SMART WORKING: ECCO COME CAMBIA IL MODO DI LAVORARE

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1 SMART WORKING: ECCO COME CAMBIA IL MODO DI LAVORARE Convegno organizzato da PD Bologna Bologna, 3 febbraio 2016 Intervento di Alessandro Alberani Segretario Generale CISL Area Metropolitana Bolognese Devo dire che Daniela Vannini, (organizzatrice del convegno) o è stata fortunata o ha veramente delle grandi intuizioni. E da mesi che mi aveva annunciato che voleva fare un convegno sullo smart working e, a pochi giorni da questa iniziativa, il Governo ha approvato i 21 articoli del Disegno di Legge che pongono le basi per la regolamentazione del lavoro autonomo, dove sono inseriti alcuni articoli sul cosiddetto smart working, che potremmo chiamare anche lavoro intelligente, lavoro agile. Che cosa è lo smart working? E' una modalità di lavoro innovativa basata su un forte elemento di flessibilità in modo particolare di orari e di sede. Se volessimo fare un brainstorming esploderebbero queste parole: tecnologia, talento, flessibilità, diritti, motivazioni, fiducia, obiettivi, responsabilità, felicità produttiva, conciliazione, produttività, nuova contrattazione, ecc. ecc. Sintetizzerei, però, da questa produzione di idee, l analisi e la sintesi in tre obiettivi: conciliare, innovare, competere e in tre elementi: risorse umane, tecnologia, monitoraggio. Se poi oggi mi chiedete che cosa ne penso, da sindacalista della Cisl, dello smart working, vi rispondo appellandomi alla coerenza dei miei comportamenti lavorativi e vi racconto che ieri sera, dopo essere stato al cinema, come spesso accade, mia moglie rabbuiata, mi ha detto: cosa fai? Lavori anche a quest ora? Un sindacalista normalmente lavora a casa, avendo gli strumenti adeguati, studia in treno, fa le convocazioni con l IPhone, io (spero non ci sia fra il pubblico l Assessore Colombo è capace di farmi fare una multa a distanza...) lavora anche in macchina con il viva voce. 1

2 Devo dire che, questa flessibilità, mi rende produttivo, efficiente, motivato ed, ovviamente, per fare questo ho bisogno di strumenti efficaci. Lo smart working è una modalità di lavoro innovativa basata su un forte elemento di flessibilità, in modo particolare, di orari e di sede. Il futuro dell organizzazione del lavoro passa anche da qui: lì dove il lavoro incontra le nuove tecnologie, infatti, nascono occasioni che non possiamo permetterci di ignorare e che ci portano ad un importante cambiamento di modalità. Numerose ricerche dimostrano che chi lavora fuori dell azienda è mediamente più produttivo dei dipendenti che sono in ufficio ed è sicuramente più soddisfatto. Una recente ricerca del Politecnico di Milano stima che l adozione di pratiche di smart working potrebbe significare 27 miliardi in più di produttività. E implicito che questo vale solo per alcune tipologie di lavoro e coinvolge solo alcune professionalità sempre più numerose, nel mercato del lavoro. Non tutte le aziende e i modelli organizzativi possono permettere questo tipo di lavoro che richiede un ampia libertà di autoorganizzarsi e di strumenti informatici adeguati. Gli stessi imprenditori a volte non sono così propensi all utilizzo di questo tipo di lavoro flessibile. Non è tutto oro quello che luccica perché il parente più diretto dello smart working è il telelavoro che, come sappiamo è nato, insieme all evoluzione delle tecnologie informatiche e permette di liberare il lavoro dai vincoli spaziali e temporali ma non è certo decollato. Il telelavoro non è comunque una professione né un mestiere: chi telelavora resta comunque o un traduttore o un programmatore o un progettista che si reca anche in ufficio. Il telelavoro, nel nostro paese, come dicevo, non si è molto sviluppato nonostante nacque anche sull esigenza di conciliare i tempi di vita e di lavoro (lavoratrici in maternità, i disabili.). E stato però sottoutilizzato e avversato sia per una questione culturale sia perché non è stato normato contrattualmente (ricordo che non c è nessuna normativa sul telelavoro nel settore privato, mentre esistono norme di regolamentazione in quello pubblico).chiudo questa parte dicendo che le principali barriere al telelavoro sono state: la difficoltà di coordinamento e collaborazione; il timore di perdita di controllo da parte del management; il rischio di 2

