KaVo SONICflex rootplaner. Manuale d uso. La strumentazione meccanica delle superfici radicolari.

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1 KaVo SONICflex rootplaner. Manuale d uso. La strumentazione meccanica delle superfici radicolari.

2 SONICflex rootplaner Inserti speciali per la strumentazione meccanica delle superfici radicolari del Prof. Dr. Thomas Kocher Detartarizzatore SONICflex 2003 L Inserti KaVo SONICflex rootplaner I nuovi inserti SONICflex rootplaner messi a punto dalla KaVo, abbinati alla nuova tecnica sonoabrasiva, aprono possibilità completamente nuove nella strumentazione meccanica della superficie radicolare in particolare modo a livello delle forcazioni, zone notoriamente difficili. La base per gli Inserti SONICflex rootplaner è il detartarizzatore KaVo SONICflex 2003 L. E sufficiente collegare il SONICflex all attacco Multiflex. Non sono necessari dispositivi aggiuntivi. Il raffreddamento degli inserti SONICflex rootplaner è ottimale. La soluzione è convogliata attraverso un tubicino interno sulla punta dell inserto, nebulizzata all uscita e tramite oscillazione distribuita uniformemente sull intera zona operativa. Uno speciale raccordo di collegamento esterno per il SONICflex permette inoltre l apporto di soluzione sterile. Inserti speciali per la strumentazione meccanica delle superfici radicolari Quando molari compromessi a livello parodontale ed interessati nella zona delle forcazioni limitano la funzione masticatoria la qualità della vita subisce una notevole alterazione. Si deve quindi ricorrere a protesi mobili dato che non sono più disponibili i pilastri per applicare una protesi fissa. Molti pazienti però, per diverse ragioni, non vogliono rassegnarsi ad una protesi parziale mobile in sostituzione dei molari. Molto spesso per intervenire con impianti viene a mancare la quantità ossea necessaria perché danneggiata a seguito d infezione del parodonto. E compito quindi del dentista cercare di mantenere integro un dente con interessamento parodontale delle forcazioni il più a lungo possibile, sia per poterlo utilizzare come pilastro di ponte sia per poter mantenere una emiarcata completa senza ricorrere alla protesi. Quadro scientifico per la strumentazione meccanica di superfici radicolari Il requisito più importante richiesto da un intervento chirurgico parodontale, infatti, è l ottenimento di superfici radicolari biologicamente compatibili con un riattacco epiteliale. Fino ad oggi gli strumenti manuali erano considerati la scelta più adatta. Il loro impiego è strettamente legato a tempi lunghi con notevole impiego di forza da parte del dentista e quindi a forme di affaticamento e stanchezza precoci. Il gruppo di lavoro EGELBERG ha dimostrato in una serie di lavori clinici che la preparazione di superfici radicolari con strumenti manuali, con ultrasuoni o con airscaler presentava clinicamente gli stessi risultati. Questi risultati furono poi, col tempo, confermati da altre ricerche scientifiche su larga scala. Ancora oggi la valutazione dell idoneità di nuovi strumenti è legata alla qualità della levigatezza delle superfici radicolari dopo il trattamento nonostante già nel 1956 WAERAUG avesse dimostrato con esperimenti su animali che poteva lavorare la radice con diamanti a grana grossa senza che il riattacco epiteliale venisse influenzato dalla rugosità delle superfici. Non c è quindi da meravigliarsi se fino a poco tempo fa molti autori rifiutavano la strumentazione meccanica nonostante questi vecchi esperimenti istologici avessero dimostrato che la guarigione era indipendente dalla morfologia delle superfici radicolari. Trattamento delle superfici radicolari nella zona delle forcazioni L obiettivo di un intervento parodontale è la ristabilizzazione di un parodonto sano e l impedimento di ulteriore perdita di attacco. E questo è sintomatico nelle zone delle forcazioni. Come noto, la regione delle forcazioni è difficile da raggiungere, per cui non si può fare affidamento su un effettiva strumentazione delle Buccale bukkal distale DS distal mesiale Attacco MULTIflex 465 RN Stadi di regolazione consigliati 2 Attacco MULTIflex 465 RN Stadio 1 Stadio 2 Stadio 3 rootplaner delicato standard 0-39 % % % % Questi denti mostrano nella forma di una cartina geografica, quali regioni delle forcazioni sono di difficile accesso per gli strumenti manuali () per gli inserti Airscaler (DS). 