Le prospettive, nell università che cambia. Le esperienze ancora attive. Il quadro normativo nazionale
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2 Le prospettive, nell università che cambia Le esperienze ancora attive L evoluzione della formazione a distanza in Ateneo Il quadro normativo nazionale 2
3 Legge 19 novembre 1990, n. 341 La prima riforma degli ordinamenti didattici universitari Art. 11. Autonomia didattica 2. I consigli delle strutture didattiche determinano, con apposito regolamento, [ ], l'articolazione dei corsi di diploma universitario e di laurea, dei corsi di specializzazione e di dottorato di ricerca, i piani di studio con relativi insegnamenti fondamentali obbligatori, i moduli didattici, la tipologia delle forme didattiche, ivi comprese quelle dell'insegnamento a distanza [ ] 3. Nell'ambito del piano di sviluppo dell'università, tenuto anche conto delle proposte delle università, deliberate dagli organi competenti, può essere previsto il sostegno finanziario ad iniziative di istruzione universitaria a distanza attuate dalle università anche in forma consortile con il concorso di altri enti pubblici e privati, nonché a programmi e a strutture nazionali di ricerca relativi al medesimo settore. Tali strutture possono essere costituite con decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica di concerto con il Ministro del tesoro. 3
4 Piani di sviluppo delle Università: Programmazione triennale sistema universitario triennio D.M. 21 giugno 1999 n. 313 triennio D.M. 8 maggio 2001 n. 115 triennio D.M. 5 agosto 2004 n
5 D.M. 21 giugno 1999 n. 313 (triennio ) Art. 18 Insegnamento universitario a distanza Allo scopo di favorire iniziative per lo sviluppo dell'insegnamento universitario a distanza, sono destinate le seguenti risorse finanziarie, espresse in lire, per ciascuno degli anni , non consolidabili: 5 miliardi nel 1998; 5,8 miliardi nel 1999; 4,2 miliardi nel I fondi saranno ripartiti come segue: a. 5 miliardi per le proposte già presentate dalle Università e valutate positivamente dai Comitati regionali di coordinamento ai fini della programmazione per il triennio , che saranno esaminate, per l attribuzione delle risorse [ ] Le Università dovranno provvedere al cofinanziamento, con fondi del proprio bilancio, per un importo pari al 20 per cento del contributo assegnato a valere su tali risorse; b. 10 miliardi tra i Consorzi per l insegnamento universitario a distanza che hanno presentato proposte ai Comitati regionali di coordinamento ai fini della programmazione per il triennio , in proporzione al numero degli studenti, iscritti ai corsi di laurea e di diploma, delle Università consorziate e, ove 5
6 D.M. 8 maggio 2001 n. 115 (triennio ) Art. 4 Innovazione didattica Per la promozione ed il sostegno della innovazione didattica di cui al decreto ministeriale 3 novembre 1999 n. 509, [ ], anche con riferimento all adeguamento delle strutture e dei servizi, ivi comprese le biblioteche, e all insegnamento universitario a distanza, sono destinate le seguenti risorse finanziarie, espresse in lire, per ciascuno degli anni , non consolidabili: 87 miliardi nel 2001; 74 miliardi nel 2002; 64 miliardi nel I fondi previsti al comma 1 saranno ripartiti tra le Università in proporzione al numero dei corsi di studio potenzialmente attivabili e incentivabili, determinato con le modalità definite dal Comitato nel documento DOC 6/01 "interventi di sostegno per l avvio della riforma dei corsi di studio (i primi requisiti minimi!) 6
7 D.M. 5 agosto 2004 n. 262 (triennio ) Art. 10 Istituzione di nuove Università telematiche non statali legalmente riconosciute 1. In attuazione di quanto previsto dall articolo 26 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 e dal decreto interministeriale 17 aprile 2003 (Istruzione, Università e Ricerca Innovazione e Tecnologie) sulla base del quale è stata disposta la istituzione e l accreditamento delle Università telematiche : a) G. Marconi di Roma b) TEL.M.A. di Roma con apposito decreto del Ministro sono determinate, sentito il Comitato, le linee guida per il potenziamento e lo sviluppo delle istituzioni universitarie previste dal decreto stesso e abilitate al rilascio dei titoli accademici, in ossequio alle specifiche iniziative dell U.E. nel settore dell e-learning. 2. L istituzione e l accreditamento delle Università telematiche autorizzate a rilasciare i titoli di studio aventi valore legale di cui al decreto interministeriale 17 aprile 2003 è disposta con decreto del Ministro, 7 contestualmente all approvazione dello statuto e del regolamento didattico
