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3 i temi del rapporto

4 2 analisi e previsioni dei prezzi delle commodity ottobre 2012 Il club delle politiche economiche espansive non basta a sostenere la crescita dei prezzi Crisi dell euro: massicce manovre in campo Sono passati poco meno di due mesi da quando Mario Draghi, giovedì 6 settembre 2012, ha segnato l inizio di un nuovo capitolo nella storia della moneta unica europea, annunciando che a determinate, e stringenti, condizioni di aggiustamento della finanza pubblica la Bce avrebbe fatto tutto il necessario per risolvere la crisi dell Eurozona, in particolare acquistando quantità potenzialmente illimitate di titoli del debito dei paesi in difficoltà. Il 12 settembre, con il consenso al meccanismo europeo di stabilità (ESM) accordato dalla Corte Costituzionale tedesca, è stato rimosso un altro grande ostacolo al salvataggio della zona euro. Lo stesso giorno, la Commissione europea ha compiuto il primo passo verso l unione bancaria, definendo un progetto per una vigilanza europea comune. Tutte azioni dirette a rassicurare i mercati sulla solidità del progetto euro, dopo il forte nervosismo che si era diffuso nei mesi precedenti, e che aveva portato tra le altre conseguenze a tracciare una strada marcatamente ribassista per le quotazioni internazionali delle principali commodity. Ma i problemi dell economia mondiale non risiedono solo in Europa. Nei mesi estivi si sono intensificati i segnali di moderazione della crescita sia nelle altre economie industrializzate (Stati Uniti, Giappone) sia nei paesi emergenti, e questa volta senza l eccezione della Cina. Così, il club delle politiche economiche espansive ha visto nel giro di poche settimane aumentare vistosamente il numero degli iscritti. Il 13 settembre la Federal Reserve ha annunciato un nuovo piano di quantitative easing (QE3), dichiarando l intenzione di acquistare titoli di debito ipotecario per un valore di 40 miliardi di Us$ al mese, senza limiti di tempo (condizione questa che differenzia la nuova misura dai due precedenti round di QE, che avevano invece scadenze definite a priori). La Banca Centrale americana ha anche esteso la prospettiva di tassi di interesse prossimi allo zero almeno fino alla metà del 2015, affermando che la politica monetaria rimarrà accomodante per un tempo considerevole anche dopo l avvenuto rafforzamento dell economia 1. Sulla stessa traccia si sono incanalati gli interventi della Banca Centrale del Giappone che ha potenziato il suo programma di allentamento quantitativo e della Banca Popolare Cinese. Quest ultima, il 26 settembre, ha comunicato un iniezione di liquidità pari a 365 miliardi di yuan (57.9 miliardi di dollari) per sostenere l economia; azione che ha fatto seguito all annuncio risalente ai primi giorni di settembre di un nuovo piano infrastrutturale per 1 trilione di yuan. Le politiche economiche espansive hanno dato una fiammata ai prezzi I mercati, lungimiranti come spesso accade, avevano in realtà già anticipato attese di interventi espansivi: nei mesi estivi le quotazioni petrolio, metalli non ferrosi e preziosi su tutte davano segnali di irrequietezza mostrando spunti rialzisti (i forti incrementi scontati dalle commodity cerealicole sono, invece, imputabili principalmente all intensa siccità che ha colpito i raccolti nell emisfero settentrionale). Ma solo successivamente gli effetti si sono estesi all intera platea degli input: nella sola giornata del 14/09, all indomani dell annuncio del QE3 - la misura, tra quelle citate, che avuto il più repentino riscontro sui mercati - i corsi dei metalli non ferrosi hanno messo a segno guadagni compresi tra il 3.8% (rame Lme) e il 6.6% (stagno Lme); i rincari degli acciai si sono attestati nell ordine del +2%; quelli delle commodity agricole tra l 1% e il 3%. Meno evidenti gli effetti su oro e petrolio, le cui quotazioni - atte- 1 La dimensione del QE3 potrebbe avvicinarsi a 1 trilione di dollari se gli acquisti venissero mantenuti fino a quando la Fed prevede sarà raggiunto un tasso di disoccupazione pari all obiettivo del 7%.

