LA MOBILITÀ DELLA CONOSCENZA 2015
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- Nicoletta Gioia
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1 LA MOBILITÀ DELLA CONOSCENZA 2015
2 Hanno realizzato l indagine: Ginevra Tonini, Anna Comini (Ufficio Sviluppo Parco e Coordinamento Enti di Ricerca - AREA Science Park) Ha collaborato all indagine: Luca Mercatelli (Ufficio Progettazione e Gestione Progetti - AREA Science Park) Grafica e impaginazione: Immaginario Scientifico
3 Coordinamento dei Centri di ricerca nazionali ed internazionali, degli Atenei e dei Parchi scientifici e tecnologici presenti in Friuli Venezia Giulia
4 Si ringraziano le 25 istituzioni scientifiche e accademiche del Friuli Venezia Giulia che hanno partecipato all indagine La mobilità della Conoscenza 2015 CBM - Consorzio per il Centro di Biomedicina Molecolare Centro Ricerche Plast-Optica S.p.A. CISM - Centro internazionale di Scienze Meccaniche CNR - IC Istituto di Cristallografia CNR - IOM Istituto Officina dei Materiali CNR - ISM Istituto di Struttura della Materia Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Tartini di Trieste Conservatorio Statale di Musica Jacopo Tomadini di Udine Consorzio per l AREA di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste CRO - Centro di Riferimento Oncologico Elettra - Sincrotrone Trieste S.C.p.A. Fondazione Italiana Fegato Onlus - F.I.F. Friuli Innovazione Centro di Ricerca e di Trasferimento Tecnologico ICGEB - International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste INFN - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sezione di Trieste IRCCS Burlo Garofolo IRCCS Eugenio Medea Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS Science Centre Immaginario Scientifico SISSA - Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati The Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics - ICTP TWAS - The Academy of Sciences for the Developing World Università degli Studi di Trieste Università degli Studi di Udine
5 indice IL SISTEMA SCIENTIFICO E ACCADEMICO DEL Friuli Venezia Giulia Studenti, ricercatori e docenti: i FLUSSI INCOMING E OUTGOING Donne e scienza: la questione di genere in campo scientifico e accademico Case study: BUONE PRASSI INTERNAZIONALI VERSO UNA PARITà DI GENERE
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7 IL SISTEMA SCIENTIFICO E ACCADEMICO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA 7
8 Il sistema scientifico e accademico del Friuli Venezia Giulia e l indagine annuale La Mobilità della Conoscenza Il Friuli Venezia Giulia si è caratterizzato nel tempo per la sua ricettività internazionale e per essere un polo d attrazione di capitale umano altamente qualificato. Grazie a fattori geografici, culturali e politici, esso detiene una posizione di spicco, in particolare sul fronte dell Internazionalizzazione delle risorse umane attive nella Ricerca. Le istituzioni regionali hanno inoltre saputo tessere una rete imprenditoriale caratterizzata da un elevata intersettorialità. L avanguardia scientifica e la sua interazione con Accademia e Industria sono pertanto divenute un tratto distintivo del territorio regionale. Parallelamente, le politiche regionali hanno seguito le più recenti strategie dell Unione Europea, come la creazione dello Spazio Europeo della Ricerca (SER), l impegno della strategia Europa 2020 e, in particolare, le iniziative Faro Unione dell Innovazione e Youth on the Move, che presentano tutte chiare implicazioni per le risorse umane operanti nel settore della Ricerca, in modo da rendere l Europa più attraente nei confronti dei Paesi terzi. Ulteriore punto di forza della regione è rappresentato dalla presenza di scienziati e ricercatori di tutto il mondo, che nel Friuli Venezia Giulia hanno trovato infrastrutture d eccellenza e un sistema scientifico altamente avanzato e multidisciplinare, in ambiti che vanno dalla fisica alla scienza dei materiali, dalla farmacologia all ICT, dalla genomica alla chimica, dalle nanotecnologie alla bioinformatica e dalla geofisica all oceanografia. La gestione in rete della Ricerca, le relazioni tra importanti centri nazionali e internazionali e la presenza di tecnologie multisettoriali producono quindi un efficace scambio di conoscenza, dando vita a idee, processi e prodotti innovativi e stimolando l avvio di progetti potenzialmente fruttuosi per l Industria. Per rafforzare e integrare la capacità di azione dei centri di ricerca, degli atenei e dei parchi scientifici e tecnologici presenti nella regione, è stato istituito nel 2004 il Coordinamento degli Enti di Ricerca (CER) quale iniziativa di networking promossa dalla Regione
