IL RUOLO DELLA BANCA NEL PASSAGGIO GENERAZIONALE

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1 IL RUOLO DELLA BANCA NEL PASSAGGIO GENERAZIONALE Dott. Marcello GISOTTI Banca Popolare di Puglia e Basilicata Direttore Centrale Divisione Private Banking Passaggio Generazionale : urge un nuovo approccio BARI, 11 Maggio ore 8,45 Villa Romanazzi Carducci 1

2 IL RUOLO DELLA BANCA NEL PASSAGGIO GENERAZIONALE ARGOMENTI 1^ PARTE = IMPRESE DI FAMIGLIA : analisi del CONTESTO & dati statistici 2^ PARTE = PASSAGGIO GENERAZIONALE : un processo articolato e difficile 3^ PARTE = IL RUOLO DELLE BANCHE 4^ PARTE = conclusioni 2

3 L IMPRENDITORE HA SVARIATE DOTI MA NON HA QUELLA DELL IMMORTALITA! Prof. DEVECCHI CLAUDIO Ordinario Univ.Cattolica- Milano Presidente e Direttore scientifico di ASAM (Assoc.Studi Aziendali e Manageriali) Amministratore Unico CERIF (Centro Ricerche Imprese di Famiglia) 3

4 Fonte: Associazione CERIF, dati al 2008 SOPRAVVIVENZA IMPRESE FAMILIARI 100% 90% 80% 70% 100 % - 67 % 60% 50% 40% 30% 20% 33% 17% 5% 10% 0% Fonte : Cerif Imprese famigliari 1 passaggio generazionale 2 passaggio generazionale 3 passaggio generazionale Il passaggio generazionale delle imprese famigliari è un processo difficile da gestire secondo l 80% degli imprenditori, infatti solamente il 33% delle aziende sopravvive al primo step mentre il 50% di queste non sopravvive al secondo passaggio. Infine il 15% delle rimanenti riesce a superare la terza generazione. I problemi di successione costituiscono la seconda causa di cessazione di un attività imprenditoriale e sono emersi nel 41,3% delle imprese cancellate. 4

5 PIANIFICAZIONE DEL PASSAGGIO GENERAZIONALE : RAFFRONTO ITALIA EU - USA ITALIA EU USA AZIENDE FAMILIARI SENZA UN PIANO DI EMERGENZA PER LA SUCCESSIONE AZIENDE CHE NON HANNO DESIGNATO IL SUCCESSORE 42% 36% 14% 80% 52% 53% FONTE : SURVEY PWC

6 Fonte : Cerif ,8 MLN (80% delle imprese italiane) P.Gener.:80% degli imprend. lo considera molto difficile o impossibile da gestirsi IMPRESE FAMILIARI: CONTESTO tra le prime 100 grandi aziende 42 sono familiari il 53% degli imprenditori ha superato i 60 anni 6

7 CONTROLLO E GOVERNANCE NELLE IMPRESE FAMILIARI ETA DEL CONTROLLANTE (persona fisica) 71 anni e oltre 22,40% anni anni 27,20% 30,90% anni 14,70% Fino a 40 anni 4,80% FONTE: AIPB- A. di Mascio Crescita e governance nelle imprese familiari Egea 2008 Il 53% delle imprese fam. è controllato da over sessantenni! 7

8 CICLO DI VITA AZIENDALE : TREND RICORRENTE idea e nascita crescita maturità stallo Passaggio generazionale & rilancio FASI GESTIONALI crisi Passaggio generazionale & declino Liberamente tratto da lezioni Prof.Sergio Paternostro- Univ.Studi di Siena TEMPO 8

9 IL RUOLO DELLA BANCA NEL PASSAGGIO GENERAZIONALE ARGOMENTI 1^ PARTE = IMPRESE DI FAMIGLIA : analisi del CONTESTO & dati statistici 2^ PARTE = PASSAGGIO GENERAZIONALE : un processo articolato e difficile 3^ PARTE = IL RUOLO DELLE BANCHE 4^ PARTE = conclusioni 9

10 PASSAGGIO GENERAZIONALE CRITICITA PRINCIPALI : (URGE UN NUOVO APPROCCIO) PROBLEMI DI TIPO CULTURALE/PSICOLOGICO: aspetti emotivi ed analisi delle implicazioni personali RICAMBIO GENERAZIONALE (processo articolato & difficile) PROBLEMI DI TIPO FAMILIARE: individuazione & condivisione degli obiettivi con gli attori del processo Giovane : ansia da aspettative eccessive (famiglia + dipendenti) Senior: difficoltà nel gestire la delega - timore di rapida esclusione PROBLEMI DI TIPO AZIEDALE E PERSONALE DELL IMPRENDITORE : utilizzo inadeguato e/o improvvisato di strumenti patrimoniali, finanziari e di Private Insurance Molti soci e molti figli 10 Liberamente tratto da lezioni Prof.Sergio Paternostro- Univ.Studi di Siena

