Conferenza dei Sindaci 3/2013 VERBALE CONFERENZA DEI SINDACI 30 LUGLIO 2013

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1 Conferenza dei Sindaci 3/2013 VERBALE CONFERENZA DEI SINDACI 30 LUGLIO 2013 Oggi, martedì 30 luglio 2013, alle ore 16.00, presso l aula Magna dell Az. Ulss 18 si è riunita la Conferenza dei Sindaci, come da invito del Presidente con lettera prot. n del 24/07/2013 Redige il Verbale Valentino Tramarin Risultano presenti i Sindaci o loro delegati dei Comuni di: NR COMUNI PRESENTE ASSENTE 1 Arquà Polesine X 2 Badia Polesine X 3 Bagnolo di Po X (16.30) 4 Bergantino X 5 Boara Pisani X 6 Bosaro X 7 Calto X 8 Canaro X 9 Canda X 10 Castelguglielmo X 11 Castelmassa X(17.30) 12 Castelnovo Bariano X 13 Ceneselli X 14 Ceregnano X 15 Costa di Rovigo X 16 Crespino X 17 Ficarolo X 18 Fiesso Umbertiano X 19 Frassinelle Polesine X 20 Fratta Polesine X 21 Gaiba X 22 Gavello X 23 Giacciano con Bar. X 24 Guarda Veneta X 25 Lendinara X 26 Lusia X

2 27 Melara X 28 Occhiobello X 29 Pincara X 30 Polesella X 31 Pontecchio Polesine X 32 Rovigo X 33 Salara X 34 San Bellino X 35 San Martino di V.zze X 36 Stienta X 37 Trecenta X 38 Villadose X 39 Villamarzana X 40 Villanova del Ghebbo X 41 Villanova Marchesana X Sono altresì presenti per L Az. Ulss 18: Dott. Arturo Orsini, Direttore Generale Az. Ulss 18 Dott. Ferdinando Sortino, Direttore Sanitario Az. Ulss 18 D.ssa Manuela Baccarin, Direttore dei Serv. Soc. e della funzione territoriale Az. Ulss 18 D.ssa Monica Venturini, Sos Programmazione socio sanitaria. Fatto l appello, all inizio di seduta, risultano presenti 18 Sindaci o loro delegati. Vengono nominati scrutatori i Rappresentanti dei Comuni di Frassinelle, Salara, Villadose. Ordine del giorno: 1) Nomina del Vice Presidente della Conferenza dei Sindaci e dell Esecutivo 2) Progetto sperimentale per il recupero, la donazione ai fini del riutilizzo dei medicinali in corso di validità: diffusione informazione ai Sindaci. (Farmacia territoriale) 3) Presentazione del Centro diurno per alcolisti (Ser.T.) 4) Progetto del Piano di Zona che coinvolge Amministratori locali e operatori dei Servizi Sociali: Organizzazione di incontri sulle problematiche alcol droga correlate (Ser.T.) 5) Presentazione Centrale Operativa Territoriale. 6) Comunicazioni del Presidente: audizione 5^ Commissione del 18/07/2013 7) Varie ed eventuali

