Parco del Beigua RETE NATURA 2000 IN LIGURIA GLI UCCELLI E LE MIGRAZIONI

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1 Parco del Beigua RETE NATURA 2000 IN LIGURIA GLI UCCELLI E LE MIGRAZIONI

2 GLI UCCELLI E LE MIGRAZIONI ENTE PARCO DEL BEIGUA Via G.Marconi, Arenzano (GE) tel fax info@parcobeigua.it - Coordinamento editoriale: Maurizio Burlando, Antonio Aluigi Testi: Luca Baghino Adattamento: Anna Giudice Illustrazioni: carla.murialdo@tiscali.it Progetto grafico ed impaginazione: Stampa: Cooptipograf Questo volume è stato stampato su carta riciclata Polyedra Ricarta Finito di stampare nel mese di Aprile 2006 presso Cooptipograf - Savona 2006 Ente Parco del Beigua

3 LE MIGRAZIONI: UN FENOMENO MISTERIOSO E AFFASCINANTE. TI È MAI CAPITATO DI VEDERE, IN PRIMAVERA O IN AUTUNNO, DEGLI UCCELLI SPOSTARSI IN GRUPPO ALTI NEL CIELO? SONO UCCELLI MIGRATORI. OGGI SAPPIAMO CHE IL MOTIVO PRINCIPALE PER CUI GLI UCCELLI AFFRONTANO LA LUNGA FATICA E I RISCHI DELLA MIGRAZIONE, È L ASSOLUTA NECESSITÀ DI PROCURARSI IL CIBO E DI ABBANDONARE LUOGHI DIVENTATI TROPPO FRED- DI (O CALDI!) DOVE POTREBBE DIVENTARE PIÙ DIFFICOL- TOSO CIBARSI. SONO MOLTE LE SPECIE CHE IN INVERNO NON SOPRAVVI- VREBBERO ALLE NOSTRE LATITUDINI. LE RONDINI, PER ESEMPIO, NON POTREBBERO PER TUTTO L INVERNO PROCURARSI GLI INSETTI DI CUI SI NUTRONO. VICEVERSA MOLTE SPECIE DI UCCELLI NON RIUSCIREBBERO A SOPRAVVIVERE IN AFRICA IN ESTATE, QUANDO IL CLIMA DIVENTA TROPPO ARIDO. RONDINE 4 5

4 CHE COSA PENSAVANO GLI ANTICHI DELLE MIGRAZIONI? I FATTI POLITICI E LE IMPRESE MILITARI GIÀ NELL ERA TERZIARIA (10-15 MILIONI DI ANNI FA) GLI UCCELLI SI SPOSTAVANO ALLA RICERCA DI CLIMI PIÙ FAVOREVOLI, MA SOLAMENTE ANNI FA, CON LE GLACIAZIONI, LE MIGRAZIONI INCOMINCIARONO A SVOLGERSI COME QUELLE DI OGGI, DA NORD A SUD E VICEVERSA. GLI ANTICHI ERANO MOLTO INCURIOSITI DA QUESTO FENO- MENO TANTO CHE ARRIVARONO AD INTERPRETARE IL VOLO DEGLI UCCELLI PER INDOVINARE COME SAREBBERO ANDATE LE IMPRESE MILITARI E LE QUESTIONI POLITICHE. IL FILOSOFO GRECO ARISTOTELE FU UNO DEI PRIMI AD OC- CUPARSI DELLE MIGRAZIONI IN SENSO SCIENTIFICO, MA NON POSSEDEVA MEZZI CHE GLI PERMETTESSERO DI ARRI- VARE A SPIEGAZIONI ATTENDIBILI. PENSATE CHE ERA CONVINTO CHE I CODIROSSI, ASSENTI IN INVERNO IN EUROPA, SI TRASFORMASSERO IN PETTIROSSI, DIFFUSI E MOLTO COMUNI NELLA STAGIONE FREDDA... ANCORA AI PRIMI DEL 700, PER SPIEGARENE L ASSENZA IN INVERNO, ALCUNI CREDEVANO CHE LE RONDINI ANDASSERO A SVERNARE SUL FONDO DELLE PALUDI COME LE RANE! 6 7

