio dei docenti che riguarda tutte le discipline che prevedono una valutazione orale. Le verifiche scritte sono state programmate alla fine di ogni modulo sugli argomenti trattati nel modulo o trasversali, su argomenti di più moduli. Le prove contenevano esercizi e/o domande a risposta aperta e/o chiusa. Gli argomenti oggetto della prova, i descrittori e la tipologia della stessa 20

21 sono sempre stati comunicati ed evidenti agli studenti, così come è stato sempre comunicato il minimo da fare per raggiungere la sufficienza. 3. numero di verifiche sommative: sono state svolte in totale cinque verifiche scritte e almeno quattro verifiche orali per ciascun studente. EVENTUALI INTERVENTI DI RECUPERO Al ternine del primo trimestre sono stati istituiti dalla scuola corsi di recupero per gli alunni con debito. Inoltre è stato effettuato il recupero in itinere. Al termine di tale periodo è stata fatta una verifica per il recupero delle carenze. Durante il secondo periodo non sono mancati gli interventi di recupero in itinere e gli argomenti sono stati spiegati numerose volte: questo ha rallentato lo svolgimento della programmazione ma ha consentito ad gli alunni volenterosi di colmare incertezze e lacune. STRUMENTI DIDATTICI: LIBRI DI TESTO ED ALTRI MATERIALI È stato utilizzato il libro di testo Nuova Matematica a colori 4 autore Leonardo Sasso, editore Petrini. LABORATORI Non è stato usato il laboratorio di informatica. EVENTUALI ALTRE ATTIVITA INTEGRATIVE Non sono presenti attività integrate. SITUAZIONE DELLA CLASSE PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO La classe ha partecipato abbastanza al dialogo educativo ad eccezione di alcuni casi isolati. Alcuni ragazzi hanno mostrato molto interesse per la materia, altri di meno, ma complessivamente sono abituati a prendere appunti e a seguire. I ragazzi, anche se non tutti, intervengono con domande e si offrono per venire alla lavagna a svolgere esercizi. Dal punto di vista disciplinare la classe è corretta. IMPEGNO L impegno c è nella maggioranza dei casi anche se si potrebbe fare di più e meglio. METODO DI STUDIO Le lezioni hanno puntato su una semplificazione della teoria che richiede da parte degli studenti solo il minimo impegno di trascrivere appunti, successivamente vengono assegnati esercizi dai più elementare a quelli via via più complessi sul medesimo argomento, molti dei quali svolti in classe con il supporto dei compagni e dell insegnante. PROGRESSIONE NELL APPRENDIMENTO I ragazzi volenterosi hanno seguito il percorso di apprendimento in tutte le fasi. La maggior parte degli studenti ha però avuto fasi alterne di maggiore impegno e di minore impegno per cui i risultati sarebbero potuti essere di gran lunga migliori. LIVELLO MEDIO RAGGIUNTO DALLA CLASSE Complessivamente i risultati sono soddisfacenti, ci sono molti studenti che hanno raggiunto discrete competenze e ci sono alcune eccellenze. 21

22 SCIENZA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE Prof.ssa Anna Maria Villani TESTO UTILIZZATO: SCIENZA E CULTURA DELL ALIMENTAZIONE (A. MACHADO) PROF. SSA ANNA MARIA VILLANI PROGRAMMA SVOLTO (entro il 15 Maggio) PRINCIPI DI DIETOLOGIA L alimentazione nelle diverse età Alimentazione e salute, alimentazione e nutrizione, alimentazione del lattante e ruolo materno, dieta del bambino e ruolo della famiglia, dieta dell adolescente, dieta dell adulto, linee guida per una sana alimentazione in Europa, dieta in gravidanza, dieta della nutrice, dieta nella terza età. Diete, salute e benessere Diete e benessere, western diet,dieta mediterranea, dieta vegetariana, eubiotica, macrobiotica, cronodieta, dieta nello sportivo stili alimentari. PRINCIPI DI DIETOTERAPIA Alimentazione e malattie cronicodegenerative Alimentazione, obesità e disturbi alimentari Allergie e intolleranze alimentari TURISMO ENOGASTRONOMICO IN ITALIA E IN EUROPA Turismo enogastronomico nel nord e nel centro Italia Turismo enogastronomico nel sud e nelle isole di Italia Turismo enogastronomico in Francia, Spagna, Germania. Evoluzione socio-demografica e stile di vita, le malattie cardiovascolari, il diabete mellito, alimentazione e cancerogenesi,. Obesità, prevenzione e trattamento dell obesità, disturbi alimentari. Le reazione avverse al cibo, reazioni tossiche, le allergie, le intolleranze alimentari, intolleranza al lattosio, favismo, fenilchetonuria, celiachia, allergie intolleranze e ristorazione collettiva. OBIETTIVI DISCIPLINARI Gli alunni hanno acquisito competenze che li metteranno in grado di valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera; dovranno inoltre promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio. Gli studenti dovranno saper adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela avendo la conoscenza dei principi di dietologia e dietoterapia, intolleranze alimentari e malattie connesse METODOLOGIA La metodologia utilizzata per la presentazione dei contenuti: lezione frontale ( ripasso della lezione precedente e spiegazione dei nuovi contenuti) lezione dialogata con interventi di recupero e approfondimento organizzazione di mappe concettuali 22