8 D.M. 3 novembre 1999, n. 509, Regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei Art. 12. Regolamenti didattici dei corsi di studio Il regolamento didattico di un corso di studio determina in particolare: d) la tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto degli studenti; 8
9 Decreto Interministeriale 17 aprile 2003 Criteri e procedure di accreditamento dei corsi di studio a distanza delle università statali e non statali e delle istituzioni universitarie abilitate a rilasciare titoli accademici di cui all art. 3 del decreto 3 novembre 1999, n. 509 Corsi a distanza UNIVERSITA TELEMATICHE Sì Parere Generale CUN n 97 del NO DECRETO 17 aprile 2003 Applicazione DM 509/99 Applicazione DPR 25/98 Corsi a distanza UNIVERSITA STATALI E NON STATALI Sì Sì 9
10 Docenza minima necessaria al fine di coprire i corsi di primo livello secondo i requisiti minimi del CNVSU Corsi di Laurea (modalità di svolgimento convenzionale) Corsi di Laurea svolti in teledidattica Corsi di Laurea a ciclo unico Primo corso della classe Corsi successivi al primo nella stessa classe
11 ARCHITETTURA DI SISTEMA dell E-LEARNING DI ATENEO Didattica a distanza Soluzioni e Servizi tecnologici Organizzazione didattica del corso di studio Tutela Dati personali Regolamento Didattico Sistema di gestione Risorse Carta dei Servizi Contratto con lo studente Flessibilità della fruizione DOMANDA DI ACCREDITAMENTO al MIUR 11
12 Proposte per l accreditamento corsi a distanza ex D.I Corso di laurea in Informatica (Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali) Corso di laurea in Infermieristica (Facoltà di Medicina e Chirurgia) 12
13 Il Corso di laurea a distanza in Infermieristica Il Senato Accademico, nella seduta del 7 luglio 2004, approvò la proposta di accreditamento del Corso di laurea in Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere), quale corso di studi a distanza, ai sensi del Decreto del Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca e del Ministro per l'innovazione e le tecnologie del 17 aprile 2003, che venne poi inoltrato al Ministero nell aprile successivo. Il corso di laurea in Infermieristica a distanza venne poi accreditato con Decreto del Ministro del 16 marzo 2006 anche se poi di fatto non è stato mai attivato con modalità esclusivamente a distanza. 13
14 Le Università Telematiche in Italia UNI NETTUNO Leonardo da Vinci G. Marconi Niccolò Cusano UNITELMA 14
15 Gli ultimi riferimenti normativi/1 Decreto Ministeriale 23 marzo 2006, n. 203, Requisiti minimi per i corsi di studio a distanza; Decreto Interministeriale 14 luglio 2006, Modifiche al D.I. 15 aprile Corsi di studio a distanza per le professioni sanitarie. LEGGE 24 novembre 2006, n. 286, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria Fino alla data di entrata in vigore del regolamento, non può essere autorizzata l'istituzione di nuove università telematiche abilitate al rilascio di titoli accademici Decreto Ministeriale 23 dicembre 2010 n. 50 Definizione delle linee generali di indirizzo della Programmazione delle Università per il triennio Art. 6 comma 5) Fermo restando quanto disposto all'art. 2, comma 148, del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, considerata l'esigenza di procedere preliminarmente al riassetto delle 15
