Un indagine su stigma e malattia mentale - in Provincia di Sondrio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Un indagine su stigma e malattia mentale - in Provincia di Sondrio"

Transcript

1 Un indagine su stigma e malattia mentale - in Provincia di Sondrio Uffici di Piano dei Comuni della Provincia di Sondrio Associazione La navicella Provincia di Sondrio Progetto Lavoro e Psiche Incontro di opportunità Un indagine su stigma e malattia mentale in Provincia di Sondrio

2 Gruppo di lavoro Cooperativa Sociale Ippogrifo Coordinatrice Elisa D Anza Ricercatrici Lucia Marveggio Alessia Nera Con la collaborazione scientifica di: Consorzio AASTER Aldo Bonomi Albino Gusmeroli 1

3 SOMMARIO PREMESSA. GLI OBIETTIVI DELLA RICERCA 3 SINTESI DEI RISULTATI DELLA RICERCA 5 Evidenze della ricerca sul campo 6 Focalizzazione sul gruppo dei problematici 10 Relazione con le variabili anagrafiche 11 Evidenze della sezione qualitativa 14 ELENCO DELLE AZIENDE INTERVISTATE 18 2

4 PREMESSA. GLI OBIETTIVI DELLA RICERCA L indagine si è inserita nel progetto Lavoro e psiche: un incontro di opportunità promosso dalla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia e finanziato da Fondazione Cariplo, l Azienda Ospedaliera della Valtellina e Valchiavenna ha dato incarico alla Cooperativa sociale Ippogrifo, con la supervisione scientifica del Consorzio AASTER, di compiere una ricerca finalizzata a raccogliere una serie di esperienze, opinioni e punti di vista sul tema del complesso rapporto tra società, lavoro e malattia mentale. Le province nelle quali si sta portando avanti il progetto sono, oltre a Sondrio, Milano, Bergamo e Como. La rilevazione compiuta in Provincia di Sondrio ha visto il coinvolgimento a vario titolo di soggetti istituzionali, associazioni di categoria, organizzazioni del terzo settore e di volontariato che hanno voluto rendersi partecipi di una serie di azioni di sensibilizzazione territoriale orientate a migliorare l accesso al mondo del lavoro da parte di persone con disturbi mentali. La ricerca costituisce una delle azioni progettuali, nasce dalla volontà di conoscere la percezione della popolazione in generale e del mondo aziendale riguardo al tema della malattia mentale e nello specifico studierà il fenomeno dello stigma verso le persone che soffrono di patologie di questo tipo ponendole a confronto con altre condizioni sociali tipicamente connotate da stigma: ex detenuti, tossicodipendenti, etc. Lo stigma è una costruzione sociale che svaluta le persone sulla base di una loro particolare caratteristica distintiva (Biernat e Dovidio, 2000). Il concetto di stigma, in questa ricerca, è collegato ad aspetti considerati socialmente deprecabili del comportamento e/o della personalità di un individuo. Richiamando i casi presentati nel questionario proposto, ci si riferisce alle malattie mentali, alle condanne penali, alla tossicodipendenza, all alcolismo. Coloro che hanno una o più di queste caratteristiche possono avere uno stigma, un segno (marchio) percepito negativamente dalle persone. Quando ciò accade, si crea una spaccatura nei legami sociali fra quelli che si autodefiniscono normali e coloro che invece deviano dalla normalità costruita socialmente, generando emarginazione e discriminazione verso gli stigmatizzati 1. L indagine si basa sul tentativo di misurare il livello di stigmatizzazione nella popolazione della Provincia e del segmento degli imprenditori, mediante l applicazione dell analisi degli indici additivi. A questo fine sono state realizzate due indagini campionarie, che hanno previsto la somministrazione di questionari strutturati ad un campione rappresentativo della popolazione e ad uno di imprenditori (limitatamente al mondo dell industria, dell artigianato, del commercio e dei servizi). Un secondo filone della ricerca è stato orientato all approfondimento qualitativo del tema dell integrazione sociale e lavorativa della persona con problemi psichici e all inserimento in 1 Cfr. E. Goffman, Stigma. L identità negata, tr. It., Laterza, Bari

5 contesti aziendali. I protagonisti di questa parte della ricerca sul campo sono stati alcuni imprenditori operanti nella Provincia di Sondrio, individuati in conformità ad un insieme di criteri predefiniti dall èquipe di lavoro, grazie all aiuto delle assistenti sociali del Dipartimento di Salute Mentale dell Azienda Ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna e dei referenti delle Associazioni di Categoria. In totale, sono state realizzate venti interviste semi-strutturate ai titolari di imprese che hanno sperimentato e sperimentano tuttora esperienze di inserimento lavorativo di persone con disagio psichico e di realtà aziendali che non hanno mai avuto modo di avvicinarsi a questa tematica. Gli obiettivi delle interviste qualitative sono stati: l approfondimento del modo in cui gli intervistati si relazionano nella loro vita sociale e lavorativa con persone svantaggiate, in particolare con coloro che soffrono di disturbi mentali; lo studio degli atteggiamenti e dei comportamenti degli imprenditori nei confronti delle persone con disagio psichico anche mediante, laddove esistano, domande mirate a conoscere le esperienze di inserimento lavorativo di soggetti con problemi di questo tipo; l individuazione degli eventuali nuclei di pregiudizio nei confronti dei malati psichici da parte degli intervistati in relazione al contesto territoriale, sociale, culturale ed economico sui quali avviare, successivamente, azioni di sensibilizzazione e comunicazione. 4