3 1) Nomina del Vice Presidente della Conferenza dei Sindaci e dell Esecutivo Il Regolamento della Conferenza dei Sindaci prevede che si possa procedere alla nomina del Vice Presidente in presenza della maggioranza assoluta dei componenti. Poiché all inizio di seduta sono presenti 18 Sindaci o loro Delegati contro i 21 necessari, il Presidente propone di passare alla presentazione del 2 punto. Invita la D.ssa Luisa Monti, responsabile del Servizio Farmaceutico Territoriale dell Az. Ulss 18 2) Progetto sperimentale per il recupero, la donazione ai fini del riutilizzo dei medicinali in corso di validità: diffusione informazione ai Sindaci. (Farmacia territoriale) La D.ssa Monti introduce l argomento richiamando la Legge Finanziaria del 2007 n. 244 con la quale il legislatore prevede che le confezioni di medicinali in corso di validità in possesso di ospiti di RSA o di famiglie possono essere riutilizzate in caso di decesso dell utente o di altre eventuali situazioni di non utilizzo. La Legge Regionale n. 23 del 2011 riprende l argomento per dare attuazione ad un progetto finalizzato alla solidarietà sociale e al contenimento della spesa. Le citate disposizioni si applicano anche ai farmaci stupefacenti il cui recupero, già da diversi anni viene effettuato nella nostra Ulss tramite dal Personale ADI. Il progetto, che avrà validità sperimentale fino a fine anno, si propone le seguenti finalità: farmacovigilanza preventiva corretto smaltimento dei farmaci scaduti risparmio economico e verrà attuato tramite le Farmacie convenzionate aderenti al progetto, secondo il protocollo operativo predisposto dalla Farmacia Territoriale All Azienda Ulss viene chiesto di dare idonea informazione e allo stesso scopo vengono sensibilizzati anche i Comuni. Il percorso di recupero dei farmaci avviene pertanto in questo modo: il cittadino consegna alla farmacia del territorio aderente al progetto le confezioni di farmaci non utilizzati. La farmacia controlla la validità del farmaco e lo consegna all az. Ulss per la ridistribuzione che avviene attraverso il Medico referente operante presso le strutture aziendali. Il Presidente chiede come i Sindaci potranno collaborare. La D.ssa Monti, assicura che attraverso i canali comunali sarà distribuito materiale informativo. I tempi sono stretti perché si tratta di un progetto sperimentale. Invita i Comuni a sostenere l iniziativa. I Rappresentanti dei Comuni di Boara Pisani e Salara evidenziano la positività del progetto prevedendo la possibilità che i Sindaci possano affrontare con le Farmacie la realizzazione anche di altri progetti nell ottica della Farmacia dei Servizi. Il Presidente chiede che dopo aver distribuito il materiale informativo, anche l Azienda possa pubblicizzare il progetto attraverso la stampa. Sarà più facile anche per i Comuni sostenere l iniziativa.

4 4) Progetto del Piano di Zona che coinvolge Amministratori locali e operatori dei Servizi Sociali: Organizzazione di incontri sulle problematiche alcol droga correlate (Ser.T.) Il Dott. Mazzo Responsabile della Soc Tossico Dipendenze (Ser.T.) anticipa l argomento per collegarlo agli ultimi interventi circa la necessità di costruire un rapporto di collaborazione con gli Enti Locali e con i Comuni in particolare. Volendo organizzare incontri di informazione/formazione presso i Comuni per condividere un percorso omogeneo sulle problematiche alcol droga correlate, ritiene per esperienza di privilegiare gli incontri con le Assistenti Sociali. Con le Assistenti Sociali è stato costituito infatti un tavolo e si chiede la disponibilità degli Enti Locali a favorire la loro partecipazione. Oltre alla formazione delle Assistenti Sociali propone che la Conferenza promuova un incontro sulle tematiche alcol droga correlate. Pertanto in sintesi le azioni previste sono le seguenti: - Formazione degli operatori degli Enti Locali - Costituzione di un tavolo permanente delle Assistenti sociali dei Comuni e dei Servizi dell Ulss - Disponibilità degli operatori SerT a svolgere colloqui e incontri in loco, se richiesti 3) Presentazione del Centro diurno per alcolisti (Ser.T.) Il Dott. Mazzo procede a presentare il Centro diurno per alcolisti per il quale chiede il confronto sulla prosecuzione del progetto sperimentale il pane e le rose Il Progetto del Centro Diurno, il pane e le rose è inserito nella Programmazione Territoriale prevista nel Piano di Zona 2011/2015. La Regione Veneto, con Delibera della Giunta Regionale n.1378 del 03/08/2011 Fondo Regionale di intervento per la lotta alla droga - anno 2011 ha approvato il progetto assegnando il finanziamento all Azienda U.L.S.S. 18. Il costo complessivo del progetto è di ,00 Nel territorio dell Azienda U.L.S.S. 18 non vi era una struttura Semiresidenziale rivolta a persone con problemi di dipendenza (alcol e sostanze stupefacenti). Con l apertura del Centro Diurno, si è voluto potenziare e qualificare l intervento del servizio pubblico in sinergia con il privato sociale rappresentato dalla Cooperativa Terr.A di Padova. Il progetto mira ad ampliare e differenziare il ventaglio dei percorsi di cura predisponendo programmi personalizzati. L obiettivo generale è il miglioramento della qualità della vita personale, evitando percorsi di tipo meramente assistenziale. Il Centro diurno per alcolisti ha avuto inizio il 17 settembre 2012, ha finora ospitato 13 utenti e sono state attivate 14 borse lavoro. E forte la collaborazione con le Associazioni e i servizi presenti nel territorio, come la Caritas diocesana, Porta Verta, l Asilo Notturno ecc. Il Sindaco di Giacciano con B. chiede quale sia l età degli utenti. Dott. Mazzo risponde che l età media è di 32 anni e che sarebbe problematica la gestione se l utenza si discostasse da questa media. Prevale il genere maschile. Il Sindaco di Castelnovo B. chiede chiarimenti in ordine alla continuità del progetto che viene a scadere nel prossimo settembre.