16 Legge 240/ Art. 12. (Università non statali legalmente riconosciute) 1. Al fine di incentivare la correlazione tra la distribuzione delle risorse statali e il conseguimento di risultati di particolare rilievo nel campo della didattica e della ricerca, una quota non superiore al 20 per cento dell ammontare complessivo dei contributi di cui alla legge 29 luglio 1991, n. 243, relativi alle università non statali legalmente riconosciute, con progressivi incrementi negli anni successivi, è ripartita sulla base di criteri, determinati con decreto del Ministro, sentita l ANVUR, tenuto conto degli indicatori definiti ai sensi dell articolo 2, comma 1, del decretolegge 10 novembre 2008, n. 180, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 gennaio 2009, n Le previsioni di cui al presente articolo non si applicano alle università telematiche ad eccezione di quelle, individuate con decreto del Ministro, sentita l ANVUR e, nelle more della sua costituzione, con il parere del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario (CNVSU), che rispettino i criteri di cui al comma 1. Decreto Ministeriale 25 maggio 2011, ai sensi dell art. 12, comma 3, legge 30 dicembre 2010, n Università telematiche finanziabili. A partire dall'anno 2011 possono accedere ai contributi di cui alla legge 29 luglio 1991, n. 243 le università telematiche "Uninettuno" e "Guglielmo Marconi". 16
17 DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2012, n. 19 Valorizzazione dell'efficienza delle università e conseguente introduzione di meccanismi premiali nella distribuzione di risorse pubbliche sulla base di criteri definiti ex ante anche mediante la previsione di un sistema di accreditamento periodico delle università e la valorizzazione della figura dei ricercatori a tempo indeterminato non confermati al primo anno di attività, a norma dell'articolo 5, comma 1, lettera a), della legge 30 dicembre 2010,n Università>, Gazzetta tutte Ufficiale le istituzioni - Serie Generale universitarie n. 57 del italiane, statali e non statali, Entrata comunque in vigore del denominate, provvedimento: ivi 23/03/2012 compresi gli istituti universitari a ordinamento speciale e le università telematiche; 17
18 Il decreto sull accreditamento prevede: a. l'introduzione di un sistema di accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio universitari; b. l'introduzione di un sistema di valutazione e di assicurazione della qualità, dell'efficienza e dell'efficacia della didattica e della ricerca; Il sistema di accreditamento ha ad oggetto: c. il potenziamento del sistema di autovalutazione della qualità e dell'efficacia a) le sedi; delle attività didattiche e di ricerca delle università. b) i corsi di studio universitari. L accreditamento iniziale comporta l accertamento della rispondenza delle sedi e dei corsi di studio agli indicatori definiti dall ANVUR 18
19 La storia della formazione a distanza nell Ateneo fiorentino 19
20 1994 -Il Centro Didattico Televisivo Il Servizio Audiovisivo dell Ateneo fiorentino, denominato Centro Didattico Televisivo, è stato attivato dal 1 gennaio 1994, assorbendo ed integrando il Centro Didattico Televisivo che era stato istituito nel 1977 dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia come proprio servizio generale di Facoltà. Presidente delegato prof. Gabriele Staderini. Configurato quindi come unità amministrativa autonoma dell Ateneo, è nato per soddisfare le esigenze didattiche e scientifiche nel settore audiovisivo dei Corsi di laurea, dei Dipartimenti e delle Facoltà dell Università di Firenze. E stato disattivato nel 2001 e le sue competenze sono confluite nello CSIAF, Centro Servizi Informatici dell Ateneo Fiorentino. 20
21 I corsi a distanza targati Nettuno Promosso nel 1992 dal Ministero, il Consorzio coordina le attività dei Corsi di studio delle università tradizionali che vi aderiscono. A decorrere dall anno accademico l Ateneo fiorentino ha avviato un rapporto convenzionale con il Consorzio Nettuno per l attivazione dei corsi di diploma universitario in Operatore dei beni culturali (Facoltà di Lettere e Filosofia) e in Economia a Amministrazione della imprese (Facoltà di Economia), poi trasformati (a.a , in applicazione del DM 509/99, in corsi di laurea Operatore dei beni culturali (classe 13) Economia aziendale (classe 17) Con il riordino ai sensi del DM 270/04 i corsi a distanza sono stati disattivati consentendo comunque agli studenti iscritti di completare gli studi. Nella primavera 2011, gli Organi di Governo hanno deliberato il recesso dell Università di Firenze dal Consorzio Nettuno. di garantire comunque l attivazione di percorsi alternativi on line, per 21
