Radio Corporation of America 233 Broadway New York City USA Radiola III... un ricevitore a reazione

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1 top radio Radio Corporation of America 233 Broadway New York City USA Radiola III... un ricevitore a reazione di Nicolò Rubini * Parlare della RCA in America, è come parlare della Radiomarelli in Italia, una vera pietra miliare nella storia della radio domestica e non solo; l unica differenza è che la RCA nasce circa 7/8 anni prima negli Stati Uniti, in un paese dove tutto è più grande soprattutto le distanze da coprire sulle strade e nell etere. Non chiedetemi perché l America partì con tanto anticipo rispetto all Italia nella produzione industriale degli apparecchi radio; ci sono una serie di fattori economici, politici e sociali difficili da sviscerare. Noi, con la nostra creatività, con il nostro genio intuitivo, con la nostra naturale predisposizione a cogliere l attimo delle volte siamo anche arrivati ultimi, succede. Tuttavia vanno anche ricordate piccole e medie case produttrici Italiane (Zamburlini, Ramazzotti, SITI o le pregiate valvole Zenith) che non avevano nulla da invidiare alle sorelle europee e d oltreoceano. Recensioni e libri del prof. Franco Soresini, e la redazione di Antique Radio Magazine, hanno dato vasto spazio al Made in Italy, pietre preziose nello stile quanto nell ingegneria. Bene, ora che abbiamo focalizzato un poco l immagine sul periodo e sull argomento scendiamo nei dettagli di questo popolarissimo ricevitore a reazione, ancora oggi, dopo oltre 80 anni dalla data di battesimo, di facile reperimento sul mercato. Anche se la denominazione, a reazione, ci fa venire in mente qualcosa di spaziale, si tratta solo di un principio primordiale di amplificazione, con il quale si riporta in entrata una parte di segnale prelevato all uscita dell anodo, in modo da aumentare il livello di segnale e renderlo fruibile all ascoltatore. Alimentazioni, figg. 2a e 2b: Per rendere operativa la Radiola III ci vuole 3 tipi di alimen- * nirubini@libero.it L'apparecchio completo della scatola originale d'imballo; il numero di serie riportato sulla scatola è inciso anche sul fondo del mobile. (collezione Nicolò Rubini) 38 Antique Radio 79

2 Particolare del pannello superiore dei comandi. tazione, una buona cuffia ad alta impedenza ed un antenna lunga tra i 15 ed i 45 metri, sollevata circa 7 metri dal suolo e lontana da fonti di disturbo quali motori elettrici, tralicci di alta tensione ed altri ordigni simili. Per quanto riguarda la lunghezza d onda che la Radiola III può esplorare, questa va dai 470 ai 1500 khz, in modulazione d ampiezza (AM). Gli americani usano l ABC per tutte le cose, incluso la denominazione delle tensioni presenti all interno di un circuito radio: A = Batterie per Filamenti (+1,1V per le WD-11 e +3,3V per le UX199); B = Batterie per Anodi (+22,5V per rivelatrice e +45V per finale audio); C = Batteria per negativo di griglia della valvola finale (- 1,5V). È superfluo ricordare che la conoscenza di qualche parola in inglese aiuta anche a riconoscere le funzioni dei fili in assenza delle targhette in alluminio che normalmente sono graffate all estremità dei fili: Immagine pubblicitaria dell'epoca. Il piccolo Stefano Franzoni nei primissimi anni '80. ROSSO = Anodica Finale; MARRONE = Anodica Rivelatrice; VERDE tracciato GIALLO = Negativo fil. Positivo Griglia; GIALLO tracciato ROSSO e BLU = Negativo di Anodi e Positivo Filamenti; NERO tracciato VERDE = Negativo di Griglia; Per completare le informazioni, riportiamo in queste pagine lo schema dei collegamenti da compiere per alimentare insieme la Radiola III con il bilance Amplifier. Sono convinto che nessuno userà più tutte queste batterie, ma vedendo lo schema pratico potremmo avere un idea più precisa sulle Alimentazioni. Notiamo che con lo stadio in push-pull del bilance amplifier, le tensioni anodiche in gioco sono abba stanza alte, se vogliamo riuscire a pilotare uno speaker idoneo ad un pubblico domestico. Sistema Antenne e possibili combinazioni, fig. 3 Il ricevitore riesce a coprire tutta la gamma delle onde medie e lo fa tramite un sistema ad accoppiamento induttivo (a va- 79 Antique Radio 39

