LA SICUREZZA SUL LAVORO NELLE ATTIVITÀ DEI VIGILI DEL FUOCO la figura del PREPOSTO

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1 LA SICUREZZA SUL LAVORO NELLE ATTIVITÀ DEI VIGILI DEL FUOCO la figura del PREPOSTO A cura di Oliverio Roberto Dodaro - gennaio 2015 Durante lo svolgimento di vari incarichi sul territorio dove ho anche avuto la possibilità di confrontare le mie esperienze con altri colleghi sulla spinosa questione della sicurezza sul lavoro ho fatto alcune considerazioni che mi piacerebbe condividere con tutta la categoria nella convinzione che possano tornare utili nello svolgimento del proprio lavoro. Lungi da me l idea di dire come ci si debba comportare o cosa si debba fare su tale materia, ma credo che fornire un ulteriore punto di vista su una problematica scottante potrebbe tornare utile anche perché alla base di tutto un poco di esperienza c è e, per alcuni versi, l Esperienza potrebbe essere definita come atteggiamento conseguente ad una sequenza di eventi negativi patiti o visti patire da molto vicino. Come è noto la sicurezza negli ambienti di lavoro viene invocata da tutti indistintamente ma, paradossalmente, viene reclamata dagli altri come se fosse solo un servizio da ricevere passivamente. La legge ha però stabilito che la sicurezza in qualsiasi ambiente di lavoro è un affare da affrontare e risolvere all interno dello stesso ambiente con il concorso di tutti, piaccia o non piaccia (e spesso non piace). In tale ottica va tenuto presente che nello svolgimento delle funzioni in materia di sicurezza sul lavoro il Dirigente Vigilfuoco non deve considerarsi solo e questo perché il coinvolgimento di tutti i lavoratori nel Sistema di Gestione della Sicurezza è sancito dallo stesso decreto legislativo 81/2008. Le competenze di Datore di Lavoro costituiscono un onere di non poco conto che ispessiscono in maniera considerevole il carico di lavoro connesso alle funzioni del proprio mandato e aggravano pesantemente le relative responsabilità sia sotto il profilo penale che civile e, purtroppo, ne abbiamo degli esempi concreti. Ma si può realisticamente affermare che, in ogni sede dei Vigili del Fuoco, se la Messe è Tanta andando a ben guardare non si può dire che gli operai siano pochi. In sostanza la legge assegna al Datore di Lavoro un rilevante onere ma nel contempo gli da strumenti di legge che consentono, ai fini della sicurezza sul lavoro, di coinvolgere i lavoratori che non possono sottrarsi alle responsabilità che ne derivano: basta chiamarli in causa nei termini di legge. Per lavoratori si devono intendere tutte le figure professionali che operano nelle sedi di servizio del Corpo Nazionale che possono essere distinguibili, ai fini dell applicazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro, all art. 2 comma 1del D.Lgs. I Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco, tra l altro, presentano molteplici sfaccettature tra cui una varietà di sedi e un orario di lavoro senza soluzione di continuità che comporta l alternanza di personale che si da il cambio alla fine di ogni turno di servizio. 1

2 Ciò pone la necessità di dettare misure di sicurezza commisurate ad ogni specifica sede in relazione alle attività che vi si svolgono ed ai rischi connessi e determina l opportunità di comprendere nella Gestione della Sicurezza i lavoratori che si alternano nelle varie sedi. D altra parte, anche nel campo della sicurezza chi è presente sul luogo di lavoro può compiere azioni decisive ai fini del raggiungimento degli obiettivi di efficienza ed efficacia. Tenendo conto di quanto evidenziato, un ruolo importante nella gestione della sicurezza in una qualsiasi sede dei Vigili del Fuoco può essere svolto dai cosiddetti Preposti la cui definizione di seguito si richiama. Art. 2 comma 1 e) del D. Lgs 81/ «preposto»: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa. Il D.Lgs 217/2005 che stabilisce le funzioni di ogni singolo lavoratore e le gerarchie, il Regolamento di Servizio introdotto con il D.P.R. n. 64 del 2012, in particolare con gli art. 7 comma 1, 8, 12 comma 4 e 74 comma 2 l), che dettano competenze in materia di sicurezza sul