22 Corsi Consorzio Nettuno: i numeri LAUREATI IMMATRICOLATI 1998/ / / / / / / / / / / / / / IMMATRICOLATI ISCRITTI LAUREATI
23 Regolamento d Ateneo sull e-learning Su iniziativa del Prof. Giovanni Mari, Delegato del Rettore per lo sviluppo dell attività didattica a distanza Finalità: Definire i requisiti e le modalità di svolgimento delle attività didattiche a distanza realizzate nell ambito dei Corsi e-learning dell Università di Firenze, evidenziando che l organizzazione didattica dei Corsi di studio e degli insegnamenti a distanza e- Learning impiega e l interattività e la multimedialità per favorire la realizzazione di un apprendimento attivo e collaborativo in percorsi di studio personalizzati. Pensato per i corsi di laurea e laurea magistrale, il regolamento si applica, per quanto compatibile, anche a corsi di perfezionamento post-laurea, corsi di formazione e aggiornamento professionale, master di I e II livello e ad ogni altra tipologia formativa offerta dall ateneo per i quali si intende utilizzare la metodologia e- learning, fatto salvo il rispetto delle ordinarie procedure per l attivazione di tali percorsi formativi. 23
24 Regolamento e-learning Si prevedono due modalità: e-learning misto la quota di attività on-line del Corso di studio dovrà essere compresa tra il 30% e il 70% dell attività complessiva espressa in CFU; la quota di attività on-line del singolo insegnamento dovrà essere superiore al 30% dell attività complessiva espressa in CFU; la prima lezione di ogni insegnamento, esami, prova finale dovranno avvenire in presenza; e-learning puro I corsi di studio erogati in modalità e-learning puro sono erogati totalmente on-line e prevedono lo svolgimento in presenza solo degli esami di profitto e della prova finale, oltre ad eventuali attività di tirocinio. 24
25 Regolamento e-learning E-tutor disciplinari ed e-tutor di corso Le attività didattiche e-learning sono supportate da: e-tutor disciplinari svolgono la loro attività nelle classi virtuali in relazione ad una parte dei CFU di ogni insegnamento previsti per l attività on-line favoriscono l interattività educativa, la formazione attiva e la collaborazione tra studenti e docenti, guidandoli nell uso delle risorse e nelle attività in cui si articolano le discipline. di norma uno ogni classe virtuale. Sono titolari di un incarico per lo svolgimento di attività didattiche integrative ai sensi della normativa vigente. e-tutor di Corso di studi svolgano attività di supporto tecnico alla didattica, di accoglienza, orientamento e coordinamento tecnologico a livello interdisciplinare di norma uno ogni tre classi virtuali. 25
26 Le esperienze ancora attive in Ateneo 26
27 Innovazione didattica e formazione a distanza nei corsi di studio UNIFI (solo piattaforma Moodle) N 78 su 139 (56%) Corsi di primo e secondo livello che utilizzano forme di didattica a distanza (anche se per singoli moduli di insegnamento); N 4 su 87 (5%) Master di primo o secondo livello; N 2 su 60 (3%) Corsi di perfezionamento o di aggiornamento professionale; In genere tali iniziative sono lo sviluppo di progetti di ricerca portati avanti nei laboratori dei Dipartimenti universitari oltre a basarsi sull utilizzo delle piattaforme tecnologiche implementate nell ambito dei centri di servizio di ateneo o di Facoltà Fonte Dati: rilevazioni a cura dell Ufficio Convenzioni, master e qualità della didattica 27
28 I compiti statutari di CSIAF nel campo della formazione 28
29 OBIETTIVI di CSIAF in materia di e-learning 29
30 La Piattaforma MOODLE 30
31 CSIAF Moodle: qualche numero 31
32 IDECOM Attraverso la ricerca e lo sviluppo nei settori delle tecnologie della formazione, la Presidenza di Medicina e Chirurgia ha creato nel 2005 un servizio di Innovazione Didattica e Educazione Continua in Medicina (IDECOM) per facilitare l introduzione e la distribuzione al suo interno di metodologie formative innovative attraverso attività di progettazione e realizzazione di corsi da erogare in modalità e-learning per le lauree triennali, quelle magistrali e per le attività post-laurea. Piattaforma e-learning IDECOM ha installato e mantiene una piattaforma open source, ATutor, che è a disposizione di tutti i docenti della Facoltà per lo svolgimento delle attività didattiche da erogare in modalità e-learning pura e/o blended learning. La piattaforma è utilizzata sia nell ambito dei corsi di primo e secondo livello e, particolarmente, nell ambito del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e chirurgia sia nell ambito dei corsi post-laurea, in cui si segnala l attivazione del progetto Master Online. 32
