Guida critica. del cittadino alla. Banca Europea. per gli Investimenti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Guida critica. del cittadino alla. Banca Europea. per gli Investimenti"

Transcript

1 Banca Europea del cittadino alla Guida critica per gli Investimenti

2 Questa pubblicazione è stata realizzata da: Counter Balance: Riformare la Banca Europea per gli Investimenti una coalizione di associazioni ambientaliste e di ONG di sviluppo. La campagna Counter Balance è promossa da: CEE Bankwatch Network (Europa Centrale ed Orientale), Both ENDS (Olanda), Bretton Woods Project (Inghilterra), Campagna per la Riforma della Banca Mondiale (Italia), Les Amis de la Terre (Francia), Urgewald (Germania), Weed (Germania). Ringraziamenti Si ringrazia Korinna Horta del Environmental Defense Fund e tutti i membri della campagna Counter Balance per il loro contributo alla realizzazione di questa guida. Edizione Italiana A cura di Caterina Amicucci Traduzioni di Irene Forcella Grafica Piotr Tabor (info@s3e.pl) Stampa Grafokon, Prague Stampato su carta riciclata. Questo documento è stato prodotto con il contributo economico dell Unione Europea. I contenuti del documento sono esclusiva responsabilità di CEE Bankwatch Network e non sono riconducibili in alcun modo alle posizioni ufficiali dell UE.

3 SOMMARIO ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI UNA BANCA COME NESSUN ALTRA? INTRODUZIONE 1.1. Introduzione alla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) 1.2. Conosciamoci meglio La campagna Counter Balance 2. LA BEI NEL QUADRO DELLE POLITICHE DI SVILUPPO EUROPEE 2.1. Gli obblighi della BEI nel quadro della normativa UE 2.2. Gli obblighi della BEI nell ambito della politica di sviluppo europea 3. PERCHÉ LA BEI HA BISOGNO DI ESSERE RIFORMATA 3.1. Deficit democratico A chi risponde la BEI e quali interessi tutela? 3.2. Dove finiscono i vostri 50 miliardi di euro? 3.3. Sussidi alle grandi imprese come aiutare i ricchi ad arricchirsi ancora 3.4. Progetti dannosi E questo sarebbe sviluppo? 4. RIFORMARE LA BEI 4.1. Necessità di un approccio basato sullo sviluppo sostenibile 4.2. Riforma della BEI: l approccio basato sui diritti umani 4.3. Riforma della BEI: l approccio basato sull ambiente 5. BREVE GUIDA PRATICA PER CONTATTARE LA BEI 5.1. Consultazione del sito internet della BEI dove cercare i progetti finanziati dalla BEI, i dati ed altre informazioni utili 5.2. Come richiedere informazioni mettete alla prova la BEI 5.3. Come presentare un ricorso alla/sulla BEI: 5.4. Come si denuncia una frode o un episodio di corruzione? 5.5. Uffici della BEI

4 Elenco delle Abbreviazioni ACP ALA ECO CONT DG EC ECOFIN CGE VIA BEI FIE EMAC ELM EO PAB PE UE FI IFI SFF PMI RTE WCD Africa, Caraibi e Pacifico Asia and Latin America / Asia ed America Latina Europa Centro-Orientale Committee on Budgetary Control / Commissione per il Controllo dei Bilanci Direzione Generale della Commissione Europea Commissione Europea Consiglio Affari Economici e Finanziari Corte di Giustizia Europea Valutazione di Impatto Ambientale Banca Europea di Investimenti Fondo di Investimento Europeo Economic and Monetary Affairs Committee / Commissione del Parlamento europeo per gli Affari economici e monetari External Lending Mandate / Mandato di Finanziamento Esterno European Ombudsman / Mediatore Europeo Piano di attività della Banca (PAB) Parlamento Europeo Unione Europea Foreign Investment / Investimento Estero Istituzioni Finanziarie Internazionali Structured Finance Facility / Meccanismo di Finanziamento Strutturato Piccole e Medie Imprese Reti Transeuropee dei trasporti e dell energia World Commission on Dams / Commissione Mondiale sulle Dighe 4

5 Una Banca come nessun altra? E la più grande Istituzione Finananziaria del mondo, oltre che uno dei maggiori erogatori di finanziamenti allo sviluppo nei paesi del Sud del mondo. E un istituzione dell Unione Europea, ma è quasi sconosciuta agli euro-politici ed al pubblico, oltre che praticamente fuori dal controllo di altre istituzioni europee. Opera seguendo un ideologia anacronistica di crescita del bilancio e di sostegno ad enormi società private occidentali, che ricorda gli aspetti peggiori della Banca Mondiale di trent anni fa. Benvenuti alla Banca Europea per gli Investimenti. E abbastanza singolare, date le dimensioni ed il tipo delle sue operazioni, che la BEI sia sempre riuscita a tenere un basso profilo con i politici, il pubblico e la società civile. Questo è forse dovuto al fatto che, fino ad ora, le sue operazioni non hanno destato grande attenzione trattandosi soprattutto di progetti infrastrutturali negli stati e nelle regioni più indigenti dell Unione Europea. Questa situazione sta però cambiando ed un numero sempre maggiore di operazioni della BEI si svolgono fuori dall Unione dove, all assenza di standard operativi vincolanti, si aggiunge la non applicabilità della legislazione UE che regolano la BEI in Europa. In pratica, la BEI sta diventando un importante attore della politica di sviluppo dell UE senza avere l esperienza, la capacità o i criteri operativi che un istituzione del genere richiederebbe. Questa guida è pensata per tutti coloro che sono preoccupati per questa situazione. La prima parte espone le informazioni principali sulla BEI: chi la possiede, da dove viene il denaro, come opera e cosa fa. La seconda parte approfondisce cosa dovrebbe fare: gli obblighi della BEI rispetto alla legislazione europea, oltre che gli obiettivi di sviluppo ed i trattati UE. Infine, la guida si conclude con un breve sguardo ad altri settori che la BEI deve necessariamente iniziare a considerare. Il tema della critica e dell alternativa attraversa la guida come un filo rosso. Nella terza parte, si analizza fino a che punto ed a chi la BEI sia (o non sia) tenuta a rendere conto del suo operato in quanto istituzione comunitaria all interno dello spazio democratico europeo. Successivamente, si analizzano le regioni, i settori e gli interessi che traggono maggior vantaggio dal sostegno della BEI e ci si interroga sulla possibilità che La BEI al sud - negli interessi di chi? questo sia effettivamente l uso più adeguato delle risorse pubbliche. La quarta parte, invece, presenta delle alternative, ossia argomentazioni relative ai diritti umani, all ambiente ed allo sviluppo sostenibile per un diverso orientamento dell operato della Banca Europea per gli Investimenti nei paesi del sud del mondo. Infine, la quinta parte, fornisce una breve guida pratica su come comportarsi con la BEI rivolta alle persone direttamente coinvolte dai progetti sostenuti dalla Banca ed, in generale, a tutti coloro che sono interessati alla questione. Questa sezione fornisce informazioni su come contattare la BEI in merito ad una serie di argomenti, tra cui la divulgazione di informazioni, la presentazione di ricorsi o l eventuale denuncia di episodi di corruzione. In base alla Convenzione di Aarhus, la BEI ha l obbligo di provvedere ad informare il vasto pubblico sulla natura delle sue attività, per cui noi invitiamo tutte le parti interessate a cogliere queste opportunità e ad interrogare la banca sulle sue operazioni Questa guida è una pubblicazione realizzata da Counter Balance: Riformare la Banca Europea per gli Investimenti, una campagna di recente costituzione che riunisce un gruppo di ONG ambientaliste e di sviluppo, accomunate dalla preoccupazione per gli impatti sociali e ambientali delle operazioni della BEI. Intendiamo sollecitare la BEI a rispettare i propri obblighi nei confronti delle politiche di sviluppo dell UE, dei cittadini europei e delle comunità che subiscono perdite a causa delle sue operazioni, ed accogliamo con piacere qualsiasi proposta di collaborazione da parte di chi condivide i nostri obiettivi. Janneke Bruil 5