6 SINTESI DEI RISULTATI DELLA RICERCA La rilevazione compiuta presso un campione di 810 residenti in Provincia di Sondrio e di 333 imprenditori (lavoratori autonomi, titolari o soci di PMI, etc.) - corredata da 20 interviste in profondità a titolari di impresa - è orientata a ricostruire la costellazione delle percezioni della popolazione locale rispetto ad alcuni segmenti sociali facenti parte della stessa popolazione colpiti da stigma, cioè da disapprovazione sociale e pregiudizio a causa di qualcosa che essi hanno fatto o fanno tutt ora (assumere eroina o alcol, compiere atti che li ha portati in carcere) violando una serie di norme sociali e/o di codici legali, o per ciò che essi sono secondo i codici della medicina, ovvero malati di schizofrenia o depressione. Esiste un ampia e consolidata letteratura in tema di stigma: esso avrebbe la funzione di stabilire il confine tra normalità rispetto ad un contesto (culturale, sociale, legale, etc.) e devianza dagli standard definiti, costituendo così un perimetro di senso che permette ad un gruppo di sopravvivere e riprodursi in un contesto di relativa certezza ambientale. Tutti noi, nel corso della nostra vita, veniamo in qualche modo socializzati allo stigma, ovvero tutti noi impariamo ad avere dei pre-giudizi verso coloro che si sono macchiati di un comportamento considerato deviante da una norma condivisa e quindi meritevole di una sanzione. Al netto delle riflessioni che si potrebbero fare sulla natura dei codici culturali, sociali, scientifici e legali, che definiscono la normalità e che non sono oggetto di questa ricerca, essa ha però cercato di porre in luce il lato oscuro dello stigma, ovvero l intrinseca tendenza a statuire un grado incommensurabile di separazione (apartheid) psicologica, culturale e sociale tra normali e devianti, così da determinare l impossibilità di quest ultimi di intraprendere un percorso di rientro nella normalità, oppure di rivendicazione della propria diversità (identità negata), oppure ancora di smarcamento da un etichetta sociale totalizzante. Dal punto di vista istituzionale si tratta perciò di assumere una rappresentazione dei fenomeni di stigma che permetta di porre a fuoco iniziative che accompagnino i soggetti portatori di disapprovazione sociale ad uscire dal circolo vizioso del pregiudizio ed essere restituiti al consesso della normalità, attraverso l allargamento dialettico dei confini dell inclusione sociale. Il che corrisponde, nelle aspirazioni più alte, a contribuire alla ridefinizione dei confini della normalità e ad aumentare le chances di reintegro dei soggetti sia sul piano delle policies istituzionali, sia sul piano della consapevolezza sociale delle problematiche indotte dal pregiudizio. Pregiudizio che, spesso, non alligna solo nei normali, ma anche negli stessi soggetti portatori di stigma. In altre parole, affievolire il peso dello stigma non significa introdurre un alibi a comportamenti socialmente devianti ma, al contrario, esaltare principi di responsabilità e auto responsabilità e, soprattutto, costruire elementi di condivisione di un destino comune di fragilità : quello che impone ad una comunità una continua riflessione sulle conseguenze delle proprie pratiche di inclusione/esclusione sociale. 5

7 EVIDENZE DELLA RICERC A SUL CAMPO I risultati emersi dalla rilevazione a mezzo di questionario strutturato pongono in luce una graduatoria dello stigma molto chiara: a) Gli ex-detenuti (condannati per taccheggio) sono portatori di uno stigma sociale complessivamente molto pronunciato, di gran lunga più pesante rispetto alle altre categorie considerate; chi si trova in questa condizione è destinato ad incontrare forti resistenze sociali, provocando disapprovazione ed emarginazione diffusa. Secondo la stragrande maggioranza del campione della popolazione intervistata un pregiudicato avrà fortissime possibilità di avere nuovamente a che fare con le forze dell ordine e con il sistema giudiziario. Allo stesso modo, questa sua condizione influirà negativamente sul suo lavoro. La maggior parte degli intervistati confessa che si sentirebbe molto imbarazzato ad invitare un pregiudicato ad una festa con amici, così come proverebbe disagio ad avere un collega di lavoro passato in giudizio. Più sfumata appare invece la condanna sull eventualità che un pregiudicato possa avere problemi con la sua famiglia o che possa incorrere nell abbandono da parte del partner. In questo caso viene concesso, almeno, il beneficio del dubbio. Ponendo a confronto i dati raccolti presso il campione della popolazione con quelli emersi dal campione degli imprenditori si riscontra, presso questi ultimi, un quadro di giudizi moderatamente meno critico, con particolare riferimento all incidenza negativa della condizione di ex detenuto sull attività lavorativa o sulla possibilità di ritornare nel circuito giudiziario. Diagramma 1 - Caso dell ex-detenuto in relazione alla sfera lavorativa b) I consumatori abituali di eroina sono colpiti da stigma molto significativo, ma assai meno pronunciato rispetto agli ex-detenuti, a conferma del fatto che l incarcerazione a 6

8 causa di motivi legati alla condizione di tossicodipendenza contribuisce ad aumentare notevolmente la disapprovazione sociale. La stragrande maggioranza degli intervistati che fa capo al campione della popolazione ritiene che la condizione di tossicodipendenza incida in modo negativo sull attività lavorativa, mentre l eventualità di incorrere nell attività delle forze dell ordine appare pronunciata ma nettamente inferiore rispetto ai pregiudicati. Viceversa, si ritiene che i tossicodipendenti avranno maggiori problemi con la propria famiglia rispetto agli ex detenuti, mentre l eventualità di avere un collega di lavoro eroinomane o di invitare un tossicodipendente ad una festa non viene vissuta con particolare disagio. I dati relativi al campione degli imprenditori conferma quanto affermato sopra per i pregiudicati, dal momento che evidenziano una minore propensione a credere che la tossicodipendenza possa incidere negativamente sul lavoro o sulla possibilità di avere problemi con le forze dell ordine. Diagramma 2 - Caso del consumatore abituale di eroina in relazione alla sfera lavorativa c) I malati di schizofrenia sono portatori di stigma relativamente contenuto. Più delle altre condizioni considerate, l attribuzione di stigma è legata alla difficoltà di definire con una certa precisione chi sia uno schizofrenico o cosa lo differenzi da un altro tipo di malato psichiatrico. Si tratta di uno stigma in cui prevale un immagine di imprevedibilità e di paura o la difficoltà di relazione sulla connotazione morale. I dati raccolti presso la popolazione ci dicono che la schizofrenia incide notevolmente sulla dimensione lavorativa (all incirca quanto la tossicodipendenza e la condizione di ex detenuto), mentre induce raramente all insorgere di problematiche con le forze dell ordine. Sul fronte delle relazioni famigliari il giudizio dei rispondenti appare improntato all idea che la schizofrenia porta con sé problemi di riassetto relazionale, ma non di abbandono. Infine è interessante notare come lo schizofrenico sia ritenuto frequentemente un soggetto imbarazzante da invitare ad una festa o da avere come collega di lavoro. I dati emersi dal campione di imprenditori appaiono molto simili a quelli della popolazione complessiva, con un eccezione significativa: per gli imprenditori la condizione di schizofrenico inciderebbe in modo più contenuto sull attività lavorativa di quanto ritenuto dal campione della popolazione. Secondo gli imprenditori risulterebbe sensibilmente più facile gestire un malato di schizofrenia piuttosto che un tossicodipendente. 7