5 analisi e previsioni dei prezzi delle commodity prometeia 3 Il recente andamento delle quotazioni internazionali terzo trimestre 2012 cereali soia coloniali oro petrolio brent piombo platino rame zinco alluminio nichel acciai lunghi materie plastiche stagno acciai piani var. % congiunturali, prezzi in $ lug-set/apr-giu cereali soia coloniali oro petrolio brent piombo platino rame zinco alluminio nichel acciai lunghi materie plastiche stagno acciai piani settembre e la frenata di ottobre ott/set set/ago state rispettivamente su 1770 Us$/oz. (+23% sul livello medio di giugno) e 117 Us$/bl. (+11%) scontavano più marcatamente di altre le attese di nuove misure espansive già da diverso tempo. Nonostante la sorprendente entità del complesso delle misure in campo, l effetto annuncio è svanito rapidamente: nelle settimane successive le quotazioni di gran parte delle commodity hanno nuovamente ripiegato verso il basso. Tra gli input destinati ad impieghi industriali, qualche eccezione si riscontra in particolare tra i non ferrosi: rame, piombo, stagno e nichel, pur con una decelerazione rispetto al balzo di settembre, hanno continuato a conseguire qualche apprezzamento nella prima parte di ottobre. Nel complesso tuttavia, dopo un iniziale euforia, i dati di ottobre hanno riportato a una diversa realtà, lasciando più di un punto interrogativo tra i responsabili acquisti dell industria, in particolare di quella italiana, che già si trova a fronteggiare numerose difficoltà. Siamo in presenza dell avvio di una nuova fase rialzista e quindi è necessario affrettarsi a rifornire i magazzini (oggi in molti casi su livelli di minima capienza) prima di dover scontare rincari nei prezzi degli input che potrebbero mettere in crisi la sopravvivenza di molte aziende o si tratta solo di un fuoco di paglia? i temi del rapporto risultata però di breve durata, in assenza di un supporto dei fondamentali Le espansioni monetarie attuate dalla Fed subito dopo la crisi (2008) e nel 2010 sono state accompagnate da un veloce recupero dei prezzi delle commodity, petrolio soprattutto 2. I consistenti piani di investimento in Cina del hanno a loro volta contribuito a rilanciare la domanda delle principali commodity industriali. Al momento non c è però evidenza empirica del fatto che i recenti interventi delle banche centrali stiano effettivamente infondendo effetti benefici sulla crescita; e proprio i dubbi rapidamente emersi su questo aspetto hanno riportato i mercati - ormai assuefatti, o quasi, alle misure espansive in una condizione attendista. C era una volta il surriscaldamento L impressione condivisa è che le numerose misure di stimolo introdotte nelle ultime settimane, più che imprimere un accelerazione all attività economica e di conseguenza alla domanda di commodity ne stiano evitando un brusco rallentamento. In particolare, la debolezza del manifatturiero in Europa e in Cina (nonostante i dati più recenti sull industria del dragone evidenzino qualche spunto di 2 Si veda a riguardo la newsletter commodity di agosto 2012.

6 4 analisi e previsioni dei prezzi delle commodity ottobre 2012 miglioramento) stanno eclissando gli sforzi delle banche centrali per promuovere la crescita, guidando conseguentemente al ribasso i prezzi delle materie prime. Dopo l iniziale euforia montata sui mercati nei mesi estivi, riteniamo che l impatto delle iniezioni di liquidità conseguenti al QE3 sarà contenuto da livelli di prezzo più elevati rispetto al 2009, e un bilancio globale indirizzato verso una condizione di surplus per molte materie prime chiave (metalli e petrolio su tutte). Indice Prometeia dei prezzi delle commodity ott-08 ott-09 ott-10 ott-11 ott-12 ott-13 ott-14 in euro (asse sx) in dollari (asse dx) media 2000=100, dati mensili Dei possibili impatti sui prezzi delle commodity del nuovo piano infrastrutturale cinese abbiamo trattato diffusamente nella newsletter di settembre (a cui rimandiamo per approfondimenti). Basti qui ricordare che secondo le nostre stime, l entità più contenuta dell investimento annunciato (circa ¼ rispetto a quello del piano ) a cui si associa una mancata chiarezza sulle effettive modalità di finanziamento i miglioramenti conseguiti negli ultimi anni in termini di efficienza d uso degli input e livelli di partenza delle quotazioni più elevati che in passato, dovrebbero contenere gli impatti sulla domanda (e di conseguenza i rialzi dei prezzi), in particolare per quanto riguarda i metalli. Le sfide a medio termine per l economia globale non sono ancora vinte. Replicare quantità e qualità degli sforzi del passato non è più sufficiente a raggiungere l obiettivo di crescita: nel mondo di oggi, che il continuo e rapido mutamento dei fattori ambientali rende sempre più complesso, c è bisogno d altro per rilanciare il ciclo economico mondiale 3. Come già sottolineato, non va comunque dimenticato che, nonostante la domanda attuale e prospettica non sia abbastanza tonica da assorbire l eccesso di offerta che si è venuto a creare sul mercato di molte materie prime, i prezzi continuano a collocarsi su livelli elevati se osservati