6 1. Introduzione 1.1 Introduzione alla Banca Europea per gli Investimenti Creata nel 1958 dal Trattato di Roma, che istituì la Comunità Economica Europea (in seguito denominata Unione Europea), la Banca Europea per gli Investimenti è la banca ufficiale della Comunità Europea. Con oltre 53 miliardi di euro di finanziamenti approvati nel 2006, la BEI è anche la principale istituzione finanziaria pubblica al mondo. La BEI ha la sua sede principale in Lussemburgo e, negli ultimi anni, ha aperto un crescente numero di uffici regionali. In quanto istituzione dell Unione Europea, la missione dichiarata della BEI è di perseguire gli obiettivi dell Unione concedendo finanziamenti a lungo termine per validi progetti di investimento. Da ciò si desume che le politiche di erogazione di prestiti della BEI dovrebbero essere guidate da almeno due principi di base. Il primo dovrebbe essere il rispetto degli obiettivi dell Unione, focalizzati in misura sempre maggiore sulla promozione dello sviluppo sostenibile all interno e fuori del territorio europeo. Il secondo è il principio di addizionalità, secondo il quale la BEI dovrebbe usare le proprie risorse per concedere crediti a progetti che, seppure finanziariamente e socialmente validi, comportano dei rischi che non li rendono interessanti ad istituti finanziari di natura commerciale. In altre parole, dovrebbe rendere possibile la realizzazione di buoni progetti che altrimenti non potrebbero essere realizzati. Suddivisione del capitale della BEI al 1 gennaio 2007 Importo (EUR) % Germania Francia Italia Gran Bretagna Spagna Belgio Paesi Bassi Svezia Danimarca Austria Polonia Finlandia Grecia Portogallo Repubblica Ceca Ungheria Irlanda Romania Repubblica Slovacca Slovenia Bulgaria Lituania Lussemburgo Cipro Lettonia Estonia Malta DE FR IT GB ES BE NL SE DK AT PL FI GR PT CZ HU IE RO SK SI BG LT LU CY LV EE MT Total Fonte: sito BEI 6

7 Come dimostrerà questa guida, la BEI viene costantemente meno ad entrambi questi obblighi. La BEI è finanziata dai suoi azionisti, i 27 Stati Membri dell Unione Europea, che sottoscrivono il capitale della BEI, versando il proprio contributo in maniera proporzionale al loro peso economico all interno dell Unione. I contributi diretti degli Stati Membri, che ammontano a circa 8 miliardi di euro, sono certamente notevoli, ma la maggior parte del sostegno pubblico di cui si avvale la BEI proviene da capitale sottoscritto (circa 160 miliardi di euro) a garanzia dei suoi investimenti. Dato che la BEI è proprietà degli Stati Membri dell Unione, che contribuiscono al suo capitale e lo garantiscono, la BEI è considerata un partner finanziario molto solido e gode del merito di credito AAA dalle agenzie di rating (Moody s/standard and Poor s/fitch). Questo le permette di operare sui mercati finanziari, vendendo titoli obbligazionari, da cui proviene la maggior parte della sua liquidità. Organi direttivi e struttura decisionale Gli organi direttivi e decisionali della BEI sono i seguenti: Il Consiglio dei Governatori Composto da ministri degli stati membri (di solito ministri delle Finanze, dell Economia o del Tesoro), il Consiglio definisce l indirizzo della politica creditizia, decide su aumenti di capitale ed autorizza le attività della BEI fuori dall UE. La presenza di ministri come governatori è uno dei motivi principali per cui la BEI riesce ad operare nel modo in cui opera attualmente. Infatti, lo status di Ministri dei governatori della banca legittima politicamente le operazioni e le procedure di erogazione dei prestiti della banca, ma non assicura nessun tipo di impegno ad apportare importanti e necessari cambiamenti. 7

8 Consiglio di Amministrazione Nominato dal Consiglio dei Governatori, il CdA approva le operazioni di assunzione e di erogazione di prestiti, autorizza la concessione di crediti e garanzie e propone cambiamenti nella politica creditizia della BEI al Consiglio dei Governatori. Il CdA è formato da 28 membri di cui uno nominato da ciascun stato membro ed uno dalla Commissione Europea e 18 supplenti che sono tutti nominati dal Consiglio dei Governatori e che di solito restano in carica per cinque anni. Il CdA svolge un ruolo fondamentale nell approvazione dei progetti, pur non essendo un organo residente e pur riunendosi solo dieci volte all anno per esaminare circa 300 progetti. Questo significa che la maggior parte dei progetti non sono sottoposti all accurata valutazione che meriterebbero, visto che hanno importanti conseguenze sulle comunità coinvolte e sull ambiente. Il CdA non è formato da membri a tempo pieno, ma da funzionari che di solito mantengono il loro incarico all interno dei loro rispettivi ministeri, dove si occupano per lo più di questioni nazionali. Il Comitato Direttivo organo composto da otto Vice Presidenti, sotto la direzione del Presidente (attualmente il belga Philippe Maystadt), è l organo esecutivo a tempo pieno della BEI che controlla le attività ordinarie della Banca. I membri del Comitato sono nominati per un periodo di sei anni e la loro nomina può essere rinnovata per un secondo mandato, conferendo loro un influenza a lungo termine su politiche ed orientamenti. Il Comitato Direttivo riveste un ruolo estremamente influente all interno della BEI, in quanto consiglia l adozione di decisioni ai membri del CdA, soprattutto in materia di assunzione ed erogazione di prestiti. Il Comitato dei Revisori è l organo della BEI che verifica la corretta esecuzione delle operazioni e la contabilità. La BEI Una strana creatura La Banca Europea per gli Investimenti è una bestia davvero strana: è una banca pubblica che tende a comportarsi come un istituto di credito privato. Gode dei benefici del sostegno pubblico e di una sua personalità ed autonomia giuridica all interno della Comunità Europea, senza l onere di dovere rendere conto delle proprie azioni o di dover rispettare standard operativi obbligatori. La BEI eroga prestiti soprattutto a partire dalla liquidità raccolta attraverso l emissione di bond sui mercati finanziari che, congiuntamente ai fondi propri (ossia i versamenti di capitale e le riserve), costituiscono le risorse proprie della banca. Gli obblighi della BEI verso l Unione Europea non sono mai stati debitamente chiariti. La BEI, che è sempre stata giustamente trattata come un istituzione UE, è soggetta alla normativa europea. E tenuta giuridicamente ad agire nei limiti di quanto disposto dal Trattato della Comunità Europea e dal suo statuto, oltre ad avere l obbligo di aderire agli scopi ed agli obiettivi di sviluppo dell Unione. Tuttavia, seppure la BEI dovrebbe operare esclusivamente entro il quadro delle politiche e delle leggi europee, vi è una certa confusione sul modo esatto in cui essa possa essere ricondotta alla normativa europea e su come essa debba rispondere del mancato rispetto di tali leggi, politiche e regolamenti. Un altro problema è rappresentato dal fatto che la BEI è l unica tra le maggiori istituzioni finanziarie internazionali (IFI) che finanziano progetti di sviluppo nel Sud del Mondo a non essere vincolata a nessuno standard ambientale e sociale per i progetti che sostiene. Ciò comporta una serie di problemi e, come la mancanza di responsabilità e trasparenza pubblica sulle proprie decisioni, limiti considerevoli nel mitigare i danni agli ecosistemi ed alle economie locali, difficoltà per le popolazioni coinvolte ad essere ricompensate delle loro perdite, ed assoluta prevalenza di criteri econometrici nei processi decisionali. La BEI è di fatto un istituzione attualmente strutturata per erogare prestiti sulla base di un ideologia semplicistica di crescita di profitti, per cui essa non possiede la capacità né l inclinazione a prendere in considerazione conseguenze ambientali e sociali di più ampia portata. 8

9 Le procedure di acquisizione ed erogazione prestiti della BEI La BEI dispone di vari meccanismi finanziari: Prestiti individuali erogati per sostenere dei progetti concreti sia nel settore pubblico che in quello privato (fra i soggetti privati sono comprese le banche). Prestiti globali linee di credito destinate a degli intermediari (banche, società di leasing o istituzioni finanziarie) i quali, a loro volta, erogano prestiti ad autorità locali o a Piccole e Medie Imprese per nuovi progetti di investimento, il cui valore non superi i 25 milioni di euro. Le domande di piccolo prestito sono inoltrate direttamente alle banche o istituzi oni finanziarie intermediarie che operano a livello nazionale, regionale, o locale. Partecipazioni a capitale di rischio attività concentrate all interno del Fondo Europeo per gli Investimenti che, con la BEI, forma il Gruppo BEI. La BEI si avvale anche di una serie di strumenti di prestito specializzati: Meccanismo di Finanziamento Strutturato: finanzia progetti ad alto rischio ed eroga finanziamenti con capitale di rischio e concessioni di garanzie a favore di programmi infrastrut turali su larga scala. Meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi: creato congiuntamente con la Commissione Europea, mira ad espandere le basi della BEI per erogare finanziamenti ad alto rischio per progetti innovativi nei settori della tecnologia e della ricerca. Carbon Credit Fund: creati in collaborazione con altre istituzionii come la BERS e la Banca Mondiale per promuovere il mercato dei crediti delle emissioni di CO2 nei paesi in transizione e per stimolare le partecipazioni del settore privato. L assemble generale della BEI del 2004 osservata da un contribuente Le priorità della BEI La BEI si pone sei obiettivi prioritari all interno dell Unione e nei paesi candidati all adesione 1, dichiarati nel Piano Operativo Aziendale. Coesione e convergenza Sostegno alle piccole e medie imprese (PMI) Sostenibilità ambientale Attuazione dell Iniziativa Innovazione 2010 (i2i) Sviluppo di Reti Transeuropee di trasporto e per l energia (RTE) Energia sostenibile, competitiva e sicura Bankwatch / R. Cyglicki 1. Al momento della pubblicazione della guida, essi sono la Croazia, la Turchia e la Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia 9