3 Sopra: vista interna della Radiola III. Al centro: Fig. 2a. Sopra: vista interna della Radiola III. Sotto: Fig. 2b. riometro), e capacitivo (condensatori fissi), opportunamente collegati in n. 6 combinazioni su n.4 boccole, due delle quali possono anche essere collegate a massa con circuito selettivo oppure con antenna molto corta. (1) Posizione 4 = Gamma alta OM, Circuito Singolo; (2) Posizione 3 = Gamma media OM, Circuito Singolo; (3) Posizione 2 = Gamma bassa OM, Circuito Singolo (ponticello tra 2 e 3); (4) Posizione 2 = Gamma bassa OM, Antenne molto corte (ponticello tra 2 e 3), P.4 a massa; (5) Posizione 1 = Gamma alta OM, Circuito Selettivo, P.4 a massa; (6) Posizione 1 = Gamma bassa OM, Circuito Selettivo, P.4 a massa; 40 Antique Radio 79

4 Sopra: vista interna della Radiola III. Anche in questo caso vale comunque la regola del provare e riprovare fino ad ottenere il migliore dei risultati in base all antenna, alle ore della giornata, alle fonti di disturbo, allo stato delle valvole ecc. Tra gli accessori che venivano venduti o messi a corredo, della famiglia del Radiola III e Radiola IIIA troviamo anche il commutatore d antenna al costo di 1 dollaro e la presa multipla per 4 cuffie venduta a 50 cents. Il Circuito Elettrico, fig.4 Su questo non ci sono molte cose da dire considerando la semplicità dello strumento in oggetto, tuttavia, possiamo dividere idealmente il ricevitore in due stadi, uno di alta frequenza e rivelazione che comprende il primo variometro a sinistra (di sintonia), con la prima valvola e quindi il secondo stadio di amplificazione audio con il secondo variometro a desta (di amplificazione), la seconda valvola ed il trasformatore intervalvolare, unico tallone d Achille della Radiola III. Il trasformatore intervalvolare, risulta interrotto in circa l 80% dei casi, quest inefficienza, è dovuta al fatto che il filo dell avvolgimento è molto sottile e con la deriva termica delle stagioni, ossidi e resine di fusione, utilizzate per sigillare le guance del trasformatore, hanno la meglio sulla continuità. Comunque si può rimediare al guaio tramite passaggio RC sulla seconda valvola, oppure svuotando il trasformatore originale, e adattarlo, all interno, di un moderno minitrasformatore con rapporto circa 1/3 e resistenza di 250/750 Ohm. Valvole Diciamo subito che la Radiola III, è nata per essere equipaggiata con la serie WD-11 utilizzata sia come detector che come finale audio, ma a metà strada (si calcola ne siano stati prodotti circa / in totale). Nel corso della produzione, si decise di passare alla più moderna, efficiente e flessibile UX-199, dotando i ricevitori di un adattatore che alloggiasse la 199 con zoccolo UX4 nella base della WD-11. A proposito della basetta zoccoli, questa è sospesa tramite stringhe di gomma anti-microfoniche, qualche volta, a causa del deperimento organico vanno sostituite con moderne guaine tubolari dello stesso diametro. Un dato importante della 199 è che per funzionare ha bisogno di 60 ma su 3,3 V di filamento, mentre la WD-11 ne utilizza ben 250 ma su 1,1 V creando un deperimento delle batterie Al centro: Fig. 3. Sotto a sinistra: pubblicità dell'epoca del dispositivo "Antenna selector switch". Sotto a destra: il commutatore d'antenne installato sulla Radiola III. 79 Antique Radio 41