9 Autonoma Friuli Venezia Giulia e supportata dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il network mira a intensificare i collegamenti tra le istituzioni scientifiche e il settore economico-industriale della regione, attraverso la mobilità intersettoriale delle competenze e la mobilità internazionale delle risorse umane. Al fine di monitorare il grado di attrattività del sistema scientifico regionale, il CER promuove annualmente l indagine sui flussi di mobilità di studenti, ricercatori e scienziati stranieri presenti stabilmente o per periodi temporanei nei centri di ricerca, enti e istituzioni del territorio. Avviata nel 2005, l indagine La Mobilità della Conoscenza è finalizzata a rilevare il numero di ricercatori e di studenti internazionali che si iscrivono presso gli atenei e i conservatori di musica regionali. Obiettivo dell indagine è anche quello di mappare la provenienza e l area scientifica di afferenza dei ricercatori, docenti e studenti incoming che, per periodi anche brevi, scelgono uno dei centri del sistema scientifico del Friuli Venezia Giulia. L Indagine 2015 analizza, come periodo di riferimento, l Anno Accademico 2013/2014 per gli studenti e l anno solare 2014 per i ricercatori, i docenti e il personale tecnico-amministrativo. Gli strumenti di rilevazione rimangono i due questionari, uno dedicato alle università ed uno ai centri di ricerca, rivisti e validati da un gruppo di lavoro del Coordinamento. Al fine di allineare la presente Indagine con quella ministeriale del MIUR-ANVUR 1, a partire da questa edizione si è deciso di conteggiare i docenti e i ricercatori delle università non più per anno accademico ma per anno solare, come fatto per gli enti di ricerca. 1 MIUR - Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. ANVUR - Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca. 9
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11 STUDENTI, RICERCATORI E DOCENTI: I FLUSSI INCOMING E OUTGOING 11
12 I ricercatori in organico, gli studenti iscritti e i numeri della mobilità: aree geografiche di provenienza e settori scientifici Annualmente, l Ufficio Sviluppo Parco e Coordinamento Enti di Ricerca di AREA Science Park realizza l indagine La Mobilità della Conoscenza per monitorare il grado di attrattività, in particolare a livello internazionale, del territorio regionale 2. All edizione 2015 hanno partecipato 20 enti di ricerca, 3 atenei e 2 conservatori di musica. Prima del suo avvio, si è riunito un gruppo di lavoro formato da esperti di mobilità dei centri del Coordinamento per la consueta validazione dei questionari. 12 Al fine di allineare la presente rilevazione a quelle ministeriali del MIUR-ANVUR, è stato concordato di mappare la categoria dei ricercatori, docenti e personale tecnicoamministrativo (in organico, incoming e outgoing) delle università seguendo l anno solare e non più l Anno Accademico. In questo modo è anche possibile confrontare i dati con quelli degli istituti di ricerca, mappati sempre per anno solare. Sono stati inoltre raggruppati in un unica categoria gli studenti iscritti ai corsi di perfezionamento, alle scuole di specializzazione, ai tirocini formativi attivi (TFA), ai percorsi speciali abilitanti (PAS) 3 e ai corsi post laurea. In particolare, il questionario rivolto alle università e ai conservatori di musica ha mappato le seguenti macro categorie: studenti iscritti (italiani e internazionali); studenti internazionali in mobilità in entrata (incoming, per crediti o altra mobilità ); studenti iscritti in mobilità in uscita (outgoing, per crediti, analizzati in base all area geografica di destinazione e in base al settore scientifico-disciplinare di afferenza); ricercatori e docenti in organico (inclusi quelli non di ruolo, italiani e internazionali); ricercatori e docenti internazionali in mobilità temporanea in entrata; personale tecnico-amministrativo, ricercatori e docenti italiani e internazionali outgoing, che svolgono o hanno svolto la loro attività all estero tramite una borsa o una convenzione con l ente ospitante. Per ciascuna categoria è stata analizzata l area geografica di provenienza (di destinazione, nel caso dell outgoing) e l area scientificodisciplinare di afferenza, ad eccezione del personale tecnico-amministrativo per il quale non è stata individuata una specifica area. I due conservatori di musica, inclusi per esigenze statistiche sotto la categoria scientifica Social Sciences and Humanities, continuano a distinguersi per la loro propensione internazionale. Gli studenti internazionali iscritti rappresentano infatti ben il 15%, con un aumento di oltre tre punti percentuali rispetto all anno precedente (11,7%). I docenti internazionali in entrata (tutti provenienti dai Paesi UE o EFTA) rappresentano circa l 11% se confrontati con i docenti in organico.