10 La BEI fuori dall Unione Europea All esterno dell Unione, i prestiti della BEI sono guidati dalle politiche UE sulla cooperazione allo sviluppo (cfr. Capitolo 2). Nel 2006, il totale dei prestiti erogati fuori dalla UE ammontava a 5,9 miliardi di euro. Il finanziamento esterno della BEI è regolato dai mandati dell UE, in particolare: La Pre-adesione, secondo il nuovo mandato di finanziamento esterno, che coinvolge i paesi candidati e potenzialmente candidati nella Regione di allargamento Il Vicinato Europeo, secondo il nuovo mandato di finanziamento esterno, che coinvolge i Paesi del vicinato mediterraneo, la Russia ed i Vicini Orientali Sviluppo nell ambito dell Accordo di Cotonou, che coinvolge i paesi dell Africa, Caraibi e Pacifico (ACP) e la Repubblica del Sudafrica La Cooperazione Economica, secondo il nuovo mandato di finanziamento esterno, che coinvolge i paesi di Asia ed America Latina (ALA) Gli obiettivi del mandato di finanziamento esterno della BEI si concentrano soprattutto sullo sviluppo del settore privato e delle infrastrutture, sul sostegno della presenza dell UE attraverso l Investimento Diretto Estero ed il trasferimento di know-how, sulla protezione ed i miglioramenti ambientali e su una crescente attenzione alla sicurezza energetica. 10

11 1.2 Conosciamoci meglio La campagna Counter Balance Counter Balance: Riformare la Banca Europea per gli Investimenti è una coalizione di recente costituzione che raggruppa organizzazioni non governative di sviluppo e ambientaliste. I gruppi coinvolti nella campagna hanno una lunga esperienza nell ambito della finanza per lo sviluppo, il lavoro di advocacy nei confronti delle istituzioni finanziarie internazionali (IFI) e sul monitoraggio dell impatto di grandi progetti infrastrutturali. Le ONG coinvolte, in modo particolare il CEE Bankwatch Network, da svariati anni muovono critiche al coinvolgimento della BEI in progetti dal discutibile impatto sociale ed ambientale. Counter Balance si oppone all ideologia del libero mercato e porta avanti la missione di rendere la Banca Europea per gli Investimenti un istituzione di sviluppo trasparente e democratica, in grado di tutelare i beni comuni e gli interessi dei cittadini dell UE e dei paesi del Sud del mondo coinvolti nei suoi progetti. Counter Balance si propone, inoltre, di dare voce alle persone direttamente interessate dalle operazioni della banca ed auspica un cambiamento sostanziale nella BEI affinché essa diventi promotrice degli interessi pubblici ed uno strumento per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e di lotta al cambiamento climatico. Vogliamo che la BEI agisca da istituzione trasparente assumendosi una reale responsabilità pubblica, erogando prestiti in maniera responsabile ed apportando valore aggiunto, piuttosto che fornire sovvenzioni pubbliche ad aziende private. Inoltre, vogliamo agire in solidarietà con le popolazioni danneggiate dalle operazioni della banca, collaborando a far sentire più forte la loro voce. A tal fine, intendiamo sensibilizzare i vari settori della società civile sull impatto delle operazioni BEI fuori dell Unione Europea e sull impatto delle attività della BEI in campo ambientale, sociale e dei diritti umani. Counter Balance è una campagna promossa da: Europa Centrale ed Orientale: Central and Eastern Europe Bankwatch Network (CEE Bankwatch) Francia: Les Amis de la Terre Germania: Urgewald e WEED Italia: Campagna per la Riforma della Banca Mondiale (CRBM-Mani Tese) Olanda: BothEnds Regno Unito: Bretton Woods Project e coopera con gruppi in Africa, America Latina ed Asia. La BEI è la sola IFI a trovarsi all interno di un quadro istituzionale democratico essendo interamente di proprietà dei 27 stati membri dell Unione Europea. I mandati attraverso cui opera trattano questioni di interesse collettivo compresa la riduzione della povertà, prevista dall Accordo di Cotonou, la sostenibilità ambientale e lo sviluppo delle infrastrutture (nonostante questi argomenti spesso siano relegati in secondo piano rispetto all attenzione che la BEI rivolge allo sviluppo del settore privato ed alla sicurezza energetica). La BEI può quindi trarre giovamento da pressioni esercitate da una pluralità di soggetti interessati, comunità direttamente coinvolte e popolazioni che esercitano i loro diritti democratici e di cittadinanza. La nostra campagna intende costruttivamente questa pressione ed orientarla affinché si attui una riforma efficace e necessaria della banca. Sollecitiamo i gruppi che hanno esperienza di lavoro con, per conto di o vicino alla Banca Europea per gli Investimenti, oltre chi è interessato dalle operazioni della BEI fuori dell UE (organizzazioni ambientaliste, di sviluppo e di tutela dei diritti umani) ad unirsi alla nostra campagna. Siamo a disposizione per qualsiasi richiesta di sostegno relativa a progetti finanziati dalla BEI da parte di gruppi, in particolare quelli provenienti dal sud del mondo, che desiderano assistenza nel rivolgersi a questa istituzione. 11

12 2. La BEI nel quadro delle politiche di sviluppo europee 2.1. Gli obblighi della BEI nel quadro della normativa UE La Banca Europea per gli Investimenti gode di uno statuto legale stranamente ambiguo. La BEI viene istituita nel 1957 con il Trattato di Roma, ma formalmente non è un istituzione comunitaria, come quelle elencate all Articolo 7 del Trattato; non è indicata come istituzione con compiti legislativi o esecutivi, né tantomeno definisce politiche. La BEI viene fondata come organo finanziario indipendente, con una propria personalità giuridica e struttura amministrativa, in modo da funzionare efficacemente come istituzione finanziaria. Bankwatch / M. Michon Questa indipendenza implica che la BEI gode di una notevole autonomia legale. La BEI cerca regolarmente di applicare gran parte della normativa UE in modo quanto più sporadico e vago possibile, al punto che la Commissione Europea, ha portato la BEI davanti alla Corte di Giustizia Europea (CGE). La CGE ha decretato, contrariamente a quanto sostenuto dalla BEI, che chiaramente [la BEI] è stata concepita per contribuire alla realizzazione degli obiettivi della Comunità Europea e. [che quindi] ha travalicato il margine di autonomia organizzativa propria. (Sentenza CGE, Commissione Europea contro Banca Europea per gli Investimenti, 2003) Per quanto la CGE abbia insistentemente ribadito alla BEI la necessità di ascoltare le altre istituzioni UE, allo stesso tempo non ha voluto riconoscere ai cittadini nessuna forma di controllo sulla BEI. Infatti, quando un gruppo di cittadini francesi citò la BEI per aver finanziato una tangenziale attorno alla città di Lione, la Corte decretò che essi dovevano esporre le loro rimostranze al loro governo piuttosto che alla BEI. Solo le decisioni adottate dalle varie autorità francesi sono suscettibili di incidere sulla situazione giuridica dei ricorrenti, (Sentenza CGE, Etienne Tête e altri contro Banca Europea per gli Investimenti, 1993). In altre parole, la BEI ha poca, se non nessuna, responsabilità legale nei confronti di coloro che sono colpiti dalle sue decisioni; essi devono così rivolgersi agli stati membri, i quali sono spesso riluttanti o addirittura non in grado di contrastare la BEI. La questione della mancanza di responsabilità legale sta peggiorando con il crescere del volume di prestiti della banca. La BEI fu fondata con un compito specifico: contribuire allo sviluppo equilibrato e senza scosse del mercato comune, nell interesse della Comunità, facendo appello ai mercati dei capitali e alle proprie risorse. Al momento della sua creazione, si prevedeva di promuovere il cosiddetto sviluppo senza scosse nelle regioni meno sviluppate dell Unione Europea, ossia gli Stati Membri e le regioni più povere. Tuttavia, con il tempo, il mandato della BEI si è man mano esteso fino a comprendere l Africa (dal 1975), l Europa orientale (dal 1989), e l America latina ed Asia (dal 1993). Oggi, la BEI ha superato il volume totale della Banca Mondiale diventando il maggiore finanziatore pubblico al mondo, i cui prestiti ogni anno si aggirano intorno ai 45 miliardi di euro. Nel 2006, i progetti finanziati fuori dall UE, in particolare nei paesi in via di sviluppo, ammontavano a 5,9 miliardi di Euro. In nessuno di questi territori extra UE la BEI è vincolata dalla legislazione europea. Considerato il notevole allargamento del campo di intervento della BEI, è utile chiedersi se i poteri e le responsabilità conferitile per statuto e dal Trattato di Roma del 1957, siano ancora attuali o se forse sia giunto il momento di una radicale revisione. Per alcuni aspetti, le cose stanno migliorando. Un cambiamento più significativo è rappresentato dalla ratifica della Convenzione di Aarhus. La Convenzione di Aarhus, 12