5 UZ-1325 e similari), creando una sorta di trenino simile ad altri ricevitori dell epoca. Infine decise di creare, anche, la versione Radiola IIIA comprendente la Radiola III e l amplificatore push-pull in un unico scafo. Per l amplificatore push-pull possono essere utilizzate delle UX-120 che hanno una resa decisamente superiore rispetto alle WD-11 ed alle UX-199, avendo cura di provvedere ad una debita alimentazione come da schema di fig. 5. molto rapido; mentre guadagno, amplificazione, resistenza interna ed altri dati, sono esattamente gli stessi. Chi non ha le predette valvole, o vuole sperimentarne altre, può equipaggiare la Radiola III con due RE084, oppure HL2 + LF2, logicamente opportunamente alimentate. La RCA decise di creare anche un amplificatore aggiuntivo da utilizzare con la Radiola III al fine di rendere fruibile l ascolto tramite altoparlante a tromba (Tipo Sopra: Fig. 4; lo schema elettrico dell'apparechio. Sotto: fronte e retro del foglietto esplicativo che corredava ogni singola valvola WD-11 al momento dell'acquisto. Nel corso degli anni di produzione la RCA ha mantenuto quasi inalterata la qualità dei materiali utilizzati, tuttavia si riconosce una delle più vecchie Radiola III, come ad esempio, quella che porta la decalcomania piccola (circa 3x5cm), invece del tipo più recente (circa 4x8cm), sul lato posteriore, oltre che dal numero di serie più basso. Anche la Westinghouse, si prodigò con apposita licenza e modesto successo nella produzione del Radiola III e IIIA; quindi non ci meravigliamo se c imbattiamo anche in una di queste sorelle canadesi. Non si tratta di un falso! A chi utilizza dei moderni alimentatori disponibili sul mercato, posso suggerire di comprare alimentatori stabilizzati e di compiere delle misurazioni di tensioni accurate prima di collegare l apparecchio. Quindi, fate tutti i collegamenti con alimentatore spento e reostato filamenti tutto in senso antiorario. 42 Antique Radio 79

6 Sopra: la radiola III completa dell'apposito amplificatore e dell'accordatore d'antenna. (collezione Vittorio Franzoni) Al centro a sinistra: il pannello dell'amplificatore. Al centro a destra: lo schema elettrico. Quanto vale la mia Radiola III? Assicuratevi che anche l antenna e la presa di terra siano appropriate, la cuffia funzionante e soprattutto, di non essere disturbati durante tale meritato momento radioso. Questa è la formula magica del valore di ogni radio, ovvero la frequenza di risonanza di un circuito oscillante, ogni radio, oscilla su un valore molto, ma molto, personale fra due persone L e C (Mr. Henry Venditore e Mr. Faraday acquirente), che si incontrano una mattina a Marzaglia e dopo diversi gotti de vin bon ed una buona dose di raggi solari, decidono che con quella radio è stata ascoltata la voce di Mussolini, di Napoleone ed anche quella di Giulio Cesare! Ad ogni modo affermiamo che per un oggetto marciante, revisionato ed equipaggiato con valvole UX-199, siamo sui 400 Euro a scendere se non revisionato, con valvole e trasformatore defunti ecc. La Radiola IIIA parte dai 600 Euro a scendere, mentre per il bilance amplifier siamo su una via di mezzo, 500 Euro, a scendere. Non posso dirvi quanto ho pagato la mia Radiola III con scatola originale e valvole WD-11, ma posso assicurarvi che quando l ho comprata non ero molto sobrio! A sinistra: la cartolina di garanzia. A destra: vista interna dell'amplificatore. 79 Antique Radio 43