MEDICINA VETERINARIA PREVENTIVA

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1 Speciale 2001 MEDICINA VETERINARIA PREVENTIVA Notiziario tecnico scientifico dei Servizi Veterinari del Piemonte PrP normale (cellulare) Ipotetica conformazione della PrPsc anomala (rogue) Direzione di Sanità- Pubblica Presidi e Servizi Veterinari delle ASL Centro Encefalopatie Animali Facoltà di Medicina Veterinaria Facoltà di Agraria GRUPPO DI STUDIO SULLA BSE Torino, Dicembre 2001

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3 A cura del gruppo di studio istituito dalla Direzione Sanità Pubblica della Regione Piemonte Mario Valpreda Direttore Regionale Sanità Pubblica Coordinamento gruppo di studio: Giuliana Moda Gianfranco Corgiat Loia Settore Sanità Animale e Igiene degli allevamenti Settore Vigilanza e controllo degli alimenti di origine animale Con la supervisione scientifica dei Professori: Giorgio Poli Franco Guarda, Federico Valenza, Renato Bruno Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano Facoltà di Med. Veterinaria di Grugliasco (TO) Componenti: Chiara Antoniotti Dip. Prevenzione Novara Dario Ariello ASL 5 Rivoli Alberto Attucci ASL 15 Cuneo Ugo Baldi ASL 5 Rivoli Giuseppe Banchio ASL 17/1 Savigliano Salvatore Barbera Facoltà Agraria Grugliasco Antonello Barisone ASL 19 Asti Paolo Berardo ASL 10 Pinerolo Giancarlo Bertola ASL 16 Mondovì Cristina Bona CEA IZS Alessandria Giorgio Bottini ASL 9 Ivrea Maria Grazia Biraghi ASL 11 Vercelli Riccardo Brunetti ASL 10 Pinerolo M.Teresa Capucchio Facoltà Med. Vet. Grugliasco Maria Caramelli CEA IZS Torino Germano Cassina ASL 14 - Domodossola Lorenzo Cesano P.M.P.P.V. - Cuneo Tiziana Civera Facoltà Med. Vet. Grugliasco Andrea Corsino ASL 21 Casale Monf. Gianfranco Cravero ASL 17 - Savigliano Antonio D Angelo Facoltà Med. Vet. Grugliasco Vittorio De Micheli ASL 20 Alessandria Vittorio Dessimone ASL 20 Alessandria Dario Dutto ASL 17/1 Savigliano Laura Faccenda Regione Piemonte/ ASL 4 Torino Maria Cristina Gerbi ASL 19 Asti Mauro Giammarino ASL 17/1 Savigliano Guido Giordana ASL 15 Cuneo Fabrizio Goitre ASL 6 Venaria

4 Mauro Leschiera ASL 9 Ivrea Alberto Mancuso Regione Piemonte / ASL 6 Ciriè Alessandro Mannelli Facoltà Med. Vet. - Grugliasco Giancarlo Martinelli ASL 17/2 Saluzzo Cristiana Meaglia ASL 15 Cuneo Giulio Minola ASL 13 Novara Marco Montafia ASL 11 Vercelli Giancarlo Nervi ASL 20 Alessandria Aurora Palmieri Regione Piemonte Viveca Righi Regione Piemonte Giuseppe Ru CEA IZS Torino Luca Sala ASL 12 Biella Franco Tarable ASL 18 Alba-Bra Marina Tarantola Facoltà Med. Vet. Grugliasco Donatella Triberti ASL 20 Alessandria Annibale Torelli ASL 16 Mondovì Aldo Trucco ASL 17/2 - Saluzzo Enrico Vigliani ASL 7 Settimo Claudio Vigliani ASL 17/1 Savigliano Patrizia Vignetta Regione Piemonte / ASL 10 Pinerolo Marco Voghera ASL 10 Pinerolo