5 UN METODO...PIU SCIENTIFICO COME FANNO GLI UCCELLI A MIGRARE? SOLO ALLA FINE DEL 800 SI INCOMINCIÒ A PORRE ANELLINI DI METALLO ALLE ZAMPE DEGLI UCCELLI PER POTERLI CONTROLLARE NEI LORO SPOSTAMENTI. L INANELLAMENTO, COSÌ SI CHIAMA QUESTA PRATICA, È ANCORA UTILIZZATO AI GIORNI NOSTRI PER CONTROLLARE LE MIGRAZIONI DEGLI UCCELLI. GLI UCCELLI HANNO UN ISTINTIVA CAPACITÀ DI ORIENTAR- SI MA ANCHE UNA NOTEVOLE MEMORIA VISIVA. GRAZIE ALL ISTINTO, SANNO SERVIRSI DEL CAMPO MAGNE- TICO TERRESTRE, DELLA POSIZIONE DEL SOLE E DELLE STEL- LE NEL CIELO. LA MEMORIA VISIVA PERMETTE AGLI UCCELLI DI RICONO- SCERE PERFETTAMENTE I LUOGHI SUI QUALI HANNO VOLA- TO L ANNO PRECEDENTE. NON TI SEMBRA STUPEFACENTE? 8 9

6 MA È ANCORA PIÙ STUPEFACENTE CHE IL BECCAFICO, UN PICCOLO UCCELLO INSETTIVORO PARENTE DELLA CAPINERA, A DUE MESI DALLA NASCITA ED ALLA SUA PRIMA ESPERIENZA MIGRATORIA, SAPPIA GIÀ QUALE DIREZIONE PRENDERE E QUALE STRADA SEGUIRE PER NON PERDERSI IN MEZZO ALL OCEANO E ARRIVARE IN POSTI DOVE NON È MAI STATO E CHE NON POTEVA CONOSCERE PRIMA! E CURIOSO IL COMPORTAMENTO DEI BALESTRUCCI: NEL PERIODO PRECEDENTE LA PARTENZA SI RIUNISCONO IN STORMI NUMEROSI E FANNO ALCUNI GIRI DI PROVA PRIMA DI AFFRONTARE IL LUNGO VIAGGIO. E UN VERO E PROPRIO ALLENAMENTO PER LA PARTENZA E PER IL VIAGGIO CHE DOVRANNO COMPIERE! COME FANNO GLI UCCELLI MIGRATORI A SAPERE QUANDO E IL TEMPO DI FERMARSI? É ANCORA L ISTINTO AD INDICARE AI MIGRATORI QUANTO E DOVE SOSTARE PRIMA DI RAGGIUNGERE LA META. OGNI SPECIE HA LA PROPRIA STRATEGIA: ALCUNI PICCOLI UCCELLINI DEL PESO DI POCHI GRAMMI COMPIONO VIAGGI DI MIGLIAIA DI CHILOMETRI SENZA MAI SOSTARE, ALTRE SPECIE IMPIEGANO MESI PER COMPIERE LA MIGRAZIONE CHE È INTERVALLATA DA LUNGHE E NUMEROSE SOSTE. RECORD DEGLI UCCELLI MIGRATORI VELOCITÀ RONDINE STORNO TORTORA SELVATICA ANATRA SELVATICA CORMORANO km/h km/h km/h km/h km/h ALTEZZA DI VOLO RONDINE TORDO CICOGNA STORNO GRU 100 m 170 m 650 m 1200 m 5000 m 10 11