11 LE CONTESE PIU FREQUENTI NELLE CRISI DELLE AZIENDE DI FAMIGLIA Competizione tra i membri della famiglia attivi nell impresa Risposte del Campione prescelto Bassa comunicazione tra i familiari Comunicazione tra i manager ed i familiari Successione Remunerazione Rivalità tra fratelli Rivalità intergenerazionale Politica sui dividendi Valutazione della società Criticità legali 11 Fonte: Coutts 2005 Family Business Survay

12 FONTE : Dott.Antonello di Mascio 12

13 OBIETTIVO DI UN RICAMBIO GENERAZIONALE IL GRADUALE TRASFERIMENTO DA PARTE DEL SENIOR : DELLA LEADERSHIP DELLA PROPRIETA AFFIANCAMENTO (coaching & general management + tirocinio in aziende ) STRUMENTI (civilistici, fiscali, bancari, fiduciari e assicurativi) 13

14 RIFLESSIONE SUL RICAMBIO GENERAZIONALE NON E PIU POSSIBILE GESTIRE UN PROCESSO COSI COMPLESSO (IN UN CONTESTO GLOBALE TANTO DIFFICILE) SENZA UNA ADEGUATA PIANIFICAZIONE E SENZA L AUSILIO DI PIU STRUMENTI (devono essere moderni ed integrati tra loro) 14

15 IL RUOLO DELLA BANCA NEL PASSAGGIO GENERAZIONALE ARGOMENTI 1^ PARTE = IMPRESE DI FAMIGLIA : analisi del CONTESTO & dati statistici 2^ PARTE = PASSAGGIO GENERAZIONALE : un processo articolato e difficile 3^ PARTE = IL RUOLO DELLE BANCHE 4^ PARTE = conclusioni 15

16 QUAL E IL RUOLO PRIMARIO DELLA BANCA NEL RICAMBIO GENERAZIONALE?. PROMUOVERE UN ATTIVITA DI PURO SERVIZIO! 16

17 GLI INTERLOCUTORI DI FIDUCIA BANCA Altri professionisti di fiducia del Cliente (Avvocati, Notai, Formatori, ecc) Imprenditore CONSULENTE D IMPRESA Società di Assicurazione Società Fiduciaria Broker Assicurativi Case di Investimento Altri fornitori di 17 Servizi Finanziari

18 QUALI SONO GLI STEP PER PIANIFICARE UN PASSAGGIO GENERAZIONALE? 18

19 FASI DI UN PASSAGGIO GENERAZIONALE 1)ORGANIZZARE UN INCONTRO con il consulente bancario e con il/i consulenti aziendali; 2)VALUTARE GLI STRUMENTI economico-finanziari, organizzativi, legali, civilistici e fiscali. 3) E trasversale a tutti : la valutazione degli ASPETTI PSICOLOGICI; 19

20 FASI DI UN PASSAGGIO GENERAZIONALE 4) varare un PIANO STRATEGICO DI AZIONE ; 5) promuovere un CONSIGLIO DI FAMIGLIA dove illustrare e condividere gli obiettivi del piano strategico con tutti gli attori del processo. Il Consiglio deve assumere gradualmente un ruolo decisionale : DEBUTTA LA DELEGA!!. 20

21 FASI DI UN PASSAGGIO GENERAZIONALE 6) Dopo adeguata formazione del figlio (master e/o stage) si programma un INGRESSO GRADUALE in azienda. Si devono quindi affidare al giovane COMPITI ED OBIETTIVI SPECIFICI (preferibilmente : con affiancamento e di importanza crescente). 21

22 PRINCIPALI BISOGNI DI UNA AZIENDA FAMILIARE NEL PASSAGGIO GENERAZIONALE CIVILISTICI E FISCALI FINANZIARI (Aziendali & Personali) RISOLUZIONE ASPETTI EMOTIVI PRIVATE INSURANCE FORMAZIONE MANAGERIALE E POTENZIAMENTO LEADERSHIP DELLO JUNIOR 22

23 BISOGNI FINANZIARI AZIENDALI TESORERIA; FINANZA STRAORDINARIA (assistenza a modifiche della compagine proprietaria + sistemazione beni- aziendali e non- tra gli attori del processo- + garantire la governance familiare + Fusioni & Acquisizioni + creazione Holding +Private Equity ) ASSISTENZA PER NUOVE ATTIVITA AFFIDATE AL JUNIOR ; ASSISTENZA ESPORTAZIONE; PERSONALI NECESSITA DI CREARE UN SERBATOIO DI LIQUIDITA (con caratteristiche ben definite!) CHE ASSICURI AGLI INVESTIMENTI UNA RIGOROSA LEASING IMMOBILIARE ; ALTRO SEPARAZIONE DALL AZIENDA E DAGLI IMMOBILI 23

24 BISOGNI FINANZIARI DI UN IMPRENDITORE OVER 55 ANNI 1) NECESSITA DI UN FLUSSO REDDITUALE CONGRUO, SICURO E DA NON GESTIRE ( Gli utili aziendali non sono una certezza assoluta, il fitto di un locale non è sicuro e va gestito : ristrutturazioni, azioni legali e pagamento tasse ecc..) 2) NECESSITA DI DESTINARE AD UN DETERMINATO BENEFICIARIO (POST MORTEM) UNA SOMMA DEFINITA (per riequilibrare eredità immobiliari di valore diverso, per favorire un figlio meno fortunato, per favorire il coniuge ecc..) 3) NECESSITA DI POTER SEMPRE DISPORRE DI UNA SOMMA DISINVESTIBILE E SOPRATTUTTO GARANTITA E BEN GESTITA 24

