Varietà di erba medica per le regioni del Centro-nord
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1 , RISULTATI PRODUTTIVI Varietà di erba medica per le regioni del Centro-nord Le risposte produttive di Garisenda, La Bella Campagnola e Selene nel 75% dei casi sono superiori alle medie di campo; PR57Q53, Classe, Prosementi, Picena Gr, Casalina, 4 Cascine e La Torre, pur con una minor costanza nelle singole prove, hanno fornito produzioni soddisfacenti di Marco Ligabue, Andrea Onofri, Fabrizio Ruozzi medica è, tra le foraggere avvicendate, la coltura che è in grado di produrre la più L erba elevata quantità di proteine per ettaro. La sua diffusione in molte zone agricole è dovuta sia alle sue buone caratteristiche bioagronomiche, che ne permettono la coltivazione in condizioni pedoclimatiche molto diverse tra loro, sia alle molteplici possibilità di impiego. Il foraggio di medica, infatti, è utilizzato prevalentemente come fieno, ma possibili destinazioni sono anche la produzione di farine e foraggi disidratati a fibra lunga (che beneficiano di aiuti comunitari), il pascolamento, l insilamento e, in tempi più recenti, l estrazione di concentrati proteici fogliari per l industria agroalimentare. Nonostante ciò il prato di medica continua a subire un erosione delle superfici in Europa, a esclusione del 2005 in cui si è registrata in Italia una controtendenza con un aumento degli investimenti. I Paesi in cui la leguminosa è maggiormente presente sono, nell ordine, Italia, Francia, Spagna, Ungheria, Grecia, mentre negli altri gli ettarati via via diminuiscono fino a diventare di minore importanza. In Italia si trova circa il 47% della superficie a medica presente nei Paesi citati, che complessivamente, nel 2007, raggiungeva ha. La rete sperimentale Sulla base di questo presupposto a partire dalla prima metà degli anni Ottanta il Crpa ha avviato un attività sperimentale, finanziata dalla Regione Emilia-Romagna e in minor misura dalle ditte sementiere, in rete con tre aziende sperimentali, che copriva il territorio regionale. Negli ultimi anni, a partire dall autunno 2005, è stato avviato dal Crpa, in LE PIÙ PRODUTTIVE Mantova (superano la media di almeno il 6% rispetto alla media): Palladiana, La Torre, Riviera Vicentina, Costanza e Selene, Parma: Garisenda (+8% sulla media), Robot (+7%), Prosementi (+6%), Dimitra e PR57Q53 Modena (superano la media di almeno il 10%): La Torre (+16%), La Bella Campagnola (+15%), PR57Q53 (+13%), 4 Cascine (+13%), Selene (+12%) Perugia: Casalina (+7%), La Bella Campagnola (+5%), Selene e Robot (+5%), Zenith (+3%) e Prosementi (+2%) Pisa (superano la media di almeno il 5%): PR57Q53 e PR56S82, Garisenda, Picena GR e Casalina qualità di coordinatore, il Progetto interregionale «R-InnoVa Pro-Ve - Azioni di innovazioni e ricerca a supporto del piano proteine vegetali». In questo ambito, grazie alle risorse messe a disposizione dal Mipaaf, attraverso l Emilia-Romagna, Regione capofila di un raggruppamento di 16, è stato possibile attivare per la medica una rete su scala interregionale interessando cinque regioni del Centro-nord e sei Unità operative, come di seguito specificato: Emilia-Romagna, S. Pancrazio (Parma) - Azienda Sperimentale «Stuard» - Cristina Piazza; Emilia-Romagna, Azienda «Stradella» Formigine (Modena) - Crpa (Reggio Emilia) - Fabrizio Ruozzi; Lombardia, Azienda «Carpaneta» (Mantova) - Ersaf - Gianni Colombari; Marche, Azienda «Pasquale Rosati» (Ancona) - Università di Ancona Stefano Tavoletti; Umbria, Azienda didattico-sperimentale del Dipartimento di scienze agrarie e ambientali (Perugia) - Università di Perugia - Andrea Onofri; Toscana, Centro interdipartimentale di ricerche agroambientali «E. Avanzi» (Pisa) - Ente Parco S. Rossore - Giuseppe Bimbi. In ogni località è stata impiantata una prova nel 2006 e una seconda nell anno successivo, con la 56 L Informatore Agrario 10/2009