7 DISTANZE PERCORSE VARI TIPI DI MIGRAZIONE STERNA CODALUNGA KM DAL POLO NORD AL POLO SUD. COLIBRÌ ROSSICCIO (POCO PIÙ GRANDE DI UN CALABRONE) KM DAL MESSICO ALL ALASKA IN POCHE SETTIMANE. PIVIERE DORATO AMERICANO KM DAL CANADA SETTENTRIONALE AL SUD DELL ARGENTINA O DALL ALASKA ALL AUSTRALIA ANCHE SENZA FARE SCALO. LUÌ BOREALE KM DALLA SIBERIA ALL AFRICA ORIEN- TALE. ALCUNI UCCELLI, COME LA RONDINE, RAGGIUNGONO L ITALIA NELLA BELLA STAGIONE PER RIPRODURSI E ALL ARRIVO DELL AUTUNNO RIPARTONO PER ANDARE A SVERNARE NEI PAESI PIÙ CALDI. ALTRI GIUNGONO DAI FREDDI PAESI NORDICI O DA ZONE MON- TAGNOSE PER TRASCORRERE TUTTO, O PARTE DELL INVERNO IN ZONE DAL CLIMA MITE (COME LE STROLAGHE PRESENTI DA NOVEMBRE A FEBBRAIO LUNGO LE NOSTRE COSTE). ALBATRO DALLA TESTA GRIGIA SI SPOSTA DA UN OCEANO ALL ALTRO E NEL CORSO DELLA SUA VITA COMPIE PIÙ DI UNA VOLTA IL GIRO DEL MONDO. ALTRI, COME I PICCHI, SONO PRESENTI NELLA STESSA ZONA SIA DURANTE L ESTATE SIA DURANTE L INVERNO. RIMANGONO QUINDI TUTTO L ANNO RIUSCENDO AD ADAT- TARSI BENISSIMO

8 ALTRI ANCORA UTILIZZANO UNA CERTA ZONA SOLO COME TAPPA DI UN VIAGGIO MIGRATORIO ANCHE LUNGHISSIMO E SCELGONO LUOGHI PER NIDIFICARE O SVERNARE ANCHE MOLTO LONTANI TRA LORO. CHE COSA SONO LE CORRENTI ASCENSIONALI? I GRANDI PLANATORI COME LE CICOGNE E MOLTI RAPACI DIURNI, A CAUSA DELLA LORO FORMA E DEL TIPO DI VOLO, NON POSSONO SOSTENERE UN LUNGO VIAGGIO BATTENDO DI CONTINUO LE ALI A DIFFERENZA DI SPECIE PIÙ PICCOLE. SONO INVECE PERFETTAMENTE IN GRADO DI SPOSTARSI SU DISTANZE NOTEVOLI SFRUTTANDO AL MEGLIO L AMPIA SUPERFICIE ALARE: SI SERVONO DELLE CORRENTI D ARIA CALDA CHE SI FORMANO DURANTE IL GIORNO SULLA TERRA. LE AVETE MAI VISTE SOPRA L ASFALTO DELLE STRADE O SOPRA LE CASE IN CEMENTO RISCALDATE DAL SOLE? BENE, QUESTE CORRENTI ASCENSIONALI SONO COSTITUITE DA COLONNE DI ARIA CALDA CHE SALGONO VERSO L ALTO; QUESTE CORRENTI PERMETTONO AI VELEGGIATORI DI PREN- DERE QUOTA CON MINIMI DISPENDI D ENERGIA. VARIE SONO LE TECNICHE DI MIGRAZIONE: ALCUNI UCCELLI SI SPOSTANO DI NOTTE, ALTRI DI GIORNO. I MIGRATORI DI TAGLIA MEDIA O GRANDE, COME I RAPACI DIURNI E LE CICOGNE, UTILIZZANO, PER SPOSTARSI, LE CORRENTI TERMICHE ASCENSIONALI CHE SI FORMANO DI GIORNO SULLE TERRE EMERSE