13 Rimane stabile la percentuale dei docenti in uscita, rispetto al totale dei docenti in organico, che risulta essere il 21%. Questa mobilità dei conservatori di musica viene interamente sostenuta dal programma Erasmus+. Complessivamente, il numero di studenti iscritti al sistema dell Alta Formazione in Friuli Venezia Giulia (GRAFICO 1) è di unità, in leggera flessione rispetto allo scorso anno (di circa 100 unità), mentre si conferma stabile quello degli studenti internazionali, che rappresentano il 7,6% del campione. Anche in questa edizione sono state mappate le categorie degli studenti dei corsi di perfezionamento, delle scuole di specializzazione e, più in generale, gli studenti post graduate che non potevano essere ricondotti all interno delle categorie dottorandi o studenti di master. Dalla lettura dei dati, gli studenti internazionali risultano essere complessivamente unità, tra studenti iscritti e in mobilità incoming. GRAFICO 1 / DATI TOTALI DI STUDENTI ISCRITTI ITALIANI INTERNAZIONALI Per gli studenti i dati si riferiscono all Anno Accademico 2013/2014, per docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo all anno solare I dati, raccolti ed elaborati dall Ufficio Sviluppo Parco e Coordinamento Enti di Ricerca, possono essere utilizzati previa citazione della fonte. 3 Tirocini Formativi Attivi (TFA), Percorsi Speciali Abilitanti (PAS)
14 Per il 2014 l area scientifica Social Sciences and Humanities si conferma come predominante, risultando in aumento rispetto al Ne fanno parte, infatti, oltre la metà degli studenti iscritti, il 51,7%. Circa un quarto del campione (il 24,5%) appartiene invece alla categoria Life Sciences mentre il restante 23,8% fa capo alla macro area scientifica Mathematics, Physical Sciences, Information and Communication, Engineering, Universe and Earth Sciences. GRAFICO 2 / DATI TOTALI DI RICERCATORI E DOCENTI IN ORGANICO ITALIANI INTERNAZIONALI TOTALE Analizzando i dati aggregati relativi ai ricercatori e docenti in organico presso le istituzioni scientifiche regionali, si riconferma l equilibrio tra la componente italiana e quella internazionale (GRAFICO 2), per un totale di unità
15 GRAFICO 3 / RICERCATORI E DOCENTI IN ORGANICO PER AREA GEOGRAFICA ITALIA EUROPA UE (esclusa Italia) EUROPA NON UE AFRICA NORD AMERICA CENTRO-SUD AMERICA AUSTRALIA INDIA CINA RICERCATORI DOCENTI RESTO DELL ASIA Per quanto riguarda la provenienza geografica dei ricercatori e docenti in organico (GRAFICO 3), l Italia si attesta attorno alle unità, in leggera flessione rispetto al 2013, così come la Cina (136 unità). Rimane stabile la presenza di Paesi quali quelli del Centro-Sud America (678 unità), l India (419 unità), il resto dell Asia (1015 unità) e l Australia (17 unità). Dai dati si evince un incremento del numero di ricercatori e docenti che provengono dal Nord America: da 294 a 344 unità. Infine, aumenta considerevolmente la presenza di ricercatori provenienti dai Paesi dell Unione Europea che passano da circa 700 a unità, probabilmente anche grazie all allargamento dell UE. 15
16 Passando ad analizzare l area scientifica di appartenenza per ricercatori e docenti, il settore con maggiori presenze rimane Mathematics, Physical Sciences, Information and Communication, Engineering, Universe and Earth Sciences (6.720 unità), seguito da Life Sciences (1.810 unità) e Social Sciences and Humanities (1.256 unità). In merito ai dati sulla mobilità incoming, anche per brevi periodi (GRAFICO 4), i ricercatori rappresentano il 76% del totale, aumentando di un punto percentuale rispetto ai docenti, che sono il 24%. La proporzione tra le due categorie rimane comunque stabile rispetto alla scorsa edizione, mentre il flusso complessivo di utenti incoming risulta essere in calo, passando da a In particolare, emerge come una buona percentuale di ricercatori e docenti incoming abbia partecipato a summer school o convegni internazionali promossi dai centri di ricerca regionali. GRAFICO 4 / RICERCATORI E DOCENTI INTERNAZIONALI IN MOBILITÀ INCOMING RICERCATORI DOCENTI % % 16
