EDI Manuale Sistemista. EDI Manuale Sistemista
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- Paolina Sassi
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1 EDI Manuale Sistemista Paragrafo-Pagina di Pagine 1-1 di 12 Versione 44 del 11/11/2011
2 SOMMARIO 1 A Chi è destinato Pre requisiti Obiettivi Durata della formazione Introduzione concettuale Come Funziona Contenuti I Programmi di Gestione Manutenzione Testate Documenti: Manutenzione Records Dettaglio Documenti: Definizione Formati Record e Campi Funzioni SPECIALI Archivio Appoggio dati del Cliente/Fornitore Funzione per l ordinamento dei Records in Uscita Statements SQL utili Istruzione Creazione file Output Istruzione Cancellazione files Output/Lavoro Metodi Definizione Colonne (CAMPI) utili Lasciare spazi fissi tra campi o colonne (built-in SPACE) Lasciare spazi (in numero variabile) tra stringhe di lunghezza variabile (built-in CHAR) Utilizzare una intera istruzione SQL Altre cose UTILI Utilizzare solo la prima riga della tabella Condizionare contenuto di colonne o selezione record Paragrafo-Pagina di Pagine 1-2 di 12 Versione 44 del 11/11/2011
3 1 A CHI È DESTINATO Ai sistemisti che devono configurare i flussi di dati per la acquisizione e l inoltro verso clienti e fornitori di dati relativi a documenti (Ordini, Fatture, Documenti di Trasporto) o archivi di riferimento condivisi (Anagrafico Parti o Listini).secondo le specifiche concordate. 2 PRE REQUISITI L allievo deve possedere rudimenti del linguaggio SQL. 3 OBIETTIVI Alla fine del corso sarai in grado di : Argomento Livello Durata 1. Configurare i Vari Documenti Condivisi Base 30 mn 2. Definire per i singoli Documenti, i formati Base 30 mn record necessari. 3. Definire le singole colonne dei formati record Base 120 mn 4. Definire i parametri di parzializzazione. Base 20 mn 5. Testare la estrazione del singolo formato record. 6. Testare il corretto posizionamento dei singoli campi (Buffer) Base Base 10 mn 10 mn 7. Testare la generazione del singolo documento Base 10 mn 8. Eseguire la estrazione del documento Base 25 mn 4 DURATA DELLA FORMAZIONE Per la totalità degli obiettivi indicati, compresa la fase di verifica dell apprendimento, la durata della sessione è di 8 ore. 5 INTRODUZIONE CONCETTUALE Il modulo EDI è stato sviluppato per gestire in modo ordinato la configurazione, la generazione e la acquisizione di dati da e per clienti e fornitori. I singoli documenti (per esempio una fattura di vendita), possono essere diversificati per : Cliente/Fornitore Destinazione merce Versione La applicazione è strutturata in modo che all interno di un database manutenzionato da appositi programmi, siamo memorizzate istruzioni SQL la cui esecuzione causa la generazionedegli archivi richiesti. 6 COME FUNZIONA Il database EDI viene generato utilizzando questa sequenza : Ponendo una X sul record che rappresenta lo specifico documento dello specifico cliente, la applicazione esegue i seguenti passi : 1. Esecuzione delle istruzioni SQL PRE Elaborazione (definite nel record di TESTATA dei documenti). 2. Esecuzione, nella sequenza indicata, di tutte le istruzioni SQL non sospese (definite nei record di DETTAGLIO). 3. Accodamento dei singoli record di dettaglio al file di OUTPUT (definito nel record di TESTATA) utilizzando il campo ORDINATORE per disporre correttamente i records anche in presenza di più documenti diversi con più formati. 4. Scrittura nel percorso previsto (definito nel record di TESTATA) del file ottenuto 5. Esecuzione delle istruzioni SQL POST Elaborazione (definite nel record di TESTATA dei documenti). Paragrafo-Pagina di Pagine 6-3 di 12 Versione 44 del 11/11/2011