9 PER SAPERNE DI PIU : COME VIENE STUDIATA LA MIGRAZIONE? UNO DEI METODI PIÚ DIFFUSI È L APPLICAZIONE DI PICCOLI ANELLI METALLICI ALLE ZAMPE DEGLI UCCELLI, OGNUNO RIPORTANTE UN CODICE UNICO (FATTO DI LETTERE E NUMERI, ESATTAMENTE COME LA NOSTRA CARTA D IDENTITÀ). ESSO RAPPRESENTA UN METODO MOLTO DIFFUSO PER REGISTRARE MOVIMENTI E ALTRI ASPETTI DELLA VITA DI UN SINGOLO UCCELLO. GLI UCCELLI VENGONO CATTURATI DA STUDIOSI AUTORIZZATI IN STAZIONI DI INANELLAMENTO SITUATE NEI LUOGHI DOVE DI SOLITO SI REGISTRA UN PASSAGGIO CONSISTENTE. UNA VOLTA CATTURATI, GLI UCCELLI VENGONO MISURATI, INANELLATI E OVVIAMENTE RILASCIATI. GLI INDIVIDUI RICATTURATI, SEBBENE PRESENTINO UNA PERCENTUALE MOLTO BASSA RISPETTO A QUELLI INANELLATI, CI FORNISCONO PREZIOSE INFORMAZIONI CIRCA GLI SPOSTAMENTI E LO STATO DI SALUTE DEGLI UCCELLI. LE INFORMAZIONI RACCOLTE RIGUARDANO ALCUNI TRA I TANTI INTERESSANTI ASPETTI LEGATI ALLA BIOLOGIA (ETÀ, DURATA DELLA VITA) ED AL COMPORTAMENTO MIGRATORIO DI MOLTE SPECIE DI TAGLIA MEDIA E SOPRATTUTTO PICCO- LA (COME CINCE, PETTIROSSI, FRINGUELLI, ECC), CHE VIAG- GIANO DI GIORNO COME DI NOTTE: IL LUOGO DOVE SONO NATI, LE ROTTE MIGRATORIE PERCORSE, LE RISERVE ENER- GETICHE NECESSARIE AL LORO VIAGGIO, ECC. NEL PARCO DEL BEIGUA, SUI VALICHI DEL TURCHINO E DEL FAIALLO È BEN STUDIATA LA MIGRAZIONE DEI PASSERI- FORMI. QUI DA ANNI OPERANO ALCUNI INANELLATORI I QUALI, CON LE CATTURE DEGLI UCCELLI, DOCUMENTANO L IMPORTANTE FLUSSO MIGRATORIO DI FRINGUELLI E TORDI

10 LO SAPEVATE?... LE VIE DELLA MIGRAZIONE I RADAR SONO IN GRADO DI VEDERE I MOVIMENTI MI- GRATORI DEGLI UCCELLI DI NOTTE E SOPRATTUTTO A GRANDI ALTEZZE: I MODELLI PIÙ POTENTI SONO IN GRADO DI SEGUIRE UN SINGOLO MIGRATORE E IN BASE ALLA FREQUENZA DEL BATTITO DELLE ALI ANCHE DI DEFINIRE A QUALE GRUPPO DI SPECIE ESSO APPARTENGA! NEL MEDITERRANEO ESISTONO TRE GRANDI ASSI DI MIGRA- ZIONE: UNO, AD OVEST, METTE IN COMUNICAZIONE L AFRICA NORD-OCCIDENTALE CON LA PENISOLA IBERICA IN CORRI- SPONDENZA DELLO STRETTO DI GIBILTERRA; IL SECONDO È UNA SPECIE DI PONTE TRA L EUROPA ORIENTALE E L ASIA MINORE SULLO STRETTO DEL BOSFORO ED È COLLEGATO AD UN TERZO CORRIDOIO NATURALE DI GRANDISSIMA IMPOR- TANZA PIÙ AD EST, TRA LA TURCHIA E IL CAUCASO. QUESTI DUE ASSI MIGRATORI SI UNISCONO A SUD, TRA IL LIBANO E L EGITTO, OFFRENDO IL PIÙ IMPONENTE E SPET- TACOLARE FLUSSO MIGRATORIO DELL EMISFERO SETTEN- TRIONALE: UN MILIONE E MEZZO DI RAPACI SI OSSERVANO IN UNA SOLA STAGIONE AD EILAT, NELLA PENISOLA DEL SINAI. RECENTEMENTE È STATO ADOTTATO UN PARTICOLARE METODO PER STUDIARE LE MIGRAZIONI NOTTURNE: OSSERVARE CON UN CANNOCCHIALE GLI UCCELLI CHE PASSANO CONTRO IL DISCO DELLA LUNA PIENA IN CIELO. IN BASE AD APPOSITI CALCOLI, È POSSIBILE OTTENERE UNA STIMA APPROSSIMATIVA DELL INTENSITÀ DEL FLUSSO MIGRATORIO DEGLI UCCELLI CHE PASSANO DI NOTTE IN UNA DATA LOCALITÀ