13 sancisce il diritto dei cittadini ad accedere all informazione, partecipare ai processi decisionali ed accedere alla giustizia in materia ambientale. La convenzione, è applicata per mezzo di un regolamento comunitario nel 2006 ed è ancora necessario verificare come essa cambi l approccio della BEI verso le proprie decisioni politiche e progettuali. Tuttavia, l aspetto interessante della Convenzione di Aarhus è che prevede un ruolo pro-attivo per le istituzioni che la ratificano: la BEI e le imprese che da essa ricevono denaro devono diffondere informazioni sui progetti ed impegnarsi attivamente nel coinvolgere le persone e le comunità interessate. Mancanze in tal senso renderebbero indubbiamente la BEI passibile di essere oggetto di ricorsi in giudizio. Dato il suo ostinato impegno nel mantenere un basso profilo, la BEI si trova di fronte a un dilemma: parlare alla gente o rischiare di finire in tribunale Gli obblighi della BEI nell ambito della politica di sviluppo europea Se non è chiaro cosa la BEI abbia l obbligo di fare secondo la legislazione europea, proviamo a capire cosa dovrebbe fare in base alla politica di sviluppo dell Unione Europea. La BEI insiste molto sul fatto che è soprattutto una banca e che le sue competenze sono innanzi tutto di natura finanziaria. Tuttavia, per via dei prestiti erogati nei paesi in via di sviluppo, la BEI svolge un ruolo sempre più importante per la politica di sviluppo dell Unione, ruolo che a volte contesta ed altre volte riconosce. La BEI ammette che la sua missione è di promuovere gli obiettivi dell Unione Europea ed è noto che gli obiettivi UE nel Sud del Mondo sono fortemente legati agli impegni assunti nel quadro dell aiuto pubblico allo sviluppo e per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Per esempio, la Dichiarazione sulla Politica di sviluppo della Comunità Europea recita che alla politica di sviluppo della Comunità è sotteso il principio di sviluppo umano e sociale sostenibile, equo e partecipativo. L obiettivo primario della politica di sviluppo della Comunità deve essere la riduzione ed infine l eliminazione della povertà. R. Cyglicki 13

14 Questi principi sono anche esplicitamente contenuti nei due accordi principali sulla base dei quali la BEI eroga prestiti fuori dall Europa. Nei paesi dell Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), la BEI opera secondo quanto ratificato dall Accordo di Cotonou, i cui obiettivi ufficiali includono la riduzione della povertà nel contesto dello sviluppo sostenibile. (nel sito della BEI si legge: la Banca Europea per gli Investimenti è da circa anni un partner dello sviluppo nella maggior parte dei paesi ACP. ). Allo stesso modo, sulla base del suo nuovo mandato esterno (External Lending Mandate, ELM) secondo cui opera in Europa orientale, Asia ed America Latina (ALA), Le operazioni finanziarie della BEI devono essere coerenti con le politiche esterne dell UE e garantirne il sostegno, anche per quanto riguarda specifici obiettivi regionali. (Il mandato della BEI cita anche la protezione dell ambiente e la alquanto sinistra sicurezza energetica degli stati membri come obiettivi da perseguire.) Quindi, se è abbastanza chiaro che la BEI è tenuta ad erogare prestiti in conformità con gli obiettivi di sviluppo dell UE, la domanda principale è: ma la Banca promuove effettivamente lo sviluppo? Sviluppo sostenibile o no? E persegue la lotta alla povertà nel sud del mondo attraverso i suoi investimenti? La risposta, secondo noi, è no. Negli ultimi anni, la BEI è stata coinvolta in alcuni dei progetti infrastrutturali più distruttivi del pianeta. L oleodotto Ciad- Camerun, il Lesotho Highlands Water Project 2, la diga Nam Theun II ed il West African Gas Pipeline 3 (vedi box 2 e 3 per ulteriori informazioni), rappresentano solo alcuni dei controversi progetti realizzati grazie a prestiti della BEI. Questi progetti hanno portato a massicci spostamenti di sfollati, all impoverimento delle popolazioni locali, hanno prodotto enormi danni ambientali e vantaggi minimi per i paesi e le 2. Il Lesotho Highlands Water Project ha inizio negli anni Ottanta per trasferire acqua dal fiume Senqu, che nasce negli altipiani del Lesotho, in Sudafrica, nella regione di Guateng, e produrre energia elettrica per il Lesotho. 3. Il consorzio costruttore di questo gasdotto è capeggiato dalla Chevron Texaco e vede la partecipazione, tramite la Shell Nigeria, anche dell AGIP. Il progetto consisterà in un gasdotto lungo 690 km per il trasporto di gas dalla Nigeria fino in Ghana, attraverso il Togo e il Benin, allo scopo di sviluppare il settore energetico di questi tre paesi, ma in particolare aumentare il potenziale di produzione energetica in Ghana. comunità locali, considerato che la maggior parte dei profitti è andata alle grandi imprese occidentali che hanno realizzato i progetti. Questa situazione è in procinto di peggiorare. I nuovi mandati esterni conferiti dal Consiglio Europeo nel dicembre del 2006, prevedono un incremento della capacità di prestito della BEI, che è autorizzata a concedere prestiti fuori dall UE fino a 27,8 miliardi di euro con la garanzia del bilancio UE a fronte dei 20,7 miliardi dei precedenti mandati. Questa munificenza riguarderà entrambi i mandati esterni della BEI: al notevole aumento del 53 per cento previsto per i prestiti nei paesi ALA corrisponde un aumento di quasi il doppio per i fondi disponibili per i paesi ACP. Intanto, l elenco dei progetti controversi, già finanziati dalla BEI o in procinto di essere finanziati, si allunga ulteriormente: c è, per esempio, la miniera di rame Tenke Fungurume nella Repubblica Democratica del Congo, dove i lavoratori sono recentemente insorti e per la quale la concessione di sfruttamento minerario è stata firmata durante la guerra civile e per questo diverse altre IFI hanno negato il sostegno finanziario; gli impianti idroelettrici di Gilgel Gibe in Etiopia, oggetto di un inchiesta della magistratura; la miniera di rame di Mopani nello Zambia, che ha recentemente avvelenato 800 persone inquinando le falde acquifere e violando costantemente le clausole ambientali. Perché allora la BEI è così propensa a sostenere progetti come questi, che comportano enormi danni sociali ed ambientali e sembrano evidentemente non rispettare gli impegni di sviluppo? Una parte del problema è nella struttura della BEI: le principali decisioni della banca vengono prese da un Consiglio di Amministrazione non residente, composto da funzionari provenienti dai ministeri delle finanze degli stati membri che si incontrano una decina di volte all anno, per esaminare una media di circa 30 progetti ogni seduta. Questo processo sbrigativo comporta che, una volta che un progetto riesce ad insinuarsi nella lista sottoposta al vaglio della BEI, ha praticamente la garanzia di riceverne il sostegno. I progetti sono sottoposti alla BEI principalmente dagli stati membri (e dalla Commissione Europea), il che spesso porta ad una politica guidata da favori reciproci tra gli stati. 14

15 Peter Sinkamba La BEI, che ha dipendenti, rispetto agli oltre impiegati della Banca Mondiale, non ha neanche la capacità e l esperienza per analizzare i progetti secondo una prospettiva di sviluppo. I progetti sono esaminati quasi esclusivamente da economisti o ingegneri, con il sostegno di una piccola unità di valutazione per lo sviluppo sostenibile, la quale non è in grado di seguire tutti i progetti e di solito è emarginata nella fase di pianificazione e di valutazione. Il tasso di rendimento ed altri parametri econometrici rappresentano i criteri principali nel processo di selezione dei progetti. Uno degli scarichi della miniera di rame Mopani in Zambia Tuttavia, il problema è soprattutto di natura ideologica. La BEI si richiama ad un ideologia anacronistica di crescita dei profitti, che parafrasando le sue parole può essere guidata solo dal settore privato. Questa convinzione ha portato ad un evidente tendenza a finanziare progetti su larga scala realizzati da grandi aziende. Più dell 80% del Fondo Investimenti, il fondo principale per i progetti nell area ACP, è destinato al settore privato, che spesso richiede il denaro più come assicurazione contro i rischi politici che per il reale finanziamento del progetto. Per esempio il progetto della miniera di Tenke nella Repubblica Democratica del Congo, è stato proposto dal Freeport McMoran, il più grande conglomerato minerario al mondo. Risulta pertanto difficile capire perché, una società privata così grande (con un trascorso di errori in campo sociale ed ambientale), meriti delle sovvenzioni di denaro pubblico dalla BEI o tantomeno cosa ne ricavi la collettività in cambio di questo denaro. Le grandi società non sono nemiche dello sviluppo per definizione ma l esperienza insegna che, non dovendo render conto a nessuno, cercano di massimizzare i profitti a spese delle comunità locali e dell ambiente e che tendono ad accentuare le tendenze all instabilità politica e all autoritarismo. L ideologia della crescita economica non tiene conto delle conseguenze sociali nelle società organizzate; contrariamente a quanto afferma un noto aforisma economico americano, la crescita economica non è come un alta marea che solleva tutte le barche, ma un sistema che arricchisce alcune classi e settori, mentre produce effetti limitati se non addirittura negativi sugli altri. Ciò spesso rischia di causare polarizzazioni sociali e conflitti, oltre al declino di industrie che richiedono investimenti a lungo termine, non potendo reggere il confronto con le coorporation occidentali che rappresentano vere e proprie macchine da soldi. Quindi, cosa dovrebbe sostenere la BEI? Le analisi più innovative sullo sviluppo si concentrano sugli effetti distributivi della crescita economica chi ci guadagna e chi ci perde e come assicurare che, sia i profitti che i costi, siano ripartiti più equamente tra diversi gruppi sociali. Questa visione presuppone una maggiore partecipazione ai progetti, ed il coinvolgimento delle comunità direttamente interessate nelle fasi di pianificazione ed esecuzione, in modo che i progetti stessi possano arrecare beneficio alle popolazioni locali ed avere una più alta probabilità di successo. Infine, uno sviluppo a lungo termine ha bisogno di industrie che producano un buon valore aggiunto, sviluppino competenze e promuovano autonomia - praticamente il contrario del modello basato sulla estrazione di materie prime per l esportazione e sull esclusivo impiego di manodopera locale non qualificata spesso sostenuto dalla BEI. 15