17 GRAFICO 5 / STUDENTI, RICERCATORI E DOCENTI IN MOBILITÀ INCOMING PER AREA GEOGRAFICA STUDENTI INTERNAZIONALI RICERCATORI E DOCENTI INTERNAZIONALI Osservando la provenienza geografica di studenti, ricercatori e docenti incoming (GRAFICO 5), i Paesi UE prevalgono, con unità, risultando in aumento rispetto allo scorso anno. Questo dato, in linea con le indagini precedenti, conferma il fondamentale ruolo che svolgono i programmi di scambio comunitari, primo fra tutti l Erasmus e l Erasmus+. EUROPA UE (esclusa Italia) EUROPA NON UE AFRICA NORD AMERICA CENTRO-SUD AMERICA AUSTRALIA INDIA CINA RESTO DELL ASIA Escludendo l Europa, possiamo affermare come la classifica delle presenze di studenti, ricercatori e docenti dei restanti Paesi rimanga inalterata. Troviamo infatti i Paesi asiatici, escluse India e Cina, con unità, seguiti dall Africa (945 unità), dal Nord America (786 unità), dal Centro-Sud America (772 unità), dall India (499 unità), dalla Cina (169 unità) e, infine, dall Australia (47 unità). 17
18 Passando ad esaminare le aree scientifiche di appartenenza, i dati raccolti confermano una prevalenza di ricercatori e docenti incoming nel campo Mathematics, Physical Sciences, Information and Communication, Engineering, Universe and Earth Sciences. Per gli studenti incoming, invece, il settore Social Sciences and Humanities rimane quello maggiormente rappresentato. Per poter dare una lettura maggiormente esaustiva sulle strategie di internazionalizzazione delle università e dei centri di ricerca regionali, a partire dall edizione 2013 è stata mappata anche la mobilità outgoing di studenti, docenti, ricercatori e personale tecnicoamministrativo. Rispetto allo scorso anno, la mobilità studentesca è rimasta stabile con circa 980 unità, ovvero il 2,7% del totale degli iscritti. La destinazione del 91,5% di questo target rimane sempre un Paese UE, un dato che non stupisce vista la crescente importanza di programmi di scambio quali l Erasmus e l Erasmus+. Il Nord America, invece, vede un incremento di quasi due punti percentuali, venendo scelto da quasi il 5% degli studenti mentre i Paesi dell Europa non UE perdono poco più di un punto percentuale, passando dal 3,1% al 1,8%. Per quanto riguarda l area scientificodisciplinare di appartenenza (GRAFICO 6), si nota subito la prevalenza di Social Sciences and Humanities, che sfiora il 56%, seguito col 27% da Mathematics, Physical Sciences, Information and Communication, Engineering, Universe and Earth Sciences e da Life Sciences che ottiene il 17%. 18
19 170 17,3% ,6% GRAFICO 6 STUDENTI ITALIANI E INTERNAZIONALI IN MOBILITÀ OUTGOING PER AREA SCIENTIFICA SOCIAL SCIENCES AND HUMANITIES (SH) MATHEMATICS, PHYSICAL SCIENCES, INFORMATION AND COMMUNICATION, ENGINEERING, UNIVERSE AND EARTH SCIENCES (PE) LIFE SCIENCES (LS) ,1% 19
20 GRAFICO 7 RICERCATORI, DOCENTI E PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO IN MOBILITÀ OUTGOING PER AREA SCIENTIFICA 2 2% SOCIAL SCIENCES AND HUMANITIES (SH) MATHEMATICS, PHYSICAL SCIENCES, INFORMATION AND COMMUNICATION, ENGINEERING, UNIVERSE AND EARTH SCIENCES (PE) LIFE SCIENCES (LS) STAFF TRAINING 27 27% 36 36% 35 35% 20