15 Denti sono alla base di questi disegni schematizzati. Quanto più scura è la superficie tanto migliore è il trattamento e viceversa se la superficie risulta più chiara vuol dire che il trattamento non ha dato risultato soddisfacenti. 3 Un molare ripreso con un microscopio a scansione elettronica: Il dente è stato trattato con un inserto diamantato SONICflex rootplaner durante un intervento a lembo. E stato possibile asportare quasi completamente la placca e il tartaro grazie ad un odontoplastica effettuata a livello delle forcazioni. La superficie concava è tipicamente dovuta alle tracce del movimento degli inserti diamantati. superfici radicolari che è condizione necessaria per la guarigione. Per questo motivo i molari hanno una prognosi più grave rispetto ai monoradicolati. Tale esperienza ha portato a sviluppare nel tempo diverse strategie di intervento. Una di queste consiste nel fatto di

3 accettare un insufficiente eliminazione di placca e di considerare un molare interessato nella zona delle biforcazioni come un dente a rischio nel tempo, con prognosi riservata. I sostenitori dell altra strada propongono l avulsione di una o due radici (rizectomia) per poter eliminare nel trattamento delle superfici radicolari le nicchie ritentive di batteri di difficile Denti estratti sono stati trattati sul manichino con diversi strumenti per testarne l efficacia. Il dente trattato con curette () mostra i tipici punti deboli dello strumento manuale: una superficie molto rugosa, che per mancanza di spazio non ha potuto essere lavorata con la superficie facciale tagliente della curette ma con la parte terminale a forma di cucchiaio. E praticamente impossibile accedere alla superficie palatinale della forcazione e all ingresso distale della forcazione per poter effettuare un trattamento accettabile. Il molare trattato con gli inserti SONICflex rootplaner (DS) presenta l odontoplastica e la buona accessibilità alle superfici particolarmente difficili. strumentazione delle superfici radicolari mediante strumenti manuali dato che il tetto delle forcazioni dei molari superiori ed inferiori è di oltre il 60% più piccolo delle curette, con il risultato che le curette, non potendo raggiungere il tetto della forcazione, non assicurano un esito soddisfacente. Da considerare, inoltre, che gli strumenti manuali che lavorano con faccia laterale tagliente e asportano trucioli di cemento devono effettuare un determinato percorso (corsa) sulla superficie del dente, per ottenere un risultato apprezzabile. Purtroppo in questa operazione manca la necessaria altezza verticale per la corsa di ca. 1-2 mm. richiesta dal movimento dello strumento. Non a caso RAMFJORD e RATEITSCAK consigliano unitamente alla curette di trattare la forcazione anche con frese diamantate. Per la strumentazione rotante, l accesso buccale e linguale delle forcazioni non rappresenta difficoltà, mentre l ingresso per via mesiale e distale è sicuramente problematico. L alternativa agli strumenti rotanti ed alle curette sono gli apparecchi su base sonica o ad ultrasuoni. La forma degli inserti risulta più slanciata di quella delle curette e il movimento oscillatorio riduce la necessità di spazio consentendo un efficace asportazione. In diversi esperimenti è stata confrontata l efficacia degli strumenti manuali e degli apparecchi ad ultrasuoni o airscaler nella levigatura delle forcazioni, senza però rilevare un apprezzabile differenza o un vantaggio significativo tra gli strumenti. La conclusione è che clinicamente non è stata registrata una soddisfacente levigatura delle superfici radicolari. Motivazioni scientifiche sullo sviluppo di nuovi inserti per airscaler L ampiezza di oscillazione degli inserti convenzionali viene fortemente ammortizzata aumentando la pressione; negli inserti con punta diamantata fino a una pressione 1 N resta pressoché invariata. Con la diamantatura si modifica il tipo di contatto delle superfici tra campione e strumento e quindi anche il metodo di lavorazione impedendo completamente un effetto di ammortizzamento dell inserto. Ciò viene confermato dai risultati di un test in laboratorio in cui il campione di dentina viene lavorato in condizioni riproducibili sia con strumenti manuali e convenzionali che con inserti diamantati per Airscaler. I risultati indicano le diverse modalità di azione dei trattati con strumenti manuali e quelli lavorati con inserto diamantato. Chiarito il metodo di asportazione e lo sviluppo della temperatura è stata fornita la dimostrazione