4 7 CONTENUTI 7.1 I Programmi di Gestione Manutenzione Testate Documenti: La vista Iniziale, contiene, suddivisi per cliente, tutti i documenti disponibili. Utilizzando il comando F6 (Aggiungi) o la Opzione 2 (Modifica), si accede al seguente formato video. Questo consente di : 1. Identificare Cliente, Destinatario e Versione del documento. 2. Descrivere il documento 3. Definire i comandi SQL da eseguire prima e dopo la produzione del/i files veri e propri. 4. Identificare il formato di emissione richiesto ed il percorso di emissione. 5. Commentare, se necessario, il documento o inserire appunti utili al suo utilizzo (note operative da utilizzare al momento della produzione dell archivio) Paragrafo-Pagina di Pagine 7-4 di 12 Versione 44 del 11/11/2011
5 7.1.2 Manutenzione Records Dettaglio Documenti: Utilizzando la Opzione M si accede alla vista che mostra tutti i tipi record di dettaglio che compongono lo specifico documento. Utilizzando il comando F6 (Aggiungi) o la Opzione 2 (Modifica), si accede al seguente formato video. Questo consente di : 1. Identificare il Record 2. Definire la sequenza di esecuzione 3. Attivare (Default) o sospendere la elaborazione del record 4. Dichiarare il record come Record di Lavoro (non incluso nella emissione finale ma utilizzato per elaborazioni intermedie). 5. Definire la istruzione SQL atta a produrre il record descritto. 6. Verificare la funzionalità della istruzione (funzione, F2 Test), 7. Verificare la correttezza del posizionamento delle singole informazioni all interno del record (funzione, F8 Buffer) 8. Editare la specifica utilizzando un editor facilitato per la descrizione dei singoli campi (funzione, F9 Editor SQL) 9. Memorizzare annotazioni utili per esempio a descrivere i metodi di reperimento dati utilizzati Paragrafo-Pagina di Pagine 7-5 di 12 Versione 44 del 11/11/2011
6 Prompt richiesta parametri a tempo di esecuzione (visualizzato sia in fase di test che in fase di verifica Buffer). Formato video i video per il test Formato video i video per la verifica del Buffer (nota i campi da posiazione a posizione Paragrafo-Pagina di Pagine 7-6 di 12 Versione 44 del 11/11/2011
7 7.2 Esecuzione della Istanza di estrazione: 1 2 Paragrafo-Pagina di Pagine 7-7 di 12 Versione 44 del 11/11/2011
8 7.3 Definizione Formati Record e Campi Funzioni SPECIALI Archivio Appoggio dati del Cliente/Fornitore Il modulo, utilizza un database di appoggio (tipicamente compilato durante la fase di importazione dati) che contiene informazioni non detenute e gestite dalla applicazione ma necessarie per la comunicazione con il cliente o fornitore. L archivio EDIS0 ha il seguente formato. XEDRID Riferimento Record EDI A XEDXLD Nome Campo Esterno RecordEDI A XEDVAL Valore Campo Esterno DB EDI A WLOB_ERI Note Correlazione A La UDF che permette l accesso alle informazioni memorizzate in questo file (via SQL) è WUF_REF, descritta con il documento di aiuto reperibile con Help Navigator digitado in riferimento al progetto CLX la keyword UDF. Paragrafo-Pagina di Pagine 7-8 di 12 Versione 44 del 11/11/2011