23 esercitazione con domande di vario tipo ( aperte, a risposta multipla e a completamento)da svolgersi in classe in piccoli gruppi, con l utilizzo del libro di testo o di altro materiale fornito dall insegnante. VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE Il numero delle verifiche è stato di 3/4 per ogni periodo. Per la verifica formativa si utilizzata la discussione guidata, domande scritte la termine di ogni unità didattica. La valutazione finale ha considerato tutti gli interventi la partecipazione attiva al lavoro in classe, l interesse e lo svolgimento puntuale e accurato di tutti i lavori assegnati. Sono state previste due momenti di valutazione intermedia, concordati dai docenti delle classi 5 di indirizzo, nei periodi di ottobre/novembre e marzo/aprile. Le verifiche formative, atte ad accertare il conseguimento degli obiettivi intermedi e recuperare eventuali lacune, si sono basate sul lavoro svolto a casa, sulla risoluzione di esercizi, sulla ripetizione dell argomento trattato (alla fine della lezione o all inizio della successiva), su lezione dialogata e test oggettivi. Le verifiche sommative, al termine dei vari argomenti, sono state effettuate con prove scritte ed orali. La valutazione si è basata sulla comprensione e conoscenza dei contenuti proposti, sull impegno profuso, sull uso del linguaggio specifico, sulle capacità operative di analisi e sintesi. Nella seconda parte dell anno scolastico sono state somministrate due prove di simulazione dell esame di stato che sono state valutate come prove orali curriculari. I criteri di valutazione riprendono quelli riportati nella relazione redatta durante l incontro per materie affini ed espressi attraverso una griglia riassuntiva approvata dal collegio dei Docenti. Nel corso dell anno scolastico sono state effettuate, in accordo con il consiglio di classe, e in previsione dell esame di stato, simulazioni della 3^prova d esame, in ottemperanza alle relative disposizioni ministeriali. Gli aspetti considerati per la valutazione sono stati: impegno in classe rielaborazione del lavoro svolto in classe progressi rispetto al livello di partenza capacità di sintesi capacità di osservazione capacità di esposizione orale e scritta STRUMENTI Gli strumenti utilizzati sono stati, per quanto possibile, diversificati in modo da rendere più facile il raggiungimento degli obiettivi prefissati ed in particolare si è fatto ricorso al libro di testo, audiovisivi, riviste e giornali, fotocopie, appunti, tabelle di composizione chimica degli alimenti, tabella LARN TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO N 2 ore settimanali per un totale annuo effettivo di n 21 (al 15 maggio) RISULTATI RAGGIUNTI I risultati raggiunti dall intera classe sono stati abbastanza buoni; in alcuni casi l interesse per la materia e l impegno profuso ha portato qualche studente ad ottenere un buon profitto fin dal primo periodo, successivamente tutta la classe ha svolto uno studio più sistematico e costante e nella maggioranza i risultati possono considerarsi soddisfacenti. 23

24 LABORATORIO DEI SERVIZI DI ACCOGLIENZA TURISTICA Dipartimento di Ricevimento: prof. Martoglio, Spalatro - a.s Il piano di lavoro del quinto anno deve essere elaborato tenendo conto del programma svolto nel biennio precedente. Anche per questo anno, come già per i precedenti, l'insegnante si servirà dell'area attrezzata e dei laboratori della scuola in modo che la classe possa assistere alle lezioni e simulare le funzioni tipiche del ricevimento; l'insegnante dovrà in ogni caso trovare il modo di organizzarsi e riuscire a portare a termine le esercitazioni pratiche a prescindere dal livello della dotazione scolastica. In linea generale, la classe non dovrebbe differenziarsi in modo rilevante, per composizione e preparazione, da quella dell'anno precedente. E' comunque consigliabile, all'inizio dell'anno somministrare un test d'ingresso, allo scopo di riattivare le loro conoscenze e individuare eventuali lacune non ancora colmate. Per motivare la classe allo studio, sarebbe anche opportuno, in questo primo periodo organizzare una visita a grandi strutture alberghiere. Successivamente l'insegnante inizierà la trattazione degli argomenti previsti dal programma di quinta, dedicando una speciale attenzione al potenziamento delle conoscenze linguistiche (CLIL Methodology) e informatiche degli allievi. Il monte ore di cui l'insegnante dispone nella quinta classe consente di simulare da subito l'organizzazione di un'ipotetica azienda alberghiera, nella quale gli allievi immagineranno di operare nel corso di tutte le esercitazioni svolte successivamente. Inoltre per effetto del progetto di Alternanza Scuola Lavoro, che verrà implementato fin dal mese di ottobre (vedi POF), la simulazione laboratoriale si confronterà settimanalmente con la realtà operativa aziendale. A partire dal mese di ottobre gli allievi saranno impegnati per due settimane nello stage curriculare di 80 h e, successivamente anche per loro, verrà implementato il progetto di Alternanza Scuola Lavoro (settimanale ottobre/aprile vedi POF) che consentirà di rafforzare e sviluppare meglio le competenze sino a qui acquisite. Si continuerà a considerare gli elementi di flessibilità che occorrono per rispondere a particolari condizioni di prenotazione e alle esigenze dei vari target di clientela (Revenue Management). In seguito, gruppi di allievi in divisa si potrebbero occupare a turno di mansioni quali: uso del centralino telefonico, ricevimento e invio di fax, accoglienza dei visitatori della scuola, comunicazioni da consegnare. Importante sarà anche, nel corso dell'anno, l'organizzazione di servizi speciali e la partecipazione ad eventi e manifestazioni territoriali. Sono sicuramente efficaci esperienze come scambi con scuole straniere, visite scolastiche fuori del territorio regionale o nazionale allo scopo di portare gli studenti a contatto con realtà operative diverse e in contesti che possano essere formativi per il loro percorso professionale (stage linguistico 1 settimana a Londra, progetto di mobilità learners Erasmus+, etc.). Per una corretta programmazione, occorrerà comunque stabilire i tempi da dedicare ad ogni singola unità di apprendimento. La tabella che segue fornisce una possibile ripartizione delle ore di lezione, compresa l'ora di compresenza sopra citata: Unità 0 Aspetto Formale (igiene personale, divisa, aspetto). Schede di ripasso 24 Controllo sistematico degli allievi ogni lezione Ore 7