9 Diagramma 3 - Caso del malato di schizofrenia in relazione alla sfera personale d) I tossicodipendenti da alcol sono portatori di uno stigma sociale piuttosto blando rispetto alle due categorie sopra richiamate, in ossequio ad una tradizione che legittima socialmente il consumo di alcol. Una tradizione che però sembra in via di cambiamento data la forte correlazione tra età e stigma: tra i più giovani (purché studenti o occupati) lo stigma verso gli alcolisti è nettamente più pronunciato rispetto ai più anziani. I dati emersi dalla rilevazione presso la popolazione evidenziano come l alcolismo sia considerato di gran lunga meno disabilitante rispetto alle altre forme di stigma qui considerate sia in rapporto alla dimensione del lavoro sia al disagio provocato da una relazione personale di lavoro con un alcolista. Inoltre la quota di coloro che si sentirebbero imbarazzati di invitare un amico alcolista ad una festa è inferiore a quella di coloro che proverebbero imbarazzo. Infine anche le probabilità che un alcolista entri in contatto con le forze dell ordine è considerata in maggioranza piuttosto improbabile. Il dato raccolto presso gli imprenditori appare sensibilmente più problematico di quello del campione di popolazione soprattutto in rapporto alla dimensione del lavoro o delle relazioni tra colleghi laddove, invece, il consumo abituale di alcol viene considerato meno impattante sulle relazioni famigliari rispetto alla popolazione complessiva. 8

10 Diagramma 4 - Caso del tossicodipendente da alcol in relazione alla sfera lavorativa e) I depressi rappresentano la categoria connotata dallo stigma più debole (comunque molto vicino in termini quantitativi a quello attribuito agli alcolisti). Ambiguità morale, indefinitezza normativa e rimozione sociale sembrano circondare una categoria di soggetti che suscita inquietudine poiché sembra esprimere una volontà di sottrazione, piuttosto che essere pervasi da una forma di addiction. Il dato registrato presso i due campioni appare molto polarizzato: in entrambi i casi emerge un giudizio secondo il quale la depressione impatta notevolmente sulla dimensione lavorativa, anche se non crea particolare disagio lavorare con un depresso o invitarlo ad una festa, mentre assai remota viene considerata la possibilità che un depresso possa entrare in contatto con le forze dell ordine. Inoltre la depressione appare come il fenomeno meno critico in rapporto alla dimensione delle relazioni famigliari. Diagramma 5 - Caso del depresso in relazione alla sfera lavorativa 9

11 FOCALIZZAZIONE SUL GR UPPO DEI PROBLEMATICI Nell economia della rilevazione il dato che racchiude indecisi ( né sì, né no, dipende ) assume costantemente una rilevanza significativa in entrambi i campioni considerati. Questa posizione è del resto tutt altro che secondaria anche sul piano dei significati attribuibili a questo segmento di risposte poiché alludono ad un rapporto problematico con lo stigma, ad una sospensione del giudizio che relativizza il giudizio a seconda di circostanze ulteriori che interagiscono con la condizione sperimentata dal soggetto, ovvero il suo essere eroinomane, depresso, etc. Da questo punto di vista i dati pongono in evidenzia come nel caso della schizofrenia e dell alcolismo la numerosità dei problematici rappresenti mediamente un terzo del campione. Ciò significa che, rispetto a queste due problematiche, i rispondenti tendono ad assumere più frequentemente un punto di vista articolato e quindi, probabilmente, meno connotato in modo pregiudiziale in termini di disapprovazione o accettazione sociale. L area dei problematici tende a ridursi significativamente (da un terzo ad un quarto dei rispondenti nel caso del campione della popolazione) in relazione ai giudizi espressi nei confronti degli eroinomani e dei depressi. Due temi sui quali la divaricazione con il campione degli imprenditori appare piuttosto pronunciata, con una tendenza di questi ultimi ad una più frequente sospensione del giudizio. Va sottolineato che mentre il gruppo dei problematici in tema di depressione si accosta ad una tendenza ad attribuire un complessivo debole impatto della fenomenologia depressiva sulle relazioni sociali, viceversa è già stata evidenziata la forte connotazione stigmatizzante della condizione di tossicodipendente su di esse. Rispetto alla condizione di ex-detenuto il gruppo dei problematici si assottiglia ulteriormente, scendendo intorno al 20% (uno su cinque) in entrambi i campioni. Ciò a conferma della solidità di uno stigma poco permeabile al dubbio sociale. Da un altro punto di vista è possibile porre in luce quali siano le aree delle relazioni sociali che inducono i rispondenti ad assumere un atteggiamento più problematico. Si tratta, in particolare, dell ambito delle relazioni famigliari rispetto al quale gli intervistati si sono dimostrati particolarmente attenti a formulare giudizi netti. Poco meno delle risposte fornite da metà del campione della popolazione, e poco più della metà di quelle proposte dagli imprenditori, hanno dichiarato di non sapere se la situazione di disagio segnalata avrebbe prodotto conseguenze necessariamente drammatiche a livello famigliare, soprattutto in rapporto alla condizione dello schizofrenico, dell alcolista, ma anche dell ex detenuto e del tossicodipendente. Molto più contenuta è invece la quota media di risposte problematiche formulate in relazione al rapporto con la polizia. Poco meno di un terzo degli imprenditori e un quarto del campione della popolazione sospende il giudizio rispetto ad eventuali problematiche che potrebbero insorgere con le forze dell ordine. Ovviamente la quota dei problematici varia molto a seconda delle circostanze: è molto bassa quando si considerano gli ex-detenuti ed è molto alta quando si considerano gli schizofrenici. 10