lavoro, consentono di poter ricomprendere in modo oggettivo tra i preposti i C.R., C.S. e tutti i dipendenti di una qualsiasi sede VVF aventi mansioni effettive di gestione a vario livello di uomini ogni qual volta si trovino nelle condizioni di dirigere lavorazioni e, quindi, di sorvegliare l'adozione concreta delle misure di sicurezza predisposte (prescrizioni, limitazioni, utilizzo di D.P.I.) anche se sussiste, per il predetto, la necessità di allontanarsi temporaneamente dal posto in cui trovansi i lavoratori da sorvegliare e/o dirigere (vedi Cass. Pen. Sez. 4, 12/01/88 nr. 108). I base all art. 19 del D.Lgs 81/2008 i preposti devono a) sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti; b) verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; c) richiedere l'osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; d) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; 2

3 e) astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato; f) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta; g) frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall'articolo 37. Occorre anche tenere presente che il Preposto è individuato dalla legge a partire dalla effettiva organizzazione del lavoro nonché dalla posizione gerarchica sovra ordinata, ne consegue che alla mancanza di personale qualificato si può sopperire con un sistema organizzativo adeguato che preveda mansioni di controllo per il personale effettivamente in organico secondo le gerarchie e le funzioni previste dal D.Lgs 217/2005: V.C. V.E. etc.; su tale figura il legislatore, si badi bene: non il datore di lavoro, fa ricadere la qualifica di preposto e in un azienda non viene definito come tale ma in modo più confacente alla effettiva organizzazione produttiva, e cioè, come ricorre anche nel sistema organizzativo dei Vigili del Fuoco C.R., C.S., Capoturno, Capo Rimessa, Capo Officina etc. La cassazione Penale, Sez. IV, con sentenza n del 14/01/2010, ha chiarito che il preposto è una figura con specifiche funzioni la cui inosservanza comporta una diretta responsabilità, e non è chiamato a rispondere in quanto delegato o incaricato dal datore di lavoro bensì a titolo diretto e non può sfuggire alle responsabilità poiché essendo un soggetto avente anche il potere di ordinare un tipo di lavoro ha l obbligo di controllare che questo sia compiuto secondo le norme antinfortunistiche. Da ciò deriva l importanza di emanare, per ogni sede di servizio, appropriate disposizioni in materia di sicurezza che recepiscano l art. 19 del D.lgs n. 81 del 2008, in particolare il comma a). Ovviamente non vanno trascurate neanche le sedi Volontarie, in tali casi, come già detto, l eventuale mancanza di personale qualificato può essere compensata con i capi distaccamento e con i cosiddetti capi turno, sempre volontari. Per concludere, i compiti e le responsabilità del datore di lavoro possono essere ripartiti applicando ciò che la legge prevede e cioè attraverso la Valutazione dei Rischi, la costituzione di un Sistema di Gestione della Sicurezza dove, tra l altro, devono essere riportate le mansioni di ogni figura professionale o quelle connesse ad ogni incarico, e con l emanazione di procedure operative. Si portano di seguito due esempi, assolutamente non vincolanti e sicuramente migliorabili, di mansione e procedura operativa. 3

4 DESCRIZIONE DELLE FUNZIONI OdG.../... rev. 0 Pag..../... CAPO TURNO (Distaccamento ) Interfaccia a monte Interfaccia a valle Rapporto funzionale 1. Funzionario di servizio o 1. Tutto il personale del turno 1. Capi turno degli altri turni del reperibile di soccorso in servizio al distaccamento 2. Funzionario di settore Distaccamento 3. Capo Sezione (provinciale) Ruolo professionale: Sede di servizio: CR/CS Distaccamento aeroportuale di Finalità del ruolo: Gestire il turno assegnato, attenendosi alle regole organizzative emanate dal Comando, tenendo presente l obiettivo di erogare il servizio di soccorso tecnico urgente ai livelli di qualità più elevati in relazione alle risorse umane e strumentali disponibili e nel rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. Compiti: E responsabile dei