11 L IMPORTANZA DEL PARCO DEL BEIGUA SI PENSA CHE LA PARTICOLARE POSIZIONE GEOGRAFICA DEL PARCO DEL BEIGUA (SI TRATTA DEL PUNTO COSTIERO PIÙ SETTENTRIONALE DEL MEDITERRANEO OCCIDENTALE) INSIEME ALLA RIDOTTA DISTANZA TRA LA COSTA E LA DORSALE DEI MONTI SIANO FATTORI DETERMINANTI NEL FAR CONVERGERE GLI UCCELLI IN CORRISPONDENZA DEL TERRITORIO DELL AREA PROTETTA. ALTRE IMPORTANTI VIE DI MIGRAZIONE SI TROVANO TRA LA TUNISIA, L ISOLA DI MALTA E LA SICILIA, CON UN NOTEVOLE PUNTO DI CONCENTRAZIONE SULLO STRETTO DI MESSINA. SONO DUNQUE MOLTE LE LOCALITÀ DI PASSAGGIO, SULLA COSTA O ANCHE DISTANTI DAL MARE, DOVE LA POSIZIONE GEOGRAFICA E LE CARATTERISTICHE DEL PAESAGGIO SONO DETERMINANTI PER I PLANATORI. QUESTE VENGONO CHIAMATE CON UNO SPECIFICO TERMINE TECNICO, AREE A COLLO DI BOTTIGLIA, CHE FA INTENDERE LA FUNZIONE DI CORRIDOIO NATURALE DOVE CERTI UCCELLI MIGRATORI SI CONCENTRANO IN GRAN NUMERO. IL VERSANTE MERIDIONALE DELL APPENNINO LIGURE, NEL TERRITORIO DEL PARCO DEL BEIGUA, RIENTRA IN QUESTA CATEGORIA

12 I RAPACI DIURNI MIGRATORI DEL PARCO DEL BEIGUA È POSSIBILE, CON PAZIENZA E COSTANZA, VEDERE, CON- TEGGIARE E MONITORARE I RAPACI DIURNI MIGRATORI NEL PARCO DEL BEIGUA. DAL 1985 AL 1994, AD ESEMPIO, SONO STATI CONTEGGIATI INDIVIDUI DI 19 DIVERSE SPECIE DI RAPACI IN MI- GRAZIONE PRIMAVERILE. MA IN SOLI DUE ANNI, TRA IL 2004 E IL 2005, CONTEGGI EFFETTUATI DALLA LIPU PER CONTO DELL ENTE PARCO HANNO FATTO REGISTRARE QUASI RAPACI! QUELLI CHE RISALGONO IN PRIMAVERA DIRETTI VERSO NORD-EST SONO OBBLIGATI AD ABBANDONARE LA ROTTA MIGRATORIA PRIMA CHE ESSA RIPIEGHI VERSO SUD: LA MINIMA DISTANZA TRA IL MARE E LE PIANURE INFATTI CONSENTE UN PIÙ DIRETTO PASSAGGIO VERSO NORD-EST. LA VAL LERONE, ALLE SPALLE DI ARENZANO, HA INFINE UN ORIENTAMENTO FAVOREVOLE, DA SUD-OVEST VERSO NORD- EST, PER LA DIREZIONE DEI MIGRATORI PRIMAVERILI