16 3. Perché la BEI ha bisogno di essere riformata 3.1. Deficit democratico - A chi risponde la BEI e quali interessi tutela? Esaminando più attentamente il modo in cui la BEI agisce nella pratica, viene da domandarsi: a chi risponde la BEI e attraverso quali meccanismi? Alla Commissione Europea, al Parlamento Europeo, al Consiglio Europeo, al Mediatore Europeo, ai governi nazionali interessati, oppure ai comuni cittadini? Come si possono analizzare le operazioni di prestito della BEI ed influire su di esse? E chi tutela le comunità danneggiate dai progetti? E difficile trovare una risposta certa a tutte queste domande, dato che la BEI è organizzata in modo tale che il controllo di gestione e l identificazione di responsabilità precise risultino molto difficili. Cooperazione con le istituzioni UE La BEI gestisce la cooperazione con le istituzioni UE soprattutto attraverso i) l ufficio di Bruxelles sotto l autorità del Segretariato Generale della BEI responsabile di mediare con le istituzioni UE su questioni politiche; ii) il Dipartimento di sostegno alla politica strategica, presso la Direzione Generale dei Progetti della BEI, che ha sede in Lussemburgo, con il compito di fare da collegamento tecnico con le istituzioni UE. Il ruolo della Commissione Europea L attuale organizzazione delle istituzioni limita il controllo delle attività della BEI da parte della Commissione Europea. La BEI afferma di collaborare con la Commissione anche attraverso la presenza di un rappresentante permanente di quest ultima all interno del Consiglio di Amministrazione della Banca. I meccanismi precisi per garantire che questo rappresentante esprima preoccupazioni per conto della Commissione ed, il modo in cui la Commissione definisce i suoi pareri, resta sconosciuto al vasto pubblico. La Commissione può anche esaminare i prestiti concessi dalla BEI ai progetti, con una procedura interna la consultazione interservizi in cui la BEI fornisce informazioni alla Commissione attraverso le diverse Direzioni Generali (DG), che hanno facoltà di controllare i progetti ed esprimere dei pareri a riguardo. I dati provenienti dalle varie DG sono coordinati dalla DG Affari Economici e Finanziari (ECOFIN). Tuttavia, tale pratica si rivela abbastanza inefficiente, in quanto i rappresentanti della Commissione raramente esprimono delle preoccupazioni. Questo per diversi motivi, tra cui la limitata disponibilità di personale dedicato al controllo della BEI, la scarsa di quantità e qualità delle informazioni fornite dalla BEI sui progetti e le brevi scadenze fissate per esprimere commenti. Infine, seppure la BEI affermi spesso che il suo collegamento con la Commissione equivale ad un autorizzazione ai propri investimenti, la Commissione in realtà esprime un semplice parere di conformità, in cui si segnala soltanto l opinione della Commissione sul rispetto delle procedure. La Commissione svolge un ruolo minore all interno del ciclo dei progetti della BEI, senza alcun potere di veto ed un progetto può proseguire il suo percorso verso il finanziamento nonostante eventuali preoccupazioni espresse dalla Commissione. 16

17 Il ruolo del Consiglio Europeo La BEI partecipa alle riunioni del Consiglio dell ECOFIN, mettendo a disposizione la propria esperienza su questioni economiche. Il Consiglio richiede spesso alla BEI di attuare nuove iniziative europee attraverso la fornitura di adeguati strumenti finanziari. In linea di principio, il Consiglio Europeo può presentare delle proposte alla BEI, ma questo non gli garantisce in alcun modo alcun controllo sulla banca. I membri dell ECOFIN sono anche membri del Consiglio dei Governatori della BEI, che dovrebbe teoricamente assicurare una coerenza tra le politiche dell Unione e gli obiettivi della BEI. Il ruolo del Parlamento Europeo La cooperazione tra il Parlamento Europeo (PE) e la BEI è minima. Il Parlamento esamina le attività della BEI esclusivamente su sua iniziativa e produce una relazione basata sul Rapporto Annuale della BEI. Di solito, la relazione del PE si vota nella prima metà del secondo anno successivo alla pubblicazione della Relazione della BEI (es: nella prima metà del 2008 si vota la Relazione 2006). A partire da questa relazione annuale, la Commissione parlamentare per i Problemi Economici e Monetari (EMAC) e, più recentemente, la Commissione per il Controllo di Bilancio (CONT), fornisce commenti e raccomandazioni sulle conseguenze delle operazioni di prestito della BEI 4 oltre che sulle sue operazioni e sul suo rendimento. Le relazioni del PE sono spesso critiche nei confronti della BEI: esse invocano una maggiore integrazione tra la Commissione e la BEI ed una maggiore trasparenza sulle operazioni di prestito. In esse, si invita anche la BEI ad instaurare un maggiore e migliore dialogo con le organizzazioni della società civile e a controllare l uso che viene fatto dei prestiti globali. Tuttavia, queste raccomandazioni non sono vincolanti ed è difficile valutare quanta considerazione venga loro accordata dalla BEI. Infatti, nonostante molte di queste raccomandazioni siano state ribadite più volte nelle relazioni annuali del PE, la BEI continua a non applicarle. 4. Le relazioni annuali della BEI sono disponibili sul suo sito internet in tre lingue: inglese, francese e tedesco. Il ruolo dei governi nazionali I governi nazionali hanno un influenza limitata sulle decisioni della BEI. Il Consiglio dei Governatori è composto da ministri degli Stati Membri ed ha il compito di stabilire gli orientamenti della politica della BEI. Tuttavia, essi si riuniscono solo una volta l anno, che evidentemente non basta per controllare le attività della BEI. La BEI ha sempre mantenuto un basso profilo politico nei sistemi nazionali degli stati membri. L accesso a denaro a buon mercato garantito dalla BEI e la sua costante riluttanza a condividere informazioni sulle proprie operazioni di prestito perfino con i suoi stessi azionisti, hanno fatto sì che gli Stati Membri non abbiano quasi mai esercitato sulla Banca la pressione che avevano la facoltà di usare. Ciononostante, questa situazione sta lentamente cambiando, man mano che il raggio d azione della BEI si estende e che essa diventa più conosciuta. I governi nazionali richiedono sempre più frequentemente alla BEI di fornire maggiori elementi sul rispetto del principio di addizionalità e dell idoneità dei progetti sostenuti a ricevere denaro pubblico. La società civile e le popolazioni direttamente interessate dai progetti Acesso all informazione Nella sua prima Politica di accesso all infomazione approvata nel 2006 a seguito di una consultazione pubblica, la BEI afferma di rispondere ai cittadini dell Unione attraverso gli Stati Membri. Ciò costituisce un certo progresso, considerato che nel 1998 il Direttore della Comunicazione della BEI affermò che la BEI rispondeva solo al mercato. Sicuramente questa politica rende più chiaro il quadro istituzionale della BEI ed i sui rapporti con la Corte di Giustizia Europea, la Corte dei Conti Europea, l Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode ed il Mediatore Europeo. Questo documento, inoltre, prevede la divulgazione di informazioni sulle politiche, le strategie e le operazioni di assunzione ed erogazione prestiti della BEI. Queste disposizioni sono però fortemente limitate da alcune restrizioni alla divulgazione, soprattutto per quanto riguarda le informazioni che continuano ad essere considerate commercialmente confidenziali. La BEI deve inoltre ottemperare alle disposizioni della Convenzione di Aarhus, 17