risultati della gestione del turno di soccorso assegnato. Dirige gli interventi tecnici urgenti e le altre operazioni effettuate nel turno nell ambito aeroportuale In particolare: cura l attivazione del sistema di comunicazioni verbali con gli altri Enti e con la sede centrale ed istituzioni locali interessati o coinvolti nella situazione di emergenza redige, in qualità di UPG, gli atti di PG relativi a interventi da lui diretti ove si siano verificate situazioni con presenza di reati avvisa il Capo Sezione, il Funzionario di soccorso e/o reperibile ed il Comandante in caso di avvisi di allarmi comunicata dalla TWR e/o emergenza in atto valuta la situazione in atto in relazione ai rischi ipotizzabili e decide consequenzialmente l'azione da svolgersi nonché l'impiego dei mezzi disponibili e del personale delle squadre alla cui direzione è preposto. Si attiene alle procedure del Piano di Emergenza Aeroportuale (in fase di predisposizione da parte dell organo competente) utilizza e fa utilizzare i presidi antinfortunistici previsti e ne segnala tempestivamente i guasti, l'inefficienza ovvero la carenza al responsabile di reparto ovvero delle operazioni alle quali partecipa osserva e fa osservare le procedure e le disposizioni emanate in materia di sicurezza e di utilizzo di mezzi di protezione collettivi ed individuali osserva e fa osservare le procedure e le disposizioni emanate (ovvero, per le situazioni non ragionevolmente prevedibili, si attiene alle direttive ricevute ed a norme comportamentali dettate dal buon senso ed ispirate a principi prudenziali) relativamente: alle misure da adottare per garantire l accesso a zone pericolose ai componenti della squadra alla informazione immediata ai componenti della squadra esposti ad un pericolo grave ed imminente, sul rischio e sulle procedure da adottare per la loro protezione alla gestione di situazioni, ragionevolmente prevedibili, ove siano ravvisabili condizioni di pericolo grave ed immediato per il lavoratori esposti alla istruzione dei componenti della squadra sull eventuale abbandono del posto di lavoro o della zona pericolosa allorché siano ravvisabili condizioni di pericolo molto grave ed immediato per il lavoratori esposti alla verifica della situazione di pericolo per i ai componenti della squadra ed alla rimozione 4

5 delle cause prima della ripresa della attività Verifica le condizioni di corretto uso delle apparecchiature in dotazione alla squadra Dirige l attività effettuata dal personale di turno del distaccamento attraverso: l attuazione dei programmi relativi alla gestione delle risorse strumentali (controlli giornalieri e periodici di efficienza ed esecuzione piccola manutenzione programmata di mezzi, attrezzature, DPI e dispositivi di salvataggio, sistemi di comunicazioni), l attuazione dei programmi di istruzione professionale, l attuazione dei programmi relativi ai controlli di efficienza ed agli interventi di piccola manutenzione sugli impianti tecnologici presenti nella sede di servizio l attuazione di piccoli interventi di manutenzione conservativa sugli immobili, il controllo sulla gestione effettuata dal responsabile della mensa di servizio, la vigilanza sulle operazioni svolte dal responsabile di turno del magazzino. l esame collettivo e la revisione critica di interventi significativi effettuati nel turno il controllo della gestione economica della mensa di servizio, il controllo delle pulizie Gestisce il personale di turno, sulla base di direttive emanate dal Comandante, assicurando: una equilibrata distribuzione dei carichi di lavoro, il mantenimento di livelli predeterminati di copertura del servizio antincendio aeroportuale la fruizione dei turni di ferie spettanti in conformità alle regole fissate dal CCNL e dagli accordi di contrattazione decentrata; Comunica al Capo Sezione provinciale dello stesso turno la programmazione del servizio di soccorso della sede distaccata Ad inizio turno presiede l adunata del personale, verificando la corrispondenza fra il servizio programmato e quello reale Da lettura degli odg e delle dds illustrandone i contenuti al personale del turno; in particolare provvede