in prospettiva storica. Per oltre la metà delle circa 30 commodity monitorate, il prezzo medio registrato a ottobre 2012 è più alto rispetto a quello dello stesso mese del 2011 (quando aveva preso avvio una fase di forti deprezzamenti). Il gap è particolarmente ampio per alcuni agricoli (+38% grano, +26% soia +19% mais; mentre i coloniali sono oggi a sconto tra il 20% e il 30%), materie plastiche (+10% in media) e alcuni non ferrosi (+11% rame, +13% piombo). I moderati incrementi di fine anno non incidono sulle tendenze di fondo del 2012 Anche scontando alcuni possibili moderati incrementi dei prezzi nell ultimo quarto del 2012 per metalli ferrosi, non ferrosi e preziosi energetici e filiera petrolchimica, i movimenti al rialzo prospettati nel nostro scenario non saranno tali da spostare significativamente la variazione annua dell indice Prometeia rispetto a quanto conseguito fino a oggi: stimiamo in circa -7 punti percentuali la flessione del livello dei prezzi in dollari misurata dall indice nella media di quest anno. Le novità del 3 Questa considerazione non sembra ancora essere condivisa dai policymakers. E di questi giorni (fine ottobre) l annuncio di un nuovo piano di stimolo in Giappone, per un valore di 750 miliardi di yen (9.4 miliardi di dollari), a fronte del timore che i segnali di indebolimento dell economia del paese creino problemi nelle vendite di titoli del debito pubblico del paese.

7 analisi e previsioni dei prezzi delle commodity prometeia 5 Posizioni a termine sull oro Comex fondi speculativi nuovo scenario si annullano completamente con riferimento ai prezzi in euro, che oggi riflettono un più intenso indebolimento della moneta americana nei confronti di quella europea nell ultimo quadrimestre dell anno (+0.6% la variazione stimata per l indice Prometeia dei prezzi in euro nel 2012) Lo scenario dei prossimi mesi continuerà a essere condizionato dal combinarsi delle politiche economiche sulle due sponde dell Atlantico e, immancabilmente, pos. lunghe pos. corte Us$/oz., scala ds Migliaia di contratti, ns. elab. su fonte Cftc, dati settimanali dall evoluzione della domanda cinese. Spinte rialziste più significative - o quantomeno un attenuazione di quelle ribassiste (ad esempio per coloniali, cotone, minerali di ferro) - si potranno osservare nel I fondamentali non appaiono comunque sufficientemente solidi a supportare incrementi di forte intensità. Con riferimento ai metalli non ferrosi - posto che i movimenti al rialzo dei prezzi osservati tra agosto e settembre scorso non sono stati guidati da un effettivo rafforzamento dei fondamentali, ma bensì dall effetto attesa (prima) e annuncio (immediatamente dopo) di misure di stimolo all economia in varie parti del globo le condizioni di domanda e offerta non appaiono particolarmente rialziste. Per i prossimi mesi non sono attesi forti apprezzamenti, per il semplice fatto che a livello globale quasi tutti i metalli presentano un bilancio fisico in surplus: dati i recenti consistenti investimenti pianificati in una fase di domanda crescente, qualche anno fa ad oggi la crescita dell offerta supera quella della domanda. Per quanto riguarda poi, più in dettaglio, il principale consumatore mondiale di queste commodity - la Cina la reazione dei mercati a miglioramenti (anche inattesi) sulle prospettive di domanda si materializzerà presumibilmente con un certo ritardo, visti gli elevati livelli di scorte presenti nei magazzini (le riserve di cinesi alluminio, ad esempio, sono stimate ai massimi degli ultimi due anni). Questo quadro impone ai raffinatori in giro per il mondo ulteriori tagli di capacità produttiva per poter vedere ulteriori significativi apprezzamenti. Un discorso analogo vale per l acciaio. Leggermente diversa è, invece, la situazione del rame, che presenta un contesto di fondamentali differente rispetto agli altri non ferrosi che potrebbe esporlo a qualche rischio di scarsità di offerta. i temi del rapporto Metalli: una generalizzata sovraccapacità contiene gli apprezzamenti Con riferimento ai preziosi, le pressioni rialziste osservate sull oro a partire dall estate 2012 sono state esercitate principalmente dalla speculazione in merito ad attese di nuove misure di stimolo per l attività economica mondiale: a ottobre il metallo giallo è stato scambiato in media intorno ai 1750 Us$/oz., il valore più alto da settembre 2011 (quando in alcune sessioni giornaliere ha sfiorato i 1900 dollari) 4. Già negli ultimi giorni del mese, tuttavia, l uscita di dati più incoraggianti del previsto sulle economie di Stati Uniti e Cina ha rallentato i movimenti speculativi. Per i prossimi mesi, in un contesto Oro: i movimenti speculativi appaiono in rallentamento 4 Un contributo al sostegno delle quotazioni è venuto anche da fattori reali, in particolare da un incremento degli acquisti fisici di oro da parte di Cina e India (primo consumatore mondiale), all incremento delle riserve detenute presso diverse banche centrali, oltre all intensificarsi di conflitti nel settore minerario in Sudafrica (che hanno colpito in misura ancora maggiore l offerta di platino).