33 1. Il Centro Editoriale «Firenze University Press» (FUP) dell'ateneo di Firenze favorisce la pubblicazione, anche in formato digitale, la conservazione, l'accesso e la diffusione nazionale e internazionale dei risultati della ricerca dell'università degli Studi e della comunità scientifica, contribuendo alla conoscenza e alla promozione dell'immagine della medesima Università ed allo sviluppo dei suoi rapporti scientifici e culturali nazionali e internazionali. 2. La FUP realizza attività editoriali finalizzate alla didattica, con particolare riguardo a quella svolta in Ateneo, e alla comunicazione di Ateneo. 3. La FUP sviluppa e realizza le proprie attività avvalendosi delle tecnologie digitali di cui si propone come soggetto di ricerca e di trasferimento. Electronica è lo spazio creativo del digitale FUP con l'obiettivo di sviluppare progetti innovativi e funzionali, come la libreria Open Access, che permette di scaricare gratuitamente una vasta collezione di ebooks, la pubblicazione di volumi con licenze Creative Commons, la sperimentazione di due manuali multimediali, i forum tematici e numerose altre iniziative rivolte al web 2.0 e al web semantico. 33
34 Rete Universitaria Italiana per l Apprendimento Permanente (RUIAP) Nel novembre del 2011 il Senato Accademico ha deliberato l adesione dell Ateneo alla RUIAP su proposta di tre dipartimenti dell Ateneo: Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, nella seduta del 13 ottobre 2011, ha approvato lo statuto della Rete in oggetto, facendosene promotore e facendosi carico della quota di associazione annuale Il Dipartimento di Scienze dell Antichità, Medioevo e Rinascimento e Linguistica (Samerl) ha deliberato l adesione alla RUIAP, proponendo altresì il Prof. Reinhard Edwin Schmidt, presso la Facoltà di Economia ed afferente al dipartimento medesimo, quale referente per l Ateneo nell ambito di RUIAP Il Dipartimento di Scienze dell Educazione e dei Processi Culturali e Formativi ha approvato l adesione alla RUIAP, nominando coordinatore del progetto il prof. Carlo Catarsi 34
35 Università aderenti (19) e Organi della RUIAP Università degli Studi di Bari Università di Bologna Libera Università di Bolzano (promotore) Università degli Studi di Camerino Università degli Studi di Ferrara Università degli Studi di Firenze (promotore) Università degli Studi di Genova (promotore) Università degli Studi di Modena e Reggio Università degli Studi del Molise Università degli Studi di Napoli l Orientale (promotore) Seconda Università degli Studi di Napoli Università degli Studi di Padova Università degli Studi di Roma Foro Italico (promotore) Università degli Studi di Roma Tor Vergata Università degli Studi di Roma Tre (promotore) Università del Salento Università degli Studi di Verona Presidente: Aureliana Alberici, Università Roma Tre Vice Presidente e Tesoriere: Mauro Palumbo, Università di Genova Consiglieri: Gabriella Dodero, Libera Università di Bolzano Giorgio Federici, Università di Firenze Luigia Melillo, Università di Napoli l'orientale Pasquale Moliterni, Università di Roma Foro Italico Andrea Stella, Università di Padova 35
36 Obiettivi RUIAP 1. includere nelle strategie istituzionali delle università aderenti l apertura degli accessi e l apprendimento per tutto l arco della vita ; 2. sviluppare un offerta formativa centrata sulla persona che apprende, adeguata ad una popolazione studentesca diversificata, con programmi di studio disegnati sulle diverse esigenze e in grado di attrarre anche studenti adulti e lavoratori studenti; 3. promuovere servizi appropriati di orientamento e di consulenza per tutte le tipologie di studente; 4. sviluppare servizi e maturare competenze per favorire il riconoscimento, la convalida e la certificazione, sia in ambito universitario che extra-universitario, degli apprendimenti pregressi (conoscenze e competenze); 5. includere l apprendimento permanente nella cultura della qualità; 6. rafforzare la relazione tra ricerca, didattica e innovazione in una prospettiva di apprendimento permanente; 7. promuovere un ambiente d apprendimento flessibile e creativo 36