12 RELAZIONE CON LE VARI ABILI ANAGRAFICHE L indice additivo di stigmatizzazione per età presenta un profilo piuttosto simile relativamente a tutte le classi di età, con alcune evidenze che occorre segnalare. I giovani under 20 anni e gli anziani over 70 anni sono i soggetti che attribuiscono una disapprovazione sociale più marcata relativamente a tutte le categorie e circostanze considerate. L alcolismo è progressivamente meno al crescere dell età degli intervistati, salvo la richiamata classe over 70. Va precisato che questa classe di età vede una preponderanza di donne, cioè del genere che stigmatizza maggiormente l alcolismo. A proposito del genere dei rispondenti, occorre aggiungere che le donne registrano un indice di stigmatizzazione maggiore degli uomini anche per quanto riguarda la condizione ex-carceraria; viceversa sono meno nette degli uomini nell esprimere giudizi di condanna nei confronti della tossicodipendenza da droghe e della depressione. Identico l indice di genere nei confronti della schizofrenia. Dal punto di vista del genere il campione della popolazione risulta complessivamente più omogeneo di quello degli imprenditori. Infatti, esaminando l indice di genere relativo agli imprenditori si evidenzia una differenziazione più pronunciata rispetto a quanto emerso nel campione della popolazione: le donne imprenditrici rappresentano il segmento sensibilmente meno stigmatizzante rispetto agli uomini dei due gruppi e alle donne del campione della popolazione. I maschi imprenditori, viceversa, sono i più stigmatizzanti rispetto a tutti gli ambiti considerati al di fuori dell eroina. La relazione con il titolo di studio dei rispondenti è piuttosto significativa in rapporto ad alcune circostanze considerate: ex-carcerati, tossicodipendenti e schizofrenici sono progressivamente meno stigmatizzati al crescere del titolo di studio, mentre il dato sulla depressione non muta con il grado di istruzione. Infine, per quanto riguarda la dimensione territoriale è piuttosto evidente come lo stigma tende a crescere per tutte le circostanze considerate passando dai centri maggiori (sopra i abitanti) ai piccoli comuni (sotto i abitanti). Ciò ad esclusione dell alcolista che, invece, è più stigmatizzato dai rispondenti residenti nei centri maggiori. In definitiva, seppure all interno di un quadro di giudizi omogeneo, il continuum dello stigma si muove idealmente tra un polo rappresentato dalla figura del maschio con titolo di studio basso, residente in un piccolo comune e di età medio-alta (stigma maggiore nei confronti di tutte le circostanze considerate tranne l alcol), e la figura della donna con titolo di studio alto, residente in un centro urbano di età medio-bassa (stigma inferiore nei confronti di tutte le circostanze considerate tranne l alcol). 11

13 Indice additivo di stigmatizzazione Impatto della condizione personale (ex detenuto, eroinomane, etc.) nei diversi contesti. Differenziale tra risposte positive (assolutamente sì+probabilmente sì)-risposte negative (assolutamente no+probabilmente no). Dato sulla popolazione Impatto della condizione personale (ex detenuto, eroinomane, etc.) nei diversi contesti. Differenziale tra risposte positive (assolutamente sì+probabilmente sì)-risposte negative (assolutamente no+probabilmente no). Dato sugli imprenditori 12

14 13

15 EVIDENZE DELLA SEZION E QUALITATIVA 1) Secondo la percezione degli imprenditori intervistati il fenomeno del disagio psichico è giudicato in aumento sul territorio della Provincia di Sondrio. Di persone con disagio psichico ce ne sono parecchie. Poi credo che la Valtellina sia ai primi posti ( ) (I-16). 2) I motivi alla base di questa percezione vengono fatti risalire ad uno scenario sociale in trasformazione, nel migliore dei casi, o instradato verso il caos relazionale e valoriale, nel peggiore. In qualche circostanza si fa cenno alla possibilità che il fenomeno più che in aumento potrebbe essere inalterato nei numeri, ma socialmente più visibile poiché il contesto culturale indurrebbe le persone a manifestare il proprio disagio e a richiedere aiuto in ambito famigliare o dei servizi sociali. Non è un problema che per me è in aumento, secondo me il problema è se si ha il coraggio di manifestarlo, di dirlo, cioè è ammettere di avere dei problemi. Una volta si tendeva a tenere nascosto, oggi forse c è più coraggio a rivolgersi a uno specialista ( ) (I-3). 3) Sebbene sia la famiglia ad essere considerata l ambito fondamentale di cura dei portatori di disagio psichico, gli intervistati dimostrano di avere un buon grado di conoscenza e di fiducia nelle strutture presenti e operanti sul territorio (CPS, centri diurni, associazioni volontarie, imprese sociali, etc.). Esse sono ritenute fondamentali per sostenere le famiglie. Io penso che i servizi sociali sono anche quelli più preparati per affrontare questo problema ( ) perché non è facile gestire questo tipo di persone (I-10); 4) Nella relazione tra famiglie e operatori ciò che ci si aspetta da questi ultimi è la competenza più che il supporto emotivo. In altre parole, si dà un po per scontato l impegno famigliare in termini di empatia verso i portatori di disagio psichico, laddove agli operatori spetterebbe un compito essenzialmente professionale, sia verso i pazienti, sia verso la famiglia. La famiglia sì, però credo che ad un certo punto ci siano anche delle situazioni ingestibili anche da parte della famiglia ( ). Credo che ci debba essere comunque un connubio ( ), una sinergia fra l ente preposto che sia comunità piuttosto che qualcuno che conosce la materia - e la famiglia, assolutamente sì. Come punto focale la famiglia però credo che la famiglia non abbia magari le competenze per poter fare certe cose ( ) (I- 20). 5) Gli intervistati appaiono consapevoli che il successo dell inserimento sociale del portatore di disagio psichico non può essere perseguito se l accompagnamento del 14