2 ECNICA T Materiali e metodi Le prove sono state condotte utilizzando una metodologia sperimentale comune, mentre, per avvicinarsi il più possibile alle condizioni di normale coltivazione, la tecnica colturale adottata durante la sperimentazione ricalca quella in uso nelle diverse zone. Per la determinazione del contenuto di s.s. i campionamenti della biomassa sono stati eseguiti subito dopo gli sfalci, effettuati a inizio fioritura. I dati produttivi così ottenuti sono stati sottoposti ad analisi della varianza e le medie sono state separate con il test sola eccezione di Perugia, Marina dove non è stato possibile attivare il campo 2007; FDL 0101 nelle Marche infine non è riuscito l impianto della prova 2006, a causa delle avverse condizioni climatiche che hanno carat- La Torre terizzato il periodo primaverile. Palladiana In questo articolo vengono esposti sinteticamen- PR57Q53 PR56S82 te i risultati sperimentali Prosementi delle prove impiantate nel 2006, che, avendo concluso un ciclo triennale nel 2008, consentono di trarre indicazioni di un certo interesse. Risultati sperimentali nelle singole località I risultati produttivi sono espressi in tabella 2 sotto forma di percentuale rispetto alla media della prova; in altre parole una cultivar che riporta un indice produttivo pari a 105, ha prodotto il 5% in più rispetto alla media di campo. La tabella riporta, oltre al livello di significatività, il coefficiente di variazione e la media di campo. Mantova. Le produzioni ottenute in questa stazione (52,8 t/ha nel triennio) si pongono su un livello molto elevato rispetto alle altre località. Questo andamento è da attribuire anche alla consolidata abitudine della zona, confermata nella conduzione della prova, di irrigare il prato dopo ogni sfalcio (in totale 200 mm per anno). Questa conduzione intensiva consente di ottenere elevate produzioni di Scott-Knott (P 0,05) per la valutazione della significatività statistica nelle singole stazioni. Per la verifica della stabilità produttiva e la definizione di eventuali «macroambienti», caratterizzati da relativa omogeneità di risposta delle varietà in prova (areali di raccomandazione), è stata eseguita l analisi TABELLA 1 - Elenco delle varietà di erba medica in prova Varietà Referente commerciale 4 Cascine Sivam, Casalpusterlengo (Lodi) - tel Linfa divisione.sementi@sivamspa.it - Casalina Cgs Sementi, Acquasparta (Terni) - tel Picena GR info@cgssementi.it - Classe Conase, Conselice (Ravenna) - tel conase@conase.it - Costanza Semfor Sementi foraggere, Casaleone (Verona) - tel Dimitra Continental Semences, Traversetolo (Parma) - tel info@continentalsemences.com - Florisem Italia, Masi Torello (Ferrara) - tel florisem@tin.it Garisenda Società Italiana Sementi, S. Lazzaro (Bologna) - tel info@sisonweb.com - Robot La Bella Campagnola Riviera Vicentina Ancarani Pasquale, Ravenna - tel ancaranip@libero.it ApsovSementi, Voghera (Pavia) - tel info@apsovsementi.it - IVS (Loreo-Rovigo) - tel info@istasementi.it Pioneer Hi-Bred Italia, Gadesco Pieve Delmona (Cremona) tel informazioni@pioneer.com - Società Produttori Sementi, Bologna - tel info@prosementi.com - Selene Monsanto Agricoltura Italia - Asgrow (Lodi) - tel Zenith nel periodo estivo anche se, con tutta probabilità, la pressione selettiva determina una minor longevità dei materiali meno resistenti. In tutte le annate sono stati effettuati 5 sfalci. Alcune varietà si mettono particolarmente in luce (Palladiana, La Torre, Riviera Vicentina, Costanza e Selene) con produzioni superiori di almeno il 