9 Funzione per l ordinamento dei Records in Uscita Al fine di ordinare i record scritti sui database di transito, è stata messa a punto una funzione UDF denominata WUF_ORD. Questa, produce una stringa che deve essere emessa (in una colonna) in tutti i record di output. Tale colonna, sarà automaticamente distinta ed esclusa dalle colonne contenenti dati relativi ai documenti ed utilizzata esclusivamente per ordinare i record nel file di output definitivo. Di seguito si descrive un caso di utilizzo che riguarda la gestione di documenti di tipo Bolla. Una singola Bolla di Vendita, contiene una serie di record diversi uno dall altro e correlati gerarchicamente ovvero : Un record testata, più records di prodotto, più records relativi alla descrizione dei pallets, più records relativi alla descrizione dei colli. Più bolle di vendita, conterranno diverse serie simili a quella descritta sopra. Le istruzioni SQL atte a scrivere i singoli tipi record per tutti i documenti compresi nella selezione, agiranno in modo da preparare con un solo RUN tutti i record necessari per ogni tipo come in esempio sotto. ESEMPIO di tabella in ordine di emissione : Tipo Record Bolla Posizione Pallet Collo Stringa Ordinamento Bolla *ORDER*044225/A-TES00/0/0 Bolla *ORDER*044226/A-TES00/0/0 Dettaglio Prodotti *ORDER*044225/B-DET01/0/0 Dettaglio Prodotti *ORDER*044225/B-DET02/0/0 Dettaglio Prodotti *ORDER*044226/B-DET01/0/0 Dettaglio Prodotti *ORDER*044226/B-DET02/0/0 Pallet *ORDER*044225/B-DET01/1/0 Pallet *ORDER*044225/B-DET02/1/0 Pallet *ORDER*044225/B-DET02/2/0 Pallet *ORDER*044226/B-DET01/1/0 Pallet *ORDER*044226/B-DET01/2/0 Pallet *ORDER*044226/B-DET02/1/0 Pallet *ORDER*044226/B-DET02/2/0 Collo *ORDER*044225/B-DET01/1/1 Collo *ORDER*044225/B-DET02/1/1 Collo *ORDER*044225/B-DET02/2/1 Collo *ORDER*044226/B-DET01/1/1 Collo *ORDER*044226/B-DET01/2/1 Collo *ORDER*044226/B-DET02/1/1 Collo *ORDER*044226/B-DET02/2/1 Stessa tabella ordinata secondo la stringa di ordinamento : Tipo Record Bolla Posizione Pallet Collo Stringa Ordinamento Bolla *ORDER*044225/A-TES00/0/0 Dettaglio Prodotti 1 *ORDER*044225/B-DET01/0/0 Pallet 1 *ORDER*044225/B-DET01/1/0 Collo 1 1 *ORDER*044225/B-DET01/1/1 Dettaglio Prodotti 2 *ORDER*044225/B-DET02/0/0 Pallet 1 *ORDER*044225/B-DET02/1/0 Collo 1 1 *ORDER*044225/B-DET02/1/1 Pallet 2 *ORDER*044225/B-DET02/2/0 Collo 2 1 *ORDER*044225/B-DET02/2/1 Bolla *ORDER*044226/A-TES00/0/0 Dettaglio Prodotti 1 *ORDER*044226/B-DET01/0/0 Pallet 1 *ORDER*044226/B-DET01/1/0 Collo 1 *ORDER*044226/B-DET01/1/1 Pallet 2 *ORDER*044226/B-DET01/2/0 Collo 1 *ORDER*044226/B-DET01/2/1 Dettaglio Prodotti 2 *ORDER*044226/B-DET02/0/0 Pallet 1 *ORDER*044226/B-DET02/1/0 Collo 1 *ORDER*044226/B-DET02/1/1 Pallet 2 *ORDER*044226/B-DET02/2/0 Collo 1 *ORDER*044226/B-DET02/2/1 Paragrafo-Pagina di Pagine 7-9 di 12 Versione 44 del 11/11/2011
10 Statements SQL utili Istruzione Creazione file Output Per la emissione dei record del flusso dati EDI si utilizza una istruzione (CREATE PHYSFILE) che sfrutta la stessa sintassi dello statement SELECT come nell esempio di seguito. Create PHYSFILE libreria/file as SELECT * FROM SPIFIEP/PARAR Istruzione Cancellazione files Output/Lavoro. Per la cancellazione prima o dopo la esecuzione delle istruzioni puo essere utile il seguente statement SQL DROP TABLE libreria/file CASCADE Paragrafo-Pagina di Pagine 7-10 di 12 Versione 44 del 11/11/2011