16 soggetto poggia sul pur fondamentale rapporto tra famiglia e servizi socio-sanitari. E importante il coinvolgimento di altri soggetti sociali, tra i quali anche le imprese. ( ) ognuno in società se ne deve far carico, poco o tanto. Quindi, comunque creare un ambiente non di rigetto (I-16). 6) La maggior parte degli imprenditori coinvolti non si è mai confrontata con altri esponenti del mondo dell impresa sul tema della malattia psichica. L inserimento lavorativo di un soggetto portatore di disagio psichico viene considerata una questione personale, talvolta dettata da analoghe esperienze vissute all interno della propria famiglia, talvolta in ossequio al tradizionale understatement valtellinese nel fare il bene. Ciò non significa che, se stimolati, gli imprenditori che hanno compiuto degli inserimenti lavorativi non sarebbero disponibili a parlare in pubblico della propria esperienza o farsi promotori verso altri colleghi. Sinceramente non ho mai avuto modo di parlarne, però penso che sia un problema che va affrontato anche da parte della nostra organizzazione, anche a livello regionale e nazionale. (I-19). 7) Il fattore umano, ovvero la dimensione valoriale dell intervistato, fa premio sulla burocrazia e sull inefficienza personale, ovvero la motivazione personale dell imprenditore costituisce l elemento che gli permette di avere pazienza sia in rapporto alle peculiarità dei soggetti inseriti (capacità di apprendimento, continuità, responsabilità, etc.) sia in rapporto alla mancanza di supporto specialistico da parte degli operatori sociali (quanto mai evidente negli ultimi anni). (Oltre alle caratteristiche del soggetto inserito) Dipende anche dalle persone che lavorano con lui, cioè anche da parte nostra comunque ci dev essere una disposizione di un certo tipo altrimenti non se ne fa niente, ( ) ritengo che siano delle esperienze abbastanza delicate da mettere in piedi nel senso che comunque trattare con una persona che ha una patologia psichiatrica, anche lì dipende dal tipo di patologia, però non puoi essere completamente sprovveduto, devi sapere che determinate cose non vanno fatte, cioè da parte nostra devi sapere anche comprendere la persona dall altra parte per cui l etica, il comportamento dev essere sui due fronti ( ) (I-6); 8) La dimensione sociale del lavoro viene ritenuta fondamentale per l integrazione sociale di chiunque, dunque anche dei portatori di disagio psichico. In particolare gli intervistati individuano i principali benefici dell attività lavorativa nella possibilità di dare un ordine alla propria vita, imparare le regole di convivenza, sentirsi utili, ma anche evadere dalla propria condizione, attaccarsi alla vita, uscire dal proprio buco. ( ) l ambiente di lavoro nella vita di una persona è molto importante, in tutto, il lavoro influisce anche le restanti ore al di fuori del quale non lavori ( ). Per la socializzazione è importante perché hai a che fare con tante altre persone quindi socializzi ( ). Per un disabile psichico è ancora più importante ( ) è un appiglio alla vita, un modo per rimanere in mezzo 15

17 alle persone e non chiudersi in se stesso, ( ) è un ancora di salvataggio. Per mantenerli nella realtà e per avere un impegno di testa, concentrarsi senza scappare. (I-4); 9) L obbligo di assumere un soggetto portatore di disabilità ogni 15 dipendenti viene vissuta in modo problematico dagli imprenditori, soprattutto nei confronti dei malati psichici, considerati di più difficile gestione rispetto a portatori di altre forme di disagio. ( ) io capisco che si debba anche aiutare queste persone ( ) però credo che ci debba essere più sostegno alle aziende, invece che essere una sola imposizione perché c è l obbligo di assunzione sopra i 15 dipendenti ( ) è difficile perché le malattie psichiche sono molto complicate da gestire è anche per questo che secondo me c è la tendenza a cercare altri tipi di disabilità da inserire in azienda, perché è più semplice. (I-11); 10) E opinione comune che il malato psichico possa inserirsi più facilmente e meglio in contesti di micro e piccola impresa, anche se sono proprio questi contesti a disporre di minori strumenti di inserimento e di accompagnamento da parte dei servizi sociali, senza contare che si tratta di contesti poco strutturati dal punto di vista delle mansioni. Chi viene da una tradizione famigliare in genere acquisisce certi principi che nascono insieme alla tua figura di imprenditore, c è una sorta di etica, non solo l idea del guadagno, del denaro, pensando prima di tutto alle persone, l imprenditore dovrebbe avere cura di creare le condizioni economiche e ambientali di lavoro dove uno possa non diventare un alienato. (I-12) 11) Quando prendono in considerazione i servizi sociali gli imprenditori tendono a riferirsi a due aspetti: uno astratto, uno personale. Da una parte vi è la dimensione burocratico-normativa, rispetto alla quale prevale una retorica piuttosto critica (scarsità di risorse e contributi, assottigliamento del personale dedicato, etc.), dall altra vi è il rapporto personale con gli operatori sociali. A fare la differenza, tutto sommato, sembra proprio quest ultima dimensione, soprattutto quando gli educatori (o gli assistenti sociali) entrano in azienda con il malato psichico e accompagnano il suo inserimento nel contesto lavorativo. Sì, i servizi erano presenti, l assistente sociale passava e si prestava se c era bisogno. (I-9) 12) Un altro aspetto evidenziato dagli intervistati è il tema del rapporto tra l inserito (o eventuale inserito) e il contesto dei colleghi. In effetti, nella pratica quotidiana, più ancora della relazione tra imprenditore e inserito conta l inserimento nel contesto dei colleghi, tanto che alcuni imprenditori che non hanno compiuto inserimenti giustificano tale scelta con le possibili ripercussioni negative che si verrebbero a creare sul lavoro. L inserimento è quindi possibile se l imprenditore è in grado di individuare un tutor tra i colleghi che segue l inserimento del soggetto selezionato. 16