del conseguimento di superfici radicolari biologicamente compatibili con un riattacco epiteliale. Durante l asportazione di un lembo, denti pronti per un estrazione sono stati trattati con curette, con frese a fiamma diamantate, sia a grana fine che grossa e con inserti convenzionali e diamantati. Due mesi più tardi sono stati estratti con un cercine di tessuto molle circostante. Dopo l operazione del lembo i reperti istologici hanno dimostrato una guarigione altrettanto ottima indipendentemente dallo strumento usato. E con ciò abbiamo convalidato gli esperimenti di WAER- AUGS del 1956 e cioè che la morfologia delle superfici radicolari trattate non ha alcuna influenza sulla formazione di un attacco epiteliale lungo. Durante le nostre prove è chiaramente emerso che i nuovi strumenti dovevano possedere diverse forme angolari per poter effettuare una lavorazione precisa e una levigatura perfetta sia da qualsiasi angolazione a livello delle forcazioni che su superfici piane con le loro concavità. Per la strumentazione di superfici piane è stato realizzato un inserto simile al Perio (SONICflex rootplaner nr. 27) con la punta diamantata a forma di bocciolo lungo 4,0 mm. e dello spessore di 1,5 mm. Per la zona delle forcazioni sono stati prodotti due inserti simili alle punte universali, con porzione diamantata di 2 mm di lunghezza e 1 mm di spessore e due inserti a contrangolo di uguali dimensioni (SONICflex rootplaner nr ). Tutti gli inserti hanno una granulometria di 25 μm. accesso nella zona delle forcazioni e quindi rendere queste ultime più agevoli al dentista e al paziente per l eliminazione della placca. Tuttavia questo procedimento coinvolge, di norma, una serie di misure operative a livello endodontico e protesico che possono avere un effetto negativo su una prognosi a lungo tempo. Era quindi necessario trovare uno strumento e un metodo di lavoro per poter superare completamente questi problemi. Le difficoltà per intervenire con successo su un molare interessato a livello delle forcazioni sono riconducibili a diversi fattori. 1. La posizione distale dei molari nell arcata pone da subito determinati limiti alla effettiva strumentazione delle superfici radicolari. Prima di tutto l accesso sia da mesiale che da distale negli spazi interprossimali delle forcazioni dei molari superiori è fortemente ostacolato dai denti approssimali. 2. La macroscopica struttura anatomica delle zone delle forcazioni si contraddistingue per le bombature del tetto delle forcazioni e per la divaricazione, molto spesso limitata, delle radici con conseguente limitazione di ingresso. 3. Su piano microscopico sedimentazioni di cemento, prismi e gocce di smalto e diverse aperture nel tetto delle forcazioni contribuiscono frequentemente ad una superficie molto irregolare. L odontoiatra non ha alcuna possibilità di controllare visivamente gli strumenti nella forcazione. La microscopica struttura anatomica delle forcazioni pone seri problemi all effettiva (I test che hanno avuto per oggetto il trattamento meccanico delle forcazioni, sono stati effettuati presso la Sezione di Parodontologia (Direttore Prof. Dr. Plagmann) del Centro Malattie Odontostomatologiche dell Università di Kiel, Facoltà di Odontoiatria) Gli airscaler lavorando su frequenze decisamente basse (6000 z), sviluppano sulla punta dell inserto un oscillazione ellittica con un raggio da 80 fino a 160 μm ca. rispetto agli apparecchi ad ultrasuoni ( z), nei quali l inserto, prolungamento diretto del manipolo, ha un ampiezza di oscillazione di ca. 30 μm. Questa è la ragione principale per cui è stata data la preferenza alla ricerca e sviluppo di nuovi inserti per Airscaler; l altra ragione è che gli Airscaler non necessitano di un apparecchio speciale di propulsione ma è sufficiente collegarli ad un cordone turbina con aria compressa. Il vantaggio degli strumenti manuali è tuttavia rappresentato dal fatto che nel trattamento di superfici radicolari offrono una più ampia superficie di contatto con il dente, mentre i normali inserti degli apparecchi sonici o ad ultrasuoni, terminando a punta toccano in un movimento aree microscopiche. A tal riguardo si rendeva necessario ampliare la superficie di contatto, cosa puntualmente avvenuta modificando gli inserti e dotando la punta di uno spessore diamantato convesso. E con questo era stato risolto anche un altro problema impellente. Un inserto di uno strumento ad ultrasuoni e un inserto diamantato