21 I numeri della mobilità outgoing di ricercatori, docenti e personale tecnicoamministrativo, risultano essere in calo rispetto al 2013, in quanto raggiungono solo 100 unità. Questo potrebbe essere in parte dovuto alla difficoltà degli enti nel mappare tale categoria. Le principali destinazioni si riconfermano essere i Paesi dell Europa UE (68%) e il Nord America che raggiunge il 23%, contro il 15% dell anno precedente. Dando uno sguardo alle aree scientifiche (GRAFICO 7), queste risultano più equamente distribuite. Social Sciences and Humanities rappresenta infatti il 36%, subito seguito da Mathematics, Physical Sciences, Information and Communication, Engineering, Universe and Earth Sciences con il 35% e da Life Sciences con il 27%. Un area a parte, denominata Staff training, è stata creata per il personale tecnico-amministrativo e rappresenta il 2% del campione. Quest ultimo dato, sebbene solo parzialmente mappato, rimane comunque indicativo e può essere letto come un invito a sfruttare maggiormente le opportunità di mobilità, in particolare quelle previste dall Erasmus+. In generale, gli accordi bilaterali stipulati dalle singole istituzioni e i fondi dell ente sono i principali mezzi utilizzati per finanziare la mobilità outgoing. Per i ricercatori si aggiungono poi le opportunità messe a disposizione da Horizon 2020 e in particolare dalle Marie Skłodowska-Curie actions. Infine, l Erasmus+ rimane il programma maggiormente utilizzato dai docenti e dal personale tecnico-amministrativo dei conservatori e delle università. Inoltre, per rafforzare l attrattività e la vocazione internazionale del sistema scientifico del Friuli Venezia Giulia, la Regione, tramite il Coordinamento degli Enti di Ricerca, continua a sviluppare programmi di mobilità internazionale per ricercatori esperti, ultimo dei quali il Fellowship Programme TALENTS 3. Lanciato a luglio 2015, il Programma mette a disposizione 7 borse di ricerca incoming e 7 outgoing e rappresenta il quarto programma di mobilità dopo TALENTS, TALENTS UP e TALENTS FVG 4. Proprio con l intento di incrementare l impatto della ricerca sul sistema produttivo regionale, TALENTS 3 supporterà progetti individuali di ricerca in linea con le cinque aree 5 di specializzazione intelligente del Friuli Venezia Giulia. In conclusione, nel corso del 2014 sono stati gli studenti, ricercatori e docenti internazionali (in organico, iscritti o in mobilità incoming anche per brevi periodi) che hanno scelto una delle istituzioni del Friuli Venezia Giulia. In particolare, gli studenti internazionali rappresentano complessivamente unità, mantenendo stabile la loro percentuale sul totale degli studenti iscritti, ovvero il 7,6%, mentre i ricercatori e docenti internazionali risultano essere unità. 4 Fonte: 5 Le 5 aree individuate sono: Agroalimentare; Filiere produttive strategiche: metalmeccanica e sistema casa; Tecnologie marittime; Smart Health; Cultura, creatività e turismo. 21
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23 DONNE E SCIENZA: LA QUESTIONE DI GENERE IN CAMPO SCIENTIFICO E ACCADEMICO 23
24 DONNE E SCIENZA: LA QUESTIONE DI GENERE IN CAMPO SCIENTIFICO E ACCADEMICO Nonostante le politiche adottate a livello europeo per favorire una maggiore equità tra uomini e donne, la discriminazione di genere in ambito lavorativo, ed in particolar modo la segregazione verticale, continuano ad essere fenomeni tutt altro che superati. Per meglio capire la reale situazione delle donne nel mondo scientifico e della ricerca, la Direzione Generale per la Ricerca e l Innovazione della Commissione Europea svolge ogni tre anni l indagine She Figures. L ultima 24 edizione, del 2012, ha messo in evidenza come le donne rappresentino solo il 33% del totale dei ricercatori europei (EU- 27) nonostante il loro tasso di crescita sia maggiore rispetto a quello maschile. È stato inoltre riscontrato che, in media, nell EU-27 le donne rappresentano il 40% dei ricercatori impiegati nel settore dell Alta Formazione, il 40% nel settore pubblico e il 19% nelle aziende. Spostando l attenzione allo sviluppo di carriera in ambito accademico, si nota anche qui una forte segregazione verticale. Le donne, infatti, rappresentano il 44% dello staff accademico di grado C, il 37% di grado B e solo il 20% di grado A. Infine, a livello europeo (EU-27) solamente il 10% delle università ha come