13 E GLI ALTRI UCCELLI... COME E QUANDO OSSERVARE GLI UCCELLI MIGRATORI NEL PARCO DEL BEIGUA COME DETTO, I RAPACI DIURNI SONO SOLO UNA PICCOLA, MA IMPORTANTE, PARTE DI UN IMMENSO MOVIMENTO MIGRATORIO CHE COMPRENDE TANTISSIMI UCCELLI DI TIPO MOLTO DIVERSO, SOPRATTUTTO UCCELLI DI PICCOLE DIMENSIONI. TRA GLI ALTRI GRANDI PLANATORI, MERITANO SENZ ALTRO DI ESSERE RICORDATE LA CICOGNE (CICOGNA BIANCA E CICOGNA NERA), POCO FREQUENTI MA REGOLARI, E LA PIÙ RARA GRU. PER LIMITARCI AI MIGRATORI DIURNI PIÙ PICCOLI, IL PAS- SAGGIO DEI RONDONI, UNITO A QUELLO DEI BALESTRUCCI E DELLE RONDINI, È ANCORA MASSICCIO, SEPPURE INFERIORE A QUANTO SI POTEVA OSSERVARE 50 O 60 ANNI FA. ALL EPOCA LA MIGRAZIONE DI QUESTI UCCELLI COMUNI DOVEVA ESSERE UNO SPETTACOLO IMPONENTE, STANDO ALLE TESTIMONIANZE DIRETTE DI CITTADINI RESIDENTI. IL COLOMBACCIO È UN MIGRATORE REGOLARE A FINE FEBBRAIO-MARZO. FREQUENTI, SENZA MAI ESSERE ABBONDANTI, LE UPUPE; NU- MEROSI E IN APPARENTE AUMENTO APPAIONO I GRUCCIONI. SILVIE, AVERLE, BALIE E PICCOLI TURDIDI PASSANO DURAN- TE LA NOTTE, PASSANDO QUINDI INOSSERVATI E DEDICAN- DO LE ORE DIURNE A RIPOSARSI E ALIMENTARSI PRIMA DI RIPRENDERE IL VIAGGIO. SONO DAVVERO MOLTI E DIVERSI GLI UCCELLI CHE PASSANO O FANNO SOSTA SULLE COLLINE VICINO ALLA COSTA, NEL PARCO DEL BEIGUA. IL PERIODO LA MIGRAZIONE PRIMA- VERILE VA DALLA FINE DI FEBBRAIO FINO AI PRIMI GIORNI DI GIU- GNO: UN ARCO DI TEM- PO DI CIRCA 100 GIORNI NEL CORSO DEL QUALE PARECCHIE MIGLIAIA DI UCCELLI APPARTENEN- TI A DIVERSE SPECIE SI DANNO IL CAMBIO NEI LORO PERIODI DI PAS- SAGGIO PIÙ O MENO LUNGHI. NEL PARCO DEL BEIGUA, AD ESEMPIO, SOLO PER LIMI- TARCI AI RAPACI DIURNI PIÙ COMUNI, IL PERIODO DI MASSIMO PASSAGGIO DEL BIANCONE È DISTRIBUITO INTORNO AL 15 MARZO, QUELLO DEL FALCO DI PALUDE È PIÙ DILUITO TRA LA FINE DI MARZO E I PRIMI DI APRILE, E QUELLO DEL FALCO PECCHIAIOLO È DI NORMA CENTRATO ALLA METÀ DI MAGGIO