25 ESISTE UN INVESTIMENTO FINANZIRIO IN GRADO DI SODDISFARE QUESTE 4 ESIGENZE? ESISTE UN INVESTIMENTO FINANZIARIO IN GRADO DI SODDISFARE QUESTE 3 ESIGENZE? 1) FLUSSO REDDITTUALE ; 2) RIEQUILIBRIO ASSE EREDITARIO; 3) LIQUIDABILITA? SI! 25

26 SI CHIAMANO GESTIONI SEPARATE SI DIFFERENZIANO DAGLI ALTRI INVESTIMENTI FINANZIARI PERCHE LO STATO GLI RICONOSCE UNA SERIE DI FACILITAZIONI / VANTAGGI (SOTTOSCRIVIBILI PRESSO BANCHE ED AGENZIE DI ASSICURAZIONI) E OPPORTUNO CHE, DOPO I 55 ANNI, SI RALLENTINO GLI INVESTIMENTI IMMOBILIARI E SI COMINCI UN SERIO PROGRAMMA DI ACCANTONAMENTI IN GESTIONI SEPARATE!! 26

27 PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE GESTIONI SEPARATE 1) ESENTI DA IMPOSTE DI SUCCESSIONE 2) SEMPLICITA NEL DESIGNARE UN BENEFICIARIO PREDETERMINATO (nell ambito della quota disponibile) 3) IMPIGNORABILI INSEQUESTRABILI 4) CEDOLA MINIMA E CAPITALE GARANTITI- ( creazione di un flusso di ricavi sicuro e periodico) 5) POSSIBILITA DI VARIARE IL BENEFICIARIO IN QUALSIASI MOMENTO (anche all insaputa dello stesso) 27

28 LE 3 COMPONENTI DEL RISPARMIO DIVERSIFICAZIONE EFFICIENTE PER UN OVER 55 ANNI CHE MIRA A COSTRUIRSI UN FLUSSO CEDOLARE DOPO I 70 ANNI 1^ PARTE QUOTA FINANZIAMENTO SPESE CORRENTI 2^ PARTE QUOTA FINANZIAMENTO IMPREVISTI (EMERGENZE SALUTE, RISTRUTTURAZ., ACQUISTO MOBILI, ETC.) 3^ PARTE QUOTA DI ACCUMULO (SUPPORTO PENSIONE, ACQUISTO VILLA, MATRIMONIO FIGLI, ECC.) DURATION MAX : 0 (INVESTIMENTI : C/C) DURATION MAX : 3 mesi 1 anno INVESTIMENTI (ESEMPI) : PCT-TIME DEPOSIT GPM/FONDI- LIQUIDITÀ + GPM/FONDI FLESSIBILI DURATION MAX : da 1 a OLTRE INVESTIMENTI (ESEMPI) : 1) PROGRAMMA FLUSSI MENSILI : gestioni separate + obbligazioni con cedola 2) QUOTA A DINAMICITÀ CONTENUTA: gestioni protette (*) 3) QUOTA DINAMICA : PAC IN AZIONARIO (*) (*) a 75 anni confluiscono nel PROG.MMA FLUSSI 28 MENSILI per incrementare reddito spendibile.

29 IL RUOLO DELLA BANCA NEL PASSAGGIO GENERAZIONALE ARGOMENTI 1^ PARTE = IMPRESE DI FAMIGLIA : analisi del CONTESTO & dati statistici 2^ PARTE = PASSAGGIO GENERAZIONALE : un processo articolato e difficile 3^ PARTE = IL RUOLO DELLE BANCHE 4^ PARTE = conclusioni 29

30 CONCLUSIONE = IL RICAMBIO GENERAZIONALE E UN PROCESSO ARTICOLATO E DIFFICILE : SI REALIZZA SE PIANIFICATO IN TEMPO PROBLEMI DI TIPO CULTURALE/PSICOLOGICO: aspetti emotivi ed analisi delle implicazioni personali RICAMBIO GENERAZIONALE PROBLEMI DI TIPO FAMILIARE: individuazione & condivisione degli obiettivi con gli attori del processo PROBLEMI DI TIPO AZIEDALE E PERSONALE DELL IMPRENDITORE : utilizzo inadeguato e/o improvvisato di strumenti patrimoniali, finanziari e di Private Insurance 30 Liberamente tratto da lezioni Prof.Sergio Paternostro- Univ.Studi di Siena

31 NEL RICAMBIO GENERAZIONALE LE AZIENDE BENEFICIANO DI UN RILANCIO QUANDO SI REALIZZA UNA MAGICA SIMBIOSI TRA L ESPERIENZA DEL SENIOR E LA CREATIVITA INNOVATIVA DELLO JUNIOR ( M.GISOTTI ) FINE GRAZIE PER L ATTENZIONE MARCELLO GISOTTI 31