8 6 analisi e previsioni dei prezzi delle commodity ottobre 2012 di elevata volatilità e incertezza sulle traiettorie di crescita dell economia mondiale - condizioni che tipicamente premiano gli investimenti più difensivi - il sentiment degli analisti non vede il Indici Prometeia dei costi di approvviginamento per settore industriale prevalere di una posizione dominante: si va da chi prospetta prezzi dell oro in continua risalita fino a rompere la soglia dei 2000 Us$/oz. a tutto il 2013 a chi sostiene che il picco delle quotazioni sia stato raggiunto a seguito delle recenti tensioni e che da adesso in poi le spinte siano tutte al ribasso, tali da riportare l oro a essere scambiato intorno ai 1600 Us$/oz. La nostra view prospetta quotazioni mediamente ancora in un in- indici in, var. % medie annue torno dei 1700 Us$ - ma senza ulteriori significativi apprezzamenti rispetto ai livelli attuali - fino ai primi mesi del 2013, per poi rientrare progressivamente nella restante parte dell orizzonte di previsione. materiali per edilizia energia chimica metallurgia meccanica legno carta manifattura moda alimentare Petrolio: i fondamentali puntano verso il basso, ma sulle quotazioni pesano altri fattori Nello scenario petrolifero la situazione dei fondamentali punta verso il basso: una domanda in strutturale contrazione nei paesi Avanzati e in rallentamento negli Emergenti, e un offerta che presenta tratti più tranquillizzanti rispetto al passato (grazie anche alle nuove tecnologie estrattive), dovrebbero tradursi in un surplus per il mercato globale nei prossimi anni. Tuttavia, nel nostro quadro, diversi sono i motivi che portano a orientare al rialzo le quotazioni del Brent nei mesi a venire: innanzitutto, il surplus globale stimato non presenta un entità sufficiente a immunizzare il mercato da possibili ripercussioni di un deterioramento dello scenario geopolitico (il venir meno della produzione di un singolo player mediorientale di medie dimensioni potrebbe far pendere l ago della bilancia verso il deficit); poi, dinamiche valutarie (nel 2013 stimiamo un deprezzamento della valuta statunitense prossimo al 5%). A ciò si aggiungono velate attese di possibili nuovi stimoli in Cina (ma anche, potenzialmente, negli Stati Uniti e in Europa) e la mina vagante di un eventuale conflitto Iran-Israele (con impatti concentrati, nell immediato, sullo scenario petrolifero globale, ma con ricadute che si farebbero sentire anche in altri ambiti). In un contesto di forte incertezza, questi elementi assumono un peso paragonabile a quello dei fondamentali di domanda e offerta. Alla luce di ciò, le quotazioni del petrolio sono attese mantenersi elevate per tutto l orizzonte di previsione. Superata la siccità, sono i bassi livelli di scorte a imprimere potenziali spinte rialziste alle food commodity nel breve termine Per quanto riguarda le materie prime agricole, i rapidi e intensi incrementi registrati dai prezzi di alcune food commodity durante la scorsa estate, hanno diffuso timori di una nuova crisi alimentare, come sperimentato nel biennio Ma la situazione di oggi è differente. Passato il culmine dell ondata di siccità che ha colpito l emisfero settentrionale e ridimensionate in parte le stime di danni alle colture dopo gli allarmismi delle prime ore i prezzi hanno messo fine all escalation di rialzi (pur rimanendo attestati su livelli elevati). La crisi attuale è meno grave di quella del 2007 per diversi motivi: i problemi oggi diversamente da allora non hanno colpito tutte le colture (si sono concentrati su grano, mais e soia), né sono stati aggravati da restrizioni nei flussi di commercio - a protezione dei consumi interni dei paesi produttori - come invece è avvenuto in passato.