14 LA METEOROLOGIA COME ATTREZZARSI PER OSSERVARE GLI UCCELLI LE CONDIZIONI METEOROLOGICHE SONO UN ELEMENTO DI GRANDE IMPORTANZA NELLE OSSERVAZIONI; ANCHE SE SPIEGARE COME E PERCHÉ IL TEMPO INFLUISCA SULLA MIGRAZIONE NON È NÉ SEMPLICE NÉ SCONTATO. LE NUVOLE OBBLIGANO GLI UCCELLI A VOLARE AD ALTEZZE PIUTTOSTO BASSE. I VENTI DA NORD LI COSTRINGONO DI NORMA A RISALIRE CON FATICA LE VALLATE, STANDO ABBASTANZA VICINI A TERRA. LE GIORNATE DI TEMPO SERENO E STABILE CON ASSENZA DI VENTO, SOPRATTUTTO NELLE ORE PIÙ CALDE, RAPPRESENTA- NO CONDIZIONI POCO FAVOREVOLI AGLI GLI OSSERVATORI. GLI UCCELLI MIGRATORI, INFATTI, PASSANO A NOTEVOLI ALTEZZE, SFRUTTANDO FORTISSIME CORRENTI TERMICHE, E SPARSI SU UN AMPIO FRONTE, RISULTA COSÍ QUASI IMPOSSIBILE VEDERLI. PROCURATI SE PUOI UN BINOCOLO O UN CANNOCCHIALE! SE TI VUOI DEDICARE ALL OSSERVAZIONE DEGLI UCCELLI, ATTREZZATI CON OCCHIALI DA SOLE PER NON AFFATICARE GLI OCCHI, E CON CREMA SOLARE PER RIPARARTI DA SCOTTATURE E DAL VENTO, UTILIZZA UN ABBIGLIAMENTO A STRATI, DI CUI UNO IMPERMEABILE, CONSERVA IN TASCA UN FILO PER RICONOSCERE LA DIREZIONE DEL VENTO, RICORDA LA BUSSOLA ED UNA CARTA TOPOGRAFICA DELLA ZONA PER AVERE QUALCHE PRECISO PUNTO DI RIFERIMENTO

15 DOVE APPOSTARSI IN QUALE PERIODO E IN QUALI ORE SCEGLIERE UNA POSTAZIONE ADATTA NON È COSA FACILE E IMMEDIATA E IN GENERE SOLO CON IL TEMPO SI RIESCE AD INDIVIDUARLA. NELL AREA DEL PARCO DEL BEIGUA, PERÒ, SI INIZIA A SAPERE ABBASTANZA A RIGUARDO DELLE POSTAZIONI PIÙ ADATTE IN BASE ALLE CONDIZIONI METEOROLOGICHE, ALL AVVISTABILITÀ DEI MIGRATORI, ECC... GRAZIE AL CENTRO ORNITOLOGICO, È POSSIBILE AVERE OGNI TIPO DI INFORMAZIONE: NON SOLO, ALCUNE POSTAZIONI SONO ANCHE SEGNALATE E PREDISPOSTE DALL ENTE PARCO, COME LA COMODA TORRE D OSSERVAZIONE DEL BRIC CRAVIEU. NEL PARCO DEL BEIGUA, LA MIGRAZIONE PRIMAVERILE VA DA FINE FEBBRAIO AGLI INIZI DI GIUGNO E QUELLA AUTUNNALE DALLA METÀ DI AGOSTO AGLI INIZI DI NOVEMBRE. IN GENERE PER OSSERVARE LA MIGRAZIONE DEI RAPACI - CHE PER SPOSARSI TENDONO A USARE LE CORRENTI ASCENSIONALI D ARIA CALDA - NON VANNO BENE LE PRIME ORE DEL MATTINO, ANCORA FRESCHE, SCONSIGLIATE SONO ANCHE LE ORE CENTRALI ATTORNO A MEZZOGIORNO DELLE GIORNATE DI TEMPO SERENO E CALMO, (IL PASSAGGIO, IN REALTÀ, AVVIENE MA A GRANDI ALTEZZE E QUINDI PIÚ DIFFICILMENTE VISIBILE). DI SOLITO, LE ORE MIGLIORI PER OSSERVARE VANNO DALLE 8.30 ALLE E DALLE ALLE PER MOLTI UCCELLI PICCOLI, INVECE È MEGLIO SCEGLIERE LE ORE SUBITO DOPO IL SORGERE DEL SOLE