5 PREMESSA UN METODO DI STUDIO EFFICACE E COLLAUDATO La redazione di una pubblicazione che raccolga quanto è emerso dall attività dei gruppi di studio istituiti per approfondire un tema di grande rilievo sanitario, sociale ed economico è, per la veterinaria pubblica del Piemonte, una prassi già collaudata da feconde esperienze. Nel caso dell encefalopatia spongiforme bovina l iniziativa si connota poi di alcune specificità che meritano una particolare sottolineatura. La prima osservazione è di carattere metodologico e riguarda la grande utilità, sotto il profilo culturale e formativo, di questo metodo di studio. Mobilitare risorse, saperi e curiosità in operatori quotidianamente impegnati in attività routinarie caratterizzate da noti limiti, è operazione assai stimolante ed utilissima per rilanciare interesse professionale e motivazioni. Esaminare la letteratura internazionale (sterminata nel caso della BSE), discuterne teorie, riscontri sperimentali ed analisi epidemiologiche, è sicuramente un modo assai efficace per impadronirsi di un argomento complesso, dove le stesse risultanze scientifiche appaiono non di rado lacunose e contraddittorie. Infatti è noto che gli argomenti su cui si dibatte rimangono più impressi nella memoria: nella compilazione del lavoro in oggetto si è discusso molto anche perché la materia si prestava particolarmente a confrontare opinioni, esprimere dubbi, valutare provvedimenti e verificare scenari previsionali di rischio. Inoltre l impostazione dello studio, non limitato ai temi scientifici ma aperto a più ampie riflessioni sugli aspetti dell organizzazione zootecnica e degli indirizzi produttivi nazionali ed internazionali, ha favorito aperture che rendono più completa la ricerca. I gruppi di lavoro attivati sono stati cinque. L apertura è stata necessariamente affidata all epidemiologia descrittiva, anche in considerazione della ricaduta applicativa del lavoro: definire il livello di rischio attuale in Piemonte per rendere più efficaci le misure di intervento. A seguire, il capitolo su eziologia, patogenesi e diagnosi, che ha approfondito le teorie più accreditate con una rassegna molto completa degli studi e delle ipotesi scientifiche oggi in campo. Il terzo capitolo ha riguardato gli aspetti zoonosici soffermandosi in particolare sull esposizione alimentare e su quella occupazionale, le più rilevanti sotto il profilo veterinario. Il capitolo più corposo è quello delle misure di protezione che riflettono spietatamente non solo la traduzione pratica delle scoperte scientifiche ma anche il coacervo di interessi che nel settore zootecnico da sempre interagiscono con altri fattori in modo non sempre produttivo. Nel caso della BSE la sproporzionata emotività che i media hanno creato ha certamente condizionato interventi e provvedimenti. In chiusura una riflessione sulle connessioni tra BSE e modelli di produzione zootecnica, una matrice caratterizzata da troppi abusi che, se non tempestivamente corretti, porterà ad altri guai. La pubblicazione è stata revisionata, dopo l editing, in verità faticoso ed impegnativo, a cura dei tecnici della Direzione di Sanità pubblica, guidati (onore al merito!) da Giuliana Moda, dai consulenti scientifici ai quali vanno sentiti ringraziamenti. Anche perché, sottolineatura non superflua per l epoca in cui viviamo, hanno lavorato, come si dice in piemontese, a gratis. Auguriamo buona lettura e restiamo in attesa di commenti, osservazioni e suggerimenti. Mario Valpreda MEDICINA VETERINARIA PREVENTIVA Speciale 2001

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7 REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO ALLA SANITA DIREZIONE SANITA PUBBLICA GRUPPO DI STUDIO SULL ENCEFALOPATIA SPONGIFORME DEL BOVINO INDICE CAPITOLO 1 Epidemiologia descrittiva della BSE pag. 1 Italia pag. 2 Regno Unito pag. 12 Svizzera pag. 19 Portogallo pag. 23 Francia pag. 24 Germania pag. 26 Spagna pag. 31 Belgio pag. 33 Olanda pag. 36 Danimarca pag. 38 Situazione epidemiologica dei Paesi Europei a confronto. Ultimi aggiornamenti pag. 39 CAPITOLO 2 Eziologia, patogenesi e diagnosi della BSE pag. 42 Le encefalopatie spongiformi pag. 44 Le ipotesi eziologiche pag. 48 Caratteristiche della PrP pag. 51 Meccanismi patogenetici delle TSE pag. 58 Infezione sperimentale nel bovino pag. 62 Infezione sperimentale nelle altre specie pag. 65 Insorgenza della encefalopatia nel bovino e trasmissione intraspecifica pag. 70 Fattori che influenzano la trasmissione della BSE pag. 75 Dose infettante pag. 77 Aspetti clinici della BSE pag. 79 Diagnosi differenziale della BSE pag. 83 La trasmissione dal bovino all uomo pag. 86 Infettività degli organi e tessuti di bovini affetti da BSE pag. 89 Potenziale contaminazione delle carcasse bovine alla macellazione pag. 89 Metodi diagnostici in uso per la BSE pag. 91 CAPITOLO 3 La BSE come zoonosi pag. 97 Eziologia delle encefalopatie umane

8 e nuova variante di malattia di Creutzfeldt-Jakob pag. 98 La trasmissione all uomo della BSE pag. 99 Previsioni sulla dimensione dell epidemia nell uomo pag. 106 Indagini sui fattori di rischio pag. 108 CAPITOLO 4 Le misure di protezione contro la BSE pag. 112 Provvedimenti legislativi in Italia pag. 114 Regno Unito pag. 132 Irlanda pag. 140 Svizzera pag. 142 Francia pag. 148 Germania pag. 153 Belgio pag. 156 Olanda pag. 157 Danimarca pag. 159 U.S.A. pag. 160 Canada pag. 162 Decisioni dell Unione Europea pag. 163 CAPITOLO 5 BSE e modelli di produzione zootecnica pag. 172 Normativa su BSE e alimentazione zootecnica pag. 172 Metodi analitici di controllo pag. 174 Le infrazioni rilevate e le sanzioni previste pag. 176 L eliminazione delle proteine animali dall alimentazione zootecnica pag. 178 L alternativa possibile alle farine di origine animale pag. 179 Fabbisogni nutritivi giornalieri nelle varie specie pag. 186 Le alternative concretamente individuate pag. 189 La valorizzazione dei prodotti attraverso la valutazione del rischio geografico per BSE pag. 192 La razza Piemontese nella regione Piemonte pag. 197 BSE - Risposte ad una crisi senza precedenti pag. 199

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