Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige Allegato 2 Parte C ALTRE ZONE

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1 Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige Allegato 2 Parte C ALTRE ZONE Valli dell Adige Pag. 1 Pendici dell Adige Pag. 9 Valle Isarco Pag. 15 Conca di Vipiteno Pag. 21 Bassa Pusteria Pag. 26 Alta Pusteria Pag. 32 Bassa Valle Aurina Pag. 36 Bassa Venosta Pag. 40 Alta Venosta Pag. 44 Montagne Pag. 49 Prognosi e programmi Pag. 55

2 VALLI DELL ADIGE DATI GENERALI Nome e codice della zona: Valli dell Adige / 301 Qualità dell aria: Dimensioni: Caratteristiche orografiche: Caratteristiche meteo: Rispetto dei limiti e quindi ricadente nella fattispecie prevista dalla lettera c) dell art. 3 del Regolamento sulla qualità dell aria. Superamento della SVS (soglia di valutazione superiore - tipo aria 3) La zona si estende per circa 150 Km² ed ha un limite superiore posto a circa 250 metri sopra il fondo valle, ovvero a circa 500 metri di altitudine. Zona posta a fondo valle in corrispondenza del corso del fiume Adige tra Merano e Salorno ad esclusione delle conche di Merano e Bolzano e comprendente anche l altipiano dell Oltradige. La valle è ampia e orientata nella direzione Nord-Sud. La zona è interessata durante i periodi invernali da frequenti e perduranti fenomeni di inversione termica con scarso ricambio d aria. I venti prevalenti sono nella direzione della valle e seguono la tipica circolazione di valle. Altre caratteristiche : La zona è caratterizzata da una discreta densità abitativa (244,3 ab/km²), da una fitta rete viaria e dalla presenza di numerose attività produttive di minore entità. L intensa coltivazione di frutteti e di vigneti determina il paesaggio dominante. I maggiori centri abitati della valle dell Adige, dell Oltradige e della Bassa Atesina, ad eccezione delle conche di Bolzano e di Merano, ricadono quasi interamente nella presente zona. Pur essendo una zona a carattere rurale, la vicinanza di fonti emissive presenti in altre zone limitrofe, fa si che si possano riscontrare situazioni di inquinamento atmosferico. 1

3 COMUNE AREA IN KM² POPOLAZIONE Andriano 3,7 734 Appiano 26, Bronzolo 2,6 30 Caldaro 26, Cortaccia 7, Cortina 1,4 549 Egna 9, Gargazzone 3, Lana 4,7 67 Magrè 5,8 915 Montagna 3, Nalles 5, Ora 9, Postal 1,0 20 Salorno 9, Terlano 11, Termeno 10, Tesimo 2,1 133 Vadena 5,3 111 TOTALE 151, Tab. 1:Comuni compresi nella zona, estensione dell area e popolazione residente (censimento 1991) 2

4 Gargazon Gargazzone Eppan Appiano Auer Ora Salurn Salorno Fig 1: La zona è contraddistinta dal colore giallo. Le linee nere continue indicano i confini comunali. Si possono distinguere i centri abitati (punteggiatura marrone) e l orografia all esterno della zona. 3

5 QUALITÀ DELL ARIA Monitoraggio della qualità dell aria Misura in continuo Tab. 2: Gestione della qualità dell aria Valutazione della qualità dell aria annuale Stazione di misura EL1 (dal ) La stazione di Salorno (SA1) non può essere considerata rappresentativa della qualità dell aria nell intera zona e pertanto non sarà più gestita per misurazioni fisse. Un nuovo sito adeguato alle esigenze sarà individuato nella parte a nord della zona. La misura in continuo eseguita a Salorno non può essere considerata rappresentativa della zona in quanto la stazione si trova a circa 150 metri dalla A22 (sull argine opposto dell Adige) e quindi all interno della zona autostradale denominata A22 sud. La media annuale di 42.2 µg/m³ di NO 2 misurata nel 2003 presso la stazione di Salorno indica comunque che, al di à dell influenza del traffico sulla A22, la zona è molto probabilmente interessata da alti valori di NO 2 che ad oggi sono comunque difficilmente quantificabili. Le campagne di misura condotte in zona possono confermare tale ipotesi. Di seguito si riporta una tabella riassuntiva delle campagne di misura effettuate nella zona negli ultimi 5 anni. Sito di misura Periodo Durata in giorni Lago di Caldaro 01/07/ /07/ Ora 16/02/ /03/ Lago di Caldaro 02/06/ /06/ Lago di Caldaro 18/05/ /06/ Salorno (lungo SS12) 13/12/ /01/ Lago di Caldaro 05/06/ /07/ Lago di Caldaro 16/06/ /07/ Tab. 3: Campagne di misura eseguite nella zona µg/m³ 120 NO2-18/2/2000-2/3/2000 Cabina mobile Ora - Mobile Messstation Auer Mob. BZ Graf. 1: Medie giornaliere NO 2 in µg/m³, confronto tra campagna di misura (Ora) e la stazione fissa BZ Fonte: Laboratorio analisi aria e rumore e Laboratorio di chimica fisica Come si evince dai dati sopra riportati, in ambedue le campagne di misura i valori misurati di NO 2 sono risultati molto simili a quelli registrati a Bolzano (Piazza Verdi). La similitudine è sia qualitativa che quantitativa in quanto presente sia sugli andamenti che sui valori misurati. 4

6 µg/m³ 140 NO2-14/12/ /1/2002 Cabina mobile Salorno / Mobile Messstation Salurn Mob. BZ2 0 Graf. 2: Medie giornaliere NO2 in µg/m³, confronto tra campagna di misura (Salorno) e la stzione fissa BZ Fonte: Laboratorio analisi aria e rumore e Laboratorio di chimica fisica Le campagne condotte al lago di Caldaro sono rilevanti solamente in relazione agli alti valori di ozono e pertanto vengono prese in esame nel capitolo relativo alla zonizzazione estiva. Oltre alle misure condotte con la stazione mobile (che a suo tempo non era ancora dotata di analizzatore per le polveri fini PM 10 ) si è recentemente effettuata una campagna con l ausilio di un analizzatore gravimetrico per il PM 10. La campagna di misura, svoltasi dall 11 al 24 febbraio 2004, è stata effettuata per quantificare la presenza di PM 10 in Bassa Atesina ed in particolare a Cortina all Adige, ovvero in una zona lontana da particolari fonti di emissione. Il risultato della campagna è stato quanto mai inaspettato. µg/m³ 90 PM10-11/2/ /2/2004 Cabina mobile Cortina / Mobile Messstation Kurtinig Mob. BZ5 Graf. 3: Medie giornaliere PM 10 in µg/m³, confronto tra campagna di misura (Cortina) e la stazione fissa BZ Fonte: Laboratorio analisi aria e rumore e Laboratorio di chimica fisica Come si può osservare nel grafico sopra riportato, in molte giornate della campagna la media giornaliera del PM10 registrata a Cortina all Adige supera quella registrata nella stazione fissa di Piazza Adriano a Bolzano (BZ5). Sappiamo che nei giorni della campagna si è avuta una forte influenza su tutte le misure di PM 10 in Italia a causa del passaggio di nuvole ricche di sabbia desertica proveniente dall Africa del nord. Certo è che tale influenza da sola non spiega in modo esaustivo l andamento di tutta la campagna di misura considerato che il passaggio di sabbia del deserto può aver influenzato non più di due o tre giorni di misura. 5

7 Pertanto è assolutamente necessario prevedere ulteriori monitoraggi nella Bassa Atesina al fine di verificare se la situazione riscontrata nel febbraio sia isolata nel tempo o si ripresenti invece regolarmente. Importante in tal caso è l individuazione delle cause che la generano. Tale constatazione induce anche a verificare in molte altre località della zona in esame (da Lana a Salorno) la consistenza delle concentrazioni di PM 10 e la natura (composizione) delle polveri raccolte durante la misura. In questo momento non è comunque possibile determinare con certezza un superamento del limite, ma certamente è necessario inquadrare la zona tra quelle in cui viene superata la soglia di valutazione superiore (SVS) e dove pertanto è necessario prevedere una misura in continuo. Per tale ragione è previsto il monitoraggio in continuo della qualità dell'aria. Nel caso in cui si verifichi il superamento di uno dei valori limite, la zona è da ricollocare tra le zone di classe 4. EMISSIONI DI INQUINATI La zona è fortemente caratterizzata dalle emissioni generate dal traffico automobilistico così come ben evidenziato nel grafico riportato di seguito. A tale riguardo si tenga presente che come trasporti vengono anche conteggiate le stime delle emissioni generate da veicoli fuori strada adibiti ad attività agricole o ad altre attività produttive. 100% Emissioni nella zona "Valli dell'adige" nel % 60% 40% 20% 0% CO COV NOx PM10 SOx Benzene Trasporti Riscaldamento Industria Altre sorgenti Graf.4: Emissioni totali della zona Valli dell Adige Fonte: Ufficio aria e rumore Monossido di carbonio e benzene sono generati per la loro quasi totalità dal traffico e per quanto riguarda gli ossidi di azoto e le polveri fini abbiamo percentuali vicine al 80-90%. I composti organici volatili (COV) provengono comunque per quasi la metà dal traffico mentre la restante parte è generata principalmente dall utilizzo di solventi in diversi tipi di attività. Si noti come una fonte importante come il riscaldamento sia rilevante solo per gli ossidi di zolfo che peraltro non rappresentano più alcun problema sotto il profilo delle concentrazioni misurate. Va inoltre sottolineato il fatto che nei mesi invernali (da novembre ad aprile) il contributo del riscaldamento non supera comunque il 10% degli NOx e del PM 10 mentre il contributo del traffico si attesta intorno al 80% per entrambi gli inquinanti. 6

8 Il contributo delle attività produttive (industria) risulta essere del tutto secondario anche se localmente esso può comunque rappresentare una fonte di inquinamento a causa della possibile emissione di polveri nelle vicinanze dei siti produttivi. VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL ARIA I dati sulla qualità dell aria e quelli relativi all inventario delle emissioni permettono di individuare le correlazioni tra emissioni ed immissioni. Si può pertanto affermare che il traffico contribuisce in modo rilevante e decisivo alle concentrazioni misurate. Le campagne di misura indicano che nella zona (almeno nella parte più a sud) è presente un inquinamento atmosferico molto vicino se non addirittura superiore ai limiti di legge. Per la parte più a nord della zona e per l Oltradige non si hanno dati di misura, ma è del tutto probabile che la situazione sia molto simile. La zona in esame è comunque tra le più vaste individuate nella zonizzazione del territorio e pertanto presenta possibili elementi di disomogeneità nella qualità dell aria. Non si può infatti escludere che, a causa della maggiore ventilazione di cui gode la zona, la qualità dell aria nell Oltradige sia migliore che in Bassa Atesina. E pertanto molto importante che nei prossimi anni vengano effettuate campagne di misura in molti punti della zona al fine di verificare l estensione territoriale delle concentrazioni rilevate. PIANIFICAZIONE DEL MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA Il monitoraggio della zona è affidato innanzitutto al contributo di una futura stazione fissa di rilevamento della qualità dell aria che dovrà essere situata in un punto del territorio non direttamente influenzato da emissioni locali al fine di fornire dati il più possibile estendibili all insieme della zona. Nel frattempo e comunque anche dopo l entrata in funzione della stazione fissa, si deve dar corso ad un attenta e costante attività di monitoraggio basata su diversi tipi di campagne di misura. Pertanto, alla stazione fissa saranno affiancate altre forme di controllo dei livelli di concentrazione degli inquinanti atmosferici, come ad esempio campagne di misura con campionatori passivi, campagne con stazioni mobili o con singoli analizzatori. Nella zona abbiamo oggi un punto di misura fisso (SA1) dove vengono misurati gli ossidi di azoto (NO e NO 2 ) e l ozono (O 3 ). Purtroppo tale punto si trova ad una distanza di circa 140 metri dall autostrada e risente potenzialmente del suo influsso. Per questi motivi è prevista l installazione di una stazione di misura fissa denominata EL1 per la misurazione in continuo delle concentrazioni di PM 10, NO, NO 2 e O 3. La stazione di Salorno rimarrà come punto logistico per eventuali campagne di misura nella zona autostradale. La stazione nuova sarà posizionata a Nord della zona sul confine dell agglomerato Conca di Merano. La posizione è stata scelta per i seguenti motivi: Il monitoraggio della Val d Adige avviene attraverso le stazioni fisse LS1 (Laives) e SA1. La stazione nuova EL1 rappresenta la stazione di background della zona Conca di Merano La qualità dell aria della zona Valli dell Adige necessita di un analisi approfondita al fine di una rivalutazione della qualità dell'aria. Questo può portare a delle conseguenze per la zonizzazione. Il posizionamento definitivo della stazione fissa è ancora da valutare. 7

9 La configurazione del sistema di monitoraggio della zona sará la seguente: Punto di misura Tipo di misura SO 2 NOx PM 10 Ben CO 1 EL1 (luogo da definire) Misura in continuo X X 2 Caldaro Campagne di misura X 3 Appiano Campagne di misura X X X X X 4 Terlano Campagne di misura X X X X X 5 Egna Misura periodica X X X X X 6 Ora Misura periodica X 7 Gargazzone Misura periodica X Tab. 4: Sistema di monitoraggio La periodicità delle misure sarà la seguente: Punto di Totale dei periodi di misura nei misura prossimi 5 anni 2 2 (almeno 1 ogni 2 anni) 3 4 (2 periodi dello stesso anno) 4 4 (2 periodi dello stesso anno) 5 4 (2 periodi dello stesso anno) 6 2 (almeno 1 ogni 2 anni) 7 2 (almeno 1 ogni 2 anni) Tab. 5: Campagne di misura nei prossimi 5 anni Periodi di misura In diverse stagioni Uno in inverno ed uno in estate Uno in inverno ed uno in estate Uno in inverno ed uno in estate In diverse stagioni In diverse stagioni Durata dei periodi di misura 15 gg 35 gg 35 gg 35 gg 15 gg 15 gg 8

10 PENDICI DELL ADIGE DATI GENERALI Nome e codice della zona: Valle dell Adige / 220 Qualità dell aria: Dimensioni: Caratteristiche orografiche: Caratteristiche meteo: Altre caratteristiche : Rispetto dei limiti e quindi ricadente nella fattispecie prevista dalla lettera c) dell art. 3 del Regolamento sulla qualità dell aria. Superamento della SVI (soglia di valutazione inferiore - tipo aria 2) La zona si estende per circa 150 Km², ha un limite inferiore a circa 500 metri di altitudine ed è limitata in alto a circa 900 metri di altitudine. Zona posta sulle pendici dei monti che contornano il sistema vallivo tra Merano e Salorno. La zona si distingue dalle altre località montane a causa dello scambio di masse d aria con il fondovalle. Infatti essa è interessata dai venti che risalgono lungo i pendi e che in determinati casi possono trasportare inquinanti dal fondovalle. Non sono comunque presenti i fenomeni di ristagno delle masse d aria che possono generare alte concentrazioni di inquinanti. La zona è caratterizzata da una bassa densità abitativa (68,8 ab/km²), da una discreta rete viaria e dall assenza di attività produttive di un certo rilievo. La coltivazione di vigneti ed i boschi misti determinano il paesaggio dominante. La zona interessa 34 comuni per un totale di abitanti (censimento 1991). La zona è particolare e probabilmente nella prossima revisione del piano potrà essere assimilata alla più vasta zona definita come Montagne. Prima è però necessario che vengano compiuti i necessari approfondimenti al fine di determinare i valori di concentrazione degli inquinanti e stabilire quindi la sua corretta collocazione nel contesto generale della zonizzazione invernale. 9

11 COMUNE AREA IN KM² ABITANTI Appiano Bolzano Caines Caldaro Carnedo Cortina Lagundo Lana Marlengo Merano Montagna Renon Riffian Salorno San Genesio Scena Tesimo Tirole Altri comuni 19, , , , , , , , , , , , , , , , , , , Totale 152, Tab.6 : Comuni compresi nella zona, estensione dell area e popolazione residente (censimento 1991) * Con Altri comuni è inteso come la somma delle aree dei territori comunali in cui abitano meno di 100 persone. Questi comuni sono: Aldino, Andriano, Ora, Postal, Bronzolo, Laives, Magrè s.s.d.v., Meltina, Nalles, Egna, Vadena, S. Pancrazio, Terlano, Termeno, Chermes e Verano. 10

12 Meran Merano Bolzano Bozen Salorno Salurn Fig.2: La zona è contraddistinta dal colore giallo. Le linee nere continue indicano i confini comunali. Si possono distinguere i centri abitati (punteggiatura marrone) e l orografia all esterno della zona. 11

13 QUALITÀ DELL ARIA Monitoraggio della qualità dell aria Campagne di misura Tab. 7: Gestione della qualità dell aria Valutazione della qualità dell aria quinquennale Stazione di misura nessuna Nella zona Pendici dell Adige negli ultimi 5 anni è stata effettuata una sola campagna di rilevamento con la stazione mobile a Rifiano. La situazione dell aria nel periodo di osservazione, risalente al dicembre 1999, è riassunta nel grafico seguente nel quale sono indicati anche i limiti di legge per gli inquinanti vigenti nel Mob.Messwagen: RIFFIAN - Cab. Mobile: RIFIANO Dicembre Dezember µg/m mg/m SO2 µg/m3 NO2 µg/m3 O3 µg/m3 PST µg/m3 CO mg/m3 Graf. 5: Medie giornaliere di biossido di zolfo (SO 2 ), biossido di azoto (NO 2 ), Ozono (O 3 ), Monossido di carbonio (CO), polveri totali (PST) Fonte: Laboratorio analisi aria e rumore Le medie giornaliere per il biossido di zolfo (SO2) oscillavano tra 0 e 4,6 µg/m³, quelle delle polveri sospese totali (PST) tra 9 e 56 µg/m³. Si noti che i dati rilevati per le polveri sono da riferirsi alle polveri totali e non al PM10. Le medie orarie per il monossido di carbonio (CO) oscillavano tra 0 e 1,9 mg/m³, quelle del biossido di azoto (NO2) tra 7,6 e 66,9µg/m³, quelle dell ozono (O3) tra 6 e 77 µg/m³. Dal confronto con la stazione di misura fissa di Merano si può dire che gli andamenti delle medie giornaliere sono simili ma ben al di sotto (spesso meno della metà) dei valori registrati dalla stazione fissa. 12

14 Trarre delle conclusioni sulla base di un unica campagna di misura, oltretutto condotta 5 anni fa, è senz altro molto problematico. Nonostante questo, si può affermare che la zona merita attenzione se non altro in ragione della sua collocazione a ridosso dei grandi centri urbani insediati a fondovalle. Dai dati presi in esame si può prevedere il solo superamento della SVI (soglia di valutazione inferiore) e valutare che, almeno sotto il profilo degli inquinanti invernali, si sia in presenza di una buona qualità dell aria (al contrario, l ozono è senz altro presente in concentrazioni elevate in tutta la zona, vedi capitolo 5.2). EMISSIONI DI INQUINATI La zona è caratterizzata dalle emissioni generate dal traffico automobilistico, dal riscaldamento e da alcune attività artigianali. La quantità di inquinanti emessi è talmente bassa da rendere superflua qualsiasi valutazione particolare. Questo anche in relazione al fatto che la qualità dell aria in tale zona è maggiormente influenzata dal trasporto di inquinanti dalle zone di fondovalle che dalle emissioni generate in loco (ad eccezione di eventuali situazioni molto localizzate). Si tenga infatti presente che in tale zona viene emessa una quantità di inquinanti inferiore di circa 5 volte quella emessa nella sola conca di Bolzano e questo su di un territorio 3 volte più grande (ovvero si ha una densità di emissione inferiore di circa 15 volte a quella di Bolzano). VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL ARIA La zona è stata provvisoriamente classificata con una classe aria uguale a 2, ovvero dove vi è una bassa concentrazione di inquinanti invernali e dove sono necessarie campagne periodiche di rilevamento della qualità dell aria. La zona è peraltro molto vasta ed è pertanto necessario approfondire con attenzione la situazione. Nei prossimi 5 anni sarà quindi necessario eseguire le necessarie verifiche al fine di determinare se: La zona ha senso di esistere come tale o se è assimilabile alla più vasta zona denominata montagne qualora i livelli delle concentrazioni registrate lo determinassero. All interno della zona vi sono eventualmente località che si differenziano per valori mediamente più alti e che pertanto possono essere assimilate alle zone di fondo valle. Il contributo di inquinanti generato dal trasporto di inquinanti dal fondo valle è tale da generare una situazione di inquinamento generalizzato che va costantemente tenuta sotto controllo; in tal caso la zona dovrebbe essere confermata. MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA Il monitoraggio della zona è affidato esclusivamente a campagne di misura. Oltre alla stazione mobile saranno impiegate altre forme di controllo dei livelli di concentrazione degli inquinanti atmosferici, come ad esempio campagne di misura con campionatori passivi o con singoli analizzatori. Obiettivo del monitoraggio è quello di verificare in primo luogo la necessità di mantenere tale zona così come oggi individuata. Vi sono infatti buone ragione per ritenere che nel corso del prossimo quinquennio la qualità dell aria sia tale da poter essere considerata sostanzialmente uguale a quella presente sugli stessi pendi al di sopra dei 900 metri di altitudine. 13

15 La configurazione del sistema di monitoraggio della zona sarà la seguente: Punto di misura Tipo di misura SO 2 NOx PM 10 Ben CO 1 Pochi (Salorno) Campagne di misura X X X X X 2 Cologna di Sotto (San Genesio) Campagne di misura X X X X X 3 Rifiano Campagne di misura X X X X X 4 Tesimo Campagne di misura X X X X X 5 Tirolo Campagne di misura X Tab. 8: Sistema di monitoraggio La periodicità delle misure sarà la seguente: Punto di Totale dei periodi di misura misura nei prossimi 5 anni 1 2 periodi dello stesso anno 2 2 periodi dello stesso anno 3 2 periodi dello stesso anno 4 2 periodi dello stesso anno 5 2 periodi dello stesso anno Tab. 9: Campagne di misura nei prossimi 5 anni Periodi di misura Uno in inverno ed uno in estate Uno in inverno ed uno in estate Uno in inverno ed uno in estate Uno in inverno ed uno in estate Uno in inverno ed uno in estate Durata dei periodi di misura 35 gg 35 gg 35 gg 15 gg 15 gg 14

16 VALLE ISARCO DATI GENERALI Nome e codice della zona: Valle Isarco / 207 Qualità dell aria: Dimensioni: Caratteristiche orografiche: Caratteristiche meteo: Rispetto dei limiti e quindi ricadente nella fattispecie prevista dalla lettera c) dell art. 3 del Regolamento sulla qualità dell aria. Superamento della SVI (soglia di valutazione inferiore - tipo aria 2) La zona si estende per circa 47 Km² ed ha un limite superiore posto a circa 900 metri d altitudine. In basso è delimitata dalla zona autostradale A22 centro. Zona posta in massima parte lungo le pendici montane della valle. Il fondovalle è invece interessato dalla zona autostradale. Essendo la valle molto stretta, la zona autostradale interessa la quasi totalità dei centri abitati di fondovalle. La valle presenta ripidi pendii con rari terrazzamenti. L orientamento è sud sud ovest / nord nord est. La zona è interessata durante i periodi invernali da frequenti fenomeni d inversione termica con scarso ricambio d aria. I venti prevalenti sono nella direzione della valle e seguono la tipica circolazione di valle. Alcuni punti della valle godono di scarso irraggiamento solare. Altre caratteristiche : La zona è caratterizzata da una bassa densità abitativa (158,8 ab/km²), da una buona rete viaria e dalla presenza di attività produttive di minore entità. L agricoltura di montagna determina il paesaggio dominante. 15

17 COMUNE AREA IN KM² POPOLAZIONE Barbiano 4,2 780 Castelrotto 2,8 90 Chiusa 4,0 955 Cornedo 3,8 831 Fie' allo Sciliar 9, Funes 0,9 19 Laion 3,6 198 Ponte Gardena 0,8 10 Renon 11, Villandro 2,7 818 Velturno 3, TOTALE 47, Tab. 10 : Comuni compresi nella zona, estensione dell area e popolazione residente (censimento 1991): In figura 3 si nota come i centri abitati del fondovalle siano interessati direttamente dalla presenza dell autostrada che ne determina la qualità dell aria (vedi scheda della zona A22 Centro). La zona in esame ha il confine inferiore che corrisponde con il confine della zona autostradale. Questa ultima è larga 800 metri ed è quasi sempre collocata in centro valle. In tal modo, considerata la pendenza dei versanti montani, abbiamo che la zona in esame ha un limite inferiore posto quasi sempre a diverse decine di metri d altezza sopra il fondovalle. Questo comporta che la zona non è soggetta ad importanti fenomeni d accumulo di inquinanti in quanto posta al di sopra degli strati più stabili di atmosfera che vengono generati dalle inversioni termiche. Inoltre, vi è da rilevare come in tale zona non vi siano attività di particolare importanza che possono determinare concentrazioni di inquinanti di rilievo visto che le maggiori attività sono insediate a fondovalle. Si può pertanto affermare che questa è una zona rurale interessata da possibili fenomeni di inquinamento atmosferico causati prevalentemente dalla vicinanza di altre fonti nei territori adiacenti. Infatti, in determinate condizioni meteorologiche sono possibili fenomeni di trasporto verticale degli inquinanti lungo i versanti riscaldati dal sole. Si ritiene comunque che tali fenomeni siano molto limitati e che non possano determinare particolari problemi dal punto di vista delle concentrazioni medie annuali. 16

18 Feldthurns Velturno Villanders Villandro Klausen Chiusa Villnöss Funes Barbian Barbiano Lajen Laion Waidbruck Ponte Gardena Kastelruth Castelrotto Ritten Renon Völs Fiè Karneid Cornedo Fig. 3: La zona è contraddistinta dal colore giallo. Le linee nere continue indicano i confini comunali. Si possono distinguere i centri abitati (punteggiatura marrone) e l orografia all esterno della zona. La zona dell autostrada è in colore rosa. 17

19 Monitoraggio della qualità dell aria Campagne di misura Tab. 11: Gestione della qualità dell aria QUALITÀ DELL ARIA Valutazione della qualità dell aria quinquennale Stazione di misura nessuna Negli ultimi 5 anni nella zona in esame è stata effettuata una campagna di rilevamento con la stazione mobile a Gudon dal 10/09/2003 al 30/09/2004 per una durata complessiva di 20 giorni di misura. Evidentemente tale misura non può essere considerata rappresentativa della situazione dell intera zona ed in particolare del versante montano posto sulla destra orografica del fiume Isarco. In ogni caso essa offre alcuni elementi conoscitivi che possono orientare un giudizio di massima sulla qualità dell aria che ci può attendere in tale zona. Nei grafici seguenti si riportano le concentrazioni medie giornaliere di NO 2 e PM 10 misurate a Gudon con il mezzo mobile nel settembre 2003 e messe a confronto con quelle misurate in altri siti di misura sul territorio provinciale NO2-10/09/ /09/2003 Mobile Messstation Gufidaun / Cabina mobile Gudon Mob. BX1 LA1 60 µg/m³ Graf. 6: Medie giornaliere NO 2 in µg/m³, confronto tra campagna di misura (Gudon) e le stazioni fisse BX1 e LA Fonte: Laboratorio analisi aria e rumore e Laboratorio di chimica fisica 80 PM10-10/09/ /09/2003 Mobile Messstation Gufidaun / Cabina mobile Gudon 70 Mob. BX1 ST1 60 µg/m³ Graf. 7: Medie giornaliere PM 10 in µg/m³, confronto tra campagna di misura (Gudon) e le stazioni fisse BX1 e ST Fonte: Laboratorio analisi aria e rumore e Laboratorio di chimica fisica 18

20 Come si può notare dal grafico sopra riportato, l andamento ed i valori di NO 2 misurati a Gudon sono molto simili a quelli misurati nello stesso periodo a Laces (LA1), mentre si differenziano in modo sostanziale da quelli misurati a Bressanone (BX1). Ciò evidenzia in modo palese come la qualità dell aria in tale luogo sia del tutto comparabile con quella di una zona rurale solo lievemente interessata da fenomeni d inquinamento atmosferico. Ricordiamo in tale contesto che presso la stazione di Laces nel 2003 si è misurata una media annuale pari a 13,9 µg/m³, ovvero molto al di sotto del limite di 40 µg/m³. Pur ipotizzando che il versante ovest della Valle Isarco (Barbiano, Villandro ecc.) sia interessato da valori più alti di NO 2 non si ritiene possibile che essi siano al di sopra dei limiti. Gli andamenti relativi alle polveri fini (PM 10 ) indicano un quadro ancora più chiaro rispetto alla mancanza di similarità tra la qualità dell aria a Gudon e nel fondovalle. Mentre le stazioni di Bressanone (BX1) e Vipiteno (ST1) registravano importanti picchi di concentrazione nei giorni tra il 19 ed il 23, l andamento del PM 10 a Gudon è quasi piatto e risente in modo del tutto marginale dell aumento delle concentrazioni quasi certamente causato da fenomeni di ristagno dell aria di fondovalle. Tale campagna indica quindi che la qualità dell aria tra fondovalle e pendici è sostanzialmente diversa ovvero che su tali versanti montani essa può essere condizionata solo in determinate condizioni meteorologiche che comunque durante la campagna di misura non si sono manifestate. Tali condizioni meteorologiche sono rappresentate da venti ascensionali che si manifestano sui versanti esposti al sole e che possono trasportare gli inquinanti di fondovalle fino ad altitudini riguardevoli facendoli scivolare lungo i pendii. EMISSIONI DI INQUINATI La zona è caratterizzata dalle emissioni generate dal traffico automobilistico, dal riscaldamento e da alcune attività artigianali. La quantità di inquinanti emessi è talmente bassa da rendere superflua qualsiasi valutazione particolare. Questo anche in relazione al fatto che la qualità dell aria in tale zona è maggiormente influenzata dal trasporto di inquinanti dalle zone di fondovalle che dalle emissioni generate in loco (ad eccezione di eventuali situazioni molto localizzate). Si tenga infatti presente che in tale zona viene emessa una quantità di inquinanti inferiore di circa 4 volte quella emessa nella zona autostradale di fondovalle (A22 Centro) e questo su di un territorio maggiore del 50% (densità di emissione 6 volte inferiore). VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL ARIA E estremamente problematico trarre delle conclusioni sulla base di un unica campagna di misura. Nonostante questo, si può senz altro affermare che la zona individuata merita attenzione se non altro in ragione della sua collocazione a ridosso di un grande asse viario come la A22. Dai dati presi in esame si può valutare il solo superamento della SVI (soglia di valutazione inferiore). La zona è stata provvisoriamente classificata con un tipo di aria uguale a 2, ovvero dove vi è una bassa concentrazione di inquinanti invernali e dove sono necessarie campagne periodiche di rilevamento della qualità dell aria. La zona necessita in ogni caso di ulteriori campagne di misura al fine di approfondire con attenzione la situazione. Nei prossimi 5 anni sarà quindi necessario eseguire le necessarie verifiche al fine di determinare se: La zona ha senso di esistere come tale o se è assimilabile alla più vasta zona denominata montagne qualora i livelli delle concentrazioni registrate lo determinassero. All interno della zona vi sono eventualmente località che si differenziano per valori mediamente più alti e che pertanto possono essere assimilate alle zone del fondo valle. 19

21 Il contributo di inquinanti generato dal trasporto dal fondovalle è tale da generare una situazione di inquinamento generalizzato che va costantemente tenuta sotto controllo; in tal caso la zona dovrebbe essere confermata. MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA Il monitoraggio della zona è affidato esclusivamente a campagne di misura. Oltre alla stazione mobile saranno impiegate altre forme di controllo dei livelli di concentrazione degli inquinanti atmosferici, come ad esempio campagne di misura con campionatori passivi o con singoli analizzatori. Obiettivo del monitoraggio è quello di verificare la necessità di mantenere tale zona separata da quella più vasta definita come Montagne. Vi sono infatti buone ragione per ritenere che nel corso del prossimo quinquennio la qualità dell aria sia tale da poter essere considerata sostanzialmente uguale a quella presente sugli stessi pendii al di sopra dei 900 metri di altitudine. E necessario monitorare con campagne di misura soprattutto il versante sud-ovest della valle dove del resto insistono anche i maggiori centri abitati. La configurazione del sistema di monitoraggio nella zona in oggetto sarà quindi la seguente: Punto di misura Tipo di misura SO 2 NOx PM 10 Ben CO Collepietra (Cornedo) Campagne di 1 misura X Villandro Campagne di 2 misura X X X X X Velturno Campagne di 3 misura X X X X X Tab. 12: Sistema di monitoraggio La periodicità delle misure sará la seguente: Punto di Totale dei periodi di misura misura nei prossimi 5 anni 1 2 periodi dello stesso anno 2 2 periodi dello stesso anno 3 2 periodi dello stesso anno Tab. 13: Campagne di misura nei prossimi 5 anni Periodi di misura Uno in inverno ed uno in estate Uno in inverno ed uno in estate Uno in inverno ed uno in estate Durata dei periodi di misura 15 gg 35 gg 35 gg 20

22 CONCA DI VIPITENO DATI GENERALI Nome e codice della zona: Conca di Vipiteno / 212 Qualità dell aria: Dimensioni: Caratteristiche orografiche: Caratteristiche meteo: Rispetto dei limiti e quindi ricadente nella fattispecie prevista dalla lettera c) dell art. 3 del Regolamento sulla qualità dell aria. Superamento della SVI (soglia di valutazione inferiore - tipo aria 2) La zona si estende per circa 18 Km² ed ha un limite superiore posto a circa 200 metri sopra il fondo valle, ovvero a circa 1100 metri di altitudine. Zona posta a fondo valle in corrispondenza della confluenza tra due corsi d acqua e dove confluiscono quattro valli. La conca è pianeggiante e relativamente ampia verso nord in corrispondenza della città di Vipiteno. La conca è molto ben aperta verso sud (Alta Val d Isarco) e verso ovest (Val Ridanna). In direzione est ed in direzione nord le vallate sono strette o comunque guadagnano presto di altitudine. Tale situazione rende gli scambi d aria con le vallate laterali relativamente facili e quindi frequenti, favorendo così il rimescolamento delle masse d aria. La zona è interessata durante i periodi invernali da fenomeni di inversione termica con scarso ricambio d aria. La circolazione dei venti è comunque maggiore che in altre parti del territorio e permette pertanto un frequente ricambio delle masse d aria. Altre caratteristiche : La zona è caratterizzata da una discreta densità abitativa (390,7 ab/km²), da una rete viaria ben sviluppata e dalla presenza di attività produttive di media entità. COMUNE AREA IN KM² POPOLAZIONE Campo di Trens 9, Racines 1,5 380 Val di Vizze 3, Vipiteno 3, TOTALE 18, Tab. 14: Comuni compresi nella zona, estensione dell area e popolazione residente (censimento 1991): 21

23 Pfitsch Val di Vizze Sterzing Vipiteno Ratschings Racines Freienfeld Campo di Trens Fig. 4: La zona è contraddistinta dal colore giallo. Le linee nere continue indicano i confini comunali. Si possono inoltre distinguere i centri abitati (punteggiatura marrone), la rete viaria (linee di colore rosso, blu, azzurro e verde) e l orografia all esterno della zona. La fascia rosa che divide in due parti la zona e che interessa i centri abitati del comune di Vipiteno e Campo di Trens è la zona autostradale e come tale viene analizzata nella specifica scheda. 22

24 QUALITÀ DELL ARIA Monitoraggio della qualità dell aria Campagne di misura Tab. 15 : Gestione della qualità dell aria Valutazione della qualità dell aria quinquennale Stazione di misura Nessuna ST1 (punto logistico) La stazione di Vipiteno (ST1) non può essere considerata rappresentativa della qualità dell aria nella conca di Vipiteno e pertanto non verrà più gestita per misurazioni fisse. Il sito rimarrà comunque attivo come punto logistico per campagne di misura periodiche. Nelle due tabelle seguenti si riportano i valori di concentrazione dei singoli inquinanti misurati presso la stazione di Vipiteno. La stazione si trova a circa 100 metri dall autostrada e in ragione delle diverse situazioni meteorologiche (direzione del vento, inversione termica) risente della presenza degli inquinanti emessi lungo tale arteria. Viene quindi indicato un valore che molto probabilmente risente delle emissioni attribuibili al traffico sulla A22. Pertanto i valori sotto riportati andrebbero depurati della parte relativa al traffico sulla A22 ottenendo così valori indicativi della qualità dell aria in tutta la conca. Tale operazione è quanto mai problematica e non offre margini di approssimazione accettabili. Pertanto, sarà necessario nei prossimi anni mettere in atto sistemi di misura che indichino il livello di concentrazioni rappresentativo dell intera conca attraverso mirate campagne di misura.. Valori di concentrazione dei singoli inquinanti nel 2003 superamento medie annuali Inquinante Media annuale misurata (dal 1.1 al 31.12) Limite annuale (media annuale) Superamento del limite NO 2 32 µg/m³ 40 µg/m³ NO PM 10 (2005) 21 µg/m³ 40 µg/m³ NO PM 10 (2010) 21 µg/m³ 20 µg/m³ SI Tab. 16 : Medie annuali delle concentrazioni d inquinanti nell anno 2003 superamento del limite Note: (2005) e (2010) indicano il limite in vigore rispettivamente dal e dal Numero superamenti annuali 2003 Inquinante Numero superamenti registrati nell anno (dal 1.1 al 31.12) NO 2 0 PM 10 (2005) 12 PM 10 (2010) 12 Limite annuale (numero di superamenti consentito dal 1.1 al 31.12) 200µg/m³ come media oraria da non superarsi per più di 18 volte l anno 50µg/m³ come giornaliera da non superarsi per più di 35 volte l anno 50µg/m³ come giornaliera da non superarsi per più di 7 volte l anno Superamento del limite Tab. 17 : Superamenti misurati (medie giornaliere, orarie e delle 8 ore) nell anno 2003 superamento del limite Note: (2005) e (2010) indicano il limite in vigore rispettivamente dal e dal NO NO SI 23

25 Negli ultimi cinque anni non si sono verificati superamenti del valore limite tranne che per i valori limite del PM 10 previsti per il 2010, dove il superamento è stato comunque di lieve entità. La stazione di Vipiteno si trova in Via S. Margherita in una zona residenziale poco esposta al traffico e dista circa 100 in linea d aria dall autostrada del Brennero. Essa pertanto ricade all interno della zona autostradale denominata (A22 Nord). Precedentemente la stazione si trovava in zona centrale e nel 1988 è stata spostata a causa della realizzazione di un parcheggio interrato. In conseguenza di questo trasferimento possiamo notare un lieve incremento delle concentrazioni degli ossidi d azoto, in particolare durante i mesi estivi. Da un confronto delle medie annuali dell NO 2 (dal 1991 in poi) si nota un andamento stazionario inferiore al valore limite di 40 µg/m³ (media annuale). Riguardo alle polveri fini (PM 10 ) abbiamo una situazione con concentrazioni molto contenute e che indica pochi superamenti della media giornaliera dei 50µg/m³. Situazione d assoluto contenimento per gli altri inquinanti. EMISSIONI DI INQUINATI La zona è fortemente caratterizzata dalle emissioni generate dal traffico automobilistico. Monossido di carbonio e benzene sono generati per la loro quasi totalità dal traffico e per quanto riguarda gli ossidi di azoto e le polveri fini abbiamo percentuali vicine al 80-90%. I composti organici volatili (COV) provengono comunque per quasi la metà dal traffico mentre la restante parte è generata principalmente dall utilizzo di solventi in diversi tipi di attività. Si noti come fonti importanti come il riscaldamento e l industria (da intendersi come attività produttive) sia rilevante solo per gli ossidi di zolfo che peraltro non rappresentano più alcun problema sotto il profilo delle concentrazioni misurate. Va inoltre sottolineato il fatto che nei mesi invernali (da novembre ad aprile) il contributo del riscaldamento arriva fino a circa il 20% degli NOx e del PM 10 mentre il contributo del traffico si attesta intorno al 80% per entrambi gli inquinanti. Emissioni nella conca di Vipiteno nel % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% CO COV NOx PM10 SOx Benzene Trasporti Riscaldamento Industria Altre sorgenti Graf. 8 : Emissioni totali della zona Conca di Vipiteno Fonte: Ufficio aria e rumore 24

26 VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL ARIA Pur con le dovute precauzioni si ritiene che in tale zona la qualità dell aria sia da valutarsi come relativamente buona e comunque certamente al di sotto dei valori limite. Infatti, si noti come vengano solo leggermente superati i limiti del PM 10 posti al 2010, confermando quindi una notevole differenza con altre città altoatesine che invece superano di molto i limiti posti per il 2010 e spesso anche il limite di 35 superamenti annui posto per il Si può quindi ragionevolmente ritenere che tali superamenti non vi sarebbero senza l influenza della A22 e che pertanto, ad una certa distanza dall autostrada (ovvero all esterno della fascia di 250 metri per lato che delimita la zona autostradale), non si riscontrino concentrazioni sopra i limiti. Incertezza vi è invece nello stabilire se i valori superino o meno la soglia di valutazione superiore. Tale aspetto non ha comunque grande rilevanza se non per quanto concerne l organizzazione del monitoraggio della qualità dell aria. MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA Il monitoraggio della zona sarà affidato ad una costante attività di monitoraggio basata su diversi tipi di campagne di misura. Al centro logistico di Via Margherita ed alla stazione mobile potranno essere affiancate altre forme di controllo dei livelli di concentrazione degli inquinanti atmosferici, come ad esempio campagne di misura con singoli analizzatori qualora se ne rilevasse l opportunità. Come già sopra illustrato, nella zona abbiamo oggi un punto di misura fisso che verrà trasformato in punto logistico. E necessario individuare una strategia di monitoraggio che sia il più possibile rappresentativa dell intera zona. Essendo la zona sostanzialmente omogenea ed essendo le sue dimensioni alquanto contenute, si ritiene possibile ottenere un quadro sufficientemente esaustivo anche in mancanza di un punto di misura fisso. Un attenzione particolare con le campagne di misura andrà prestata alla zona centrale della città di Vipiteno. Di particolare interesse potrebbe essere inoltre l organizzazione di campagne di misura in parallelo, ovvero con la stazione mobile in uno dei punti previsti (ad esempio in città) e con strumenti presso il punto logistico. Questo potrebbe offrire preziose indicazioni riguardo al grado di influenza dell autostrada sull intera zona. La configurazione finale del sistema di monitoraggio nella zona in oggetto sarà quindi la seguente: Punto di misura Tipo di misura SO 2 NOx PM 10 Ben CO Vipiteno Campagne di misura X X X X X Racines Campagne di misura X X X X X Campo di Trens Campagne di misura X X X X X Tab. 18 : Sistema di monitoraggio La periodicità delle misure sarà la seguente: Punto di Totale dei periodi di misura nei misura prossimi 5 anni 1 4 (almeno 2 ogni 2anni) 2 2 periodi dello stesso anno 3 2 periodi dello stesso anno Tab. 19 : Campagne di misura nei prossimi 5 anni Periodi di misura Uno in inverno ed uno in estate Uno in inverno ed uno in estate Uno in inverno ed uno in estate Durata dei periodi di misura 35 gg 15 gg 15 gg 25

27 BASSA PUSTERIA DATI GENERALI Nome e codice della zona: Bassa Pusteria / 209 Qualità dell aria: Dimensioni: Caratteristiche orografiche: Caratteristiche meteo: Altre caratteristiche : Rispetto dei limiti e quindi ricadente nella fattispecie prevista dalla lettera c) dell art. 3 del Regolamento sulla qualità dell aria. Superamento della SVI (soglia di valutazione inferiore - tipo aria 2) La zona si estende per circa 23 Km² ed ha un limite superiore posto a circa 200 metri sopra il fondo valle, ovvero a circa 900 metri di altitudine. Zona di fondo valle in corrispondenza del corso del fiume Rienza. La valle è stretta ed orientata nella sua prima parte nella direzione sudovest nordest e nella seconda parte in direzione est-ovest. Pertanto almeno in parte presenta un versante più soleggiato su cui dominano i venti di risalita. La zona è interessata durante i periodi invernali da fenomeni di inversione termica con scarso ricambio d aria. La circolazione dei venti è tendenzialmente maggiore che in altri fondovalle e dovrebbe pertanto permettere un più frequente ricambio delle masse d aria. La zona è caratterizzata da una discreta densità abitativa (212,2 ab. /Km²), da una buona rete viaria, dalla presenza di attività produttive relativamente importanti e da attività agricole di tipo montano. COMUNE AREA IN KM² POPOLAZIONE Chienes 7, Naz-Sciaves 3,3 560 Rio di Pusteria 2,0 915 Rodengo 1,8 38 Vandoies 7, Varna 1,5 56 TOTALE 23, Tab. 20 : Comuni compresi nella zona, estensione dell area e popolazione residente (censimento 1991): 26

28 Mühlbach Rio Pusteria Vintl Vandoies Kiens Chienes Rodeneck Rodengo Vahrn Varna Natz-Schabs Naz-Sciaves Fig. 5 :La zona è contraddistinta dal colore giallo. Le linee marroni continue indicano i confini comunali. Si possono inoltre distinguere i centri abitati (punteggiatura marrone), la rete viaria (linee di colore rosso, blu, azzurro e verde) e l orografia all esterno della zona. 27

29 QUALITÀ DELL ARIA Monitoraggio della qualità dell aria Campagne di misura Tab. 21 : Gestione della qualità dell aria Valutazione della qualità dell aria quinquennale Stazione di misura nessuna In tale zona negli ultimi 5 anni sono state eseguite 3 campagne di misura così come riportato nella successiva tabella. Da notare che due campagne si sono svolte nel comune di Naz-Sciaves e vengono rappresentante in un unico grafico in quanto condotte senza pausa tra una campagna e l altra. Sito di misura Periodo Durata in giorni Casteldarne (Chienes) 18/02/ /03/ Sciaves - Raut 17/09/ /10/ Sciaves centro paese 05/10/ /10/ Tab. 22 : Campagne di misura eseguite nella zona Dal primo grafico, relativo all NO 2 misurato a Casteldarne, vediamo come in tale località gli andamenti siano decisamente difformi sia dai valori misurati a Brunico (BR1) che da quelli registrati Bressanone (BX1). Infatti, la località si trova inserita in sistema vallivo che evidentemente presenta condizioni meteorologiche diverse e pertanto si registrano picchi o minimi giornalieri in giornate diverse che nelle due città più prossime. La misura è stata condotta nel 1999 e potrebbe anche rappresentare una situazione eccezionale, in ogni caso offre elementi di analisi che meritano adeguati approfondimenti. 80,0 70,0 NO2-18/02/ /03/1999 Mobile Messstation Ehrenburg / Cabina mobile Casteldarne BR1 BX1 Mob. 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 Graf. 9 : Medie giornaliere NO2 in µg/m³, confronto tra campagna di misura (Casteldarne) e le stazioni fisse BR1 e BX Fonte: Laboratorio analisi aria e rumore e Laboratorio di chimica fisica 28

30 Nei seguenti grafici si riportano le misure condotte a Sciaves. La prima parte della campagna (fino al 5 ottobre) è stata condotta presso la zona produttiva Raut, la seconda parte nella piazza del paese di Sciaves. Dai dati raccolti possiamo vedere che in ambedue le località i valori di NO 2 sono molto simili a quelli registrati dalla stazione fissa di Bressanone. Decisamente più bassi invece risultano essere i valori registrati a Brunico. 45 NO2-17/09/ /10/2001 Mobile Messstation Schabs / Cabina mobile Sciaves 40 Mob. BR1 BX µg/m³ Graf. 10: Medie giornaliere NO2 in µg/m³, confronto tra campagna di misura (Sciaves) e le stazioni fisse BR1 e BX Fonte: Laboratorio analisi aria e rumore e Laboratorio di chimica fisica Indicazioni quasi opposte giungono invece dalle informazioni raccolte riguardo al PM 10. In questo caso i valori tendono ad essere molto più simili a quelli registrati a Brunico piuttosto che a Bressanone. PM10-17/09/ /10/2001 Mobile Messstation Schabs / Cabina mobile Sciaves Mob. BR1 BX µg/m³ Graf. 11 : Medie giornaliere PM 10 in µg/m³, confronto tra campagna di misura (Sciaves) e le stazioni fisse BR1 e BX Fonte: Laboratorio analisi aria e rumore e Laboratorio di chimica fisica 29

31 Dai dati illustrati è molto problematico poter stabilire la reale situazione dell intera zona. Risulta pertanto necessario prevedere adeguate campagne di misura allo scopo di determinare valori medi annui rappresentativi dell intera zona. E anche possibile che emergano situazioni difformi all interno della stessa zona e che singole aree della stessa possano essere associate ad una delle zone limitrofe (conca di Bressanone e conca di Brunico). EMISSIONI DI INQUINATI La zona è caratterizzata dalle emissioni generate dal traffico automobilistico così come evidenziato nel grafico riportato di seguito. Questo è dovuto anche alla presenza di un importante via di comunicazione stradale (SS 49). Risalta comunque il contributo dell industria nell emissione di polveri (intorno al 50%) ed ancor di più nell emissione di ossidi di zolfo (intorno al 75%). A tal proposito vi è da segnalare che in tale zona vi sono alcune attività produttive di un certo interesse che generano discrete quantità di inquinanti. A tal proposito si tenga presente che le modalità di espulsione degli inquinanti in atmosfera può essere determinante nella formazione di alte concentrazioni. Un espulsione a 10 o 20 metri di altezza di fumi caldi o molto caldi assicura di norma una buona diluizione degli inquinanti e quindi basse concentrazioni. Al contrario, fumi espulsi a livello del suolo e che si raffreddano in tempi rapidissimi generano concentrazioni maggiori. Anche per tale motivo, a parità di quantità di inquinanti emessi, le emissioni generate dal traffico veicolare sono più problematiche di quelle di un impianto industriale. Ossidi azoto, monossido di carbonio e benzene sono generati per la loro quasi totalità dal traffico. I composti organici volatili (COV) provengono per la maggior parte dal traffico mentre la restante parte è generata principalmente dall utilizzo di solventi in diversi tipi di attività. Emissioni in Bassa Pusteria nel % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% CO COV NOx PM10 SOx Benzene Trasporti Riscaldamento Industria Altre sorgenti Graf.12: Emissioni totali della zona Bassa Pusteria Fonte: Ufficio aria e rumore 30

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