9 analisi e previsioni dei prezzi delle commodity prometeia 7 In questa fase i mercati globali di cereali e soia si mostrano comunque piuttosto vulnerabili: uno scarso buffer di scorte - in relazione ai livelli di consumo - lascia aperti spazi a incrementi dei prezzi dettati da impreviste difficoltà nell offerta (con possibili significative ripercussioni sulle altre food commodity) 5. Questo fattore, unito ad alcuni vincoli sul fronte dell offerta, potrebbe quindi esercitare alcune pressioni al rialzo sui prezzi nel breve periodo. Tuttavia, in un orizzonte di medio termine, in assenza di ulteriori elementi di disturbo sul fronte dell offerta, l attuale picco dei prezzi è atteso rientrare, spinto al ribasso dalle condizioni attese per la domanda. A sintesi di questi movimenti, l indice Prometeia dei prezzi in dollari degli input manifatturieri è previsto in crescita del 4% nella media del Gli acquisti degli approvvigionatori italiani saranno comunque favoriti dalla dinamica del rapporto di cambio euro/dollaro (stimato muoversi nettamente a favore della valuta europea), che ammortizzerà gli aumenti sui mercati internazionali: la variazione attesa per l indice dei prezzi in euro è prossima al -1%. Qualche tensione in più potrebbe gravare sulle imprese attive nel comparto alimentare (+3.8%, in euro), nella filiera chimica (+1.9%) e per i produttori di materiali per le costruzioni (+2.3%). Nel 2014, il combinarsi delle dinamiche dei prezzi in dollari e dei movimenti valutari è atteso tradursi in una sostanziale stabilità, in media, per i costi di approvvigionamento delle imprese manifatturiere italiane. Gran parte dei pericoli che gravano sullo scenario a breve e medio termine ruotano attorno alla sfera politica: azione (o inazione) dei governanti su alcune tematiche rilevanti faranno la differenza per l evoluzione prospettica delle principali economie mondiali (americana, europea e cinese). Un primo elemento è costituito dall esito delle imminenti al momento in cui si scrive elezioni presidenziali americane: il risultato delle urne potrà dare nuova benzina ai mercati (finanziari e delle commodity) o getterà, invece, acqua su un fuoco già fioco? Con riferimento sempre agli Stati Uniti, ulteriore elemento di rischio (al ribasso) è il cosiddetto fiscal cliff, nel caso in cui l amministrazione entrante qualunque essa sia non agisca nel senso di evitare i tagli automatici di spesa 6. Spostandoci in Europa, sullo sfondo di una Spagna che rimane nel breve periodo il principale punto di attenzione, un tema rilevante è costituito dalle elezioni che si terranno nel 2013 in una Germania ormai contagiata dalla recessione (così come fotografato dai dati congiunturali più recenti), dove azioni politiche sbagliate potrebbero rimandare ulteriormente le prospettive di ripresa del Vecchio Continente. Infine, il prossimo 8 novembre è previsto l inizio del Congresso del Partito Comunista che dovrà portare alla decennale transizione di leadership nel paese: è presumibile ipotizzare che il nuovo governo fornirà ulteriori stimoli per imprimere una forte accelerazione alla crescita o si tratta di un ipotesi improbabile? La risposta a questa domanda, visto il peso che la Cina riveste tra i consumatori di commodity, avrà per certo impatti rilevanti sullo scenario delle quotazioni internazionali delle materie prime. i temi del rapporto Rischi dello scenario legati alla sfera politica 5 In particolare, per il mais il rapporto stock-to-use è su livelli simili a quelli osservati nella crisi che ha colpito le commodity agricole durante il biennio ; tale rapporto è, inoltre, significativamente inferiore rispetto alla media storica degli ultimi 30 anni. 6 Il nostro scenario di base assume che, a prescindere dallo schieramento politico prevalente nelle elezioni di novembre, la politica di bilancio non ritirerà il sostegno alla ripresa, pur avviando un percorso di graduale riequilibro dei conti pubblici.

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