6% rispetto alla media di campo; le prime due evidenziano una buona costanza produttiva, la terza e la quarta hanno un avvio lento, ma recuperano ampiamente nel secondo e soprattutto nel terzo anno. Al gruppo delle cultivar migliori, contraddistinto dalla lettera A dal test di separazione delle medie, appartiene anche Selene, con una buona costanza e un livello produttivo simile a quello delle varietà appena citate. Vi sono poi altre varietà che evidenziano I Paesi in cui la leguminosa è maggiormente presente sono l Italia con il 47% della superficie, la Francia, la Spagna, l Ungheria e la Grecia Gge (Genotype and Genotype Environment interaction; Yan et al., 2000). Infine è stata valutata l affidabilità produttiva delle diverse varietà, che corrisponde all indice produttivo minimo che ci si può attendere in tre casi su quattro: esso acquisisce un valore ancora maggiore tanto più è ridotta la differenza tra l indice stesso e l indice produttivo medio della varietà. In tabella 1 sono riportate le varietà in prova e alcune informazioni riguardanti il referente commerciale, la loro provenienza, il Paese e l anno d iscrizione. un buon comportamento produttivo, superiore o pari alla media di campo: 4 Cascine, Classe, La Bella Campagnola, Garisenda, PR57Q53 e Prosementi. Parma. A Parma gli interventi irrigui sono stati effettuati solo in agosto, per limitare il fenomeno del crepacciamento e favorire un discreto ricaccio nel periodo più siccitoso. La buona fertilità del terreno ha consentito di ottenere produzioni in linea con le attese, pari a 33,3 t/ha nel triennio e 14,1 nel secondo anno, di norma il più produttivo. Nei tre anni di prova si sono effettuati rispettivamente 4, 4 e 5 tagli. Spiccano per produttività complessiva, che in genere corrisponde anche a una buona stabilità nel corso degli anni, Garisenda (+8% sulla media), Robot (+7%), Prosementi (+6%), Dimitra e PR57Q53 (+4%). Segue un altro gruppo che, pur non appartenendo a quello a maggiore produttività, si caratterizza per un livello in linea o superiore alla media di campo: Picena GR, La Torre, Zenith, Linfa, Casalina, 4 Cascine e PR56S82. Modena. Nel Modenese la stazione sperimentale è collocata nell alta pianura, dove l acqua per l irrigazione proviene da pozzi artesiani ed è riservata a colture che meglio rispondono all irrigazione; il medicaio è 10/2009 L Informatore Agrario 57
3 ANALISI GGE Tre macroambienti Un ulteriore chiave di lettura dei risultati è fornita dell analisi Gge che consente di definire eventuali macroambienti, all interno dei quali le varietà manifestano comportamenti omogenei. L elaborazione, effettuata sulle produzioni triennali delle località, mette in evidenza una suddivisione in tre macroambienti (Mantova, Modena e le altre località), con un certo grado di affinità tra Mantova e Modena. Questa suddivisione pare abbastanza «robusta», poiché si ripete in modo costante anche nelle elaborazioni quindi generalmente condotto in coltura seccagna con produzioni che risentono negativamente di questa situazione. Il livello produttivo del triennio è pari a 24,8 t/ha ed è stato influenzato pesantemente dall andamento siccitoso che ha caratterizzato i primi 8 mesi del 2006 e il 2007, anche se in modo meno marcato; la produzione del terzo anno aumenta considerevolmente rispetto al precedente, ed è pari a 13,5 t/ha contro 8,4 del secondo. Nei tre anni sono stati effettuati rispettivamente 3, 4 e 5 sfalci. Le varietà si dispongono in due soli gruppi di merito, il primo dei quali comprende tutte quelle che superano la media di campo; citiamo per brevità, in ordine decrescente, le prime 5 cultivar che superano la media di almeno il 10%, rimandando alla tabella 2 per un analisi più