3 isolamento e di alienazione del lavoratore; la difficoltà a rispettare i requisiti normativi; il timore sulla sicurezza dei dati e dell informazione. Torniamo ora allo smart working e all importanza del Disegno di legge che, come ricordavo, ha nella sua prima parte una importante regolamentazione del lavoro autonomo. Gli articoli che regolano il cosiddetto lavoro agile hanno una attenzione alla tutela contrattuale: i trattamenti economici e normativi ma anche i premi di produttività. Ricordo peraltro che il Governo, su pressione in particolare della Cisl, ha opportunamente rifinanziato gli incentivi alla produttività. Era da anni che si tentava di costruire un Disegno di Legge e, questa volta si è arrivati ad un risultato che ovviamente è tutto da costruire, che ha coinvolto anche l INAIL sul delicato tema della sicurezza e malattia. E ovvio che sarà la contrattazione a qualificare lo stesso Disegno di Legge. D altra parte di prove di smart working ne abbiamo avute già diverse di vari settori con buone prassi di qualità proprio in Emilia-Romagna: ricordo il caso della Tetra Pak di Modena, che lo ha inserito da più di un anno, la Barilla che da tempo ha avviato progetti su questo tema ed Unicredit che proprio a Bologna ha 600 dipendenti che con modalità diverse lavorano fuori dalle filiali, con compiti e funzioni svolte dalla propria abitazione (esempio: credo che ognuno di voi abbia la chiavetta e svolga ormai tutte le operazioni bancarie da casa propria perdendo meno tempo e risparmiando - house utility). Ci sono in altri settori produttivi in Italia diversi esempi e sperimentazioni con accordi sindacali. D altra parte l osservatorio dello smart working, nato nel 2011, ha monitorato i benefici legati alla flessibilità: motivazione ed equilibrio tra lavoro e vita personale, riduzione dell assenteismo, migliori prestazioni e produttività, flessibilità nella organizzazione della propria vita e miglior servizio per il cliente. E ovvio che, come tutte le innovazioni, bisogna avere equilibrio, attenzione, sperimentare e, soprattutto, contrattare tra le parti sociali i diversi passaggi, perchè questa pratica non diventi elemento di sfruttamento o negazione di alcuni diritti. Il sindacato, il 18 febbraio prossimo, a Milano, insieme al Comune, all Università e alle associazioni di impresa realizzerà la terza giornata del lavoro agile finalizzata a favorire la 3

4 conciliazione tra vita privata e professionale.visto il consenso che hanno avuto le prime due edizioni, perché non lanciamo l iniziativa anche a Bologna? Ricordo che questa iniziativa ha visto il coinvolgimento unitario dei tre sindacati che hanno posizioni articolate su questo tema: la Cisl, dal canto suo, pur con cautela, ha dato un giudizio positivo in quanto l evoluzione delle tecnologie e dell organizzazione del lavoro modificano due elementi della produzione fordista: lo spazio e il tempo. Le tecnologie digitali, d altro canto, stanno trasformando la vita delle persone e questo vale anche per il lavoro. Se la contrattazione non saprà rispondere a queste sfide rischia di diventare residuale, é per questo che questo processo di cambiamento va accompagnato da un serio ragionamento sugli stili di vita, sulla conciliazione dei tempi, sull importanza che ha la formazione per aumentare la professionalità. Qualcuno potrebbe dire, ed anch io ci ho pensato visto che non sono un grande amante della tecnologia, che ci può essere un rischio di isolamento perché, spesso il lavoro è anche relazione. Questo aspetto culturale ed etico non va sottovalutato e bisogna affrontarlo seriamente. E ovvio che le sfide comportano sempre dei rischi, che il cambiamento fa paura ma che è nostro dovere, da rappresentanti dei lavoratori, tenere in considerazione tutte le dinamiche che possono accompagnare questi processi. Ringrazio comunque il PD per avere approfondito questo tema e per la sensibilità e la attenzione che continua ad avere, sul tema del lavoro. 4

5 #smartworking e #lavoro agile, tra opportunità e rischi Silvia Stefanovichj Dipartimento Politiche sociali, della salute e riforma PA - CISL