inoltre ad accertarsi che anche il personale temporaneamente assente sia a conoscenza dei contenuti di odg e dds emanate durante il periodo di assenza Svolge incarichi e funzioni assegnati attraverso odg e dds su problematiche lavorative di carattere specifico Registra sistematicamente l attività svolta nel turno curando l aggiornamento del registro di passaggio delle consegne che firma per presa visione ad inizio turno e che sottoscrive a fine turno a conferma di quanto trascritto Formula eventuali proposte di miglioramento. Utilizza e fa utilizzare i presidi antinfortunistici previsti e ne segnala tempestivamente i guasti, l'inefficienza ovvero la carenza al funzionario responsabile di settore Osserva e fa osservare le procedure e le disposizioni emanate in materia di sicurezza e di utilizzo di mezzi di protezione collettivi ed individuali Riferisce eventuali problematiche al Funzionario del settore Verifica le condizioni di corretto uso e custodia delle apparecchiature in dotazione verifica la fondatezza e vista le richieste di ore da ammettere al recupero effettuate dal personale operativo (mod. 1/rag) Cura l attuazione di attività non di routine legittimamente disposte da superiori gerarchici Necessità di formazione: Conoscenza dei principi di base della gestione delle risorse umane Conoscenza delle problematiche del servizio antincendio Conoscenza delle regole organizzative e procedurali che disciplinano l attività del Comando. Conoscenza dei rischi connessi alla sicurezza sul lavoro nelle sedi Vigilfuoco. 5

6 DISP. N DEL.. Oggetto: Attività di addestramento - Controllo di effícienza di attrezzature, automezzí, dispositivi e macchinari-lavorazioni ordinarie e occasionali Tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori e di terzi. Preposti Capi Sezione Capi turno- Personale qualificato- Istruttori-incaricati- responsabili officine,laboratori etc. DESTINATARI Lavoratori Vigilfuoco e eventuali persone terze FINALITÀ DELLE PROCEDURA: Svolgere le attività indicate in oggetto perseguendo gli obiettivi di efficienza e di efficacia garantendo la sicurezza dei lavoratori vigilfuoco e di persone terze che possano trovarsi occasionalmente nei siti interni ed esterni dove le attività vengono svolte, ed anche la salvaguardia dei beni dell Amministrazione e di altre persone. Con la presente disposizione si richiama l' importanza che le attività di esercitazione, addestramento e nelle lavorazioni in genere rivestano per espletare al meglio i compiti istituzionali. Durante tali attività vanno garantite ai Destinatari della presente disposizione le migliori condizioni di sicurezza e salute possibili in ottemperanza alle vigenti disposizioni legislative tenendo altresì presente che I' assiduo svolgimento di tali attività concorrono a raggiungere ottimali condizioni di sicurezza anche durante gli interventi di soccorso tecnico urgente. In tale ottica le predette attività dovranno essere svolte e dirette dai preposti seguendo le indicazioni e le norme di prevenzioni infortuni previste dal D.Lgs.81/2008 atte a garantire a tutto il personale impegnato durante il lavoro le condizioni di sicurezza richieste. Ciò vale sia nel corso delle attività addestrative e/o esercitative che si tengono nelle varie sedi di servizio nelle quali si articola questo Comando, sia in ambienti esterni dove si svolgono attività di esercitazione e/o addestramento nel settore Speleo-Alpino-Fluviale e NBCR nonché per quella specialistica. M.Z.T (soccorso formazione e/o addestramento) per le quali i Preposti ed i Destinatari dipendenti,ciascuno secondo le proprie funzioni, dovranno scrupolosamente attenersi alle indicazioni contenute nello specifico manuale ed alle direttive emanate dall'area lv della Direzione Centrale Formazione e Servizio Tecnico - Roma. In relazione al particolare scenario nel quale si esegue I 'attività di addestramento e/o di esercitazione i Preposti dovranno, ove ritenuto necessario anche ai fini della sicurezza di terzi, delimitare opportunamente l'area dove si svolgono le manovre e le operazioni in modo chiaramente visibile e, dopo avere effettuato un'appropriata valutazione della