puntuale: La Torre (+16%), La Bella Campagnola (+15%), PR57Q53 (+13%), 4 Cascine (+13%), Selene (+12%). Da notare infine Riviera Vicentina (+9%) che, in analogia a quanto accaduto a Mantova, dopo una fase di avvio lenta, manifesta una buona ripresa produttiva nel terzo anno. Perugia. La prova è situata a Papiano, nella media Valle del Tevere, su un terreno argilloso-limoso che possiede una buona fertilità d insieme. Qui l entità delle produzioni si colloca su un livello più che soddisfacente, con 34,8 t/ha di sostanza secca nel triennio. Nei tre an- TABELLA 2 - Graduatoria di merito, produzione di s.s. (media di campo = 100) e gruppo di appartenenza delle varietà in prova nelle 5 località ( ) Mantova Parma Modena Pisa Perugia Varietà totale totale totale totale totale triennio triennio triennio triennio triennio 4 Cascine B B A A A Casalina D B A A A Classe B C A A A Costanza A D B A C Dimitra D A B A A FDL E B B A A Garisenda C A A A A La Bella Campagnola B B A A A La Torre A B A A A Linfa D B B A A Marina D C B A A Palladiana A C A A B Picena GR D B A A A PR56S D B B A A PR57Q C A A A A Prosementi C A B A A Riviera Vicentina A D A A C Robot D A B A A Selene A C A A A Zenith C B B A A Media di campo (t/ha) 52,855 33,303 24,816 35,655 34,797 Significatività *** *** *** * *** Coefficiente di variazione 2,32 3,59 10,42 7,72 5,44 Separazione delle medie con analisi Cluster secondo il test Scott-Knott P < 0,05. effettuate sulle singole annate. Nei tre macroambienti le varietà di riferimento non sono sempre chiare; tuttavia alcune indicazioni paiono abbastanza certe e vengono confermate dai dati commentati per singola stazione di prova: a Mantova spiccano Riviera Vicentina, Palladiana, Costanza e La Torre; a Modena La Bella Campagnola, La Torre, Selene, 4 Cascine e Picena GR; nella macroarea che comprende Parma, Pisa e Perugia risultano più produttive Casalina, Picena GR, Garisenda, PR57 e Prosementi. ni sono stati eseguiti rispettivamente 3, 4 e 3 sfalci. A fronte di un elevata significatività statistica (P 0,001), il test di separazione delle medie individua in questa località un gruppo molto ampio, che si pone intorno alla media di campo e varia da 3% di Linfa al +7% della più produttiva nel triennio (Casalina); a questo gruppo seguono tre sole varietà che si collocano molto al di sotto della media. Tra le cultivar migliori spicca Casalina (+7%), cui seguono FDL 0101 che, con un indice produttivo pari a 105, ha un comportamento del tutto dissimile dalle altre località, La Bella Campagnola, Selene e Robot (+5%), Zenith (+3%) e Prosementi (+2%); a queste succedono varietà che si avvicinano progressivamente alla media di campo. Pisa. Le rese ottenute nella prova di Pisa sono simili a quelle rilevate a Perugia, con 35,6 t/ha di sostanza secca nel triennio. Tali produzioni sono state ottenute con 3, 4 e 4 sfalci annuali. I risultati produttivi nel triennio raggiungono il livello di significatività minimo; per tale ragione le differenze tra le medie, pur rilevanti in alcuni casi, non sono confermate dal test di separazione delle medie, che individua un unico gruppo di merito. È tuttavia utile segnalare alcune varietà, tra quelle che superano la media di campo, che si mettono in evidenza in questa località: PR57Q53 e PR56S82, Garisenda, Picena GR e Casalina, con produzioni superiori alla media di almeno il 5%, seguite da numerose altre con produttività inferiori, ma sempre al disopra della media generale. Gli andamenti Per chiarire gli andamenti varietali in funzione delle località, in tabella 3 sono riportati in forma grafica i dati produttivi, l indice produttivo medio e l indice di af- 58 L Informatore Agrario 10/2009