18 In tutta sincerità non abbiamo mai fatto esperienze di questo tipo perché non ci abbiamo mai pensato, non è un ambiente di lavoro semplice sia per il settore sia per il tipo di lavoro, non è un ambiente facile ( ) Se me lo proponessero potrei anche pensarci, però per tutte le motivazioni che ti ho detto prima probabilmente direi di no. (I-17) 17

19 ELENCO DELLE AZIENDE INTERVISTATE Anna Mode Snc Azienda Agricola Molatore Walter Capararo Tecnoutensili Srl Commercialista Poluzzi Cooperativa Agricola Albosaggia, Caiolo, Faedo Effe.Bi Srl Enoteca Marino G. Pozzoli 1875 Srl Ghelfi Ondulati Srl Folatti Srl Hotel Cardo Assicurazioni Ina Assitalia Spa La Roncaiola Srl Libreria Musicale Il 95 Martocchi Serramenti Srl Minuterie meccaniche di Brambilla Gianna e Cesarina Snc OMT Triaca Srl Ramponi Arti Grafiche Srl Segheria De Rossi Camillo Snc Spaghetteria Terra di Mezzo 18

SI PUO' FARE! Sondrio, 21 novembre 2011

SI PUO' FARE! Sondrio, 21 novembre 2011 SI PUO' FARE! Sondrio, 21 novembre 2011 LA RICERCA È la prima indagine finalizzata alla raccolta di esperienze e percezioni sul rapporto complesso fra società, lavoro e malattia mentale, condotta in provincia

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare

Dettagli

REPORT EX ANTE 2015. Servizio civile nazionale

REPORT EX ANTE 2015. Servizio civile nazionale REPORT EX ANTE 2015 Servizio civile nazionale Genere Età Titolo di studio Eventuali studi in corso IL CAMPIONE Genere VA Maschi 17 Femmine 45 TOTALE 62 Età degli intervistati 22 21 20 20 21 20 19 19-22anni

Dettagli

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL 20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL DOTT. ANDREA TOSI Chi sono i miei interlocutori Quale è il mio ruolo Quale situazione devo affrontare Quale richiesta mi viene effettuata Cosa faccio io di fronte

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

Osservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo

Osservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo Quesito 1 In linea generale ritieni positiva la tendenza di molti paesi europei a cercare di proteggere alcuni settori ritenuti strategici per

Dettagli

Roberto Farnè Università di Bologna

Roberto Farnè Università di Bologna Roberto Farnè Università di Bologna Ora l apertura della parte scientifica a questi lavori, per capire innanzitutto il senso di questo appuntamento. Non abbiamo bisogno, nessuno di noi credo abbia bisogno

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

L adozione di un bambino già grande e l arrivo dell adolescenza Marco Chistolini Adolescenza adottiva L adozione è una condizione esistenziale che ha tratti comuni e profonde differenze. Questo assunto

Dettagli

O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE. w w w. o s m v a l u e. c o m

O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE. w w w. o s m v a l u e. c o m O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE w w w. o s m v a l u e. c o m COMPRENSIONE (RELAZIONI) Qualità generale delle relazioni. Capacità della persona di costruirsi relazioni

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI

SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI Analisi dei dati relativi al questionario di valutazione sulla qualità dell integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Progetto ICF Dal modello ICF

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

Elaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI

Elaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI SERVIZIO DI MEDIAZIONE SCOLASTICA PLUS SARCIDANO E BARBAGIA DI SEULO Elaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI Classe 2 A Area supporto sociale e familismo Comprende gli item da

Dettagli

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità (abstract) Da LA FORMAZIONE COME STRATEGIA PER L EVOLUZIONE DEI SERVIZI PER I DISABILI Provincia di Milano 2004 A cura dello Studio Dedalo Rifocalizzare

Dettagli

Progetto Dos Edu: Drugs on Street Educational

Progetto Dos Edu: Drugs on Street Educational Progetto Dos Edu: Drugs on Street Educational Interventi informativi ed educativi per la prevenzione dell incidentalità stradale correlata al consumo di alcol e droga prof.ssa Paola Cannavale COME NASCE

Dettagli

Linee direttive dell Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca - Bolzano

Linee direttive dell Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca - Bolzano Linee direttive dell Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca - Bolzano Siamo la principale associazione di soccorso della Provincia di Bolzano. Chi siamo? Siamo un organizzazione non profit con

Dettagli

COMUNE DI PISA DIREZIONE SERVIZI EDUCATIVI AFFARI SOCIALI

COMUNE DI PISA DIREZIONE SERVIZI EDUCATIVI AFFARI SOCIALI COMUNE DI PISA DIREZIONE SERVIZI EDUCATIVI AFFARI SOCIALI REPORT DI RILEVAZIONE DEL GRADIMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO 0-3 anni Anno Scolastico 2011/12 A cura della Direzione Servizi Educativi - Affari

Dettagli

Guida per i nuotatori

Guida per i nuotatori Guida per i nuotatori Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull

Dettagli

GfK Group Indagine Efpa GfK Eurisko 15 Ottobre 2011. Presentazione della ricerca Efpa Italia - GfK Eurisko Nicola Ronchetti GfK Eurisko

GfK Group Indagine Efpa GfK Eurisko 15 Ottobre 2011. Presentazione della ricerca Efpa Italia - GfK Eurisko Nicola Ronchetti GfK Eurisko Presentazione della ricerca Efpa Italia - GfK Eurisko Nicola Ronchetti GfK Eurisko La ricerca Efpa Italia GfK Eurisko La ricerca Efpa Italia GfK Eurisko è stata condotta su un campione composto da: clienti

Dettagli

Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE

Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE PREMESSA I concetti di cura e territorio sono al centro di iniziative ed interventi realizzati da più enti che aderiscono al sotto tavolo sulla