18 che prevede il diritto di accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l accesso alla giustizia in materia ambientale nei riguardi di istituzioni ed enti dell Unione Europea. 5 In pratica, ottenere informazioni rilevanti dalla BEI e soprattutto ottenerle in tempi utili prima dell approvazione del finanziamento di alcuni progetti, è ancora abbastanza difficile. L esperienza dimostra che è difficile capire quali siano i piani della BEI e quindi esprimere eventuali preoccupazioni. In alcuni casi, i progetti che appaiono sul sito internet della BEI vi sono pubblicati solo dopo la loro approvazione. Inoltre il problema delle consultazioni pubbliche resta tutt ora irrisolto, la BEI non ha nessuna procedura o strumento per garantire un efficace confronto con le comunità interessate dai suoi progetti e continua a basarsi esclusivamente sull azione dei promotori degli stessi progetti. Il ruolo del Mediatore Europeo è stato rafforzato negli anni, seppure non ci sia ancora un stato un vero cambiamento per le popolazioni danneggiate dai progetti. Nonostante il Mediatore conduca delle indagini quando è contattato da singoli individui, le sue decisioni non sono vincolanti per la BEI. Il mandato del Mediatore è soprattutto di trattare casi all interno dell Unione, il che non conferisce alcun diritto di presentare ricorsi ad individui e comunità danneggiati dai progetti finanziati in paesi terzi. Tuttavia, il Mediatore ha recentemente annunciato che, potrà occuparsi di casi al fuori del territorio UE per motivi di cattiva amministrazione, ossia il mancato rispetto da parte di un istituzione delle proprie leggi e delle proprie politiche. Come ciò possa effettivamente avvenire in pratica è ancora da verificare. I cittadini danneggiati ed il Mediatore Europeo La BEI continua a finanziare progetti in paesi, dove i cittadini interessati dalle sue operazioni godono di una limitata libertà di espressione e di limitati diritti politici che non permettono loro di esprimere pubblicamente le loro preoccupazioni o l eventuale dissenso. Possono essere annoverati fra questi progetti: il progetto minerario di Tenke Fungurume, i progetti idroelettrici di Gilgel Gibe in Etiopia, l oleodotto ed il gasdotto tra il Ciad ed il Camerun e la diga di Nam Theun II in Laos. 5. Per ulteriori informazioni, consultare il documento della BEI, Access to environmental information (Accesso alle informazioni in materia ambientale) ed il comunicato stampa EIB applies the Aarhus Regulation on public access to environmental information (La BEI applica le disposizioni della Convenzione di Aarhus sull accesso del pubblico alle informazioni) del

19 3.2.Dove finiscono i vostri 50 miliardi di euro? La BEI concede diversi tipi di prestito prestiti individuali, che finanziano progetti e programmi specifici (oltre i 25 milioni di euro); prestiti intermediati (o globali), linee di credito erogate a banche ed istituzioni finanziarie per sostenere piccole e medie imprese; meccanismi di finanziamento strutturato per prestiti di primo grado e garanzie per progetti, soprattutto di natura infrastrutturale, ad alto margine di rischio. Riguardo i prestiti individuali, la BEI finanzia progetti in molti settori. In teoria, essi dovrebbero ottemperare agli obiettivi fissati dalla BEI al fine di contribuire agli obiettivi economici e politici dell Unione ed ai mandati che l Unione conferisce alla BEI per i paesi terzi, al fine di sostenere le proprie politiche di sviluppo e cooperazione nei paesi partner. In linea di massima, l interpretazione di questi obiettivi tende ad essere abbastanza vaga ed indefinita, concedendo così alla BEI un ampio spazio di manovra riguardo cosa finanziare. Dove finanzia effettivamente la BEI La fetta principale del portfolio della BEI è destinata agli stati membri della UE: circa l 87 % nel 2006.I prestiti erogati a paesi extra UE ed ai cosiddetti Paesi partner sono relativamente modesti rispetto al volume complessivo, ma in costante crescita (oltre 5,9 miliardi di euro nel 2006) rendendo la BEI uno dei maggiori finanziatori pubblici che opera nel Sud del mondo. La BEI eroga prestiti in diversi settori: la parte più cospicua è destinata al settore finanziario, di cui il 50% è costituito dai prestiti globali, seguiti da prestiti per progetti su larga scala nei settori di trasporti, energia, industria e telecomunicazioni. (figura 1). Solo una piccola percentuale dei prestiti BEI concessi negli ultimi 10 anni è stata destinata a progetti riguardanti istruzione, salute ed agricoltura. Figura 1. Statistiche sui finanziamenti della BEI suddivisi per settore Sviluppo Urbano 3% Trasporti 28% Telecomunicazioni 5% 1% Agricoltura 0% 1% Istruzione 3% Energia 10% Ambiente 5% Settore finanziario 30% non definito Agricoltura Ricostruzione dei danni Istruzione Energia Ambiente Settore finanziario Salute Industria Infrastrutture Varie Servizi postali Telecomunicazioni Trasporti Sviluppo Urbano Servizi postali 1% Salute 2% Infrastrutture 2% Industria 8% Se si esaminano i diversi settori finanziati dalla BEI, viene da chiedersi se essa effettivamente persegua i propri obiettivi e le proprie politiche e perfino se i finanziamenti concessi a paesi al di fuori dell Unione concorrano al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo UE. 19

20 La BEI ed il settore minerario: Uno dei settori in cui la BEI si dimostra più attiva è quello minerario (che secondo la classificazione per le statistiche BEI, figura sotto la voce prestiti per il Settore industriale), in particolare nei paesi ACP. Nonostante la BEI affermi che il settore minerario contribuisce allo sviluppo, in realtà i prestiti erogati in questo campo vanno soprattutto a vantaggio di grandi multinazionali che estraggono sistematicamente le risorse naturali africane per esportarle verso l Europa, gli Stati Uniti o i paesi emergenti (come la Cina, che produce enormi quantità di manufatti prodotti a partire dalle materie prime importate per poi riesportare tali prodotti verso i paesi ricchi). Inoltre, il contributo apportato dal settore minerario alla diminuzione della povertà ed allo sviluppo economico è estremamente discutibile (box 1 sull argomento) Per esempio, le condizioni del contratto per la miniera di rame Mopani in Zambia, finanziata dalla BEI, prevedono che al governo zambiano spetti solamente lo 0,6% dei ricavi. Mentre i ricchi paesi del Nord restano i principali beneficiari delle operazioni minerarie, i paesi che ospitano tali operazioni devono subire le pesanti conseguenze sociali ed ambientali derivanti da estrazioni su larga scala: sfollati interni, disboscamento, inquinamento idrico ed atmosferico, corruzione, violazioni di diritti umani, conflitti, ecc. Tra il 2000 ed il 2006, oltre l 80% dei finanziamenti della BEI in Zambia è stato destinato a progetti in campo minerario, di cui 188 milioni di euro sono stati investiti in progetti su rame e cobalto. E questo nonostante la UE finanzi in Zambia un Programma di Diversificazione del Settore Minerario per estrarre altri materiali diversi dal rame ed il cobalto 6 6. Per ulteriori informazioni sulle operazioni di prestito della BEI nel settore minerario, si può consultare la relazione European Investment Bank: six years financing the plundering of Africa, Novembre 2007, pubblicata da Friends of the Earth France. La relazione è disponibile on-line La BEI ed i prestiti nel settore energetico: Uno delle attuali priorità della BEI è finanziare progetti nel settore energetico, prestando un attenzione particolare ad aumentare i fondi per energie sostenibili, competitive e sicure. Nonostante gli impegni assunti nella promozione delle energie rinnovabili, la BEI sta aumentando i prestiti finalizzati a progetti nel settore dei combustibili fossili (Figura 2), finanziando la costruzione di oleodotti e gasdotti in regioni caratterizzate da instabilità politica, alti tassi di povertà, basso rispetto dei diritti umani ed alti livelli di corruzione. Tra i progetti controversi nel settore energetico sostenuti dalla BEI ricordiamo l oleodotto Ciad-Camerun, il West African Gas Pipeline un gasdotto che trasporta gas dal delta del Niger e gli oleodotti in Mozambico ed in Egitto. Anche se è necessario riconoscere una crescente consapevolezza della BEI sulla necessità di investire nel settore delle energie rinnovabili, nel periodo , i prestiti accordati ai settori petrolifero e gas sono stati QUATTRO VOLTE SUPERIORI rispetto a quelli stanziati per le energie rinnovabili. Nello stesso periodo, su un totale di 23,7 miliardi di euro investiti nel settore energetico, 11,3 miliardi di euro sono andati a finanziare combustibili fossili, mentre alle energie rinnovabili è stata destinata solo una cifra che va dai 3 ai 3,6 miliardi di euro, a seconda se si consideri o no l energia idroelettrica un energia rinnovabile. Non è possibile invece quantificare gli investimenti per l efficienza energetica, tranne che per uno o due progetti specifici, dato che sono inclusi in altri progetti. Figura 2: Investimenti BEI in campo energetico 35% 3% 13% 2% 2% 3% 42% Gas Carbone Energia idroelettrica Energia rinnovabile Petrolio Distribuzione elettrica Altri 20

Una rete che aiuta i lavoratori ad attraversare le frontiere

Una rete che aiuta i lavoratori ad attraversare le frontiere Una rete che aiuta i lavoratori ad attraversare le frontiere Occupazione & Fondo Sociale Europeo Occupazione affari sociali Commissione europea 1 EURES Una rete che aiuta i lavoratori ad attraversare le

Dettagli

Cos è la Banca europea per gli investimenti?