11 7.3.2 Metodi Definizione Colonne (CAMPI) utili. Le colonne possono essere definite utilizzando svariati metodi. Tralasciando quelli elementari, riportiamo di seguito le istruzioni utili per raggiungere lo scopo di questo applicativo Lasciare spazi fissi tra campi o colonne (built-in SPACE) Alcune volte, tra le varie colonne, risulta necessario inserire un numero fisso di spazi. A questo scopo si utilizza la BUILT-IN SPACE. Sintassi : SPACE(numero spazi) Lasciare spazi (in numero variabile) tra stringhe di lunghezza variabile (built-in CHAR) Utile quando il risultato di una colonna può contenere un valore di lunghezza variabile. Se l output richiesto richiede posizioni fisse per le singole informazioni (senza carattere separatore) è necessario imporre la scrittura di un numero di spazi variabile in funzione della lunghezza del risultato e del campo (numero spazi = lunghezza richiesta-lunghezza del campo). La BUILT-IN CHAR, rende una stringa a lunghezza fissa. Sintassi : CHAR (expression) Esempio : (CHIEDERE A MARC LA ISTRUZIONE DI ESEMPIO MARC) Utilizzare una intera istruzione SQL Talvolta, risulta più pratico reperire una informazione utilizzando un intero statement SQL che in questo caso, deve essere concepito per rendere un solo record con una sola colonna (quella che poi verrà utilizzata nel prospetto). Select A.XCODAR, A.XCLASS, (SELECT B.XDSART FROM PARTJ B WHERE B.XCODAR=A.XCODAR) FROM CLBAS A Altre cose UTILI Utilizzare solo la prima riga della tabella Utile quando la complessità della istruzione, rende difficile controllare la emissione di un solo record. Sintassi : fetch first 1 row only Paragrafo-Pagina di Pagine 7-11 di 12 Versione 44 del 11/11/2011
12 Condizionare contenuto di colonne o selezione record. Esempio su archivi noti SELECT WUF_DEC('001','CODAR',XCODAR) Descrizione, XSNUME Saldo, CASE WHEN XSNUME>0 THEN 'Manca' WHEN XSNUME<0 THEN 'Troppo' WHEN XSNUME=0 THEN 'Va Bene' END "Stato Consegna" from SPIFIEP/CLBAS Il prospetto emesso è il seguente : Descrizione Saldo Stato Consegna ART10 FINITO BIANCO 250,000 Manca ART11 FINITO ROSSO 370,000 Manca ART10 FINITO BIANCO 300,000- Troppo ART12 FINITO NEUTRO PROVA 300,000 Manca ART15 FINITO DA DIPINGERE,000 Va Bene ASSIEME 1625,000 Va Bene ARTICOLO UNO,000 Va Bene Esempi Tratti da manuale SQL (1) If the first character of a department number is a division in the organization, then a CASE expression can be used to list the full name of the division to which each employee belongs: SELECT EMPNO, LASTNAME, CASE SUBSTR(WORKDEPT,1,1) END WHEN A THEN Administration WHEN B THEN Human Resources WHEN C THEN Accounting WHEN D THEN Design WHEN E THEN Operations FROM EMPLOYEE (2) The number of years of education are used in the EMPLOYEE table to give the education level. A CASE expression can be used to group these and to show the level of education. SELECT EMPNO, FIRSTNME, MIDINIT, LASTNAME, CASE END WHEN EDLEVEL < 15 THEN SECONDARY WHEN EDLEVEL < 19 THEN COLLEGE ELSE POST GRADUATE FROM EMPLOYEE (3) Another interesting example of CASE statement usage is in protecting from division by 0 errors. For example, the following code finds the employees who earn more than 25% of their income from commission, but who are not fully paid on commission: SELECT EMPNO, WORKDEPT, SALARY+COMM FROM EMPLOYEE WHERE (CASE WHEN SALARY=0 THEN NULL ELSE COMM/SALARY END) > 0.25 Paragrafo-Pagina di Pagine 7-12 di 12 Versione 44 del 11/11/2011
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