6 La legge di Stabilità per il 2016 e il lavoro agile Legge n.208/2015 (Stabilità per il 2016) Art.1 Comma 204 Al fine di favorire la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato a tempo indeterminato, e' istituito nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali un fondo con una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro per l'anno 2016 e di 50 milioni di euro annui a decorrere dall'anno Un DDL collegato alla Legge di Stabilità ha disciplinato l utilizzo del Fondo. Al Titolo II contiene la disciplina del Lavoro Agile. E stato presentato il 28 gennaio 2016 in CdM. s.stefanovichj@cisl.it FEMCA Roma, 26 Gennaio

7 Il DDL in tema di #lavoroagile Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato a tempo indeterminato Titolo II Lavoro agile Finalità - Incremento di produttività e conciliazione vita/lavoro Non si applicano norme e CCNL in tema di telelavoro #lavoroagile consiste in una prestazione di lavoro subordinato: - svolta solo in parte nei locali aziendali - con i soli vincoli di durata massima dell orario giornaliero e settimanale fissati da legge e contrattazione collettiva (NO vincoli di percentuale di orario) - possibilità di utilizzo di strumenti tecnologici (propri o del datore in tal caso il datore è responsabile di sicurezza e buon funzionamento) - assenza di postazione fissa durante il lavoro svolto fuori dai locali aziendali s.stefanovichj@cisl.it FEMCA Roma, 26 Gennaio

8 Il DDL in tema di #lavoroagile Volontarietà - La prestazione è disciplinata da un accordo individuale scritto, che definisce modalità di esecuzione, potere direttivo del datore, strumenti, tempi di riposo, tempi di preavviso per il recesso, diritti di controllo del datore, sanzioni disciplinari. L accordo è oggetto di comunicazione obbligatoria. Recesso - L accordo può essere a tempo determinato o indeterminato. Si può recedere prima della scadenza o senza preavviso, se con giustificato motivo; altrimenti per tempo indeterminato diritto unilaterale al recesso con preavviso non inferiore a 30 gg. (NO penalità) Diritti Trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato agli altri lavoratori, a parità di mansione. Controllo Potere di controllo come espressamente indicato nell accordo, nei limiti della disciplina dei controlli a distanza Protezione dei dati Il datore deve garantire la protezione dei dati utilizzati ed elaborati. Il lavoratore deve custodire con diligenza le apparecchiature ed è responsabile della loro riservatezza s.stefanovichj@cisl.it FEMCA Roma, 26 Gennaio

9 Il DDL in tema di #lavoroagile Sicurezza sul lavoro Il datore deve garantire la tutela della salute e sicurezza e deve altresì consegnare un informativa periodica, con cadenza almeno annuale, con rischi generali e specifici. Il lavoratore deve cooperare all attuazione delle misure di prevenzione predisposte dal datore. Infortuni Sono tutelati dall assicurazione obbligatoria Inail. Gli infortuni durante il normale percorso di andata e ritorno dall abitazione a quello prescelto sono tutelati quando la scelta del luogo è dettata da esigenze connesse alla prestazione stessa o dalla necessità di conciliare le esigenze di vita con quelle lavorative e risponda a criteri di ragionevolezza. Contrattazione collettiva La contrattazione collettiva può integrare per agevolare lavoratori e imprese. Incentivi Gli incentivi fiscali e contributivi riconosciuti dalla vigente normativa per incrementi di produttività ed efficienza sono applicabili anche quando l attività lavorativa sia prestata in modalità di lavoro agile s.stefanovichj@cisl.it FEMCA Roma, 26 Gennaio

10 Già esistevano (la proposta di legge Mosca) L Avviso Comune di Marzo 2011 tra Ministero del lavoro e tutte le parti sociali sulle misure a sostegno delle politiche di conciliazione tra famiglia e lavoro, con l obiettivo primario di sostenere la crescita dell occupazione femminile, che recitava: condividono il valore di una flessibilità family-friendly come elemento organizzativo positivo e, conseguentemente, l importanza della modulazione flessibile dei tempi e degli orari di lavoro, tanto nell interesse dei lavoratori che dell impresa, così come la necessità di incentivare un maggiore e migliore utilizzo del telelavoro e delle tipologie contrattuali a orario ridotto, modulato e flessibile La detassazione dei premi di produttività s.stefanovichj@cisl.it FEMCA Roma, 26 Gennaio