25 Unità 1 L'albergo e il marketing Ore 25 Unità 2 La vendita dei servizi alberghieri Ore 25 Unità 3 La qualità in albergo Ore 25 Unità 4 L'albergatore e le leggi Ore 25 Unità 5 La direzione dell'albergo Ore 25 Nell insieme lo scopo delle 6 unità è ottenere i seguenti risultati di apprendimento, specificati nelle linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento. CONOSCENZE Ripasso degli argomenti del quarto anno e la relativa modulistica. La definizione del marketing. Le leve del marketing mix. Il ciclo di vita del prodotto. L albergo verso il marketing. Il marketing in albergo. Specificità del marketing alberghiero. Il prodotto alberghiero, il prezzo dei servizi, l analisi della soddisfazione del cliente. Gli strumenti del web marketing. Il sito dell hotel: requisiti, posizionamento e statistiche; il controllo della disponibilità di camere e il servizio di prenotazione on line. La web reputation. Il piano di marketing: obiettivi, strategia, presupposti e programmi operativi, risorse. Analisi della situazione di marketing. Analisi SWOT. Piani di azione, budget e controlli. Il Revenue Management Metodi e strumenti per comunicare l impresa. Il pricing alberghiero e la diversificazione tariffaria. Politiche tariffarie: up-selling e cross-selling. Il revenue management. L intermediazione on line: vantaggi e svantaggi. Il web marketing. Il ruolo del channel manager Il concetto di qualità e di qualità totale. Principi alla base della qualità alberghiera. La teoria di Deming: le fasi del ciclo PDCA. La certificazione di qualità. Gli enti di formazione e le norme. Gli enti di accreditamento. I marchi di qualità. ABILITÀ' - COMPETENZE Completamento e consolidamento delle basi acquisite nei bienni precedenti. Simulare l applicazione delle regole del marketing all azienda alberghiera. Elaborare il marketing mix. Adottare gli strumenti appropriati per la verifica della soddisfazione del cliente. Progettare il sito web di un hotel. Utilizzare internet per monitorare il grado di soddisfazione della clientela. Impostare in maniera corretta un piano di marketing alberghiero Studiare il mercato, in particolare la domanda e l offerta turistica, per l azione di revenue management. Simulare la promozione e la vendita del prodotto turistico attraverso l impiego di tutte le modalità e i canali offerti dalla nuova tecnologia. Effettuare i calcoli dei principali indici di revenue management.. Comprendere l efficacia delle nuove forme di intermediazione e il supporto gestionale offerto dai channel manager. Elaborare un sistema di qualità aziendale. Svolgere l iter per la certificazione dell azienda alberghiera e il rilascio dei marchi di qualità. Procedura di apertura e chiusura dell attività ricettiva in base alle norme vigenti. Le pratiche da eseguire presso il SUAP. La normativa: obblighi e diritti degli operatori alberghieri e dei clienti. La classificazione alberghiera ieri e oggi. L armonizzazione della classificazione in Italia ( Italy Stars & Rating ) e in Europa ( Hotel-stars Union) Simulare la costituzione di una struttura ricettiva. Gestire i rapporti con i clienti in conformità con le disposizioni legislative in materia. Il direttore di albergo oggi: mansioni, competenze e formazione. La gestione delle risorse umane. La ricerca del personale. L outsourcing. Simulare l organizzazione e il funzionamento operativo di una struttura ricettiva N.B. gli argomenti evidenziati in giallo sono da intendersi come programmazione per obiettivi minimi e per gli esami integrativi e di idoneità E' importante che la preparazione degli allievi all'esame di stato inizi per tempo, possibilmente entro l'avvio del 2 periodo. Da gennaio/febbraio, gli studenti dovranno svolgere esercitazioni e 25

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