5 Dott. Mazzo precisa che i fondi regionali di cui si è usufruito, erano finalizzati a un anno di sperimentazione. La Regione, nella persona dell Assessore al Sociale, si è impegnata pubblicamente ed ha assicurato continuità di contributo e di sostegno. Con il Direttore dei Servizi Sociali e della funzione territoriale dell Azienda Ulss si sta cercando di assicurare continuità al Centro anche grazie ai contributi di Istituzioni locali come la Fondazione CaRiPaRo a cui è già stata inoltrata la domanda di contributo. Il Presidente evidenzia il positivo lavoro fin qui svolto dal Dott. Mazzo a favore del Centro ed è pertanto importante che il Centro diurno possa avere un futuro, in considerazione anche del costo particolarmente contenuto, escluso il personale dell Azienda. Il problema di queste iniziative sperimentali sta proprio nella mancanza di continuità. L impegno da parte dell Assessore Regionale c è e si spera che sia conseguentemente mantenuto e concretizzato. Il Sindaco di Villadose in considerazione dell incerto futuro del Centro diurno, propone di riconvocarci sullo stesso argomento per verificare se c è stata una risposta da parte della Regione o per trovare altre soluzioni Esce il Rappresentante del Comune di Pincara. Entrano i Rappresentanti dei Comuni di Bagnolo Po e Castelmassa 5) Presentazione Centrale Operativa Territoriale. Il Direttore dei Servizi Sociali e della funzione territoriale, D.ssa M. Baccarin introduce la presentazione della Centrale Operativa Territoriale facendo riferimento alla DGRV n.975/2013 che detta le linee guida alle A.ULSS del Veneto per la predisposizione del nuovo atto aziendale, per l organizzazione del Dipartimento di prevenzione e per l organizzazione del distretto Socio-Sanitario. Il modello organizzativo di Distretto previsto dalla Delibera si basa sulla previsione di un Distretto Unico (soglia minima abitanti) che esercita le proprie funzioni mediante Unità Operative. La Delibera suddetta prevede che il primo provvedimento organizzativo che devono fare le ULSS, propedeutico alla riorganizzazione dell assistenza distrettuale, è quello che approva la Centrale Operativa Territoriale. Tale provvedimento sarà inviato in Regione per l approvazione. La proposta che viene formulata non è sottoposta ad approvazione da parte della Conferenza ed è il frutto di un lavoro che ha coinvolto i dirigenti del Distretto Socio sanitario con i quali si è condivisa l impostazione e il risultato. Considerata comunque un aspetto fondamentale per una nuova politica socio sanitaria del territorio si è ritenuto importante presentarla alla Conferenza stessa. In un primo momento si era pensato di prevedere la Centrale Operativa Territoriale all interno dell organizzazione del Servizio ADI o del 118 visti anche i tempi ristretti per presentare alla Regione il piano operativo. Alla fine ha prevalso la valorizzazione delle peculiarità della Centrale Operativa Territoriale che va ad interessare il territorio nella sua prevalente organizzazione socio assistenziale. Si tratta infatti di uno strumento di supporto nell ambito delle competenze del Direttore dei Servizi Sociali e della funzione territoriale e diventa il perno dell organizzazione territoriale in quanto prende in carico l utente protetto in raccordo con i soggetti della rete assistenziale. La Centrale Operativa Territoriale è unica per tutto il territorio dell A.ULSS 18, come unico sarà il Distretto socio sanitario per tutta l A.ULSS 18. E prevista la possibilità, in futuro, di uno sviluppo della Centrale Operativa Territoriale, congiunto con l Azienda ULSS 19 di