per Airscaler nella forcazione. Si può chiaramente vedere che l inserto diamantato è particolarmente indicato per la levigatura delle concavità. vari strumenti. Gli strumenti manuali asportano la sostanza in forma di trucioli, l inserto convenzionale frantuma la superficie da asportare. Superando una certa pressione interviene una sensibile diminuzione di asportazione per cui non si rilevano apprezzabili risultati di lavoro. Gli inserti diamantati per contro, smussano la superficie e anche con aumento del carico pressorio continuano a esercitare il loro movimento. Il loro meccanismo di abrasione è simile a quello delle frese rotanti diamantate. Poiché lo sviluppo di calore durante la preparazione con strumenti meccanici ha dato sovente adito a critiche, tale fattore è stato preso in considerazione durante le prove con i diversi inserti. Ne è emerso un sufficiente raffreddamento mediante spray per un tempo di lavoro di ca. 30 sec. continuativi; questo ha fatto registrare un aumento della temperatura max. di 4.5 C, valore che può essere considerato accettabile. Per verificare se anche da un punto di vista clinico la possibilità di asportare una quantità più elevata di sostanza dentale porta poi ad un ipersensibilità della polpa, sono stati fatti controlli prima e dopo l operazione. Non è stata constatata alcuna differenza tra i denti Gli inserti SONICflex rootplaner con la punta a bocciolo più grande sono ottimali per la rifinitura delle superfici piane. Un effettiva levigatura delle superfici delle forcazioni è possibile quando l accesso non è ostacolato e in loco si possono effettuare con lo strumento movimenti controllati e mirati. Sul manichino sono stati trattati molari estratti con diversi strumenti (curette, inserti sonoabrasivi o ad ultrasuoni, una combinazione di curette e frese diamantate) Gli inserti diamantati si sono dimostrati più efficaci degli altri strumenti. In ogni caso il risultato migliore è stato raggiunto con una pesante odontoplastica, ma senza dubbio opportuna. Nella struttura dei nuovi inserti sono stati presi in considerazione i problemi e le realtà anatomiche della zona delle forcazioni. 4 5

4 E stato fatto un esperimento clinico in cui, durante un operazione del lembo i molari interessati a livello delle forcazioni sono stati trattati con strumenti manuali e con inserti per Airscaler. I risultati clinici hanno segnalato una rifinitura analoga per le superfici piane mentre le forcazioni hanno presentato una guarigione migliore quando trattate con inserti diamantati. Consigli sull uso degli inserti SONICflex rootplaner E consigliabile utilizzare gli inserti SONICflex rootplaner soltanto per operazioni a lembo (curettage a cielo aperto). Se vengono impiegati per un procedimento a cielo chiuso si può verificare un indesiderata ed incontrollata perdita di sostanza del dente. Inserti convenzionali per airscaler o per strumenti ad ultrasuoni fanno saltare il tartaro mentre concrezioni sottogengivali devono essere passate e ripassate più volte prima di dividere tartaro e cemento. Con gli strumenti diamantati per airscaler il dente o il tartaro vengono levigati come nel procedimento con le frese rotanti diamantate. Per evitare una perdita di sostanza obliqui o trasversali che facilitano il lavoro dell operatore in quei punti di difficile accesso. I tre inserti diamantati SONICflex rootplaner (Nr. 24, 25 e 26) con punta a forma di bocciolo più piccolo, sono previsti per il trattamento delle forcazioni: Sono anche indicati per l odontoplastica, vale a dire per il livellamento di un rilievo di una superficie irregolare a scapito della sostanza del dente. Il tempo occorrente per il trattamento di forcazioni richiede, senza sostituzione dello strumento, ca. 2-3 minuti. L inserto SONICflex rootplaner (nr. 27) può essere utilizzato per l eliminazione di concrezioni estese e resistenti su superfici piane di difficile accesso oppure 10 (min) 8 sostanza dura del dente. In questo caso sono particolarmente adatti gli inserti SONICflex paro dalla punta arrotondata e non diamantata. Recenti studi hanno ugualmente dimostrato che la placca batterica ed i suoi prodotti del metabolismo sono soprattutto localizzati sulla superficie radicolare e non dentro. L obiettivo del trattamento di superfici radicolare non è più quindi la completa rimozione del cemento che significa un inutile asportazione di sostanza e causa un ipersensività del colletto. Diminuzione della profondità orizzontale della forcazione 2 (mm) 6 Inserto SONICflex rootplanerdurante la levigatura di una forcazione. 