Dettagli

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno)

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) 1 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) Passiamo alla trattazione della: ITR/1037/QT, in data 19 novembre 2010, a firma dei Consiglieri Spreafico, Pizzul,

Dettagli

1 Circolo Didattico di Sondrio - Commissione per l handicap Progetto A piccoli passi

1 Circolo Didattico di Sondrio - Commissione per l handicap Progetto A piccoli passi QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE SULLA QUALITÁ DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA Questo questionario è rivolto a tutte le insegnanti della scuola e vuole essere un occasione di riflessione sulle variabili di

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia

Dettagli

OpenPsy: OpenSource nella Psicologia. Presentazione del progetto in occasione dell edizione 2004 del Webbit (Padova)

OpenPsy: OpenSource nella Psicologia. Presentazione del progetto in occasione dell edizione 2004 del Webbit (Padova) OpenPsy: OpenSource nella Psicologia Pag. 1 di 9 OpenPsy: OpenSource nella Psicologia Presentazione del progetto in occasione dell edizione 2004 del Webbit (Padova) PREMESSA Per prima cosa, appare ovvio

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

COMUNIC@CTION INVIO SMS

COMUNIC@CTION INVIO SMS S I G e s t S.r.l S e d e l e g a l e : V i a d e l F o r n o 3 19125 L a S p e z i a T e l e f o n o 0187/284510/15 - F a x 0187/525519 P a r t i t a I V A 01223450113 COMUNIC@CTION INVIO SMS GUIDA ALL

Dettagli

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli

Dettagli

CONVEGNO ABITARE È SAPERE DOVE DEPORRE GLI ABITI. Chieri, 19 febbraio 2010 LAVORI DI GRUPPO GRUPPO A RAPPRESENTAZIONI E CODICI DELL ABITARE

CONVEGNO ABITARE È SAPERE DOVE DEPORRE GLI ABITI. Chieri, 19 febbraio 2010 LAVORI DI GRUPPO GRUPPO A RAPPRESENTAZIONI E CODICI DELL ABITARE CONVEGNO ABITARE È SAPERE DOVE DEPORRE GLI ABITI Chieri, 19 febbraio 2010 LAVORI DI GRUPPO GRUPPO A RAPPRESENTAZIONI E CODICI DELL ABITARE La relazione che segue costituisce una sintesi dei contenuti emersi

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano. Progetto Orientamento scolastico e percorsi di studio al termine delle scuole medie

Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano. Progetto Orientamento scolastico e percorsi di studio al termine delle scuole medie Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano Progetto Orientamento scolastico e percorsi di studio al termine delle scuole medie SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANGELO CANOSSI, GARDONE VAL TROMPIA La scelta

Dettagli

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro! ADM Associazione Didattica Museale Progetto Vederci Chiaro! Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale

Dettagli

Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA

Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA OBIETTIVI DELLO STUDIO Analizzare la percezione del rischio di incidente stradale di un campione di giovani prima

Dettagli

Fig. 1 La voglia di impresa degli italiani. Fonte: indagine Confcommercio-Format novembre 2015

Fig. 1 La voglia di impresa degli italiani. Fonte: indagine Confcommercio-Format novembre 2015 La nascita dell impresa Secondo la ricerca, quasi il 60% dei cittadini italiani sopra i 24 anni ha voglia di impresa e, di questi, quasi il 40% ha provato o sta provando ad aprire una impresa o ha avuto

Dettagli

Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013

Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013 PIANO DI ZONA 2011-2013 2013 Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013 Tavolo Minori e Famiglie: STORIE PER CRESCERE A cura di AS Angela Morabito ed AS Ilenia Petrucci Lab. Minori Sensibilizzazione

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

Fondazione Trentina per l Autismo Onlus

Fondazione Trentina per l Autismo Onlus Fondazione Trentina per l Autismo Onlus Progetto di inclusione lavorativa Chance Ristorante Dal Barba - Villalagarina (TN) Cooperativa La Ruota Onlus Fondazione Trentina per l Autismo Onlus Il progetto

Dettagli

LINEA DIRETTA CON ANFFAS

LINEA DIRETTA CON ANFFAS LINEA DIRETTA CON ANFFAS SONDAGGIO TELEFONICO Com è nata l idea del Sondaggio? Il sondaggio nasce dall esigenza, fortemente avvertita nel corso degli ultimi anni, da Anffas Nazionale di trovare un modo

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

55820/2014 ----------------

55820/2014 ---------------- 55820/2014 Data: 06 settembre 2014 Dove arriva la Bibbia? di Ilvo Diamanti 06 settembre 2014 Dalla ricerca «Gli italiani e la Bibbia» che viene presentata stasera al Festival letteratura di Mantova un

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

Benessere Organizzativo

Benessere Organizzativo Benessere Organizzativo Grazie per aver scelto di partecipare a questa indagine sul benessere organizzativo. Rispondere alle domande dovrebbe richiedere non più di 15-20 minuti. Attraverso il questionario

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

Nonni si nasce o si diventa?

Nonni si nasce o si diventa? Nonni si nasce o si diventa? Riflessioni perché la Nonnitudine sia uno status di vita occasione di Vita! I nonni Ci sono delle cose che solo i nonni sanno, son storie più lontane di quelle di quest anno.