Cos è la Banca europea per gli investimenti? Cos è la Banca europea per gli investimenti? La BEI è la banca dell Unione europea. Come principale mutuatario e finanziatore multilaterale, eroghiamo finanziamenti e consulenze tecniche per progetti d

Dettagli

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO Le istituzioni politiche dell Unione europea Le funzioni delle istituzioni politiche Riflettono il loro carattere rappresentativo delle istanze che coesistono nell UE Il centro nevralgico dell Unione europea

Dettagli

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni INTRODUZIONE BilanciaRSI è una società di formazione e consulenza specializzata nei temi della Legalità, della Sostenibilità, della Responsabilità d Impresa e degli Asset Intangibili. Da più di 10 anni

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

La Banca europea per gli investimenti in sintesi

La Banca europea per gli investimenti in sintesi La Banca europea per gli investimenti in sintesi Come banca dell Unione europea (UE), forniamo finanziamenti e consulenza per progetti d investimento validi e sostenibili situati in Europa e nei Paesi

Dettagli

Manifesto dei diritti dell infanzia

Manifesto dei diritti dell infanzia Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione

Dettagli

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello

Dettagli

Sguardo sulla Banca europea per gli investimenti

Sguardo sulla Banca europea per gli investimenti Sguardo sulla Banca europea per gli investimenti In veste di banca dell UE, forniamo finanziamenti e consulenze per progetti d investimento validi e sostenibili situati in Europa e nei Paesi terzi. I nostri

Dettagli

Crescita, competitività e occupazione: priorità per il semestre europeo 2013 Presentazione di J.M. Barroso,

Crescita, competitività e occupazione: priorità per il semestre europeo 2013 Presentazione di J.M. Barroso, Crescita, competitività e occupazione: priorità per il semestre europeo 213 Presentazione di J.M. Barroso, Presidente della Commissione europea, al Consiglio europeo del 14-1 marzo 213 La ripresa economica

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

La moneta. La definizione di moneta esula dalla forma fisica assunta dalla stessa.

La moneta. La definizione di moneta esula dalla forma fisica assunta dalla stessa. La moneta La definizione di moneta esula dalla forma fisica assunta dalla stessa. ECONOMIA MONETARIA E FINANZIARIA La moneta e le istituzioni monetarie Le forme fisiche assunte dalla moneta sono diverse,

Dettagli

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare

Dettagli

LE POLITICHE DELL U.E. PER LA SCUOLA LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE EUROPEE

LE POLITICHE DELL U.E. PER LA SCUOLA LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE EUROPEE GOVERNO ITALIANO Dipartimento Politiche Comunitarie COMMISSIONE EUROPEA PARLAMENTO EUROPEO LE POLITICHE DELL U.E. PER LA SCUOLA LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE EUROPEE LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE EUROPEE

Dettagli

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Gestione diretta: I programmi comunitari

Gestione diretta: I programmi comunitari Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS

Dettagli

Questionario Conosci l Europa

Questionario Conosci l Europa Questionario Conosci l Europa L Antenna Europe Direct Isernia della Camera di Commercio di Isernia opera sul territorio come intermediario tra l'unione europea ed i cittadini a livello locale. La sua missione

Dettagli

Banca e Finanza in Europa

Banca e Finanza in Europa Università degli Studi di Parma Banca e Finanza in Europa Prof. 1 2. EUROPA: PROFILI ISTITUZIONALI Le tappe Le istituzioni La Banca centrale europea 2 2. Europa: profili istituzionali 3 2. Europa: profili

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 GARANTIRE LA VISIBILITÀ DELLA POLITICA DI COESIONE: NORME IN MATERIA DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE PER IL PERIODO 2014-2020 POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea

Dettagli

La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda.

La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda. La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda. Ambienti di lavoro sani e sicuri Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischi www.healthy-workplaces.eu INVITO

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte

Dettagli

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA L UE è uno Stato, una confederazione, una federazione, un organizzazione internazionale? È un organizzazione internazionale dotata di ampi poteri che configurano cessioni

Dettagli

ATTO DI CANDIDATURA. Posizione professionale attuale

ATTO DI CANDIDATURA. Posizione professionale attuale LOGO MLPS/MIUR ALLEGATO B N di Protocollo ATTO DI CANDIDATURA ESPERTI INDIPENDENTI NEL QUADRO DEL PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI INFORMAZIONI PERSONALI COGNOME: NOME(I): DATA DI NASCITA (GG/MM/AAAA): / /

Dettagli

Finanziamenti dell Unione europea: fonti di informazione on-line

Finanziamenti dell Unione europea: fonti di informazione on-line Finanziamenti dell Unione europea: fonti di informazione on-line Principali Fonti UE di aggiornamento Eur-Lex Legislazione in vigore e in preparazione a cura dell Ufficio delle pubblicazioni ufficiali

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

LA DOCUMENTAZIONE DELL UNIONE EUROPEA

LA DOCUMENTAZIONE DELL UNIONE EUROPEA LA DOCUMENTAZIONE DELL UNIONE EUROPEA Come ci si può documentare sull UE? Il modo più veloce per documentarsi sull UE è la consultazione del sito ufficiale dell Unione europea (http://europa.eu), dal quale

Dettagli

L impatto dell attuale crisi economica sulle imprese del settore TURISMO

L impatto dell attuale crisi economica sulle imprese del settore TURISMO Consultazione della Commissione Europea L impatto dell attuale crisi economica sulle imprese del settore TURISMO Lanciata dalla Commissione Europea lo scorso 17 febbraio, la consultazione ha lo scopo di

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) Cilap eapn Italia PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) PROGRAMMA LIFELONG LEARNING GRUNDTVIG 2012 PARTENARIATO DI APPRENDIMENTO (No. 2012-1-IT2_GRU06_37625_1)

Dettagli

INFORMAZIONI PERSONALI

INFORMAZIONI PERSONALI ALLEGATO B Compilare l atto di candidatura, stamparlo, firmarlo ed inviarlo all Agenzia Nazionale LLP Italia per posta, o a mezzo fax nelle modalità specificate nell Invito a presentare candidature ESPERTI

Dettagli

Strumenti finanziari CIP. Programma per l innovazione e l imprenditorialità. Commissione europea Imprese e industria CIP

Strumenti finanziari CIP. Programma per l innovazione e l imprenditorialità. Commissione europea Imprese e industria CIP Strumenti finanziari CIP Programma per l innovazione e l imprenditorialità Commissione europea Imprese e industria CIP Strumenti finanziari CIP Programma per l innovazione e l imprenditorialità Quasi un

Dettagli

Alpiq EcoServices Con sicurezza verso l obiettivo energetico.

Alpiq EcoServices Con sicurezza verso l obiettivo energetico. Alpiq EcoServices Con sicurezza verso l obiettivo energetico. Assumersi responsabilità. Con provvedimenti energeticamente efficienti. L efficienza energetica è una strategia efficace per la protezione

Dettagli

Elementi di progettazione europea Le diverse tipologie di finanziamento europeo e le loro caratteristiche

Elementi di progettazione europea Le diverse tipologie di finanziamento europeo e le loro caratteristiche Elementi di progettazione europea Le diverse tipologie di finanziamento europeo e le loro caratteristiche Antonella Buja Coordinatrice Progetto Europa - Europe Direct - Comune di Modena Le diverse tipologie

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione

L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione un po di storia le istituzioni e gli organi dell UE alcune informazioni di base sui paesi membri PAUE 05/06 I / 1 Cronologia dell Unione Europea 1951

Dettagli

Mani Tese 2013. www.manitese.it u n i m p e g n o d i g i u s t i z i a

Mani Tese 2013. www.manitese.it u n i m p e g n o d i g i u s t i z i a u n i m p e g n o d i g i u s t i z i a MANI TESE ONG/ONLUS Da 49 anni verso un mondo più giusto Mani Tese è un Organizzazione Non Governativa nata in Italia nel 1964 per combattere la fame e gli squilibri

Dettagli

BIL Harmony Un approccio innovativo alla gestione discrezionale

BIL Harmony Un approccio innovativo alla gestione discrezionale _ IT PRIVATE BANKING BIL Harmony Un approccio innovativo alla gestione discrezionale Abbiamo gli stessi interessi. I vostri. Private Banking BIL Harmony BIL Harmony è destinato agli investitori che preferiscono

Dettagli

L Azionariato Critico

L Azionariato Critico Acquistare azioni di imprese accusate di particolari violazioni dei diritti umani, sociali o ambientali, in modo da portare delle domande e richieste all'attenzione dell'assemblea degli azionisti e della

Dettagli

Responsabilità Sociale d Impresa

Responsabilità Sociale d Impresa Responsabilità Sociale d Impresa Sessione Formativa Modulo 1 1 CSR La competitività dell impresa è molto condizionata dalla capacità di dare al mercato un immagine di eccellenza. Un buon esempio di comunicazione