4 1 Purtroppo non si è realizzata l auspicata speranza che il trattamento delle superfici con l uso di strumenti meccanici potesse risultare meno difficoltoso anche per un odontoiatra con poca esperienza specifica. La stessa conferma vale anche per altri campi clinici e cioè che un trattamento efficace delle superfici radicolari non si può ottenere soltanto con gli inserti diamantati, ma è soprattutto determinato dall esperienza generale e dal concetto di qualità dell operatore. Ogni dentista che esegue interventi parodontali con strumenti manuali è soggetto a precoce affaticamento muscolare con crampi alla mano, al braccio e alla spalla ai quali però si può ovviare seguendo corrette tecniche di impiego. Gli inserti SONICflex rootplaner con punta diamantata, contrariamente agli strumenti manuali, diminuis Inserto diamantato a forma di bocciolo nella concavità di un dente estratto. localizzata e quantunque indesiderata, bisogna mantenere la punta dell inserto sempre a contatto del dente ed effettuare movimenti continui e costanti dato che gli inserti oscillanti, al contrario degli strumenti manuali, continuano a lavorare sulla superficie del dente anche quando il manipolo resta fermo. Aumentando la pressione aumenta l asportazione di sostanza dura del dente. Si consiglia quindi di esercitare una pressione limitata (ca. 0,3 N = 30 g). Dato che durante il trattamento l angolo di lavoro tra la superficie del dente e gli inserti diamantati non è determinante, si può agire sulla superficie radicolare prima con movimenti verticali e poi con movimenti 2 Unterkiefermolaren Molare inferiore Molare Oberkiefermolaren superiore Tempo occorrente per il trattamento di molari interessati a livello delle forcazioni durante un intervento a lembo con strumenti manuali 89 e con inserti diamantati per Airscaler (DS). per il trattamento di concavità radicolari molto evidenziate, ri-scontrabili in alcuni denti. Queste sono zone che richiedono una particolare attenzione alla struttura anatomica, perché quando trattate con strumenti manuali, sovente si formano solchi e scanalature di difficile mantenimento. Concrezioni su superfici piane dovrebbero essere asportate con l inserto a punta diamantata più grande per ottenere un risultato ottimale; altre superfici senza evidenti concrezioni, dovrebbero invece essere trattate con strumenti convenzionali per evitare un eccessiva asportazione di DS 6 24 DS (Monate) (mesi) Questo grafico mostra il riattacco clinico in senso orizzontale su molari interessati a livello delle forcazioni che durante l intervento a lembo erano stati trattati o con strumenti manuali () oppure con Airscaler e inserti diamantati (DS). Si rileva chiaramente che a 6 mesi dall operazione, sui denti trattati con DS il riattacco epiteliale è decisamente più esteso. Tuttavia il vantaggio non si è mantenuto nell arco di due anni perché nel richiamo periodico del paziente non erano a disposizione gli strumenti adeguati. Si dovrebbe evitare il trattamento di smalto o debordi di otturazioni in quanto la lamella diamantata degli inserti si rovina con facilità se impiegata su superfici troppo dure. Il liquido di raffreddamento non deve essere assolutamente aspirato dall assistente alla poltrona dalla punta dell Airscaler perché si potrebbero sviluppare temperature troppo elevate. Un altro campo di impiego per gli inserti diamantati è rappresentato da un odontoplastica modellante dopo una rizectomia quando sussiste ancora una eccedenza della radice staccata. Se in questo caso venissero usate frese diamantate esisterebbe il pericolo di danneggiare la radice residua. Gli inserti SONICflex rootplaner a forma di contrangolo permettono una più facile levigatura delle zone a livello delle forcazioni. Se durante l intervento si utilizza la soluzione fisiologica, occorre dopo ogni trattamento, sciacquare abbondantemente gli inserti SONICflex rootplaner per evitare la formazione di cristalli sulle punte. cono il carico fisico dell operatore e accorciano il tempo necessario all operazione. L inserto SONICflex rootplaner a contrangolo, anche nel caso di arcate con denti molto vicini tra di loro, permette l accesso all ingresso delle forcazioni interprossimali. Veduta dell apice nel tetto della forcazione: inserto SONICflex rootplaner introdotto nell ingresso distale della forcazione dal lato buccale o palatinale Prof. Dr: T. Kocher 6 7

5 Casi clinici Trattamento di un molare inferiore. Trattamento dell ingresso distale della forcazione di un molare superiore. Si vede chiaramente come viene introdotto l inserto e come viene appoggiato sulle diverse superfici. Levigatura di una forcazione mesiale sul dente 16 con accesso palatinale. Dente 16: inserto SONICflex rootplaner a contrangolo introdotto dal lato buccale. Trattamento dell ingresso distale della forcazione di un molare superiore. Trattamento a livello di una forcazione mesio-distale di un molare superiore. Dente 16: inserto SONICflex rootplaner a contrangolo introdotto dal lato mesio-buccale. Nello specchietto è visibile nell ingresso mesiale della forcazione la punta dell inserto SONICflex rootplaner, introdotto distalmente (ved. freccia). Levigatura di una forcazione accessibile durante un operazione del lembo del dente 26. Dente 26 dall accesso palatinale. Trattamento di una forcazione con accesso buccale con un inserto diamantato SONICflex rootplaner durante un intervento a lembo e l estrazione del dente del giudizio. Dieci mesi dopo l operazione è ben visibile sulla radiografia una ricostruzione ossea quasi completa. Da considerare che non è stato effettuato alcun procedimento GTR (raccolta Prof. Plagmann). 8 9

6 I vantaggi di SONICflex rootplaner Inserti SONICflex rootplaner con punte diamantate, a grana estremamente fine (25 μm) per la strumentazione meccanica delle superfici radicolari. Punte a forma di bocciolo permettono di ottenere una superficie radicolare liscia ed omogenea. Diversi diametri del gambo degli inserti SONICflex rootplaner consentono un trattamento semplice ed efficace anche in punti difficilmente accessibili e stretti a livello delle forcazioni. Inserti SONICflex rootplaner con la punta a forma di bocciolo di 4 mm di lunghezza e dello spessore di 1,5 mm, per il trattamento delle superfici piatte. Per il trattamento delle zone delle forcazioni sono disponibili un inserto simile alla punta universale e due inserti angolati con la punta a forma di bocciolo di 2 mm di lunghezza e dello spessore di 1,0 mm. Uno speciale raccordo permette di portare al SONICflex il raffreddamento con soluzione sterile. Contrariamente a quanto richiesto dagli strumenti manuali non è necessario un determinato angolo contro la superficie radicolare, facilitando notevolmente l operatore durante il trattamento di zone particolarmente difficili da raggiungere. Eliminato l affaticamento fisico dell operatore. La lucidatura delle superfici radicolari si effettua velocemente con gli inserti SONICflex rootplaner. Letteratura BADERSTEN, A., NILVÉUS, R., EGELBERG, J.: (1981) Effect of nonsurgical periodontal therapy I. Moderately advanced periodontitis. J Clin Periodont 8, BADERSTEN, A., NILVÉUS, R., EGELBERG, J.: (1984a) Effect of nonsurgical periodontal therapy II. Severely advanced periodontitis. J Clin Periodont 11, KOCER, T.: (1994) Entwicklung eines Arbeitskonzeptes zur maschinellen Wurzeloberflächenbearbeitung mit diamantierten Airscalerspitzen unter spezieller Berücksichtigung von Molaren mit Furkationsbefall. Berlin, Quintessenz. LOOS, B., KIGER, R., EGELBERG, J.: (1987) An evolution of basic periodontal therapy using sonic and ultrasonic scalers. J Clin Periodont 14, RAMFJORD, S.P., AS, MM.: (1979) Periodontology and Periodontics. Saunders, Philadelphia SCWARZ, J.P., EFTI, A., RATEITSCAK, K..: (1984) Vergleich der Oberflächenrauhigkeiten des Wurzeldentins nach der Bearbeitung mit Diamantschleifkörpern und andinstrumenten. Schweiz Monatsschr Zahnmed. 94, WAERAUG, J.: (1956) Effect of rough surfaces upon gingival tissues. Int Dent J 45, Testi, foto e grafici: PROF.DR.KOCER T., Universität Greifswald PROF.DR.PLAGMANN.-CR., Universität Kiel KaVo Dental Gmb Vertriebsgesellschaft, Biberach Fornitura Cofanetto SONICflex rootplaner inserti SONICflex rootplaner nr raccordo per attacco raffreddamento esterno 1 chiave SONICflex rootplaner Inserti singoli ed accessori: Inserto nr. 24, a bocciolo, piccolo, sinistro Inserto nr. 25, a bocciolo, piccolo, destro Inserto nr. 26, a bocciolo, piccolo, universale Inserto nr. 27, a bocciolo, grande, perio Raccordo per raffreddamento esterno Chiave per detto Contenitore per inserti Sterilizzabile fino a 135 C Chiave torsiometrica KaVo Italia S.p.A. Via R. Merello, 8 A, I Genova Internet: DS-NR. 3361/3 II.04 it Salvo modifiche tecniche.

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