rettore una donna. Per l Italia, un quadro sulla presenza femminile nel settore della Ricerca ci viene fornito dal volume Portrait of a Lady 6, curato da Sveva Avveduto, dirigente di ricerca presso l IRPPS-CNR 7, e dal collega sociologo Lucio Pisacane. L indagine mostra chiaramente come al livello iniziale della carriera esista una certa parità tra i due sessi. Le ricercatrici, infatti, rappresentano il 48% del totale. Se però si analizzano profili più alti la tendenza si inverte a favore degli uomini, fino a raggiungere le disuguaglianze maggiori nei livelli apicali. Le donne che ricoprono un ruolo di primo ricercatore sono infatti il 39% e rappresentano solo il 24% dei dirigenti di ricerca. Analoga sorte è stata riscontrata per quanto riguarda la figura del tecnologo. Nel grado iniziale le donne sono il 44%, scendono al 34,6% come primi tecnologi per arrivare al 22% dei dirigenti tecnologi. Infine, solo il 17% dei direttori di Istituti di Ricerca e di Dipartimento sono donne. È dunque evidente come anche in campo scientifico sia presente il famoso soffitto di vetro, ovvero quell insieme di barriere sociali, culturali e psicologiche che si frappone come un ostacolo insormontabile, ma all apparenza invisibile, alla concreta possibilità di fare carriera per categorie storicamente soggette a discriminazioni.
25 Anche a livello regionale (GRAFICI 8 e 9), le statistiche di genere confermano la tendenza europea. Se infatti le donne rappresentano oltre la metà degli studenti universitari, con il 55%, questa percentuale scende poi ad un terzo, il 33%, se si guarda all organico dei ricercatori e docenti presenti nelle istituzioni scientifiche. Inoltre, lo scarto maggiore tra maschi e femmine si nota tra coloro che sono iscritti ai master. In questa categoria le donne, infatti, rappresentano ben il 67%, mentre sono il 62% degli studenti iscritti alle scuole di specializzazione, ai corsi post laurea o di perfezionamento o ai corsi TFA e PAS. 6 Sveva Avveduto, Lucio Pisacane (a cura di), 2014, Portrait of a Lady. Women in Science: Participation Issues and Perspectives in a Globalized Research System, Gangemi Editore. 7 Istituto di Ricerca sulla Popolazione e le Politiche Sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche. GRAFICO 8 STUDENTI ISCRITTI PER GENERE MASCHI FEMMINE GRAFICO 9 RICERCATORI E DOCENTI IN ORGANICO PER GENERE MASCHI FEMMINE 45% 55% 67% 33% 25
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27 CASE STUDY: BUONE PRASSI INTERNAZIONALI VERSO UNA PARITÀ DI GENERE 27
28 CASE STUDY: BUONE PRASSI INTERNAZIONALI VERSO UNA PARITÀ DI GENERE Nell ambito del progetto DIAnet (Danube Initiative & Alps Adriatic Network), AREA Science Park ha organizzato 15 seminari tematici, tra il 2013 e il 2015, dedicati allo staff tecnico-amministrativo delle istituzioni appartenenti alla rete DIAnet 8 e volti allo scambio di conoscenze e alla condivisione di buone prassi. In particolare, durante il seminario Tutoring for international mobility, sono state presentate due realtà molto interessanti relative alla questione di genere in ambito accademico. Katrin Pieper, dell Università di Colonia (Germania), ha illustrato l IFS - Mentoring 9. Si tratta di un programma volto ad incoraggiare le scienziate straniere ad intraprendere la carriera di ricercatrici col fine ultimo di incrementare la loro presenza 28 all interno delle università, in particolar modo nei ruoli apicali. Le attività previste sono: - l affiancamento ad un mentore con conoscenze e competenze che rispecchiano gli interessi scientifici e professionali - workshop dedicati alla gestione delle differenze culturali e alle competenze sociali - seminari su tematiche quali la gestione del tempo, la pianificazione della carriera, la ricerca di fondi - network meeting durante i quali è possibile scambiare opinioni ed esperienze nonché conoscere nuovi colleghi - sessioni individuali di coaching per apprendere specifiche competenze. Il Programma è annuale e, alla sua conclusione, si riceve un attestato di partecipazione. Un altra interessante testimonianza è stata portata da Gabriela Obexer-Ruff, della Conferenza dei Rettori delle Università Svizzere (CRUS), che ha presentato le attività svolte dalle università del proprio paese in favore delle donne. In particolare, è stata presentata l iniziativa GENDER-NET 10, ovvero il primo network dell area europea per la ricerca (ERA-NET) dedicato alla promozione della parità di genere. Il Progetto è finanziato dalla Commissione Europea nell ambito del Science in Society Work Programme del VII Programma Quadro (FP7) ed è coordinato dal French National Center for Scientific Research (CNRS). Avviato il 15 ottobre 2013, ha una durata triennale e attualmente conta 12 istituzioni partner, 10 europee, una statunitense e una canadese. Grazie alla creazione di questo network, impegnato a sviluppare e migliorare le politiche ed i programmi di ricerca pubblici, GENDER-NET si pone i seguenti obiettivi: - coinvolgere gli stati membri e quelli associati nello sviluppo di iniziative dedicate alla parità di genere, nel migliorare
29 il reclutamento e i percorsi di carriera delle scienziate così come le condizioni lavorative di uomini e donne - assicurare l eccellenza scientifica stimolando la creazione di nuova conoscenza anche grazie all inserimento dell analisi di genere all interno di tutte le fasi della Ricerca, di base e applicata - supportare le attività di monitoraggio e di reportistica dei risultati ottenuti grazie all utilizzo di indicatori comuni - coinvolgere il numero massimo di istituti di ricerca e università in Europa. Le istituzioni partner hanno il compito di mappare ed analizzare le iniziative regionali e nazionali esistenti dedicate alla parità di genere, identificare le azioni prioritarie per la loro implementazione, progettare ed ottimizzare la loro trasferibilità su scala transnazionale e implementare le attività congiunte ritenute valide. Gli esempi qui proposti rappresentano due approcci diversi volti ad incrementare la presenza femminile all interno del mondo scientifico ed accademico, in particolare per quanto riguarda le posizioni apicali. Mentre l IFS - Mentoring affronta la questione di genere in modo più pratico ed operativo, avvalendosi di un approccio bottom up, l iniziativa GENDER- NET lo fa su un piano diverso, più politico e strategico. La necessità di attuare iniziative come quella dell Università di Colonia trova fondamento nelle stesse statistiche nazionali. Nel 2010, il 44% dei dottorandi in Germania erano donne, ma solo il 25% di esse ha poi completato il percorso di studi. Inoltre, secondo i dati raccolti dal Ministero Federale dell Educazione e della Ricerca, solo il 19% dei professori sono donne 11. Come visto nel precedente capitolo, anche la situazione italiana e quella del Friuli Venezia Giulia sono lontane da una reale parità di genere. Questo squilibrio va dunque affrontato non solo a livello nazionale, ma anche europeo, come sta facendo GENDER-NET. Aumentare la partecipazione femminile in ambito scientifico ed accademico equivale, infatti, non solo ad aumentare il capitale di conoscenza che altrimenti andrebbe perso, ma anche a creare una maggiore diversità all interno dei team di ricerca nonché ad apportare prospettive diverse di analisi dei contenuti. 8 Il Network era composto dal sistema universitario e della ricerca del Friuli Venezia Giulia e quelli facenti capo alle Conferenze dei Rettori Alpe Adria e dei Rettori dell Area Danubiana. 9 Sito web di riferimento: de/abteilung43/content/mentoring/ifs_mentoring/ 10 Sito web di riferimento: 11 Fonte: content/mentoring/ifs_mentoring/faqs/index_ger.html 29
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