Dettagli

La famiglia davanti all autismo

La famiglia davanti all autismo La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile

Dettagli

Indagine e proposta progettuale

Indagine e proposta progettuale Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

Caratteristiche dell indagine

Caratteristiche dell indagine L indagine condotta dall Associazione Vivere senza dolore Negli ultimi mesi si è parlato spesso di dolore in vari contesti, dove è stato possibile ascoltare la voce di esperti, medici, politici, aziende

Dettagli

SCHEDA FEDERAVO n 5 (data ultimo aggiornamento gennaio 2010) IL VOLONTARIO CHE LASCIA L AVO

SCHEDA FEDERAVO n 5 (data ultimo aggiornamento gennaio 2010) IL VOLONTARIO CHE LASCIA L AVO SCHEDA FEDERAVO n 5 (data ultimo aggiornamento gennaio 2010) IL VOLONTARIO CHE LASCIA L AVO Obiettivo della scheda: approfondire i motivi per i quali il volontario sta lasciando l AVO e verificare se qualche

Dettagli

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA

LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA L evento fieristico si presenta come momento imprescindibile in modo particolare per le piccole

Dettagli

Sistema qualità IC 16 Verona

Sistema qualità IC 16 Verona Sistema qualità IC 16 Verona Formazione 2012-2013 Report dei questionari di gradimento somministrati al Collegio dei Docenti del 21/06/2013 Studio 06 Giugno 2013 Anno Scolastico 2012-2013 Introduzione

Dettagli

LA RETE LOCALE PER LE VITTIME DI VIOLENZA

LA RETE LOCALE PER LE VITTIME DI VIOLENZA LA RETE LOCALE PER LE VITTIME DI VIOLENZA Relatrice dott.ssa M.Milano Vicepresidente Me.Dea Associazione di Promozione Sociale di Contrasto alla Violenza Contro la Donna ME.DEA UN TASSELLO DELLA RETE Ogni

Dettagli

Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari

Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Percezione del proprio stato di salute: Buono Discreto

Dettagli

know it! do it! IL NOSTRO TEAM

know it! do it! IL NOSTRO TEAM IL NOSTRO TEAM Siamo due giovani psicologhe, due amiche fin dai primi anni dell'università, due compagne di viaggio. Da sempre siamo vicine a diverse tematiche sociali come disabilità, tossicodipendenza,

Dettagli

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO 1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno

Dettagli

Studenti partecipanti per Rete

Studenti partecipanti per Rete Monitoraggio e valutazione degli interventi di orientamento all interno dei progetti Antidispersione del POF a.s. 2011-2012 Risultati della sperimentazione Nell ambito del progetto FSE Mantenimento e sviluppo

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

3) COSA PENSANO I GIOVANI DEL LAVORO CHE LI ATTENDE..Questionario (Report Collettivo)

3) COSA PENSANO I GIOVANI DEL LAVORO CHE LI ATTENDE..Questionario (Report Collettivo) 4f Cassiano da Imola anno 2003/2004 3) COSA PENSANO I GIOVANI DEL LAVORO CHE LI ATTENDE..Questionario (Report Collettivo) Dati emersi tramite questionario effettuato su un totale di 80 persone, con maggioranza

Dettagli

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella In una scuola che ormai è concepita come luogo non solo deputato alla trasmissione del sapere, ma anche connesso

Dettagli

30 anni di HIV/AIDS. La parola delle persone con HIV. A cura di NPS Emilia Romagna Onlus

30 anni di HIV/AIDS. La parola delle persone con HIV. A cura di NPS Emilia Romagna Onlus 30 anni di HIV/AIDS La parola delle persone con HIV A cura di NPS Emilia Romagna Onlus Chi siamo NPS Emilia Romagna si è costituita come associazione Onlus il 13-03-2010 a Faenza, ma già da anni era attiva

Dettagli

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email. I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.it CTI Monza, 20 Novembre 2015 Prima parte: comprendere

Dettagli

Sistemi per la Sicurezza Consulenza. Sicurezza Analisi Consulenza. La La Sicurezza non è un gioco. non è un gioco

Sistemi per la Sicurezza Consulenza. Sicurezza Analisi Consulenza. La La Sicurezza non è un gioco. non è un gioco Sistemi per la Sicurezza Consulenza Sicurezza Analisi Consulenza La La Sicurezza non è un gioco non è un gioco m Il parere del Legale La formazione in materia di sicurezza e salute dei lavoratori ha assunto

Dettagli

Progetto impari A SCUOLA SINTESI DEI RISULTATI DELL INDAGINE

Progetto impari A SCUOLA SINTESI DEI RISULTATI DELL INDAGINE Progetto impari A SCUOLA SINTESI DEI RISULTATI DELL INDAGINE GIUGNO 2014 GLI OBIETTIVI Nell ambito del progetto impari A SCUOLA, è stata svolta un indagine negli istituti scolastici secondari di primo

Dettagli

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Per quanto riguarda la richiesta di chiarimenti presentata, relativa alla corretta qualificazione

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari

FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari Cosa è il BULLISMO Il termine bullismo è utilizzato per designare un insieme di comportamenti in cui qualcuno

Dettagli

Il Volontariato: un esperienza di vita per la vita dell uomo. Perché te ne devi. preoccupare tu?

Il Volontariato: un esperienza di vita per la vita dell uomo. Perché te ne devi. preoccupare tu? Il Volontariato: un esperienza di vita per la vita dell uomo Perché te ne devi preoccupare tu? 1 Cultura del pensare agli affari propri, lasciarsi guidare dai propri interessi rendere il nostro mondo vivibile,

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Nome........ Classe. SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Perché perché Ci sono tanti buoni motivi per impegnarsi nello stage? Individua 3 buoni motivi per cui ritieni che valga la

Dettagli

L educatore in pediatria. Per un profilo professionale

L educatore in pediatria. Per un profilo professionale L educatore in pediatria Per un profilo professionale L educatore sanitario in pediatria L educatore sanitario è quel professionista chiamato in causa affinché a ciascun individuo sia permesso di riconoscere

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato

Dettagli

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Criteri per il successo e per il fallimento di un trattamento. Fattori: 1) del Paziente 2) del terapeuta 3) tecnici 4) relazionali 5) ambientali

Dettagli

Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri

Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri Città di Torino Divisione Servizi Educativi Settore Integrazione educativa Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri a cura di Carla Bonino Gli interventi che la Divisione Servizi

Dettagli

Report questionario Famiglie

Report questionario Famiglie Report questionario Famiglie Anagrafiche In totale sono stati intervistati 76 soggetti, il 57,16% dei quali donne e il 42,9% uomini (fig. 17), con un età media che varia tra i 46 e 55 anni. Il 25% degli

Dettagli