Dettagli

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale

Dettagli

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE Investire nell azione per il clima, investire in LIFE UNA PANORAMICA DEL NUOVO SOTTOPROGRAMMA LIFE AZIONE PER IL CLIMA 2014-2020 istock Azione per il clima Cos è il nuovo sottoprogramma LIFE Azione per

Dettagli

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure

Dettagli

LAVORARE IN EUROPA: la rete EURES, il servizio europeo per l impiego. Laura Robustini EURES Adviser. 04 Marzo 2015

LAVORARE IN EUROPA: la rete EURES, il servizio europeo per l impiego. Laura Robustini EURES Adviser. 04 Marzo 2015 LAVORARE IN EUROPA: la rete EURES, il servizio europeo per l impiego Laura Robustini EURES Adviser 04 Marzo 2015 IL LAVORO IN EUROPA EURES promuove la mobilità geografica ed occupazionale sostenendo i

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS FONDAZIONE ZANETTI ONLUS LINEE GUIDA PER RICHIEDERCI UN SOSTEGNO PER IL 2016 (Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2015) FONDAZIONE ZANETTI ONLUS Linee guida per la presentazione,

Dettagli

Master La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010

Master La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010 Master La pulizia sostenibile come opportunità FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010 I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA Assocasa e la sostenibilità La sostenibilità è un approccio

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE L 318/20 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 1.12.2011 DECISIONI DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 25 novembre 2011 relativa ad una partecipazione finanziaria aggiuntiva ai programmi di

Dettagli

Europa per i cittadini 2007-2013

Europa per i cittadini 2007-2013 Europa per i cittadini 2007-2013 Il Programma ha come scopo primario la promozione della cittadinanza europea attiva, ovvero il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle organizzazioni della società

Dettagli

JESSICA. Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas

JESSICA. Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas JESSICA Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas SOMMARIO 1. Cos é Jessica 2. Obiettivo 3. Criteri di ammissibilità 4. Progetti finanziabili 5. Vantaggi di Jessica 6. Contatti 1

Dettagli

L azione della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale

L azione della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale L azione della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale Presentazione del rapporto annuale L'ASSICURAZIONE ITALIANA 2011-2012 Umberto Guidoni Segretario Generale Fondazione ANIA per la sicurezza stradale

Dettagli

Famiglia e crisi economica Marica Martini 1

Famiglia e crisi economica Marica Martini 1 Famiglia e crisi economica Marica Martini 1 Premessa La crisi economica è ancora argomento d attualità. Lungi dal perdersi nell analisi approfondita di indici economici e nella ricerca di una verità nei

Dettagli

Relazione sulla visita alla BEI

Relazione sulla visita alla BEI Relazione sulla visita alla BEI Lussemburgo 18.03.2009 Dott.ssa Daniela Sacchi EIB Press and Information Officer Senior Press Officer European Investment Bank 100, boulevard Konrad Adenauer L-2950 Luxembourg

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2448. Disposizione per la tutela della qualità della ristorazione italiana nel mondo

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2448. Disposizione per la tutela della qualità della ristorazione italiana nel mondo Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2448 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore PICHETTO FRATIN COMUNICATO ALLA PRESIDENZA L 11 NOVEMBRE 2010 Disposizione per la tutela della qualità della ristorazione

Dettagli

DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA ed IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA FAMIGLIA E DELLE PARI OPPORTUNITA DELLA ROMANIA IN MATERIA DI PROMOZIONE DELL

Dettagli

I sistemi pensionistici

I sistemi pensionistici I sistemi pensionistici nei Paesi membri Comitato Esecutivo FERPA Bruxelles, 24/02/2012 Enrico Limardo Paesi coinvolti nella ricerca Austria Francia Italia UK Spagna Portogallo Germania Romania Belgio

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti.

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti. Direzione Area Contabile Servizio Affari Fiscali Viale Gallipoli 49-73100 Lecce Tel. 0832/293392 - Fax. 0832/293042 Lecce, lì 18 luglio 2003 Prot. 15971 Ai Direttori dei Centri di Spesa Ai Responsabili

Dettagli

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2 Mercato libero dell energia elettrica e del gas: evoluzione dalla liberalizzazione, passaggi dal servizio di Maggior Tutela e confronto con altri Paesi europei. Indice: Indice; p. 1 Introduzione; p. 2

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Approfondimento su Schengen

Approfondimento su Schengen Approfondimento su Schengen INFORMAZIONI SUL DIRITTO COMUNITARIO INTRODUZIONE Le disposizioni dell accordo di Schengen prevedono l abolizione dei controlli alle frontiere interne degli Stati membri facenti

Dettagli

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA C 333/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 10.12.2010 V (Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA Invito a presentare proposte EAC/57/10 Programma «Gioventù in azione» 2007-2013 (2010/C

Dettagli

MAGGIO 82 cooperativa sociale

MAGGIO 82 cooperativa sociale Organizzazione MAGGIO 82 cooperativa sociale Largo Clinio Misserville, 4/7-00144 Roma (RM) Tel. 06.97746401 Fax: 06.97746399 Web : www.maggio82.it E-Mail : maggio82@maggio82.it Sede legale: Via Laurentina,

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

Avvio della programmazione 2007-13

Avvio della programmazione 2007-13 Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

L UNIONE EUROPEA. L Unione europea, invece, è una grande famiglia di 27 Stati 1 europei con più di 450 milioni di abitanti

L UNIONE EUROPEA. L Unione europea, invece, è una grande famiglia di 27 Stati 1 europei con più di 450 milioni di abitanti L UNIONE EUROPEA Prima di iniziare è importante capire la differenza tra Europa e Unione europea. L Europa è uno dei cinque continenti, insieme all Africa, all America, all Asia e all Oceania. Esso si

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

RELAZIONI SUL VII PROGRAMMA QUADRO PRESENTATE AL CONSIGLIO SCIENTIFICO GENERALE DEL CNR (BRUXELLES, 27/28 febbraio 2007)

RELAZIONI SUL VII PROGRAMMA QUADRO PRESENTATE AL CONSIGLIO SCIENTIFICO GENERALE DEL CNR (BRUXELLES, 27/28 febbraio 2007) RELAZIONI SUL VII PROGRAMMA QUADRO PRESENTATE AL CONSIGLIO SCIENTIFICO GENERALE DEL CNR (BRUXELLES, 27/28 febbraio 2007) 8. BEI: Interventi di specifico interesse CNR Orlando Arango (BEI) CNR Bruxelles,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO IT IT IT COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 27.1.2009 COM(2009) 9 definitivo COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO Monitoraggio delle emissioni di CO2 delle automobili

Dettagli

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso

Dettagli

Fondazione umanitaria CRS Direttive per le attribuzioni dei fondi della Fondazione umanitaria CRS (Direttive sulle dotazioni)

Fondazione umanitaria CRS Direttive per le attribuzioni dei fondi della Fondazione umanitaria CRS (Direttive sulle dotazioni) Fondazione umanitaria CRS Direttive per le attribuzioni dei fondi della Fondazione umanitaria CRS (Direttive sulle dotazioni) La Croce Rossa Svizzera (CRS) è un associazione privata, riconosciuta dalla

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

1. Da quanto tempo conduce ispezioni nel campo della certificazione biologica?

1. Da quanto tempo conduce ispezioni nel campo della certificazione biologica? Spettabile bio ispettore, Grazie dell'interesse mostrato nei confronti del nostro progetto e di aver preso parte al nostro questionario on line. Il suo contributo ci darà preziose indicazioni per il nostro

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ: CHI ERA COSTUI?

MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ: CHI ERA COSTUI? 105 i dossier www.freefoundation.com MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ: CHI ERA COSTUI? 12 luglio 2012 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Il Meccanismo Europeo di Stabilità Lo stato dell arte in Europa Lo

Dettagli

Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori

Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori Università IUAV di Venezia Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori Ezio Micelli Gli accordi con i privati Gli accordi con i privati nella Lr 11/04 Gli accordi con

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

Finanziamenti per i gemellaggi Lecce, 14 ottobre 2011. Dott.ssa Rita Sassu ECP Europe for Citizens Point

Finanziamenti per i gemellaggi Lecce, 14 ottobre 2011. Dott.ssa Rita Sassu ECP Europe for Citizens Point Finanziamenti per i gemellaggi Lecce, 14 ottobre 2011 Dott.ssa Rita Sassu ECP Europe for Citizens Point Come preparare un buon progetto Idoneità dell applicant e dei parnter Validità della rete di partenariato

Dettagli

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,

Dettagli

CENTRO ASSISTENZA SOCIETARIA di Cappellini Lia & C. s.n.c.

CENTRO ASSISTENZA SOCIETARIA di Cappellini Lia & C. s.n.c. CIRCOLARE N 2/2007 Tivoli, 29/01/2007 Oggetto: NOVITA MODELLI INTRASTAT. Spett.le Clientela, dal 1 gennaio 2007 la ROMANIA e la BULGARIA sono entrate a far parte dell Unione Europea, pertanto le merci

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3047 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Norme per la promozione della partecipazione dei giovani immigrati al servizio

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli