Nuove tecnologie tra miti e realtà. Rendere l innovazione didattica sostenibile! Luca Ferrari Dipartimento di Scienze dell Educazione «G.M.
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2 Nuove tecnologie tra miti e realtà. Rendere l innovazione didattica sostenibile! Luca Ferrari Dipartimento di Scienze dell Educazione «G.M. Bertin»
3 Per una implementazione sostenibile delle nuove tecnologie a scuola A. Le scuole, in modo diverso, si stanno ponendo il problema di come implementare e sostenere la diffusione e l'uso efficace delle tecnologie didattiche. B. La conoscenza dei fattori/processi che possono dare forma alla STD, può contribuire (sia sul versante del management sia su quello delle didattiche) a esplicitare/monitorare, in una prospettiva longitudinale, i processi di innovazione (o di sostegno alle didattiche convenzionali) legati all uso delle TIC nella scuola. C. La formalizzazione/condivisione tra comunità di scuole di modelli organizzativi/didattici legati alla STD può impattare positivamente sulle prassi e sulla cultura tecno-didattica delle scuole.
4 La questione della sostenibilità è un aspetto percepito come rilevante da docenti e dirigenti? Come viene affrontato, nelle singole scuole, il tema della sostenibilità di esperienze didattiche mediate dalle nuove tecnologie? Nelle esperienze indagate, esiste un rapporto tra innovazione didattica mediata dalle tecnologie e sostenibilità?
5 Alcuni risultati in progress!
6 Ostacoli alla sostenibilità L'assenza di un approccio strutturale olistico rispetto all'uso delle TIC nelle scuole La mancanza di accettazione rispetto all'apprezzamento del valore delle TIC La carenza di competenze nell'uso tecnico e pedagogico delle TIC Necessità di integrare le TIC nella formazione docenti e nel curricolo Necessità di sostenere il livello politico (nuovi curricola e formazione in servizio degli insegnanti)
7 Riflessioni in corso
8 Il contesto è importante ma...i fattori di processo sono cruciali! [ ] from a school improvement perspective, the implementation of digital media is a special innovation for schools in which the most challenging task for the school is the rapid change of the innovation itself. It might happen that one innovation process has not been completed (e.g. the implementation of one-to-one computing) when the next one (e.g. the applications of Web2-technologies) has already begun. To cope with this challenge, schools have to develop appropriate strategies and, coming back to the first issue, they have to focus on the process level because this is their only scope for action. 2 livelli di processo: scuola e classe (le differenze tra le scuole su questi due livelli influenzano la implementazione delle TIC) Il sostegno del dirigente e della sua capacità di leadership sono cruciali per l'implementazione delle TIC La capacità delle scuole di cooperare con partner esterni, di cooperare internamente, di sviluppare strategie per affrontare e reagire a nuovi trend digitali sono aspetti decisivi per la sostenibilità
9 è la scuola che segue le mode «tecnologiche» di mercato? è il mercato che stabilisce che cos è l innovazione tecnodidattica nella scuola? in che misura la scuola è realmente autonoma rispetto alla scelta delle «nuove tecnologie»?
10 (ISTAT 2013, Cittadini e Nuove Tecnologie, pp. 5-6) Le nuove tecnologie popolano sempre di più le vite degli adolescenti Nel 2013, oltre la metà delle persone di età superiore ai 3 anni (il 54,3%) utilizza il personal computer e oltre la metà della popolazione di 6 anni e più (il 54,8%) naviga su Internet. [ ] è sempre più diffuso l uso del personal computer in tenera età: tra i piccoli di 3-5 anni l uso del pc registra gli incrementi maggiori passando dal 17,4% del 2012 al 23,3%. Per quanto riguarda la frequenza d uso [ ] il 34,1% delle persone di 3 anni e più usa il pc tutti i giorni mentre il 33,5% (in aumento dal 29,5% del 2012) di quelle di 6 anni e più si connette al web quotidianamente. I maggiori utilizzatori del personal computer e di Internet restano comunque i giovani di anni (rispettivamente, oltre l 88% e oltre l 89%). La quota di utenti decresce progressivamente in modo direttamente proporzionale all età.
11 Un tema ampiamente dibattuto in letteratura - che ha fatto inevitabilmente breccia tra gli insegnanti e in tutte le agenzie educative - è quello relativo ai «fattori di rischio» legati all utilizzo delle nuove tecnologie. Un tema meno dibattuto riguarda, invece, la costruzione di esperienze «positive» che si possono instaurare nella relazione tra adolescenti e l uso delle nuove tecnologie.
12 The Radio Book of 1924 ebook reader of 2013
13 At School, Jean-Marc Côté, A scuola col tablet, 2013
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15 «La grande diffusione delle lavagne Interattive Multimediali e di superfici interattive in generale avvierà l ampliamento del numero di device tecnologici (tablet, netbook, ebook, risponditori ) che orienteranno l attività didattica sempre più verso la collaborazione». Fonte:
16 Da cosa è sostenuto l approccio predittivo emergente da questo estratto?
17 Gli aspetti di determinismo tecnologico devono inevitabilmente considerare che la introduzione delle ICT nella scuola italiana è un processo complesso, con diverse sfaccettature, territorialmente disomogeneo, accompagnato da luci ed ombre che riguardano, in particolar modo, la formazione iniziale e continua dei docenti. Una formazione top down troppo spesso relegata all apprendimento di procedure tecniche a discapito di modelli bottom up d uso didattico delle ICT progettati e implementati da singoli, gruppi o comunità di docenti a seconda dei reali bisogni, delle caratteristiche di contesto, di competenze, di risorse umane e finanziarie a disposizione.
18 La mancanza di alfabetizzazione ai media digitali da parte degli insegnanti è una sfida importante e che, allo stesso tempo, si dovrebbe abbandonare un tipo di formazione (considerata insostenibile) centrata sull'utilizzo dei singoli strumenti Occorre rendere indipendenti gli insegnanti aiutandoli ad adottare nuovi modi di vedere e pensare
19 La introduzione dei social media nei percorsi di apprendimento tradizionali è considerato un elemento attrattivo e motivante per gli studenti e permette, altresì, di incrementare la loro partecipazione nel processo di apprendimento (T. M. Farwell and R. D.Waters, 2010).
20 «vivacizzare il curriculum con una patina superficiale di cultura digitale a misura di bambino» [diversi] commentatori mettono [ ] in guardia contro i tentativi di motivare e coinvolgere gli studenti attraverso la semplice introduzione di tecnologie social media di tendenza nei processi e nella pratica educativa
21 Una delle più grandi sfide che si presenta oggi nel mondo educativo è quella di coltivare nei discenti la capacità di discernimento, ovvero, la capacità da parte degli studenti - di individuare nuovi modi di condurre ricerche e, soprattutto, di saper apprendere le informazioni più rilevanti.
22 Letteratura nazionale ed internazionale, documenti politici istituzionali, resoconti di esperienze Mitologie e Ideologie Rapporto apparentemente causale tra uso delle ICT e i benefici ottenuti in termini di: attuazione di processi di innovazione didattica trasformazione dell ambiente di apprendimento inclusione.
23 Una delle maggiori difficoltà esperite dagli insegnanti è la carenza di governabilità delle ICT durante le attività d isegnamento e apprendimento in classe
24 Possiamo affermare che che le grandi attese che da trent anni si sono sollevate a riguardo sono andate deluse. Sappiamo che sono le metodologie, non le tecnologie che fanno la differenza nell apprendimento (Clark et al. 2006; Hattie 2009).
25 It is crucial to raise teachers awareness about the cultural model programmed in the machine.
26 Dalla interpretazione dell apprendimento alla proposta didattica: per un modello tecnologico problematico
27 Interpretazioni dell'apprendimento Concetti "chiave" Strumenti didattici Risultati attesi Ottiche di valutazione Per ESECUZIONE (teorie dell'associazionismo e del comportamenti-smo) La riproduzione culturale (memorizzazione / ripetizione / applicazione...) L'unità didattica (nelle versioni "di minima" e "di massima") Acquisizione di sequenze (nozioni e abilità) fondamentali della cultura consolidata La qualità dell'esecuzione La capacità di riutilizzazione Per COSTRUZIONE (teorie del costruttivismo e del cognitivismo in generale) La produzione di cultura attraverso l'esperienza (equilibrazione tra accomodamento e assimilazione) Il progetto didattico (nella versione della ricerca: come osservazione / ipotesi / sperimentazione / verifica...) Produzione diretta di cultura con forte attenzione al versante dei processi / percorsi più che a quello dei prodotti La "coerenza" interna del percorso e la sua "padronanza" La "validità" dei risultati Per SCOPERTA (teorie della Gestalt) L'intuizione e l'invenzione (valorizzazione del "vissuto" personale, attivazione della "divergenza") Il progetto didattico (nella versione del gioco: come ludico puro / gioco dramma / brainstorming...) Produzione di "insight": idee / "illuminazioni" / ipotesi personali e di gruppo La "persistenza" dei risultati e dei processi della scoperta La "generatività" della scoperta
28 5 riflessioni sul rapporto tra scuola e nuove tecnologie Dal minuto Riflessione: individuo e tecnologie
29 Esperienze e idee
30 Didattica digitale
31 Risultati primo monitoraggio Gli insegnanti: partecipano per la prima volta ad una sperimentazione didattica con le ICT. Alunni: alcuni di loro avevano già partecipato a iniziative similari. La maggior parte degli alunni possedeva già un tablet.
32 Divergenza nella percezione tra insegnanti e alunni rispetto all impiego del tablet nella didattica ordinaria: Gli alunni dichiarano di farne un uso significativo all interno del programma; gli insegnanti, contrariamente, dichiarano uso sporadico. Convergenti sono invece le risposte sugli ambienti in cui il tablet è sperimentato (scuola e casa).
33 Usi didattici prevalenti: a. durante le lezioni: creare mappe concettuali, prendere appunti, fare esercizi didattici; b. a casa: studiare, comunicare con i compagni, giocare.
34 Apprendimento Le modalità di apprendimento maggiormente stimolate dai docenti sono state di natura riproduttiva (attivazione/rinforzo di processi di apprendimento legati alla memorizzazione e ripetizione dei contenuti presentati a lezione).
35 Socializzazione Insegnanti Alunni
36 In che misura l uso didattico del tablet sta effettivamente incidendo sui risultati di apprendimento? Insegnanti
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38 Aspetti critici basso impatto della sperimentazione nella relazione tra scuola e famiglia affaticamento visivo degli alunni durante lo studio su tablet carenza di applicazioni per la didattica su sistema operativo Android
39 Gli aspetti su cui il tablet sembra avere una maggiore impatto didattico sono: l incremento nella motivazione all apprendimento e all insegnamento la possibilità di comunicare con i pari e di condividere risorse in modo più immediato la relazione con il docente
40 Proposta modelli d uso didattico del Tablet Pc
41 Tablet e didattica ordinaria il tablet può rappresentare uno strumento trasversale a tutte le discipline per supportare lo studente sia nell archiviazione, memorizzazione, condivisione dei contenuti sia nelle successive fasi di rielaborazione/sintesi/creazione (mappe concettuali, ecc.). Funzione prevalente: supportare i metodi di studio dell alunno.
42 Tablet e didattica inclusiva il tablet può rappresentare uno strumento per supportare il corpo docente nella progettazione integrata di percorsi didattici individualizzati e personalizzati. Funzione prevalente: facilitare il processo di monitoraggio/riflessione dell apprendimento del singolo e del gruppo classe.
43 Tablet tra scuola e territorio Il tablet potrebbe essere impiegato sia per attivare processi di documentazione (concretizzati attraverso fotografie digitali, interviste) sia processi di rielaborazione e costruzione di nuovi saperi Funzione prevalente: facilitare/potenziare processi di documentazione e di rielaborazione dei saperi.
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45 Didattiche con la LIM
46 LIM Lasagne Interattive Multimediali
47 Metafore Per preparare una buona lasagna alla Bolognese, la cosa fondamentale è la giusta scelta degli ingredienti: per prima cosa la carne, che deve essere rigorosamente, per metà di manzo e metà di maiale per dare sapore alla ricetta, poi la polpa di pomodoro che deve essere di buona qualità, ed infine, ma non per ultime le lasagne vere e proprie, che devono essere tra le migliori, anche se sarebbe meglio prepararle da se in casa.
48 Per preparare una buona LEZIONE alla LIM, la cosa fondamentale è la giusta scelta degli ingredienti: per prima cosa la connessione, che deve essere funzionante, per dare sapore alle immagini, ai video, ai link, poi i contenuti e le metodologie che devono essere di buona qualità (sempre relazionate a target ed obiettivi), ed infine, ma non per ultime la capacità dell insegnante di integrare efficacemente la LIM nella didattica quotidiana.
49 Lavagna di ardesia o LIM? Un falso problema
50 Inquadriamo criticamente la questione G. Bonaiuti:
51 Interrogativi G. Bonaiuti,
52 La LIM può facilitare la COMPRENSIONE e la MOTIVAZIONE quando viene direttamente utilizzata dagli alunni Higgins, S. and Wall, K. and Smith, H. (2005) ''The visual helps me understand the complicated things' : pupil views of teaching and learning with interactive whiteboards.', British journal of educational technology., 36 (5). pp
53 Un modello didattico problematico per l uso della LIM Interpretazioni dell'apprendimento ICT come strumento di: Obiettivi e direzioni d uso didattico delle ICT Risorse [In relazione al tipo di obiettivo/i posso dare consapevolmente direzioni d uso didattico dello strumento (questo permette sempre di governare le ICT e non di esserne governati)]. Per ESECUZIONE Per COSTRUZIONE Per SCOPERTA Istruzione Costruzione individuale e cooperativa della conoscenza Promozione della creatività, dimensione artistico - estetica ecc. nel singolo e nel gruppo Risorse informative multimediali: Es. Google Cultural Institute bit:exhibitid=grz0eihk&position=0%2c-1 Esercitazioni interattive: Es: arricchire il vocabolario su tematiche specifiche: Our Bodies ; per l apprendimento della musica: Beethoven's Baseball; polilabkids: per l apprendimento della matematica elencoesercizi.htm#ita Cloud: es. Google Docs, dropbox, ecc. Web Quest: QUEST_file/frame.htm Mappe concettuali: Prezi Cmap, Vue, Free Mind, SpiderScribe Digital storytelling gioco=fiaba
54 Raccomandazioni La LIM dovrebbe essere considerata, dal nostro punto di vista, solo come uno degli strumenti che fanno parte del setting educativo e dell infrastruttura strumentale di una classe o di una scuola. Occorre esplorare e documentare - dentro e fuori dall aula - quelle necessarie e vitali sinergie che integrano l analogico col digitale, che intrecciano didattiche multimediali con quelle tradizionali
55 Sceneggiature didattiche con la LIM: esempio Fase osservativa Dopo aver mostrato delle immagini, l'insegnante propone di individuare gli elementi più significativi e accompagna gli alunni a raccogliere e organizzare quanto emerge dall'attività. Fase operativa - lavori di gruppo L'insegnante distribuisce dei documenti e dà indicazioni operative agli allievi per la costruzione di una mappa concettuale. Fase di collegamento L'insegnante pone delle domande e sollecita gli allievi alla riflessione e al confronto tra i fatti storici del passato e del presente. Fase di verifica In cui l'insegnante si accerta delle competenze e delle conoscenze acquisite dagli allievi. Ascolta e attiva una riflessione sulle presentazioni delle mappe concettuali e propone un cruciverba a soluzione individuale da svolgere in aula informatica.
56 In sintesi
57 [ ] le proposte tecnologiche devono essere avanzate all interno di un quadro realistico di sostenibilità finanziaria e durevolezza temporale e orientate a obiettivi ben finalizzati, suffragati da evidenze.
58 5 suggerimenti (Calvani, 2013) 1. Ecologia mediale 2. Sostenibilità: selezionare il kit tecnologico per sopravvivere nel tempo. 3. Fini e mezzi: le tecnologie per potenziare il contesto; adottare il principio del miglior rapporto costi/benefici. 4. Le tecnologie come oggetto dell apprendimento: riflettere sul modello di competenza digitale 5. Le tecnologie per apprendere: quasi mai funzionano; andare a caccia delle felici eccezioni.
59 2. Sostenibilità: Selezionare il kit tecnologico per sopravvivere nel tempo! Parlare di sostenibilità vuol dire anche che le iniziative della scuola devono raccordarsi con l evoluzione tecnologica esterna. In una politica tecnologica occorre una visione di ciò che succederà nel futuro; le scelte vanno adottate in raccordo con l evoluzione naturale delle tecnologie, in modo da intercettare certi appuntamenti e dalle opportunità che verranno da questi. Ciò significa anche prepararsi/confrontarsi con un futuro che sarà caratterizzato secondo la filosofia che va sotto la logica BYOD (Bring Your Own Device).
60 Il focus deve essere dunque l insegnante e non il device. Un BYOD selvaggio, senza una chiara impostazione ecologica, in cui si separino con chiarezza i momenti di lavoro individuale da quelli basati sull ascolto e sull interazione con l insegnante, potrebbe davvero creare una nuova barriera alle possibilità di una didattica efficace.
61 Grazie! contatti
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