37 Corso di Laurea in VALORIZZAZIONE E TUTELA DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO MONTANO Questa importante iniziativa consente di seguire a distanza le attività organizzate dalla sede universitaria di Edolo. Grazie al servizio, sarà possibile partecipare ai futuri seminari e interagire con i relatori tramite collegamento da remoto di "web conferencing", supportato dal Centro Televisivo Universitario dell Università degli Studi di Milano. UNIFI è disponibile ad aderire al Gruppo di Lavoro Università della Montagna, attraverso la stipula di una Convenzione con UNIMI In riferimento al rischio idrogeologico in ambiente montano, UNIFI ha in corso un rilevante progetto di Ricerca triennale( Progetto MITI), finanziato dalla Regione Toscana, in collaborazione con il CERAFRI, Centro di Ricerca e Alta Formazione per la Prevenzione del Rischio Idrogeologico. 37
38 Le prospettive, nell Università che cambia 38
39 AGENDA DIGITALE Il Progetto strategico Agenda digitale italiana è una delle novità principali del decreto Semplifica Italia. Sulla base della strategia definita nel 2010 dalla Commissione europea Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, l Agenda mira a rendere liberamente disponibili i dati delle pubbliche amministrazioni; si propone di incentivare la trasparenza, la responsabilità e l efficienza del settore pubblico; punta ad alimentare l innovazione e stimolare la crescita economica. Il termine ultimo per la realizzazione è il Entro questa data dovranno essere portati a compimento tanti, e diversi, obiettivi. Tra questi, l uso sociale della tecnologia, la realizzazione delle reti di nuova generazione e, più in generale, l alfabetizzazione digitale. Da oggi, per tradurre in pratica questi obiettivi è stata istituita una cabina di regia. A questa spetterà il compito di coordinare l azione delle amministrazioni centrali e territoriali: i Ministeri, le Regioni, gli Enti locali e le Autorità indipendenti. La cabina di regia opererà su quattro fronti: 1)Banda larga e ultra-larga. 2)Smart Communities/Cities. 3)Open data. 4)Cloud Computing. E-government. Ultimo, ma non per questo meno importante, è il principio del governo digitale, o e-government. Con l Agenda digitale si creano nuovi incentivi per l utilizzo delle tecnologie digitali nei processi amministrativi per fornire servizi ai cittadini. Ne beneficiano l efficienza, la trasparenza e l efficacia. Per saperne di più: 39
40 Programma Ministro Profumo I cinque obiettivi strategici : a) Rafforzare le competenze di base dei giovani; b) Valorizzare la professionalità dei docenti; c) Valorizzare l'apprendimento in una pluralità di contesti; d) Far dialogare i sistemi di istruzione, formazione e lavoro per il rilancio della cultura tecnica e scientifica e il sostegno all'occupazione; e) Promuovere e sostenere l'innovazione digitale nella scuola. Formazione a Distanza POLITO Il Servizio Poli@Home è un nuovo servizio offerto dal Politecnico di Torino per seguire i corsi e studiare senza vincoli di spazio né di tempo. Una Struttura Decentrata di Supporto agli Studenti (SDSS) è un centro attivato dal Politecnico di Torino in collaborazione con un Ente locale o con un Centro Didattico riconosciuto che mira a fornire presso sedi differenti da quelle torinesi una serie di servizi di supporto a studenti iscritti ai corsi di laurea del Politecnico di Torino. Il Politecnico di Torino registra e rende fruibili gratuitamente on-line agli studenti di alcuni dei propri corsi le registrazioni delle lezioni effettuate in aula. 40
41 101 Lt 65 Lt 107 LS 66 LM 5 LS, C.U. 8 LM, C.U. 23 MASTER 54 S.S. 80 C.P. Triennio Applicazione del D.M. 17/2010, nell attesa degli indicatori per l accreditamento 87 MASTER 56 S.S. 67 C.P. 41
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA
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