6 Adria. La Centrale Operativa Territoriale si propone la presa in carico dell utente garantendogli la continuità dell assistenza, Nello specifico gestirà i percorsi di dimissione protetta dall Ospedale, cure domiciliari (ADI, SAD, Cure palliative), i percorsi di inserimento presso strutture intermedie residenziali e semi residenziali extra ospedaliere ecc. risponde inoltre agli utenti in stato di fragilità o emergenza sociale. Il Piano operativo per l attivazione della COT in questa prima fase è sperimentale per un periodo di 6 mesi, si vedrà in seguito se potrà avere valenza provinciale. Nella prima fase è indispensabile rivedere tutti i processi assistenziali per inserirli all interno dell obiettivo specifico della Centrale Operativa Territoriale. Per la presentazione negli aspetti organizzativi la D.ssa Baccarin si serve di slide Il Sindaco di Giacciano chiede se la COT sia il superamento o il completamento dello sportello integrato. La D.ssa Baccarin risponde che dovrebbe essere e diventare il 118 dei servizi territoriali e consentire il superamento di ciò che spesso si lamenta per l inefficienza o la mancanza di informazione.. Il Presidente ricorda che per le emergenze sociali sarà formalizzato un protocollo da condividere anche con le Amministrazioni locali e le Istituzioni territoriali come Questura, Prefettura oltre che con le Associazioni di volontariato. Il Rappresentante del Comune di Boara Pisani chiede come sarà possibile conoscere se si tratta di 118 o COT e quali saranno i tempi di attivazione. La D.ssa Baccarin precisa che il 118 è relativo all emergenza sanitaria, mentre la COT risponde a un bisogno di tipo sociale o socio assistenziale. Per i tempi si prevede dal mese di settembre in quanto la Regione dovrà dare il proprio parere entro 60 gg. come per l atto aziendale di cui la COT è propedeutica. L assessore di Villanova del Gh. chiede quando la COT potrà intervenire in caso di dimissioni ospedaliere. La D,ssa Baccarin precisa che è meglio che la COT intervenga prima della dimissione. La Dott.ssa precisa che sarà molto importante, al fine di rendere efficace la gestione dei casi, individuare il personale addetto alla Centrale Operativa Territoriale; sarà personale interno all azienda. Il Presidente propone di ritornare sull argomento quando la Regione avrà dato il proprio parere. 6) Comunicazioni del Presidente: audizione 5^ Commissione del 18/07/2013 Il Presidente informa che il 18 luglio scorso si è tenuto l incontro di alcuni Rappresentanti dell Esecutivo con la quinta Commissione regionale, per illustrare il Documento con i rilievi alla DGRV 68/CR relativa all adeguamento delle schede di dotazione ospedaliera e definizione delle schede di dotazione territoriale. Il Documento è stato unanimemente approvato dalla Conferenza in data 10 luglio ed è stato consegnato alla Presidenza della V^ Commissione. Si attende la risposta alle richieste fatte. La seduta della Conferenza termina alle ore 18,15. Letto, confermato e sottoscritto. Il Segretario Verbalizzante F.to Valentino Tramarin Il Presidente F.to Antonio Bombonato

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