4 ECNICA T fidabilità. Tenendo in considerazione l indice di affidabilità, le differenze tra questo e l indice produttivo medio della varietà e il numero di casi che superano le medie di campo, è possibile enucleare un gruppo di varietà di eccellenza che forniscono buone garanzie di stabilità produttiva (Garisenda, La Bella Campagnola e Selene), per le quali è possibile affermare che le risposte produttive sono nel 75% dei casi superiori alle medie di campo; poi vengono PR57Q53, Classe, Prosementi, Picena GR, Casalina, 4 Cascine e La Torre, le quali, pur palesando una minor costanza nelle singole prove, mettono in luce produzioni del tutto soddisfacenti. Conclusioni I dati produttivi commentati in questo articolo costituiscono, relativamente alla coltura della medica, il primo prodotto significativo della rete sperimentale avviata nell ambito del Progetto interregionale «R-InnoVa Pro-Ve». Il progetto si poneva l obiettivo di massimizzare le produzioni unitarie delle colture proteiche (medica, soia, pisello, favino e cece), puntando l attenzione sulla produzione unitaria di proteina, più che di sostanza secca. Un ultima considerazione: nella primavera 2007 era stata pubblicata l ultima versione delle Liste di raccomandazione per la medica, sulla base dei risultati sperimen- MANTOVA, PARMA, MODENA, PISA E PERUGIA Andamento meteo e caratteristiche dei suoli TABELLA 3 - Sintesi dei risultati produttivi ( ) Varietà Mantova Parma Modena Pisa Perugia Il gruppo che spicca per stabilità produttiva è costituito da Garisenda, La Bella Campagnola e Selene, che, nel 75% dei casi, sono superiori alle medie di campo. Le località con la maggior escursione termica sono risultate Mantova, Parma e Modena, le quali fanno registrare in tutte le tre annate le maggiori differenze tra le temperature medie mensili minime e massime. Al contrario, l andamento termico rilevato a Pisa mette in risalto come il divario tra le medie registrate nei mesi invernali e quelle dei mesi estivi sia inferiore. Per le precipitazioni Pisa risulta invece la località più piovosa nel 2006 e nel 2008, con 982 e mm di pioggia rispettivamente, mentre nel 2007 le precipitazioni più elevate sono state registrate a Mantova con 761 mm. Modena, con soli 430, 539 e 765 mm di pioggia rilevati nei tre anni, è la località più siccitosa. Il dato delle precipitazioni annuali cumulate non sempre trova un riflesso diretto sulle produzioni a causa del verificarsi sempre più frequente di eventi piovosi di grande entità anche in periodi non utili ai fini delle produzioni di foraggio. La tessitura dei terreni risulta media a Pisa, tendente al limoso a Mantova e Parma e al limoso-argilloso a Modena e Perugia. La reazione è neutra a Modena, mentre nelle restanti località il ph è da considerarsi subalcalino. La dotazione di calcare totale è scarsa a Pisa, media nelle due località emiliane e a Perugia, mentre può definirsi «eccessivamente dotato» il terreno della prova seminata a Mantova. La sostanza organica è elevata nei terreni di Parma e Modena, mentre può considerarsi normale nelle restanti località. La dotazione di fosforo è bassa in tutti gli appezzamenti, tranne che a Parma, dove il livello del fosforo assimilabile risulta molto alto. Indice medio varietale Indice di affidabilità globale 4 Cascine ,2 Casalina ,9 Classe ,1 Costanza 91 83,7 Dimitra 99 93,6 FDL ,0 Garisenda ,5 La Bella Campagnola ,2 La Torre ,6 Linfa 95 90,6 Marina 97 92,8 Palladiana 98 93,2 Picena GR ,0 PR56S ,8 PR57Q ,9 Prosementi ,3 Riviera Vicentina 97 89,5 Robot ,5 Selene ,1 Zenith ,2 Media di campo (t/ha) 52,9 33,3 24,8 35,7 34,8 = varietà che producono almeno il 101% delle rispettive medie di campo del periodo di prova; = varietà che sono comprese nel gruppo delle più produttive individuato