situazione (stato dei luoghi,ambienti limitrofi,tipo di attrezzature macchinari automezzi da utilizzare manovre da effettuare persone coinvolte a attrezzature di protezione individuale da impiegare possibili negative interferenze di qualunque agente esterno,etc.), i Preposti potranno disporre l 'inizio delle operazioni previste non prima di avere personalmente seguito le seguenti ulteriori azioni: - Illustrazione a tutti i presenti,in maniera adeguata, delle azioni da compiere avendo anche cura di verificare che il personale interessato abbia chiaramente compreso le azioni da svolgere e le relative procedure da seguire necessarie per la corretta esecuzione delle operazioni; - Controllo che siano da tutti utilizzate le attrezzature di protezione individuali necessarie per le corretta esecuzione delle operazioni; - Forte richiamo a tutti i partecipanti ad usare la necessaria diligenza e prudenza nell'effettuazione delle varie manovre; Per il perseguimento degli obiettivi della presente disposizione, in occasione dei controlli di efficienza ed uso di attrezzature, automezzi, dispositivi e macchinari nonché durante ogni lavorazione, giornalieri e periodici, che vengono svolte dal personale vigilfuoco devono necessariamente essere attuate le azioni e le cautele quivi indicate. A tal proposito si ricorda che dovranno essere seguite le procedure dei manuali, nelle procedure 6

7 operative di sicurezza, nei documenti tecnici forniti dai costruttori nonché quelle descritte nei corsi di formazione; qualora si abbiano dubbi sull'efficacia dell'azione e su possibili circostanze che possano comunque essere suscettibili di produrre danni ai lavoratori persone e /o cose, il personale Preposto che sta dirigendo e /o coordinando l'attività di esercitazione e/o addestramento prima di dar luogo a tale attività dovrà chiedere apposite delucidazioni sul corretto comportamento da tenere e far osservare nel corso della specifica attività al Tecnico di Guardia o, in assenza, al Capo sezione. Particolare attenzione dovrà essere posta all efficienza ed alla validità delle attrezzature, macchinari e materiali con riguardo alla relativa validità anche dei ricambi. Inoltre,ulteriori indicazioni sul modo corretto di procedere potranno essere richieste al Funzionario responsabile del Servizio di Formazione e Addestramento. Non è superfluo rammentare che il personale che dirige e/o coordina l'attività di esercitazione e/o addestramento deve avere già acquisito la necessaria esperienza e/o conoscenza delle relative procedure e le azioni connesse sulle attività da svolgere.. Si coglie I'occasione per ricordare che lo svolgimento dell'attività di Esercitazione e/o addestramento è obbligatoria e i vari argomenti da trattare sono programmati dal Comando; le attività da svolgere, quindi, dovranno essere conformi alle direttive emanate e vanno evitate tutte le iniziative che siano con esse in contrasto. Nel corso dell'attività istituzionali (addestramento, interventi, lavorazioni ecc.) è fatto divieto di impiego di materiali e/o attrezzature, macchinari dispositivi, automezzi o di qualunque altra cosa che non sia di proprietà o nelle disponibilità di utilizzo di questo Comando ed inoltre è importante che vengano impiegatele attrezzature di protezione individuali (dpi) previste che risultino necessarie per la corretta esecuzione dell'attività anche sotto il profilo della sicurezza. Si ricorda altresì I'importanza che riveste la revisione critica, fra i vari partecipanti all 'attività istituzionale, delle operazioni compiute al fine di individuare quelle azioni che permettano di perfezionare il risultato sia sotto il profilo della sicurezza sia su quello dell'efficacia delle azioni eseguite; in tale fase acquista rilevanza la presenza del Funzionario di guardia e/o del Capo Sezione che potranno fornire ulteriori indicazioni o suggerimenti migliorativi da intraprendere nello specifico caso. Per quanto non espressamente evidenziato si rimanda alle disposizioni già emanate,alle direttive ministeriali ed alle funzioni e conoscenze proprie di ogni profilo professionale. ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ 7