16 ARRIVATI ALLA POSTAZIONE COME RICONOSCERE I RAPACI GIUNTO ALLA PO- STAZIONE INIZIA A SCRUTARE IL CIELO AD OCCHIO NUDO IN OGNI DIREZIONE, AP- PENA SCORGI UN UCCELLO IN VO- LO, O UN GRUPPO DI UCCELLI, TIRA FUORI IL BINO- COLO E COMINCIA AD OSSERVARE. NELLA PRIMA PAR- TE DELLA MAT- TINA CONVIENE GUARDARE SOPRA L O R I Z Z O N T E, COL PASSARE DEL TEMPO, L ALTEZ- ZA DELLE ROTTE DI VOLO AUMEN- TA, MENTRE NELLA SECONDA PARTE DEL POMERIGGIO COMINCIA A CA- LARE. TROVATI UN PUNTO DOVE SEDERE, TANTO MEGLIO SE AL- L OMBRA! PUOI AIUTARTI CON UNO DEI NUMEROSI MANUALI DEDICATI ALL IDENTIFICAZIONE DEGLI UCCELLI. TROVERAI TANTE INFORMAZIONI, BELLE FOTO O UTILISSIMI DISEGNI. ALCUNI CONSIGLI PER I MANUALI PIÚ INTERESSANTI: Hayman, Hume - La nuova guida del birdwatcher - Muzzio Bruun, Singer - Uccelli d Europa - Mondadori Peterson, Mountfort, Hollom - Guida degli uccelli d Europa - Muzzio 30 31

17 COSA GUARDARE OSSERVIAMO LE DIMENSIONI GENERALI E LE FORME DI ALI E CODA, COSÌ COME LE PROPORZIONI TRA ALI, TESTA E CODA, E IL TIPO DI VOLO. MOLTO IMPORTANTI SONO LE SAGOME TIPICHE DI OGNI SPECIE, MA NOTIAMO ANCHE I COLORI DEL PIUMAGGIO E I PARTICOLARI CHE CI INCURIOSISCONO. PRESTIAMO ATTENZIONE ANCHE AD EVENTUALI COMPORTA- MENTI IN VOLO. INDICHIAMO CON PRECISIONE AI COMPAGNI DI OSSERVA- ZIONE, DOVE SI TROVA, AD ESEMPIO, UN RAPACE IN CIELO, AIUTANDOCI CON PUNTI DI RIFERIMENTO FISSI DEL PAE- SAGGIO CIRCOSTANTE. E ORA AL LAVORO... 32

18 1) In quale periodo dell anno arrivo in Italia? Collega le risposte corrette con una freccia. 2) RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE: BIANCONE a) Perchè gli uccelli migrano? FALCO DI PALUDE FALCO PECCHIAIOLO APRILE MAGGIO MARZO b) Come si orientano gli uccelli migratori? c) Che cosa si intende per inanellamento? d) Quali uccelli migratori sono presenti nel Parco del Beigua? 34 35

19 3) Indica sulla mappa le vie di migrazione del Mediterraneo. 4) Qual é l attrezzatura di chi vuole osservare gli uccelli in migrazione? Segna con una crocetta la risposta esatta! Occhiali da sole V F Quali sono le vie di migrazione più importanti? Ciabatte da mare V F Binocolo V F Taccuino per gli appunti V Forbici e colla V F Bussola V F F Impianto stereo V Manuale di identificazione V F F 36 37

20 5) E adesso sei pronto ad osservare gli uccelli! Guardali attentamente e annota quanto segue: 38 Le illustrazioni delle pagine sono di U.Catalano - Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio - INFS Le illustrazioni delle pagine 22 e 34 sono di M.E.Ferrari

21 ENTE PARCO DEL BEIGUA CENTRO DI ESPERIENZA Via G.Marconi Arenzano (GE) tel tel/fax Progetto cofinanziato dall Unione Europea - FESR Unione Europea Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Regione Liguria

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