dall analisi statistica. tali ottenuti fino al 2006 ( valutaforaggi). Le liste, come noto, avevano una valenza limitata all Emilia-Romagna, anche se sono state spesso utilizzate al di fuori del circuito regionale, non esistendo altre reti strutturate in Italia, se si escludono le prove per l iscrizione al Registro, che hanno un altra funzione. Non essendo il turnover varietale per l erba medica particolarmente serrato, le liste regionali, ancorché datate, costituiscono tuttora un punto di riferimento. Le prove interregionali realizzate e quelle che saranno avviate a partire da quest anno consentiranno di aggiornarle e rilanciarle. Visitando il sito loiaprodmediche2009 è possibile scaricare le informazioni che, per ragioni di spazio, non sono state pubblicate nell articolo: grafici meteo delle località, caratteristiche dei suoli, tabelle produttive di dettaglio, riferimenti delle ditte che hanno fornito il seme. Marco Ligabue Crpa - Reggio Emilia m.ligabue@crpa.it Andrea Onofri Dipartimento di scienze agrarie e ambientali Università di Perugia Fabrizio Ruozzi Fondazione Crpa studi e ricerche Reggio Emilia Per consultare gli approfondimenti: 09ia10_4138_web 10/2009 L Informatore Agrario 59
5 Articolo pubblicato su L Informatore Agrario n. 10/2009 a pag. 56 Varietà di erba medica per le regioni del Centro-nord ANALISI GGE Tre macroambienti Cstn RvrV Linf Plld Marn Mantova Dmtr LTrr Znth PR56 4Csc Clss Prsm Robt Seln LBIC Grsn Pisa PcGR Csln PR57 Parma Modena Pisa Perugia PC1 GRAFICO A - Analisi Gge 30% 56% FDL Un ulteriore chiave di lettura dei risultati è fornita dall analisi Gge, rappresentata nel grafico A, che consente di definire eventuali macroambienti, all interno dei quali le varietà manifestano comportamenti omogenei. L analisi è piuttosto rappresentativa, in quanto riassume l 86% della variabilità dei dati (somma della devianza del genotipo e dell interazione genotipo ambiente). La lettura e la corretta interpretazione richiedono la seguente premessa: i genotipi che si trovano vicino all origine degli assi cartesiani «risentono» poco dell ambiente, nel senso che hanno produzioni vicine alla media, indipendentemente dall ambiente e sono quindi da questo punto di vista «poco» interessanti; i genotipi più lontani dall origine degli assi (genotipi di «vertice») sono quelli che «rispondono» molto ai diversi ambienti, cioè sono quelli che forniscono prestazioni molto sotto o molto sopra la media e quindi possono essere utilizzati per la definizione dei macroambienti; tracciando delle linee passanti per l origine degli assi e perpendicolari ai segmenti che uniscono i genotipi di vertice, è possibile dividere il grafico in una serie di zone, caratterizzate ciascuna da un genotipo di vertice (più altri genotipi vicini a questo) e uno o più ambienti. Queste zone corrispondono ai macroareali. L elaborazione, effettuata sulle produzioni triennali delle località, mette in evidenza una suddivisione in tre macroambienti (Mantova, Modena e le altre località), con un certo grado di affinità tra Mantova e Modena. Questa suddivisione pare abbastanza «robusta», poiché si ripete in modo costante anche nelle elaborazioni effettuate sulle singole annate. Nei tre macroambienti le varietà di riferimento non sono sempre chiare; tuttavia alcune indicazioni paiono abbastanza certe e vengono confermate dai dati commentati per singola stazione di prova: a Mantova spiccano Riviera Vicentina, Palladiana, Costanza e La Torre; a Modena La Bella Campagnola, La Torre, Selene, 4 Cascine e Picena GR; nella macroarea che comprende Parma, Pisa e Perugia risultano più produttive Casalina, Picena GR, Garisenda, PR57 e Prosementi.
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