11 Gli incentivi previsti per il premio di risultato Legge n.208/2015 (Stabilità per il 2016) Art.1 Commi /189 Tassazione agevolata al 10% per i premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione e somme per partecipazione agli utili dell impresa (NB entro limiti di stanziamento non strutturale). Limiti: euro di importo (2.500 euro per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell'organizzazione del lavoro); - reddito da lavoro dipendente di importo non superiore nell'anno precedente a euro ; - somme e valori erogati in esecuzione ai contratti aziendali o territoriali. Un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Mef, entro 60 gg. definirà i criteri di misurazione degli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, le modalità attuative compresi gli strumenti e le modalità di partecipazione all'organizzazione del lavoro, le modalità del monitoraggio dei contratti aziendali o territoriali e le modalità per il coinvolgimento paritetico. Nb maternità s.stefanovichj@cisl.it FEMCA Roma, 26 Gennaio

12 Gli incentivi previsti per il #lavoroagile: il Fondo art.1 comma 204 Legge di stabilità(?) o È per la copertura delle previsioni relative al lavoro autonomo s.stefanovichj@cisl.it FEMCA Roma, 26 Gennaio

13 Gli incentivi previsti per il #lavoroagile: il Fondo per la conciliazione (?) Legge n.208/2015 (Stabilità per il 2016) Art.1 Comma 191 All'articolo 25, comma 1, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, le parole: «al 10 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «a 38,3 milioni di euro per l'anno 2016, a 36,2 milioni di euro per l'anno 2017 e a 35,6 milioni di euro per l'anno 2018». Quindi parte dello stanziamento (non più soggetta a riduzioni) del Fondo per il finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello in via sperimentale per il triennio è destinata alla promozione della conciliazione tra vita professionale e vita privata. Ma siamo in attesa del Decreto che definisca i criteri e le modalità di utilizzo delle risorse, le linee guida e i modelli finalizzati a favorire la stipula di contratti collettivi aziendali, nonché la cabina di regia composta da rappresentanti della Presidenza del Consiglio e dei Ministeri coinvolti, presieduta dal Ministero del lavoro, con compiti di coordinamento e monitoraggio, senza alcun coinvolgimento delle parti sociali s.stefanovichj@cisl.it FEMCA Roma, 26 Gennaio

14 Numerose (grandi) aziende lo stanno applicando FEMCA Roma, 26 Gennaio

15 Ma il #lavoroagile è conosciuto Solo nelle grandi aziende. Nel 2015 il 17% delle grandi imprese ha avviato progetti di smartworking, il 14% è in fase esplorativa e il 17% ha introdotto alcune flessibilità. Solo il 5% delle aziende medie e piccole ha avviato un progetto strutturato di #lavoroagile Dati dell Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano s.stefanovichj@cisl.it FEMCA Roma, 26 Gennaio

16 Vantaggi per le imprese Sgravi fiscali Aumento produttività Abbattimento di alcuni costi fissi Soddisfazione e motivazione dei dipendenti Opportunità di ripensare orario e organizzazione del lavoro in ottica flessibile SFIDA nuovi modelli, lavoro per obiettivi (misura degli output), responsabilità condivisa Difficoltà legate a cultura del management, policy organizzative, strutturazione di spazi fisici e utilizzo di strumenti, percorsi formativi s.stefanovichj@cisl.it FEMCA Roma, 26 Gennaio

17 Vantaggi per i lavoratori Sgravi fiscali Abbattere alcuni costi Opportunità di ripensare orario e organizzazione del lavoro in ottica flessibile Conciliare i tempi di lavoro con quelli di vita e della famiglia Rischi legati alla difficoltà di staccare la spina cultura dell always on (aumento di stress), difficoltà di accesso alle opportunità di carriera, peggioramento del clima aziendale se comunicazione di scarsa qualità, concentrazione dei carichi di lavoro su pochi, lavoro durante la malattia e opportunità per la contrattazione collettiva! s.stefanovichj@cisl.it FEMCA Roma, 26 Gennaio

18 Web:

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